dorzo
25-01-2005, 21:50
Riunione del premier con i deputati di Forza Italia
"Loro sono mosche impazzite unite dall'odio contro di me"
Berlusconi carica i suoi
"Andate giù duro con la sinistra"
Il Cavaliere si dice deluso dal no di D'Amato per le regionali
e annuncia: "Ci trasformeremo in comitato elettorale per il 2006"
ROMA - Silvio Berlusconi arringa i suoi e li carica per la campagna elettorale. Con parole di fuoco verso la sinistra unita "nell'odio" contro di lui, le "mosche impazzite" a cui non bisogna affidare "il futuro" del Paese, il premier sprona i deputati di Forza Italia a ritrovare lo spirito del '94 per travolgere gli avversari con quella che definisce un'"onda azzurra". E' un fiume in piena il premier nel corso della riunione.
Quelli della sinistra, dice, "sono uniti solo dall'odio contro di me. Non hanno un programma, soprattutto non lo tirano fuori. Se hanno sbagliato così tanto nel passato, non possiamo affidargli il futuro".
E aggiunge: "Sono mosche impazzite che fanno solo caos. Neanche sul nome hanno trovato l'accordo. Noi dobbiamo andare giù duro perché non ci importa niente di conquistare quelli del centro: dobbiamo mantenere i nostri. Quei signori finti riformisti sono dominati dall'odio".
Ad ascoltare le parole d'ordine del premier, un gruppo di dirigenti del suo partito tra i quali Sandro Bondi, Elio Vito, Ferdinando Adornato e Guido Crosetto nella Sala della Regina a Montecitorio.
Berlusconi rilancia le accuse fatte nei giorni scorsi contro la sinistra italiana: "Ritengo che loro siano persone complici di ideologie di morte e non lo possono negare. E' gente che è stata nell'errore tutta la vita. Ho visto che c'è un odio da parte loro nei nostri confronti... hanno un odio davvero incredibile. Io non metterò mai in politica il loro odio. I cosiddetti riformisti della sinistra (e poi, che riformisti sono se non riescono a tirare fuori un programma?) non esistono. L'identità rivoluzionaria di Bertinotti è quella propria della sinistra".
E ancora: "E' limitativo chiedere il voto solo per quello che abbiamo fatto. Nella campagna elettorale dobbiamo partire da quel fatto spirituale, cioè che abbiamo impedito a questa gente di andare al governo".
Ma c'è anche tempo per parlare delle imminenti regionali. Berlusconi esprime "una profonda delusione" per il no dell'ex presidente di Confindustria Antonio D'Amato alla candidatura per la Campania e annuncia che nei listini regionali gli assessori uscenti non potranno candidarsi.
Poi Berlusconi dà le linee guida per il dopo regionali: "Dobbiamo trasformarci in un comitato elettorale: abbiamo poco tempo e dobbiamo fare il più possibile per completare il programma di governo". E rilancia la proposta di dar vita a una "onda azzurra", ovvero quel gruppo di giovani che lavoreranno alle prossime regionali in ogni collegio. "Stiamo già lavorando in tutte le regioni per selezionare questi giovani e - aggiunge Berlusconi - siamo a buon punto".
Linee e progetti per la nuova strategia di rilancio del partito e per recuperare, parole del premier, lo spirito del '94. Berlusconi fa sapere anche che è stato ricostituito il "tavolo per l'Italia" che sta lavorando alla campagna elettorale.
(Fonte Repubblica 25 gennaio 2005)
"Loro sono mosche impazzite unite dall'odio contro di me"
Berlusconi carica i suoi
"Andate giù duro con la sinistra"
Il Cavaliere si dice deluso dal no di D'Amato per le regionali
e annuncia: "Ci trasformeremo in comitato elettorale per il 2006"
ROMA - Silvio Berlusconi arringa i suoi e li carica per la campagna elettorale. Con parole di fuoco verso la sinistra unita "nell'odio" contro di lui, le "mosche impazzite" a cui non bisogna affidare "il futuro" del Paese, il premier sprona i deputati di Forza Italia a ritrovare lo spirito del '94 per travolgere gli avversari con quella che definisce un'"onda azzurra". E' un fiume in piena il premier nel corso della riunione.
Quelli della sinistra, dice, "sono uniti solo dall'odio contro di me. Non hanno un programma, soprattutto non lo tirano fuori. Se hanno sbagliato così tanto nel passato, non possiamo affidargli il futuro".
E aggiunge: "Sono mosche impazzite che fanno solo caos. Neanche sul nome hanno trovato l'accordo. Noi dobbiamo andare giù duro perché non ci importa niente di conquistare quelli del centro: dobbiamo mantenere i nostri. Quei signori finti riformisti sono dominati dall'odio".
Ad ascoltare le parole d'ordine del premier, un gruppo di dirigenti del suo partito tra i quali Sandro Bondi, Elio Vito, Ferdinando Adornato e Guido Crosetto nella Sala della Regina a Montecitorio.
Berlusconi rilancia le accuse fatte nei giorni scorsi contro la sinistra italiana: "Ritengo che loro siano persone complici di ideologie di morte e non lo possono negare. E' gente che è stata nell'errore tutta la vita. Ho visto che c'è un odio da parte loro nei nostri confronti... hanno un odio davvero incredibile. Io non metterò mai in politica il loro odio. I cosiddetti riformisti della sinistra (e poi, che riformisti sono se non riescono a tirare fuori un programma?) non esistono. L'identità rivoluzionaria di Bertinotti è quella propria della sinistra".
E ancora: "E' limitativo chiedere il voto solo per quello che abbiamo fatto. Nella campagna elettorale dobbiamo partire da quel fatto spirituale, cioè che abbiamo impedito a questa gente di andare al governo".
Ma c'è anche tempo per parlare delle imminenti regionali. Berlusconi esprime "una profonda delusione" per il no dell'ex presidente di Confindustria Antonio D'Amato alla candidatura per la Campania e annuncia che nei listini regionali gli assessori uscenti non potranno candidarsi.
Poi Berlusconi dà le linee guida per il dopo regionali: "Dobbiamo trasformarci in un comitato elettorale: abbiamo poco tempo e dobbiamo fare il più possibile per completare il programma di governo". E rilancia la proposta di dar vita a una "onda azzurra", ovvero quel gruppo di giovani che lavoreranno alle prossime regionali in ogni collegio. "Stiamo già lavorando in tutte le regioni per selezionare questi giovani e - aggiunge Berlusconi - siamo a buon punto".
Linee e progetti per la nuova strategia di rilancio del partito e per recuperare, parole del premier, lo spirito del '94. Berlusconi fa sapere anche che è stato ricostituito il "tavolo per l'Italia" che sta lavorando alla campagna elettorale.
(Fonte Repubblica 25 gennaio 2005)