ally
02-12-2004, 12:20
Auto, ancora crisi nel 2005
la Fiat si ferma per 2 settimane
TORINO - Produzione ferma alla Fiat per quindici giorni, dal 27 dicembre al 9 gennaio, a causa delle difficoltà del mercato. Difficoltà che per il 2005 non accennano a diminuire: al contrario, secondo le stime del Centro Studi Promotor, il mercato dell'auto in Italia dovrebbe scendere rispetto al 2004 del 6,6 per cento, attestandosi intorno a quota 2 milioni 100 mila contro i 2 milioni 250 mila previsti per il 2004.
Dal 27 dicembre al 9 gennaio rimarranno chiuse le linee di Mirafiori, Cassino, Melfi e Termini Imerese (per quest'ultimo lo stop sarà di tre settimane).
Lavoreranno solo lo stabilimento di Pomigliano, da dove escono i modelli Alfa Romeo e quello della Sevel Val di Sangro, dove si fanno i veicoli commerciali. Circa 16.000 lavoratori andranno in cassa integrazione. I sindacati sono preoccupati e parlano della "più lunga fermata produttiva nella storia dell'azienda".
Le difficoltà della Fiat si riflettono anche sull'indotto: stamane è stato liberato dalle forze dell'ordine il cancello della Fiat auto di Pomigliano d'Arco (Napoli), bloccato da lunedì notte dai lavoratori della Selca, la società di cablaggio auto, che protestano contro gli annunciati licenziamenti. I manifestanti, che chiedono un intervento da parte dei vertici aziendali della Fiat auto, sono ancora nei pressi del cancello, ed attendono la solidarietà degli operai dello stabilimento torinese.
"Ogni mercato ha le sue complessità - ha detto Lapo Elkann, responsabile brand promotion di Fiat Auto, intervenendo all'inaugurazione del Motorshow di Bologna - La cosa importante è ribattere con delle risposte che rigenerino entusiasmo al mercato. Il nostro obiettivo è portare fatti concreti e operativi". "Affronteremo i problemi del mercato compatti e in squadra. Un mercato che è sempre più globale, competitivo e complicato. Ce la faremo", ha concluso Elkann.
Il calo previsto per il prossimo anno nel mercato auto, ha spiegato il direttore del Centro Studi Promotor, Gianprimo Quagliano nella conferenza stampa di apertura del Motor Show di Bologna, è da considerare "fisiologico" poichè il mercato italiano si è mantenuto per ben otto anni su una media annua di 2.340.000 immatricolazioni.
Nonostante il calo delle vendite di auto previsto per il prossimo anno, già anticipato da un secondo semestre 2004 in calo rispetto al +3,05% registrato da gennaio a giugno, però, secondo il direttore del Centro Studi Promotor, "le potenzialità per un ulteriore sviluppo del tasso di motorizzazione del paese non si sono ancora esaurite". Semmai, sono le difficoltà economiche generali del Paese a far temere una fase di stallo anche per l'auto.
Repubblica (http://finanza.repubblica.it/scripts/cligipsw.dll?app=KWF&tpl=kwfinanza%5Cdettaglio_news.tpl&del=20041202&fonte=RPB&codnews=219434)
la Fiat si ferma per 2 settimane
TORINO - Produzione ferma alla Fiat per quindici giorni, dal 27 dicembre al 9 gennaio, a causa delle difficoltà del mercato. Difficoltà che per il 2005 non accennano a diminuire: al contrario, secondo le stime del Centro Studi Promotor, il mercato dell'auto in Italia dovrebbe scendere rispetto al 2004 del 6,6 per cento, attestandosi intorno a quota 2 milioni 100 mila contro i 2 milioni 250 mila previsti per il 2004.
Dal 27 dicembre al 9 gennaio rimarranno chiuse le linee di Mirafiori, Cassino, Melfi e Termini Imerese (per quest'ultimo lo stop sarà di tre settimane).
Lavoreranno solo lo stabilimento di Pomigliano, da dove escono i modelli Alfa Romeo e quello della Sevel Val di Sangro, dove si fanno i veicoli commerciali. Circa 16.000 lavoratori andranno in cassa integrazione. I sindacati sono preoccupati e parlano della "più lunga fermata produttiva nella storia dell'azienda".
Le difficoltà della Fiat si riflettono anche sull'indotto: stamane è stato liberato dalle forze dell'ordine il cancello della Fiat auto di Pomigliano d'Arco (Napoli), bloccato da lunedì notte dai lavoratori della Selca, la società di cablaggio auto, che protestano contro gli annunciati licenziamenti. I manifestanti, che chiedono un intervento da parte dei vertici aziendali della Fiat auto, sono ancora nei pressi del cancello, ed attendono la solidarietà degli operai dello stabilimento torinese.
"Ogni mercato ha le sue complessità - ha detto Lapo Elkann, responsabile brand promotion di Fiat Auto, intervenendo all'inaugurazione del Motorshow di Bologna - La cosa importante è ribattere con delle risposte che rigenerino entusiasmo al mercato. Il nostro obiettivo è portare fatti concreti e operativi". "Affronteremo i problemi del mercato compatti e in squadra. Un mercato che è sempre più globale, competitivo e complicato. Ce la faremo", ha concluso Elkann.
Il calo previsto per il prossimo anno nel mercato auto, ha spiegato il direttore del Centro Studi Promotor, Gianprimo Quagliano nella conferenza stampa di apertura del Motor Show di Bologna, è da considerare "fisiologico" poichè il mercato italiano si è mantenuto per ben otto anni su una media annua di 2.340.000 immatricolazioni.
Nonostante il calo delle vendite di auto previsto per il prossimo anno, già anticipato da un secondo semestre 2004 in calo rispetto al +3,05% registrato da gennaio a giugno, però, secondo il direttore del Centro Studi Promotor, "le potenzialità per un ulteriore sviluppo del tasso di motorizzazione del paese non si sono ancora esaurite". Semmai, sono le difficoltà economiche generali del Paese a far temere una fase di stallo anche per l'auto.
Repubblica (http://finanza.repubblica.it/scripts/cligipsw.dll?app=KWF&tpl=kwfinanza%5Cdettaglio_news.tpl&del=20041202&fonte=RPB&codnews=219434)