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View Full Version : Effetto Z - Ter


Lucio Virzì
11-12-2004, 23:00
Forse è vero, sarebbe il caso di considerare un trasferimento in Spagna...

«Austerità nell’uso del potere. I ministri non possono guidare partiti. Vietato il conflitto di interessi. Incompatibilità tra incarichi pubblici e gestione di imprese. Chi trasgredisce è sospeso e interdetto dai pubblici uffici per 10 anni».

Codice etico del governo spagnolo, Luis Rodriguez Zapatero, 10 dicembre 2004

LuVi

Lucio Virzì
16-12-2004, 09:19
Up

kikki2
16-12-2004, 09:22
come risolvono questo punto?
Incompatibilità tra incarichi pubblici e gestione di imprese

Alessandro Bordin
16-12-2004, 09:43
Forse quel punto è un tantino esagerato in effetti.

Chi ha un'azienda non può candidarsi? :confused:

Lucio Virzì
16-12-2004, 09:45
Originariamente inviato da Alessandro Bordin
Forse quel punto è un tantino esagerato in effetti.

Chi ha un'azienda non può candidarsi? :confused:

Io direi di si.

LuVi

Alessandro Bordin
16-12-2004, 09:46
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Io direi di si.

LuVi

Si ti sembra esagerato o si ti sembra giusto? :D

dataman
16-12-2004, 09:50
Originariamente inviato da Alessandro Bordin
Forse quel punto è un tantino esagerato in effetti.

Chi ha un'azienda non può candidarsi? :confused:

Dipende dall'azienda. ;)

Alessandro Bordin
16-12-2004, 09:51
Originariamente inviato da dataman
Dipende dall'azienda. ;)


Ah ok :)

Lucio Virzì
16-12-2004, 09:52
Originariamente inviato da Alessandro Bordin
Si ti sembra esagerato o si ti sembra giusto? :D

Ahò!
Secondo te? :D
Lo trovo giusto!
Chi fa politica campi di politica, e onestamente, e non venga neppure sottoposto alla tentazione di adoperarsi per favorire i suoi affari (fosse anche una rivendita di santini) e viceversa. ;)

LuVi

dataman
16-12-2004, 09:57
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Ahò!
Secondo te? :D
Lo trovo giusto!
Chi fa politica campi di politica, e onestamente, e non venga neppure sottoposto alla tentazione di adoperarsi per favorire i suoi affari (fosse anche una rivendita di santini) e viceversa. ;)

LuVi

Un po' forte, IMHO.

In fondo, un'imprenditore che produce scarpe o bottigliette di birra non dovrebbe rischiare di cadere in particolari conflitti di interesse, o cmq meno gravi di chi gestisce buona parte dell'informazione mass-mediatica.

Un po' di sana contaminazione del mondo reale nella politica non può fare che bene, a mio avviso.

Alessandro Bordin
16-12-2004, 10:00
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Ahò!
Secondo te? :D
Lo trovo giusto!
Chi fa politica campi di politica, e onestamente, e non venga neppure sottoposto alla tentazione di adoperarsi per favorire i suoi affari (fosse anche una rivendita di santini) e viceversa. ;)

LuVi


Sei un fottuto comunista :D :p

Sinceramente mi sembra troppo. Una persona può anche nascere imprenditore e diventare politico dopo. Conta che difficilmente un imprenditore-politico può fare il proprio gioco, a meno di non avere enormi interessi in ogni campo (come sappiamo chi). Questa però è l'eccezione unica al mondo.

Berlusconi a parte, se il mio vicino di casa, titolare di una piccola azienda metallurgica con 3 dipendenti, volesse candidarsi, non vedo eprché non potrebbe farlo.

Dipende tutto da "quanto" sei imprenditore, ma come fai a stabilire un confine oltre il quale non si può andare?

Lucio Virzì
16-12-2004, 10:02
Originariamente inviato da dataman
Un po' forte, IMHO.

In fondo, un'imprenditore che produce scarpe o bottigliette di birra non dovrebbe rischiare di cadere in particolari conflitti di interesse, o cmq meno gravi di chi gestisce buona parte dell'informazione mass-mediatica.


E come fai a dirlo? :confused:


Un po' di sana contaminazione del mondo reale nella politica non può fare che bene, a mio avviso.

Mondo reale è una cosa, attività produttive e finanza un altro! ;)

LuVi

LittleLux
16-12-2004, 10:03
Originariamente inviato da Alessandro Bordin
Sei un fottuto comunista :D :p

Sinceramente mi sembra troppo. Una persona può anche nascere imprenditore e diventare politico dopo. Conta che difficilmente un imprenditore-politico può fare il proprio gioco, a meno di non avere enormi interessi in ogni campo (come sappiamo chi). Questa però è l'eccezione unica al mondo.

Berlusconi a parte, se il mio vicino di casa, titolare di una piccola azienda metallurgica con 3 dipendenti, volesse candidarsi, non vedo eprché non potrebbe farlo.

Dipende tutto da "quanto" sei imprenditore, ma come fai a stabilire un confine oltre il quale non si può andare?

Bè, per iniziare potremmo prendere spunto da come funziona in America. Li, se ti vuoi candidare e fare politica, almeno formalmente, ti fanno dimettere anche se sei titolare solo di una rivendita di popcorn.

Alessandro Bordin
16-12-2004, 10:04
Originariamente inviato da LittleLux
Bè, per iniziare potremmo prendere spunto da come funziona in America. Li, se ti vuoi candidare e fare politica, almeno formalmente, ti fanno dimettere anche se sei titolare solo di una rivendita di popcorn.


Si ok, passi la gestione al fratello o alla moglie, sai cosa cambia :D ;)

dataman
16-12-2004, 10:06
Originariamente inviato da Lucio Virzì
E come fai a dirlo? :confused:
LuVi

A naso, a braccio, da uomo della strada qualunque. Mica ho le verità assolute in tasca. La penso come il Bordin, in sostanza.



LuVi [/QUOTE]

Originariamente inviato da Lucio Virzì
Mondo reale è una cosa, attività produttive e finanza un altro! ;)

LuVi
Errore madornale, IMHO. L'azienda E' parte integrante del mondo reale. E' una realtà che occupa la vita di una persona per circa un terzo , mentre invece la politica spesso è qualcosa di fumoso, impalpabile.

Chi ha passato gran parte della vita a contatto stretto con il mondo del lavoro in PRIMA persona, forse può avere delle buone intuizioni politiche, concrete, così penso.

Lucio Virzì
16-12-2004, 10:06
Originariamente inviato da Alessandro Bordin
Sei un fottuto comunista :D :p

Sinceramente mi sembra troppo. Una persona può anche nascere imprenditore e diventare politico dopo. Conta che difficilmente un imprenditore-politico può fare il proprio gioco, a meno di non avere enormi interessi in ogni campo (come sappiamo chi). Questa però è l'eccezione unica al mondo.

Berlusconi a parte, se il mio vicino di casa, titolare di una piccola azienda metallurgica con 3 dipendenti, volesse candidarsi, non vedo eprché non potrebbe farlo.

Dipende tutto da "quanto" sei imprenditore, ma come fai a stabilire un confine oltre il quale non si può andare?

Perchè dovrebbe volersi candidare? Per vocazione politica? Per poter seguire meglio i suoi interessi? Rifletti.
Non esiste una attività di responsabilità nella produzione che ti permetta di non seguire i tuoi affari in maniera diretta.
E' inutile fare esempi, visto che la realtà supera la fantasia in queste cose.
Io predico la totale incompatibilità.
Mi dedico alla politica? Deve essere una vocazione, non una convenienza.
Quindi abbandono ogni responsabilità della mia azienda, sia essa un giornalaio che la FIAT, e ne cedo il controllo ad una maggioranza in cui non siano presenti persone della mia famiglia, ottenendone il giusto che mi permetta, una volta terminata la carriera politica, di poter riottenere un incarico di responsabilità od il controllo del CdA.

Ovviamente, un organo di controllo dovrà vigilare che, comunque, non vengano messi in atto procedimenti destinati ad intervenire nel mio settore di competenza anche nel futuro.

Insomma, BLINDATISSIMO. ;)

LuVi

Lucio Virzì
16-12-2004, 10:08
Originariamente inviato da dataman
Chi ha passato gran parte della vita a contatto stretto con il mondo del lavoro in PRIMA persona, forse può avere delle buone intuizioni politiche, concrete, così penso.

Ma anche no.
L'uomo è debole, e queste "intuizioni" si potrebbero tranquillamente trasformare in "paraculate". ;)
L'esperienza continua a bruciare, e direi che siamo giunti al punto di non ritorno, sulla questione. ;)

LuVi

LittleLux
16-12-2004, 10:08
Originariamente inviato da Alessandro Bordin
Si ok, passi la gestione al fratello o alla moglie, sai cosa cambia :D ;)

Mica per niente ho aggiunto quel "formalmente" (così mi son parato i bassifondi:p). E' ovvio che andrebbe studiata una legge che metta al riparo da certi episodi. Insomma, un vero è proprio "blind trust", cosa di cui si parlava molto alcuni anni fa, ma che oggi, ainoi, non va più tanto di moda.

riaw
16-12-2004, 10:10
quindi, seguendo questo ragionamento, chiunque entri in politica non potrà nemmeno comprare azioni o comunque investire i suoi soldi tranne che in bot, giusto?

LittleLux
16-12-2004, 10:11
Originariamente inviato da riaw
quindi, seguendo questo ragionamento, chiunque entri in politica non potrà nemmeno comprare azioni o comunque investire i suoi soldi tranne che in bot, giusto?

Negli USA, se detieni dei pacchetti azionari, sei costretto a vendere.

dataman
16-12-2004, 10:11
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Ma anche no.
L'uomo è debole, e queste "intuizioni" si potrebbero tranquillamente trasformare in "paraculate". ;)
L'esperienza continua a bruciare, e direi che siamo giunti al punto di non ritorno, sulla questione. ;)

LuVi

E' vero quello che dici, ma forse bisognerebbe anche iniziare un po' a cambiare registro ed imparare a comportarsi come si conviene ad una nazione civile.

Si deve cercare di essere un po' ottimisti, non ti pare ? Gli italiani mica saranno tutti ladri, farabutti e paraculi......

Mica vorremo dare ragione allo stereotipo straniero, "Italia, baffi neri, mafia e mandolino, o sole mio...."

:D

Lucio Virzì
16-12-2004, 10:12
Originariamente inviato da LittleLux
Negli USA, se detieni dei pacchetti azionari, sei costretto a vendere.

Esattamente.

P.S. Riaw caro, impiega meglio il tuo tempo piuttosto che nella ricerca di immaginette puerili e completamente off topic.

sapatai
16-12-2004, 10:13
certo che vi brucia tanto che al governo sia stato eletto il Berlusca eh? state ancora a rosica'.:D :p

Alessandro Bordin
16-12-2004, 10:13
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Perchè dovrebbe volersi candidare? Per vocazione politica? Per poter seguire meglio i suoi interessi? Rifletti.
Non esiste una attività di responsabilità nella produzione che ti permetta di non seguire i tuoi affari in maniera diretta.
E' inutile fare esempi, visto che la realtà supera la fantasia in queste cose.
Io predico la totale incompatibilità.
Mi dedico alla politica? Deve essere una vocazione, non una convenienza.
Quindi abbandono ogni responsabilità della mia azienda, sia essa un giornalaio che la FIAT, e ne cedo il controllo ad una maggioranza in cui non siano presenti persone della mia famiglia, ottenendone il giusto che mi permetta, una volta terminata la carriera politica, di poter riottenere un incarico di responsabilità od il controllo del CdA.

Ovviamente, un organo di controllo dovrà vigilare che, comunque, non vengano messi in atto procedimenti destinati ad intervenire nel mio settore di competenza anche nel futuro.

Insomma, BLINDATISSIMO. ;)

LuVi

http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=14973

questo è un esempio di come un imprenditore, grazie alla sua esperienza, possa magari voler intraprendere una carriera politica per sensibilizzare la gente su temi in cui crede.

Lucio, non è così facile IMHO, il problema è sempre Berlusconi, che ha creato un precedente che ha spaventato molti (infatti nascono leggi per evitare il ripetersi dell'anomalia). Senza di lui nessuno si sarebbe posto il problema in quei termini.

Lucio Virzì
16-12-2004, 10:13
Originariamente inviato da dataman
E' vero quello che dici, ma forse bisognerebbe anche iniziare un po' a cambiare registro ed imparare a comportarsi come si conviene ad una nazione civile.

Si deve cercare di essere un po' ottimisti, non ti pare ? Gli italiani mica saranno tutti ladri, farabutti e paraculi......

Mica vorremo dare ragione allo stereotipo straniero, "Italia, baffi neri, mafia e mandolino, o sole mio...."

:D

Non è questione di ottimismo o predisposizione, ma di opportunità.
Chiunque, anche io, avendone l'opportunità, tende a cercare il massimo arricchimento personale.
Non alimentiamo queste opportunità.

LuVi

riaw
16-12-2004, 10:15
Originariamente inviato da LittleLux
Negli USA, se detieni dei pacchetti azionari, sei costretto a vendere.


questo non lo sapevo, e comunque la mia era una domanda semplicissima per capire quello che pensate, null'altro ;)

Lucio Virzì
16-12-2004, 10:17
Originariamente inviato da Alessandro Bordin
http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=14973

questo è un esempio di come un imprenditore, grazie alla sua esperienza, possa magari voler intraprendere una carriera politica per sensibilizzare la gente su temi in cui crede.


E' una brava persona, tu lo conosci e garantisci per lui.
Ma nel momento in cui dovesse affermarsi politicamente, pensi che qualcuno non tirerebbe in ballo, che so, qualche sua legge sulla sicurezza, qualche integrazione alla 626 che permetta di diffondere i suoi prodotti in maniera dogmatica?
Pensa allo scandalo dei giubbini fluorescenti legati al nuovo codice della strada. Pensa a chi ha guadagnato da quella operazione, la 3M. Pensa a chi puoi collegare alla 3M, e non parlo di B.
Ed io ho in mente molti altri esempi del genere in minambiente.


Lucio, non è così facile IMHO, il problema è sempre Berlusconi, che ha creato un precedente che ha spaventato molti (infatti nascono leggi per evitare il ripetersi dell'anomalia). Senza di lui nessuno si sarebbe posto il problema in quei termini.

Appunto, ora sappiamo quello che può succedere, abbiamo scherzato col fuoco, ora non si scherza più. ;)

LuVi

dataman
16-12-2004, 10:18
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Non è questione di ottimismo o predisposizione, ma di opportunità.
Chiunque, anche io, avendone l'opportunità, tende a cercare il massimo arricchimento personale.
Non alimentiamo queste opportunità.

LuVi

A mio avviso, sei un po' ingeneroso nei confronti dell'iltalica nazione nonchè un po' nei confronti di te stesso.

Guarda il link del Bordin. ;)

LittleLux
16-12-2004, 10:18
Originariamente inviato da riaw
questo non lo sapevo, e comunque la mia era una domanda semplicissima per capire quello che pensate, null'altro ;)

Riaw, la mia era una semplicissima risposta, cercando di portare un esempio concreto, ad una semplicissima domanda. Tutto qui. Comuque, in linea di principio, io sarei favorevole a questa impostazione.

Ciao;)

Lucio Virzì
16-12-2004, 10:21
Originariamente inviato da dataman
A mio avviso, sei un po' ingeneroso nei confronti dell'iltalica nazione nonchè un po' nei confronti di te stesso.

Guarda il link del Bordin. ;)

Gli ho dato una letta veloce veloce.
Per una brava persona che mette la sua esperienza al servizio del prossimo ce ne sono 10 che ne approfittano.... ;)
Sono realista.

Ciao.

LuVi

Lucio Virzì
16-12-2004, 14:43
Sarà un caso che la vignetta di Dilbert di oggi è questa qui? :asd:

prio
16-12-2004, 19:26
Originariamente inviato da Alessandro Bordin
Si ok, passi la gestione al fratello o alla moglie, sai cosa cambia :D ;)

blind-trust..

Anakin
16-12-2004, 23:19
mah io trovo che fare leggi vincolanti del genere,è solo un modo per rendere meno libero il sistema,e alla fin fine paradossalmente meno democratico(anche se lo scopo voleva essere l'opposto).

questo ragionamento vi sembra buono perche' è un discorso che ora collegate a Berlusconi,ma se bisognasse davvero ragionare in questi termini,non se ne uscirebbe piu'.

come si fa a quantificare quanto uno ha un attivita' lavorativa inadatta a far politica?
se uno ha una attivita con sotto 5 persone si,e se con 20 no?
e perche'?
o si leva il diritto anche a quello di 5 a meno che non venda?

e allora obblighiamo a vendere la fabbrichetta che magari stava in piedi per miracolo ad un signor nessuno,e magari invece ci ritroviamo in parlamento una persona che non controlla direttamente niente ma che viene da una famiglia che ha fior fior di attivita' ed affari.
quindi dovremmo levare il diritto alla politica anche a tutti coloro che vengono da famiglie bene..
perche' non avrebbe senso negare l'ingresso al parlamento causa conflitto di interesse,al signor brambilla con la sua fabbrichetta di 10 operai,e permetterlo a uno che di cognome fa Agnelli o che fa un cognome sconosciuto ma che ha il cognato a capo di una grande industria.
e fino a che grado di parentela ci estendiamo?
a questo punto cosa si fa?

poi come se il punto fosse l'impresa privata,come se invece chi è a capo di imprese pubbliche statali,non ha possibilita' di lucrarci sopra...di fare l'appalto per il cugino,di comprare la fornitura dallo zio,ecc e che quindi con queste temute manovre politiche non potesse favorire ancora di piu' i suoi affari.

non se ne esce piu' almeno di non arrivare alle ipocrisie di sopra(il brambilla che vende il piccolo capanno dove fabbrica bulloni,e l'erede degli agnelli che si candida senza problemi).

il sistema democratico che a volte la gente se ne dimentica sia nei pregi e che nei difetti(e ne parla come se fosse chissa cosa)ha come strumento per venire a capo di questo casino nel fatto che se uno ha scontentato viene mandato a casa.
è la cosa piu' semplice.
nessuno dice che risolva tutti i problemi,infatti la democrazia è solo il meno peggio che abbiamo nulla di piu'.
ma non si puo iniziare a fare l'elenco di tutti quelli che non devono andare in politica...questo lo si decide con le elezioni,non prima,se no a quel punto si va quasi a nominare per eleminazione,ma questo come concetto si allontana dalla democrazia e si avvicina ad altro.

dantes76
16-12-2004, 23:42
Originariamente inviato da dataman
Un po' forte, IMHO.

In fondo, un'imprenditore che produce scarpe o bottigliette di birra non dovrebbe rischiare di cadere in particolari conflitti di interesse, o cmq meno gravi di chi gestisce buona parte dell'informazione mass-mediatica.

Un po' di sana contaminazione del mondo reale nella politica non può fare che bene, a mio avviso.

o si fa politica o si fa l imprenditore...

dopo va a finire che si fanno gli interessi propi...per eliminare questa possibilita'..
o si sceglie una o l altra^_^

Lucio Virzì
17-12-2004, 08:29
Anakin: tutte le attività, di qualsiasi tipo e dimensione.
Non mi sembra il caso di scrivere un papiello per discriminare quelle da 5 o 20 dipendenti. ;)

LuVi

Anakin
17-12-2004, 17:48
ma hai inteso i ragionamenti che ho esposto?
in pratica chiunque ha un attivita' propria per te,non è adatto a far politica?

se confermi questo,io ti ribatto che non ha senso rompere le balle al signor Brambilla che ha una cartoleria di famiglia a Roncofritto,e non romperle al nipote "senza lavoro" del magnate dei cementifici,o alla deputata moglie del petroliere,o ad uno che è grande amico di un uomo di finanza,e che ci passa i weekend in barca assieme.

mi sembrerebbe ipocrita e ingiusto rompere le scatole adducendo come motivazione il pericolo del conflitto di interesse,al signor brambilla di Roncofritto e non romperle ai signori elencati sopra.
si o no?
Luvi non dirmi che non lo vedi anche tu,che sarebbe paradossale.
e a quel punto si fa un ingiustizia.

a meno di non estendere il discorso a tutti quelli che sono parenti o amici di gente che ha attivita'...

kikki2
17-12-2004, 17:50
Originariamente inviato da dantes76
o si fa politica o si fa l imprenditore...

dopo va a finire che si fanno gli interessi propi...per eliminare questa possibilita'..
o si sceglie una o l altra^_^
E questo magari lo estendiamo anche agli enti locali ?

Geremia TNT
17-12-2004, 17:54
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Anakin: tutte le attività, di qualsiasi tipo e dimensione.
Non mi sembra il caso di scrivere un papiello per discriminare quelle da 5 o 20 dipendenti. ;)

LuVi

Salve!

Io comprendo la "Berlusconite" attuale (e posso anche considerare l'ipotesi che su di lui tu abbia ragione).... ma in generale si dovrebbe allora permettere la politica ai soli .... che so "eremiti"... ; perché che differenza ci sarebbe se uno é il proprietario reale opure solo il coniuge o chessò il figlio, il parente l'amico di un potente?

In tal modo penso che a poter esercitare l'elettorato passivo rimarrebbero ben pochi, non credi?

ciao

John Cage
17-12-2004, 18:03
Originariamente inviato da kikki2
E questo magari lo estendiamo anche agli enti locali ?

per gli enti locali ci sono già delle norme. Migliorabili ma ci sono.

kikki2
17-12-2004, 18:09
migliorabili come?
un imprenditore può fare " affari" anche facendo il consigliere comunale o l ' assessore, giusto?

John Cage
17-12-2004, 18:10
Ragazzi qui la questione è complicata ma non si può certo dire che questi problemi non esistano.
Dire che non si può fare nulla è assurdo perchè qui in gioco c'è la qualità della democrazia.

Proposte di legge o possibilità per risorlvere i conflitti di interesse ce ne sono innumerevoli e sono applicati in misura diversa in tutti i paesi più civilizzati. C'è da mettersi attorno ad un tavolo e capire quel'è la soluzione migliore per l'italia.

Di sicuro il signore che siede alla presidenza del consiglio non è disponibile a sedersi attorno a questo tavolo! Alla faccia del nostro desiderio di regole certe e di una maggiore qualità della democrazia!

kikki2
17-12-2004, 18:17
il problema è che qualunque proposta è " attaccabile" perchè i modi per scavalcarla esisteranno sempre ( imho ovviamente)

dantes76
17-12-2004, 21:00
Originariamente inviato da kikki2
E questo magari lo estendiamo anche agli enti locali ?

be se ho una ditta di materiali edili o di costruzioni... non posso fare l assessore tantomeno il sindaco...

kikki2
18-12-2004, 07:25
questo lo dici tu , ma nella realtà non avviene , per fortuna aggiungo
è pieno di assessorati ai lavori pubblici o all'edilizia tenuti da ingegneri o architetti, tanto per dire, come si fa a rinunicare a determinate professionalità? qualunque mestiere o professione è potenzialmente a rischio conflitto di interessi, a qualunque livello, e l' si vede la serietà del controllore prima di quella del controllato

Lucrezio
18-12-2004, 09:19
OT
Devo dire che la tentazione di segnalare Bordin ( solo per immaginare la faccia di un moderatore ) è stata fortissima!
Tornando IT... sono da una parte perfettamente d'accordo con LuVi ( cavolo è già la seconda volta, inizio a preoccuparmi ) : la politica dev'essere una vocazione, non una scelta di comodo. Io abbasserei la retribuzione dei politici al livello di quella di un insegnante ( e magari alzerei quella degli insegnanti ), e magari renderei le poltrone del parlamento decisamente scomode...
D'altra parte vietare agli imprenditori l'accesso alla politica mi sembra eccessivo... nonché decisamente anti-democratico.

SaMu
18-12-2004, 10:22
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Forse è vero, sarebbe il caso di considerare un trasferimento in Spagna...

«Austerità nell’uso del potere. I ministri non possono guidare partiti. Vietato il conflitto di interessi. Incompatibilità tra incarichi pubblici e gestione di imprese. Chi trasgredisce è sospeso e interdetto dai pubblici uffici per 10 anni».

Codice etico del governo spagnolo, Luis Rodriguez Zapatero, 10 dicembre 2004

LuVi

http://www.parlamento.it/parlam/leggi/04215l.htm

ART. 2.
(Incompatibilità).

1. Il titolare di cariche di governo, nello svolgimento del proprio incarico, non può:

a) ricoprire cariche o uffici pubblici diversi dal mandato parlamentare e da quelli previsti dall'articolo 1 e non inerenti alle medesime funzioni, ad esclusione delle cariche di cui all'articolo 1, secondo comma, della legge 13 febbraio 1953, n. 60;

b) ricoprire cariche o uffici o svolgere altre funzioni comunque denominate in enti di diritto pubblico, anche economici;

c) ricoprire cariche o uffici o svolgere altre funzioni comunque denominate ovvero esercitare compiti di gestione in società aventi fini di lucro o in attività di rilievo imprenditoriale;

d) esercitare attività professionali o di lavoro autonomo in materie connesse con la carica di governo, di qualunque natura, anche se gratuite, a favore di soggetti pubblici o privati; in ragione di tali attività il titolare di cariche di governo può percepire unicamente i proventi per le prestazioni svolte prima dell'assunzione della carica; inoltre, non può ricoprire cariche o uffici, o svolgere altre funzioni comunque denominate, né compiere atti di gestione in associazioni o società tra professionisti;

e) esercitare qualsiasi tipo di impiego o lavoro pubblico;

f) esercitare qualsiasi tipo di impiego o lavoro privato.