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View Full Version : Nord Corea : Armi atomiche contro Bush?


Lucio Virzì
10-02-2005, 10:36
http://www.repubblica.it/2005/b/sezioni/esteri/coreaquattro/coreaquattro/coreaquattro.html

Annuncio shock di Pyongyang: "Servono per difenderci da Bush"
"Lasciamo le trattative sul nucleare, ma vogliamo il dialogo"
La Corea del Nord ammette
"Abbiamo armi atomiche"
Condoleezza Rice: "Così si isoleranno ancora di più"

Installazioni nucleari coreane
fotografate dal satellite

PYONGYANG - La Corea del Nord ha ammesso oggi per la prima volta di possedere armi atomiche. Annunciando l'uscita dai negoziati a sei sul nucleare, il ministero degli Esteri di Pyongyang ha detto di aver costruito armi atomiche per difendersi dai tentativi statunitensi di isolare il paese.

"Abbiamo deciso di uscire dal Trattato di non proliferazione nucleare", ha dichiarato il ministero degli Esteri in una nota, "e abbiamo costruito armi atomiche per autodifesa contro i tentativi dell'amministrazione Bush di isolare e soffocare la Repubblica democratica popolare di Corea".

L'annuncio arriva a poca distanza dalla decisione di Pyongyang di sospendere a "tempo indeterminato" la propria partecipazione ai negoziati a sei sul nucleare promossi dagli Stati Uniti. "Abbiamo voluto i colloqui a sei, ma siamo costretti a sospendere la nostra partecipazione a tempo indefinito, finché non ci sarà assicurato che la nostra presenza è giustificata e che ci sono le condizioni e l'atmosfera giusta per ottenere risultati positivi", ha dichiarato un portavoce del ministero all'agenzia ufficiala Kcna.

Il segretario di Stato americano, Condoleezza Rice, ha dichiarato che la Corea del Nord si isolerà ulteriormente con questo atteggiamento. E intanto le diplomazie dei paesi coinvolti nelle trattative sono già al lavoro tentando di ricucire lo strappo coreano.

I negoziati a sei sul nucleare, ai quali oltre alle due Coree partecipano Usa, Russia, Giappone e Cina, erano stati recentemente rilanciati da Washington. Ma Pyongyang accusa proprio l'amministrazione Bush di aver definito la Corea del Nord "un avamposto della tirannia", mostrando una politica ostile e rifiutando il dialogo.

Ciò nonostante, il ministero degli Esteri nordcoreano ha dichiarato di voler risolvere la questione nucleare con i colloqui. "Il nostro obiettivo ultimo, la denuclearizzazione della penisola coreana, rimane invariato", ha dichiarato.
(10 febbraio 2005)

:eek:

evelon
10-02-2005, 11:00
A questo punto spero davvero che gli stati uniti riescano a "togliergliele" (leggi sabotaggio..).

Hanno preso per il culo il mondo per anni negando l'esistenza delle armi e del piano nucleare.

kikki2
10-02-2005, 11:09
ma dessere da mangiare alla gente, sti pezzi di @#§$^

sheva
10-02-2005, 11:38
Il discorso per il 26esimo aanniversario della rivoluzione islamica
Iran, se gli Usa attaccano sarà l'inferno
Il presidente Mohammad Khatami: «Non intendiamo rinunciare alla nostra tecnologia nucleare»

l'Iran segue ...
sinceramente però non ci vedo niente di male ... se con il nucleare intendono costruzione di centrali per l'energia fatti loro .. non capisco perchè non dovrebbero farlo .... se intendono costruire bombe non sarebbero ne i primi ne gli ultimi ... ormai l'atomica è in possesso di diversi stati ... perchè in mano degli iraniani dovrebbe rappresentare una minaccia maggiore rispetto ai cinesi o al pakistan o all'india ?

the_joe
10-02-2005, 11:39
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Ciò nonostante, il ministero degli Esteri nordcoreano ha dichiarato di voler risolvere la questione nucleare con i colloqui. "Il nostro obiettivo ultimo, la denuclearizzazione della penisola coreana, rimane invariato", ha dichiarato.
(10 febbraio 2005)

:eek:


:confused: Denuclearizzare la penisola coreana costruendo armi atomiche, mi sembra proprio coerente come pensiero. :confused:

Northern Antarctica
10-02-2005, 11:49
E in Italia, qualche anno fa (non so chi se la ricorda) c'è stato chi ha avuto, al tempo della carestia, addirittura il coraggio di lanciare una campagna "aiutiamo i bambini nordcoreani".

Chissà i soldi a che cosa sono serviti.

Onisem
10-02-2005, 11:52
Originariamente inviato da Northern Antarctica
E in Italia, qualche anno fa (non so chi se la ricorda) c'è stato chi ha avuto, al tempo della carestia, addirittura il coraggio di lanciare una campagna "aiutiamo i bambini nordcoreani".

Chissà i soldi a che cosa sono serviti.

Beh Northern, chi fa beneficienza lo fa con le migliori intenzioni, non certo supponendo che i suoi soldi vadano a finire in un programma nucleare.

Northern Antarctica
10-02-2005, 11:58
Originariamente inviato da Onisem
Beh Northern, chi fa beneficienza lo fa con le migliori intenzioni, non certo supponendo che i suoi soldi vadano a finire in un programma nucleare.

Senz'altro, ma se si fosse inquadrato il problema nel contesto generale sarebbe subito apparso evidente qualche cosa che non andava.

La carestia in Corea del Nord fu dovuta solo in parte alle alluvioni. L'effetto delle alluvioni fu enormemente amplificato dal fatto che in Corea del Nord, come nell'ex URSS, l'agricoltura era ed è collettivizzata, che è di quanto più distruttivo possa esistere (vedi sempre ex URSS, ridotta alla fame nonostante fosse di gran lunga lo Stato al primo posto al mondo come risorse naturali).

E da qui, in palese contrasto con l'autarchia di Stato, la richiesta di aiuto al mondo "imperialista". Però nel frattempo l'esercito nordcoreano era sempre ben nutrito.

Red_Star
10-02-2005, 13:20
sinceramente non ci vedo nulla di strano e di male, non capico la legge io la posso avere e tu no. ricordiamoci che fino adesso l'unico paese ad aver fatto uso di armi nucleari sono gli Stati Uniti.

eriol
10-02-2005, 13:30
ma non hanno neanche i soldi per mangiare e si fanno le atomiche "per difendersi da bush"????? :rolleyes:

sicuramente sarà stato il popolo nord coreano a chiederlo comunque....:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

LittleLux
10-02-2005, 13:33
MAh! E' da anni che le hanno. Non ci vedo nessuna novità. Ora lo hanno detto a chiare lettere...oddio, non che in passato non lo abbiano fatto capire, eh...

Northern Antarctica
10-02-2005, 13:35
ma infatti il problema non è relativo al fatto che la Corea del Nord abbia un arsenale nucleare, quanto al fatto che la zona in questione è ancora molto calda. Infatti:

1) la guerra del 1953 tra le due Coree (o meglio, che ha dato luogo alle due Coree), formalmente, non è ancora finita. E' stato siglato solo un armistizio, non la fine delle ostilità;

2) il comandante in capo delle Forze Armate sudcoreane è un generale degli USA.

In ogni caso il fatto che Pyongyang disponga di un arsenale nucleare è la logica conseguenza del fatto che altre nazioni lo posseggano (perfino l'Argentina).

Personalmente non credo che gli USA si vadano ad impelagare in un conflitto con la Corea del Nord.

Onisem
10-02-2005, 13:38
Originariamente inviato da Northern Antarctica
ma infatti il problema non è relativo al fatto che la Corea del Nord abbia un arsenale nucleare, quanto al fatto che la zona in questione è ancora molto calda. Infatti:

1) la guerra del 1953 tra le due Coree (o meglio, che ha dato luogo alle due Coree), formalmente, non è ancora finita. E' stato siglato solo un armistizio, non la fine delle ostilità;

2) il comandante in capo delle Forze Armate sudcoreane è un generale degli USA.

In ogni caso il fatto che Pyongyang disponga di un arsenale nucleare è la logica conseguenza del fatto che altre nazioni lo posseggano (perfino l'Argentina).

Personalmente non credo che gli USA si vadano ad impelagare in un conflitto con la Corea del Nord.

L'Argentina ha un arsenale atomico?

LittleLux
10-02-2005, 13:39
Originariamente inviato da Onisem
L'Argentina ha un arsenale atomico?

Si vocifera, anche qui, da anni. Tuttavia, le notizie a riguardo,sono molto incerte.

Northern Antarctica
10-02-2005, 13:49
Littlelux, Onisem e tutti

chiedo scusa: l'Argentina ha abbandonato il programma nucleare alla fine degli anni 80. Oggi non vi sono né armi nucleari né depositi di materiale che potrebbe essere usato per la produzione di armi nucleari. I programmi nucleari per uso civile continuano come in tanti altri Paesi.

Perché mi scordo o non mi aggiorno sulle buone notizie? :doh:

Onisem
10-02-2005, 13:51
Originariamente inviato da Northern Antarctica
Littlelux, Onisem e tutti

chiedo scusa: l'Argentina ha abbandonato il programma nucleare alla fine degli anni 80. Oggi non vi sono né armi nucleari né depositi di materiale che potrebbe essere usato per la produzione di armi nucleari. I programmi nucleari per uso civile continuano come in tanti altri Paesi.

Perché mi scordo o non mi aggiorno sulle buone notizie? :doh:

Meno male... :)

ferste
10-02-2005, 14:26
però calcolate anche che un conto è averle.....un conto è poterle usare........;)

evelon
10-02-2005, 14:29
Originariamente inviato da Red_Star
sinceramente non ci vedo nulla di strano e di male, non capico la legge io la posso avere e tu no. ricordiamoci che fino adesso l'unico paese ad aver fatto uso di armi nucleari sono gli Stati Uniti.


Ad instinto ti risponderei "da che parte stai?" :D

In ogni caso paragonare l'affidabilità di paesi come La corea del nord, il Pakistan, la Cina agli USA è improponibile...

Scusa se è poco.

Red_Star
10-02-2005, 18:22
Originariamente inviato da evelon
Ad instinto ti risponderei "da che parte stai?" :D

In ogni caso paragonare l'affidabilità di paesi come La corea del nord, il Pakistan, la Cina agli USA è improponibile...

Scusa se è poco.
La cina non mi sembra che abbia attacato qualcuno in nome delle armi di distruzioni di massa, lo stesso vale per il Pakistan per l'india e per la corea. Non sono dalla parte ne della corea ne tanto meno dalla parte degli USA, ma questo comportamente imperialistico non mi piace proprio, sopratutto quando la maggior parte del mondo possiede armamenti atomici.

Ecco i paesi che possiedono armamenti atomici:

U.S.A - 10.000
Regno Unito - 200
Francia - 350
Israele - 100
Pakistan - 45
India - 70
Cina - 40
Corea del nord - 0-5
Russia 17.000

Più un numero indefinito di ordigni nucleari dispersi o incidenti nucleari in girno per il mondo

In italia i depositi di armi nucleari sono ad Aviano(Pn), Ghedi (Bs) e Santo Stefano (Ss).

Adesso ditemi, un paese che possiede 10.000 ordigni nucleari che diritto ha di criticare chi ne ha a malapena 5 ?

kikki2
10-02-2005, 18:28
credo che il nocciolo sia da spostare sul fatto che la corea ha deciso di uscire dai trattati di non proliferazione +ttosto che sul possesso in se di armi atomiche

ps a proposito di imperialismo, la cina con che motivo si è annesso il tibet ?

nathanx
10-02-2005, 18:34
Originariamente inviato da Red_Star
La cina non mi sembra che abbia attacato qualcuno in nome delle armi di distruzioni di massa, lo stesso vale per il Pakistan per l'india e per la corea. Non sono dalla parte ne della corea ne tanto meno dalla parte degli USA, ma questo comportamente imperialistico non mi piace proprio, sopratutto quando la maggior parte del mondo possiede armamenti atomici.

Ecco i paesi che possiedono armamenti atomici:

U.S.A - 10.000
Regno Unito - 200
Francia - 350
Israele - 100
Pakistan - 45
India - 70
Cina - 40
Corea del nord - 0-5
Russia 17.000

Più un numero indefinito di ordigni nucleari dispersi o incidenti nucleari in girno per il mondo

In italia i depositi di armi nucleari sono ad Aviano(Pn), Ghedi (Bs) e Santo Stefano (Ss).

Adesso ditemi, un paese che possiede 10.000 ordigni nucleari che diritto ha di criticare chi ne ha a malapena 5 ?
La Corea del Nord si diverte soltanto a sparare di tanto in tanto qualche missile nel mar del Giappone...non necessariamente solo ad ovest di quest'ultimo...

Ser21
10-02-2005, 18:43
Originariamente inviato da Red_Star
La cina non mi sembra che abbia attacato qualcuno in nome delle armi di distruzioni di massa, lo stesso vale per il Pakistan per l'india e per la corea. Non sono dalla parte ne della corea ne tanto meno dalla parte degli USA, ma questo comportamente imperialistico non mi piace proprio, sopratutto quando la maggior parte del mondo possiede armamenti atomici.

Ecco i paesi che possiedono armamenti atomici:

U.S.A - 10.000
Regno Unito - 200
Francia - 350
Israele - 100
Pakistan - 45
India - 70
Cina - 40
Corea del nord - 0-5
Russia 17.000

Più un numero indefinito di ordigni nucleari dispersi o incidenti nucleari in girno per il mondo

In italia i depositi di armi nucleari sono ad Aviano(Pn), Ghedi (Bs) e Santo Stefano (Ss).

Adesso ditemi, un paese che possiede 10.000 ordigni nucleari che diritto ha di criticare chi ne ha a malapena 5 ?
La differenza credo tu la possa capire da solo.
Gli usa nn sn paragonabile alla corea del nord.
In USA vige una democrazia (apparte le battute scontate,sn cmq stati gli americani ad eleggere Bush) e non una dittatura che priva di cibo persino gli abitanti del CDN.
Se analizziamo i paesi che hanno la Bomba atomica si nota che India e pakistan le hanno costruite per proteggersi l'una dall'altra.
La Russia ne ha più di tutte ma dubito che possano essere lanciato e che siano tantomeno aggiornate tecnologicamente.Israele le ha per i soliti problemi palestinesi (metterei cmq la mano sul fuoco che la produzione sia statunitense..ma questa è un'altra storia)..
Il regno unito..nn capisco di cosa se ne possa fare..è l'alleato #1 degli USA..in caso di necessità nn dovrebbero sollevare nemmeno un dito per chiedere aiuto a Bush.
La Francia ha sempre avuto la sua autonomia bellica e nella corsa al nucleare si è mantenuta coerente.
La crescita economica e bellica della Cina sono ben visibili anche nel possesso delle 40 bombe atomiche,credo che la costituzione di tali armi sia da imputare più che altro ad una dimostrazione di forza più che una minaccia concreta (Ultime parole famose :D ).
Rimangono fuori da questa lista:

Corea del nord e Iran..e guarda caso sono i due paesi di cui bisogna più avere paura.
1.Nessuno e ripeto nessuno ha mai messo piede nella corea del nord da 50 anni e come sappiamo l'ignoto fa più paura della realtà delle cose...Un isolamento come quello coreano provoca paura e sconforto in tutto il mondo,nessuno sa realmente cosa stia avvendendo in quel paese..
2.L'Iran...sinceramente pensare ad un paese così "influenzabile" con in mano delle testate nucleari (si vocifera che la tecnlologia nucleare le sia stata venduta in maniera nn proprio "pulita") fa più paura di chiunque altro..Il medio oriente è un vulcano pronto ad espoldere e immaginare un paese con in mano una creazione così devastante deve solo preoccupare.

Red_Star
10-02-2005, 19:02
Originariamente inviato da Ser21
....Il medio oriente è un vulcano pronto ad espoldere e immaginare un paese con in mano una creazione così devastante deve solo preoccupare.

il comportamento di certi paesi non fa altro che aumentare la potenza di questa vulcano se mai esploderà, e cmq se per democrazia itendi quella imposta da 150.000 soldati (come nel caso dell'Iraq) non sono molto d'accordo con te.

Ser21
10-02-2005, 19:08
Originariamente inviato da Red_Star
il comportamento di certi paesi non fa altro che aumentare la potenza di questa vulcano se mai esploderà, e cmq se per democrazia itendi quella imposta da 150.000 soldati (come nel caso dell'Iraq) non sono molto d'accordo con te.
io parlo di democrazia in territorio USA nn quella secondo loro "esportata".

fek
10-02-2005, 19:44
Originariamente inviato da kikki2
ps a proposito di imperialismo, la cina con che motivo si è annesso il tibet ?

Per portargli la liberta'.

*sasha ITALIA*
10-02-2005, 19:53
io dico che l'Iran sarà il prossimo obiettivo...

Jamal Crawford
10-02-2005, 20:57
Originariamente inviato da *sasha ITALIA*
io dico che l'Iran sarà il prossimo obiettivo...


Sperem!

Lucio Virzì
10-02-2005, 21:14
Originariamente inviato da Jamal Crawford
Sperem!

qualche problema personale con gli iraniani? :rolleyes:

Jamal Crawford
10-02-2005, 23:13
Originariamente inviato da Lucio Virzì
qualche problema personale con gli iraniani? :rolleyes:


No solo mi rallegra vedere la forza degli Usa :eekk:

Wagen
11-02-2005, 09:37
Io concordo con REd_Star: non vedo cosa abbia da ridire ad un paese che ne ha 5 uno che ne ha 10000....
e se devo essere sincero se penso a qualcuno che possa lanciare un simile ordigno, nonché a qualcuno che ne abbia davvero le capacità tecniche, beh mi viene in mente solo un paese...e mi vengono anche i brividi pensando alle conseguenze

Wagen
11-02-2005, 10:05
Originariamente inviato da Proteus
Guarda che il paese a cui probabilmente pensi vendeva tecnologia e know how a Saddam, nessuno gli vieta di fare altrettanto con l'iran mettendolo tecnicamente in grado di lanciare.

La differenza tra chi di testate na ha 10.000 e chi ne ha 5 non stà nel numero ma in chi può deciderne l'utilizzo ed una democrazia, pur incompiuta e difettosa come tutte le opere umane, offre moltissime garanzie di sicurezza in più di paesi controllati da religiosi fanatici, se ripercorri la storia scoprirai facilmente quante nefandezze si sono compiute in "nome di DIO", o dittature ispirate al marxismo.

Ciao

Proteus, hai ragione. Ma non riesco a stare tranquillo pensando che gli usa hanno 10000 testate atomiche, perché non riesco a rassicurarmi sul fatto che non le lanceranno.

LittleLux
11-02-2005, 10:39
Originariamente inviato da Proteus
Guarda che il paese a cui probabilmente pensi vendeva tecnologia e know how a Saddam, nessuno gli vieta di fare altrettanto con l'iran mettendolo tecnicamente in grado di lanciare.

La differenza tra chi di testate na ha 10.000 e chi ne ha 5 non stà nel numero ma in chi può deciderne l'utilizzo ed una democrazia, pur incompiuta e difettosa come tutte le opere umane, offre moltissime garanzie di sicurezza in più di paesi controllati da religiosi fanatici, se ripercorri la storia scoprirai facilmente quante nefandezze si sono compiute in "nome di DIO", o dittature ispirate al marxismo.

Ciao

Proteus, dimmi la Russia e la Cina da quanti anni hanno le atomiche. Od il Pakistan, che certo non può dirsi un paese affidabile. Le hanno mai usate? Eppure non sono certo democrazie.

Per il momento gli unici che hanno minacciato l'uso di tali ordigni sono stati proprio i democraticissimi americani. Dal Vietnam sino ad arrivare a Bush, che ha addirittura teorizzato l'uso di piccole armi atomiche come se fossero roba convenzionale.

Come vedi, democrazia non è sinonimo di garanzia di non utilizzo.

Inoltre, pensi davvero che Iran e Corea utilizzerebbero questi ordigni per primi? Così, tanto perchè li hanno? Credi che non sanno che verrebbero annientati? Ma il punto è proprio questo. Finchè gli americani continueranno con il vizietto di fare liste di paesi del bene e di paesi del male. Chiediti perchè la Corea non è stata attaccata prima (certo, i fattori sono molteplici)? Oppure se l'Iraq in possesso di armi atomiche sarebbe stato attaccato?

Purtroppo, la politica americana è assai miope, per non dire stupida. Il messaggio che sta gridando a gran voce al mondo intero, a tutti i paesi è uno solo. Se volete difendervi dalla mia "democrazia" costruitevi qualche bomba atomica. Puoi immaginare a cosa porta il tutto.

Lucio Virzì
11-02-2005, 11:07
Vai CONDY! Sei tutti noi!!!! :rolleyes:

http://www.repubblica.it/2005/b/sezioni/esteri/iraq42/parlacondi/parlacondi.html

INTERVISTA/ Parla il Segretario di Stato Condoleezza Rice
"Non abbiamo intenzione di attaccarli, ma devono trattare"
"Il nucleare di Iran e Corea
una minaccia per il mondo"
"Le sfide in Iraq sono ancora tante, c'è un Paese da ricostruire
Non serve più la coalizione militare, Usa e Ue lavorano insieme"
dal nostro inviato NICOLA LOMBARDOZZI

Condoleezza Rice

LUSSEMBURGO - Condoleezza Rice perde per un attimo l'aria rilassata e un po' stanca da fine tour europeo. Toni e sorrisi da conversazione in salotto spariscono bruscamente: "È chiaro che siamo preoccupati. Molto preoccupati. Ma la Corea del Nord non ha altra via che tornare subito ai negoziati". Dunque nessuna opzione militare, almeno per il momento. "Né attacchi, né invasioni. Il regime nordcoreano sa bene che deve fare marcia indietro. Ne ha tutte le ragioni". L'annuncio di Pyongyang sul proprio arsenale di armi atomiche coglie di sorpresa il segretario di Stato americano proprio all'ultima tappa del viaggio di riconciliazione con il Vecchio Continente.

Abito vagamente orientale abbottonato fino al collo, due vecchi orecchini di Bulgari, un velo di rosso sulle guance, tiene intrecciate le lunghe dita eredità della mamma pianista. Cita Bush ogni volta che può e si compiace nello scandire con enfasi "il presidente degli Stati Uniti d'America". La Corea del Nord dopo l'Iran, due stati "canaglia" che hanno o rischiano di avere armi nucleari, sono al centro dei suoi pensieri: "Teheran e Pyongyang sanno bene che non possono avere arsenali di quel tipo, spero che arrivino presto a conclusioni ragionevoli".

Veramente non vi aspettavate una simile sfida dai coreani del Nord?
"Da almeno dieci anni gli Stati Uniti sono perfettamente a conoscenza delle capacità tecnologiche di quel regime. Sappiamo da tempo che hanno materiale e strutture sufficienti".

Allora cos'è che non ha funzionato nella politica di dissuasione? Ieri il New York Times parlava chiaramente di fallimento.
"Abbiamo voluto i famosi colloqui a sei, proprio per il rispetto delle preoccupazioni di Corea del Sud, Giappone, Russia e Cina. Il regime di Pyongyang sa bene che l'unico modo che ha per migliorare la sua disperata situazione economica è tornare alle trattative".

Non sarà che siete preoccupati per quei più di quarantamila soldati americani a un passo dalla linea di confine?
"Sia chiaro che gli Stati Uniti sono perfettamente in grado di contenere ogni possibile minaccia militare possa venire dal regime di Pyongyang. Che siano minacce per i nostri soldati o per l'intera penisola coreana è lo stesso".

L'altra minaccia intanto viene da Teheran. L'Iran è stato il leit motiv del suo viaggio europeo. Crede alla versione iraniana che il nucleare finora sviluppato sia destinato solo a scopi civili? E soprattutto, ha fiducia nella mediazione di Francia, Germania e Gran Bretagna?
"Ne abbiamo parlato molto perché la questione del nucleare è la questione più importante al momento per il Medio Oriente e per il mondo intero. L'Iran sa che ha un obbligo davanti alla comunità internazionale: non può produrre armi nucleari nascoste. Hanno sempre cercato di eludere la questione, di cambiare discorso. Sono stati molto vaghi. Per questo stiamo molto attenti".

Molte fonti vicine al governo americano hanno spesso criticato gli approcci politici ed economici dei paesi europei nei confronti dell'Iran. Teme che possano legittimare quel regime?
"L'Iran ha cercato molte volte altre sponde per tagliare fuori gli Stati Uniti. La questione però è molto semplice: devono dare garanzie all'Aiea di non aver in progettazione armi atomiche. Dopo si potranno fare tutti i colloqui e gli accordi del caso".

Dall'Iraq liberato continuano ad arrivare ogni giorno bollettini di sangue e di morte. Molti alleati europei pensano ad una via di uscita, qualcuno è già andato via. Pensa che la coalizione dei volenterosi, come la chiamò Bush, sia arrivata alla fine?
"Le sfide in Iraq sono ancora tante. Non si tratta solo di fermare il terrorismo ma anche di aiutare il nuovo Iraq democratico, di ricostruire il paese in tutti i sensi, economici e politici. Per questo generi di interventi stiamo cercando nuovi contributi. Insomma non si tratta più nei soli termini di una coalizione militare che pure resta ancora necessaria. C'è un paese da rimettere in piedi".

Ma il nuovo Iraq può riservare delle sorprese imbarazzanti. L'ayatollah Sistani che ha di fatto stravinto le elezioni chiede l'applicazione delle leggi coraniche alla nuova Costituzione. Che effetto fa una cosa del genere a un segretario di Stato come lei, così sensibile ai diritti delle donne?
"Non io, ma il governo degli Stati Uniti ha a cuore i diritti delle donne. Non solo in Iraq ma in tutte le aree del mondo islamico. La questione Sistani è ovviamente particolare. Rappresenta gli sciiti che sono la maggioranza degli iracheni, ha spinto la gente a partecipare al voto democratico e prima l'aveva spinta a ribellarsi al regime di Saddam che negava brutalmente i diritti a tutti, non solo alle donne. Inoltre ha un ruolo fondamentale nel coinvolgimento della parte sunnita della popolazione. In quanto alla Costituzione siamo all'inizio di un processo politico, di una discussione che prima non era possibile. Ci saranno trattative, compromessi, piccole svolte. Certamente Sistani ha avuto un ruolo importante per l'Iraq e credo che continuerà ad averlo in futuro".

Ritiene un passo verso la democrazia anche le prime elezioni di ieri in Arabia Saudita? Negate alle donne.
"Anche un piccolo passo può aprire scenari interessanti. E' un inizio".

Dal nord dell'Iraq non arrivano notizie rassicuranti. I curdi di Kirkuk chiedono sempre più autonomia e la stampa americana, ieri, registrava addirittura voci di un possibile intervento militare turco. Le sembra possibile?
"Le minoranze, i curdi ma anche i turkmeni, hanno subito persecuzioni e atrocità sotto Saddam. E' naturale che adesso vogliano diritti, autonomie e soprattutto garanzie. L'unica strada percorribile è quella di una costituzione che dia a tutti eguale dignità. Ma una cosa non va messa mai in dubbio: l'integrità del paese".

Lo scopo principale di questo suo viaggio, che prepara quello di Bush di fine mese, era quello di ritrovare una sintonia con l'Europa che si era un po' perduta negli ultimi tempi. Come è andata?
"Direi bene. Ho constatato personalmente quanto gli europei sentano sempre più il bisogno di una agenda comune. Ebbene io ho visitato Gran Bretagna, Germania, Polonia, Italia e Francia prima di andare alla Commissione europea e al Parlamento europeo e ho scoperto che anche nei cosiddetti incontri bilaterali le posizioni dei diversi paesi sono molto simili. L'agenda comune è insomma un progetto molto vicino alla realizzazione".

Vuol dire che si può ritenere chiusa la polemica aperta prima dalla guerra da una definizione non troppo felice del capo del Pentagono Donald Rumsfeld che parlò di Vecchia Europa e di Nuova Europa?
"Noi cooperiamo con forza per un'Europa compatta. Crediamo in una sorta di Unione transatlantica. Quello che chiediamo però è una maggiore partecipazione della Ue ai processi di democratizzazione dei paesi meno liberi. E credo che lo stesso allargamento verso est stia contribuendo a rafforzare questo interesse".

Qualche screzio comunque non manca. Proprio mercoledì a Bruxelles lei ha invitato l'Europa a non togliere il bando alla vendita di armi alla Cina. Ed è sembrato un intervento molto deciso. A cosa servirà?
"Mi basta che, qualunque decisione venga presa, l'Europa tenga conto del nostro parere sulla Cina. Noi non abbiamo niente contro quel paese. Anzi, auspichiamo che possa crescere ancora economicamente e che questa crescita possa produrre nuove aperture in democrazia e in fatto di diritti umani".

Nel suo viaggio ha espresso toni concilianti più o meno con tutti tranne che con il ministro degli Esteri russo. Ed è stato rinviato ancora una volta un vertice da tenere a Mosca. Si può parlare di tensione tra i due paesi?
"Il vertice è saltato a causa di impegni di entrambi i presidenti. Bush e Putin avranno comunque l'occasione di incontrarsi a Bratislava. Noi collaboriamo con la Russia in molti campi ma non posso negare che ci siano molte preoccupazioni. Sul processo di democratizzazione ad esempio, sulla libertà di stampa, per finire sullo smantellamento degli arsenali nucleari in disuso, lo stoccaggio delle scorie".

Ma non temete la politica di Mosca di controllare il territorio dell'ex Unione Sovietica? Durante le tormentate elezioni ucraine, ad esempio, ci sono state dure polemiche.
"Sappiamo di questa abitudine russa. Per questo dobbiamo intensificare il dialogo tra di noi".

Usa moltissimo la parola dialogo. Insiste sulla priorità della via diplomatica anche contro gli stati "canaglia". Quanto è cambiata l'amministrazione Bush in questo secondo mandato?
"E' il mondo che è cambiato. Non dimenticate che noi abbiamo affrontato l'11 settembre. E abbiamo dovuto imparare in fretta molte cose. Siamo intervenuti contro Al Qaeda che dominava l'Afghanistan, abbiamo recuperato in pochi giorni i rapporti con il governo del Pakistan che è una chiave strategica fondamentale. Poi siamo intervenuti contro Saddam".

E adesso?
"Adesso che abbiamo combattuto due guerre e creato condizioni nuove in quell'area possiamo usare con più efficacia la diplomazia. E la nuova meta è quella di arrivare alla pace tra Israele e palestinesi. All'accordo di mercoledì siamo arrivati con il lavoro diplomatico, il dialogo, l'appoggio dell'Europa. Per la prima volta da tanti anni abbiamo l'opportunità di realizzare una tregua duratura grazie solo al lavoro della diplomazia".

E' diventata ottimista?
"Credo che quello che abbiamo fatto finora, anche certe difficili decisioni che il presidente Bush ha dovuto prendere, ci diano adesso la meravigliosa opportunità di realizzare questi obiettivi".

"Meravigliosa opportunità". Crede davvero di essere a una svolta epocale?
"Ho assistito a cose che sembravano impossibili, lo sgretolamento dell'impero sovietico senza violenze, l'unificazione delle due Germanie. So che certe decisioni difficili, prese per tempo, possono scatenare processi positivi".
(11 febbraio 2005)

evelon
11-02-2005, 21:53
Originariamente inviato da Red_Star
La cina non mi sembra che abbia attacato qualcuno in nome delle armi di distruzioni di massa, lo stesso vale per il Pakistan per l'india e per la corea. Non sono dalla parte ne della corea ne tanto meno dalla parte degli USA, ma questo comportamente imperialistico non mi piace proprio, sopratutto quando la maggior parte del mondo possiede armamenti atomici.

Ecco i paesi che possiedono armamenti atomici:

U.S.A - 10.000
Regno Unito - 200
Francia - 350
Israele - 100
Pakistan - 45
India - 70
Cina - 40
Corea del nord - 0-5
Russia 17.000

Più un numero indefinito di ordigni nucleari dispersi o incidenti nucleari in girno per il mondo

In italia i depositi di armi nucleari sono ad Aviano(Pn), Ghedi (Bs) e Santo Stefano (Ss).

Adesso ditemi, un paese che possiede 10.000 ordigni nucleari che diritto ha di criticare chi ne ha a malapena 5 ?


Ha il diritto che gli viene dall' essere una democrazia, ha il diritto che gli viene dall'essere un paese di tipo occidentale (che nel bene o nel male sono i paesi che tengono maggiormente alla propria cittadinanza), ha il diritto che gli viene dall'aver aderito al trattato di non proliferazione nucleare....etc...


Non mi pare che in Iraq abbiano fatto uso di armi atomiche.
Avrebbero potuto, avrebbero vinto in un attimo.
Ma non l'hanno fatto...

LittleLux
12-02-2005, 10:24
Originariamente inviato da evelon
Ha il diritto che gli viene dall' essere una democrazia, ha il diritto che gli viene dall'essere un paese di tipo occidentale (che nel bene o nel male sono i paesi che tengono maggiormente alla propria cittadinanza), ha il diritto che gli viene dall'aver aderito al trattato di non proliferazione nucleare....etc...


Non mi pare che in Iraq abbiano fatto uso di armi atomiche.
Avrebbero potuto, avrebbero vinto in un attimo.
Ma non l'hanno fatto...

Quindi l'essere occidentale e l'essere una democrazia ti da la possibilità di accampare diritti su chiunque non sia occidentale e non democratico?

Red_Star
12-02-2005, 13:31
Originariamente inviato da evelon
Ha il diritto che gli viene dall' essere una democrazia, ha il diritto che gli viene dall'essere un paese di tipo occidentale (che nel bene o nel male sono i paesi che tengono maggiormente alla propria cittadinanza), ha il diritto che gli viene dall'aver aderito al trattato di non proliferazione nucleare....etc...


Non mi pare che in Iraq abbiano fatto uso di armi atomiche.
Avrebbero potuto, avrebbero vinto in un attimo.
Ma non l'hanno fatto...

questa parola democrazia incomincia a farmi davvero paura..............

easyand
12-02-2005, 14:06
pfffff che pagliacci,con cosa pensano di lanciarle con una fionda gigante?

jumpermax
12-02-2005, 14:14
Originariamente inviato da easyand
pfffff che pagliacci,con cosa pensano di lanciarle con una fionda gigante?
I vettori a lunga gittata già li hanno.... abbastanza per colpire sicuramente il giappone... cmq e in ogni caso sarebbe opportuno evitare commenti troppo sarcastici, non giovano alla discussione ;)

evelon
13-02-2005, 11:14
Originariamente inviato da LittleLux
Quindi l'essere occidentale e l'essere una democrazia ti da la possibilità di accampare diritti su chiunque non sia occidentale e non democratico?


In una democrazia nessun politico dichiarerebbe un attacco atomico visto che deve fare i conti con l'opinione pubblica.

Non mi pare che si stia parlando di atomiche "tattiche" a bassa potenza ma proprio di bombe a "piena potenza".

Non si tratta di accampare diritti ma solo di disarmare paesi che non sono affidabili.

Il fatto che alcuni siano nostri alleati può essere d'aiuto ma non basta (vedi Pakistan) a garantirne la sicurezza.

mentre per gli USA, GB, Francia etc c'è la ragionevole certezza che useranno il loro arsenale solo in caso di attacco ne i loro confronti lo stesso non si può dire per Corea, Iran etc...

Non mi pare poco.

easyand
13-02-2005, 13:05
gli stati uniti ridurranno entro il 2012 le testate da 11270 a 5500....la russia ne ha 17000 e continua a sviluppare ICBM e rafforzare la sua flotta di sottomarini con capacità di lanciare SLBM....

Lucio Virzì
16-02-2005, 16:21
Comincia la strategia di escalation?!?!? Sabotaggi?!?!

http://www.repubblica.it/2005/b/sezioni/esteri/irannbomb/irannbomb/irannbomb.html

All'inizio si era parlato di un attacco aereo contro il reattore
poi Teheran rassicura: un velivolo ha perso un serbatoio in volo
Esplosione vicino a una centrale
in Iran la tensione va alle stelle
In poche ore pioggia di reazioni da Israele agli Usa
il prezzo del petrolio vola e i mercati perdono punti


Bushehr, la centrale nucleare in costruzione
TEHERAN - Due ore di tensione alle stelle in Iran per un'esplosione nella città meridionale di Dailam nella provincia di Bushehr, dove si trova un'importante centrale nucleare. Le prime notizie parlavano di un missile lanciato da un aereo nemico poi ha preso invece corpo l'ipotesi di un incidente di un velivolo iraniano che avrebbe perso un serbatoio in volo. L'esplosione sarebbe stata dunque causata dall'impatto di questo al suolo.

Ma intanto, nel clima di gelo di questi giorni tra Washington e Teheran, la notizia di un possibile attacco contro un sito nucleare iraniano ha provocato un terremoto internazionale. La zona dell'esplosione si trova comunque a 150 chilometri dal reattore nucleare da 1.000 megawatt di Bushehr, che dovrebbe entrare in funzione a fine 2005. Negli ultimi giorni gli Stati Uniti avevano avvertito l'Iran che deve rispettare i suoi obblighi nucleari e smettere di perseguire la costruzione dell'atomica se vuole essere certo di evitare un conflitto. Per Israele nel giro di sei mesi Teheran disporrà del "know how" per dotarsi dell'atomica.

Alla notizia dell'splosione subito le Le tv arabe Al Jazeera e Al Arabiya hanno riferito, citando la tv iraniana, che la contraerea iraniana aveva aperto il fuoco contro l'aereo sconosciuto.

Quasi in tempo reale, le prime reazioni internazionali. I primi a far sapere di non essere coinvolti nel blitz sono gli israeliani che assicurano, attraverso una fonte militare, che l'esplosione non è opera loro.

Ma la confuasione regna. Il ministro degli Esteri iraniano Kamal Kharrazi, in visita a Berlino dice di non avere informazioni riguardo all'esplosione. La stessa cosa dice il portavoce della Casa Bianca Scott McClellan.

Intanto i mercati reagiscono. Il brent fa un balzo del 2,55% guadagnando oltre un dollaro e superando quota 46 dollari. Wall Street apre in ribasso e le borse europee scendono mentre il dollaro scende.

Poi arriva la rassicurazione dell'ambasciata russa a Teheran (i russi hanno costruito il reattore) che esclude un attacco.

Alla fine è il governo iraniano a chiarire: "Non vi è nessuna ragione per ritenere che l'esplosione registrata nella provincia iraniana di Busheher sia da attribuire a un attacco", dicono fonti ufficiali.
(16 febbraio 2005)

evelon
16-02-2005, 17:25
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Comincia la strategia di escalation?!?!? Sabotaggi?!?!


BUUMMM

Non spariamo amenità (o non riportiamole...) un'esplosione a 150 Km sabotaggio ?

Davvero hanno mandato i puffi a sabotare...