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View Full Version : Rapiti alcuni familiari di Allawi


Ziosilvio
10-11-2004, 10:59
Fonte: Ansa.it (http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/200411100940173240/200411100940173240.html), Corriere della Sera online (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2004/11_Novembre/10/allawi.shtml) e La Repubblica online (http://www.repubblica.it/2004/k/dirette/sezioni/esteri/iraq/10novemb/index.html).

Notare che l'identita' dei rapiti non e' ancora del tutto chiara.

Ad ogni modo: non ho parole.

sheva
10-11-2004, 11:53
Gruppo islamico rivendica rapimento familiari di Allawi

Un gruppo islamico ha rivendicato sul web il rapimento dei parenti del premier iracheno Iyad Allawi. Il cugino del primo ministro, sua moglie e sua figlia saranno uccisi se non termineranno i raid su Falluja e non verranno liberati i prigionieri. I sequestratori hanno dato alle autorità irachene un ultimatum di 48 ore per soddisfare le loro richieste, altrimenti uccideranno gli ostaggi.

poveretti :(

SaMu
10-11-2004, 13:29
Ieri sera vedendo lo sceneggiato su Borsellino, le immagini di via d'Amelio dopo l'autobomba, mi sono venute alla mente le immagini dell'Iraq.. le autobombe dei terroristi davanti alle caserme e ai giudici del nuovo Iraq.

Ora questi rapimenti.. che ricordano le strategie mafiose, il rapimento e l'uccisione dei familiari dei pentiti.


Qualcuno si ostina a chiamare "resistenza" ciò che accade in Iraq, a me pare che potremmo chiamarla "mafia".

sheva
10-11-2004, 13:50
la resistenza è finita da un pezzo

Le Monde: "Era francese uno dei kamikaze morti a Falluja"

Un francese che si era "arruolato" in Iraq con la Jihad islamica, Abdel A., 18 anni, sarebbe morto in un'operazione suicida a Falluja: lo scrive oggi il quotidiano Le Monde, che parla di un'autobomba. Abduel. A. sarebbe entrato in Iraq attraverso la Siria, proprio come Erdouan el-Hakim, 19 anni, morto a luglio in un bombardamento sempre a Falluja e considerato il primo francese accertato arruolato nella Jihad e rimasto ucciso in Iraq.

flisi71
10-11-2004, 13:56
Originariamente inviato da SaMu
Ieri sera vedendo lo sceneggiato su Borsellino, le immagini di via d'Amelio dopo l'autobomba, mi sono venute alla mente le immagini dell'Iraq.. le autobombe dei terroristi davanti alle caserme e ai giudici del nuovo Iraq.


Sei troppo giovane, ma le immagini erano molto simili a Beirut.


Qualcuno si ostina a chiamare "resistenza" ciò che accade in Iraq, a me pare che potremmo chiamarla "mafia".

Fai parecchia confusione, forse ad arte, per chiamare tutti indistintamente terroristi. Come in ogni paese devastato dalla GUERRA dove non c'è alcuna autorità riconosciuta, c'è spazio per tutti: da chi combatte l'invasione, a chi predica la guerra santa, ai semmplici criminali.

Ciao

Federico

SaMu
10-11-2004, 14:26
In questo thread si parla di rapimenti e sgozzamenti, ho scritto di autobombe, faccio male a parlare di terroristi?


Per "combattere l'invasione" si poteva sedere al tavolo del governo provvisorio, dato che tutte le etnie vi sono rappresentate, migliaia di persone, di notabili locali, di esiliati e torturati dal regime di Saddam.

Candidarsi alle elezioni, e chi otterrà il voto degli iracheni deciderà che rapporti avere con gli occidentali, se considerarli "invasori" e chiedergli di andarsene, necessari per ancora qualche tempo, amici o altro.


Chi voleva farlo, lo ha fatto da tempo.. persino Al Sadr alla fine è sceso a patti. Chi sono oggi i resistenti? Se ho sbagliato a chiamare terroristi quelli che ancora oggi sono in armi, potresti indicarmi tu chi oggi in Iraq combatte legittimamente?

Quali gruppi, quali leader, quali cause, e perchè sarebbe giusto continuare e non partecipare alle elezioni.

LittleLux
10-11-2004, 15:47
Vedi SaMu, un occidentale che guarda tv occidentali probabilmente vedrà in Irak solo terroristi e nessun guerrigliero, diciamo così, patriota. Uno spettatore di al Jazira, probabilmente vedrà in Irak solo guerriglieri patrioti che lottano contro l'invasore.

Ciao

SaMu
10-11-2004, 15:52
Originariamente inviato da LittleLux
Vedi SaMu, un occidentale che guarda tv occidentali probabilmente vedrà in Irak solo terroristi e nessun guerrigliero, diciamo così, patriota. Uno spettatore di al Jazira, probabilmente vedrà in Irak solo guerriglieri patrioti che lottano contro l'invasore.

Ciao

Chi vede giusto? Tu cosa vedi?

flisi71
10-11-2004, 15:59
Originariamente inviato da SaMu
Chi vede giusto? Tu cosa vedi?
Probabilmente entrambi, visto che la realtà è spesso fatta di gradazioni di colore piuttosto che di accostamenti netti.

Ciao

Federico

SaMu
10-11-2004, 16:00
Originariamente inviato da SaMu
Chi sono oggi i resistenti? Se ho sbagliato a chiamare terroristi quelli che ancora oggi sono in armi, potresti indicarmi tu chi oggi in Iraq combatte legittimamente?

Quali gruppi, quali leader, quali cause, e perchè sarebbe giusto continuare e non partecipare alle elezioni.

flisi71
10-11-2004, 16:09
SaMu a questa domanda non sanno rispondere neanche i comandi americani in zona, cosa vuoi che te ne sappia io?
Quando dicono che una zona è ok e si ritirano ecco che ne perdono il controllo, la zona verde di Bagdad era considerata zona totalmente sicura prima che arrivassero colpi di mortai e avvenissero rapimenti in pieno giorno.
Come si fa a rispodere alle tue domande?

Di certo è che si vedono modalità operative differenti, il che vuol dire che le compiono gruppi differenti.

Ciao

Federico

sheva
10-11-2004, 16:30
ho letto che la struttura delle cellule combattenti dovrebbe essere composta da commandanti che appartengono all'ex regime e manovalanza che invece viene reclutata all'estero ... credo sia abbastanza credibile ..

flisi71
10-11-2004, 16:44
Alcune azioni sembrano coordinate, segno di una qualche preparazione militare.
Altre azioni, tra cui il sequestro di occidentali o di chi gli stesse antipatico, con i relativi orribili video (e sovente uccisioni) sembrano opera di fondamentalisti di guerra santa e terroristi.

Ciao

Federico

SaMu
10-11-2004, 18:21
Originariamente inviato da flisi71
SaMu a questa domanda non sanno rispondere neanche i comandi americani in zona, cosa vuoi che te ne sappia io?
Quando dicono che una zona è ok e si ritirano ecco che ne perdono il controllo, la zona verde di Bagdad era considerata zona totalmente sicura prima che arrivassero colpi di mortai e avvenissero rapimenti in pieno giorno.
Come si fa a rispodere alle tue domande?

Di certo è che si vedono modalità operative differenti, il che vuol dire che le compiono gruppi differenti.

Ciao

Federico

Non capisco, i colpi di mortaio proverebbero che ci sono dei legittimi resistenti?

I terroristi non sparano coi mortai, sgozzano e basta?

Dici di non sapere chi sono i resistenti, ma sei sicuro della loro esistenza, mi sembra abbastanza illogico.. mica ti ho chiesto i nomi e cognomi: ma se sai che esistono, dovresti perlomeno poter indicare chi sono (che gruppo), dove stanno, quali azioni han fatto.

LittleLux
10-11-2004, 20:39
Dì la verità, SaMu, l'accostamento mafia-guerriglia è farina del sacco di Ferrara, vero?:D

SaMu
10-11-2004, 20:49
Originariamente inviato da LittleLux
Dì la verità, SaMu, l'accostamento mafia-guerriglia è farina del sacco di Ferrara, vero?:D

Mi sottovaluti.. è roba mia.:p

majin mixxi
10-11-2004, 21:08
Originariamente inviato da SaMu
Mi sottovaluti.. è roba mia.:p


vantatene :D

LittleLux
10-11-2004, 21:20
Originariamente inviato da SaMu
Chi vede giusto? Tu cosa vedi?

Hai toccato il tasto dolente. Purtroppo trovare la giusta via è un bel casino. Io sono propenso a credere che probabilmente siano presenti entrambe le componenti, quale sia, poi, il rapporto numerico tra le due, non te lo so proprio dire. Probabilmente per avere un quadro più realistico, oltre che andare la personalmente (ma non mi sembra il caso:D), bisognerebbe ascoltare anche le fonti come al Jazira, ma non so l'arabo, ed un traduttore simultaneo ho idea che mi costerebbe un occhio della testa.:D

Ciao

Paracleto
10-11-2004, 21:36
primo pensiero

i soliti vigliacchi

secondo pensiero

certo che un minimino di sorveglianza... voglio dire non è che fosse poi un obiettivo così imprevedibile...

mah...

flisi71
11-11-2004, 12:01
Originariamente inviato da SaMu
Non capisco, i colpi di mortaio proverebbero che ci sono dei legittimi resistenti?

I terroristi non sparano coi mortai, sgozzano e basta?

Dici di non sapere chi sono i resistenti, ma sei sicuro della loro esistenza, mi sembra abbastanza illogico.. mica ti ho chiesto i nomi e cognomi: ma se sai che esistono, dovresti perlomeno poter indicare chi sono (che gruppo), dove stanno, quali azioni han fatto.

Punto uno: ero un militare (per qualche anno).
Punto due: io davvero non so chi siano i resistenti, lo so che tu aspiri ad avere certezze, forse possiamo chiedere lumi all'intelligence americana che sa sempre tutto, compresa l'esistenza e l'ubicazione delle WDM.

Tornando a tema: secondo quanto si legge nella stampa specializzata (ad esempio RID) spesso gli attacchi alle pattuglie sono coordinati e adottano una tattica di guerriglia ben sincronizzata, inoltre la loro esfiltrazione rapida denota che l'attacco è stato pianificato accuratamente (hanno previsto le vie di fuga) e che gli assalitori conoscono quanto tempo hanno a disposizione per l'azione prima dell'arrivo dei rinforzi sicuramente chiamati prontamente dagli aggrediti.
Quando invece si sente dire che una pattuglia è stata attaccata, nel senso che è stata sfiorata da una salva unica di mitra e poi nulla più, quello è un modo di operare di un individuo non inquadrato, che si è visto passare di fronte una pattuglia e per l'unica ragione di avere in mano un'arma ha deciso di sparare qualche colpo.
Ancora: la modalità di azione kamikaze sovente non è guerriglia, quantomeno perchè spesso (ma non sempre) è un gesto isolato e non seguito da ulteriore azione: c'è quindi una pianificazione ma non c'è un coordinamento e disciplina militare.
I rapimenti: una unità di guerriglia si deve muovere e nascondere (e fatto importante non cerca pubblicità), portarsi dietro uno o più prigionieri non è pensabile. Dietro i rapimenti c'è qualcun altro, e spesso i video e le efferate uccisioni fanno pensare a fondamentalisti.

Altro dirti non so.

Ciao

Federico