View Full Version : Entro metà del 2005 guerra all' Iran
L'Iran entro la metà del 2005 avrà la bomba atomica.
La situazione a grandi linee è questa:
L'Iran ha proibito le ispezioni degli organi competenti (permesse sino ad ora) ed ha ricevuto dall'Onu un ultimatum, il quale scade il 25 novembre, per andare a spiegare cosa succede, pena forti sanzioni.
E' certo che l'iran se non verrà fermato, avrà la sua bomba entro la metà del 2005.
E' partita anche la costruzione di missile con raggio di 2000 km,
alcuni dicono guarda caso per arrivare a Tel Aviv oltre che in europa.
Al di là di tutti i discorsi che si possono fare e che si apriranno,
ci aspetta un futuro davvero roseo.
bye
Originariamente inviato da efa
L'Iran entro la metà del 2005 avrà la bomba atomica.
La situazione a grandi linee è questa:
L'Iran ha proibito le ispezioni degli organi competenti (permesse sino ad ora) ed ha ricevuto dall'Onu un ultimatum, il quale scade il 25 novembre, per andare a spiegare cosa succede, pena forti sanzioni.
E' certo che l'iran se non verrà fermato, avrà la sua bomba entro la metà del 2005.
E' partita anche la costruzione di missile con raggio di 2000 km,
alcuni dicono guarda caso per arrivare a Tel Aviv oltre che in europa.
Al di là di tutti i discorsi che si possono fare e che si apriranno,
ci aspetta un futuro davvero roseo.
bye
Fonte?
Credo sia giusto, e anche abbastanza scontato, considerare un pericolo la ricerca sul nucleare portata avanti dall'Iran, ma credo anche che si debba agire con cautela, senza lasciarsi prendere troppo dal sospetto e senza essere prevenuti a tutti i costi.
andreamarra
07-10-2004, 11:26
Ma la diplomazia orami non si sa neanche più cosa sia?
Cioè, mandare ambasciatori o altro per parlare in maniera pacata del problema con gli stessi iraniani è dire troppo.
Poi, per inciso, ci sono anche altri paesi ben più potenti dell'Iran e molto nucleare-dotati.
Mah, la sparo li: entro il 2008 guerra alla Cina. Letto in un libro (mi sembra) di Giulietto Chiesa.
Che scenari apocalittici... sembra di assistere a una partita a risiko...
jumpermax
07-10-2004, 11:30
Originariamente inviato da andreamarra
Ma la diplomazia orami non si sa neanche più cosa sia?
Cioè, mandare ambasciatori o altro per parlare in maniera pacata del problema con gli stessi iraniani è dire troppo.
Poi, per inciso, ci sono anche altri paesi ben più potenti dell'Iran e molto nucleare-dotati.
Mah, la sparo li: entro il 2008 guerra alla Cina. Letto in un libro (mi sembra) di Giulietto Chiesa.
Che scenari apocalittici... sembra di assistere a una partita a risiko...
Si certo... e chi sarebbe tanto pazzo? Gli USA non credo visto che stanno diventando sempre più dipendenti da loro.. :D
Originariamente inviato da andreamarra
Ma la diplomazia orami non si sa neanche più cosa sia?
Cioè, mandare ambasciatori o altro per parlare in maniera pacata del problema con gli stessi iraniani è dire troppo.
Poi, per inciso, ci sono anche altri paesi ben più potenti dell'Iran e molto nucleare-dotati.
Mah, la sparo li: entro il 2008 guerra alla Cina. Letto in un libro (mi sembra) di Giulietto Chiesa.
Che scenari apocalittici... sembra di assistere a una partita a risiko...
La guerra in Iraq è stata fatta per evitare quella alla Cina.
l'Iraq era uno dei maggiori fornitori di greggio della Cina. Tagliandogli il PET gli si rallenta la crescita, che fino ad ora, ha portato la Cina ad essere una indiscutibile potenza mondiale.
*sasha ITALIA*
07-10-2004, 12:32
Originariamente inviato da gtr84
La guerra in Iraq è stata fatta per evitare quella alla Cina.
l'Iraq era uno dei maggiori fornitori di greggio della Cina. Tagliandogli il PET gli si rallenta la crescita, che fino ad ora, ha portato la Cina ad essere una indiscutibile potenza mondiale.
Quoto in toto! lo penso anch'io, si va (forse) verso una guerra fredda USA - Cina?
andreamarra
07-10-2004, 12:34
Originariamente inviato da *sasha ITALIA*
Quoto in toto! lo penso anch'io, si va (forse) verso una guerra fredda USA - Cina?
Molto probabile, in fondo la vera potenza economica che può tenere testa all'America è proprio la Cina. Non è una novità il fatto che gli States vogliano la supremazia mondiale su tutto per non avere grattacapi.
andreamarra
07-10-2004, 12:35
Originariamente inviato da jumpermax
Si certo... e chi sarebbe tanto pazzo? Gli USA non credo visto che stanno diventando sempre più dipendenti da loro.. :D
Non lo so, probabile che sia semplicemente una provocazione dell'autore.
Ho detto che la buttavo lì perchè nonostante i grossissimi problemi che una manovra di questo tipo creerebbe... per come si sta muovendo il mondo non mi meraviglierei di nulla. Anche se si tratta di operazione al limite dell'assurdo.
*sasha ITALIA*
07-10-2004, 12:38
Ho proprio paura di questa nuova guerra fredda, l'IRaq secondo me è un'avamposto molto importante, trovandosi in quella zona del mondo. Purtroppo portare le truppe lì non è servito praticametne a nulla MA non voglio parlare di IRaq che se ne parla già troppo, torniamo all'Iran ;)
sembra presa da qualche sito di estrema sinistra talmente a sinistra che ha diverse idee con quelle di estrema destra !
In ogni caso anche la Siria potrebbe essere un obiettivo si legge in questi siti (divertenti da leggere soppratutto sui presunti complotti dell 11 settembre 01) !!
Una guerra all'iran sarebbe molto difficile in ogni caso e sarebbe ancora più lunga di quella all'IRAQ !!
CIAO ENRICO!
twinpigs
07-10-2004, 13:31
Originariamente inviato da gtr84
La guerra in Iraq è stata fatta per evitare quella alla Cina.
l'Iraq era uno dei maggiori fornitori di greggio della Cina. Tagliandogli il PET gli si rallenta la crescita, che fino ad ora, ha portato la Cina ad essere una indiscutibile potenza mondiale.
beh volendo anche l'afghanistan che è li ad uno sputo
Originariamente inviato da gtr84
La guerra in Iraq è stata fatta per evitare quella alla Cina.
guarda che per chattare delle vostre partite di risiko potete usare la sezione giochi, qui si parla di politica ed attualita'.
Originariamente inviato da efa
E' partita anche la costruzione di missile con raggio di 2000 km,
alcuni dicono guarda caso per arrivare a Tel Aviv oltre che in europa.
Il missile è già pronto, l'hanno fatto sfilare in parata qualche giorno fa.
von Clausewitz
07-10-2004, 14:03
Originariamente inviato da andreamarra
Ma la diplomazia orami non si sa neanche più cosa sia?
Cioè, mandare ambasciatori o altro per parlare in maniera pacata del problema con gli stessi iraniani è dire troppo.
Poi, per inciso, ci sono anche altri paesi ben più potenti dell'Iran e molto nucleare-dotati.
Mah, la sparo li: entro il 2008 guerra alla Cina. Letto in un libro (mi sembra) di Giulietto Chiesa.
Che scenari apocalittici... sembra di assistere a una partita a risiko...
guarda che con l'iran è proprio la diplomazia che da anni è in moto
solo che alle volte la diplomazia viene scambiata con la presa in giro
IRAN: LE PROMESSE E LA REALTA’
di Massimo Cipolla
Gli scioperi della fame di quest’estate nella prigione di Evin e i continui arresti di studenti, giornalisti e operai rappresentano due segnali del peggioramento della situazione dei diritti umani in Iran.
L’anno scorso la comunità internazionale aveva espresso soddisfazione per l’annuncio, da parte delle autorità giudiziarie iraniane, di una “moratoria” sulle lapidazioni; salvo scoprire, a novembre, che lo stesso potere giudiziario aveva semplicemente proposto un emendamento alla legge che stabilisce come eseguire le condanne alla lapidazione e alla crocifissione.
L’impiccagione è rimasta invece immutata. Ateqeh Rajabi è morta in questo modo, il 15 agosto a 16 anni, con l’accusa di aver compiuto atti incompatibili con la castità. Sembrerebbe inoltre, ma tutti gli elementi a disposizione di AI sono oggetto di ulteriori accertamenti, che la ragazza fosse una disabile mentale.
AI teme, e non è la sola, che questo comportamento incoerente pregiudichi la serietà dell’impegno di Teheran per il rispetto del diritto internazionale.
L’Iran non ha dato seguito alle raccomandazioni di due organismi dell’Onu, il Gruppo di lavoro sulle detenzioni arbitrarie e il Relatore speciale sulla promozione e la protezione del diritto alla libertà di opinione e di espressione. Questo atteggiamento ha indispettito l’Unione Europea, che pare stia rimettendo in discussione il “Dialogo sui diritti umani” con Teheran.
Non bisogna dimenticare, infatti, che proprio per evitare un grave irrigidimento dei rapporti tra l’Iran e la comunità internazionale a causa della politica nucleare del paese, nel 2003 i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Regno Unito visitarono congiuntamente Teheran.
La morte in stato di fermo della fotoreporter iraniana-canadese Zahra Kazemi, nel luglio 2003, ha spinto il governo del Canada a presentare una risoluzione all’Assemblea Generale dell’Onu, contenente dure critiche alla situazione dei diritti umani in Iran. Le indagini e il processo, gravemente carenti, su questo omicidio, con ogni probabilità, esaspereranno ancora di più le proteste a livello diplomatico.
Ricordiamo i fatti. Le inchieste sollecitate dal governo e dal parlamento hanno portato, nell’agosto scorso, a individuare le persone che erano state fino all’ultimo momento vicino a Zahra Kazemi e hanno stabilito che la donna era stata torturata e colpita a morte con un colpo alla testa. A ottobre Mohammad Reza Aghdam Ahmadi, un funzionario dei servizi di sicurezza, è stato accusato di aver “partecipato a un omicidio semi-intenzionale” per poi essere prosciolto al termine di un processo sommario durato una sola giornata.
A giudizio di AI, il processo per la morte di Zahra Kazemi manca di ogni requisito di completezza e indipendenza: alcuni alti funzionari, tirati in ballo dall’inchiesta parlamentare per aver partecipato agli interrogatori della giornalista, non sono stati mai lambiti dall’indagine giudiziaria, che guarda caso è condotta dall’Ufficio del Procuratore capo di Tehran, da cui dipendono quegli alti funzionari.
AI ha chiesto alle autorità giudiziarie e all’Ufficio diritti umani del ministero degli Affari esteri di accreditare l’avvocato Khalil Matouk a seguire il processo. La risposta tarda ad arrivare, nonostante l’Ufficio diritti umani abbia espresso il desiderio di stabilire “relazioni bilaterali” con AI.
Nel corso del processo, gli avvocati che rappresentano la famiglia della vittima non hanno potuto convocare testimoni e far esaminare prove determinanti per chiarire le circostanze della morte. Un medico, ad esempio, sarebbe pronto a testimoniare di aver udito Zahra Kazemi dire ai suoi colleghi: “Mi hanno rotto il naso, mi hanno spezzato i pollici e le dita dei piedi”.
Dopo l’assoluzione di Ahmadi, le autorità giudiziarie hanno ordinato alla stampa di non seguire più il caso. Peggio ancora, con un comunicato ufficiale, le stesse autorità hanno affermato che il verdetto di assoluzione può solo significare che Zahra Kazami è morta accidentalmente.
Ce n’è abbastanza perché l’Unione Europea ed altri soggetti internazionali inizino a chiedersi che senso ha portare avanti programmi bilaterali sui diritti umani con uno Stato che non ha interesse a rispettare gli standard internazionali e che considera i suoi rappresentanti al di sopra della legge.
da http://www.amnesty.it/notiziario/04...rimopiano4.php3
lo dice pure amnesty international
da quando in qua le fregnacce di giulietto chiesa sono da prendere sul sero? :confused:
col suo cassandrismo e il suo essere profeta di sventura non ne avrà azzeccata una neli ultimi 20 anni
e tu compri anche i suoi libri, complimenti
poi uno si chiede come certe idee si generino e si propaghino :rolleyes:
von Clausewitz
07-10-2004, 14:09
Originariamente inviato da gtr84
La guerra in Iraq è stata fatta per evitare quella alla Cina.
l'Iraq era uno dei maggiori fornitori di greggio della Cina. Tagliandogli il PET gli si rallenta la crescita, che fino ad ora, ha portato la Cina ad essere una indiscutibile potenza mondiale.
ma queste sciocchezze dove le hai lette?
i maggiori frnitori di petrolio cinese sono in primo luogo la russia e le altre repubbliche ex sovietiche
e così come la domanda sostenuta di petrolio da parte della cina (e in inor misura da parte dell'india) tiene alto il suo prezzo così un suo rallentamento fece crollare il suo prezzo come nel 1998 quando crollo a 10 diollari al barile
ma è la continua espansione dell'economia cinese a determinare il suo crescente fabbisogno di idrocarburi e non il contrario
e comunque in tutto ciò il petrolio iraqeno c'enra poco o nulla
von Clausewitz
07-10-2004, 14:13
Originariamente inviato da andreamarra
Molto probabile, in fondo la vera potenza economica che può tenere testa all'America è proprio la Cina. Non è una novità il fatto che gli States vogliano la supremazia mondiale su tutto per non avere grattacapi.
ah beh se si parla di guerre immaginarie in cui si spostano divisioni inesistenti la probabilità è molto alta
di prendere cantonate
von Clausewitz
07-10-2004, 14:24
volendo parlare di guerre fatte dalla cina negli ultimi 50 anni, si possono annoverare:
l'occupazione manu militari del tibet nel 1950
scontri più o meno armati con l'india nel corso degli anni e una vera e propria guerra guerreggiata seppure lampo nel 1963 per risolvere contenziosi di confine
guerra col vietnam nel 1978 (memorabile quello scontro fra potenze comuniste nel sud-est asiatico)
scontro armato con i sovietici sul fiume ussuri nel 1967 e tensioni altalenanti con l'URSS per quanto riguardava la sistemazione della mongolia ecc.
caso strano però di scontri veri e propri con gli USA non ve ne sono mai stati, malgrado la guerra coreana e la irrisolta questione di Taiwan
anzi la prima potenza occidentale a cui la cina comunista si aprì fu proprio gli USA, memori anche del fatto che l'indipendenza e la non interferenza negli affri interni cinesi dalle potenze straniere (leggi europee) è stato sempre un principio cardine della politica americana sin dai tempi della presidenza di Theodoor Roosvelt all'inizio del secolo scorso
Originariamente inviato da von Clausewitz
i maggiori frnitori di petrolio cinese sono in primo luogo la russia e le altre repubbliche ex sovietiche
Falso.
I principali fonitori di petrolio alla Cina sono, in ordine: Oman, Arabia Saudita, Iran, Russia.
von Clausewitz
07-10-2004, 14:28
Originariamente inviato da twinpigs
beh volendo anche l'afghanistan che è li ad uno sputo
ma certo, mica l'hanno fatta per stanare bin laden, la guerra in afghanistan :rolleyes:
fra parentesi anche i cinesi hanno dei problemi proprio in una regione confinaria con l'afghanistan a maggioranza musulmana
che i cinesi risolvono a modo loro
con una feroce repressione naturalmente, unita a una robusta iniezione di cinesi si stirpe han, un po' come hanno fatto in tibet
von Clausewitz
07-10-2004, 14:35
Originariamente inviato da GioFX
Falso.
I principali fonitori di petrolio alla Cina sono, in ordine: Oman, Arabia Saudita, Iran, Russia.
il termine falso, lo dovresti riferire in genere ai tuoi post, cioè ti dovresti autoquotare sistematicamente :D
prendendo per buona la tua classifica, e non m'interessa neanche contestarla, pensavo che la russia fosse prima degli altri paesi
ma che gli altri paesi ci fossero era scontato nella ia risposta, proprio perchè come ho detto neanche l'arabia saudita riesce a c almierare il prezzo del greggio proprio per l'accreswciuta e sostenuta domanda cinese
vi è in questo periodo un deficit fra domanda e offerta causato da quanto sopra, è un problema strutturale
e la tua classifica conferma quanto scritto da me, cioè che il petrolio iraqeno non c'entra nulla, il farlo entrare per forza era una sciocchezza :)
*sasha ITALIA*
07-10-2004, 14:36
sarà per il momento ancora fantapolitica, ma ho idea che in futuro USA e Cina non conviveranno molto bene....
La gente impazzisce per il fatto che l'Iran ''potrebbe'' avere armi nucleari, dato che é tutto da verificare, ma non si dice niente riguardo al fatto che gli USA,ad esempio, già le hanno e abbinato questo alla loro politica estera selvaggia ci aspetta davvero un futuro roseo.
Originariamente inviato da von Clausewitz
ma certo, mica l'hanno fatta per stanare bin laden, la guerra in afghanistan :rolleyes:
E infatti non l'hanno per niente stanato... anzi, forse se ne sta nel paese dell'amico dittatore Musharraf... :sofico:
fra parentesi anche i cinesi hanno dei problemi proprio in una regione confinaria con l'afghanistan a maggioranza musulmana
che i cinesi risolvono a modo loro
con una feroce repressione naturalmente, unita a una robusta iniezione di cinesi si stirpe han, un po' come hanno fatto in tibet
Non solo, hanno anche dispute con Tawian, Malesia, Filippine, Vietnam, ecc... che ovviamente risolvono a modo loro. Dopo tutto, sono nostri amici... :cool:
Originariamente inviato da von Clausewitz
il termine falso, lo dovresti riferire in genere ai tuoi post, cioè ti dovresti autoquotare sistematicamente :D
sei te il signor sottutto, mica io... :asd:
prendendo per buona la tua classifica, e non m'interessa neanche contestarla, pensavo che la russia fosse prima degli altri paesi
ma che gli altri paesi ci fossero era scontato nella ia risposta, proprio perchè come ho detto neanche l'arabia saudita riesce a c almierare il prezzo del greggio proprio per l'accreswciuta e sostenuta domanda cinese
vi è in questo periodo un deficit fra domanda e offerta causato da quanto sopra, è un problema strutturale
e la tua classifica conferma quanto scritto da me, cioè che il petrolio iraqeno non c'entra nulla, il farlo entrare per forza era una sciocchezza :)
sono d'accordo al 100% con la prima parte... ma proprio considerando che questo è vero, perchè mai il petrolio dell'Iraq (secondo paese al mondo per riserve, quindi giacimenti di petrolio greggio >> possibilità di export) non dovrebbe c'entrare nei delicati equilibri economici e nel braccio di ferro tra USA e Cina?
Originariamente inviato da Fubar
La gente impazzisce per il fatto che l'Iran ''potrebbe'' avere armi nucleari, dato che é tutto da verificare, ma non si dice niente riguardo al fatto che gli USA,ad esempio, già le hanno e abbinato questo alla loro politica estera selvaggia ci aspetta davvero un futuro roseo.
Gli USA, come la Russia e probabilmente altre nazioni dell'ex URSS, hanno le armi nucleari già da 60 anni.
Francamente non credo che si possa ritenere oggi un rischio il fatto che gli USA abbiano le testate, a meno che queste non vengano utilizzate prima contro di loro.
Mi sento meno tranquillo, invece, a pensare che armi di questo genere possano essere in mano a Paesi come l'Iran o la Corea del Nord.
Se poi però vogliamo comunque attribuire agli Stati Uniti le colpe di tutti i mali del mondo allora...
:boh:
*sasha ITALIA*
07-10-2004, 14:49
Basta una ricerchina per vedere che nn và molto bene...
NUCLEARE: IRAN HA AVVIATO PROCESSAMENTO URANIO
http://www.agi.it/news.pl?doc=200410061814-1196-RT1-CRO-0-NF60&page=0&id=agionline.dalmondo
L'Iran possiede missili con gittata di duemila chilometri
http://www.centomovimenti.com/2004/ottobre/05_iran.htm
IRAN: KHARRAZI, SE ISRAELE CI ATTACCA SIAMO PRONTI A RISPONDERE
http://www.adnkronos.com/IGNDispacci/20041003/ADN20041003180515.htm
von Clausewitz
07-10-2004, 15:02
Originariamente inviato da GioFX
sei te il signor sottutto, mica io... :asd:
no, no, ci mancherebbe, il signor sottuttoio per quanto riguarda USA e dintorni sei tu, mica io, vai anche sui forum americani a cecar di far proseliti :D
solo che fidando troppo sul fatto che gli altri non leggano i tuoi post in inglese o che non conoscano la lingua, ogni tanto te la tenti e cerchi di far passare tesi non contemplate in ciò che riporti
un paio di volte ti ho cassato :D
il massimo lo raggiungi però, quando dopo averci spapolato per bene le palle (in senso buono) con gli articoli del NYT, aggiungi che è schierato :asd:
insomma, incoerenza rulez :D
sono d'accordo al 100% con la prima parte... ma proprio considerando che questo è vero, perchè mai il petrolio dell'Iraq (secondo paese al mondo per riserve, quindi giacimenti di petrolio greggio >> possibilità di export) non dovrebbe c'entrare nei delicati equilibri economici e nel braccio di ferro tra USA e Cina?
guarda che in effetti fra USA e Cina ci sia un braccio di ferro vero e proprio lo sostenete voi qua sul forum
probabilmente, anzi stanne sicuro, la dirigenza cinese e americana hanno idee diverse riguardo la natura dei loro rapporti
Originariamente inviato da lucio68
Gli USA, come la Russia e probabilmente altre nazioni dell'ex URSS, hanno le armi nucleari già da 60 anni.
Francamente non credo che si possa ritenere oggi un rischio il fatto che gli USA abbiano le testate, a meno che queste non vengano utilizzate prima contro di loro.
Mi sento meno tranquillo, invece, a pensare che armi di questo genere possano essere in mano a Paesi come l'Iran o la Corea del Nord.
Se poi però vogliamo comunque attribuire agli Stati Uniti le colpe di tutti i mali del mondo allora...
:boh:
Ma il tuo discorso non vale poiché gli Stati Uniti hanno adottato una politica estera troppo spericolata, inoltre Rumsfeld aveva detto che non era da escludere l'uso di armi nucleari tattiche.;)
Io, oltre alla Corea, mi preoccuperei anche di questo.
von Clausewitz
07-10-2004, 15:15
Originariamente inviato da Fubar
La gente impazzisce per il fatto che l'Iran ''potrebbe'' avere armi nucleari, dato che é tutto da verificare, ma non si dice niente riguardo al fatto che gli USA,ad esempio, già le hanno e abbinato questo alla loro politica estera selvaggia ci aspetta davvero un futuro roseo.
beh, se lo dici tu.......
ma la "geeeente" per te invece cosa dovrebbe dire? :confused:
Originariamente inviato da von Clausewitz
beh, se lo dici tu.......
ma la "geeeente" per te invece cosa dovrebbe dire? :confused:
Ma qualcuno che si preoccupa per questa poltica estera spregiudicata degli USA,no?
von Clausewitz
07-10-2004, 15:17
Originariamente inviato da Fubar
Ma il tuo discorso non vale poiché gli Stati Uniti hanno adottato una politica estera troppo spericolata, inoltre Rumsfeld aveva detto che non era da escludere l'uso di armi nucleari tattiche.;)
Io, oltre alla Corea, mi preoccuperei anche di questo.
e quindi?
e allora?
che si conclude?
che sei preoccupato? :confused:
Originariamente inviato da von Clausewitz
e quindi?
e allora?
che si conclude?
che sei preoccupato? :confused:
Ci vorrebbe più condanna unanime di tutte e due le parti;)
von Clausewitz
07-10-2004, 15:20
Originariamente inviato da Fubar
Ma qualcuno che si preoccupa per questa poltica estera spregiudicata degli USA,no?
ho capito che sei preoccupato
ma sai in genere ciascuno ha le sue preoccupazioni
perchè gliene vuoi dare altre? :confused:
von Clausewitz
07-10-2004, 15:21
Originariamente inviato da Fubar
Ci vorrebbe più condanna unanime di tutte e due le parti;)
basta che non sia una condanna prevenuta in base a dei preconcetti ;)
Originariamente inviato da von Clausewitz
ho capito che sei preoccupato
ma sai in genere ciascuno ha le sue preoccupazioni
perchè gliene vuoi dare altre? :confused:
Volevo solo far ragionare la gente, dicendogli che l'Iran non è l'unico che ha armi nucleari.
Originariamente inviato da von Clausewitz
basta che non sia una condanna prevenuta in base a dei preconcetti ;)
Quali sono questi preconcetti?
Il nucleare come arma va condannato,chiunque sia ad averlo.;)
Originariamente inviato da von Clausewitz
no, no, ci mancherebbe, il signor sottuttoio per quanto riguarda USA e dintorni sei tu, mica io, vai anche sui forum americani a cecar di far proseliti :D
Tu invece non hai troppa paura per parlare con un americano qualsiasi... io non ho bisogno di far proseliti, o credi davvero che se Bush vincerà lo voteranno tutti all'unanimità?!?
solo che fidando troppo sul fatto che gli altri non leggano i tuoi post in inglese o che non conoscano la lingua, ogni tanto te la tenti e cerchi di far passare tesi non contemplate in ciò che riporti
un paio di volte ti ho cassato :D
Non ho capito un tubo, sei in grado di spiegarti meglio o no?!?
il massimo lo raggiungi però, quando dopo averci spapolato per bene le palle (in senso buono) con gli articoli del NYT, aggiungi che è schierato :asd:
insomma, incoerenza rulez :D
ma che ti inventi?!? ciccio, per tua norma e regola io leggo e posto articoli dei maggiori quotidiani e network americani e inglesi, ma questo non vuol dire che io concorda sempre con le posizioni dei loro EDITORIALISTI.
Per il resto, hai come sempre cacato fuori dal vaso... non ho mai sostenuto che il NYT sia schierato con QUESTO governo. Ho detto che il NYT, come TUTTE le testate giornalistiche nazionali di qualsivoglia paese, USA in testa, risponde a determinate lobby finaziarie ed economiche, a partire dal proprio editore e dei propri finanziatori. Se nello specifico si guarda alla storia del NYT, si vede CHIARAMENTE che la posizione del giornale è sempre stata discretamente accondiscendente nei confronti del governo, forse anche più del WP per certi versi, anche se vi sono editorialisti sicuramente ascrivibili all'area liberal della sinistra americana. Il culmine di questo "assecondare" le posizioni della Casa Bianca, le si raggiungono in politca estera all'epoca del Vietnam.
guarda che in effetti fra USA e Cina ci sia un braccio di ferro vero e proprio lo sostenete voi qua sul forum
probabilmente, anzi stanne sicuro, la dirigenza cinese e americana hanno idee diverse riguardo la natura dei loro rapporti
Non ho capito, dici che "noi" (noi chi?!?) sosteniamo che le due superpotenze siano alle strette su molti temi e poi dici che è vero che hanno idee diverse?
O secondo te gli americani (in senso lato) guardano con esteremo favore la nascita di una superpotenza politica, militare ed economica in asia?
Non ho capito, ma per quanto io voglia vedere un cambiamento politico in Iran (della serie, ridateci lo Scià che era meglio), perchè non dovrebbe poter difendersi?!?
Originariamente inviato da GioFX
Non ho capito, ma per quanto io voglia vedere un cambiamento politico in Iran (della serie, ridateci lo Scià che era meglio), perchè non dovrebbe poter difendersi?!?
Difendersi da cosa? Ti risulta che Israele o la Grecia vogliano invadere l'Iran?:confused:
andreamarra
07-10-2004, 16:24
Originariamente inviato da von Clausewitz
guarda che con l'iran è proprio la diplomazia che da anni è in moto
solo che alle volte la diplomazia viene scambiata con la presa in giro
IRAN: LE PROMESSE E LA REALTA’
di Massimo Cipolla
Gli scioperi della fame di quest’estate nella prigione di Evin e i continui arresti di studenti, giornalisti e operai rappresentano due segnali del peggioramento della situazione dei diritti umani in Iran.
L’anno scorso la comunità internazionale aveva espresso soddisfazione per l’annuncio, da parte delle autorità giudiziarie iraniane, di una “moratoria” sulle lapidazioni; salvo scoprire, a novembre, che lo stesso potere giudiziario aveva semplicemente proposto un emendamento alla legge che stabilisce come eseguire le condanne alla lapidazione e alla crocifissione.
L’impiccagione è rimasta invece immutata. Ateqeh Rajabi è morta in questo modo, il 15 agosto a 16 anni, con l’accusa di aver compiuto atti incompatibili con la castità. Sembrerebbe inoltre, ma tutti gli elementi a disposizione di AI sono oggetto di ulteriori accertamenti, che la ragazza fosse una disabile mentale.
AI teme, e non è la sola, che questo comportamento incoerente pregiudichi la serietà dell’impegno di Teheran per il rispetto del diritto internazionale.
L’Iran non ha dato seguito alle raccomandazioni di due organismi dell’Onu, il Gruppo di lavoro sulle detenzioni arbitrarie e il Relatore speciale sulla promozione e la protezione del diritto alla libertà di opinione e di espressione. Questo atteggiamento ha indispettito l’Unione Europea, che pare stia rimettendo in discussione il “Dialogo sui diritti umani” con Teheran.
Non bisogna dimenticare, infatti, che proprio per evitare un grave irrigidimento dei rapporti tra l’Iran e la comunità internazionale a causa della politica nucleare del paese, nel 2003 i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Regno Unito visitarono congiuntamente Teheran.
La morte in stato di fermo della fotoreporter iraniana-canadese Zahra Kazemi, nel luglio 2003, ha spinto il governo del Canada a presentare una risoluzione all’Assemblea Generale dell’Onu, contenente dure critiche alla situazione dei diritti umani in Iran. Le indagini e il processo, gravemente carenti, su questo omicidio, con ogni probabilità, esaspereranno ancora di più le proteste a livello diplomatico.
Ricordiamo i fatti. Le inchieste sollecitate dal governo e dal parlamento hanno portato, nell’agosto scorso, a individuare le persone che erano state fino all’ultimo momento vicino a Zahra Kazemi e hanno stabilito che la donna era stata torturata e colpita a morte con un colpo alla testa. A ottobre Mohammad Reza Aghdam Ahmadi, un funzionario dei servizi di sicurezza, è stato accusato di aver “partecipato a un omicidio semi-intenzionale” per poi essere prosciolto al termine di un processo sommario durato una sola giornata.
A giudizio di AI, il processo per la morte di Zahra Kazemi manca di ogni requisito di completezza e indipendenza: alcuni alti funzionari, tirati in ballo dall’inchiesta parlamentare per aver partecipato agli interrogatori della giornalista, non sono stati mai lambiti dall’indagine giudiziaria, che guarda caso è condotta dall’Ufficio del Procuratore capo di Tehran, da cui dipendono quegli alti funzionari.
AI ha chiesto alle autorità giudiziarie e all’Ufficio diritti umani del ministero degli Affari esteri di accreditare l’avvocato Khalil Matouk a seguire il processo. La risposta tarda ad arrivare, nonostante l’Ufficio diritti umani abbia espresso il desiderio di stabilire “relazioni bilaterali” con AI.
Nel corso del processo, gli avvocati che rappresentano la famiglia della vittima non hanno potuto convocare testimoni e far esaminare prove determinanti per chiarire le circostanze della morte. Un medico, ad esempio, sarebbe pronto a testimoniare di aver udito Zahra Kazemi dire ai suoi colleghi: “Mi hanno rotto il naso, mi hanno spezzato i pollici e le dita dei piedi”.
Dopo l’assoluzione di Ahmadi, le autorità giudiziarie hanno ordinato alla stampa di non seguire più il caso. Peggio ancora, con un comunicato ufficiale, le stesse autorità hanno affermato che il verdetto di assoluzione può solo significare che Zahra Kazami è morta accidentalmente.
Ce n’è abbastanza perché l’Unione Europea ed altri soggetti internazionali inizino a chiedersi che senso ha portare avanti programmi bilaterali sui diritti umani con uno Stato che non ha interesse a rispettare gli standard internazionali e che considera i suoi rappresentanti al di sopra della legge.
da http://www.amnesty.it/notiziario/04...rimopiano4.php3
lo dice pure amnesty international
da quando in qua le fregnacce di giulietto chiesa sono da prendere sul sero? :confused:
col suo cassandrismo e il suo essere profeta di sventura non ne avrà azzeccata una neli ultimi 20 anni
e tu compri anche i suoi libri, complimenti
poi uno si chiede come certe idee si generino e si propaghino :rolleyes:
Letto l'articolo sulla diplomazia e sull'Iran, interessante.
Mai detto di prendere sul serio le idee di qualcuno, ho solo esposto un concetto molto semplicistico ma efficace: che per come stiamo andando a finire, non mi stupirei più di nulla. Anche delle cose più improbabili.
Il libro l'ho dovuto comprare perchè era richiesto per un esame del mio corso di studi, riguardava le problematiche dell'unidici settembre. Fosse per me, neanche sapevo chi fosse l'autore in questione.
In ogni caso, ognuno è libero di leggere quello che più preferisce (c'è chi legge la Fallaci, e non ci vedo nulla di strano), a parte alcune considerazioni che sfiorano l'onirico, il libro in questione non profetizzava nulla. Spiegava con tanto di dati (occorre vedere se veri o falsi, come in tutte le cose) ciò che è successo, lasciando al lettore la possibilità di credere in qualcosa. O nel non crederci.
Può darsi che la stragrande maggioranza delle persone vengano indirizzate verso un pensiero magari errato. Per fortuna ho (o almeno credo) la mente non eccessivamente ingombrata dalle cristallizzazioni che i media ci impongono in dosi eccessive, non è certo per due righe di un libro che ho il timore di conflitti ben più grandi nel tempo.
Ovviamente nel processo cognitivo dovuto alla coltivazione dei media ne siamo tutti partecipi, tu come me e altri non sei escluso.
andreamarra
07-10-2004, 16:27
Originariamente inviato da von Clausewitz
ah beh se si parla di guerre immaginarie in cui si spostano divisioni inesistenti la probabilità è molto alta
di prendere cantonate
Infatti ne davo solo la possibilità, la probabilità. Certo è che non lo scopro io in quel post che due galli in un pollaio fanno danni.
Chi ha il primato lo vuole sempre e comunque difendere e aumentare, fa parte della natura animale.
Originariamente inviato da SaMu
Difendersi da cosa? Ti risulta che Israele o la Grecia vogliano invadere l'Iran?:confused:
Che importa se vogliono o no? Tu vedi il futuro? Sono d'accordo che è estremamente improbabile, ma è una questione di principio. Sia chiaro che io non sarò certo in difesa del regime degli Ayatollah se mai qualcuno volesse disarmarli (chiaramente non con una guerra!) ma come si fa a negare il diritto ad uno stato di possedere armi per la propria difesa? Altrimenti tutti dovrebbero disarmarsi, o facciamo sempre e cmq una gerarchia della democraticità e del rispetto di un paese del diritto internazionale? Anche perchè se andiamo su questo aspetto, non è che l'occidente ne esca senza macchia...
andreamarra
07-10-2004, 16:56
Originariamente inviato da GioFX
Che importa se vogliono o no? Tu vedi il futuro? Sono d'accordo che è estremamente improbabile, ma è una questione di principio. Sia chiaro che io non sarò certo in difesa del regime degli Ayatollah se mai qualcuno volesse disarmarli (chiaramente non con una guerra!) ma come si fa a negare il diritto ad uno stato di possedere armi per la propria difesa? Altrimenti tutti dovrebbero disarmarsi, o facciamo sempre e cmq una gerarchia della democraticità e del rispetto di un paese del diritto internazionale? Anche perchè se andiamo su questo aspetto, non è che l'occidente ne esca senza macchia...
Questo è il problema evidente: una democrazia deve impedire ad altri paesi di possere delle proprie armi. Perchè? Perchè sono sicuri che le useranno contro l'occidente.
Ma loro non possono sentirsi (parlo di alcuni, eh!) per assurdo spaventati da questi arsenali bellici occidentali?
E' una questione spinosa, purtroppo per noi è giusto che gli altri non le abbiano, se fossimo stati "dall'altra parte della barricata", avremmo voluto possedere solo noi le armi per dettare legge.
Originariamente inviato da kaioh
guarda che per chattare delle vostre partite di risiko potete usare la sezione giochi, qui si parla di politica ed attualita'.
se vuoi anzichè riassumere tutto in una riga, faccio un bel discorsetto, ma la conclusione che si trarrebbe è la stessa.
La guerra in Iraq, come tutte le altre, è stata combattuta per più di 1 motivo.
Quello principale è di carattere geo-strategico.
Poi, mettici lotta al terrorismo, rubare il petrolio che agli yankee scarseggia, voglia di combattere di Bush Wayne, e altre cazzate, ma il motivo principale è quello della guerra preventiva.
Attacco l'Iraq oggi per non dover far esplodere la terza guerra mondiale domani.
Le partite a risiko mi hanno sempre fatto schifo.
Originariamente inviato da von Clausewitz
ma queste sciocchezze dove le hai lette?
i maggiori frnitori di petrolio cinese sono in primo luogo la russia e le altre repubbliche ex sovietiche
e così come la domanda sostenuta di petrolio da parte della cina (e in inor misura da parte dell'india) tiene alto il suo prezzo così un suo rallentamento fece crollare il suo prezzo come nel 1998 quando crollo a 10 diollari al barile
ma è la continua espansione dell'economia cinese a determinare il suo crescente fabbisogno di idrocarburi e non il contrario
e comunque in tutto ciò il petrolio iraqeno c'enra poco o nulla
allora come spieghi il fatto che la Russia era uno dei maggiori acquirenti del petrolio iraqueno?
Forse perchè il famoso petrolio russo era proveniente dall'Iraq??
Originariamente inviato da gtr84
allora come spieghi il fatto che la Russia era uno dei maggiori acquirenti del petrolio iraqueno?
Forse perchè il famoso petrolio russo era proveniente dall'Iraq??
Il petrolio si acquista sul mercato, quando un'impresa russa ha bisogno di petrolio cerca un fornitore e non lo sceglie in base alla bandierina dello stato da cui estrae, ma in base a scelte contrattuali.. prezzo, qualità, affidabilità delle consegne, costi di trasporto.
Non stupisce che imprese in Russia e Cina comprino petrolio in Iraq, e in generale in medioriente.. potrebbero acquistarne da fornitori in Venezuela, ma c'è un'oceano da attraversare, e farlo costa.
Invito tutti a ricordare questo quando si parla di petrolio, perchè accade sempre che si dica "la Russia compra dall'Iraq" "l'America compra dal Venezuela", ma questo è Risiko.. la Russia, l'America, gli stati, non comprano un bel nulla, ne' gli stati vendono un bel nulla.. ci sono imprese (private o nazionali) che comprano da altre imprese (private o nazionali), c'è un mercato del petrolio e a nessuno sceglie "compro dall'Iraq" per il gusto di comprare dall'Iraq, ma solo e quando è conveniente farlo.
LittleLux
08-10-2004, 11:34
Originariamente inviato da andreamarra
Ma la diplomazia orami non si sa neanche più cosa sia?
Cioè, mandare ambasciatori o altro per parlare in maniera pacata del problema con gli stessi iraniani è dire troppo.
Poi, per inciso, ci sono anche altri paesi ben più potenti dell'Iran e molto nucleare-dotati.
Mah, la sparo li: entro il 2008 guerra alla Cina. Letto in un libro (mi sembra) di Giulietto Chiesa.
Che scenari apocalittici... sembra di assistere a una partita a risiko...
Una piccola correzione riguardo quanto dice il buon Giulietto Chiesa. Lui afferma, molto semplicemente e citando un rapporto americano (penso del pentagono), che da qui al 2017 gli USA prevodono che la Cina sarà un competitore globale, a livello economico e militare, paragonabile a loro.
Ciao;)
P.S. X von:
piccola nota polemica: sei sicuro di quel che dici su Chiesa? No, perchè da come parlimi sembra che di suoi libri non ne hai mai letto uno.;)
LittleLux
08-10-2004, 11:39
Originariamente inviato da von Clausewitz
volendo parlare di guerre fatte dalla cina negli ultimi 50 anni, si possono annoverare:
l'occupazione manu militari del tibet nel 1950
scontri più o meno armati con l'india nel corso degli anni e una vera e propria guerra guerreggiata seppure lampo nel 1963 per risolvere contenziosi di confine
guerra col vietnam nel 1978 (memorabile quello scontro fra potenze comuniste nel sud-est asiatico)
scontro armato con i sovietici sul fiume ussuri nel 1967 e tensioni altalenanti con l'URSS per quanto riguardava la sistemazione della mongolia ecc.
caso strano però di scontri veri e propri con gli USA non ve ne sono mai stati, malgrado la guerra coreana e la irrisolta questione di Taiwan
anzi la prima potenza occidentale a cui la cina comunista si aprì fu proprio gli USA, memori anche del fatto che l'indipendenza e la non interferenza negli affri interni cinesi dalle potenze straniere (leggi europee) è stato sempre un principio cardine della politica americana sin dai tempi della presidenza di Theodoor Roosvelt all'inizio del secolo scorso
Bè, Cina e USA non sono venute alle mani solo perchè c'è di mezzo un vasto oceano, altrimenti, se fossero state confinanti, sai le mazzate.:D
Originariamente inviato da SaMu
Il petrolio si acquista sul mercato, quando un'impresa russa ha bisogno di petrolio cerca un fornitore e non lo sceglie in base alla bandierina dello stato da cui estrae, ma in base a scelte contrattuali.. prezzo, qualità, affidabilità delle consegne, costi di trasporto.
Non stupisce che imprese in Russia e Cina comprino petrolio in Iraq, e in generale in medioriente.. potrebbero acquistarne da fornitori in Venezuela, ma c'è un'oceano da attraversare, e farlo costa.
Invito tutti a ricordare questo quando si parla di petrolio, perchè accade sempre che si dica "la Russia compra dall'Iraq" "l'America compra dal Venezuela", ma questo è Risiko.. la Russia, l'America, gli stati, non comprano un bel nulla, ne' gli stati vendono un bel nulla.. ci sono imprese (private o nazionali) che comprano da altre imprese (private o nazionali), c'è un mercato del petrolio e a nessuno sceglie "compro dall'Iraq" per il gusto di comprare dall'Iraq, ma solo e quando è conveniente farlo.
è vero quello che dici, ed appunto sono le imprese che fanno crescere economicamente un paese.
Se alle imprese cinesi alzi drasticamente il prezzo del petrolio, vedi come non fanno più crescere il PIL della Cina del 8% ogni anno....
jumpermax
08-10-2004, 17:28
Originariamente inviato da gtr84
è vero quello che dici, ed appunto sono le imprese che fanno crescere economicamente un paese.
Se alle imprese cinesi alzi drasticamente il prezzo del petrolio, vedi come non fanno più crescere il PIL della Cina del 8% ogni anno....
mi risulta che il prezzo del petrolio sia un problema mondiale e non solo dei cinesi... (avevo detto che sarebbe arrivato in fretta a 60$ e a quanto pare ci avevo preso... avevo anche detto che se saltava l'arabia saudita schizzava ben oltre i 100$... )
andreamarra
08-10-2004, 17:39
Originariamente inviato da LittleLux
Bè, Cina e USA non sono venute alle mani solo perchè c'è di mezzo un vasto oceano, altrimenti, se fossero state confinanti, sai le mazzate.:D
Zitto tu e lancia i dadi :O !
:asd:
anonimizzato
08-10-2004, 19:07
Originariamente inviato da kaioh
guarda che per chattare delle vostre partite di risiko potete usare la sezione giochi, qui si parla di politica ed attualita'.
Come non quotarti :rotfl:
madaboutpc
09-10-2004, 10:09
Originariamente inviato da efa
L'Iran entro la metà del 2005 avrà la bomba atomica.
La situazione a grandi linee è questa:
L'Iran ha proibito le ispezioni degli organi competenti (permesse sino ad ora) ed ha ricevuto dall'Onu un ultimatum, il quale scade il 25 novembre, per andare a spiegare cosa succede, pena forti sanzioni.
E' certo che l'iran se non verrà fermato, avrà la sua bomba entro la metà del 2005.
E' partita anche la costruzione di missile con raggio di 2000 km,
alcuni dicono guarda caso per arrivare a Tel Aviv oltre che in europa.
Al di là di tutti i discorsi che si possono fare e che si apriranno,
ci aspetta un futuro davvero roseo.
bye
se non ricordo male nostradamus dice qualcosa del genere...
von Clausewitz
14-10-2004, 00:09
Originariamente inviato da LittleLux
P.S. X von:
piccola nota polemica: sei sicuro di quel che dici su Chiesa? No, perchè da come parlimi sembra che di suoi libri non ne hai mai letto uno.;)
figurati :)
però è inutile che ci provi, io i libri di giulietto chiesa mai li ho letti e mai li leggerò :mad: :p
in compenso ho capito da quali fonti fai derivare almeno in parte i tuoi scenari caucasici, alquanto antiamericani ;)
andreamarra
14-10-2004, 01:00
Originariamente inviato da von Clausewitz
figurati :)
però è inutile che ci provi, io i libri di giulietto chiesa mai li ho letti e mai li leggerò :mad: :p
in compenso ho capito da quali fonti fai derivare almeno in parte i tuoi scenari caucasici, alquanto antiamericani ;)
E' tua scelta legittima non leggere un libro o un saggio di un autore.
Però a mio avviso non è corretto, ritengo, da parte tua fare commenti su quanto l'autore in questione scrive.
Sono io il primo a dire che alcune cose che ho letto possono lasciare interdetti, ma se tu a prescindere dici che non li hai mai letti e che mai li leggerai.. come fai a farne un commento e dunque a trarne delle conclusioni?
A me l'altro giorno è capitato di sentire discutere una mia collega di Oriana Fallaci (che non ho mai letto), e ne criticava i saggi e i libri. Alla mia domanda: ma la Fallaci di che tratta? non mi ha saputo neanche rispondere :p
Ora, sono sicuro che tu sappia le tematiche trattate da G. Chiesa (ma se non le hai lette, allora le hai recepite da altri... e nel processo cognitivo perdi tutta l'anima del pensiero dello scrittore a mio avviso), ma trovo strano che tu ne parli in termini così negativi, come se lo avessi letto, analizzato e... ripudiato.
Hai fatto tra l'altro la medesima cosa per il film di Moore. Senza sapere come ha esposto i fatti, ti sei rifiutato e te lo sei fatto commentare da persone (che, perdonami, di cinema non ne capiscono molto dato il loro "commento tecnico"... non che io ne sia esperto, però :p ) di tua fiducia. Non solo, ma il problema è che è già difficile recepire il messaggio di qualcuno quando lo si ha di fronte... figurati quando i passaggi dell'autore vengono filtrati da altri soggetti che decodificano il tutto in modo decisamente differente da te, creando magari discrepanze notevoli.
Eppure potesti cogliere in quel film un qualcosa che va ben al di là della guerra "ingiusta" e che va ben più lontano di una semplice propaganda anti-Bush. Questo è quello che molti credono di sapere, ma con sufficienza. Magari un giorno ti capiterà di vederlo, e se riuscirai a vederelo con occhi diversi... capirai la vera essenza del film. E soprattutto il reale intento del regista.
ciao :)
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