View Full Version : Linea Bologna-Verona incidente grave fra treni
Mammabell
07-01-2005, 14:25
Si scontrano due treni...decine di vittime!!
L'incidente è avvenuto poco prima delle 13 :(
Mammabell
07-01-2005, 14:30
Roma, 14:14
Incidente Bologna-Verona: parte elicottero da Roma
Un elicottero dei vigili del fuoco con a bordo una squadra di uomini e il capo dipartimento, Mario Morcone, è partito da Roma per raggiungere il paese di Crevalcore dove è avvenuto l'incidente ferroviario nel quale sarebbero morti alcuni passeggeri.
LaRepubblica
*sasha ITALIA*
07-01-2005, 14:31
sarà che ultimamente sarò abituato a cifre di 156.000 morti che un'incidente ferroviario manco mi fa più effetto :eek:
Mammabell
07-01-2005, 14:34
Bologna, 14:29
Scontro treni, estratti cinque corpi
I vigili del fuoco hanno già estratto cinque cadaveri dai rottami dei convogli che si sono scontrati a Crevalcore.
BadMirror
07-01-2005, 14:37
Cavolo :(:(:(
Harvester
07-01-2005, 15:10
forse ci sono dei miei colleghi su quei treni....................speriamo bene
IpseDixit
07-01-2005, 15:49
:(
alphacygni
07-01-2005, 16:27
io mi sono cagato sotto perche' ci sono un paio di persone a me molto care che non di rado prendono quella linea... le ho sentite entrambe ma porca puttana che strippata
e cmq... questo e' quello che accade quando ci sono le privatizzazioni selvagge, che ce ne fotte a noi della sicurezza se possiamo limare i costi qua e la'?
jumpermax
07-01-2005, 16:34
Originariamente inviato da alphacygni
io mi sono cagato sotto perche' ci sono un paio di persone a me molto care che non di rado prendono quella linea... le ho sentite entrambe ma porca puttana che strippata
e cmq... questo e' quello che accade quando ci sono le privatizzazioni selvagge, che ce ne fotte a noi della sicurezza se possiamo limare i costi qua e la'?
se viene confermata la versione c'è poca questione di sicurezza, l'interregionale non ha rispettato il rosso. Poi certo ci sono sistemi in grado di evitare anche questi rischi, la ripetizione del segnale in cabina o anche il controllo automatico del treno. Ma se i treni da noi girano con 2 macchinisti è anche per avere più sicurezza... così è da decenni. Se ci sono le tecnologie di controllo allora viene meno la necessità di un secondo macchinista. E comunque le fs sono ancora pubbliche...
Geremia TNT
07-01-2005, 16:37
Originariamente inviato da alphacygni
...............
e cmq... questo e' quello che accade quando ci sono le privatizzazioni selvagge, che ce ne fotte a noi della sicurezza se possiamo limare i costi qua e la'?
Ad onor del vero la ragione pare sia questa:
"Bologna, , 16:22
Scontro treni, un convoglio doveva aspettare in stazione
L'ipotesi principale sulla quale si sta lavorando è che uno dei due treni coinvolti nello scontro avrebbe dovuto fermarsi qualche centinaio di metri prima, per consentire così l' incrocio fra i due convogli.
La linea Bologna-Verona è "storicamente" a binario unico: il passaggio contemporaneo di due treni è reso possibile dal breve raddoppiamento dei binari nella piccola stazione (non presenziata e non utilizzata per i passeggeri) di Bolognina.
Probabilmente l' interregionale proveniente da Verona avrebbe dovuto aspettare proprio in prossimità della stazione Bolognina, consentendo così il passaggio del treno merci. Il treno avrebbe invece proseguito per qualche centinaio di metri, superando la stazione e scontrandosi con il treno merci. "
Fonte (http://www.ilcentro.quotidianiespresso.it/giornalilocali/ilcentro/detail.jsp?idCategory=2220&idContent=929264)
Questo perché mi pare, almeno fino adesso, quantomeno pretestuoso gridare al "calo di sicurezza", almeno dalle notizie fin qui giunte.
ciao
quoto in tutto jumpermax,molto ben informato!
ps:mio padre è capodeposito a VR e ha detto che c'è un casino in ufficio bestiale...le notizie fin d'ora trapelate non sono nulla di definitivo.
Mi ha detto anche che il discorso,iportato da alcuni giornali online e tg,della nebbia che ha impedito di vedere il semaforo è una cazzata,in quanto ci sono nei locomotori sistemi di preavviso e di guida automatica per casi estremi come questo
esatto Geremia,si parla molto nell'ambiente Fs di errore nel tempo di sincronizzazione treno in arrivo-transito
Harvester
07-01-2005, 16:41
Originariamente inviato da Buffus
quoto in tutto jumpermax,molto ben informato!
ps:mio padre è capodeposito a VR e ha detto che c'è un casino in ufficio bestiale...le notizie fin d'ora trapelate non sono nulla di definitivo.
Mi ha detto anche che il discorso,iportato da alcuni giornali online e tg,della nebbia che ha impedito di vedere il semaforo è una cazzata,in quanto ci sono nei locomotori sistemi di preavviso e di guida automatica per casi estremi come questo
ci sono i sotto sistemi di bordo che sono collegati ai segnali.....e tra poco anche un sistema di terra che utilizzerà boe presenti sui binari (frenatura automatica, etc.....)
Originariamente inviato da Harvester
ci sono i sotto sistemi di bordo che sono collegati ai segnali.....e tra poco anche un sistema di terra che utilizzerà boe presenti sui binari (frenatura automatica, etc.....)
esatto,da come parli sembri nel settore...sbaglio?
cmq ecco un articolo molto più oggettivo di altri http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_n_929264.html
Geremia TNT
07-01-2005, 16:45
"Bologna, 16:36
Scontro treni, tirante dello scambio piegato
E' visibilmente piegato il tirante dello scambio ferroviario in prossimità della stazione Bolognina, dove è avvenuto lo scontro tra due treni, nel Bolognese. Secondo la prima ipotesi raccolta dagli investigatori, lo scambio sarebbe stato posizionato per consentire al treno merci di andare sul binario di deviata, ma sarebbe stato forzato dal passaggio del treno interregionale."
Sempre da FONTE (http://www.ilcentro.quotidianiespresso.it/giornalilocali/ilcentro/detail.jsp?idCategory=2220&idContent=929306)
ciao
Harvester
07-01-2005, 16:47
Originariamente inviato da Buffus
esatto,da come parli sembri nel settore...sbaglio?
lavoro per l'ansaldo sia nel progetto SCMT (sistema controllo marcia treni) che su RBC (radio block center...alta velocità )
jumpermax
07-01-2005, 17:08
Originariamente inviato da Buffus
quoto in tutto jumpermax,molto ben informato!
ps:mio padre è capodeposito a VR e ha detto che c'è un casino in ufficio bestiale...le notizie fin d'ora trapelate non sono nulla di definitivo.
Mi ha detto anche che il discorso,iportato da alcuni giornali online e tg,della nebbia che ha impedito di vedere il semaforo è una cazzata,in quanto ci sono nei locomotori sistemi di preavviso e di guida automatica per casi estremi come questo
anche io padre ferroviere, solitamente quando succedono queste cose il suo commento è sempre questo. Va be che ormai le fs sono state stravolte in questi ultimi anni, ma non era pensabile di andare avanti con la vecchia struttura, già ora i biglietti non coprono più del 30% dei costi ed il resto ce lo mette lo stato (ma d'altronde è un servizio pubblico e quindi è nell'interesse della collettività finanziarlo). Da quello che vedo io che sono in zona e pure pendolare la manutenzione si continua a fare con regolarità, i binari vengono sostituiti e sistemati in continuazione. Questi sono problemi che si potrebbero risolvere con altri dispositivi di sicurezza, nuovi però non vecchi tipo la ripetizione del segnale che è già attiva sugli eurostar. Certo è che vale la vecchia regola che quello che non c'è non si rompe, in caso di guasto ad un dispositivo di sicurezza il locomotore poi non potrebbe circolare (e chi fa il pendolare sa che vuol dire cambiare la motrice di un treno)
Personalmente non vedo di buon occhio tutta questa tecnologia nelle fs, visto e considerato che spesso manca l'affidabilità necessaria. Ricordo ad esempio gli etr500 che tranciavano i cavi quando andavano a 2 pantografi (alta velocità) il primo generava un onda sul cavo che finiva con l'essere tagliato dal secondo. Risultato? Treno bloccato finestrini sigillati condizionatori spenti, traino in stazione complicatissimo perché è necessario smontare il musetto (e non ci mettono 1 minuto come sulla ferrari) per trainarlo.
Mammabell
07-01-2005, 18:57
18 morti...per ora :(
Lucio Virzì
07-01-2005, 19:13
Che sciagura :(
Ho letto i vostri discorsi e concorso che sia stato molto probabilmente un errore umano, PERO'
Sempre a proposito di tagli nelle FS.... si investe nel TAV, si segano posti di lavoro, e poi magari qualche macchinista si rincoglionisce dopo 12 ore di turno, oppure sulle vecchie linee si evita qualche revisione dei sistemi di segnalazione... :(
Io non ho padri ferrovieri (ferromodellista si però) ma ho visto alcuni sistemi del TAV di cui si occupa la mia società, sono sistemi all'avanguardia, il problema è il vecchio materiale rotabile, i binari unici, la segnaletica vecchia.
LuVi
jumpermax
07-01-2005, 19:18
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Che sciagura :(
Ho letto i vostri discorsi e concorso che sia stato molto probabilmente un errore umano, PERO'
Sempre a proposito di tagli nelle FS.... si investe nel TAV, si segano posti di lavoro, e poi magari qualche macchinista si rincoglionisce dopo 12 ore di turno, oppure sulle vecchie linee si evita qualche revisione dei sistemi di segnalazione... :(
Io non ho padri ferrovieri (ferromodellista si però) ma ho visto alcuni sistemi del TAV di cui si occupa la mia società, sono sistemi all'avanguardia, il problema è il vecchio materiale rotabile, i binari unici, la segnaletica vecchia.
LuVi
Difficile che un macchinista abbia 12 ore di turno. Da che ne so io gli orari di 12 ore si conteggiano con la reperibilità, ossia tot ore in cui un macchinista non guida e comunque deve essere reperibile per le sostituzioni. In ogni caso i macchinisti sui treni sono 2. Il problema non sono le linee a binario unico, sono le linee sottodimensionate per il traffico. La milano bologna andava quadruplicata 10 anni fa almeno, è a livello di saturazione. Che si faccia con l'alta velocità mi sembra una scelta inevitabile, almeno se deve essere un'alternativa ad altri mezzi di trasporto.
Harvester
07-01-2005, 19:24
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Che sciagura :(
Ho letto i vostri discorsi e concorso che sia stato molto probabilmente un errore umano, PERO'
Sempre a proposito di tagli nelle FS.... si investe nel TAV, si segano posti di lavoro, e poi magari qualche macchinista si rincoglionisce dopo 12 ore di turno, oppure sulle vecchie linee si evita qualche revisione dei sistemi di segnalazione... :(
Io non ho padri ferrovieri (ferromodellista si però) ma ho visto alcuni sistemi del TAV di cui si occupa la mia società, sono sistemi all'avanguardia, il problema è il vecchio materiale rotabile, i binari unici, la segnaletica vecchia.
LuVi
l'alta velocità ci sarà su alcuni tratti, non su tutta la rete ferroviaria. purtroppo l'aggiornamento delle linee va troppo a rilento e così ci ritroviamo con una rete non all'altezza del traffico che dovrebbe sopportare.
la ripetizione del segnale che è già attiva sugli eurostar
è attiva su tutti i nuovi locomotori ;)
comunque sia è come detto da voi: eccessivo sfruttamento di una linea già di per sè satura,linea che si sarebbe dovuta ammodernare ancora anni fa.
non tiriamo in ballo l'alta velocità,sia perchè lo si è fatto per criticarla (se si fa la si critica..se non la si fa allora siamo indietro....decidiamoci no?),sia perchè in questo caso non centra.
Lucio Virzì
08-01-2005, 09:16
Sarà stato pure un errore umano, ma c'è ampio spazio per la polemica....
http://www.repubblica.it/2005/a/sezioni/cronaca/botreno/polem/polem.html
http://www.repubblica.it/2005/a/sezioni/cronaca/botreno/taglife/taglife.html
Le polemiche/ Lunardi: colpa della sinistra. Bersani: parole
irresponsabili. Il cordoglio di Giovanni Paolo II
Quattro inchieste sul disastro
la sicurezza finisce sotto accusa
dal nostro inviato PAOLA CASCELLA
CREVALCORE - Quando il ministro dei Trasporti Pietro Lunardi sbuca dalla nebbia, accanto ai grandi lenzuoli bianchi che coprono gli ultimi quattro morti trovati nell'ultima carrozza aperta con la fiamma ossidrica, la polemica è già incandescente. Sono le 19,30, il ministro annuncia due commissioni d'inchiesta interne ("una da me nominata"), oltre a quelle delle Ferrovie e della Procura per disastro colposo, un reato ovvio in questi casi, come fa capire il pm Enrico Cieri: "C'è uno scambio danneggiato, questo significa che sicuramente un convoglio non ha rispettato i comandi sul transito. Bisogna capire perché è successo".
Ma dura già da almeno quattro ore il rimpallo delle accuse tra i politici. La prima scintilla l'ha accesa proprio Lunardi poco prima delle 17 con una dichiarazione consegnata all'Ansa: "Dal 2001 il governo non ha investito solo sull'Alta velocità ma anche sull'ammodernamento e il potenziamento delle rete ferroviaria?. La Bologna-Verona è importantissima?. tuttavia in passato i governi di sinistra hanno rallentato il potenziamento delle reti i cui fondi sono stati invece sbloccati grazie all'intervento della legge Obiettivo".
Tempo un'ora ed ecco la risposta di Pierluigi Bersani che da ministro dei Trasporti nell'estate del 2000 andò sulla scena di un altro disastro ferroviario, uno dei quattro degli ultimi anni in regione, a Solignano di Parma, (cinque macchinisti morti, pure allora in un deragliamento su un binario unico): "Anche di fronte alle tragedie il ministro Lunardi non esita a tirare in ballo i governi di sinistra. Come tutti sanno, dopo il blocco dei primi anni ?90, i lavori per il raddoppio della Bologna-Verona furono riavviati a partire dal ?99, in anni cioè ben precedenti alla legge Obiettivo. Dispiace, davvero, in un momento così drammatico, essere costretti a precisazioni in seguito a parole irresponsabili alle quali purtroppo siamo abituati".
Quasi in contemporanea, il vicepresidente dei deputati della Margherita, Renzo Lusetti, chiede al ministro di venire con urgenza a riferire alle Camere sulla tragedia: "Sono troppe ancora le linee a binario unico, come quella in cui si è verificata questa strage, troppi i ritardi e i punti interrogativi per non pretendere immediatamente chiarimenti dal governo. E' un giorno di lutto nazionale che non può, non deve mai più ripetersi". Intanto nelle stesse ore a Crevalcore arrivano tutti i politici del governo locale. Si incrociano col vescovo Carlo Caffarra, che più tardi riceve un telegramma dalla Santa Sede in cui Giovanni Paolo II "profondamente rattristato per la grave sciagura ferroviaria? porge sentite condoglianze ai parenti delle vittime".
Si incrociano col prefetto di Bologna Vincenzo Grimaldi, con la senatrice ds Daria Bonfietti, con la presidente della Provincia Beatrice Draghetti. Il presidente della Regione Vasco Errani sosta a lungo nel fango del cantiere per la costruzione del raddoppio del binari maledetto, cominciato negli anni '90. Scuote la testa: "Si ripropone ancora una volta la questione drammatica della sicurezza, una tema che va affrontato con straordinaria urgenza e con straordinarie risorse. E' un dovere ed è giusto garantirla a chi viaggia sulla rete ferroviaria. Le dichiarazioni di Lunardi? Si commentano da sole".
Da Roma risponde il presidente della Margherita Francesco Rutelli che più tardi telefona ad Errani per garantirgli "l'impegno del partito e del centrosinistra in Parlamento per l'ammodernamento e la sicurezza delle rete ferroviaria".
(8 gennaio 2005)
Sono calati i fondi per la sicurezza e quelli per le tratte
dei pendolari. A binario unico novemila chilometri di rete
Due anni di tagli sulle ferrovie
l'ultimo per diminuire le tasse
di ANTONIO CIANCIULLO
ROMA - La finanza creativa ha lasciato il segno anche sulle ferrovie: i fondi a disposizione per l'assieme degli interventi, dalla sicurezza alla gestione delle tratte minori, sono diminuiti; la differenza dovrà essere recuperata attraverso l'Ispa, la Infrastrutture Spa chiamata a reperire le risorse per le grandi opere sul mercato del credito. "Due miliardi di euro sono spariti dai bilanci in due anni. E adesso è arrivata un'ultima sforbiciata all'efficienza dei treni per assicurare la copertura finanziaria al decreto sulla diminuzione delle tasse. Con la differenza che le tasse calano per finta, la sicurezza diminuisce davvero", accusa Gabriele Albonetti, responsabile ds per la commissione Trasporti della Camera.
Secondo il rappresentante della Quercia, la diminuzione delle risorse a disposizione delle Ferrovie costringe a lasciare molte tratte a un livello di sicurezza vecchio di decenni. Un po' come viaggiare senza rete di salvataggio. Tutto è affidato unicamente all'attenzione dei macchinisti: una distrazione, un malore, un semaforo poco visibile per la nebbia particolarmente fitta possono causare l'irreparabile. Il disastro che poi viene attribuito a un "errore umano".
"Dietro il cosiddetto errore umano c'è una politica che ha penalizzato la sicurezza", afferma Maria Rosa Vittadini, docente di pianificazione dei trasporti a Venezia. "Si sono puntate tutte le carte sulle scelte più costose come l'alta velocità senza lasciare risorse disponibili per l'ammodernamento dei sistemi di sicurezza che, in certi casi, con un costo dieci volte inferiore alla costruzione di nuove infrastrutture, possono assicurare l'aumento del flusso di merci e persone.Basta pensare che gli svizzeri, grazie all'efficienza dei controlli, riescono a far passare 110 treni su un binario unico, mentre in Italia quando si arriva a quota 60 treni si è già raggiunto un tetto considerato a rischio".
Le tecnologie più avanzate nel campo della sicurezza consistono in una serie di sistemi alternativi che consentono di compensare un eventuale errore del macchinista: dispositivi elettronici che segnalano in cabina di guida un'irregolarità delle manovre effettuate; arresto automatico in caso di svista del conducente; monitoraggio della rete da satellite in grado di far arrivare per tempo, con una semplice telefonata, l'allarme al macchinista. "Nel tratto in cui è accaduto l'incidente nessuna di queste precauzioni era stata messa in campo", aggiunge Mario Zambrini, responsabile trasporti dell'istituto di ricerca Ambiente Italia. "Sia gli investimenti in sicurezza che quelli per il raddoppio delle tratte considerate minori viaggiano con tempi epocali: passano i decenni e nulla accade".
Analoga la denuncia che viene dai sindacati. Per Franco Nasso, segretario nazionale della Filt-Cgil, è particolarmente grave il ritardo dell'ammodernamento della rete ferroviaria nelle regioni meridionali. Nel complesso la percentuale delle tratte a binario unico è comunque ancora molto alta in tutta Italia. Secondo i dati del Conto nazionale dei trasporti del 2000, il 61,7 per cento della rete è a binario unico (9.935 chilometri) e il restante 38,3 per cento (6.173 chilometri) è a doppio binario. Inoltre un terzo dei binari (5.420 chilometri, il 33,6 per cento) è ancora non elettrificato.
Nonostante questi dati, va precisato che il livello di sicurezza delle ferrovie italiane resta alto e colloca l'Italia in buona posizione nella classifica europea. Ma la situazione, in assenza di investimenti sufficienti in gestione ordinaria e manutenzione, rischia di peggiorare rapidamente. "Assegnare tutte le risorse a poche tratte significa creare imbuti pericolosi", afferma la senatrice verde Anna Donati. "E' possibile che tra Bologna e Verona si viaggi ancora a binario unico mentre s'investono 15 miliardi di euro per l'alta velocità tra Verona e Monaco?" .
(8 gennaio 2005)
non entro nel merito di queste discussioni....dico solo che mio padre ha sempre detto: "in ferrovia si fa di tutto per fare a gara a chi mangia di più".. "per quella linea sono stati investiti un sacco di soldi,che qualche signore si è prontamente intascato".."merito della sinistra"....
abbia ragione o no,comunque le cose stanno così:le le fs sono indietro,è perchè molti hanno banchettato con i soldi dello stato
Dal Corriere di oggi:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/01_Gennaio/08/dossier_treno.shtml
Il dossier
Diecimila chilometri senza veri sistemi d’allarme
La Verona-Bologna: vent’anni per il raddoppio di un terzo della tratta, tutto il resto aspetta ancora
ROMA - «Proprio adesso doveva succedere. Proprio ora, che i lavori finalmente sono partiti. E’ una beffa del destino». Il sindaco di San Giovanni in Persiceto, Paola Marani, si tormenta le dita. La storia del binario unico Verona-Bologna, sul quale ieri hanno trovato la morte 13 passeggeri, la trafila di quei vent’anni serviti a raddoppiare solo 42 chilometri di linea, se la ricorda bene come tutti gli abitanti del Bolognese. Fin dalla sua realizzazione alla fine degli anni ’30, questa linea ha limitato i collegamenti tra il Nord Europa e l’Italia centromeridionale: al momento la Verona-Bologna è l’unica tratta senza raddoppi sull’asse ferroviario che va dalla Danimarca e raggiunge la Calabria. I lavori furono decisi nel 1981 dal ministro dei Trasporti, Rino Formica.
«Ma dopo lo scandalo delle "lenzuola d’oro" per un decennio si sono interrotti - ricorda il sindaco -. Poi fu il governo di centrosinistra nel ’99 a ridarvi impulso. Solo negli ultimi due anni però abbiamo notato un concreto impegno delle Ferrovie al completamento dell’opera. Al momento tutte le tratte sui 72 chilometri interessati sono appaltate e in quasi tutte ci sono cantieri».
«La situazione ora è che ci sono grandi investimenti in corso e si sta accelerando per raddoppiare e applicare nuovi sistemi di sicurezza» ha dichiarato ieri l’amministratore delegato di Trenitalia, Roberto Testore, dicendo che «non servono polemiche: occorre guardare al futuro e continuare a lavorare».
BINARI E LINEE
Sulla «linea della morte» viaggiano tutti i giorni 80 treni, tre ogni sessanta minuti, alla velocità di 140 chilometri orari. Non è una linea di quelle che vengono chiamate «complementari», tratte regionali su cui viaggiano i pendolari. La Verona-Bologna è una linea nazionale, snodo importante del traffico-merci. Ma non c’è da stupirsi che finora sia rimasta a binario unico: in Italia il 60,5% della rete non ha raddoppi, 9.667 chilometri su 15.964. In alcune Regioni la situazione sotto questo aspetto è drammatica: in Val d’Aosta non c’è un solo chilometro a doppio binario sugli 81 esistenti, in Abruzzo ce ne sono solo 96 su 541; in Molise 23 su 266; in Basilicata 24 su 368; in Sicilia 146 su 1.387. Le Ferrovie spiegano che ad attendere il raddoppio non sono certo le direttrici principali. Per fare qualche esempio, in attesa di completamento c’è il raddoppio della Genova Ventimiglia, tratte come Pescara-Bari, Bari-Lecce, Caserta-Foggia, Reggio Calabria-Melito Porto Salvo, Palermo-Messina, Decimomannu-S.Gavino.
Intanto a procedere speditamente dovranno essere i lavori del raddoppio Verona-Bologna. La tabella di marcia è questa: Tavernelle–S. Giovanni nel novembre 2005; S. Giovanni–Crevalcore nell’ottobre 2006; Crevalcore–S. Felice sul Panaro nel maggio 2007; S. Felice sul Panaro–Poggio Rusco nel giugno 2008; Poggio Rusco-Nogara nel dicembre 2008. L’assessore alla Mobilità della Regione Emilia Romagna, Alfredo Peri, è scettico: «Il flusso dei finanziamenti non è sufficiente. E poi non basta il raddoppio: servono sistemi di sicurezza moderni».
CARTELLI E SEMAFORI
I sindacati dei ferrovieri ieri hanno parlato con unica voce: «Le attuali tecnologie già disponibili su buona parte della rete fondamentale - hanno detto - avrebbero probabilmente consentito di evitare la tragedia». Già, perché si può anche viaggiare su un unico binario, ma, se ci sono sistemi di sicurezza adeguati al traffico e alle situazioni climatiche, i rischi si attenuano.
Sulla tratta interessata dal frontale il sistema di sicurezza è quello che oggi si trova su due terzi della rete (più di 10 mila chilometri) e che è obsoleto. Si chiama «blocco meccanico Fs» e si affida alla segnaletica e soprattutto alla professionalità di macchinisti e capotreni. Laddove il binario è unico, il capostazione deve fare in modo che i treni che procedono in opposte direzioni non si scontrino, perciò, attivando a distanza dei semafori, ottiene che un treno arrivi in stazione rimanendo sul «binario di corsa» e l’altro venga deviato su uno secondario. I semafori, piazzati laddove occorre rallentare, sono sempre due e sono preceduti da tre cartelli che ne annunciano la presenza. Il primo semaforo «di protezione» anticipa al macchinista che tipo di segnale troverà al secondo semaforo, quello «di arresto», 1.500 metri dopo. Se il primo è verde, sarà verde anche il secondo, quindi la velocità potrà essere mantenuta. Se invece è giallo, è probabile che l’altro sarà rosso, perciò occorre iniziare a rallentare da subito. Se il macchinista non vede il primo semaforo, c’è sempre la possibilità che possa vedere il secondo e rallentare. Ma, se non vede neanche questo, c’è poco da fare. Il capostazione, che segue su un pannello i movimenti dei treni, può solo sperare che il treno proveniente dalla parte opposta non abbia ancora raggiunto i propri semafori, perché in questo caso può mandargli il rosso e fermarlo. Ma ieri non dev’essere stato possibile.
SEGNALI ACUSTICI
Su 4.500 chilometri di rete, in pratica su meno della metà delle linee su cui si viaggia con velocità fino a 250 chilometri orari e su cui passa il 90% del traffico, il sistema di sicurezza è invece un altro: si chiama «blocco automatico banalizzato» e funziona come il primo, salvo che interagisce con l’uomo. Se il macchinista non tiene conto dell’indicazione data dal semaforo, riceve in cabina un segnale acustico che lo richiama all’ordine. Se non rimedia da solo, il treno si blocca automaticamente. Sistema efficace ma difficile da applicare. «Ci sono voluti 25 anni per adeguarvi 4.500 chilometri - spiega Mauro Moretti, amministratore delegato di Rfi (Rete ferroviaria italiana) -: lente le ditte fornitrici a darci il prodotto, lenti noi ad applicarlo perché lavoriamo su linee ad alta densità di traffico».
Ma adesso anche questo sistema è in soffitta: la nuova frontiera si chiama Scmt (sistema di controllo della marcia del treno) e funziona attraverso «punti informativi» distribuiti lungo il percorso: boe, interfacciate con gli impianti di segnalamento, che forniscono informazioni in tempo reale al macchinista che può correggere ogni errore. Fermo restando il blocco automatico del treno quando questo non avvenisse. Il Scmt è già su 3 mila chilometri di rete: «Al ritmo di 3 mila chilometri all’anno avremo finito presto» promette Moretti.
Antonella Baccaro
8 gennaio 2005
Originariamente inviato da jumpermax
se viene confermata la versione c'è poca questione di sicurezza, l'interregionale non ha rispettato il rosso. Poi certo ci sono sistemi in grado di evitare anche questi rischi, la ripetizione del segnale in cabina o anche il controllo automatico del treno. Ma se i treni da noi girano con 2 macchinisti è anche per avere più sicurezza... così è da decenni. Se ci sono le tecnologie di controllo allora viene meno la necessità di un secondo macchinista. E comunque le fs sono ancora pubbliche...
non so se hai mai visto report, il prgramma di raitre
fecero una puntata parecchio tempo fa proprio sulle fs (tra l'altro finita male per due dipendenti se non ricordo male)
parlavano di turni lunghi, di mancanza di sicurezza, insomma di molte cose che non andavano
solo il fatto che il costo dei biglietti copra solo il 30% della spesa totale mi pare che sia indice di cattiva gestione
morpheus3g
08-01-2005, 15:02
Originariamente inviato da alphacygni
io mi sono cagato sotto perche' ci sono un paio di persone a me molto care che non di rado prendono quella linea... le ho sentite entrambe ma porca puttana che strippata
e cmq... questo e' quello che accade quando ci sono le privatizzazioni selvagge, che ce ne fotte a noi della sicurezza se possiamo limare i costi qua e la'?
Veramente non mi sembra che prima della privatizzazione le FS godessero di un'attenzione più decisa alla sicurezza.. ANZI...
Lucio Virzì
08-01-2005, 15:17
Originariamente inviato da jumbo81
non so se hai mai visto report, il prgramma di raitre
fecero una puntata parecchio tempo fa proprio sulle fs (tra l'altro finita male per due dipendenti se non ricordo male)
parlavano di turni lunghi, di mancanza di sicurezza, insomma di molte cose che non andavano
solo il fatto che il costo dei biglietti copra solo il 30% della spesa totale mi pare che sia indice di cattiva gestione
Ricordo bene.
Furono licenziati in tronco, con motivazioni del tutto pretestuose.. :rolleyes:
LuVi
jumpermax
08-01-2005, 15:27
Originariamente inviato da jumbo81
non so se hai mai visto report, il prgramma di raitre
fecero una puntata parecchio tempo fa proprio sulle fs (tra l'altro finita male per due dipendenti se non ricordo male)
parlavano di turni lunghi, di mancanza di sicurezza, insomma di molte cose che non andavano
solo il fatto che il costo dei biglietti copra solo il 30% della spesa totale mi pare che sia indice di cattiva gestione
o che semplicemente i ricavi non coprono i costi. Ergo tagliare i costi o aumentare i biglietti, non ne vedo molte altre per cambiare quel dato...
morpheus3g
08-01-2005, 15:34
Originariamente inviato da jumpermax
o che semplicemente i ricavi non coprono i costi. Ergo tagliare i costi o aumentare i biglietti, non ne vedo molte altre per cambiare quel dato...
Si. Efficienza.
Investire nella sicurezza non significa buttare i soldi al vento. Quanti soldi costerà rimpiazzare i due treni, ricostruire la linea ferroviaria danneggiata, risarcire i feriti e i parenti delle vittime ?
Originariamente inviato da jumpermax
o che semplicemente i ricavi non coprono i costi. Ergo tagliare i costi o aumentare i biglietti, non ne vedo molte altre per cambiare quel dato...
bè sicuramente
solo mi sembra strano che sia così evidente il divario
in linea di massimo solo per rientrare dei costi, un milano roma dovrebbe costare 120 euro su pendolino
io che dal mio paesino a 20km da milano, per raggiungere il capoluogo spendere circa 15 euro a/r
e se le privatizzassimo? visto che ci dovrà pur essere un guadagno, e in media questo è almeno del 30%, mi troverei a spendere 20 euro per andare e tornare da milano
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Ricordo bene.
Furono licenziati in tronco, con motivazioni del tutto pretestuose.. :rolleyes:
LuVi
non prima di essere stati minacciati, mostrando di conoscere le abitudini della famiglia e soprattutto dei figli :rolleyes:
jumpermax
08-01-2005, 16:03
Originariamente inviato da jumbo81
bè sicuramente
solo mi sembra strano che sia così evidente il divario
in linea di massimo solo per rientrare dei costi, un milano roma dovrebbe costare 120 euro su pendolino
io che dal mio paesino a 20km da milano, per raggiungere il capoluogo spendere circa 15 euro a/r
e se le privatizzassimo? visto che ci dovrà pur essere un guadagno, e in media questo è almeno del 30%, mi troverei a spendere 20 euro per andare e tornare da milano
La questione non è tanto la privatizzazione o meno. Anche un privato può svolgere un servizio pubblico. Se si stabilisce che le linee ferroviarie sono di pubblico interesse perché riducono il traffico veicolare e migliorano la qualità della vita dei cittadini non è sbagliato che siano le tasse a coprire parte delle spese, in questo modo si possono mantenere prezzi più bassi.
IpseDixit
08-01-2005, 22:58
Originariamente inviato da Buffus
è attiva su tutti i nuovi locomotori ;)
Non su tutti e comunque non su tutta la rete, nel tratto dell'incidente la ripetizione del segnale non è attiva .
Da oggi però sappiamo una cosa, se un macchinista sbaglia si salvi chi può.... e le persone sbagliano è inevitabile.
Lucio Virzì
08-01-2005, 23:22
Originariamente inviato da IpseDixit
Non su tutti e comunque non su tutta la rete, nel tratto dell'incidente la ripetizione del segnale non è attiva .
Da oggi però sappiamo una cosa, se un macchinista sbaglia si salvi chi può.... e le persone sbagliano è inevitabile.
:(
Loro sono i primi a pagare, però. :(
Comunque non erano due macchinisti, ma un macchinista e un capotreno per convoglio.
LuVi
morpheus3g
08-01-2005, 23:29
Originariamente inviato da IpseDixit
Non su tutti e comunque non su tutta la rete, nel tratto dell'incidente la ripetizione del segnale non è attiva .
Da oggi però sappiamo una cosa, se un macchinista sbaglia si salvi chi può.... e le persone sbagliano è inevitabile.
E' evidente che le persone sbagliano.... l'unico errore che esiste è umano. Quando una macchina sbaglia è perchè è stata progettata, costruita o programmata male.
Per questo secondo me il miglior connubio di sicurezza si ottiene quando si impiegano avanzati sistemi di controllo elettronici in grado di agire anche nelle situazioni pericoloso ma con l'uomo che controlli costantemente la situazione e sia pronto ad intervenire.
IpseDixit
08-01-2005, 23:42
Originariamente inviato da morpheus3g
E' evidente che le persone sbagliano.... l'unico errore che esiste è umano. Quando una macchina sbaglia è perchè è stata progettata, costruita o programmata male.
Mi sono spiegato male, considerò l'errore umano (se di errore umano si è trattato) un fatto normale e inevitabile, al contrario non trovo accettabile il fatto che nel caso di un errore umano il disastro diventi inevitabile, la rete ferroviaria è scandalosa.
morpheus3g
09-01-2005, 00:17
Originariamente inviato da IpseDixit
Mi sono spiegato male, considerò l'errore umano (se di errore umano si è trattato) un fatto normale e inevitabile, al contrario non trovo accettabile il fatto che nel caso di un errore umano il disastro diventi inevitabile, la rete ferroviaria è scandalosa.
sono d'accordo con te...
e oltre ai sistemi di sicurezza che evitino il disastro in caso di errore umano.. si potrebbero introdurre sistemi che permettono di ridurre la possibilità di errore umano.
Mi spiego. si è parlato del fatto che i macchinisti non abbiano visto il semaforo nella nebbia fitta. Ok, le luci tradizionali dei semafori si possono ad esempio sostituire con luci a led, molto più visibili anche nella nebbia... e che oltrettutto durano molto di più e consumano di meno.
IpseDixit
09-01-2005, 11:46
http://www.repubblica.it/2005/a/sezioni/cronaca/botreno/nebb/cron_5648533_10150.jpg
Lucio Virzì
09-01-2005, 11:50
Originariamente inviato da IpseDixit
http://www.repubblica.it/2005/a/sezioni/cronaca/botreno/nebb/cron_5648533_10150.jpg
E' il semaforo rosso? Non si vede una ceppa :(
Non si può pensare di non replicare le segnalazioni in cabina in queste condizioni meteo. :(
LuVi
enrico1980
09-01-2005, 19:40
allora la linee a semplice binario non possono essere attrezzate con la ripetizioni dei segnali e della condizioni della via nella cabina di guida dei locomotori(o nelle wetture pilote come il caso dell'interregionale).Non è possibile poichè la ripetizione dei segnali è ottenuta tramite una corrente che corre lungo i binari e viene interrota un numero di volte in grado di, una volta decodificata, di indicare l'aspetto dei segnali quindi non può funzionare per i 2 sensi di marcia.Cio lo potrà fare l'scmt di cui tanto si parla in questi giorni
Dal Corriere della Sera:
«Impianto eliminato per risparmiare sui costi»
Un tecnico in pensione: se non avessero tolto quei dispositivi, il treno si sarebbe fermato e non saremmo qui a piangere
DA UNO DEI NOSTRI INVIATI
CREVALCORE (Bologna) - «Se non avessero tolto quei dispositivi, il treno si sarebbe fermato. E adesso non saremmo qui a commemorare le vittime». Nella sala gremita del comune di Crevalcore, dove si è appena concluso i Consiglio comunale straordinario (il ministro Pietro Lunardi, annunciato, non si è visto tra i presenti), si fa largo un signore, che ha voglia di dire la sua, davanti a tutti. Il sindaco Valeria Rimondi ha appena annunciato che «nel giorno del dolore, è opportuno sospendere le polemiche», ma Ermete Tassinari, tecnico delle Ferrovie addetto agli impianti di sicurezza, da qualche tempo in pensione, non ci sta. Attorniato dalla folla, alza il dito e accusa: «Sulla tratta Verona-Bologna, che conosco bene perché proprio lì ho lavorato, negli anni Ottanta c’erano, in prossimità dei semafori, le boe. Ovvero dei dispositivi fissati tra le rotaie che, captando i segnali di stop, li trasmettevano in macchina. Un sistema elementare di sicurezza, che riusciva a bloccare il locomotore. Anche se, per ipotesi, il conducente era distratto, o si era addormentato...».
E poi? «Poi, hanno deciso di eliminarli. Posso testimoniarlo personalmente, dato che io stesso ho impiantato e successivamente tolto le boe in alcuni punti della tratta Verona-Bologna». «Era cominciata la febbre del risparmio, la politica dei tagli - continua Tassinari -. Ovviamente, i costi di manutenzione c’erano. Sia per effettuare periodici controlli sui binari, sia per revisionare i locomotori. Comunque sia, i nostri capi fornivano un’altra motivazione: poiché si sta lavorando al raddoppio della linea, le boe, in prospettiva, non serviranno più». «Già, in prospettiva - s’indigna il ferroviere -. Figurarsi. Il doppio binario doveva essere pronto per i Mondiali del Novanta. Invece, ancora non se ne parla».
Interviene l’ingegner Maurizio Gentile, direttore del compartimento Infrastrutture delle Ferrovie di Bologna, per smentire Tassinari: «Il sistema di ripetizione segnale non c’è mai stato sulla tratta Verona-Bologna. Funziona in alcune grandi linee, e presto sarà installato anche sulle interregionali...». Breve battibecco tra i due, alla fine del quale si deduce che si tratta di due sistemi di sicurezza analoghi, ma diversi: il vecchio, e quello tecnologicamente avanzato. Che, nelle promesse del ministro Lunardi, doveva essere già istallato capillarmente. Invece, le carenze sono ancora evidenti. Ermete Tassinari scuote la testa: «Mi fa rabbia, oltre che dolore, l’idea che la carneficina poteva essere evitata». Sulla scorta delle rivelazioni del ferroviere in pensione, il parlamentare verde Paolo Cento (eletto nel collegio di Crevalcore) annuncia un’interrogazione parlamentare.
Marisa Fumagalli
Difficile, come sempre in questi casi, che l'errore sia del solo macchinista. Tragicamente è l'ultimo passaggio di un processo fallimentare della gestione della sicurezza che parte molto prima. Purtroppo il prezzo lo paga lui ed i passeggeri.
Sempre sul Corriere di oggi una tabella pone fine alle speculazioni sui dati: il numero di incidenti per milione di chilometri percorsi dai treni si è più che dimezzato (da 0,60 a 0,20) in soli 7 anni, dal 1996 al 2003.
Le cassandre de "il neoliberismo ha rovinato la sicurezza, si stava meglio quando le FS avevano 140.000 dipendenti e 10 miliardi di euro di perdite in più" avranno di che riflettere: oggi le FS sono in pareggio, gli incidenti sono dimezzati, e sempre dal Corriere 2/3 degli investimenti sono per la rete ad alta velocità (altro mito delle cassandre: "bisogna investire di più nei treni" è esattamente quello che si fa).
I dati in questo caso sono un vero sollievo, mi chiedo se chi recita sempre lo stesso copione vorrà prendere atto di questi dati o al prossimo deragliamento riattaccherà il disco.
Lucio Virzì
09-01-2005, 23:26
Originariamente inviato da Matuhw
Dal Corriere della Sera:
[b]«Impianto eliminato per risparmiare sui costi»
Un tecnico in pensione: se non avessero tolto quei dispositivi, il treno si sarebbe fermato e non saremmo qui a piangere
DA UNO DEI NOSTRI INVIATI
Difficile, come sempre in questi casi, che l'errore sia del solo macchinista. Tragicamente è l'ultimo passaggio di un processo fallimentare della gestione della sicurezza che parte molto prima. Purtroppo il prezzo lo paga lui ed i passeggeri.
E certo, finchè i 2/3 degli investimenti sono per il TAV e la maggiorparte del materiale rotabile è obsoleto... :rolleyes:
LuVi
Originariamente inviato da SaMu
Sempre sul Corriere di oggi una tabella pone fine alle speculazioni sui dati: il numero di incidenti per milione di chilometri percorsi dai treni si è più che dimezzato (da 0,60 a 0,20) in soli 7 anni, dal 1996 al 2003.
Le cassandre de "il neoliberismo ha rovinato la sicurezza, si stava meglio quando le FS avevano 140.000 dipendenti e 10 miliardi di euro di perdite in più" avranno di che riflettere: oggi le FS sono in pareggio, gli incidenti sono dimezzati, e sempre dal Corriere 2/3 degli investimenti sono per la rete ad alta velocità (altro mito delle cassandre: "bisogna investire di più nei treni" è esattamente quello che si fa).
I dati in questo caso sono un vero sollievo, mi chiedo se chi recita sempre lo stesso copione vorrà prendere atto di questi dati o al prossimo deragliamento riattaccherà il disco.
Qui non si tratta di mettere la questione tra neoliberismo o neostatalismo. Abbiamo un incidente nel 2005, in cui muoiono delle persone perchè la linea è unica e se c'è un errore umano, un semaforo non visto, questo si trasforma in un disastro.
Risparmiare 10 miliardi di euro e ridurre il numero di dipendenti delle ferrovie per avere, ancora, incidenti di questo tipo, a cosa serve?
Originariamente inviato da SaMu
Sempre sul Corriere di oggi una tabella pone fine alle speculazioni sui dati: il numero di incidenti per milione di chilometri percorsi dai treni si è più che dimezzato (da 0,60 a 0,20) in soli 7 anni, dal 1996 al 2003.
Le cassandre de "il neoliberismo ha rovinato la sicurezza, si stava meglio quando le FS avevano 140.000 dipendenti e 10 miliardi di euro di perdite in più" avranno di che riflettere: oggi le FS sono in pareggio, gli incidenti sono dimezzati, e sempre dal Corriere 2/3 degli investimenti sono per la rete ad alta velocità (altro mito delle cassandre: "bisogna investire di più nei treni" è esattamente quello che si fa).
I dati in questo caso sono un vero sollievo, mi chiedo se chi recita sempre lo stesso copione vorrà prendere atto di questi dati o al prossimo deragliamento riattaccherà il disco.
se quei 140000 dipendenti erano utile per gestire meglio la rete, allora era meglio prima
non sono novità i turni anomali dei macchinisti
Originariamente inviato da enrico1980
allora la linee a semplice binario non possono essere attrezzate con la ripetizioni dei segnali e della condizioni della via nella cabina di guida dei locomotori(o nelle wetture pilote come il caso dell'interregionale).Non è possibile poichè la ripetizione dei segnali è ottenuta tramite una corrente che corre lungo i binari e viene interrota un numero di volte in grado di, una volta decodificata, di indicare l'aspetto dei segnali quindi non può funzionare per i 2 sensi di marcia.Cio lo potrà fare l'scmt di cui tanto si parla in questi giorni
Non dipende dal binario semplice perchè esiste l'inversione del blocco. La RSC (riperizione segnali continua) può essere inserita solo su linee con blocco elettrico automatico e quella linea penso sia con blocco elettrco conta-assi. Quindi ci può essere installato l'SCMT che avrebbe portato in frenatura rapida il treno una volta superato il segnale a via impedita.
jumpermax
09-01-2005, 23:59
Originariamente inviato da jumbo81
se quei 140000 dipendenti erano utile per gestire meglio la rete, allora era meglio prima
non sono novità i turni anomali dei macchinisti
e con quali soldi li paghi? Lo stato non ha certo risorse infinite... con questa mentalità siamo arrivati al 106% deficit/pil...
penso vada rivista la gestione di tutta la macchina FS
non credo basti licenziare qua e la per ottenere solo qualche spesa in meno
la sicurezza va messa come primo punto del risanamento
Originariamente inviato da jumbo81
se quei 140000 dipendenti erano utile per gestire meglio la rete, allora era meglio prima
Prima c'erano più incidenti: 0,50 per ogni milione di chilometri percorsi nel 1996 contro 0,27 nel 2002.
I dipendenti si sono dimezzati, il numero di incidenti si è dimezzato. Non credo si possa trarre una correlazione, ma è chiaro quale si può smentire: quella che dice "visto, risparmiano e ci sono più incidenti".
jumpermax
10-01-2005, 00:13
Originariamente inviato da jumbo81
penso vada rivista la gestione di tutta la macchina FS
non credo basti licenziare qua e la per ottenere solo qualche spesa in meno
la sicurezza va messa come primo punto del risanamento
La sicurezza a giudicare dai numeri che si son visti in questi giorni non mi sembra un punto critico. Chi il treno lo prende tutti i giorni e vede un po' come stanno le cose sa che i problemi sono altrove, stazioni piccole ormai abbandonate, caos totale nelle biglietterie mancanza di coordinazione tra le varie società che gesticono il trasporto su rotaia.
Siamo in una fase di transizione dove non sembra molto chiaro dove si voglia andare a finire. Per adesso regna il caos. Biglietterie automatiche perennemente guaste, multe da 25 € per chi non ha il biglietto sul treno anzi no niente multe solo il biglietto anzi no non lo sappiamo. I controllori vengono a sapere delle nuove norme il giorno stesso in cui vengono applicate, i capostazione se gliele chiedi manco le sanno. Di fatto vai in stazione non sai se riuscirai a fare il biglietto, non sai se ti faranno la multa e alla fine tagli la testa al toro e prendi l'auto...
Originariamente inviato da jumpermax
La sicurezza a giudicare dai numeri che si son visti in questi giorni non mi sembra un punto critico. Chi il treno lo prende tutti i giorni e vede un po' come stanno le cose sa che i problemi sono altrove, stazioni piccole ormai abbandonate, caos totale nelle biglietterie mancanza di coordinazione tra le varie società che gesticono il trasporto su rotaia.
Siamo in una fase di transizione dove non sembra molto chiaro dove si voglia andare a finire. Per adesso regna il caos. Biglietterie automatiche perennemente guaste, multe da 25 € per chi non ha il biglietto sul treno anzi no niente multe solo il biglietto anzi no non lo sappiamo. I controllori vengono a sapere delle nuove norme il giorno stesso in cui vengono applicate, i capostazione se gliele chiedi manco le sanno. Di fatto vai in stazione non sai se riuscirai a fare il biglietto, non sai se ti faranno la multa e alla fine tagli la testa al toro e prendi l'auto...
tutto vero
però che succedano ancora incidenti con le tecnologie che abbiamo
e considerato che il treno viaggia su un binario, è "guidato" da un macchinista che non ha fretta e non può fare il pirla con gli altri treni, insomma non è una situazione "tipo strada", tutto ciò mi fa riflettere
Originariamente inviato da jumbo81
tutto vero
però che succedano ancora incidenti con le tecnologie che abbiamo
e considerato che il treno viaggia su un binario, è "guidato" da un macchinista che non ha fretta e non può fare il pirla con gli altri treni, insomma non è una situazione "tipo strada", tutto ciò mi fa riflettere
scusa la forma, ma so stanco :p
anzi vado a dormire ;) :ronf:
morpheus3g
10-01-2005, 00:20
Originariamente inviato da Lucio Virzì
E' il semaforo rosso? Non si vede una ceppa :(
Non si può pensare di non replicare le segnalazioni in cabina in queste condizioni meteo. :(
LuVi
Ripetizione di segnale come minimo.. SCMT sarebbe già meglio
I segnali non si vedono ? si mette un semaforo led e poi si vede anche se non vuoi..
enrico1980
10-01-2005, 00:50
appunto non esiste la ripetizione segnali sulle linee a semplice binario poichè nn ci può essere il blocco automatico sulle linee a semplice binario questo quello che so io
Originariamente inviato da jumpermax
La sicurezza a giudicare dai numeri che si son visti in questi giorni non mi sembra un punto critico.
E' un punto critico, perchè ogni errore può provocare disastri.
E con le tecnologie oggi disponibili non dovrebbero succedere, e sentire ammettere che per risparmiare sono stati tolti anche i sistemi preesistenti non è accettabile.
I dirigenti responsabili (di cosa, se poi fanno solo scaricabarile?) di tale decisione siano mandati A CASA e paghino.
Chi il treno lo prende tutti i giorni e vede un po' come stanno le cose sa che i problemi sono altrove, stazioni piccole ormai abbandonate, caos totale nelle biglietterie mancanza di coordinazione tra le varie società che gesticono il trasporto su rotaia.
E' già, ma chi non ne sa niente continua a postare numerini a caso...
Per adesso regna il caos. Biglietterie automatiche perennemente guaste, multe da 25 € per chi non ha il biglietto sul treno anzi no niente multe solo il biglietto anzi no non lo sappiamo. I controllori vengono a sapere delle nuove norme il giorno stesso in cui vengono applicate, i capostazione se gliele chiedi manco le sanno. Di fatto vai in stazione non sai se riuscirai a fare il biglietto, non sai se ti faranno la multa e alla fine tagli la testa al toro e prendi l'auto...
Di esperenze negative ne ho tante, l'ultima che le ha superate tutte il mese scorso, quando un EN mi ha lasciato a piedi alle 2.10 di mattina a Mestre perchè ripartito PRIMA di quando mi era stato detto dal capotreno. Il dirigente del movimento di Mestre che mi ha ospitato la notte mi disse che il capotreno NON poteva darmi alcuna indicazione, perchè quando il treno è in ritardo, una volta cambiata la locomotiva spetta a RFI dare il verde per ripartire; alla mia richiesta di fermare il treno a Treviso (che avrei raggiunto a mie spese con taxi) mi fu detto che una volta ripartito il treno è di Trenitalia e quindi loro di RFI non lo potevano più fermare......
Daccordo che andavo in Cechia, ma la situazione Kafkiana me la potevano risparmiare (altra chicca: la notte a Mestre gli autoparlanti della stazione sono muti per una ordinanza del Sindaco, se avessi sentito l'avviso di partenza imminente sarei ritornato precipitosamente in treno).
Contattato telefonicamente il capotreno egli dapprima negò di aver dato indicazioni ad alcuno, ma la sua posizione resse ben poco perchè:
1) io potevo descriverlo fisicamente e sapevo in che scompartimento si trovava (grazie, c'ero andato proprio a parlare per chiedere se avevo tempo per scendere...)
2) la stessa indicazione che aveva dato a me l'aveva data ad un'altra persona (rimasta come me a terra) e noi 2 NON ci conoscevamo nè ci eravamo visti prima (avevamo parlato con il capotreno in momenti diversi)
3) insieme a me nello scompartimento c'era uno spagnolo che poteva confermare la mia versione, poichè LUI era andato prima di me a chiedere info al capotreno, ma che poi non era sceso perchè gli faceva freddo e mi ero offerto io di scendere anche per lui.
Ammesso l'errore, adducendo il rimpallo di responsabilità già illustratomi da RFI, ci consentirono di poter riprendere senza sovrapprezzo l'EC del giorno. La perdita di tempo non fu contemplata.
Per inciso il treno aveva 40 minuti di ritardo a Mestre, e a Wiener Neustad il giorno dopo aveva oltre 1h e 20 minuti.
Complimenti per il servizio.
:mad:
Ciao
Federico
Lucio Virzì
10-01-2005, 09:32
Devo dire che è tanto che non viaggio in treno ma, 15 anni fa, facevo 30000 km all'anno su e giù per l'Italia, dormivo beato, ho passato anche ore nei soffietti fra un vagone e l'altro, beata incoscienza, oggi non riuscirei a sentirmi così tranquillo. :(
LuVi
Lucio, ma vuoi mettere l'efficienza?
Che nell'ES ti danno anche i sacchetti per le pulizie?
;)
Ciao
Federico
Originariamente inviato da flisi71
E' un punto critico, perchè ogni errore può provocare disastri.
E con le tecnologie oggi disponibili non dovrebbero succedere, e sentire ammettere che per risparmiare sono stati tolti anche i sistemi preesistenti non è accettabile.
Non sono stati tolti i sistemi preesistenti, leggilo l'articolo, non fermarti ai titoli.
majin mixxi
10-01-2005, 14:07
Originariamente inviato da SaMu
Non sono stati tolti i sistemi preesistenti, leggilo l'articolo, non fermarti ai titoli.
mi sa che (anche) stavolta hai toppato :D
Originariamente inviato da SaMu
Non sono stati tolti i sistemi preesistenti, leggilo l'articolo, non fermarti ai titoli.
Se non sono operativi, da quel punto di vista come li consideri: presenti o assenti?
Ciao
Federico
Oppure in informatichese: se un certo sistema di autenticazione non viene più usato vuol forse dire che hai fisicamente eradicato qualcosa o semplicemente che c'è sempre ma che non è attivo?
Ciao
Federico
In italiano corrente: il sistema vecchio non è stato tolto, quello nuovo su quella linea non c'è mai stato, hanno iniziato ad installarlo dalle linee principali.
Originariamente inviato da Matuhw
Interviene l’ingegner Maurizio Gentile, direttore del compartimento Infrastrutture delle Ferrovie di Bologna, per smentire Tassinari: «Il sistema di ripetizione segnale non c’è mai stato sulla tratta Verona-Bologna. Funziona in alcune grandi linee, e presto sarà installato anche sulle interregionali...». Breve battibecco tra i due, alla fine del quale si deduce che si tratta di due sistemi di sicurezza analoghi, ma diversi: il vecchio, e quello tecnologicamente avanzato.
Tu hai scritto "sono stati tolti i sistemi preesistenti", ti ho risposto che non è vero.
IpseDixit
10-01-2005, 14:17
Originariamente inviato da SaMu
In italiano corrente: il sistema vecchio non è stato tolto, quello nuovo su quella linea non c'è mai stato, hanno iniziato ad installarlo dalle linee principali.
Tu hai scritto "sono stati tolti i sistemi preesistenti", ti ho risposto che non è vero.
Parlano di 2 sistemi diversi ma resta il fatto che uno c'era ed è stato tolto.
Originariamente inviato da IpseDixit
Parlano di 2 sistemi diversi ma resta il fatto che uno c'era ed è stato tolto.
In Italiano come dice SaMu non è corretto, ma è facilmente comprensibile ai più che in questo caso "tolto" può essere inteso anche come "fisicamente ancora presente ma non funzionante", riferendoci alla funzione del dispositivo e non al dispositivo stesso.
Nella sostanza NON vi è differenza.
;)
Ciao
Federico
Originariamente inviato da SaMu
Tu hai scritto "sono stati tolti i sistemi preesistenti", ti ho risposto che non è vero.
Hai ragione, ma il mio intervento era comunque comprensibile: se un sistema c'è ma non è operativo equivale ad un sistema mancante.
O no?
O basta l'apparenza?
:eek:
Ciao
Federico
P.S. in un paese dove la cultura degli slogan viene fatta passare per cultura dell'agire mi posso ormai aspettare di tutto.......
Una differenza c'è, dal 1996 al 2002 dati alla mano gli incidenti sono dimezzati, dato che hai derubricato come "numerini a caso".
Originariamente inviato da SaMu
Una differenza c'è, dal 1996 al 2002 dati alla mano gli incidenti sono dimezzati, dato che hai derubricato come "numerini a caso".
No SaMu, non intendevo quei numeri. Altrimenti ti avrei citato direttamente. Quelli sono numeri positivi.
Nel nostro sciagurato caso in questione invece la sicurezza non c'era, ma tutto era andato bene SOLO grazie:
- allo scrupolo dei lavoratori delle Ferrovie
- allo "stellone italico" che aveva evitato fino ad ora coincidenze funeste.
Non di certo grazie all'azione di controllo dei "dirigenti responsabili", che come nella migliore tradizione italica, quando succede qualcosa non sono mai responsabili di niente (e non si capisce perchè sono pagati).
Ciao
Federico
Originariamente inviato da enrico1980
appunto non esiste la ripetizione segnali sulle linee a semplice binario poichè nn ci può essere il blocco automatico sulle linee a semplice binario questo quello che so io
Certo che ci può essere il blocco elettrico automatico sulle linee a semplice binario. E' solo che lì non c'è, e quindi non ci può essere la ripetizione segnali ma solo l'SCMT
enrico1980
10-01-2005, 22:53
xdamy33 guarda io ho studiato così cmqmi informo meglio cmq mi sembra ke sia come dico e in piemonte cmq nn ci sono linee a semplice binario con il blocco automatico(o così mi sembra)
Originariamente inviato da enrico1980
xdamy33 guarda io ho studiato così cmqmi informo meglio cmq mi sembra ke sia come dico e in piemonte cmq nn ci sono linee a semplice binario con il blocco automatico(o così mi sembra)
Boh, io non ho letto da nessuna parte che il semplice binario non può essere con BEA, ma forse mi sbaglio. Sei un macchinista anche te?
IpseDixit
11-01-2005, 10:34
[I]BOLOGNA — Già in passato la
procura bolognese non ha esitato a
indagare funzionar; delle ferrovie
per non aver garantito la sicurezza
di una linea e per aver omesso di se-
gnalare alla magistratura una colli-
sione sventata. Un precedente che
potrebbe replicarsi ora. Il 24 dicem-
bre '99 un merci s'infilò controma-
llo sulla tratta Bologna-Modena
per aver saltato un semaforo rosso.
Il convoglio venne bloccato dopo
aver fatto oltre 7 chilometri sul bi-
nario in cui i treni viaggiavano in
senso opposto. Allora il procurato-
re aggiunto Luigi Persico individuò
quattro responsabilità: quelle di pe-
ricolo di disastro ferroviario per i
due macchinisti, ma anche quella di
due ingegneri delle ferrovie. Uno
per cooperazione colposa in perico-
lo ferroviario per non aver appre-
stato, secondo Persico, misure di si-
curezza idonee alla linea. L'altro
venne invece indagato per omessa
denuncia da parte di un incaricato
di pubblico servizio, in quanto non
informò la procura e la polfer. I ma-
gistrati la notizia vennero a saperla
leggendo il «Resto del Carlino».
Un'altra tragedia venne sfiorata il
12 marzo '97, quando due treni pas-
seggeri rischiarono di scontrarsi
frontalmente nei pressi della stazio-
ne di San Felice sul Panare, vicino
al luogo dello scontro di venerdì. II
capostazione avvisò in tempo la di-
rczione di Bologna, che disattivò la
corrente fermando i treni.
Originariamente inviato da SaMu
Una differenza c'è, dal 1996 al 2002 dati alla mano gli incidenti sono dimezzati, dato che hai derubricato come "numerini a caso".
sono anche diminuiti i treni che circolano sulla rete cmq...;)
Lucrezio
11-01-2005, 21:46
Resta il fatto che la linea bologna verona è uno scandalo.
Non è possibile che la brennero-verona sia stata costruita in 3 anni con pale e picconi per ordine del kaiser Francesco Giuseppe, mentre adesso, con macchine che scavano 20 metri di galleria al giorno non si riesca a raddoppiare una delle linee più importanti e trafficate!
In questi giorni fioccano, su parecchi quotidiani, articoli e inchieste sullo stato di manutenzione e di sicurezza delle varie tratte ferroviarie. Facendo comunque una tara, ne viene fuori una situazione non proprio rosea.
Oggi ho poi letto su "la Nazione" l'intervista al macchinista che nel 1999 percorse 7 km contromano nella stessa tratta in oggetto in questi giorni: in pratica l'unico risultato fu il suo pensionamento (l'inchiesta interna delle FS diede praticamente solo colpa a lui, che ammise l'errore ma a suo tempo fece presente in un memoriale le concause che lo avevano indotto all'errore, quali le visibilità e posizione di certi segnali), e la mancanza di sistemi automatici di rilevamento, controllo e allarme.
Naturalmente le sue indicazioni non furono affatto prese in considerazione, nulla è cambiato da allora ed adesso ci troviamo di fronte ad una strage.
Qualcuno pagherà per questo?
Io credo di no.
Fra un pò vederemo il solito (ir)responsabile di Trenitalia o RFI che si presenterà in tv nocciolando numeri a caso pretendendo di assicurare che tutto è ok, tutto è a posto :rolleyes:
(almeno fino alla prossima tragedia....)
:mad:
Ciao
Federico
ilprincipe78
12-01-2005, 19:38
Stasera su puntata di Report su raitre che tratterà il problema ferrovie italiane, è una replica di una puntata trasmessa nella scorsa stagione, io l'avevo vista in parte, è interessante. Da notare che la zelante trenitalia all'epoca aveva licenziato 4 dipendenti e denunciato la trasmissione...
paditora
12-01-2005, 23:06
Sto vedendo la puntata di report.
Bah.
Non commento neanche.
E dire che hanno pure aumentato il biglietto in maniera spropositata.
P.S. in Italia abbiamo le linee ferroviarie più sicure d'Europa.
Ma è una barzelletta per caso?
Fa male davvero rivedere la puntata di Report che mette in risalto certe magagne, fa ancora più male pensare che era stata mandata in onda nell'autunno 2003.
Ciao
Federico
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