Adric
30-09-2004, 08:49
Mms, per Frost & Sullivan il futuro è incerto
questo articolo con i link cliccabili è tratto dalla seguente pagina.
http://www.mytech.it/mytech/cellulari/art006010054257.jsp
......................
"Nonostante le aspettative siano molto ambiziose, nella necessaria speranza di un ritorno miliardario degli investimenti, il piatto dei multimedia messaging service continua a piangere e i carrier devono inventarsi qualcosa.
di Roberto Carminati
MyTech
29/9/2004
Il boom dei messaggi di testo è generalmente classificato fra i principali responsabili per l'affermazione su vasta scala della telefonia mobile.
Da tempo tuttavia lo slancio degli Sms si è esaurito. Non certo dal punto di vista della popolarità, quanto piuttosto sotto il profilo economico. La guerra dei prezzi, spettro del mercato hi-tech globale, e la competizione sempre più strenua fra operatori ne hanno guidato e ne guideranno il declino tariffario: se ancora nel 2003 il panorama globale dei messaggini rappresentava il 90% del fatturato in movimento; nel 2008 ne produrrà soltanto il 40.
Chiaro pertanto che i carrier e i fornitori di servizi stiano cercando di rimpiazzarli con una nuova killer app, che dovrebbe identificarsi con i Multimedia messaging service (Mms). Non è detto però che questi servizi siano destinati a un rapido successo. Anzi.
Secondo uno studio curato da Frost & Sullivan le comunicazioni multimediali via telefonino raggiungeranno nei prossimi quattro anni un tasso di penetrazione del 65%, con 210 milioni di utenti e incassi da 10 miliardi di euro per i gestori.
Detto questo, lo scenario attuale vede questi strumenti viaggiare ben al di sotto delle aspettative iniziali e gli analisti prevedono che in assenza di una strategia precisa basata sulla fornitura di servizi a valore il loro futuro prossimo sarà alquanto turbolento.
Da un lato, è necessario che gli utenti comprendano appieno le potenzialità della Mms-experience, attratti da possibilità espressive innovative come i blog. Dall'altro è però doveroso moltiplicare le offerte speciali a favore della clientela - fra sconti, proposte personalizzate e pacchetti per il weekend o per le vacanze - spingendo verso un radicale taglio dei costi di utilizzo, a tutt'oggi onerosi.
Prima di Frost & Sullivan e in un contesto del tutto differente il flop dell'invio di fotografie sul telefonino era stato analizzato da alcuni autorevoli quotidiani neozelandesi e britannici, sulla scorta delle indagini di Continental Research e di Spectrum Strategy. La prima di queste, in particolare, sosteneva che il numero dei fotomessaggi inviati mensilmente si fosse dimezzato nel corso dell'ultimo anno, in barba alle previsioni e nonostante i 7 milioni e mezzo di camera phone oggi presenti nel solo Regno Unito.
A controbilanciare il parziale sboom del picture messaging, le fonti hanno però citato il fenomeno editoriale che vede le riviste scandalistiche pagare sino a 200 sterline per ogni scatto "rubato" alle celebrità del jet-set, della musica o del cinema. Le immagini, che supponiamo di qualità discutibile, finiscono poi nel calderone di alcune rubriche ad hoc e cominciano a creare più di un problema, oltre che di privacy, di ordine pubblico.
Insieme ai consueti scocciatori, infatti, i buttafuori dei locali più chic della City sono sempre più spesso costretti ad allontanare anche gli aspiranti paparazzi. Un lavoraccio."
questo articolo con i link cliccabili è tratto dalla seguente pagina.
http://www.mytech.it/mytech/cellulari/art006010054257.jsp
......................
"Nonostante le aspettative siano molto ambiziose, nella necessaria speranza di un ritorno miliardario degli investimenti, il piatto dei multimedia messaging service continua a piangere e i carrier devono inventarsi qualcosa.
di Roberto Carminati
MyTech
29/9/2004
Il boom dei messaggi di testo è generalmente classificato fra i principali responsabili per l'affermazione su vasta scala della telefonia mobile.
Da tempo tuttavia lo slancio degli Sms si è esaurito. Non certo dal punto di vista della popolarità, quanto piuttosto sotto il profilo economico. La guerra dei prezzi, spettro del mercato hi-tech globale, e la competizione sempre più strenua fra operatori ne hanno guidato e ne guideranno il declino tariffario: se ancora nel 2003 il panorama globale dei messaggini rappresentava il 90% del fatturato in movimento; nel 2008 ne produrrà soltanto il 40.
Chiaro pertanto che i carrier e i fornitori di servizi stiano cercando di rimpiazzarli con una nuova killer app, che dovrebbe identificarsi con i Multimedia messaging service (Mms). Non è detto però che questi servizi siano destinati a un rapido successo. Anzi.
Secondo uno studio curato da Frost & Sullivan le comunicazioni multimediali via telefonino raggiungeranno nei prossimi quattro anni un tasso di penetrazione del 65%, con 210 milioni di utenti e incassi da 10 miliardi di euro per i gestori.
Detto questo, lo scenario attuale vede questi strumenti viaggiare ben al di sotto delle aspettative iniziali e gli analisti prevedono che in assenza di una strategia precisa basata sulla fornitura di servizi a valore il loro futuro prossimo sarà alquanto turbolento.
Da un lato, è necessario che gli utenti comprendano appieno le potenzialità della Mms-experience, attratti da possibilità espressive innovative come i blog. Dall'altro è però doveroso moltiplicare le offerte speciali a favore della clientela - fra sconti, proposte personalizzate e pacchetti per il weekend o per le vacanze - spingendo verso un radicale taglio dei costi di utilizzo, a tutt'oggi onerosi.
Prima di Frost & Sullivan e in un contesto del tutto differente il flop dell'invio di fotografie sul telefonino era stato analizzato da alcuni autorevoli quotidiani neozelandesi e britannici, sulla scorta delle indagini di Continental Research e di Spectrum Strategy. La prima di queste, in particolare, sosteneva che il numero dei fotomessaggi inviati mensilmente si fosse dimezzato nel corso dell'ultimo anno, in barba alle previsioni e nonostante i 7 milioni e mezzo di camera phone oggi presenti nel solo Regno Unito.
A controbilanciare il parziale sboom del picture messaging, le fonti hanno però citato il fenomeno editoriale che vede le riviste scandalistiche pagare sino a 200 sterline per ogni scatto "rubato" alle celebrità del jet-set, della musica o del cinema. Le immagini, che supponiamo di qualità discutibile, finiscono poi nel calderone di alcune rubriche ad hoc e cominciano a creare più di un problema, oltre che di privacy, di ordine pubblico.
Insieme ai consueti scocciatori, infatti, i buttafuori dei locali più chic della City sono sempre più spesso costretti ad allontanare anche gli aspiranti paparazzi. Un lavoraccio."