View Full Version : Questione giuridica x gli esperti del forum!!(separazione e abitazione coniugale)
davidoski
19-11-2004, 08:40
ciao a tutti!
Vediamo se qualcuno di voi riesce a dare una soluzione alla seguente questione che ci stà dando cruccio da qualche giorno..
Il punto è che un mio caro amico ha trovato una casetta carinissima, vicino al lago, e che vorrebbe comprare a tutti i costi.
In questa casa vive attualmente una signora di circa 70 anni con il figlio di circa 30. La signora in questione è da più di 3 anni separata giudizialmente dal marito, al quale è stata addebitata (per motivi chiari e ampiamente dimostrati) la separazione. La signora non percepisce alcun reddito, e dunque il marito è tenuto a versarle un assegno, e inoltre a lei è stata assegnata l'abitazione della casa familiare,che è la casa in questione, e la quale è di proprietà del marito.
Pare, e sottolineo l'incertezza dell'affermazione, che la signora sia proprietaria di una specie di stanzone adiacente alla casa, e che questo le impedisca di ricevere almeno una pensione minima, cmq credo che la cosa non ci riguardi visto che l'assegnazione dell'abitazione dovrebbe essere una cosa a sè stante rispetto all'assegnazione del mantenimento.
Come fa il mio amico a comprare sta casa e andarci ad abitare se lei ha il diritto di abitazione in base all'assegnazione del giudice? come è caducabile il diritto di assegnazione?
c'è un modo?
da quel che ho capito io cercando info su internet e sui pochi manuali che ho a casa (dovrei consultare un trattato ma non sono ancora andato in biblioteca) ho ricavato che tale diritto di abitazione è caducabile solo con la riconciliazione dei coniugi o con la morte di chi detiene il diritto.
Oppure al massimo si potrebbe appoggiarsi sul fatto che il provvedimento giudiziale non sia stato, per distrazione o quant'altro, trascritto, risultando così NON opponibile a un terzo acquirente di buona fede. (v. corte costituzionale dell'89 che ha sancito l'obbligo di trascrizione per l'opponibilità ai terzi dell'assegnazione dell'abitazione in base alla separazione dei coniugi)
avvocati ed esperti del forum... chiedo lumi! ;)
MartiniG.
19-11-2004, 08:52
facile.... la sposa......... non hai detto che deve a tutti i costi averla? :D
p.s.
la vedo dura, a meno che il marito non sia d'accordo alla vendita della casa, e il tuo amico riesca a trovare un'altra sistemazione alla moglie.... non ultimo il figlio, cosa ne pensa lui?
ciao
Originariamente inviato da davidoski
ciao a tutti!
Vediamo se qualcuno di voi riesce a dare una soluzione alla seguente questione che ci stà dando cruccio da qualche giorno..
Il punto è che un mio caro amico ha trovato una casetta carinissima, vicino al lago, e che vorrebbe comprare a tutti i costi.
In questa casa vive attualmente una signora di circa 70 anni con il figlio di circa 30. La signora in questione è da più di 3 anni separata giudizialmente dal marito, al quale è stata addebitata (per motivi chiari e ampiamente dimostrati) la separazione. La signora non percepisce alcun reddito, e dunque il marito è tenuto a versarle un assegno, e inoltre a lei è stata assegnata l'abitazione della casa familiare,che è la casa in questione, e la quale è di proprietà del marito.
Pare, e sottolineo l'incertezza dell'affermazione, che la signora sia proprietaria di una specie di stanzone adiacente alla casa, e che questo le impedisca di ricevere almeno una pensione minima, cmq credo che la cosa non ci riguardi visto che l'assegnazione dell'abitazione dovrebbe essere una cosa a sè stante rispetto all'assegnazione del mantenimento.
Come fa il mio amico a comprare sta casa e andarci ad abitare se lei ha il diritto di abitazione in base all'assegnazione del giudice? come è caducabile il diritto di assegnazione?
c'è un modo?
da quel che ho capito io cercando info su internet e sui pochi manuali che ho a casa (dovrei consultare un trattato ma non sono ancora andato in biblioteca) ho ricavato che tale diritto di abitazione è caducabile solo con la riconciliazione dei coniugi o con la morte di chi detiene il diritto.
Oppure al massimo si potrebbe appoggiarsi sul fatto che il provvedimento giudiziale non sia stato, per distrazione o quant'altro, trascritto, risultando così NON opponibile a un terzo acquirente di buona fede. (v. corte costituzionale dell'89 che ha sancito l'obbligo di trascrizione per l'opponibilità ai terzi dell'assegnazione dell'abitazione in base alla separazione dei coniugi)
avvocati ed esperti del forum... chiedo lumi! ;)
In effetti non credo si possa ledere il diritto di abitazione.
Quanto al fatto che non sia stato trascritto, c'è da considerare che al momento dell'atto notarile il venditore deve dichiarare lo stato in cui si trova l'immobile (ad esempio: libero da persone, cose o servitù).
Quindi:
- 1) se dice la verità (cioè che c'è un diritto di abitazione riconosciuto all'attuale inquilino) il terzo (cioè il tuo amico) non è più "in buona fede" perchè informato della cosa;
- 2) se dichiara il falso è responsabile dei danni provocati all'acquirente che, comunque, non potrebbe sfrattare gli attuali inquilini senza un ordine del tribunale. E non credo che troverebbe un giudice disposto a farlo...
Forse sarebbe meglio rinunciare al progetto...
davidoski
19-11-2004, 18:50
beh in effetti il tipo mica mentirà.....
cmq il tipo, proprietario della casa, è d'accordissimo alla vendita.
la moglie separata, e il figlio che cmq, ha 30 e passa anni.... molto probabilmente non sono d'accordo. ma io mi chiedo: se il marito trova un'altra sistemazione a loro, la faccenda è bella che risolta o no? cioè in pratica il diritto di abitazione è una sorta di diritto di credito di lei nei confronti di lui o è una sorta di diritto reale che lei ha su quell'immobile? boh...
il problema è che trovo gran poche fonti al riguardo...
la donna e il figlio stanno in quell'immobile gratuitamente e dubito che siano disposti a lasciarlo per trasferirsi in una casa dove magari dovrebbero pagare un affitto(e dubito che il marito sia disposto a pagarglielo); se sono contrari alla vendita al tuo amico converrebbe riflettere bene sull'acquisto, è una situazione di non facile soluzione.
scusa forse nn ho capito bene io
il tuo amico vuole comprare una casa in cui abita un ragazzo di 30 anni con una signora (sua madre) ke vive lì a seguito di una separazione col marito, reale proprietario della casa?
ho capito bene?
davidoski
19-11-2004, 19:09
No beh per quello la legge considera il valore economico del fatto di concedere gratuitamente l'immobile, e dunque fa in modo che il giudice nel decidere la somma dell'assegno di mantenimento riduca equamente il suo ammontare. Dunque semmai penso che il marito dovrebbe corrisponderle una maggior somma tale da permettere alla moglie il pagamento dell'affitto di un'abitazione che le consenta di mantenere il tenore di vita precedente.
davidoski
19-11-2004, 19:16
Originariamente inviato da dbpass
scusa forse nn ho capito bene io
il tuo amico vuole comprare una casa in cui abita un ragazzo di 30 anni con una signora (sua madre) ke vive lì a seguito di una separazione col marito, reale proprietario della casa?
ho capito bene?
hai capito perfettamente
e allora c'è qualcosina ke nn torna
se la signora ha acquisito quella casa in comodato d'uso gratuito dal marito dopo la separazione, come può il tuo amico pretendere di acquistarla?
al massimo se (SE) la moglie tornasse col marito, o se il marito trovasse per la ex moglie una sistemazione consona e quantomeno migliore di quella...ma è un caso limite
davidoski
19-11-2004, 19:33
perchè comodato d'uso?
Scusate, ma c'è un po' di confusione sull'argomento.
Il diritto di abitazione non è negoziabile.
Consiste nel diritto di alloggiare in "quella" casa vita natural durante (fino alla morte).
Si può perdere solo su volontà del beneficiario (la moglie) se, ad esempio, si trasferisce altrove (sempre volontariamente!).
Il marito non può spedirla come un pacco postale da nessuna parte.
Neppure se le affitta la Reggia di Caserta.
Dimenticavo:
il comodato d'uso è una cosa diversa dal diritto di abitazione e non credo sia riferibile alla situazione in questione.
davidoski
19-11-2004, 20:03
Originariamente inviato da bporric
Scusate, ma c'è un po' di confusione sull'argomento.
Il diritto di abitazione non è negoziabile.
Consiste nel diritto di alloggiare in "quella" casa vita natural durante (fino alla morte).
Si può perdere solo su volontà del beneficiario (la moglie) se, ad esempio, si trasferisce altrove (sempre volontariamente!).
Il marito non può spedirla come un pacco postale da nessuna parte.
Neppure se le affitta la Reggia di Caserta.
OK... allora avevo capito bene io all'inizio dalle poche fonti che ho trovato..
buono a sapersi, grazie bporric
adesso vado a rispolverare i libri di diritto :asd:
davidoski
19-11-2004, 23:55
confermo che il comodato non ha nulla a che fare col diritto di abitazione, anche se parte della dottrina per un periodo ha assimilato i due concetti, considerando il diritto di abitazione come un "particolare" comodato d'uso... tesi ormai abbandonata..
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