View Full Version : Hotel Palestine. Anzi no. (giornalista ucciso in costa d'avorio)
Paracleto
15-11-2004, 22:10
Siccome la Costa d'Avorio non interessa a nessuno e quindi non mandano la Gruber a coprire l'evento, siccome il giornalista non è occidentale e siccome soprattutto a sparare sono stati i francesi e non gli americani, l'indignazione a comando non scatta e voi dovete andarvi a leggere la notizia della morte di Antoine Massé (http://www.rsf.org/article.php3?id_article=11831) sul sito di RSF:
A communique released by the Ivorian Defence and Security Forces (FDS) said three soldiers, a policeman, a customs official and three civilians were killed on 7 November when French troops opened fired in the Duékoué "corridor" at Duékoué and Dibobly. An FDS spokesman, Lt. Col. Jules Yao Yao, confirmed to Reporters Without Borders that Massé was one of the civilian victims.
jumpermax
15-11-2004, 23:27
Originariamente inviato da Paracleto
Siccome la Costa d'Avorio non interessa a nessuno e quindi non mandano la Gruber a coprire l'evento, siccome il giornalista non è occidentale e siccome soprattutto a sparare sono stati i francesi e non gli americani, l'indignazione a comando non scatta e voi dovete andarvi a leggere la notizia della morte di Antoine Massé (http://www.rsf.org/article.php3?id_article=11831) sul sito di RSF:
A communique released by the Ivorian Defence and Security Forces (FDS) said three soldiers, a policeman, a customs official and three civilians were killed on 7 November when French troops opened fired in the Duékoué "corridor" at Duékoué and Dibobly. An FDS spokesman, Lt. Col. Jules Yao Yao, confirmed to Reporters Without Borders that Massé was one of the civilian victims.
Ti aspetterai mica che facciano attenzione alla cosa vero? Per ora Chirac è contro Bush quindi è un amico... gli amici si sa sbagliano mica lo fanno apposta.
Reputo i francesi peggiori degli americani per gli sconquassi causati in tutta l'Africa equatoriale negli ultimi 50 anni.
Originariamente inviato da Paracleto
Siccome la Costa d'Avorio non interessa a nessuno e quindi non mandano la Gruber a coprire l'evento, siccome il giornalista non è occidentale e siccome soprattutto a sparare sono stati i francesi e non gli americani, l'indignazione a comando non scatta e voi dovete andarvi a leggere la notizia della morte di Antoine Massé (http://www.rsf.org/article.php3?id_article=11831) sul sito di RSF:
Rip.
Per il tenore del tuo intervento mi limito a
:rolleyes:
Chiunque dotato di senno ne capirà il motivo.
Gli altri si iscriveranno al Muppet group.
Ciao
Federico
Lucio Virzì
16-11-2004, 08:52
Non avrei voluto partecipare al thread grazie al tuo modo ridicolo di porre la questione che, IMHO, infanga la memoria di chi è morto per permettere anche a te di scrivere la notizia.
Ma tralascio per esprimere il mio cordoglio. :(
LuVi
Originariamente inviato da jumpermax
Ti aspetterai mica che facciano attenzione alla cosa vero? Per ora Chirac è contro Bush quindi è un amico... gli amici si sa sbagliano mica lo fanno apposta.
:rolleyes:
Solenne cazzata.
O forse vera per chi vede gli americani come dei in terra, e immaginano che gli altri sragionino allo stesso modo.
L'opinione pubblica non è informata, perchè i TG non hanno tempo per farci vedere cosa succede in quel disgraziato paese, presi come sono tutte le sere a raccogliere il disco incantato dei vari Bondi, Schifani ecc..
Ciao
Federico
Originariamente inviato da Lucio Virzì
..
Ma tralascio per esprimere il mio cordoglio. :(
LuVi
Rimarco ancora questo punto.
Ciao
Federico
Originariamente inviato da jumpermax
Ti aspetterai mica che facciano attenzione alla cosa vero? Per ora Chirac è contro Bush quindi è un amico... gli amici si sa sbagliano mica lo fanno apposta.
Jumper, come già fatto in altro thread, consiglierei almeno a te, solitamente più attento, di non partire con queste affermazioni massimaliste prive di sostanziale fondamento.
Ti cito solo un titolo e occhiello del 9/11/2004
"La Rappresaglia nascosta - La Francia ex potenza coloniale nella missione ONU".
Tengo un po' di mistero sul contenuto dell'articolo (classico "paginone") e sul giornale di cui dirò solo: no, non è "Libero".
Dirò anche che è lo stesso giornale che aveva immediatamente pubblicato in Italia le accuse dei politici Rwandesi alla Francia di "complicità" nel massacro.
Gli amici che fanno QUESTI sbagli NON sono amici e sarebbe una buona norma applicare TUTTI questa regola.
jumpermax
16-11-2004, 10:04
Non ve la prendete con me è un dato di fatto. Persino l'uccisione di un prigioniero da parte di un soldato USA che verrà processato per questo ottiene più attenzione da voi. Iniziamo a guardare quanti thread sono stati dedicati alla vicenda? Quanti thread ci sono su ogni minima probabile nefandezza americana, anche quando l'informazione citata risulta essere inattendibile e quanti si occupano della vicenda francese? Ormai è un classico: delle vicenda cecena ci se ne occupa solo quando Putin appoggia Bush, oppure quando dice qualcosa Berlusconi, quando Putin invece si opponeva all'intervento in Iraq i Ceceni manco esistevano. Classico schema dei due pesi e delle due misure.
Lucio Virzì
16-11-2004, 10:12
Originariamente inviato da jumpermax
Classico schema dei due pesi e delle due misure.
Ma di cosa stai cianciando?!?!?
Le cose sono due, il thread l'ha aperto paracleto, quindi, IMHO, interesse --30, in più l'ha aperto con un ridicolo attacco preventivo, interesse --40.
La notizia la leggerò e la commenterò, quando vorrò farlo.
"Persino l'uccisione di un prigioniero.." perchè "persino"? Che è? Non è un uomo? Vale meno di un giornalista? :rolleyes:
LuVi
jumpermax
16-11-2004, 10:19
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Ma di cosa stai cianciando?!?!?
Le cose sono due, il thread l'ha aperto paracleto, quindi, IMHO, interesse --30, in più l'ha aperto con un ridicolo attacco preventivo, interesse --40.
La notizia la leggerò e la commenterò, quando vorrò farlo.
"Persino l'uccisione di un prigioniero.." perchè "persino"? Che è? Non è un uomo? Vale meno di un giornalista? :rolleyes:
LuVi
Nell'altro thread in 2 post sei già arrivato a dire che Bush è colpevole. In questo esprimi il cordoglio e ti astieni dal postare... qualche commento su Chirac e a quanto è fuori di testa ad aver mandato la l'esercito? Dubito... Il commento su Paracleto depone ancor meno a tuo favore direi, ognuno ha i suoi pregiudizi verso gli altri ma non mi sembra bello che se ne vanti pure.
Lucio Virzì
16-11-2004, 10:25
Originariamente inviato da jumpermax
Nell'altro thread in 2 post sei già arrivato a dire che Bush è colpevole. In questo esprimi il cordoglio e ti astieni dal postare... qualche commento su Chirac e a quanto è fuori di testa ad aver mandato la l'esercito? Dubito... Il commento su Paracleto depone ancor meno a tuo favore direi, ognuno ha i suoi pregiudizi verso gli altri ma non mi sembra bello che se ne vanti pure.
Ma Bush cosa?!?! :confused:
Il commento su Paracleto? Ma sarò libero di ignorare le persone che ritengo nocive per il forum?!?!?!
Ma che dici?!?!?!?!
LuVi
Originariamente inviato da jumpermax
Non ve la prendete con me è un dato di fatto. Persino l'uccisione di un prigioniero da parte di un soldato USA che verrà processato per questo ottiene più attenzione da voi. Iniziamo a guardare quanti thread sono stati dedicati alla vicenda? Quanti thread ci sono su ogni minima probabile nefandezza americana, anche quando l'informazione citata risulta essere inattendibile e quanti si occupano della vicenda francese? Ormai è un classico: delle vicenda cecena ci se ne occupa solo quando Putin appoggia Bush, oppure quando dice qualcosa Berlusconi, quando Putin invece si opponeva all'intervento in Iraq i Ceceni manco esistevano. Classico schema dei due pesi e delle due misure.
Jumper, lasciamo perdere... sei talmente inacidito da riuscire persino ad affermare che qui sul forum "quando Putin si opponeva a Bush i ceceni non esistevano".
Dovresti sapere che non è vero, ci sono megabyte e megabyte sprecati sul tema, eppure lo dici.
E, anche ammettendo fosse vero, cade comunque l'assunto del thread, ovvero che i mezzi d'informazione "anti-Bush" non parlino contro Chirac. E' falso e basta consultare gli archivi di questi mezzi d'informazione.
Insomma, è stata montata una polemica priva di fondamento e tu gli tieni corda. La cosa mi intristisce.
Originariamente inviato da cerbert
Jumper, lasciamo perdere... sei talmente inacidito da riuscire persino ad affermare che qui sul forum "quando Putin si opponeva a Bush i ceceni non esistevano".
Dovresti sapere che non è vero, ci sono megabyte e megabyte sprecati sul tema, eppure lo dici.
E, anche ammettendo fosse vero, cade comunque l'assunto del thread, ovvero che i mezzi d'informazione "anti-Bush" non parlino contro Chirac. E' falso e basta consultare gli archivi di questi mezzi d'informazione.
Insomma, è stata montata una polemica priva di fondamento e tu gli tieni corda. La cosa mi intristisce.
Cerbet che se ne parli ok ma non danno lo stesso peso che danno quando c'è di mezzo l'Iraq ... questo è innegabile ... ad esempio questa notizia è sfuggita ai +
Costa d’Avorio, arrivano i mercenari liberiani
quasi una settimana dall'inizio della nuova crisi ivoriana, la situazione ad Abidjan resta estremamente tesa: nonostante le dichiarazioni distensive fatte dalle autorità di Parigi e Yamossoukro le forze francesi continuano a presidiare l'Hotel Ivoire, situato davanti al palazzo presidenziale. Oggi tre manifestanti sarebbero stati uccisi dai proiettili sparati dai blindati francesi per disperdere la folla che si è raccolta attorno alla residenza di Laurent Gbagbo per proteggerlo da eventuali attacchi. Intanto, i civili in fuga dal paese riferiscono di centinaia di giovani liberiani che starebbero entrando in Costa d'Avorio per offrirsi come mercenari al miglior offerente.
Originariamente inviato da sheva
Cerbet che se ne parli ok ma non danno lo stesso peso che danno quando c'è di mezzo l'Iraq ... questo è innegabile ... ad esempio questa notizia è sfuggita ai +
Messa in questo modo ti devo dare ragione.
Però prima rientriamo nel merito del thread. Il thread inizia affermando che i media "anti-Bush" chiudono gli occhi quando si tratta di stare contro Chirac. Il che già è clamorosamente falso dal momento che la fonte stessa della notizia è "Reporter Sans Frontieres" ovvero uno dei siti di riferimento dell'informazione "pacifista". E diventa ancora più falso se uno sfoglia quelli che si ritengono i quotidiani più antiamericani e che, paradossalmente, sono anche anti-russi, anti-francesi e, persino, anti-cinesi o anti-iraniani a vedere dalle denunce di volta in volta scritte.
Poi entriamo nel merito del forum. Jumper avrebbe potuto ben criticare l'atteggiamento comune anche senza andarsi ad impegolare in affermazioni quasi totalmente infondate come quelle sulla Cecenia. Avrebbe ben potuto perchè purtroppo è difficile PER CHIUNQUE sfuggire alla pervasività dei media sulla formazione dell'opinione. Da anni, quando mi provocano chiedendomi "come mai i pacifisti manifestano per l'Iraq e non per la Cecenia" io rispondo "come mai i giornali che leggete e i telegiornali che vedete dedicano tutto questo spazio all'Iraq e alle manifestazioni sull'Iraq e non alla Cecenia e ai quattro gatti che fanno i presidi per la Cecenia (perchè ci sono)".
E' purtroppo drammaticamente vero: la massa si concentra dove si concentra l'informazione di massa ed è più facile, e ci casco anch'io, parlare di qualcosa di cui parlano tutti che non parlare di una cosa di cui ti hanno parlato ma erano "pochi".
Però, quando poi si dice che l'informazione è viziata, ecco che scatta l'irrisione, perchè anche l'indignazione per la mancata azione da mancata informazione è, a quanto sembra, "innescata" a seconda delle circostanze.
Una grave, gravissima, TARA che ci portiamo tutti dentro.
Originariamente inviato da cerbert
Da anni, quando mi provocano chiedendomi "come mai i pacifisti manifestano per l'Iraq e non per la Cecenia" io rispondo "come mai i giornali che leggete e i telegiornali che vedete dedicano tutto questo spazio all'Iraq e alle manifestazioni sull'Iraq e non alla Cecenia e ai quattro gatti che fanno i presidi per la Cecenia (perchè ci sono)".
E' purtroppo drammaticamente vero: la massa si concentra dove si concentra l'informazione di massa ed è più facile, e ci casco anch'io, parlare di qualcosa di cui parlano tutti che non parlare di una cosa di cui ti hanno parlato ma erano "pochi".
infatti intendevo proprio questo .. hai ragione non è che non se ne parli e spesso ha farlo sono gli stessi che lo fanno da sempre senza distinzioni
l'informazione di massa però, quella + accessibile a tutti, quotidiani nazionali, tg etc ... danno però + peso ad alcune notizie quasi per gettare benzina sul fuoco contro alcuni e tacciono su altre questioni ...
FastFreddy
16-11-2004, 11:11
In effetti è vero:
Gli Usa attaccano l'Iraq SENZA il consenso dell'ONU e milioni di persone sfilano per le strade inneggiando alla "resistenza" iraquena.......
La Francia attacca la Costa D'avorio SENZA il consenso dell'ONU e quegli stessi milioni di persone se ne infischiano dei francesi e degli africani (tanto sò neri).....
jumpermax
16-11-2004, 11:13
Originariamente inviato da FastFreddy
In effetti è vero:
Gli Usa attaccano l'Iraq SENZA il consenso dell'ONU e milioni di persone sfilano per le strade inneggiando alla "resistenza" iraquena.......
La Francia attacca la Costa D'avorio SENZA il consenso dell'ONU e quegli stessi milioni di persone se ne infischiano dei francesi e degli africani (tanto sò neri).....
Nemmeno ci sono passati dall'ONU, evidentemente la Costa D'avorio la considerano casa propria.
Originariamente inviato da cerbert
Messa in questo modo ti devo dare ragione.
Però prima rientriamo nel merito del thread. Il thread inizia affermando che i media "anti-Bush" chiudono gli occhi quando si tratta di stare contro Chirac. Il che già è clamorosamente falso dal momento che la fonte stessa della notizia è "Reporter Sans Frontieres" ovvero uno dei siti di riferimento dell'informazione "pacifista". E diventa ancora più falso se uno sfoglia quelli che si ritengono i quotidiani più antiamericani e che, paradossalmente, sono anche anti-russi, anti-francesi e, persino, anti-cinesi o anti-iraniani a vedere dalle denunce di volta in volta scritte.
Era parso subito anche a me che l'intento di chi apriva la discussione non era quello di portare l'attenzione sulla morte del giornalista e sulla drammatica situazione in Costa d'Avorio, ma questo era solo un pretesto per ataccare gli avversari.
.. purtroppo è difficile PER CHIUNQUE sfuggire alla pervasività dei media sulla formazione dell'opinione. Da anni, quando mi provocano chiedendomi "come mai i pacifisti manifestano per l'Iraq e non per la Cecenia" io rispondo "come mai i giornali che leggete e i telegiornali che vedete dedicano tutto questo spazio all'Iraq e alle manifestazioni sull'Iraq e non alla Cecenia e ai quattro gatti che fanno i presidi per la Cecenia (perchè ci sono)".
E' purtroppo drammaticamente vero: la massa si concentra dove si concentra l'informazione di massa ed è più facile, e ci casco anch'io, parlare di qualcosa di cui parlano tutti che non parlare di una cosa di cui ti hanno parlato ma erano "pochi".
Però, quando poi si dice che l'informazione è viziata, ecco che scatta l'irrisione, perchè anche l'indignazione per la mancata azione da mancata informazione è, a quanto sembra, "innescata" a seconda delle circostanze.
Una grave, gravissima, TARA che ci portiamo tutti dentro.
Davvero da incorniciare.
Ciao
Federico
Originariamente inviato da FastFreddy
In effetti è vero:
Gli Usa attaccano l'Iraq SENZA il consenso dell'ONU e milioni di persone sfilano per le strade inneggiando alla "resistenza" iraquena.......
La Francia attacca la Costa D'avorio SENZA il consenso dell'ONU e quegli stessi milioni di persone se ne infischiano dei francesi e degli africani (tanto sò neri).....
I TG che segui tu quanto ne parlano?
Forse invece dei due pesi e delle due misure dell'opinione pubblica si dovrebbe parlare del metro valutativo degli organi di informazione, non ti pare?
Se la gente queste cose non le sente in tv (perchè varie ricerche hanno dimostrato che gli italiani si "informano" in gran parte solo con quella) come vuoi che manifesti contro?
La teoria che fa scendere in piazza solo contro gli USA è una vera cazzata, cerbert potrà elencare più di me tante manifestazioni pro cecenia, contro la Francia per gli esperimenti nucleari di Mururoa, e tanti altri casi.
Ciao
Federico
mi pare che i soldati francesi rientrino in una operazione approvata dall'ONU cmq ho trovato questo :
La guerra nel paese del cacao
La Costa d'Avorio, ex colonia francese, conquistò l'indipendenza il 7 agosto 1960 e il 27 novembre dello stesso anno venne eletto presidente Felix Houphouet-Boigny, ex parlamentare ed ex Ministro del governo francese . Houphouet-Boigny governò lo stato africano per sette mandati consecutivi rimanendo in carica sino alla sua morte avvenuta nel dicembre 1993. Durante questo lungo periodo resse in maniera efficace le sorti del suo paese, portandolo ad un invidiabile sviluppo economico. Boigny ottenne buoni risultati economici soprattutto grazie al gran numero di francesi rimasti nella ex colonia,anche se alcune sue iniziative procurano danni all'economia e all'immagine del paese come, ad esempio, la deforestazione sistematica per vendere il legname e la costruzione di un enorme basilica nel suo paese natale Yamoussoukro (seconda per dimensioni solo a San Pietro) che provocò l'indignazione del Papa.
Ma l'errore più grande commesso da Huophouet-Boigny fu quello di non riuscire a scegliersi un successore.
Resosi conto della stagnazione politica a cui si avviava il paese, nel 1990 tentò di aprire la scena politica ivoriana al multipartitismo.Purtroppo tale apertura rappresentò uno degli elementi dirompenti della situazione interna poichè, invece di portare il paese verso la democrazia, fu all'origine di frequenti lotte di potere.
Il 24 dicembre 1999 un ammutinamento dei militari si trasformò in colpo di stato e minacciò di far precipitare il paese in una guerra a sfondo etnico. In quell'occasione il generale Robrt Guei depose il presidente Konan Bedie. Alla fine di ottobre del 2000 Laurent Gbagbo viene eletto presidente con elezioni regolari e promette di portare la pace nel paese; ma l'insurrezione del settembre 2002 ha gelato le speranze.
La Costa d'Avorio è tornata nel caos, sono iniziati gli scontri in quello che fino a pochi anni fa era considerato uno dei pochi paesi africani politicamente stabili e con condizioni economiche relativamente buone.
La ribellione è iniziata il 19 settembre 2002 con lo scoppio di violenti combattimenti nella capitale commerciale Abidjan, a cui hanno fatto seguito le uccisioni di alcuni responsabili della sicurezza, del Ministro dell'interno, della famiglia,di quello della difesa e del comandante militare della città di Bouaké, anch'essa teatro di scontri tra l'esercito governativo ed i rivoltosi che hanno tentato di rovesciare il governo di Laurent Gbagbo.
All'origine di questi drammatici eventi ci sarebbero lo scontento di una parte delle Forze armate nazionali e le ambizioni di rivalsa dei protagonisti del precedente tentativo di golpe, oggi esiliati. In seguito ad un'ordinanza emessa dal governo due guarnigioni stavano per essere smobilitate e i militari si sono rivolti ai loro predecessori in esilio perché li aiutassero a organizzare la loro protesta.
La protesta è immediatamente degenerata in un tentativo di golpe, i ribelli, che hanno iniziato a farsi chiamare "Movimento patriottico della Costa d'Avorio", hanno attaccato simultaneamente caserme e armerie in tre città e si sono dimostrati ben attrezzati, disciplinati ed organizzati; inoltre dispongono di armamenti pesanti, prelevati dai magazzini dell'esercito ivoriano.Secondo alcuni osservatori i rivoltosi dispongono anche di armamenti molto moderni che non sono normalmente in dotazione alle truppe governative.
Dopo tre settimane di scontri e di tentativi di mediazione falliti, i ribelli mantenevano il controllo di buona parte del nord del Paese, compresa l'importante città di Bouakè.
Secondo gli osservatori presenti i rivoltosi possono contare su un certo appoggio da parte della popolazione locale del nord, in maggioranza musulmana (al sud invece la religione più diffusa è il cristianesimo).
Il presidente Laurent Gbagbo ha accusato il vicino Burkina Faso di essere coinvolto nell'organizzazione del tentativo di golpe ma finora nulla conferma la fondatezza di queste accuse. Dal canto suo il Burkina Faso , come anche il Mali, rimprovera alla Costa d' Avorio di avere espulso e perseguitato migliaia di suoi cittadini immigrati, presi come capri ispiratori della crisi economica.
Da una prima analisi dei fatti, oltre che dalla debolezza istituzionale del presidente Laurent Gbagbo, la rivolta potrebbe essere giustificata con la crisi politica, economica e di identità che da quattro anni interessa la Costa d'Avorio. Il paese è il primo produttore mondiale di cacao, ma la caduta dei prezzi di questo prodotto lo ha fortemente colpito. Non ha grossi giacimenti di petrolio ma occupa una posizione strategica di fronte al golfo di Guinea, i cui giacimenti offshore rappresentano una fonte prioritaria di approvvigionamento per gli Stati Uniti.L'industria petrolifera non ha però finora inciso significativamente sulla bilancia commerciale dela Costa d'Avorio, così dal 1999 l'economia del "Paese del cacao" è in recessione.Le ricette economiche consigliate dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario Internazionale non hanno fatto altro che aggravare l'indebitamento estero del Paese.
In questo momento (14 ottobre 2002) il Presidente Gbagbo sta conducendo una durissima repressione della rivolta, peraltro con esiti incerti. Tutti i tentativi di mediazione operati dai diplomatici della comunità africana dell' ECOWAS sono falliti dimostrando che il governo non ha alcuna intenzione di scendere a patti coi ribelli.
Già dai giorni immediatamente seguenti la rivolta un contingente di circa 900 uomini dell'esercito francese è presente sul territorio ivoriano; ufficialmente i soldati francesi non partecipano alle ostilità ma offrono supporto logistico ed organizzativo alle truppe governative.
La Francia, ex "padrone coloniale", è da sempre partner privilegiato per la Costa d'Avorio. A tutt'oggi il governo ivoriano non ha sovranità sulla moneta nazionale le cui fluttuazioni sono decise da Parigi.
Se gli amici francesi riusciranno nell'impresa di riappacificare la Costa d'Avorio dovranno poi supportare il Paese nella conduzione di un'altra battaglia: quella sul mercato mondiale contro la diminuzione del prezzo del caffè e del cacao, le due principali fonti di reddito del Paese.
Amu_rg550
16-11-2004, 11:46
Originariamente inviato da FastFreddy
In effetti è vero:
Gli Usa attaccano l'Iraq SENZA il consenso dell'ONU e milioni di persone sfilano per le strade inneggiando alla "resistenza" iraquena.......
La Francia attacca la Costa D'avorio SENZA il consenso dell'ONU e quegli stessi milioni di persone se ne infischiano dei francesi e degli africani (tanto sò neri).....
Originariamente inviato da jumpermax
Nemmeno ci sono passati dall'ONU, evidentemente la Costa D'avorio la considerano casa propria.
io ho trovato questo:
Costa d'Avorio: Chirac, "rischio anarchia"
La Francia continuera' la sua azione sotto mandato internazionale in Costa d'Avorio e non lascera' sviluppare una situazione che potrebbe ''condurre all' anarchia o ad un regime di natura fascista''. Lo ha detto il capo dello stato francese, Jacques Chirac, parlando nel corso di una dibattito con i giovani a Marsiglia. Chirac ha osservato che ''la Francia non sta facendo una guerra coloniale, ma ha assunto le sue responsabilita' in Costa d'Avorio sotto il mandato dell'Onu e con l'appoggio unanime dell'Unione africana''. Una della nostre missioni - ha aggiunto - era quella ''di garantire la sicurezza dei residenti francesi e stranieri in Costa d'Avorio e di permettere una transizione''.
http://www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=49516
da una breve ricerca pare che in costa d'avorio ci siano 10000 soldati, di cui 6000 francesi e 4000 caschi blu.
ora, se vogliamo discutere della scarsa rilevanza data dalla stampa a molti conflitti bene, ma inoltrarsi in paragoni quantomeno strumentali con gli usa un pò meno.
sono 2 casi completamente diversi, non c'azzeccano nulla tra di loro.
jumpermax
16-11-2004, 11:54
Originariamente inviato da Amu_rg550
io ho trovato questo:
Costa d'Avorio: Chirac, "rischio anarchia"
La Francia continuera' la sua azione sotto mandato internazionale in Costa d'Avorio e non lascera' sviluppare una situazione che potrebbe ''condurre all' anarchia o ad un regime di natura fascista''. Lo ha detto il capo dello stato francese, Jacques Chirac, parlando nel corso di una dibattito con i giovani a Marsiglia. Chirac ha osservato che ''la Francia non sta facendo una guerra coloniale, ma ha assunto le sue responsabilita' in Costa d'Avorio sotto il mandato dell'Onu e con l'appoggio unanime dell'Unione africana''. Una della nostre missioni - ha aggiunto - era quella ''di garantire la sicurezza dei residenti francesi e stranieri in Costa d'Avorio e di permettere una transizione''.
http://www.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=49516
da una breve ricerca pare che in costa d'avorio ci siano 10000 soldati, di cui 6000 francesi e 4000 caschi blu.
ora, se vogliamo discutere della scarsa rilevanza data dalla stampa a molti conflitti bene, ma inoltrarsi in paragoni quantomeno strumentali con gli usa un pò meno.
sono 2 casi completamente diversi, non c'azzeccano nulla tra di loro.
Ah no? Dunque vediamo gli americani non sono li per evitare che la situazione degeneri in un'anarchia o che prevalga un regime di tipo fascista? Il loro compito non è quello di permettere una transizione?
Originariamente inviato da jumpermax
Ah no? Dunque vediamo gli americani non sono li per evitare che la situazione degeneri in un'anarchia o che prevalga un regime di tipo fascista? Il loro compito non è quello di permettere una transizione?
Attualmente ho deciso che mi è impossibile pronunciarmi su quale sia il motivo per cui vi sono soldati occidentali in Iraq, tali e tante volte è stata cambiata versione.
D'altro canto penso che questo articolo mi aiuti abbastanza a capire, se non il motivo, COSA stanno combinando i Francesi in Costa d'Avorio.
La Francia, ex potenza coloniale, nella missione Onu
La rappresaglia nascosta
Il fardello dell'uomo bianco diventa sempre più pesante. Ancora una volta la missione civilizzatrice dell'Occidente si scontra con l'immotivata ostilità delle popolazioni locali: nove "pacificatori" francesi sono stati uccisi in Costa d'Avorio, ex paese modello del liberismo all'europea nel quale, ben presto, sbarcheranno i "marines" d'oltralpe, ovvero la mitica Legione straniera spedita a riportare la pace nell'ex-colonia.
La velina di Parigi è velocemente rielaborata dai giornalisti televisivi che hanno ormai fatto proprio il linguaggio dello scontro di civiltà: se i filmati non ritraessero facce nere e palme potremmo essere sulle sponde dell'Eufrate. E, visto che siamo in Africa, gli ineffabili colleghi possono permettersi non solo, come al solito, di cancellare la storia passata ma anche di tacere il dopo, ovvero la rappresaglia che i cugini francesi - come gli israeliani nei Territori o gli americani in Iraq - hanno portato sabato notte. Dopo che i nove militari francesi sono morti sotto le bombe che l'aviazione ivoriana rovesciava sui ribelli del nord, Chirac ha subito ordinato la distruzione di tutta la forza aerea del paese - poca cosa: due bombardieri e tre elicotteri - poi ha inviato truppe e carri armati a circondare la residenza del presidente ivoriano e, infine, ha lasciato che una folla di manifestanti venisse mitragliata. Se non fosse stato per padre Cesare Baldi, missionario del Pontificio istituto missioni estere, non avremmo mai saputo che alcune decine di persone sono state uccise mentre manifestavano. Ancora una volta i telegiornali ci avrebbero convinto che gli assalti ai negozi e alle case dei bianchi che si registrano in queste ore sono frutto di un'ondata xenofoba immotivata e brutale. Anche il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, riunito d'urgenza domenica, ha rispettato la partitura: si chiede l'immediato cessate il fuoco ma si autorizzano le forze francesi ad usare «tutti gli strumenti necessari» a completare il proprio mandato.
Crollo del cacao e interessi sul petrolio
Naturalmente non bisogna contrapporre propaganda a propaganda. Il presidente Laurent Gbagbo, che si è trovato a dover gestire la crisi economica derivata dal crollo del prezzo del cacao, del quale il paese è primo produttore mondiale, avrà certamente le sue colpe. Alla fine di un periodo di relativo benessere, che aveva indotto il paese ad aprire alla migrazione africana - un quarto degli abitanti della Costa d'Avorio viene da paesi limitrofi -, gli immigrati sono diventati il capro espiatorio appena è scoppiata la crisi. Invece di mostrarsi deciso Gbagbo ha rimestato nei sentimenti xenofobi per mantenere la propria leadership, cosa che ha reso meno credibili i suoi tentativi di trovare un'uscita pacifica alla guerra civile scoppiata nel 2002. Del resto, in un paese messo in ginocchio dalla crisi del prezzo del cacao e dalla totale liberalizzazione del mercato agricolo - imposta nel 2000 dal Fondo Monetario e dalla Banca Mondiale malgrado le aperte ribellioni dei contadini - il conflitto secessionista era praticamente inevitabile.
Con sullo sfondo gli interessi petroliferi della regione - che vedono la capitale Abidjan trasformarsi in uno snodo fondamentale d'interessi e oleodotti - i francesi hanno avuto buon gioco a finanziare la guerriglia del nord, o almeno sono stati accusati di farlo. E le Nazioni Unite, invece di chiedere chiarimenti sul ruolo di Parigi, hanno pensato bene di inserire le truppe francesi nella missione di pace destinata a mantenere una zona cuscinetto fra il territorio controllato dal governo e la zona controllata dai ribelli. Lo schieramento di 4.500 soldati, nel 2002, ha inevitabilmente alimentato il sospetto di un coinvolgimento della Francia nella secessione e nei tentativi di rovesciare il governo legittimo che, nel frattempo, continuava le trattative. Poi, il 29 settembre scorso, la rottura: il Parlamento non rispetta la scadenza per le riforme politiche richieste dai ribelli, i ribelli ignorano la scadenza per il disarmo e, il 28 ottobre, ritirano i ministri dal governo di unità nazionale allestito da Gbagbo. Il conflitto si riaccende.
Il 4 novembre scorso l'aviazione governativa riprende le operazioni nel nord del paese e, due giorni dopo, colpisce le postazioni francesi - ufficialmente per errore - lasciando appunto sul terreno nove morti e una ventina di feriti. La reazione di Parigi non si fa attendere. Dopo aver distrutto l'aviazione ivoriana e avere occupato l'aeroporto internazionale di Abidjan, lunghi convogli di carri armati francesi imboccano i viali della capitale diretti verso la residenza del presidente. A questo punto scoppia il finimondo.
Secondo James Copnall, corrispondente della Bbc, a quel punto tutti sembravano certi che i francesi fossero in procinto di portare a termine un colpo di stato, e le radio locali hanno cominciato a chiamare a raccolta gli ivoriani che si sono riversati per le strade per fare da "scudi umani" al presidente. Naturalmente Parigi nega di avere mai avuto l'intenzione di deporre Gbagbo così come gli ufficiali del 43° battaglione negano di avere sparato se non in aria, giusto per intimidire i protestanti. Ma la testimonianza di padre Baldi, missionario in una parrocchia di Abidjan, non potrebbe essere più eloquente: i francesi hanno sparato dai carri e dagli elicotteri con proiettili traccianti che, di notte, «attraversano l'aria come lingue di fuoco», ha dichiarato al giornalista del Corriere della Sera che l'ha intervistato. Stime ufficiali sul numero delle vittime ancora non ce ne sono. Secondo la Croce Rossa più di 400 persone sarebbero rimaste ferite negli scontri del fine settimana ma non c'è alcun dato sui morti che, stando alle fonti locali, sarebbero alcune decine. Un'incertezza che alimenta la violenza.
E non mi piace per niente visto che mandare carri armati di fronte alla presidenza di un paese NON rientra nei compiti di una missione ONU di vigilanza.
Amu_rg550
16-11-2004, 12:12
Originariamente inviato da jumpermax
Ah no? Dunque vediamo gli americani non sono li per evitare che la situazione degeneri in un'anarchia o che prevalga un regime di tipo fascista? Il loro compito non è quello di permettere una transizione?
ti riquoto il tuo post, così forse mi spiego meglio
Originariamente inviato da jumpermax
Nemmeno ci sono passati dall'ONU, evidentemente la Costa D'avorio la considerano casa propria.
e già qua c'è un errore di fondo tuo.
forse sei troppo preso a dare addosso agli "antiamericani" per capire che NON puoi paragonare le 2 cose, se non a livello di interesse mediatico.
c'è chi è andato lì perchè la maggioranza degi stranieri in loco è francese (e se vogliamo aggiungere, perchè da ex paese coloniale gode e vuol continuare a godere di un canale privilegiato) con mandato onu ed unanimità, e c'è chi prima ci dice che ci sono le wdm, poi contatti con alqaeda poi infine, che si va lì a portare democrazia. in modo totalmente unilaterale.
la francia non mi pare abbia mandato per occupare il paese ma come pacificatore. poi che la cosa mi piaccia o meno (e non mi piace) è un altro discorso.
se vogliamo discutere nello specifico delle 2 cose bene, se usiamo pretesti banali per dare addosso no.
se vogliamo discutere dei morti causati dall'imperizia o dall'arroganza francese bene, tanto non ho nulla da dover giustificare: un morto è sempre un morto, che sia un civile iracheno o francese.
la cosa che non puoi paragonare sono i perchè la francia e gli usa siano in territorio straniero, e chi li abbia mandati lì.
Originariamente inviato da jumpermax
Ah no? Dunque vediamo gli americani non sono li per evitare che la situazione degeneri in un'anarchia o che prevalga un regime di tipo fascista? Il loro compito non è quello di permettere una transizione?
Non ti sembra una interpretazione un pò forzata questa? Forse neanche il povero de Gagliardon riusciva a fare voli così lunghi per omettere completamente che prima c'è stata una guerra (sulle cui motivazioni si è sentito di tutto, e il contrario di tutto) provocata dagli stessi che poi dovrebbero evitare che la situazione degeneri (come invece purtroppo è accaduto).
Ciao
Federico
jumpermax
16-11-2004, 12:16
Originariamente inviato da cerbert
Attualmente ho deciso che mi è impossibile pronunciarmi su quale sia il motivo per cui vi sono soldati occidentali in Iraq, tali e tante volte è stata cambiata versione.
D'altro canto penso che questo articolo mi aiuti abbastanza a capire, se non il motivo, COSA stanno combinando i Francesi in Costa d'Avorio.
Cerbert il discorso mi sembra che sia abbastanza chiaro, non mi sembra un'eresia che le mansioni di un esercito cambino a seconda della situazione, anzi mi sembra un fatto scontato.
Originariamente inviato da jumpermax
Cerbert il discorso mi sembra che sia abbastanza chiaro, non mi sembra un'eresia che le mansioni di un esercito cambino a seconda della situazione, anzi mi sembra un fatto scontato.
In genere è consuetudine che al termine di una guerra l'ONU mandi caschi blù di paesi non appartenenti a paesi confinanti e/o coinvolti nella guerra.
Ciao
Federico
jumpermax
16-11-2004, 12:21
Originariamente inviato da Amu_rg550
ti riquoto il tuo post, così forse mi spiego meglio
e già qua c'è un errore di fondo tuo.
forse sei troppo preso a dare addosso agli "antiamericani" per capire che NON puoi paragonare le 2 cose, se non a livello di interesse mediatico.
c'è chi è andato lì perchè la maggioranza degi stranieri in loco è francese (e se vogliamo aggiungere, perchè da ex paese coloniale gode e vuol continuare a godere di un canale privilegiato) con mandato onu ed unanimità, e c'è chi prima ci dice che ci sono le wdm, poi contatti con alqaeda poi infine, che si va lì a portare democrazia. in modo totalmente unilaterale.
la francia non mi pare abbia mandato per occupare il paese ma come pacificatore. poi che la cosa mi piaccia o meno (e non mi piace) è un altro discorso.
se vogliamo discutere nello specifico delle 2 cose bene, se usiamo pretesti banali per dare addosso no.
se vogliamo discutere dei morti causati dall'imperizia o dall'arroganza francese bene, tanto non ho nulla da dover giustificare: un morto è sempre un morto, che sia un civile iracheno o francese.
la cosa che non puoi paragonare sono i perchè la francia e gli usa siano in territorio straniero, e chi li abbia mandati lì.
Quindi per "pacificare" un paese si assedia il palazzo del governo e si distrugge il suo esercito, mmh ok mi sembra chiaro. E questo per tutelare la minoranza francese che teoricamente essendo in uno stato straniero sovrano al massimo dovrebbe essere evaquata e certo non difesa con l'esercito. Ma va be capisco che i cugini francesi siano un po' "arroganti" e succeda... non sono mica brutti e cattivi come gli americani...
jumpermax
16-11-2004, 12:22
Originariamente inviato da flisi71
In genere è consuetudine che al termine di una guerra l'ONU mandi caschi blù di paesi non appartenenti a paesi confinanti e/o coinvolti nella guerra.
Ciao
Federico
Ah si? Trovami 150'000 caschi blu da inviare in Iraq e poi ne riparliamo.
Originariamente inviato da jumpermax
Cerbert il discorso mi sembra che sia abbastanza chiaro, non mi sembra un'eresia che le mansioni di un esercito cambino a seconda della situazione, anzi mi sembra un fatto scontato.
A me sembra che "la situazione" sia quantomeno difficile da definire in entrambi i casi. Per cui non mi sembra vi sia NIENTE di scontato.
E non è mia abitudine fidarmi di chi ha cambiato la propria versione sulla "situazione" 10 volte dandogli credito sulla 11ma affermazione.
Anzi, in realtà già mi fido poco di chi, avendo detto che era solo lì per "vigilare", ora si ritiene in diritto di "agire" unilateralmente nonostante sia parte di una missione multilaterale.
Per chiarirci, un idraulico che dopo avermi smontato bagno, sfasciato tubi, devastato caldaia e distrutto financo l'impianto elettrico, io NORMALMENTE lo metto alla porta. Nonostante lui affermi, lapalissianamente, che ORA la sua presenza sarebbe indispensabile. No, grazie, troverò un altro idraulico o lascerò che la casa mi crolli sulla testa... ma a questo non do in mano neanche una piastrella perchè, al minimo, sospetto che stia tirando a fregarmi.
A me sembra logico, ad altri folle... immagino che il mondo sia bello perchè vario.
Originariamente inviato da jumpermax
Ah si? Trovami 150'000 caschi blu da inviare in Iraq e poi ne riparliamo.
In Iraq c'è una forza di occupazione, non ci sono caschi blù.
Il paragone non è fattibile.
Ciao
Federico
jumpermax
16-11-2004, 12:29
Originariamente inviato da cerbert
A me sembra che "la situazione" sia quantomeno difficile da definire in entrambi i casi. Per cui non mi sembra vi sia NIENTE di scontato.
E non è mia abitudine fidarmi di chi ha cambiato la propria versione sulla "situazione" 10 volte dandogli credito sulla 11ma affermazione.
Anzi, in realtà già mi fido poco di chi, avendo detto che era solo lì per "vigilare", ora si ritiene in diritto di "agire" unilateralmente nonostante sia parte di una missione multilaterale.
Per chiarirci, un idraulico che dopo avermi smontato bagno, sfasciato tubi, devastato caldaia e distrutto financo l'impianto elettrico, io NORMALMENTE lo metto alla porta. Nonostante lui affermi, lapalissianamente, che ORA la sua presenza sarebbe indispensabile. No, grazie, troverò un altro idraulico o lascerò che la casa mi crolli sulla testa... ma a questo non do in mano neanche una piastrella perchè, al minimo, sospetto che stia tirando a fregarmi.
A me sembra logico, ad altri folle... immagino che il mondo sia bello perchè vario.
Come ho detto sopra... trovatemi 150'000 caschi blu da mandare in Iraq e ne riparliamo. Perchè adesso l'alternativa è o la coalizione attuale o il nulla e guardiamo che succede.
Mi riquoto.
Originariamente inviato da cerbert
Per chiarirci, un idraulico che dopo avermi smontato bagno, sfasciato tubi, devastato caldaia e distrutto financo l'impianto elettrico, io NORMALMENTE lo metto alla porta. Nonostante lui affermi, lapalissianamente, che ORA la sua presenza sarebbe indispensabile. No, grazie, troverò un altro idraulico o lascerò che la casa mi crolli sulla testa... ma a questo non do in mano neanche una piastrella perchè, al minimo, sospetto che stia tirando a fregarmi.
Detto questo, però, sul tema della discussione ti do' pienamente ragione. Le affermazioni di Chirac non cancellano il fatto che l'esercito francese abbia agito senza autorizzazione, senza mandato e in maniera fondamentalmente errata e sospetta.
In quanto se la preoccupazione era la sicurezza della minoranza francese, avrebbero dovuto dare istruzioni alle ambasciate di raccogliere i cittadini e poi, con una parte delle forze armate, creare dei corridoi di sicurezza per gli aereoporti. Agendo in questo modo hanno, invece, sostanzialmente lasciato esposti i civili ai rischi di un linciaggio.
Altre preoccupazioni NON gli pertinevano in quanto il loro mandato era molto preciso.
Il fatto che questo non sia stato messo sufficientemente sotto accusa, da me fra gli altri, è grave e posso addurre a parziale discolpa l'impatto che l'informazione "mainstream" ha PERSINO su chi, comunque, legge informazione più approfondita.
Non è molto ma posso giurare che non è che gli USA mi stiano più sulle balle della Francia, quando fanno così.
:D
Per capirci. Una volta detto che i francesi si comportano né più e nè meno come gli americani, chi approva l'operato americano approva anche quello dei fancesi? O no?
nessuno ha imparato nulla dal rwanda, nè la Francia nè l'Onu, ma sopratutto è allucinante la gestione della politica estera francese, in cui la popolazione si rende conto di essere in guerra con dubbie motivazioni quando vede le prime bare tornare in patria...:rolleyes:
a proposito di giornalisti in Costa d'avorio, Jean Hélène cos'era, meno importante? E Guy-André Kieffer?Vogliamo ricordare anche loro, no?
Originariamente inviato da ni.jo
nessuno ha imparato nulla dal rwanda, nè la Francia nè l'Onu, ma sopratutto è allucinante la gestione della politica estera francese, in cui la popolazione si rende conto di essere in guerra con dubbie motivazioni quando vede le prime bare tornare in patria...:rolleyes:
a proposito di giornalisti in Costa d'avorio, Jean Hélène cos'era, meno importante? E Guy-André Kieffer?Vogliamo ricordare anche loro, no?
Senza riaprire la polemica, io ripeto che la provocazione di Paracleto e, poi, di Jumper, sebbene mirata male (si era partiti parlando di organi stampa) aveva un fondo di legittimità.
Riflettendoci su ho trovato davvero sconcertante lo scoprirmi così condizionato dall'informazione "di massa" da leggere la notizia sulle MIE fonti di informazione, indignarmi (ovviamente su questo vale solo la mia parola) MA POI non pensare a riportarla sul forum...
:muro: :muro:
Originariamente inviato da cerbert
Senza riaprire la polemica, io ripeto che la provocazione di Paracleto e, poi, di Jumper, sebbene mirata male (si era partiti parlando di organi stampa) aveva un fondo di legittimità.
Riflettendoci su ho trovato davvero sconcertante lo scoprirmi così condizionato dall'informazione "di massa" da leggere la notizia sulle MIE fonti di informazione, indignarmi (ovviamente su questo vale solo la mia parola) MA POI non pensare a riportarla sul forum...
:muro: :muro:
Capisco, ma ho la velata impressione che l'intenzione del 3d anche ora sia differente dal ricordare gli eventi della costa d'avorio,quanto pittosto quella di polemizzare su informazione di sinistra, francia e tirar acqua al proprio mulino in iraq.
Altrimenti, visto chje non esistono solo fonti di sinistra, perchè dimenticarsi di Guy-André Kieffer, scomparso in circostanze misteriose il 16 aprile scorso, accusatore di Gbagbo, e Jean Hélène, il corrispondente di Radio France Internationale ad Abidjan, freddato da due colpi di pistola alla nuca da un poliziotto perché cercava di intervistare gli undici oppositori del presidente Gbagbo appena rilasciati dopo diversi giorni in stato di fermo?
Reporter senza frontiere sotto choc per la morte del corrispondente di RFI
23 OTTOBRE 2003
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"E' di fondamentale importanza avviare immediatamte un'inchiesta indipendente e approfondita e che le perizie balistiche e l'autopsia determino le circostanze esatte della morte del giornalista ", ha dichiarato Robert Ménard, segretario generale di Reporter senza frontiere. "Le autorità del paese, e in primo luogo il presidente Laurent Gbagbo, hanno la precisa responsabilità di vigilare affinché sia fatta piena luce su quanto accaduto. Devono essere prese delle sanzioni esemplari nei confronti del, o dei, responsabili dell'assassinio di questo giornalista", ha aggiunto.
Reporter senza frontiere ricorda che i corrispondenti delle testate straniere in Costa d'Avorio, sono da alcuni anni, regolarmente oggetto di pesanti minacce. Il precedente corrispondente di RFI, Bruno Minas, era stato costretto a abbandonare il paese per le ripetute e minacciose pressioni nei suoi confronti. Dal settembre 2002 e con l'inizio della guerra, la situazione è ulteriormente peggiorata. I media francesi, RFI in primis, sono accusati di fare il gioco dei ribelli. I media pubblici e i quotidiani privati filo-governativi hanno a più riprese chiamato in causa i giornalisti stranieri, citati come complici dei ribelli.
Nell'ottobre 2002, di ritorno da una missione in Costa d'Avorio, Reporter senza frontiere scriveva nel rapporto: "Con le loro dichiarazioni, la presidenza della Repubblica, il ministero della Comunicazione e i media di Stato, si sono associati ai giornali privati più virulenti, nel diffondere l'idea, tra la popolazione del paese, che la stampa internazionale era in parte responsabile degli avvenimenti. In questo senso, le autorità e i media pubblici hanno reso ancora più delicate le condizioni di lavoro dei giornalisti stranieri". A più riprese, l'organizzazione internazionale per la difesa della libertà di stampa aveva chiesto alle autorità di prendere tutte le misure necessarie per rafforzare la sicurezza dei giornalisti stranieri. Il 21 ottobre 2003, Jean Hélène, 48 anni, corrispondente di RFI in Costa d'Avorio da diversi mesi, è stato ucciso con colpi di arma da fuoco mentre si trovava nelle vicinanze della Direzione generale della polizia nazionale (DGPN). Il giornalista voleva intervistare degli oppositori del regime liberati dopo qualche giorno di detenzione. Secondo la polizia, Jean Hélène è stato colpito la testa. Un poliziotto, presunto autore dell'omicidio, è stato interrogato dalla DGPN. Il capo di Stato, Laurent Gbagbo, il Primo ministro, Seydou Diarra, e l'ambasciatore di Francia in Costa d'Avorio, Gildas Le Lidec, si sono recati sul luogo dove è avvenuto l'omicidio nella serata.
"Non aspettare di essere privato della libertà di stampa per difenderla!"
Contatti:
Reporter senza frontiere
Amu_rg550
16-11-2004, 14:02
Originariamente inviato da jumpermax
Quindi per "pacificare" un paese si assedia il palazzo del governo e si distrugge il suo esercito, mmh ok mi sembra chiaro. E questo per tutelare la minoranza francese che teoricamente essendo in uno stato straniero sovrano al massimo dovrebbe essere evaquata e certo non difesa con l'esercito. Ma va be capisco che i cugini francesi siano un po' "arroganti" e succeda... non sono mica brutti e cattivi come gli americani...
io non ho certo preso le difese di parigi, per come gestisce la cosa.
se si vuole discutere di quello che fa o non fa, dovrebbe fare o non fare, la francia lì, va bene.
se vuoi parlare di abusi della loro posizione di pacificatori, di spari sulla folla e di mezzi schierati non certo per difesa, va bene.
(anche se, date le reazioni, pare che dia più fastidio a me e a te qui nel forum che al resto del mondo, onu ed usa in primis........)
quello che sto cercando di farti capire da qualche post è che imho parlare di usa ed iraq qui, se non come paragone puramente mediatico , non c'entra.
tutto qui.
Originariamente inviato da Amu_rg550
uff...certo che :D
Dovresti editare. Non ho ancora deciso se queste osservazioni sono o non sono accettabili.
E, fino a che non mi decido, per non sbagliare faccio editare.
Amu_rg550
16-11-2004, 14:43
Originariamente inviato da cerbert
Dovresti editare. Non ho ancora deciso se queste osservazioni sono o non sono accettabili.
E, fino a che non mi decido, per non sbagliare faccio editare.
editato.
hai pvt.
LittleLux
16-11-2004, 14:45
Mah! Dico solo una cosa. In Africa, purtroppo, i francesi stanno tutt'ora utilizzando metodi coloniali. Anche quando indossano un casco blu dell'onu.
Il fatto èche quei paesi, tanto poveri, in realtà non sono. E le ricchezze minerarie che ivi si trovano fanno gola a molti...e chi se ne frega dei poveracci, negri per di più, che ci rimettono la pelle.
jumpermax
16-11-2004, 15:01
Originariamente inviato da ni.jo
Capisco, ma ho la velata impressione che l'intenzione del 3d anche ora sia differente dal ricordare gli eventi della costa d'avorio,quanto pittosto quella di polemizzare su informazione di sinistra, francia e tirar acqua al proprio mulino in iraq.
Altrimenti, visto chje non esistono solo fonti di sinistra, perchè dimenticarsi di Guy-André Kieffer, scomparso in circostanze misteriose il 16 aprile scorso, accusatore di Gbagbo, e Jean Hélène, il corrispondente di Radio France Internationale ad Abidjan, freddato da due colpi di pistola alla nuca da un poliziotto perché cercava di intervistare gli undici oppositori del presidente Gbagbo appena rilasciati dopo diversi giorni in stato di fermo?
La questione è che se solo certi fatti vengono riportati ed altri taciuti o comunque ignorati l'opinione pubblica si forma poi la strana idea che la questione sia esclusivamente americana o irakena. Se il problema è questo genere di azioni da parte dei governi occidentali anche la vicenda della costa d'avorio avrebbe il suo rilievo, invece non mi sembra. C'è una sproporzione mediatica tra la questione irakena e tutti gli altri conflitti, il Darfur, la questione dei Montagnard, la Costa D'Avorio, lo stesso Afghanistan e il Kosovo. Ma stando ai media sembra che l'unico conflitto in corso sia quello irakeno...
LittleLux
16-11-2004, 15:07
Originariamente inviato da jumpermax
La questione è che se solo certi fatti vengono riportati ed altri taciuti o comunque ignorati l'opinione pubblica si forma poi la strana idea che la questione sia esclusivamente americana o irakena. Se il problema è questo genere di azioni da parte dei governi occidentali anche la vicenda della costa d'avorio avrebbe il suo rilievo, invece non mi sembra. C'è una sproporzione mediatica tra la questione irakena e tutti gli altri conflitti, il Darfur, la questione dei Montagnard, la Costa D'Avorio, lo stesso Afghanistan e il Kosovo. Ma stando ai media sembra che l'unico conflitto in corso sia quello irakeno...
Oddio, guarda che questa scarsità di notizie intererssa anche i media di dx. Per quanto ne so, gli unici ad avere approfondito la questione, sono quelli di radio popolare, noti comunistacci.:D
Originariamente inviato da jumpermax
La questione è che se solo certi fatti vengono riportati ed altri taciuti o comunque ignorati l'opinione pubblica si forma poi la strana idea che la questione sia esclusivamente americana o irakena. Se il problema è questo genere di azioni da parte dei governi occidentali anche la vicenda della costa d'avorio avrebbe il suo rilievo, invece non mi sembra. C'è una sproporzione mediatica tra la questione irakena e tutti gli altri conflitti, il Darfur, la questione dei Montagnard, la Costa D'Avorio, lo stesso Afghanistan e il Kosovo. Ma stando ai media sembra che l'unico conflitto in corso sia quello irakeno...
però, scusa, dato che i giornali ne han parlato, (liberazione di certo, il manifesto anche http://www.ilmanifesto.it/ricerca/ric.php3 , l'unità è il primo link che alta fuori dalle news di google: http://news.google.it/news?q=costa+d'avorio&hl=it&lr=&ie=UTF-8&sa=N&tab=wn) allora il silenzio è della tv...
...e chi ha in mano l'opinione pubblica in italia, i noglobal o bertinotti? :uh: :D
cmq per quanto riguarda i francesi e la loro gestione della politica estera (assolutamente coloniale), ripeto che il rwanda avrebbe dovuto insegnare qualcosa, invece :nono:
ESTERI
Attacco aereo a Bouaké: morto anche un americano, 22 i feriti
Costa d'Avorio, uccisi 9 soldati francesi
Le truppe di Parigi hanno distrutto su ordine di Chirac due jet e tre elicotteri militari ivoriani. Scontri all'aeroporto di Abidjan
ABIDJAN - Si infiamma la guerra civile in corso da due anni in Costa d'Avorio. Nove soldati francesi della forza di interposizione sono stati uccisi e 22 feriti nella città di Brobo, vicino a Bouaké, controllata dai ribelli del nord, in seguito a un attacco aereo. Ucciso anche un cittadino americano, forse un missionario, fa sapere la presidenza francese da Parigi.
Forze Onu in Costa d'Avorio (Reuters)
Per ritorsione i soldati francesi hanno attaccato i velivoli militari ivoriani all'aeroporto di Abidjan, prima città del Paese. «Due aerei Sukhoi-25 di fabbricazione russa, tre elicotteri dell'esercito ivoriano sono stati distrutti», ha detto Jean-Victor Nkolo, portavoce della missione Onu in Costa d'Avorio. Secondo il portavoce militare Onu in Costa d'Avorio, dove sono presenti 6 mila Caschi blu, Philippe Moreux, i velivoli ivoriani intendevano colpire la città controllata dai ribelli. L'attacco è avvenuto intorno alle 13,30.
CHIRAC: «DISTRUGGERE AEREI» - Il presidente francese Jacques Chirac ha ordinato di «distruggere i velivoli militari ivoriani utilizzati nei giorni scorsi in violazione del cessate il fuoco». Lo conferma un comunicato dall'Eliseo a Parigi.
La Francia ha inoltre spostato tre caccia Mirage-F1 dal Ciad in Gabon come «misura precauzionale» per la situazione in Costa d'Avorio e ha inviato anche due compagnie di sostegno ai soldati già presenti in Costa d'Avorio.
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu, riunito d'urgenza sabato sera su richiesta della Francia sul caso Costa d'Avorio, ha condannato gli attacchi ivoriani dando pieno appoggio all'azione francese e chiesto un immediato stop a tutte le operazioni militari.
SCONTRI - Un portavoce delle forze armate della Costa d'Avorio ha detto che l'attacco contro i francesi è stato «un errore». Intorno alle 16 (le 17 in Italia) sono scoppiati violenti scontri tra soldati francesi e forze ivoriane intorno all'aeroporto di Abidjan, che è stato chiuso, secondo il portavoce della forza francese in Costa d'Avorio (4 mila soldati su mandato Onu), colonnello Henry Aussavy. Per una fonte militare ivoriana, due soldati dell'esercito della Costa d'Avorio sono rimasti feriti. Una folla di sostenitori del governo ha cercato di assalire la base francese di stanza all'aeroporto dopo la distruzione dei velivoli ivoriani. Per disperdere la folla le truppe francesi hanno fatto uso dei gas lacrimogeni. Un aereo militare francese è stato danneggiato. Lo si apprende da fonti militari a Parigi.
Il liceo francese di Abidjan è stato dato alle fiamme, secondo alcuni testimoni. Violente esplosioni e sparatorie sabato sera nella capitale Yamoussoukro: testimoni hanno riferito di esplosioni mentre alte fiamme si levano accanto al palazzo presidenziale dove sono dislocati gli elicotteri militari. «Siamo stati attaccati dai francesi», ha detto per telefono un militare parlando dall'interno del palazzo.
APPELLI - Il ministro degli Esteri francese, Michel Barnier, ha fatto appello al presidente ivoriano Laurent Gbagbo ad assumersi «le sue responsabilità per riportare la calma nel Paese». Un appello simile è stato rivolto anche dal rappresentante Ue degli Esteri, Javier Solana. Gbagbo ha invitato gli ivoriani, «anche se sono arrabbiati per quanto è avvenuto», a non mettere a repentaglio le vite e i beni degli stranieri in Costa d'Avorio.
COMBATTIMENTI FRA GOVERNATIVI E RIBELLI - Combattimenti sono iniziati sabato pomeriggio fra le truppe governative e i ribelli di Forze nuove (Fn) a Sakassou, a sud di Bouaké. Lo ha detto il portavoce di Fn, Sidiki Konatè. Le forze governative hanno iniziato giovedì a bombardare con aerei posizioni dei ribelli nel nord.
MISSIONARI - «I missionari di S.Luigi Orione a Korhogo, Bouaké e Abidjan da diversi giorni risultano isolati», dice un comunicato del movimento missionario di don Orione. «È divenuto impossibile muoversi e soprattutto operare in favore dei civili. Noi continueremo sino alla fine nel compiere la nostra opera sperando che la comunità internazionale ponga fine a un inutile spargimento di sangue».
Una parte del personale di Medici senza frontiere Olanda dell'ospedale di Danané, nella zona controllata dai ribelli, è stata messa al sicuro.
6 novembre 2004 - Corriere.it
Paracleto
16-11-2004, 21:46
Originariamente inviato da sheva
che se ne parli ok ma non danno lo stesso peso che danno quando c'è di mezzo l'Iraq ... questo è innegabile ... ad esempio questa notizia è sfuggita ai +
il resto è fuffa forumistica, anime belle che negano l'evidente dietro i se e i ma e i però.
p.s.
le provocazioni sono volute
chi si sente offeso, o si sente in mezzo a quelli che parlano solo di ciò che fa comodo a loro o semplicemente ha la coda di paglia.
sempre IMHO ovviamente, che non sia mai.
jumpermax
16-11-2004, 21:49
Originariamente inviato da Paracleto
il resto è fuffa forumistica, anime belle che negano l'evidente dietro i se e i ma e i però.
un tipo con la barba diceva "chi di voi è senza peccato..." :D
Paracleto
16-11-2004, 21:54
Originariamente inviato da jumpermax
un tipo con la barba diceva "chi di voi è senza peccato..." :D
Ferrara?
jumpermax
16-11-2004, 21:59
Originariamente inviato da Paracleto
Ferrara?
Quasi... :D
see, see.
intanto, se davvero siete informati, scavate nei cimiteri scartando le ossa che non vi interessano, se fà piacere a voi.;)
e in culo al non seguire il troll.
Originariamente inviato da ni.jo
see, see.
intanto, se davvero siete informati, scavate nei cimiteri scartando le ossa che non vi interessano, se fà piacere a voi.;)
e in culo al non seguire il troll.
Cmq, penso che quello irakeno sia il conflitto che, ahimè, ci metterà il pepe al culo per molti anni a venire.
L'Africa, se avanzerà qualcosa, sarà per i nostri nipotini.
Mica si può sputtanare un bisnessss audiovisivo così per uno (o tre, a questo punto, che dite? ;) ) 'spaccamaroni di giornalista, che farebbero bene a stersene a casa loro che sono pure pagati molto e poi si candidano per l'ulivo'.
Allegria.
Paracleto
16-11-2004, 23:16
Originariamente inviato da ni.jo
Cmq, penso che quello irakeno sia il conflitto che, ahimè, ci metterà il pepe al culo per molti anni a venire.
L'Africa, se avanzerà qualcosa, sarà per i nostri nipotini.
Mica si può sputtanare un bisnessss audiovisivo così per uno (o tre, a questo punto, che dite? ;) ) 'spaccamaroni di giornalista, che farebbero bene a stersene a casa loro che sono pure pagati molto e poi si candidano per l'ulivo'.
Allegria.
credo che tu abbia le idee un po' confuse
Originariamente inviato da Paracleto
credo che tu abbia le idee un po' confuse
bah, se pensi davvero che la tv in italia sia in mano a chi scende in piazza ( e te lo dice uno che non scende in piazza, ) sono felice del tuo giudizio.
cmq, ti spiace chiedere ad un mod di editare il titolo della discussione, quei due sono scomparsi ma dubito li troveranno mai.
Paracleto
16-11-2004, 23:28
Originariamente inviato da ni.jo
bah, se pensi davvero che la tv in italia sia in mano a chi scende in piazza ( e te lo dice uno che non scende in piazza, ) sono felice del tuo giudizio.
ovviamente non mi riferivo a questo
mi riferivo al fatto che , come detto in occasione di altri incidenti, fare il giornalista in zona e tempo di guerra è rischioso, e chi lo fa dovrebbe saperlo.
MA
Rimane il fatto che se un carro armato spara contro un hotel e ammazza un giornalista occidentale, allora tutti a stracciarsi le vesti, per questo povero cristo non si è alzata una mosca, ne sui media mainstream ne su questo forum
cmq, ti spiace chiedere ad un mod di editare il titolo della discussione, quei due sono scomparsi ma dubito li troveranno mai.
boh, per me
suggeriscimi qualcosa, non mi viene in mente niente, proponi ed edito.
ah gia che non fa editare il titolo
insomma se vi va editate quello che vi pare
paracleto, il giornalista in tempo di guerra, se viene ammazzato al di fuori della prime time televisiva o lontano dai riflettori viene ricordato giusto da te cerbert e altri cento.
L'iraq ha, pare, un buon motivo per stare là (sai, 'la prima potenza democratica del mondo alle prese col suo secondo vietnam che porterà le orde di mohammed direttamente sotto casa tua' suona meglio che 'il decrepito e marcecescente impero coloniale francese tira gli ultimi sulgulti' a meno che non si trasformi in un rwanda...beh, ma anche del rwanda 'chi se ne frega in fondo, sono guerre razziali, cose loro'.
Come no.
Ma la cosa pare riguardare l'unico media che sembra ancora esistere, ovvero la tv (di cui la Gruber è l'incontrastata padrona :read: )... perchè le altre fonti, senza imho, ne parlano: non danno la stessa importanza? Sono d'accordo: sbagliano, perchè come ti dicevo per me l'Africa sarà il prossimo problema, dovessimo mai superare quelo del m.o.
Ma il mio parere conta, giustamente, come il turacciolo di un est-est-est. :D
Paracleto
16-11-2004, 23:54
Originariamente inviato da ni.jo
paracleto, il giornalista in tempo di guerra, se viene ammazzato al di fuori della prime time televisiva o lontano dai riflettori viene ricordato giusto da te cerbert e altri cento.
L'iraq ha, pare, un buon motivo per stare là (sai, 'la prima potenza democratica del mondo alle prese col suo secondo vietnam che porterà le orde di mohammed direttamente sotto casa tua' suona meglio che 'il decrepito e marcecescente impero coloniale francese tira gli ultimi sulgulti' a meno che non si trasformi in un rwanda...beh, ma anche del rwanda 'chi se ne frega in fondo, sono guerre razziali, cose loro'.
Come no.
Ma la cosa riguarda l'unico media che sembra ancora esistere, ovvero la tv, perchè le altre fonti, per lo meno quelle a cui attingo io, ne parlano.
mi spiace, senza offesa, ma non è vero, o meglio, non è esatto
ricordo bene il casino fatto per quello morto per i cannoneggiamenti subiti dall'hotel dove stava ad opera di americani
ricordo quello ammazzato mentre veniva ripreso dalle telecamere e colito dai proiettili del'elicottero
questo qua si direbbe che non è mai esistito, pure io, l'ho letto su due giornali e ciao
negli altri due casi invece... come dire... mi pare che le varie morti abbiano pesi differenti, e poichè si tratta di professionisti e non di terroristi la cosa non mi pare molto giusta
chiedo ai moderatori di editare il titolo, eccetera.
Originariamente inviato da Paracleto
mi spiace, senza offesa, ma non è vero, o meglio, non è esatto
ricordo bene il casino fatto per quello morto per i cannoneggiamenti subiti dall'hotel dove stava ad opera di americani
ricordo quello ammazzato mentre veniva ripreso dalle telecamere e colito dai proiettili del'elicottero
questo qua si direbbe che non è mai esistito, pure io, l'ho letto su due giornali e ciao
negli altri due casi invece... come dire... mi pare che le varie morti abbiano pesi differenti, e poichè si tratta di professionisti e non di terroristi la cosa non mi pare molto giusta
chiedo ai moderatori di editare il titolo, eccetera.
ti ricordi il giornalista italiano ucciso dal carro israeliano quasi in diretta tv? Neanche io ti saprei dire il nome, ma ricordo le immagini, cerco e te lo dico: Raffaele Ciriello; capisci cosa voglio dire?Te lo ricordavi Raffaele Ciriello?
Abbiamo aperto un 3d su Raffaele Ciriello? Eppure è stato uciso dagli 'ebrei', non sono antisemiti quelli di sinistra?
Ci dovrebbero (emmo) andare a nozze... però non mi pare...cerco sul forum...pensa , Raffaele non se l'è cacato nessuno...eppure io me lo ricorderò ancora a lungo.
Ricordi bene il casino fatto per quello morto per i cannoneggiamenti subiti dall'hotel dove stava, ad opera di americani, perchè non ti aspetteresti che un soldato occidentale e per questo 'superiore ma non superiore però superiore', colpisca l'hotel più alto, il simbolo più evidente della guerra mediatica del secolo e universalmente noto per essere l'unico posto in cui i giornalisti, occidentali e non, possano fare il loro lavoro, con una cannonata in diretta tv.
(Azione tanto idiota, se non immorale dato che la morale in guerra non esiste, quanto quella di far fuori un iracheno moribondo dicendo quello che il mondo si aspetta da un cowboy yankee, 'adesso è morto' mentre qualcuno ti filma.)
Abbiamo quello che cio si aspetta di avere, l'arabo che sgozza e il cowboy becero, non sei felice? E' fichissimo.
Come non fare di quell'hotel un simbolo dei 36 i giornalisti uccisi nel 2003 mentre svolgevano il proprio lavoro? (Committee to Protect Journalists di New York)
36 giornalisti uccisi a causa del loro lavoro contro i 19 nel 2002, attribuibile solo in parte alla guerra in Iraq.
MA poco più di un terzo delle vittime (tredici giornalisti) è costituito da inviati di guerra caduti in Iraq, mentre altri sei giornalisti, deceduti per incidenti stradali o per malattia mentre lavoravano come inviati alla guerra d'Iraq, non sono stati inseriti nel totale degli uccisi, ma comunque in iraq ci han lasciato le penne.
Si tratta del bilancio di sangue più pesante di giornalisti uccisi in un solo conflitto, dopo i 24 giornalisti uccisi nel 1995 in Algeria.E quasi tutti i giornalisti uccisi fuori dall'Iraq non sono stati colpiti per errore: sono stati centrati da pallottole deliberatamente dirette contro di loro, da chi aveva deciso di punirli per i servizi giornalistici di cui erano stati autori, o a scopo intimidatorio per dissuadere dal diffondere informazione su quel conflitto.
Forse come i due che ho inserito io, e come quello che hai inserito tu, no?
Si muore in Palestina in Filippina, e Colombia.. e putacaso nella democraticissima Russia.
Sai che fine ha fatto il direttore di "Forbes Russia" a Mosca dopo aver rotto le palle ai due nuovi 'paperoni'?
Nemmeno io, prima di cercare che fine facciano i giornalisti quando racontano cose seccanti. :(
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