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View Full Version : La cina è vicina: in riunione con un produttore cinese di ventilatori


Sturmenstrudel
14-09-2004, 21:12
Per la serie "i cinesi ce lo metteranno a tutti in quel posto", oggi sono stato in riunione con un fabbricante di ventilatori centrifughi.
Praticamente, 4 mesi fa avevano presentato un test-sample sulla base delle nostre esigenze, il quale andava malissimo rispetto all'attuale prodotto tetesco-ti-cermania che usiamo ora.
Oggi, dopo solo 4 mesi, ci hanno presentato un prodotto praticamente identico, con ancora qualche dettaglio da sistemare, ma potenzialmente migliore dell'analogo europeo (motore più compatto e leggero, sigillato e con miglior resistenza alle alte temperature) e ad un costo pari alla metà!:eek:

Mi hanno veramente sconvolto...

Poi sono tipi strani un bel po': c'era un responsabile tecnico e il boss della compagnia, quest'ultimo con gemelli d'oro, orologio d'oro da mezzochilo con aspetto il più tamarro possibile. Il boss parlava solo cinese, sbiascicato. Il compare, invece, parlava inglese con tipico accento cinese, e quando traduceva al boss mi faceva morire dalle risate, pareva un cartone animato!!!:D:D
Forti...sempre gentilissimi, ci hanno fatto alla fine della riunione 15 minuti (!!!) di ringraziamenti di ogni tipo, per averli accolti, per averci parlato... per tutto!

Forti...così forti che se non facciamo qualcosa ci fanno due chiappe così:
:sofico:

misterx
14-09-2004, 21:36
sarà anche vicina ma è colpa nostra se ciò accade

ci insegnerà a diventare più onesti

Scoperchiatore
14-09-2004, 21:37
E' tutta una grande mafia, mi sa :D

Ogni persona che incontro parla dei cinesi allo stesso modo.

Sturmenstrudel
14-09-2004, 21:41
Occhio che io non intendo affatto parlarne male, sono straordinari!
Ciò che volevo farvi vedere, oltre al folklore, è come siano reattivi e all'avanguardia tecnicamente.

Peccato che se all'inizio risparmi 20 euro su un ventilatore e sei contento perché guadagni 20 euro in più su una caldaia, poi quando faranno tutta la caldaia alla metà del prezzo nostro mi sa che chiudiamo...

Sui prezzi non possiamo competere in nessuna maniera. Serve altro...:(

misterx
14-09-2004, 21:43
non ti risulta che copiano ?

Gnappoide
14-09-2004, 21:49
Lo credo anch'io, anche perchè non mi pare abbiano l'inventiva nella loro tradizione ;)
Secondo me si sono procurati il ventilatore che usavate, l'hanno smembrato e hanno migliorato il migliorabile :D

Ciauz!!!

sanford
15-09-2004, 00:11
Originariamente inviato da Gnappoide

Secondo me si sono procurati il ventilatore che usavate, l'hanno smembrato e hanno migliorato il migliorabile :D

Ciauz!!!

Già, questa è la loro specialità e d'altronde se noi facciamo prodotti costosi o migliorabili è chiaro che soccomberemo di fronte a una simile organizzazione...:(

Quello che non mi è ancora chiaro è questo: quando i cinesi avranno in mano il mercato, a chi venderanno i loro prodotti? Non certo a noi perchè saremo tutti disoccupati e con le pezze al c**o, e allora a chi? :confused: :confused:

RiccardoS
15-09-2004, 07:00
Originariamente inviato da sanford
Già, questa è la loro specialità e d'altronde se noi facciamo prodotti costosi o migliorabili è chiaro che soccomberemo di fronte a una simile organizzazione...:(

Quello che non mi è ancora chiaro è questo: quando i cinesi avranno in mano il mercato, a chi venderanno i loro prodotti? Non certo a noi perchè saremo tutti disoccupati e con le pezze al c**o, e allora a chi? :confused: :confused:

a loro stessi che nel frattempo si saranno arricchiti: tanto ce ne sono 2 miliardi che cazzo gliene frega!?! :D

cmq penso che si dovrebbero mettere delle limitazioni a livello doganale, ogni paese dovrebbe farlo... non tanto in entrata (almeno, non in questa fase) quanto in uscita: una mia amica lavora per una ditta che fa cateteri medici, bè... hanno convenienza a mandare 2-3 navi alla settimana di semilavorato in pvc in cina, per poi ritornarlo qua in italia piuttosto che lavorarlo completamente qui... pazzesco... queste cose non dovrebbero essere permesse.

pierpo
15-09-2004, 07:50
Fare prodotti sbattandoseno altamente del diritto internazionale e dei brevetti e concorrenza sleale.
Se la tua ditta accettasse il contratto coi cinesi, continuera' a alimentare il processo di perdita di lavoro in Europa a favore della Cina.

chiedi di farti vedere i brevetti del ventilatore, se li hanno

Stessa cosa che fa la mia ditta....:(

skywings
15-09-2004, 08:48
Originariamente inviato da RiccardoS
cmq penso che si dovrebbero mettere delle limitazioni a livello doganale, ogni paese dovrebbe farlo... non tanto in entrata (almeno, non in questa fase) quanto in uscita: una mia amica lavora per una ditta che fa cateteri medici, bè... hanno convenienza a mandare 2-3 navi alla settimana di semilavorato in pvc in cina, per poi ritornarlo qua in italia piuttosto che lavorarlo completamente qui... pazzesco... queste cose non dovrebbero essere permesse.
:confused: perchè? Queste cose dovrebbero essere viste come opportunità, non come vincoli o limitazioni. Paesi come la Cina andrebbero valorizzati per quello che possono offrire, non censurati per i danni che potrebbero causare. Mi sembra più un' ammissione di impotenza di fronte al cambiamento che un effettivo problema economico.
E anch'io sono alle prese con i cinesi, che vendono ai nostri clienti a 6$ contro i nostri costi produttivi di 19$...:eek: , eppure stiamo aprendo proprio con loro delle vie di business che ci potrebbero fare un salto di qualità importante...

Questo per come la vedo e la vivo io qui, poi ognuno può pensarla a modo suo, si intende
;)

RiccardoS
15-09-2004, 09:37
Originariamente inviato da skywings
:confused: perchè? Queste cose dovrebbero essere viste come opportunità, non come vincoli o limitazioni. Paesi come la Cina andrebbero valorizzati per quello che possono offrire, non censurati per i danni che potrebbero causare. Mi sembra più un' ammissione di impotenza di fronte al cambiamento che un effettivo problema economico.
E anch'io sono alle prese con i cinesi, che vendono ai nostri clienti a 6$ contro i nostri costi produttivi di 19$...:eek: , eppure stiamo aprendo proprio con loro delle vie di business che ci potrebbero fare un salto di qualità importante...

Questo per come la vedo e la vivo io qui, poi ognuno può pensarla a modo suo, si intende
;)

le tue vie di business quali sarebbero? affidare a loro una parte della lavorazione dei tuoi prodotti in modo da risparmiare e non pagare più parte dei dipendenti?
oppure fare come il padrone del posto dove lavora gente che conosco: importare maglie dalla cina, togliergli l'etichetta ed appiccicare quella della "nota" marca italiana (non dico la marca per ovvii motivi).

non capisco... spiegami quali sarebbero le vie di business ed il salto di qualità importante... non ho una mentalità imprenditorialista perciò per queste cose sono proprio negato. :)

skywings
15-09-2004, 10:24
Originariamente inviato da RiccardoS
le tue vie di business quali sarebbero? affidare a loro una parte della lavorazione dei tuoi prodotti in modo da risparmiare e non pagare più parte dei dipendenti?
Da sempre aziende presenti in paesi '+ costosi' spostano la produzione in peasi '- costosi'. Una volta eravamo noi a ricevere capitali USA, ora sono altri... E i lavoratori americani si riciclano (e molto bene a quanto ne so) a questa situazione. Fa parte dell'economia globale. Può non stare bene a te come a me, ma non ci possiamo fare molto.


oppure fare come il padrone del posto dove lavora gente che conosco: importare maglie dalla cina, togliergli l'etichetta ed appiccicare quella della "nota" marca italiana (non dico la marca per ovvii motivi).
Solo italiana? Oramai chi non si comporta così nel settore filati?
Io un nome te lo faccio: prova a studiarti, se hai voglia, le ultime azioni del gruppo Radici di Bg. Credo tu abbia sentito della crisi italiana del tessile. Purtroppo loro non possono fare molto per cambiare le cose, ma almeno con le loro strategie cercano di salvare posti italiani stabilendo contatti commerciali soprattutto con paesi quali Cina, India, Turchia. Credo sia un buon esempio per capire come 'la Cina' può essere vista come opportunità e non solo come problema.

non capisco... spiegami quali sarebbero le vie di business ed il salto di qualità importante... non ho una mentalità imprenditorialista perciò per queste cose sono proprio negato. :)
Nel nostro piccolo, nel settore dove lavoriamo, avere produzione all'uscita delle cave significa risparmiare in trasporti, assicurazioni, materiale, ecc... La cina è grande e di materiale ce n'è molto. Perchè portare qui roba grezza se posso finirla sul posto? Economicamente (tra scarti e roba varia) non è conveniente. E soprattutto, perchè portare qui roba che costa dove trovo in tutta Europa un mercato di 150 milioni di persone mentre in Cina già esistono 230 milioni di miliardari (ragionando in £)? Poi potrei dirti ancora un paio di cose, ma visto che siamo in ballo or ora non verrei crearmi dei problemi... sai, sono scaramantico...:D
Ad ogni modo, non è previsto nessun esubero in Italia, anzi... cerchiamo disperatamente giovani e brillanti laureati! Indispensabile conoscenza cinese. E non scherzo...:cool:

Truffato
15-09-2004, 11:38
Ma perchè secondo voi il materiale venduto dai cinesi è qualitativamente uguale a quello nostro? Ma avete mai visto magliette che vendono dai cinesi a 2€? Sembrano di carta, bruttissime. La qualità è decisamente diversa.
E poi i cinesi copiano tutto il possibile. Solo che mettono materiale decisamente + scarso rispetto ai nostri prodotti per questo costano di meno. Si risparmi all'inizio sul prezzo di acquisto. I soldi che risparmiate li rispendete per la manutenzione, per i ricambi, per ripararla. Anzi ci rimettete di +.

Abbasso l'Import cinese

pippocalo
15-09-2004, 11:40
Se vi piace fare fantaeconomia (e nemmeno poi tanto) stiamo assistendo all'invecchiamento di un sistema: quello occidentale di cui facciamo parte.

Nella storia crollavano gli imperi...oggi i crolli sono soprattutto economici.

La Cina (ma non dimenticate l'India) sono paesi emergenti che reclamano il loro ruolo nel mondo e lo fanno, specie la Cina, sempre più a voce alta.
Sono i barbari che fecero crollare l'impero Romano.

Il bello è che in questa guerra economica il G8, ovvero gli attuali paesi ricchi, stanno favorendo il loro sviluppo e creando le premesse per un impoverimento del proprio territorio e dei propri cittadini: come?? con il Capitale.

Oggi il Capitale domina la scena economica, comanda anche le strategie del G8.
Il Capitale non ha patria, il capitale non difende i cittadini e le masse dei paesi dove "momentaneamente" risiede.
Il capitale conosce solo se stesso e lavora per il suo bene, a volta morde anche la mano del suo "momentaneo" padrone.

Qualcuno sostiene che la Cina è un'opportunità. Non è così se la legge del Capitale non sarà affiancata, e presto, da politiche sociali portate avanti con forza dai paesi del G8.

I paesi emergenti...ti portano via prima la mano d'opera e i cosiddetti lavori di basso livello. In questo modo chi detiene il Know-how si potrebbe ritenere in certo modo al sicuro. L'Italia è comunque messa male perchè fra i paesi ricchi non ha ricerca, ha poco Know-how e nessuna grande multinazionale. Il nostro tessuto di piccoli imprenditori è solo una pezzetta calda momentanea.
In realtà i paesi emergenti ti portano via man mano anche il know-how (il messaggio iniziale ne è testimone) e per ultimo ti sfilano il capitale stesso.
Quindi anche i mostri sacri del G8 sono in pericolo, solo più dilazionato nel tempo.

Chi si salva??? il capitale ovviamente che accresse se stesso e sfrutta per se le opportunità di crescita (senza alcuna forma di moralità) in qualunque parte esse si trovino.
Il capitale crea momentanea ricchezza in un paese ed in una massa salvo poi spostarsi quando non gli conviene più e lasciare tutti con il c@lo per terra.

Soluzione?? certo non facile.

Il singolo non può nulla, la singola nazione pure. Ci vuole una forte coesione del G8 verso i problemi sociali per far si che il Capitale sia al servizo dell'uomo e non viceversa.
Oggi la tecnologia può garantire modelli di vita con aspettative di miglioramento a tutti i livelli, ma bisogna rivedere il modello economico che ci governa.

In caso contrario la "Cina è vicina" sarà l'incubo prossimo venturo e poi chissà ...sempre però con un mondo dove il capitale sfrutterà le masse a favore di pochi padroni "momentanei" dello stesso.


Pippo

skywings
15-09-2004, 12:08
Originariamente inviato da pippocalo

G8? :wtf: Vuoi dire Stati Uniti,vero?
Se non vado errato c'è appena stato un summit tra i 2 governi per la nuova collaborazioni in campo economico. Va bene agli uni e agli altri. I pesci piccoli... :rolleyes:
E' come hai detto... fantaeconomia. Non ci resta che adattarsi e sfruttare le ns abilità.

Portare qualche milione di turisti cinesi in terra italica non sarebbe una cattiva idea...

pippocalo
15-09-2004, 12:35
Originariamente inviato da skywings
G8? :wtf: Vuoi dire Stati Uniti,vero?


Se non vado errato c'è appena stato un summit tra i 2 governi per la nuova collaborazioni in campo economico. Va bene agli uni e agli altri. I pesci piccoli... :rolleyes:
E' come hai detto... fantaeconomia. Non ci resta che adattarsi e sfruttare le ns abilità.


portare qualche milione di turisti cinesi in terra italica non sarebbe una cattiva idea...

NON solo 8 vuol dire otto paesi....dove gli USA sono i più importanti.

Adattarsi si...ma
Si ma in un reale crollo come quello che si prospetta anche se a medio termine si riducono a meno di niente le nicchie dove nascondersi...perchè si impoverisce tutto il territorio...ti tocca emigrare...e pure lontano!!



Ottimo questa è una cosa che si puà fare ed anche subito e può lenire i problemi italiani. C'è prima da risolvere però il problema dell'ingordigia dei nostri operatori economico-commerciali.
I cinesi non sono stupidi e se qui tutto costa un "botto" ne vedremo...pochi...molto pochi...
stanno fuggendo anche i tedeschi arrabbiati perchè in pizzeria in Italia una birra costa quasi il doppi che da loro!!!

skywings
15-09-2004, 13:05
Originariamente inviato da pippocalo
NON solo 8 vuol dire otto paesi....dove gli USA sono i più importanti.
si, so cosa significa G8 ;) , volevo solo sottolineare che per molti, 7 di questi stati non contano quasi nulla...
Anzi, c'è gia qualcuno che sussurra un futuro G4 con Usa Cina Russia India e forse G5 con Giappone. Senza UE unita per noi è dura... :rolleyes:

Adattarsi si...ma
Si ma in un reale crollo come quello che si prospetta anche se a medio termine si riducono a meno di niente le nicchie dove nascondersi...perchè si impoverisce tutto il territorio...ti tocca emigrare...e pure lontano!!
Contiamo sulla nostra capacità-creatività, dai. Siamo famosi nel mondo per questo... :D


Ottimo questa è una cosa che si puà fare ed anche subito e può lenire i problemi italiani. C'è prima da risolvere però il problema dell'ingordigia dei nostri operatori economico-commerciali.
I cinesi non sono stupidi e se qui tutto costa un "botto" ne vedremo...pochi...molto pochi...
stanno fuggendo anche i tedeschi arrabbiati perchè in pizzeria in Italia una birra costa quasi il doppi che da loro!!!
vedi che già abbiamo iniziato a far girare il cervello... :D
Quando per un tedesco perso si troveranno 3 cinesi in +, IO non andrò + a mangiare al ristorante. :p

pippocalo
15-09-2004, 13:34
speriamo tutti nell'inventiva.......ma da troppo tempo questa inventiva sembra "arruginita" oppure votata a raggiungere solo benefici individuali.
Le dimensioni del problema da affrontare impongono un impegno di tipo corale.


Perdiamo un tedesco....ma i motivi per cui lo perdiamo, che ti ho riassunto scherzosamente con il caso della birra, sono gli stessi che ti impediranno di portare molti cinesi qui.

skywings
15-09-2004, 13:44
Originariamente inviato da pippocalo
speriamo tutti nell'inventiva.......ma da troppo tempo questa inventiva sembra "arruginita" oppure votata a raggiungere solo benefici individuali.
Le dimensioni del problema da affrontare impongono un impegno di tipo corale.


Perdiamo un tedesco....ma i motivi per cui lo perdiamo, che ti ho riassunto scherzosamente con il caso della birra, sono gli stessi che ti impediranno di portare molti cinesi qui.
sai che non sono molto convinto... le dinamiche sottese a questi problemi sono sempre molto rapide e variegate. Non credo che l'adattabilità venga a mancare. Nel caso specifico, se il prezzo aumenta è perchè se lo possono permettere...
Sarei d'accordo sull'impegno di tipo corale, ma mi sembra oggettivamente utopistico. Speriamo di sbagliare...;)

bye

pippocalo
15-09-2004, 14:38
anche per il mio bene che tu abbia ragione.

L'adattabilità per me ti può aiutare a sopravvivere non a mantenere il tuo livello di vita attuale. Ovvero se sei flessibile torni anche ad una economia "agricola" assicurandoti un minimo di sopravvivenza. Se intendi questo siamo in accordo.
Altrimenti spiegami con un esempio, anche sballato, cosa intendi.

Il prezzo della birra dell'esempio non aumenta perchè se lo possono permettere; anzi crea un danno di tipo irreversibile al nostro turismo che durerà chissà quanto. Aumenta perchè è l'estremo tentativo..... maldestro.... di quell'operatore economico di mantenere il suo livello di vità a dispetto delle condizioni generali e a discapito di altre categorie ...consumatori e turisti.

Spero tanto di sbagliare ciao

misterx
15-09-2004, 14:55
Originariamente inviato da pippocalo

...... Aumenta perchè è l'estremo tentativo..... maldestro.... di quell'operatore economico di mantenere il suo livello di vità a dispetto delle condizioni generali e a discapito di altre categorie ...consumatori e turisti.

Spero tanto di sbagliare ciao


dopo quanto hai detto sopra non sbagli affatto :)



cmq a mio avviso, ci fregano solo sul fattore prezzo

skywings
15-09-2004, 15:06
Originariamente inviato da pippocalo
anche per il mio bene che tu abbia ragione.

L'adattabilità per me ti può aiutare a sopravvivere non a mantenere il tuo livello di vita attuale. Ovvero se sei flessibile torni anche ad una economia "agricola" assicurandoti un minimo di sopravvivenza. Se intendi questo siamo in accordo.
Altrimenti spiegami con un esempio, anche sballato, cosa intendi.
Noi abbiamo diversi prodotti a listino. Molti di questi si sovrappongono con quelli cinesi ed è banale capire che abbiamo dovuto cambiare strategia su questi ultimi. Alcuni ns concorrenti hanno preso la decisione di competere ed abbassare i prezzi quasi azzerando gli utili, ma puntando sulla quantità (che dovrebbe aumentare visto l'abbassamento del prezzo). Noi abbiamo lasciato invariato i prezzi di questi prodotti e ci siamo focalizzati su nuovi prodotti che i cinesi non possono avere o non sono in grado di lavorare. Ora la ns missione è trovare sempre nuove soluzioni, perchè è ovio che i cinesi sapranno trovare il modo di produrre tra qualche tempo ciò che oggi è di ns esclusività.
Con questo principio ci siamo assicurati nuovi clienti, margini buoni e aspettative future abbastanza sicure. Certo non possiamo dormire tranquilli, ma credo che oggi sia un must, vista la dinamicità di cui ti parlavo prima. Io questo intendo per flessibilità, la capacità di leggere nel divenire delle cose le opportunità che si creano.

Il prezzo della birra dell'esempio non aumenta perchè se lo possono permettere; anzi crea un danno di tipo irreversibile al nostro turismo che durerà chissà quanto. Aumenta perchè è l'estremo tentativo..... maldestro.... di quell'operatore economico di mantenere il suo livello di vità a dispetto delle condizioni generali e a discapito di altre categorie ...consumatori e turisti.

Spero tanto di sbagliare ciao
Forse qualcuno ragiona così e concordo con te che l'errore è mastodontico. Però ti posso garantire che conosco ristoratori (e non solo) che mi dicono che, se da una parte sono costretti ad aumentare i prezzi al pubblico perchè sono aumentati i prezzi dei fornitori, dall'altra non hanno nessuna volontà di ridurre i prezzi perchè mantengono (se non aumentano) le quote precedentemente raggiunte. Un mistero visto quello che si dice in giro? Mah... però il proliferare di ristorantini e compagnia bella mi fa pensare...;)

Sturmenstrudel
15-09-2004, 18:42
Originariamente inviato da Gnappoide
Lo credo anch'io, anche perchè non mi pare abbiano l'inventiva nella loro tradizione ;)
Secondo me si sono procurati il ventilatore che usavate, l'hanno smembrato e hanno migliorato il migliorabile :D

Ciauz!!!

Il ventilatore che usiamo ora è commerciale, e glielo abbiamo dato noi.
Ci siamo raccomandati di evitare qualsiasi problema di brevetto. Loro hanno demolito un loro ventilatore in diretta e ci hanno mostrato che è tutt'altro che una copia: vuole imitare le prestazioni del modello a cui si ispira, ma con geometrie diverse (alcune davvero fantasiose e "segrete") e assorbimenti elettrici minori, un motore molto più compatto e leggero, un'elettronica più miniaturizzata (ingegnere japponese).

Originariamente inviato da Truffato
Ma perchè secondo voi il materiale venduto dai cinesi è qualitativamente uguale a quello nostro? Ma avete mai visto magliette che vendono dai cinesi a 2€? Sembrano di carta, bruttissime. La qualità è decisamente diversa.

Non tutto è come le magliette del mercatino...
Ti faccio un altro esempio che conosco bene: i telai delle caldaie del nostro gruppo prodotte in Italia sono di lamiera alluminata, che esteticamente fa un po' schifo (ma poi chi la vede?). Le stesse caldaie, prodotte in Cina, hanno lamiera zincata e verniciata: tutto un altro effetto! Costa un cacchio farle così, perché non farcele?

I cinesi si stanno svegliando, come si diceva in qualche messaggio più su ormai stanno mettendo da parte un bel know-how, copiando si impara (e si migliora).

L'unica speranza, secondo me, è che gli operai cinesi si sveglino: là la manodopera non costa niente perché è trattata come bestiame (un altro esempio che conosco bene: si usano "muletti umani", 10 cinesi invece di un bel muletto elettrico). Se cominciano a nascere i sindacati, scioperi, con l'obiettivo di alzare il livello della vita della gente comune, vedrete che i costi saliranno un po' anche là...
E' ovvio che da noi non si può stare con le mani in mano ad aspettare, c'è da fare qualcosa: ma cosa?:muro:

sanford
15-09-2004, 18:49
Originariamente inviato da Sturmenstrudel
E' ovvio che da noi non si può stare con le mani in mano ad aspettare, c'è da fare qualcosa: ma cosa?:muro:

Spero di sbagliarmi, ma questa è una vera e propria colonizzazione, senza armi e senza rumore, quando i cinesi (e anche altri) avranno completato l'opera il muletto umano lo faranno fare a noi, altro che sindacati...:cry: :cry: :cry:

Killian
15-09-2004, 19:08
Originariamente inviato da Sturmenstrudel
E' ovvio che da noi non si può stare con le mani in mano ad aspettare, c'è da fare qualcosa: ma cosa?:muro:

io sostengo che bisogna investire sulla formazione e sulla ricerca scientifica.

E' più facile copiare un qualcosa a basso contenuto tecnologico, è più facile avere concorrenza lavorativa se le competenze sono di basso livello.



Poi si dovrebbero incentivare settori come ad esempio il turismo; tipo proporre vacanze a tema artistico, con visite guidate a musei e simili e/o vacanze a tema culinario, con menù a base di prodotti tipici del luogo scelto per la vacanza; comunque si dovrebbero creare posti di lavoro.

misterx
15-09-2004, 19:42
Originariamente inviato da Sturmenstrudel

E' ovvio che da noi non si può stare con le mani in mano ad aspettare, c'è da fare qualcosa: ma cosa?:muro:


forse è già sufficiente diventare più onesti...

stasera al TG c'era un commerciante che si lamentava dei suoi affari

se ci pensiamo bene, quando aumentano le tasse i commercianti e la grande distribuzione (non sempre) sono subito pronti a pareggiare aumentando i prezzi

quelli che dovranno acquistare e magari dipendenti, non vedono il loro stipendio aumentare con facilità e di egual misura: siamo sempre i soliti a dover tirare la cinghia

i risultati li conosciamo tutti poi; andiamo ad acquistare dal miglior offerente: oggi tocca alla cina

meno male che non potranno mai competere con noi sul fronte prodotti per l'alimentazione, senza offese, ma i prodotti alimentari by China non li acquisterei mai neanche se regalati

pippocalo
16-09-2004, 08:59
Originariamente inviato da skywings
Noi abbiamo diversi prodotti a listino. Molti di questi si sovrappongono con quelli cinesi ed è banale capire che abbiamo dovuto cambiare strategia su questi ultimi. Alcuni ns concorrenti hanno preso la decisione di competere ed abbassare i prezzi quasi azzerando gli utili, ma puntando sulla quantità (che dovrebbe aumentare visto l'abbassamento del prezzo). Noi abbiamo lasciato invariato i prezzi di questi prodotti e ci siamo focalizzati su nuovi prodotti che i cinesi non possono avere o non sono in grado di lavorare. Ora la ns missione è trovare sempre nuove soluzioni, perchè è ovio che i cinesi sapranno trovare il modo di produrre tra qualche tempo ciò che oggi è di ns esclusività.
Con questo principio ci siamo assicurati nuovi clienti, margini buoni e aspettative future abbastanza sicure. Certo non possiamo dormire tranquilli, ma credo che oggi sia un must, vista la dinamicità di cui ti parlavo prima. Io questo intendo per flessibilità, la capacità di leggere nel divenire delle cose le opportunità che si creano.


Forse qualcuno ragiona così e concordo con te che l'errore è mastodontico. Però ti posso garantire che conosco ristoratori (e non solo) che mi dicono che, se da una parte sono costretti ad aumentare i prezzi al pubblico perchè sono aumentati i prezzi dei fornitori, dall'altra non hanno nessuna volontà di ridurre i prezzi perchè mantengono (se non aumentano) le quote precedentemente raggiunte. Un mistero visto quello che si dice in giro? Mah... però il proliferare di ristorantini e compagnia bella mi fa pensare...;)


Nella prima parte del tuo intervento hai detto una cosa giustissima che, per fortuna, anche altri applicano.
Cercare di lottare solo sul fattore prezzi è suicida e soprattutto ha le gambe cortissime.
Puntare su quello che loro non sanno ancora fare aiuta molto di più.
Ma c'è un però che vedo sempre più grande ed inquietante. La globalizzazione annulla con una velocità enorme i dislivelli culturali.
Mentre 10 anni fa era impensabile un centro ricerca e sviluppo dove non ci fossero "menti" occidentali; oggi non è più così. Quei paesi sono in grado di formare personale altamente qualificato e produrre prodotti complessi e/o di alta qualità.

Solo alcuni settori di ricerca molto avanzata sono ancora, e non so per quanto, off-limits per loro. Questi settori in Italia non esistono da tempo.

Comunque nel tempo alla tua strategia, che è l'unica valida che un'impresa può fare da sola, occorre affiancare la politica internazionale. In caso contrario la battaglia a lungo termine è sicuramente perduta.


Sul ragionamento dei ristoranti concordo. Per tradizione è uno "svago" di cui gli italiani fanno a meno con difficoltà. Quindi quando aumentano i prezzi e rimangono aperti, anzi aumentano gli introiti, vuol dire che stanno drenando risorse da altri settori che invece precipitano, grazie a loro più rapidamente.

Insomma è una banale applicazione della legge del più forte. L'italiano non rinuncia al ristorante ma comincia a ridurre i giorni di ferie (la sera torna a casa) , usa la spiaggia libera portandosi il suo ombrellone, si mette il costume dell'anno prima....non si cambia la macchina...etc etc

Infatti quest'anno, dopo tanto tempo, ho rivisto gli ombrelloni in terza fila in Toscana quasi vuoti in Agosto, alberghi ed agriturismo con stanze disponibili a cavallo del 15 agosto. Quindi vuol dire che anche questa corda comincia a sfilacciarsi. Se si rompe riannodarla in un momento di crisi sarà veramente difficile.

E' altrettanto ovvio che in questa fase di difficoltà, dove chi può aumenta i prezzi e le tariffe, il povero lavoratore dipendente si trova in una situazione difficile.
Il sistema con molta previdenza gli ha tolto, da tempo, le armi di lotta con un paziente lavoro iniziato tanti anni fa. Non saprei quanto tutto sia anche premeditato.
E' sicuro che oggi la parola "aumento" è off-limits per un dipendente che (salvo rari casi) è già molto fortunato se riesce a mantenere il posto di lavoro.
Che dire poi dei "nuovi dipendenti" che con la flessibilità introdotta hanno solo contratti a termine??

Insomma in questa guerra economica le prime vittime ci sono già e come sempre sono fra i comuni "fanti" e non nella cavalleria, nei reparti corazzati, nella amrina o nell'aviazione. A voi continuare il parallelo per stabilire chi sono i cavalieri, gli avieri etc etc.

Pippo

Gnappoide
16-09-2004, 11:39
Originariamente inviato da Sturmenstrudel
Il ventilatore che usiamo ora è commerciale, e glielo abbiamo dato noi.
Ci siamo raccomandati di evitare qualsiasi problema di brevetto. Loro hanno demolito un loro ventilatore in diretta e ci hanno mostrato che è tutt'altro che una copia: vuole imitare le prestazioni del modello a cui si ispira, ma con geometrie diverse (alcune davvero fantasiose e "segrete") e assorbimenti elettrici minori, un motore molto più compatto e leggero, un'elettronica più miniaturizzata (ingegnere japponese).


Non dico che abbiano preso gli stessi pezzi ;)
Volevo dire che una volta capito il meccanismo e quindi che sistema utilizzare, è facile ricreare lo stesso prodotto dalle prestazioni migliorate anche se totalmente diverso dal prodotto iniziale :)
Un esempio sono le automobili ,) Stesso principio (perchè c'è stato uno alla fonte che si è messo a studiarlo), ma prodotti differenti.
Mi viene in mente di un film (di cui non ricordo il nome però :( ) dove un ingegnere era assunto dalle varie società per smembrare i prodotti dei concorrenti, carpire i segreti tramite i quali poteva funzionare, e poi ricostruire lo stesso oggetto migliorato e totalmente differente all'interno. Alla fine del lavoro, gli veniva cancellata la memoria in modo che non potesse più sapere cosa avesse fatto :)
(se qualcuno riconosce il film e sa il titolo me lo dica grazie :D )
Non so se mi sono spiegato ;)

Ciauz!!!

sanford
16-09-2004, 11:42
Il film è Paycheck, con Ben Affleck e Uma Thurman...

Gnappoide
16-09-2004, 11:46
Danke Sehr :D

Ciauz!!!

skywings
16-09-2004, 11:47
Il retro-engineering è molto utilizzata in svariati campi economici... e non solo dai peasi emergenti. Anzi, a dire il vero, è la forma di sviluppo economico più 'economica'...

Le teorie sul 'First mover or first follower' ecc. sono indicative di questa tipologia di sviluppo...

skywings
16-09-2004, 11:50
Originariamente inviato da pippocalo
Comunque nel tempo alla tua strategia, che è l'unica valida che un'impresa può fare da sola, occorre affiancare la politica internazionale. In caso contrario la battaglia a lungo termine è sicuramente perduta.

Io spero, ma ne sono convinto, che così come il divario qualitativo si sottiglierà nei anni, così si assottiglierà la disparità di costi produttivi. E' impensabile (come del resto è storicamente evidenziato in altre situazioni) che IL lavoratore cinese (come tutta la struttura economica cinese (indiana, ecc)) non subisca un'evoluzione che porterà ad un simil equilibrio tra le varie economie globali.
I periodi di tensioni sono appunto quelli attuali dove chi segue riesce a sfruttare la propria arretratezza in alcuni campi e lo sviluppo di altri in altri...

pippocalo
16-09-2004, 12:31
Originariamente inviato da skywings
Io spero, ma ne sono convinto, che così come il divario qualitativo si sottiglierà nei anni, così si assottiglierà la disparità di costi produttivi. E' impensabile (come del resto è storicamente evidenziato in altre situazioni) che IL lavoratore cinese (come tutta la struttura economica cinese (indiana, ecc)) non subisca un'evoluzione che porterà ad un simil equilibrio tra le varie economie globali.
I periodi di tensioni sono appunto quelli attuali dove chi segue riesce a sfruttare la propria arretratezza in alcuni campi e lo sviluppo di altri in altri...


La tua speranza è anche la mia ...ma da quello che vedo la differenza di velocità dei due processi è decisamente sfavorevole.

Le fabbriche e la basi produttive "spariscono" dal mondo occidentale molto più velocemente dell'evoluzione verso modelli occidentali della società cinese. Certo alla fine forse sarà come dici tu, ma se ci vorranno decine di anni ....come resisteremo???
Ti basta pensare che hanno già un volume di ricchi capace di sostenere una domanda interna paragonabile all'Europa o a agli USA (sono circa 80 milioni) , ma c'è una massa di oltre un miliardo di lavoratori praticamente senza "diritti".

la soluzione???

non è la ricerca...che esiste veramente nella forma necessaria negli USA. Ma anche in questo caso un mostro come INTEL è un mostro capitalistico: ha già spostato in oriente molte produzioni e se necessario e conveniente sposterà anche la ricerca pura disinteressandosi degli americani.

La soluzione è politica. Occorre che i governi del G8 parlino con i governi dei paesi emergenti e venga "armonizzata" la crescita; oggi non è così; oggi il G8 è al servizio del capitale a cui non fa affatto comodo una crescita armonizzata.

Noi qui da soli possiamo solo impacchettare "Bertinotti" e spedirlo in Cina sperando che alla dogana non se ne accorgano:D