View Full Version : Vita inutile ?
INSEGNARE a scuola mette in contatto con le verità del giorno: è come raccogliere uova appena fatte, ancora calde, magari con il guscio un po' sporco. Gli storici interrogano i secoli, ma in una classe di una qualsiasi periferia italiana si ascolta il battere dei secondi. Ebbene, oggi una ragazza di quindici anni, un'allieva che non aveva mai rivelato una particolare brillantezza, ha fatto una riflessione che mi ha lasciato a bocca aperta.
Eravamo negli ultimi dieci minuti di lezione, quelli che spesso si spendono in chiacchiere con gli alunni. La ragazza raccontava di volersi comprare un paio di mutande di Dolce e Gabbana, con quei nomi stampati sull'elastico che deve occhieggiare bene in vista fuori dai pantaloni a vita bassa. Io le obiettavo che lungo la Tuscolana, alle sei di pomeriggio, passeggiano decine e decine di ragazze vestite così.
Non è un po' triste ripetere le scelte di tutti, rinunciare ad avere una personalità, arrendersi a una moda pensata da altri? E da bravo professore un po' pedante le citavo una frase di Jung: "Una vita che non si individua è una vita sprecata". Insomma, facevo la mia solita parte di insegnante che depreca la cultura di massa e invita ogni studente a cercare la propria strada, perché tutti abbiamo una strada da compiere.
A questo punto lei mi ha esposto il suo ragionamento, chiaro e scioccante: "Professore, ma non ha capito che oggi solo pochissimi possono permettersi di avere una personalità? I cantanti, i calciatori, le attrici, la gente che sta in televisione, loro esistono veramente e fanno quello che vogliono, ma tutti gli altri non sono niente e non saranno mai niente. Io l'ho capito fin da quando ero piccola così. La nostra sarà una vita inutile. Mi fanno ridere le mie amiche che discutono se nella loro comitiva è meglio quel ragazzo moro o quell'altro biondo. Non cambia niente, sono due nullità identiche. Noi possiamo solo comprarci delle mutande uguali a quelle di tutti gli altri, non abbiamo nessuna speranza di distinguerci. Noi siamo la massa informe".
Tanta disperata lucidità mi ha messo i brividi addosso. Ho protestato, ho ribattuto che non è assolutamente così, che ogni persona, anche se non diventa famosa, può realizzarsi, fare bene il suo lavoro e ottenere soddisfazioni, amare, avere figli, migliorare il mondo in cui vive. Ho protestato, mettendo in gioco tutta la mia vivacità dialettica, le parole più convincenti, gli esempi più calzanti, ma capivo che non riuscivo a convincerla. Peggio: capivo che non riuscivo a convincere nemmeno me stesso. Capivo che quella ragazzina aveva espresso un pensiero brutale, orrendo, insopportabile, ma che fotografava in pieno ciò che sta accadendo nella mente dei giovani, nel nostro mondo.
A quindici anni ci si può già sentire falliti, parte di un continente sommerso che mai vedrà la luce, puri consumatori di merci perché non c'è alcuna possibilità di essere protagonisti almeno della propria vita. Un tempo l'ammirazione per le persone famose, per chi era stato capace di esprimere - nella musica o nella letteratura, nello sport o nella politica - un valore più alto, più generale, spingeva i giovani all'emulazione, li invitava a uscire dall'inerzia e dalla prudenza mediocre dei padri. Grazie ai grandi si cercava di essere meno piccoli. Oggi domina un'altra logica: chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori per sempre. Chi fortunatamente ce l'ha fatta avrà una vita vera, tutti gli altri sono condannati a essere spettatori e a razzolare nel nulla.
Si invidiano i vip solo perché si sono sollevati dal fango, poco importa quello che hanno realizzato, le opere che lasceranno. In periferia ho conosciuto ragazzi che tenevano nel portafoglio la pagina del giornale con le foto di alcuni loro amici, responsabili di una rapina a mano armata a una banca. Quei tipi comunque erano diventati celebri, e magari la televisione li avrebbe pure intervistati in carcere, un giorno.
Questa è la sottocultura che è stata diffusa nelle infinite zone depresse del nostro paese, un crimine contro l'umanità più debole ideato e attuato negli ultimi vent'anni. Pochi individui hanno una storia, un destino, un volto, e sono gli ospiti televisivi: tutti gli altri già a quindici anni avranno solo mutande firmate da mostrare su e giù per la Tuscolana e un cuore pieno di desolazione e di impotenza.
fonte (http://www.repubblica.it/2004/j/sezioni/cronaca/avezzano/jeanslodoli/jeanslodoli.html)
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spero veramente che non sia cosi e che i ragazzi non la pensino cosi ...
ALBIZZIE
18-10-2004, 16:14
articolo letto con gelo e stupore.
stasera voglio sapere cosa ne pensa mia figlia che non rinuncia per enssun motivo a quel tipo di jeans :rolleyes:
Black Dawn
18-10-2004, 16:17
Questa è la conferma che ogni generazione è peggio di quella precedente...a 15 anni già si sputano addosso.
ma che tristezza...
Originariamente inviato da ALBIZZIE
articolo letto con gelo e stupore.
stasera voglio sapere cosa ne pensa mia figlia che non rinuncia per enssun motivo a quel tipo di jeans :rolleyes:
cmq per me non è il jeans o la moda il problema (ci mancherebbe) ma la frase in neretto ...
Originariamente inviato da sheva
INSEGNARE a scuola mette in contatto con le verità del giorno: è
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spero veramente che non sia cosi e che i ragazzi non la pensino cosi ...
ma dai che strano.... sono lobotomizzati dal grande fratello eccecc qual'è il problema?
ALBIZZIE
18-10-2004, 16:25
Originariamente inviato da sheva
cmq per me non è il jeans o la moda il problema (ci mancherebbe) ma la frase in neretto ...
infatti quando parlavo di gelo e di stupore mi riferivo a quello.
ho usato l'esempio dei jenas perchè dall'abbigliamento ho notato un'assonanza. spero si fermi lì.
Gnappoide
18-10-2004, 16:25
Forse era meglio se rimanevano solo con la radio accesa e la tv solamente come soprammobile da spolverare di tanto in tanto..
Siamo arrivati al punto che se non compari almeno un secondo in tv sei una nullità...
Spero vivamente che la prossima generazione, anzi le prossime due o tre generazioni, visto che la prossima a 9/10 anni è già compromessa, crescano con valori molto meno effimeri.
Ciauz!!!
Originariamente inviato da Korn
ma dai che strano.... sono lobotomizzati dal grande fratello eccecc qual'è il problema?
non solo il grande fratello ... non credo sia cosi semplice ...
ovviamente no imho in fondo è solo un circolo vizioso
ma ce li hanno i genitori? a 15 anni lei, sua mamma quanti ne avrà ? 40/45 credo, quindi di una generazione che il GF e simili non li ha certo conosciuti : possibile che non siano riusciti a trasmettere niente ai loro figli?
Originariamente inviato da sheva
"Professore, ma non ha capito che oggi solo pochissimi possono permettersi di avere una personalità? I cantanti, i calciatori, le attrici, la gente che sta in televisione, loro esistono veramente e fanno quello che vogliono, ma tutti gli altri non sono niente e non saranno mai niente. Io l'ho capito fin da quando ero piccola così. La nostra sarà una vita inutile. Mi fanno ridere le mie amiche che discutono se nella loro comitiva è meglio quel ragazzo moro o quell'altro biondo. Non cambia niente, sono due nullità identiche. Noi possiamo solo comprarci delle mutande uguali a quelle di tutti gli altri, non abbiamo nessuna speranza di distinguerci. Noi siamo la massa informe".
Ciao, anch'io sulle prime sono rimasto un po sconcertato alle parole di questa ragazza....Tuttavia se rifletti bene la vita dei cantanti , dei calciatori, della gente che sta in televisione non è poi tutta rose e fiori... Anzi a pensarci bene sono un mucchio di disperati che non sanno come fare e spendere i soldi... Chissa a quanti compromessi sono dovuti scendere....Il più delle volte sono persone proprio vuote che, anche se noi immaginiamo x loro una vita da sogno, si ammalano come noi, mangiano , ridono , soffrono e muoiono come noi ...
Non sono quelle le persone che mi fanno << paura >>.... C'è molto di peggio purtroppo (il manipolo dei potenti della terra, quelli si che si distinguono ogni giorno x le loro nefandezze :( )
Ti prego invita la tua studentessa a studiare cosa combinano e cosa hanno combinato questi ultimi , invece di interessarsi di totti gol o delle mutande dolce e gabinetto:rolleyes:
Originariamente inviato da kikki2
ma ce li hanno i genitori? a 15 anni lei, sua mamma quanti ne avrà ? 40/45 credo, quindi di una generazione che il GF e simili non li ha certo conosciuti : possibile che non siano riusciti a trasmettere niente ai loro figli?
probabilmente neppure i genitori hanno qualche valore...
Originariamente inviato da kikki2
ma ce li hanno i genitori? a 15 anni lei, sua mamma quanti ne avrà ? 40/45 credo, quindi di una generazione che il GF e simili non li ha certo conosciuti : possibile che non siano riusciti a trasmettere niente ai loro figli?
io non sono un genitore ma forse è semplicemente difficile lottare contro la tv e i suoi insegnamenti o contro quel particolare periodo della vita che è l'adolescenza che porta i ragazzi + ad ascoltare tutti tranne che i propri genitori ...
ALBIZZIE
18-10-2004, 16:45
Originariamente inviato da Korn
probabilmente neppure i genitori hanno qualche valore...
prima mi informo e semmai ne riparliamo domani. :grrr: :ncomment:
:sofico:
Appena letto quell'articolo...
Incredibile... Quella ragazzina ha mosso una delle critiche più radicali alla società contemporanea che mi sia mai capitato di leggere negli ultimi tempi, in cosi poche righe...
Originariamente inviato da kikki2
ma ce li hanno i genitori? a 15 anni lei, sua mamma quanti ne avrà ? 40/45 credo, quindi di una generazione che il GF e simili non li ha certo conosciuti : possibile che non siano riusciti a trasmettere niente ai loro figli?
Non è questo il punto... Il punto è che quella ragazza ha parlato della vita come la vede del mondo in cui vive, valori o non valori della cruda realtà delle cose a priori dai "valori" che lei stessa può attribuirle... Proprio del mondo a cui i genitori l'hanno consegnata e che non dipende mica solo da essi...
La demistificazione di quelle parole , dette da una ragazza che pure partecipa e dice di desiderare una simile realtà è grandissima...
Originariamente inviato da SaMu
E' colpa di Berlusconi.
No veramente sarebbe un merito peccato che non lo abbia...
Originariamente inviato da SaMu
E' colpa di Berlusconi.
Drive In ?:D
Fatemi capire...
Per me è la riflessione più bella e profonda che abbia mai sentito da una ragazza di quella età...
jumpermax
18-10-2004, 18:47
Originariamente inviato da Maxmel
Appena letto quell'articolo...
Incredibile... Quella ragazzina ha mosso una delle critiche più radicali alla società contemporanea che mi sia mai capitato di leggere negli ultimi tempi, in cosi poche righe...
A me stupisce più il fatto che il professore non abbia trovato risposta. A quindici anni si può invidiare della gente del genere non a 40. Non riuscite a dare un vostro senso alla vita? La notorietà priva di significato è l'unico senso? Tanto vale un suicidio di massa allora... se il culmine della vita deve essere apparire dalla de Filippi l'inferno non credo possa essere peggio.
lasciate perdere chi abbia identificato come "liberi" come "individui" ( e poi non ha tutti i torti chi ha citato effettivamente emerge dalla massa...)
HenryTheFirst
18-10-2004, 18:50
Originariamente inviato da Maxmel
Fatemi capire...
Per me è la riflessione più bella e profonda che abbia mai sentito da una ragazza di quella età...
Dipende da cosa vuol dire "essere qualcuno". Se significa essere preso in seria considerazione dalle persone che venerano quelli del GF, che si picchiano per i loro idoli calcistici o che si strappano i capelli quando vedono Costantino, allora sono contento di non essere nessuno.
Originariamente inviato da jumpermax
A me stupisce più il fatto che il professore non abbia trovato risposta. A quindici anni si può invidiare della gente del genere non a 40. Non riuscite a dare un vostro senso alla vita? La notorietà priva di significato è l'unico senso? Tanto vale un suicidio di massa allora... se il culmine della vita deve essere apparire dalla de Filippi l'inferno non credo possa essere peggio.
Non è questo il punto... Non è ne falsificare i modelli che la ragazza ha trovato... la risposta sarebbe nell'individuare la massa informe, puoi tu farlo?
Originariamente inviato da HenryTheFirst
Dipende da cosa vuol dire "essere qualcuno". Se significa essere preso in seria considerazione dalle persone che venerano quelli del GF, che si picchiano per i loro idoli calcistici o che si strappano i capelli quando vedono Costantino, allora sono contento di non essere nessuno.
Ripeto non vedete gurdate quello, gurdate l'atre parte del discorso...
E poi è innegabile che certe personalità emergano dalla massa...
L'alternatva quale sarebbe? Oggi...
jumpermax
18-10-2004, 18:52
Originariamente inviato da Maxmel
Non è questo il punto... Non è ne falsificare i modelli che la ragazza ha trovato... la risposta sarebbe nell'individuare la massa informe, puoi tu farlo?
:huh: sento che dietro c'è una tua riflessione complessa me queste due righe non mi bastano per coglierla... :D
Originariamente inviato da SaMu
E' colpa di Berlusconi.
beh il modello donna troiona a tutti i costi l'ha portato lui in italia :D
Originariamente inviato da jumpermax
:huh: sento che dietro c'è una tua riflessione complessa me queste due righe non mi bastano per coglierla... :D
Intendo dire che la risposta che il proffessore non è riuscito a trovare non è certo quella di demistificare i modelli che la ragazza proponeva... Ma sarebbe nel negare la spersonificazione della "massa informe" ( se quelle sono le vere parole di quella ragazza ha una lucidità eccezzionale), cosa questa che consentirebbe di compiere anche l'operazione di cui sopra... In un modno di massa, distingursi in qualche modo è già un valore, il minimo di valore ma pur sempre uno...
la mancanza di possibile alternativa è il punto...
la condizione di individuo intercambiabile... Una persona di successo non lo è intercambiabile viene individuata dal suo stesso successo...
Originariamente inviato da Maxmel
Non è questo il punto... Il punto è che quella ragazza ha parlato della vita come la vede del mondo in cui vive, valori o non valori della cruda realtà delle cose... Proprio del mondo a cui i genitori l'hanno consegnata e che non dipende mica solo da essi...
La demistificazione di quelle parole , dette da una ragazza che pure partecipa e dice di desiderare una simile realtà è grandissima...
Secondo me l'errore che commette è confondere la personalità con la possibilità che dà il denaro di " fare ciò che si vuole" e in base a questo errore (imho)di partenza trarre le sue conclusioni : e questa errata valutazione di partenza le fa credere che la vita sia inutile.
Io vivo nel suo stesso mondo ma non la vedo affatto come lei, fermo restando che certe distorsioni ci sono
HenryTheFirst
18-10-2004, 18:57
Emergere per non saper far niente, non mi interessa neanche un po'.
Emergere perchè ho fatto qualcosa di realmente importante, questo potrebbe interessarmi.
C'è anche tanta gente che svolge attività fondamentali, nel campo della ricerca scientifica, nel campo sociale ed umanitario ecc. ma che non passano in televisione. Questo non le rende meno speciali, io credo che non si debba fare l'errore di usare come metro di valutazione delle persone la loro apparizione in televisione.
Ormai in televesione si vede solo gente mediocre, gente che non ha niente da dire se non le stesse cose che potete sentire entrando nel bar. Con la differenza che al bar potete anche bervi un taglio di vino (come diciamo in friuli). Anche nei talk show, sempre più si vedono degli emeriti ignoranti, piuttosto che gente esperta nelle questioni trattate negli show stessi. Non che l'opinione del fantomatico uomo della strada non sia importante, ma ormai è l'unica opinione che si sente in tv. Almeno così era fin quando la accendevo, ormai sono mesi che non la guardo più :D
Originariamente inviato da Maxmel
Ripeto non vedete gurdate quello, gurdate l'atre parte del discorso...
E poi è innegabile che certe personalità emergano dalla massa...
L'alternatva quale sarebbe? Oggi...
dipende da come analizzi il discorso della fanciulla, insomma se è dispiaciuta dei suoi simili o se è effettivamente convinta che nn essendo sotto i riflettori considerata la sua vita vuota, spero la prima sinceramente
ALBIZZIE
18-10-2004, 18:58
Originariamente inviato da Korn
beh il modello donna troiona a tutti i costi l'ha portato lui in italia :D
purtroppo sembra che gli italiani non aspettassero altro.
Originariamente inviato da kikki2
Secondo me l'errore che commette è confondere la personalità con la possibilità che dà il denaro di " fare ciò che si vuole" e in base a questo errore (imho)di partenza trarre le sue conclusioni : e questa errata valutazione di partenza le fa credere che la vita sia inutile.
Io vivo nel suo stesso mondo ma non la vedo affatto come lei, fermo restando che certe distorsioni ci sono
1) il danaro è possibilità per deffinizione
2) NOn è questione di danaro è questione che quelli di cui lei parla sono individui, sono qualcuno, perchè gli altri gli riconoscono tale status e in quanto individui hanno possibilità non in quanto ricchi... Altrimenti la ragazzina si lamenterebbe di non potersi comprare quello che vorrebbe . Invece afferma proprio che "può solo comprare"....
Originariamente inviato da kikki2
Io vivo nel suo stesso mondo ma non la vedo affatto come lei, fermo restando che certe distorsioni ci sono
Magari perchè sei una persona di "sucesso"?
Originariamente inviato da Korn
dipende da come analizzi il discorso della fanciulla, insomma se è dispiaciuta dei suoi simili o se è effettivamente convinta che nn essendo sotto i riflettori considerata la sua vita vuota, spero la prima sinceramente
Non si tratta di essere dispiciuti oppure no, si tratta di una constatazione puramente cinica, disincantanta... Il disincanto di quelle parole è la cosa che mi ha colpito di più...
insomma si è limitata a dire come funziona... Infatti il prof non ha potuto ribattere con dei valori... Il suo discorso era a PRIORI da qualsiasi valore... Anzi è sulla condizione di possibilità del valore...
Non avrei saputo risponderle neanche io... Se con questo intendete motivare positivamente la questione....
Originariamente inviato da ALBIZZIE
purtroppo sembra che gli italiani non aspettassero altro.
popolo di segaioli...
Originariamente inviato da Maxmel
Non si tratta di essere dispiciuti oppure no, si tratta di una constatazione puramente cinica, disincantanta... Il disincanto di quelle parole è la cosa che mi ha colpito di più...
insomma si è limitata a dire come funziona... Infatti il prof non ha potuto ribattere con dei valori... Il suo discorso era a PRIORI da qualsiasi valore... Anzi è sulla condizione di possibilità del valore...
Non avrei saputo risponderle neanche io... Se con questo intendete motivare positivamente la questione....
perchè negativamente? se la ragazza si guarda in torno, si fa domande ... beh una rispostina bisogna dargliela
majin mixxi
18-10-2004, 19:29
la cosa peggiore è che probabilmente la ragazza ha anche ragione
John Cage
18-10-2004, 21:26
Originariamente inviato da SaMu
E' colpa di Berlusconi.
vei che lo sai anche tu
:D
John Cage
18-10-2004, 21:37
L'articono alla fine finisce con questa frase ..."un crimine contro l'umanità più debole ideato e attuato negli ultimi vent'anni"....
più o meno anch'io condivido questa opinione. Il fenomeno però non riguarda solo l'italia ma è internazionale.
Bisogna rifletterci davvero...
Paracleto
18-10-2004, 22:23
sarà che sono lento io, ma non vedo niente di eclatante o profondo in quelle righe in neretto
se lei la pensa così, è perchè ha accettato il modello datole dai suoi coetanei, dalla tv, eccetera
i vari vincitori di nobel per la fisica, per la medicina et alia, o i futuri vincitori di tali premi, quelli che adesso hanno 15 anni... secondo voi a loro interesserà qualcosa dei calciatori, delle veline...?
e rimarranno nel ricordo dell'umanità piu o meno a lungo di calciatori, veline... eccetera?
insomma, davvero secondo alcuni qua dentro gli unici che hanno una personalità sono calciatori, nani e ballerine?
"I cantanti, i calciatori, le attrici, la gente che sta in televisione, loro esistono veramente e fanno quello che vogliono, ma tutti gli altri non sono niente e non saranno mai niente. "
a me sembra una balla colossale
probabilmente per altri qua dentro è vero, se considerano profonda un'analisi del genere
ma inrealtà questa gente è quanto di più banale e stereotipato esista
totti o vieri hanno personalità?
a me sembrano zappatori mancati...
le attrici? pochissime sono vere attrici, altre sono showgirl che, alla fine della fiera, non hanno molto di diverso dalle prostitute... e idem veline eccetera...
"La nostra sarà una vita inutile. Mi fanno ridere le mie amiche che discutono se nella loro comitiva è meglio quel ragazzo moro o quell'altro biondo. Non cambia niente, sono due nullità identiche. "
la sua probabilmente si
quel ragazzo moro o biondo potrebbe essere il futuro amore, il futuro compagno magari, o potrebbe comunque far maturare "la sua amica" attraverso una relazione piu o meno stabile
due nullità? perchè non tirano calci a un pallone o non si vedono al cinema? questa non è analisi profonda, questa è distorsione della realtà, è diverso.
"Noi possiamo solo comprarci delle mutande uguali a quelle di tutti gli altri, non abbiamo nessuna speranza di distinguerci. Noi siamo la massa informe"
se i presupposti sono questi, lei certamente appartiene alla massa informe
ma solo perchè accetta passivamente di farne parte
e anche il tizio che ha scritto l'articolo, dato che accetta supinamente delle tesi tanto idiote...
tutto imho ovviamente
ma se davvero i vostri modelli di riferimento sono vieri e le veline invece di famosi personaggi che hanno significato qualcosa per la storia dell'umanità, la colpa è solo vostra e di chi vi educa.
Originariamente inviato da Maxmel
Appena letto quell'articolo...
Incredibile... Quella ragazzina ha mosso una delle critiche più radicali alla società contemporanea che mi sia mai capitato di leggere negli ultimi tempi, in cosi poche righe...
IMHO ha detto semplicemente una marea di cazzate, semmai dalle sue dichiarazioni si può fare una critica alla società contemporanea, ai genitori "Superggiovani" del giorno d'oggi e anche alla bassezza culturale della TV italiana.
Pensare che non si è nessuno se non si và in televisione è indice che non si è capito un cazzo dalla vita e che i propri genitori probabilmente erano più intenti a guadagnare soldi e divertirsi piuttosto che educarci.
Senza andare a scomodare i tanti scienziati, professori, dottori, artisti che ci rende fieri di essere Italiani anche se non vanno da Costanzo o dall De Filippi, voglio rimanere in basso e farvi pensare ai tanti self-made-men italiani che partendo da zero o quasi sono diventati capitani d'industria affermati ma anche più semplicemente gente che ha avuto successo nella vita perchè non solo fanno il lavoro che amano ma sono diventati anche "autorità" nel settore.
Certo non saranno superfighi(e), non andranno in TV (o ci vanno raramente) ma secondo in confronto a loro i vari personaggi da "Professione Figo(a)" sono delle nullità.
P.S.
Ho quasi 27 anni ma la penso così da quando facevo il Liceo.
P.P.S
Volevo fare l'igegnere, mi sono laureato in ingegneria e ora lavoro nel settore che desideravo intraprendere. Chiamatemi pure superbo ma io gente come quelli che vanno dalla De Filippi (pubblico compreso) li considero inferiori a me.
ominiverdi
19-10-2004, 01:23
non si tratta di maggiore o minore personalita', ma di potere acquisito grazie alla notorieta'.
una cosa completamente diversa, che mostra anche l'ignoranza di quella ragazza.
chi entra in TV acquista potere e visibilita' (spesso anche molti soldi).
forse e' questo che voleva dire quella ragazza.
il potere logora chi non ce l'ha.
e la TV, l'apparire e i soldi, oggi e' sinonimo di potere.
seguendo la logica di questa ragazza, una persona qualunque che sta in TV a dire cretinate davanti a milioni di persone masochiste, per fare un esempio, e' "migliore" di uno scienziato del CNR che ha studiato per anni e si trova uno stipendio da operaio o poco piu', e per giunta non lo conosce nessuno.
o di un impiegato qualsiasi. quelli sono delle nullita'.
conta solo l'apparire in video. l' intelligenza e' un optional.
forse la colpa e' anche della nostra societa' che valorizza poco o nulla l'intelligenza.
e che anzi, con il livello attuale delle trasmissioni tv spinge sulla stupidita' e sul trash, quasi a voler inabissare il popolo italico negli inferi del neurone perduto...
cio' che pensano alcuni giovani di oggi, ne e' la testimonianza.
non credo sia solo colpa loro se nella loro mente si cristallizzano pensieri di questo tipo.
non sono loro a curare i palinsesti, a creare trasmissioni tv/film o pubblicita' inguardabili o insulsi, o quant'altro.
quel che voglio dire e' che secondo me e' (anche) la TV/cinema, per quello che offre oggi e con i suoi cattivi modelli, la madre di molti mali e sofferenze della nostra societa'
p.s.
semplice opinione personale
N.B.
sondaggio SHOCK
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proprio in questi giorni secondo un sondaggio di una rivista si e' scoperto che oltre il 70% degli studenti universitari italiani sarebbe disposto ad abbandonare gli studi pur di entrare nella casa del grande fratello.
un dato semplicemente sconcertante, che ha dell' assurdo... stento a crederci.
Originariamente inviato da ominiverdi
sondaggio SHOCK
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proprio in questi giorni secondo un sondaggio di una rivista si e' scoperto che oltre il 70% degli studenti universitari italiani sarebbe disposto ad abbandonare gli studi pur di entrare nella casa del grande fratello.
un dato semplicemente sconcertante, che ha dell' assurdo... stento a crederci.
stupirsi della mediocrità della massa è sciocco ma a volte è inevitabile :D
Originariamente inviato da ominiverdi
sondaggio SHOCK
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proprio in questi giorni secondo un sondaggio di una rivista si e' scoperto che oltre il 70% degli studenti universitari italiani sarebbe disposto ad abbandonare gli studi pur di entrare nella casa del grande fratello.
un dato semplicemente sconcertante, che ha dell' assurdo... stento a crederci.
veramente scioccante come sondaggio .. dopottutto ultimamente avevo letto anche quello che diceva che gli italiani nei loro discorsi dedicavano + tempo a parlare di shopping (le donne) e calcio( gli uomini) mentre ad esempio i libri erano all'ultimissimo posto ... ma i programmi spazzattura in tv li abbiamo voluti noi o ce li hanno imposti ??? dopottutto siamo noi che abbiamo possibilità di scelta ... eppure il GF fa ogni sera il pienone perchè amiamo vedere 10 deficenti stare chiusi in una casa per 100 gg ??
ALBIZZIE
19-10-2004, 09:57
Originariamente inviato da sheva
veramente scioccante come sondaggio .. dopottutto ultimamente avevo letto anche quello che diceva che gli italiani nei loro discorsi dedicavano + tempo a parlare di shopping (le donne) e calcio( gli uomini) mentre ad esempio i libri erano all'ultimissimo posto ... ma i programmi spazzattura in tv li abbiamo voluti noi o ce li hanno imposti ??? dopottutto siamo noi che abbiamo possibilità di scelta ... eppure il GF fa ogni sera il pienone perchè amiamo vedere 10 deficenti stare chiusi in una casa per 100 gg ??
ma se in un altro topic leggo e il nome dell'utente non ha importanza:
Per questo non prenderei mai una FIAT :asd: , dopo sarei tacciato di essere un perdente :asd: :asd:
quindi basta vendere una fiat e comprarsi un auto di un'altra marca per passare immediatamente dallo status di perdente/sfigato a quello di vincente/giusto. poi che nel cervello ci sia aria fritta prima e dopo non dovrebbe aver nessuna importanza.
Originariamente inviato da Paracleto
sarà che sono lento io, ma non vedo niente di eclatante o profondo in quelle righe in neretto
se lei la pensa così, è perchè ha accettato il modello datole dai suoi coetanei, dalla tv, eccetera
i vari vincitori di nobel per la fisica, per la medicina et alia, o i futuri vincitori di tali premi, quelli che adesso hanno 15 anni... secondo voi a loro interesserà qualcosa dei calciatori, delle veline...?
e rimarranno nel ricordo dell'umanità piu o meno a lungo di calciatori, veline... eccetera?
insomma, davvero secondo alcuni qua dentro gli unici che hanno una personalità sono calciatori, nani e ballerine?
"I cantanti, i calciatori, le attrici, la gente che sta in televisione, loro esistono veramente e fanno quello che vogliono, ma tutti gli altri non sono niente e non saranno mai niente. "
a me sembra una balla colossale
probabilmente per altri qua dentro è vero, se considerano profonda un'analisi del genere
ma inrealtà questa gente è quanto di più banale e stereotipato esista
totti o vieri hanno personalità?
a me sembrano zappatori mancati...
le attrici? pochissime sono vere attrici, altre sono showgirl che, alla fine della fiera, non hanno molto di diverso dalle prostitute... e idem veline eccetera...
"La nostra sarà una vita inutile. Mi fanno ridere le mie amiche che discutono se nella loro comitiva è meglio quel ragazzo moro o quell'altro biondo. Non cambia niente, sono due nullità identiche. "
la sua probabilmente si
quel ragazzo moro o biondo potrebbe essere il futuro amore, il futuro compagno magari, o potrebbe comunque far maturare "la sua amica" attraverso una relazione piu o meno stabile
due nullità? perchè non tirano calci a un pallone o non si vedono al cinema? questa non è analisi profonda, questa è distorsione della realtà, è diverso.
"Noi possiamo solo comprarci delle mutande uguali a quelle di tutti gli altri, non abbiamo nessuna speranza di distinguerci. Noi siamo la massa informe"
se i presupposti sono questi, lei certamente appartiene alla massa informe
ma solo perchè accetta passivamente di farne parte
e anche il tizio che ha scritto l'articolo, dato che accetta supinamente delle tesi tanto idiote...
tutto imho ovviamente
ma se davvero i vostri modelli di riferimento sono vieri e le veline invece di famosi personaggi che hanno significato qualcosa per la storia dell'umanità, la colpa è solo vostra e di chi vi educa.
Come non quotare.
La vita di quella ragazza è finita prima ancora di iniziare.
Mi fà una gran pena.
Originariamente inviato da Booyaka
IMHO ha detto semplicemente una marea di cazzate, semmai dalle sue dichiarazioni si può fare una critica alla società contemporanea, ai genitori "Superggiovani" del giorno d'oggi e anche alla bassezza culturale della TV italiana.
Pensare che non si è nessuno se non si và in televisione è indice che non si è capito un cazzo dalla vita e che i propri genitori probabilmente erano più intenti a guadagnare soldi e divertirsi piuttosto che educarci.
Senza andare a scomodare i tanti scienziati, professori, dottori, artisti che ci rende fieri di essere Italiani anche se non vanno da Costanzo o dall De Filippi, voglio rimanere in basso e farvi pensare ai tanti self-made-men italiani che partendo da zero o quasi sono diventati capitani d'industria affermati ma anche più semplicemente gente che ha avuto successo nella vita perchè non solo fanno il lavoro che amano ma sono diventati anche "autorità" nel settore.
Certo non saranno superfighi(e), non andranno in TV (o ci vanno raramente) ma secondo in confronto a loro i vari personaggi da "Professione Figo(a)" sono delle nullità.
P.S.
Ho quasi 27 anni ma la penso così da quando facevo il Liceo.
P.P.S
Volevo fare l'igegnere, mi sono laureato in ingegneria e ora lavoro nel settore che desideravo intraprendere. Chiamatemi pure superbo ma io gente come quelli che vanno dalla De Filippi (pubblico compreso) li considero inferiori a me.
Semplicemente non avete capito il punto... La televisone che per voi è centrale è un'aspetto marginale del problema... ha solo fornito gli esempi a quella ragazza per quello che voleva dire... Ma il succo è a priori dagli esempi...
Scienziati e dottori ovviamente non sono delle nullità (forse) ma godono di fama, prestigio e notorietà... Anche se non sono citati da quella ragazzina (per quello dicevo di non far caso agli esempi ) non fanno parte della massa informe...
Quella ragazza stava parlando di chi invece di quella massa ne fa parte ed è del tutto inutile che gli rispondiate "io non mi sento di farne parte": 1) perchè se la risposta è il solipsismo non si è andati tanto lontano nella risoluzione del problema che è sociale e una società di egoisti è una non società 2) che poi uno si sia sistemato (ovvero sia integrato nel sistema osi senta tale...) non significa affatto che questo non sia un male.
Magari semplicemente non ha la lucidità di quella ragazza di stabilire la propria condizione: le pecore vivono tutta un esistenza con la faccia per terra a brucare l'erba e non si lamentano ma non mi venite a dire che sia una cosa bella...
Non avvertire la propria condizione come insoddisfacente non vuol dire che questa non lo sia. Lo schiavo che si sente libero è forse meno schiavo solo per questo?
Il problema è dare una risposta oggettiva e oggettivamente fondata non sulle percezioni personali.
Per chi si sente realizzato come individuo per essere un'ingegnere... :D No comment... :D (senza offesa sempre eh... ;) ) Ma questo la dice lunga sull'idea di realizzazzione che ci viene trasmessa...
Ps. Secondo me anche un pò di umiltà non guasta. Se una persona colta che scrive in prima pagina di un giornale ritiene di aver visto un problema, io non liquiderei subito la questione come cazzata e la suddetta persona come un cretino... ( magari non è ingegnere però vabbè mica si può essere perfetti...;) :D scherzo sempre eh...:D )
Originariamente inviato da Proteus
Io vedo molte potenzialità in quella ragazza ma si potranno realizzare solo se sapra elevarsi oltre la marea di cinismo, il cinismo posso praticarlo io alla mia età e non certo una quindicenne, che la sommerge.
Su questo hai ragione. Ma io, hegelianamente, credo nel significato creativo della negazione...
O in altre parole "solo quando hai raggiunto il fondo puoi cominciare a risalire" e la presa di coscienza è la premessa per il superamento d qualsiasi problema...
Originariamente inviato da sheva
Un tempo l'ammirazione per le persone famose, per chi era stato capace di esprimere - nella musica o nella letteratura, nello sport o nella politica - un valore più alto, più generale, spingeva i giovani all'emulazione, li invitava a uscire dall'inerzia e dalla prudenza mediocre dei padri. Grazie ai grandi si cercava di essere meno piccoli. Oggi domina un'altra logica: chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori per sempre. Chi fortunatamente ce l'ha fatta avrà una vita vera, tutti gli altri sono condannati a essere spettatori e a razzolare nel nulla.
Questa parte del discorso é una cazzata immane , tutti a dargli contro la cultura di oggi senza rendersi conto che la situazione era uguale 100 , 500 o mille anni fa .
Da sempre ci sono i ( pochi ) fortunati che si realizzano e i (molti ) pecoroni che brucano nel prato e che spariscono nel nulla della storia .
La storia é sempre uguale , cambiano i modelli , cambiano i tempi , ma il funzionamento del mondo é sempre lo stesso , e quelli che dicono "una volta era diverso" mi fanno solo ridere , probabilmente non ricordano affatto come funzionava "una volta" e che oggi non é peggio di ieri .
ALBIZZIE
19-10-2004, 17:44
Originariamente inviato da Cfranco
Questa parte del discorso é una cazzata immane , tutti a dargli contro la cultura di oggi senza rendersi conto che la situazione era uguale 100 , 500 o mille anni fa .
Da sempre ci sono i ( pochi ) fortunati che si realizzano e i (molti ) pecoroni che brucano nel prato e che spariscono nel nulla della storia .
La storia é sempre uguale , cambiano i modelli , cambiano i tempi , ma il funzionamento del mondo é sempre lo stesso , e quelli che dicono "una volta era diverso" mi fanno solo ridere , probabilmente non ricordano affatto come funzionava "una volta" e che oggi non é peggio di ieri .
per me, stai sbagliando in pieno, o almeno se il pensiero di quella ragazza rispecchia a grandi linee quello che pensano i ragazzi della sua età.
ai miei tempi :stordita: non c'era nessun tipo di rassegnazione nel vivere una vita anonima. esistevano i modelli, i gruppi, ma non ho sentito mai nessuno dei miei amici lamentarsi per non sentirsi nessuno eppure ho avuto amici di tutti i tipi. siamo stati educati ad apprezzare quel poco che si aveva e saperlo valorizzare al massimo senza sentirsi ne di meno ne di più, ma solo noi stessi.
Originariamente inviato da Maxmel
Per chi si sente realizzato come individuo per essere un'ingegnere... :D No comment... :D (senza offesa sempre eh... ;) ) Sono orgoglioso di ciò che ho fatto fin'ora ma non ho mai detto di sentirmi realizzato come individuo anche perchè sentirsi realizzato a 27 anni sarebbe un'immane cazzata tanto quanto sentirsi una merda perchè non si è un calciatore, una velina o un personaggio della TV.
Il mio punto semplicemente era che non me ne può fregare di meno se Costantino prende 10 volte il mio stipendio ed è sempre in TV o se Vieri prende 1000 volte il mio stipendio e si tromba tutte le veline, i non mi sento un pecorone inferiore a loro.
[Ma questo la dice lunga sull'idea di realizzazzione che ci viene trasmessa...quindi quale sarebbe l'idea giusta di realizzazione da trasmettere? :confused:
Se una persona colta che scrive in prima pagina di un giornale ritiene di aver visto un problema, io non liquiderei subito la questione come cazzata e la suddetta persona come un cretino... ( magari non è ingegnere però vabbè mica si può essere perfetti...;) :D scherzo sempre eh...:D ) Non mi sembra di aver detto che il giornalista è un cretino...ho detto che la ragazza ha sparato una marea di cazzate e che una che ragiona in quel modo non ha capito molto dalla vita e/o i suoi genitori non le hanno insegnato un bel niente.
majin mixxi
19-10-2004, 19:13
Originariamente inviato da Booyaka
Volevo fare l'igegnere, mi sono laureato in ingegneria e ora lavoro nel settore che desideravo intraprendere. Chiamatemi pure superbo ma io gente come quelli che vanno dalla De Filippi (pubblico compreso) li considero inferiori a me.
basterebbe questo per capire che evidentemente ti sbagli di grosso
Paracleto
19-10-2004, 20:06
Originariamente inviato da majin mixxi
basterebbe questo per capire che evidentemente ti sbagli di grosso
perchè?
a mio personalissimo avviso è molto piu importante u singolo ingegnere che 1000 maria de filippi
Paracleto
19-10-2004, 20:08
Originariamente inviato da ominiverdi
non si tratta di maggiore o minore personalita', ma di potere acquisito grazie alla notorieta'.
uhm
però lei parla di personalità
lei dice che solo chi va in tv può esprimere la propria personalità, il resto del tuo discorso è anche giusto, ma lei intende proprio dire che se non vai in tv allora sei uno sfigato che fa parte di una amorfa massa di persone prive di personalità
è proprio quello che dice
majin mixxi
19-10-2004, 20:54
Originariamente inviato da Paracleto
perchè?
a mio personalissimo avviso è molto piu importante u singolo ingegnere che 1000 maria de filippi
quelli che vanno dalla De Filippi pubblico compreso,si sente superiore solo a questi,alla faccia della modestia
:rolleyes:
majin mixxi
19-10-2004, 20:55
Originariamente inviato da majin mixxi
quelli che vanno dalla De Filippi pubblico compreso,si sente superiore solo a questi,alla faccia della modestia
:rolleyes:
ed è solo un ingegnere,se era un cardiochirurgo cosa si credeva? Dio?
Originariamente inviato da ALBIZZIE
per me, stai sbagliando in pieno, o almeno se il pensiero di quella ragazza rispecchia a grandi linee quello che pensano i ragazzi della sua età.
ai miei tempi :stordita: non c'era nessun tipo di rassegnazione nel vivere una vita anonima. esistevano i modelli, i gruppi, ma non ho sentito mai nessuno dei miei amici lamentarsi per non sentirsi nessuno eppure ho avuto amici di tutti i tipi. siamo stati educati ad apprezzare quel poco che si aveva e saperlo valorizzare al massimo senza sentirsi ne di meno ne di più, ma solo noi stessi.
Stai sbagliando tempo , quello che devi dire é:
IO sono stato educato ad apprezzare quel poco che si aveva e saperlo valorizzare al massimo senza sentirsi ne di meno ne di più, ma solo noi stessi.
Di gente che pensava come quella ragazza ne é sempre esistita
( chi non ci crede si legga Baudelaire o Leopardi )
jumpermax
19-10-2004, 21:53
Originariamente inviato da majin mixxi
ed è solo un ingegnere,se era un cardiochirurgo cosa si credeva? Dio?
beh cribbio.... un cardiochirurgo non sarà mica a livello di un ingegnere adesso... :O
majin mixxi
19-10-2004, 22:00
Originariamente inviato da jumpermax
beh cribbio.... un cardiochirurgo non sarà mica a livello di un ingegnere adesso... :O
secondo me tu sei la De Filippi :D
http://www.wcn.it/public/ImageDeport-Log/def02.jpg
jumpermax
19-10-2004, 22:04
Originariamente inviato da majin mixxi
secondo me tu sei la De Filippi :D
http://www.wcn.it/public/ImageDeport-Log/def02.jpg
:eek: mi hai sgamato... devi per forza essere Maurizio allora...
http://www.gallipolivirtuale.com/premiobarocco/album1996/costanzo.jpg
:asd: :asd:
Originariamente inviato da majin mixxi
quelli che vanno dalla De Filippi pubblico compreso,si sente superiore solo a questi,alla faccia della modestia
:rolleyes: Appunto, non ho detto di sentirmi superiore ad un chirurgo, ad un professore, ad un operaio o a qualsiasi altra onesta figura professionale. Ho detto di sentirmi superiore a delle persone del livello di costantino & co. e di quei 4 sfigati del pubblico che commentano sul perche lui ha tradito lei, lei non vuole lui o altre amenità del genere. In pratica mi sento superiore a loro non per merito mio, ma per bassezza loro.
Per intenderci, considero QUALSIASI figura professionale seria superiore a i "costantini" (non so nemmeno come definirli(e), cosa sono? Attori? PR? Cosa sanno fare oltre a sorridere alla telecamera?).
Al contrario, chi manca di modestia qui mi sembra proprio essere la ragazza visto che considera nullità qualsiasi persona faccia una professione "normale" (cioè tutto, da Presidente della Repubblica ad operaio, ad esclusione di quelli che vanno in TV). Se io fossi stato uno dei due tipi definiti nullità solo perchè destinati a fare una vita normale, la ragazza si sarebbe pigliata una bella sberla.
Tra l'altro quella ragazza è l'emblema di una autocommiserazione assurda. Già il fatto di avere come modelli di vita veline o "costantini" è preoccupante ma non totalmente negativo visto che può diventare un incentivo a lavorare sodo per diventare un vero attore, una vera ballerina, un presentatore preparato (es, niente da ridire sui ragazzi dell'altro programma della De Filippi, quelli li considero ragazzi in gambissima perchè almeno tentano di realizzare il loro sogno, non stanno a casa a piangersi addosso). Il fatto che mi intristisce di più è che non solo la ragazza prende come metro di paragone persone assolutamente inutili alla società ma le considera talmente inarrivabili da non voler neppure tentare di diventare come loro e l'unica consolazione per lei è avere le mutande griffate (come si dice dalle mie parti "am par ad sugner!").
Per farla breve, comprendo pienamente che uno a cui piacerebbe fare un determinato lavoro e che non riesce a raggiungere il suo obbiettivo possa sentirsi depresso. Ma se uno mi viene a dire che si sente una merda, una massa informe perchè non è come i tipi che vanno a fare i reality o che vanno a trovare la morosa dalla De Filippi io lo mando a defecare senza pensarci due volte.
Trovo poi irritante che il giornalista partendo da una SINGOLA ragazza con le idee molto confuse faccia generalizzazioni terra-terra su tutti i giovani italiani.
Paracleto
20-10-2004, 00:11
Originariamente inviato da Booyaka
Appunto, non ho detto di sentirmi superiore ad un chirurgo, ad un professore, ad un operaio o a qualsiasi altra onesta figura professionale. Ho detto di sentirmi superiore a delle persone del livello di costantino & co. e di quei 4 sfigati del pubblico che commentano sul perche lui ha tradito lei, lei non vuole lui o altre amenità del genere. In pratica mi sento superiore a loro non per merito mio, ma per bassezza loro.
Per intenderci, considero QUALSIASI figura professionale seria superiore a i "costantini" (non so nemmeno come definirli(e), cosa sono? Attori? PR? Cosa sanno fare oltre a sorridere alla telecamera?).
Al contrario, chi manca di modestia qui mi sembra proprio essere la ragazza visto che considera nullità qualsiasi persona faccia una professione "normale" (cioè tutto, da Presidente della Repubblica ad operaio, ad esclusione di quelli che vanno in TV). Se io fossi stato uno dei due tipi definiti nullità solo perchè destinati a fare una vita normale, la ragazza si sarebbe pigliata una bella sberla.
Tra l'altro quella ragazza è l'emblema di una autocommiserazione assurda. Già il fatto di avere come modelli di vita veline o "costantini" è preoccupante ma non totalmente negativo visto che può diventare un incentivo a lavorare sodo per diventare un vero attore, una vera ballerina, un presentatore preparato (es, niente da ridire sui ragazzi dell'altro programma della De Filippi, quelli li considero ragazzi in gambissima perchè almeno tentano di realizzare il loro sogno, non stanno a casa a piangersi addosso). Il fatto che mi intristisce di più è che non solo la ragazza prende come metro di paragone persone assolutamente inutili alla società ma le considera talmente inarrivabili da non voler neppure tentare di diventare come loro e l'unica consolazione per lei è avere le mutande griffate (come si dice dalle mie parti "am par ad sugner!").
Per farla breve, comprendo pienamente che uno a cui piacerebbe fare un determinato lavoro e che non riesce a raggiungere il suo obbiettivo possa sentirsi depresso. Ma se uno mi viene a dire che si sente una merda, una massa informe perchè non è come i tipi che vanno a fare i reality o che vanno a trovare la morosa dalla De Filippi io lo mando a defecare senza pensarci due volte.
Trovo poi irritante che il giornalista partendo da una SINGOLA ragazza con le idee molto confuse faccia generalizzazioni terra-terra su tutti i giovani italiani.
effettivamente trovo poco o niente da obiettare
credo davvero che qualunque figura professionale seria sia superiore anche al pubblico di certe trasmissioni
insomma majin, cosa vorresti
un figlio ingegnere o un figlio che fa il pubblico?
ominiverdi
20-10-2004, 00:58
Originariamente inviato da Paracleto
uhm
però lei parla di personalità
lei dice che solo chi va in tv può esprimere la propria personalità, il resto del tuo discorso è anche giusto, ma lei intende proprio dire che se non vai in tv allora sei uno sfigato che fa parte di una amorfa massa di persone prive di personalità
è proprio quello che dice
bisogna vedere cosa intende per personalita'.
non dice chi e', ne' cosa vuol fare.
pero' sente che la sua personalita' e' annullata, non riesce a esprimere se stessa o a distinguersi.
nelle parole di quella ragazza (se effettivamente sono parole sue), si coglie subito una nota di amarezza, insoddisfazione, pessimismo, rassegnazione. emozioni che ha messo lei.
il tutto forse si presta piu' ad un'analisi psicanalitica o filosofica. (una seduta dallo psicanalista potrebbe aiutarla)
si attacca alla tv con troppa disperazione.
considera migliori delle persone normali non solo le attrici, i calciatori, la gente dello spettacolo, ma anche, parole sue, piu' genericamente "la gente che sta in televisione".
e' lei che li fa' idoli nella sua testa, e soprattutto che considera (tristemente, aggiungo io) le persone normali inferiori, nullita' o indegne, rispetto a chi appare in tv.
pone il suo pensiero al di sopra di tutto e di tutti, come verita' assoluta, universalmente valida.
oggettivamente, il problema e' suo.
nella tv vede tutto rosa e fiori.
i personaggi del teleschermo hanno davvero piu' personalita' di chi non fa televisione, o sono piu' liberi di essere?
ne e' convinta lei, a priori.
senza nemmeno conoscere il mondo della televisione per come funziona realmente.
il discorso e' diverso se la ragazza e' arrivista/materialista, in questo caso la televisione potrebbe effettivamente darle cio' che cerca.
la possibilita' di arricchirsi in poco tempo e con poca fatica e' reale, ed e' questa che attira molti.
sostiene inoltre che la massa informe e' quella che sta fuori dalla tv.
tutto e' relativo.
fino a prova contraria si puo' sostenere, o io posso pensare, anche l'esatto contrario.
e guardando la tv degli ultimi tempi e' un pensiero che vien facile.
poi credo nessuno le impedira' di entrare in tv in futuro.
se scoprira' di avere delle qualita', potra' lottare per entrarci, se ci tiene tanto...
jumpermax
20-10-2004, 01:01
Originariamente inviato da Booyaka
Appunto, non ho detto di sentirmi superiore ad un chirurgo, ad un professore, ad un operaio o a qualsiasi altra onesta figura professionale. Ho detto di sentirmi superiore a delle persone del livello di costantino & co. e di quei 4 sfigati del pubblico che commentano sul perche lui ha tradito lei, lei non vuole lui o altre amenità del genere. In pratica mi sento superiore a loro non per merito mio, ma per bassezza loro.
Per intenderci, considero QUALSIASI figura professionale seria superiore a i "costantini" (non so nemmeno come definirli(e), cosa sono? Attori? PR? Cosa sanno fare oltre a sorridere alla telecamera?).
Al contrario, chi manca di modestia qui mi sembra proprio essere la ragazza visto che considera nullità qualsiasi persona faccia una professione "normale" (cioè tutto, da Presidente della Repubblica ad operaio, ad esclusione di quelli che vanno in TV). Se io fossi stato uno dei due tipi definiti nullità solo perchè destinati a fare una vita normale, la ragazza si sarebbe pigliata una bella sberla.
Tra l'altro quella ragazza è l'emblema di una autocommiserazione assurda. Già il fatto di avere come modelli di vita veline o "costantini" è preoccupante ma non totalmente negativo visto che può diventare un incentivo a lavorare sodo per diventare un vero attore, una vera ballerina, un presentatore preparato (es, niente da ridire sui ragazzi dell'altro programma della De Filippi, quelli li considero ragazzi in gambissima perchè almeno tentano di realizzare il loro sogno, non stanno a casa a piangersi addosso). Il fatto che mi intristisce di più è che non solo la ragazza prende come metro di paragone persone assolutamente inutili alla società ma le considera talmente inarrivabili da non voler neppure tentare di diventare come loro e l'unica consolazione per lei è avere le mutande griffate (come si dice dalle mie parti "am par ad sugner!").
Per farla breve, comprendo pienamente che uno a cui piacerebbe fare un determinato lavoro e che non riesce a raggiungere il suo obbiettivo possa sentirsi depresso. Ma se uno mi viene a dire che si sente una merda, una massa informe perchè non è come i tipi che vanno a fare i reality o che vanno a trovare la morosa dalla De Filippi io lo mando a defecare senza pensarci due volte.
Trovo poi irritante che il giornalista partendo da una SINGOLA ragazza con le idee molto confuse faccia generalizzazioni terra-terra su tutti i giovani italiani.
diciamo che ti si potrebbe contestare più che altro l'uso improprio dell'aggettivo superiore... criteri di ordinamento totale nel genere umano non credo esistano, ergo parlare di superiorità o inferiorità tra persone mi sembra azzardato. Una categoria lessicale che sta bene giusto nei film di Fantozzi... :D
Originariamente inviato da Cfranco
Questa parte del discorso é una cazzata immane , tutti a dargli contro la cultura di oggi senza rendersi conto che la situazione era uguale 100 , 500 o mille anni fa .
Sicuramente non è una novità della nostra epoca. Mi ricordo (non sono riuscito a trovare fonti) che alla fine dell'ottocento nelle campagne molti giovani si toglievano la vita. Motivo? I giornali prima e la radio poi mostravano loro un mondo in cui si poteva vivere una "vita vera" che a loro non sarebbe mai stata accessibile, perchè non avevano i mezzi per andarsene. Che poi la vita di città non fosse poi tanto migliore non aveva tanta importanza, perchè era un fatto soprattutto emotivo.
La situazione attuale non mi sembra poi diversa. La televisione (ma anche il cinema, certe volte i romanzi, etc) mostrano spesso una vita molto più bella di quella riservata ai comuni mortali. Che poi quello che si vede in TV non è reale lo sanno pure i bambini di 6 anni, ma conta poco perchè è ancora tutto sul piano emotivo.
Prima di criticare la televisione, mi chiederei come mai chi non condivide le parole di quella ragazza non è stato "rovinato" dal mezzo che sicuramente avrà visto sin da giovane.
Nella ragazza non vedo un attaccamento alla televisione, semmai una profonda delusione per la società in cui vive, per le persone che incontra ogni giorno. Il fatto che scelga un modo di vestire omologato fa pensare che sarà giudicata in base a quello, con molta superficialità. E se non si veste come le star allora sarà considerata "sfigata". E invidia le star, le uniche persone che possono decidere come vestirsi, come "essere", perchè, nella sua visione, non devono assomigliare a nessuno.
Considerato questo, a me non sembra assolutamente superficiale.
Originariamente inviato da jumpermax
diciamo che ti si potrebbe contestare più che altro l'uso improprio dell'aggettivo superiore... criteri di ordinamento totale nel genere umano non credo esistano, ergo parlare di superiorità o inferiorità tra persone mi sembra azzardato. Una categoria lessicale che sta bene giusto nei film di Fantozzi... :D
Suvvia, opera una traduzione: superiore a = si piace di più di.
Per quanto riguarda l'alunna in discussione, ho l'impressione che spesso queste frasi siano litanie ricorrenti per difendere la propria omologazione, sulla falsa riga del "ma tanto lo fanno tutti, cosa posso cambiare io, non pretenderai che rigetti la società su questo prato? (ops, no, l'ultima non c'entra)".
Originariamente inviato da Car|o
Suvvia, opera una traduzione: superiore a = si piace di più di.
Cioè sentirsi superiore = pensare di piacersi di più oppure = piacersi di più? Per la seconda direi che ci vuole la telepatia :D :D.
Yes, that's it!!! Er... No.
Scoperchiatore
20-10-2004, 14:00
A questo punto lei mi ha esposto il suo ragionamento, chiaro e scioccante: [B]"Professore, ma non ha capito che oggi solo pochissimi possono permettersi di avere una personalità? I cantanti, i calciatori, le attrici, la gente che sta in televisione, loro esistono veramente e fanno quello che vogliono, ma tutti gli altri non sono niente e non saranno mai niente. Io l'ho capito fin da quando ero piccola così. La nostra sarà una vita inutile. Mi fanno ridere le mie amiche che discutono se nella loro comitiva è meglio quel ragazzo moro o quell'altro biondo. Non cambia niente, sono due nullità identiche. Noi possiamo solo comprarci delle mutande uguali a quelle di tutti gli altri, non abbiamo nessuna speranza di distinguerci. Noi siamo la massa informe".
Mah, io a 15 anni ero pessimista allo stesso grado, anche se in modi differenti. Con l'età ci si autoconvince che questa vita inutile ha un qualche scopo. Ma in realtà, se uno non crede, non è così.
A 15 anni riesci ad ammetterlo in modo così "brutale" perchè hai quel senso di onnipotenza (immortalità, o come vi pare) che con l'età passa, in quanto ci si sente più bersagliati dall'età, dalle malattie, dai dolori, e non si può avere anche la spada di damocle dell'inutilità sulla testa.
Scoperchiatore
20-10-2004, 14:05
Originariamente inviato da jumpermax
A me stupisce più il fatto che il professore non abbia trovato risposta. A quindici anni si può invidiare della gente del genere non a 40. Non riuscite a dare un vostro senso alla vita? La notorietà priva di significato è l'unico senso? Tanto vale un suicidio di massa allora... se il culmine della vita deve essere apparire dalla de Filippi l'inferno non credo possa essere peggio.
La tizia ha spiegato, a parole semplici, che la TV, i mass-media hanno esplicitato e reso lampante anche a una ragazzina, l'inutilità della vita, il fatto che se muoriamo tutti oggi, o se viviamo per altri 10.000 anni, non cambia nulla. Una volta il senso della vita in cosa lo ricercavi? Nella fede.
Oggi in cosa lo ricerchi? La ragazzina è stata tanto sveglia da dire che non è neanche possibile o utile ricercarlo, è una battaglia vana, quindi tanto meglio attaccarsi alle cose effimere e poco significative, come le mutande i D&G. O suicidarsi, tanto alla fine non c'è un grande guadagno a vivere per cazzatine tipo queste.
La cosa che non capisco, è se la ragazzina è talmente forte da aver capiro che dovrà vivere per altri 60 anni per cose effimere ed inutili. Oppure se spera nel cambiamento, cosa possibilissima, perchè a quell'età uno sogna ancora.
Originariamente inviato da Scoperchiatore
Mah, io a 15 anni ero pessimista allo stesso grado, anche se in modi differenti. Con l'età ci si autoconvince che questa vita inutile ha un qualche scopo. Ma in realtà, se uno non crede, non è così.
A 15 anni riesci ad ammetterlo in modo così "brutale" perchè hai quel senso di onnipotenza (immortalità, o come vi pare) che con l'età passa, in quanto ci si sente più bersagliati dall'età, dalle malattie, dai dolori, e non si può avere anche la spada di damocle dell'inutilità sulla testa.
Spada di Damocle non necessaria, a mio avviso. Utilità e senso sono, a mio sentire, categorie interne alla vita, non vedo la necessità di cercare di racchiudere il contenitore nel contenuto.
Scoperchiatore
20-10-2004, 14:11
Originariamente inviato da Banus
Sicuramente non è una novità della nostra epoca. Mi ricordo (non sono riuscito a trovare fonti) che alla fine dell'ottocento nelle campagne molti giovani si toglievano la vita. Motivo? I giornali prima e la radio poi mostravano loro un mondo in cui si poteva vivere una "vita vera" che a loro non sarebbe mai stata accessibile, perchè non avevano i mezzi per andarsene. Che poi la vita di città non fosse poi tanto migliore non aveva tanta importanza, perchè era un fatto soprattutto emotivo.
La situazione attuale non mi sembra poi diversa. La televisione (ma anche il cinema, certe volte i romanzi, etc) mostrano spesso una vita molto più bella di quella riservata ai comuni mortali. Che poi quello che si vede in TV non è reale lo sanno pure i bambini di 6 anni, ma conta poco perchè è ancora tutto sul piano emotivo.
Prima di criticare la televisione, mi chiederei come mai chi non condivide le parole di quella ragazza non è stato "rovinato" dal mezzo che sicuramente avrà visto sin da giovane.
Nella ragazza non vedo un attaccamento alla televisione, semmai una profonda delusione per la società in cui vive, per le persone che incontra ogni giorno. Il fatto che scelga un modo di vestire omologato fa pensare che sarà giudicata in base a quello, con molta superficialità. E se non si veste come le star allora sarà considerata "sfigata". E invidia le star, le uniche persone che possono decidere come vestirsi, come "essere", perchè, nella sua visione, non devono assomigliare a nessuno.
Considerato questo, a me non sembra assolutamente superficiale.
Condordo su tutto ttranne che per l'ultimo pezzo:IMHO la ragazza non è delusa dalla società, ma ha semplicemente preso atto che è così, e trova rimedio in questa vita da massa informe prestando attenzione a cose futili, che lei sa che sono futili, ma che sono l'unica cosa che le dà un minimo di senso per andare avanti.
Insomma, impotenza, consapevolezza, rinuncia a cambiare le cose. Un mix perfetto...
Scoperchiatore
20-10-2004, 14:14
Originariamente inviato da Car|o
Spada di Damocle non necessaria, a mio avviso. Utilità e senso sono, a mio sentire, categorie interne alla vita, non vedo la necessità di cercare di racchiudere il contenitore nel contenuto.
Spada di damocle che c'è, ma spesso facciamo finta di non vedere, IMHO.
Utilità e senso per me si sovrappongono, il senso della vita è trovarne un qualche scopo utile A SE STESSI, perchè siamo egoisti. Inventare il teletrasporto non darebbe un senso alla mia vita perchè l'invenzione non avrebbe un qualche impatto emotivo sulla mia utilità, se non un impatto effimero di gratificazione e lodi (come una laurea, un diploma, etc...)
Dato che siamo egoisti e vediamo tutto dal nostro punto di vista, senza riuscire ad abbracciare quello globale dell'umanità, avere un senso in questa vita è impossibile, se non rifacendosi alla metafisica, ovvero Dio o un Amore.
Hai mai sentito dire che il senso non è qualcosa che le cose hanno ma qualcosa che alle cose si attribuisce?
Originariamente inviato da Scoperchiatore
Mah, io a 15 anni ero pessimista allo stesso grado, anche se in modi differenti. Con l'età ci si autoconvince che questa vita inutile ha un qualche scopo. Ma in realtà, se uno non crede, non è così.
A 15 anni riesci ad ammetterlo in modo così "brutale" perchè hai quel senso di onnipotenza (immortalità, o come vi pare) che con l'età passa, in quanto ci si sente più bersagliati dall'età, dalle malattie, dai dolori, e non si può avere anche la spada di damocle dell'inutilità sulla testa.
Quoto perchè non riuscivo a mettere in ordine le idee, ma è il pensiero che più si avvicina al mio ...
A 15 anni è tutto o niente ... la vita o la morte ...
Difficile, fuor che dubbio, lo diventa ancora di più proprio per il fatto che attualmente i "riferimenti" sono pessimi, ma è anche vero che, IMHO, a 15 anni è vita difficile per tutti, lo è stato nelle generazioni passate, come nell'attuale, come, lo sarà, per le future ...
Trovo "pesante" voler dare a tutti i costi un significato di vita "nulla", "vuota" nei confronti di chi, comincia ad affacciarsi alla vita proprio a questa età ...
Credo che "le somme" le si possa tirare "un pò più in là" ...
che si dia la possibilità di vivere, sbagliando ... è umano, lo trovo giusto e doveroso ... anche voler avere un paio di mutande da mostrare con orgoglio fuori dai jeans ...
Originariamente inviato da Booyaka
Il mio punto semplicemente era che non me ne può fregare di meno se Costantino prende 10 volte il mio stipendio ed è sempre in TV o se Vieri prende 1000 volte il mio stipendio e si tromba tutte le veline, i non mi sento un pecorone inferiore a loro.
Infatti questo punto è di un banalità disarmante ed è ovvio che non si trattava di questo... Che "i soldi non sono tutto" è una frase vecchia come il cucco... Come ho già detto il problema non sono i soldi... Si parla di consumismo è ovvio che non ci si lamenta della mancanza di soldi...
Originariamente inviato da Paracleto
un figlio ingegnere o un figlio che fa il pubblico? Perchè un'ingegnere non è pubblico quando guarda la tv?
Per il semoplice fatto di svolgere una proffessione si è individui?
Siete il vostro lavoro?
Originariamente inviato da Scoperchiatore
Dato che siamo egoisti e vediamo tutto dal nostro punto di vista, senza riuscire ad abbracciare quello globale dell'umanità, avere un senso in questa vita è impossibile, se non rifacendosi alla metafisica, ovvero Dio o un Amore.
ma anche no... Quella strada più che altro ha portato a riempire i monasteri (storicamente) altro che senso della vita... Non di quella in questo mondo di sicuro...:D Cercare il senso di una cosa in una che per deffinizione la trascende non ha molto senso no? :D Equivale a negarla...
jumpermax
20-10-2004, 16:16
Originariamente inviato da Banus
Cioè sentirsi superiore = pensare di piacersi di più oppure = piacersi di più? Per la seconda direi che ci vuole la telepatia :D :D.
io tradurrei in "se mi riduco a fare cose del genere sopprimetemi" e mi potrebbe anche andare.... :D Insomma esistono azioni stupide ma altra cosa è parlare di persone stupide. ;)
Originariamente inviato da Maxmel
Cercare il senso di una cosa in una che per deffinizione la trascende non ha molto senso no? :D Equivale a negarla...
Fatti un giretto nel thread accanto e vedrai sostenitori di una e dell'altra idea :D :D
Scoperchiatore
20-10-2004, 19:41
Originariamente inviato da Car|o
Hai mai sentito dire che il senso non è qualcosa che le cose hanno ma qualcosa che alle cose si attribuisce?
Ognuno attribuisce il suo senso, quindi non c'è un senso comune, ergo il senso che le cose hanno e quello che ne attribuiamo noi è equivalente.
Cmq, perchè ti soffermi su queste sottigliezze stilistiche? :D :confused:
Scoperchiatore
20-10-2004, 19:43
Originariamente inviato da Maxmel
Perchè un'ingegnere non è pubblico quando guarda la tv?
Per il semoplice fatto di svolgere una proffessione si è individui?
Siete il vostro lavoro?
Siamo anche il nostro lavoro. O almeno, ci fanno credere di essere quel che appaiamo. E il lavoro è una dei tanti appariscenti biglietti da visita che, anche involontariamente, diamo agli altri.
Scoperchiatore
20-10-2004, 19:45
Originariamente inviato da Maxmel
ma anche no... Quella strada più che altro ha portato a riempire i monasteri (storicamente) altro che senso della vita... Non di quella in questo mondo di sicuro...:D Cercare il senso di una cosa in una che per deffinizione la trascende non ha molto senso no? :D Equivale a negarla...
Intendevo non l'oggetto di per sè (Dio, Amore, o che altro) ma l'autoconvinzione che deriva nel pensare di poter immolare a quest'oggetto l'intera vita: vivo in funzione di rispettare il mio Dio o di rendere felice il mio Amore, questo vuol dire avere un senso. Sempre per me ;)
Forse bisognerebbe specificare meglio il significato comune di senso :D
majin mixxi
20-10-2004, 19:54
Originariamente inviato da Paracleto
effettivamente trovo poco o niente da obiettare
credo davvero che qualunque figura professionale seria sia superiore anche al pubblico di certe trasmissioni
insomma majin, cosa vorresti
un figlio ingegnere o un figlio che fa il pubblico?
io non capisco se state parlando sul serio o che,cosa ne sapete da chi è composto il pubblico?
Ancient Moderator
20-10-2004, 20:13
Originariamente inviato da HenryTheFirst
Dipende da cosa vuol dire "essere qualcuno". Se significa essere preso in seria considerazione dalle persone che venerano quelli del GF, che si picchiano per i loro idoli calcistici o che si strappano i capelli quando vedono Costantino, allora sono contento di non essere nessuno.
Probabilmente la risposta più intelligente che si può dare. Quoto.
Ancient Moderator
20-10-2004, 20:16
Originariamente inviato da Maxmel
Non è questo il punto... Non è ne falsificare i modelli che la ragazza ha trovato... la risposta sarebbe nell'individuare la massa informe, puoi tu farlo?
La risposta sarebbe nell'individuare un modello alternativo, migliore, più sano.
Ma tale risposta è estremamente soggettiva. Non posso io dire a te quale dovrebbe essere il tuo modello, il tuo scopo, il tuo divenire, ciò che ti realizzerà. Trovarlo, è l'essenza stessa della tua vita.
Forse il male risiede proprio qui: non sappiamo trovare da soli la nostra strada, abbiamo bisogno di una risposta preconfezionata e uguale per tutti, un modello standard di vita e perfino di felicità.
Paracleto
20-10-2004, 20:20
Originariamente inviato da Maxmel
Perchè un'ingegnere non è pubblico quando guarda la tv?
Per il semoplice fatto di svolgere una proffessione si è individui?
Siete il vostro lavoro?
oh, insomma
credo che il senso di quello che intendo dire sia chiaro
intendo dire
preferisci un figlio che preferisce costruirsi una vita basata sul proprio lavoro e la propria fatica o uno che vuole vivere di popolarità, sia essa diretta o riflessa?
Io vorrei un figlio che sappia essere felice della sua vita ;)
Una vita basta sul lavoro esulla fatica presuppone una ricompensa per il proprio impegno, che non sempre si ottiene.
Una vita basata sulla popolarità rende dipendenti dal successo ottenuto, perchè da quello dipende il proprio "valore". Successo che però può andarsene facilmente.
Ovviamente una vita di lavoro dà maggiori speranze di dare soddisfazione, dal momento che anche chi ha successo spesso (non sempre) ha dovuto impegnarsi.
Voglio dire che se avessi un figlio non gli direi "lavora adesso che in futuro sarai contento" perchè sarebbe una menzogna.
Scoperchiatore
20-10-2004, 23:35
Originariamente inviato da Banus
Io vorrei un figlio che sappia essere felice della sua vita ;)
Una vita basta sul lavoro esulla fatica presuppone una ricompensa per il proprio impegno, che non sempre si ottiene.
Una vita basata sulla popolarità rende dipendenti dal successo ottenuto, perchè da quello dipende il proprio "valore". Successo che però può andarsene facilmente.
Ovviamente una vita di lavoro dà maggiori speranze di dare soddisfazione, dal momento che anche chi ha successo spesso (non sempre) ha dovuto impegnarsi.
Voglio dire che se avessi un figlio non gli direi "lavora adesso che in futuro sarai contento" perchè sarebbe una menzogna.
Gli diresti "la vite è così, figlio mi, fa un po' schifo, ma tocca accontentarsi?" :D
E' dura crescere un figlio.... è dura soprattutto evitare di farlo crescere troppo prima del previsto....
Paracleto
20-10-2004, 23:55
Originariamente inviato da Banus
Io vorrei un figlio che sappia essere felice della sua vita ;)
Una vita basta sul lavoro esulla fatica presuppone una ricompensa per il proprio impegno, che non sempre si ottiene.
Una vita basata sulla popolarità rende dipendenti dal successo ottenuto, perchè da quello dipende il proprio "valore". Successo che però può andarsene facilmente.
Ovviamente una vita di lavoro dà maggiori speranze di dare soddisfazione, dal momento che anche chi ha successo spesso (non sempre) ha dovuto impegnarsi.
Voglio dire che se avessi un figlio non gli direi "lavora adesso che in futuro sarai contento" perchè sarebbe una menzogna.
hm...senza offesa, ma mi pare una risposta di comodo
"davvero papà tu vuoi che sia felice della mia vita? allora resto a casa a farmi mantenere, lavorare mi rende triste..."
no, decisamente è una risposta che non mi soddisfa
se mio figlio avese per modello di vita il comportamento televisivo da fama e soldi facili, conditi però nel 99% dei casi da crassa ignoranza e spesso stupidità, beh mi chiederei come mai non sono stato capace di educarlo meglio e cercherei di fargli capire che quel mondo è al 99% fasullo
e questo implica che gli farei capire che c'è molta piu dignità e bravura nel farsi conle proprie mani che non andare a fare le "ospitate" o fare il pubblico di una trasmissione insulsa
Originariamente inviato da Scoperchiatore
Gli diresti "la vite è così, figlio mi, fa un po' schifo, ma tocca accontentarsi?"
Quello quando non c'è proprio speranza :asd:
Oggi ci sono fin troppe occasioni di mettersi sul divano e dormire :D
Originariamente inviato da Paracleto
hm...senza offesa, ma mi pare una risposta di comodo
"davvero papà tu vuoi che sia felice della mia vita? allora resto a casa a farmi mantenere, lavorare mi rende triste..."
Non ho detto certo questo. Ho detto che una vita di lavoro è preferibile, ma ridurre la vita al proprio lavoro è un grossolano errore.
Un figlio che si riduce a dire le parole che hai riportato o è in malafede oppure a 20 anni non ha ancora conquistato l'indipendenza che dovrebbe avere. In entrambi i casi non si dovrebbe avere sensi di colpa a dargli un calcio nel sedere (metaforico o reale :p).
e questo implica che gli farei capire che c'è molta piu dignità e bravura nel farsi con le proprie mani che non andare a fare le "ospitate" o fare il pubblico di una trasmissione insulsa
Questo lo farei anche io. Tanto più che in quel modo al massimo si ottiene notorietà nel proprio paese :p
Originariamente inviato da Scoperchiatore
Ognuno attribuisce il suo senso, quindi non c'è un senso comune, ergo il senso che le cose hanno e quello che ne attribuiamo noi è equivalente.
Cmq, perchè ti soffermi su queste sottigliezze stilistiche? :D :confused:
Eppure mi pare semplice da capire...
Originariamente inviato da Paracleto
oh, insomma
credo che il senso di quello che intendo dire sia chiaro
intendo dire
preferisci un figlio che preferisce costruirsi una vita basata sul proprio lavoro e la propria fatica o uno che vuole vivere di popolarità, sia essa diretta o riflessa?
Mah non saprei, che c'è di male nella seconda?
magari ha anche piàù yempo da dedicare a se stesso e alla famiglia...
Originariamente inviato da Ancient Moderator
La risposta sarebbe nell'individuare un modello alternativo, migliore, più sano.
questo era chiaro.
E cmq , in quanto individui siamo potenzialmente liberi, in quanto individui inseriti in un costensto storico-sociale siamo da questo detterminati. Dico che quella ragazza ha detto quelle parole grazie alla prima cosa e a causa della seconda.
Originariamente inviato da Scoperchiatore
l'autoconvinzione che deriva nel pensare di poter immolare a quest'oggetto l'intera vita: vivo in funzione di rispettare il mio Dio o di rendere felice il mio Amore, questo vuol dire avere un senso.
e infatti io parlavo di questo: la vita non per se stessa ma per ( in funzione di) qualche cosa d'altro (Dio, Amore ecc ecc) :D Alla fine conta solo quell'altro non la "vita"...
Originariamente inviato da Scoperchiatore
Siamo anche il nostro lavoro. O almeno, ci fanno credere di essere quel che appaiamo. E il lavoro è una dei tanti appariscenti biglietti da visita che, anche involontariamente, diamo agli altri.
E se è cosi allora perchè non far coincidere direttamente lavoro e apparenza? sarebbe il massimo della "resa" no? Cioè l'operazione di identificarci verso gli altri, da gli altri, per gli atri tramite il lavoro renderebbe al massimo, no? E non è quello che diceva la tipa quando affermava che solo certe figure possiedeono una personalità?
Originariamente inviato da Maxmel
E se è cosi allora perchè non far coincidere direttamente lavoro e apparenza? sarebbe il massimo della "resa" no? Cioè l'operazione di identificarci verso gli altri, da gli altri, per gli atri tramite il lavoro renderebbe al massimo, no?
Non credo che la maggior parte della gente riuscirebbe a resistere...
le tanto desiderate vacanze servono per questo :D
E non è quello che diceva la tipa quando affermava che solo certe figure possiedeono una personalità?
Infatti è un modo di proporsi, vestire come le star. Nella sua visione, l'unico.
anonimizzato
21-10-2004, 19:26
Discorso terribilemente lucido quello della ragazzina tuttavia.
Tuttavia i VIP sono tali solo perchè li si considera tali.
Ancient Moderator
21-10-2004, 19:48
Originariamente inviato da Maxmel
questo era chiaro.
E cmq , in quanto individui siamo potenzialmente liberi, in quanto individui inseriti in un costensto storico-sociale siamo da questo detterminati. Dico che quella ragazza ha detto quelle parole grazie alla prima cosa e a causa della seconda.
Molto Hegeliano!
Tuttavia dico...determinati dal contesto storicosociale sì, ma non completamente, ovvaimente se si possiede abbastanza personalità da trascenderlo almeno in parte.
stesso argomento e tante altre idee
http://www.guzzisti.it/forum/phpBB2/viewtopic.php?t=4719
Originariamente inviato da Athlon
stesso argomento e tante altre idee
http://www.guzzisti.it/forum/phpBB2/viewtopic.php?t=4719
è finita a parlare di Easy Rider?
Scoperchiatore
23-10-2004, 12:44
Originariamente inviato da Car|o
Eppure mi pare semplice da capire...
Insomma... :D
Ci sono solo due visioni diverse: Io penso che non ci sia nulla (o ci sia molto poco) di oggettivo, tu che pensi? Con post lunghi 3 parole il senso di alcune tue affermazioni è difficile da cogliere :D
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