View Full Version : Economisti: devo distruggere una persona.
Ho un'impresa in concorrenza perfetta(P=Cma), ed una curva del costo marginale (Cma) pari a 20+20q.quale è il costo minimo?
20. no?Anche un cretino ci arriva senza passaggi.e quello (il prof. di economia) "no non va bene non ha significato quello che hai scritto"
aiutatemi.a controbbattere....però innanzitutto ho ragione?
20 e` il valore del costo marginale per una produzione nulla... che non ha molto senso, concretamente.
Quello che intende il prof credo sia altro.
Il costo marginale aumenta, all'aumentare della produzione, e fa diminuire il costo medio. Non per sempre, pero`. Prima o poi il costo marginale supera il costo medio, che comincia anch'esso ad aumentare. Immagino che il prof voglia sapere questo, vale a dire il minimo del costo medio.
Com'era esattamente la domanda?
Penso volesse sentirsi dire che il costo marginale incrocia il costo medio nel suo punto di minimo.
Quanto valga effettivamente dipende dai costi fissi (che non sai).
Espinado
29-11-2004, 22:54
premesso che si tratta di roba studiata 4 anni fa, e quindi chi ha memoria fresca avrà la risposta (corretta) pronta.
il costo minimo che ti è chiesto immagino sia il costo medio, e nn lo calcoli minimizzando il costo marginale, che nn avrebbe alcun senso.
Matematicamente direi
(integrando) -> curva di costo totale k+20q+10q^2 (k=0 se no costi fissi)
costo medio ac=costo totale/q = 20+10q
Ora in questo la conclusione sarebbe costo minimo associato a q=0, banale e meaningless.
Supponendo k diverso da 0
cpu k/q+20+10q
minimizziamo derivando e ponendo =0
-k/q^2+10=0
q^2= k/10 da cui hai q che in effetti minimizza il costo per unità
Ora questa è roba matematica ma mi pare che ci fosse una regolina che diceva che il costo minimo di lungo periodo si avesse per p=mc=ac
e in effetti se fai mc=ac
cioé k/q+20+10q=20+20q
che ci riporta allo stesso punto.
Il che potrebbe voler dire che mi ricordo qualcosa di sta materia (che sarebbe positivo visto che devo fare tutorship il prossimo semestre), ma mi stupirei.
la domanda è quella di prima:quale è il costo minimo? la risposta esatta è 20. però come l'ho calcolata io non va bene.:confused: (secondo lui)
Espinado
29-11-2004, 23:28
Può venire 20 con un adeguato costo fisso, altrimenti la domanda per me continua ad essere meaningless
Originariamente inviato da Espinado
Può venire 20 con un adeguato costo fisso, altrimenti la domanda per me continua ad essere meaningless
non può, viene
Espinado
29-11-2004, 23:50
Con ciò che ti abbiamo indicato io e guldo ti calcoli la q, sostituisci in ac è hai l'ac minimo. Tu lavoravi su mc che è concettualmente errato.
Nell'ipotesi assurda di k=0 (il cf congruo al tuo risultato) in effetti ac è minimo con q=0 e risulta ac minimo è 20. Ma è un esempio assurdo da qualunque punto di vista.
si ma poichè la condizione di conc.perfetta è P=Cma, e Cma è 20+20q, possiamo fare:
P=Cma=20+20q. giusto?
quale è il minimo valore(prezzo) raggiungibile, può essere solo quando q=0 (sarà assurdo o meno, non importa) e quindi prezzo minimo è 20.basta, senza fare giri di parole "inutili".Perchè non vi trovate con me?
Espinado
30-11-2004, 12:09
Perché l'impianto teorico è quello ivi esposto, e per una coincidenza dovuta al particolare problema proposto a te viene un risultato concordante, ma il modo in cui tu lo ricavi nn ha alcun senso.
Originariamente inviato da Espinado
Perché l'impianto teorico è quello ivi esposto, e per una coincidenza dovuta al particolare problema proposto a te viene un risultato concordante, ma il modo in cui tu lo ricavi nn ha alcun senso.
Ma uno quando ha davanti un problema non agisce caso per caso?un problema non è diverso l'uno dall'altro?uno di fronte a un problema non agisce di conseguenza?io credo di si.
Forse non avrà senso in generale, però nel singolo caso, non si può dire che non ha senso.....
Espinado
30-11-2004, 12:22
No, qui si sta lavorando all'interno di un modello, ogni passaggio a una sua ragion d'essere. Il fatto che il modello sia semplice permette di ottenere in modo errato risultati esatti, ma quello che conta è come hai ottenuto quel risultato, e da come hai fatto tu si vede che di quel problema nn avevi capito la teoria sottostante, indi è giusto che la risposta ti venga considerata sbagliata. Ti capiterà tante altre volte, prendila con filosofia, è giusto così.
:cry: è un'ingiustizia però:muro:
Prova a dire a un professore che la teoria microeconomica neoclassica della concorrenza perfetta e` un giro di parole inutile...
:D
Originariamente inviato da guldo76
Prova a dire a un professore che la teoria microeconomica neoclassica della concorrenza perfetta e` un giro di parole inutile...
:D
ma è cos' o no?
a me sembra ovvio come ho fatto.
il brutto è che quando ragiono io con altri (=prof) in matematica, quest'ultima sembra andar contro la sua natura:"la matematica è un opinione". Solo così mi posso spiegare tutto.
> ma è cos' o no?
NO!
Tu non ragioni; tu "dai per scontato". E` ben diverso.
Tu hai deciso a priori che il minimo della retta del costo marginale e` il costo minimo, fregandotene di tutte le caratteristiche dei costi e le loro relazioni.
Quello che hai deciso tu e` intuitivo, non e` affatto logico.
La smetto.....
"l'importante è il fine non il mezzo"
supponiamo:
l' esame lo supero con un voto basso. Il risultato che conta alla fin fine è il voto basso non come si è arrivati al voto basso, giusto?quindi il mezzo in questo caso non conta, conta il fine.
e allora perchè quando tocca a me, in qualunque cosa, si da importanza al mezzo e non al fine?In fondo siamo tutti uguali:D
Guarda che se a un esame scrivi solo
20
senza la minima motivazione, l'esame NON lo passi.
Se poi fornisci come motivazione la tua personalissima, NON LO PASSI PROPRIO.
Originariamente inviato da guldo76
Guarda che se a un esame scrivi solo
senza la minima motivazione, l'esame NON lo passi.
Se poi fornisci come motivazione la tua personalissima, NON LO PASSI PROPRIO.
allora mi devo "calmare"?
ma costo minimo di che???
non è il modo di formulare una domanda, spero non te l'abbia fatta così il tuo professore... :rolleyes:
anche ammesso che una curva del costo marginale così configurata abbia un senso (ossia per q=0 CM=20 :eek: ), rimane indefinito cosa si intenda per costo minimo.
p.s.: sicuro che quel 20+20q non sia il costo totale? :mbe:
Unica cosa che mi viene in mente: se CM=20+20q allora CT=k+20q+10q^2
se k=20 il costo (totale, ammesso che sia questo quello che si cerca) è minimo quando l'impresa non produce, ed è pari ai costi fissi, cioè 20.
Espinado
30-11-2004, 23:44
bandit la tua risposta nn è manco intuitiva, perché se tu lavori sulla curva del costo marginale, che già di per se nn ha senso, cmq come hai visto tralasci i costi fissi, quindi NON puoi risolvere il problema.
Rimango convinto che tu ti sia perso per strada dei costi fissi. Se fai economia aziendale o ingegneria questo sarà praticamente l'unico esame del genere quindi puoi anche fregartene, ma se facessi qualcosa che c'entra con l'economia politica sarà meglio che rivedi la tua forma mentis alla veloce.
Scoperchiatore
01-12-2004, 10:49
IO ste cose lìho fatte l'altr'anno e non mi ricordo una sega :yeah:
Mi ricordo solo che io, invece delle rette, avevo degli esponenziali al'esame, e nel cercare di determinare un'altra curva, avevo un sistema trascendente da risolvere :muro:
[QUOTE]Originariamente inviato da Espinado
bandit la tua risposta nn è manco intuitiva, perché se tu lavori sulla curva del costo marginale, che già di per se nn ha senso, cmq come hai visto tralasci i costi fissi, quindi NON puoi risolvere il problema.
l'econoQUOTE]
intuitivo non lo è mai stato
Espinado
01-12-2004, 18:31
ok allora nn è neanche intuitiva, è semplicente errata.
Originariamente inviato da Espinado
ok allora nn è neanche intuitiva, è semplicente errata.
non commento minimamente....... accetto..ma .......
Oggi ho saputo che ho preso 30 all'esame intercorso di economia: voto finale di economia 28, a pensare che per una scemenza ho perso 2 punti
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