View Full Version : [NUCLEARE] - Si o No?
Che ne dite? Evitiamo flame sulle ultime dichiarazioni di qualche esponente del governo. Sareste favorevoli alla introduzione di centrali nucleari sul nostro suolo?
non ho sentito dichiarazioni politiche in merito...
comunque SI...
i motivi sono sempre i soliti ;)
energia che costa meno,
eviteremmo di comprare così tanta energia dai paesi stranieri
meno necessità di petrolio
ecc ecc
per i potenziali danni?
si lo so, ma comunque ne abbiamo anche a pochi kilometri da noi....
Assolutamente No, se è lo stato a pagare. Se fossero i privati il discorso sarebbe già abbastanza diverso.
Costi di progettazione.
Costi di costruzione.
Costi di smantellamento.
Costi per la sicurezza.
Problema delle scorie. Rischi in caso di incidenti. (Se una centrale francese scoppia cmq non avremmo mai 3000 anni di aree contaminate qui, come a Chernobyl...).
IpseDixit
06-09-2004, 11:04
LOL e dove le mettete le centrali ?
Originariamente inviato da GioFX
(Se una centrale francese scoppia cmq non avremmo mai 3000 anni di aree contaminate qui, come a Chernobyl...).
Ne sei proprio sicuro? Vendendo la cartina della zona di Chernobyl c'erano posti pesantemente contaminati anche molto lontano.
Bizkaiko
06-09-2004, 11:04
Originariamente inviato da zuper
non ho sentito dichiarazioni politiche in merito...
comunque SI...
i motivi sono sempre i soliti ;)
energia che costa meno,
eviteremmo di comprare così tanta energia dai paesi stranieri
meno necessità di petrolio
ecc ecc
per i potenziali danni?
si lo so, ma comunque ne abbiamo anche a pochi kilometri da noi....
Ti quoto in toto
Originariamente inviato da GioFX
Assolutamente No, se è lo stato a pagare. Se fossero i privati il discorso sarebbe già abbastanza diverso.
Costi di progettazione.
Costi di costruzione.
Costi di smantellamento.
Costi per la sicurezza.
Problema delle scorie. Rischi in caso di incidenti. (Se una centrale francese scoppia cmq non avremmo mai 3000 anni di aree contaminate qui, come a Chernobyl...).
La stato farebbe una parte, credo, ma molto sarebbe in mano ai privati... si tende a privatizzare tutto, avrebbe poco senso costruire centrali nucleari statali!
Il problema delle scorie è il maggiore, quello della sicurezza... bah: se esplode una centrale sul confine francese vedrai se non ci sarà tutto il nord contaminato per 3000 anni! ;) :( :muro:
"ROMA - Nessuna emancipazione sul fronte energetico: l’Italia è ancora tra i Paesi a più alta dipendenza dall’estero, con un peso del petrolio attorno al 50% (contro una media mondiale del 38%), del gas salita al 45% (contro il 21% degli anni ’90), e importazioni di carbone pari al 99% del proprio fabbisogno. Ma buone notizie dalle fonti rinnovabili, il cui contributo al bilancio energetico nazionale è cresciuto - dal 1995 al 2001 - di ben il 25%.
A tracciare il quadro delle fonti energetiche italiane è l’Eurispes, l’istituto di studi politici, economici e sociali, secondo il quale «le politiche energetiche volte a ridurre la dipendenza dall’estero non hanno avuto grande successo, se si considera anche che ad aggravare la situazione hanno contribuito i ritardi nell’estrazione di petrolio dai giacimenti della Basilicata, che avrebbero dovuto invece ridurre l’import».
«In Italia, malgrado un notevole potenziale, la quota al 2000 dell’energia primaria rappresenta solo il 5,4%, ben al di sotto di altri paesi industrializzati», afferma ancora l’istituto, che lamenta anche «uno sviluppo al di sotto delle reali potenzialità di crescita» delle fonti rinnovabili, che non consente di raggiungere gli obiettivi fissati per l’Italia dal Libro Bianco delle fonti rinnovabili.
In Italia, attraverso il decentramento dei poteri - ricorda l’istituto - è stato conferito agli Enti locali e alle Province autonome un ruolo di primo piano nello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, con l’utilizzo di uno strumento definito PEA (Piani Energetici Ambientali). Contemporaneamente - aggiunge l’Eurispes - sono stati predisposti una serie di strumenti finanziari ed incentivi per le fonti rinnovabili. Ma un ruolo fondamentale - a giudizio dell’istituto - resta quello, ormai da più parti riconosciuto, delle azioni di Ricerca e Sviluppo nel settore energetico. Un settore questo nel quale l’Italia risulta, in ambito europeo, negli ultimi posti con appena l’1% del Pil di spesa per Ricerca e Sviluppo, ben inferiore a quello di Paesi come Francia e Germania, e per giunta con un trend in calo, che ha portato ad una riduzione del 70% dal 1990 ad oggi.
L’impressione - conclude quindi l’Eurispes - è che, ancora oggi, stenti ad affermarsi una diversa cultura dell’energia anche se appare sempre più evidente il confronto con la instabilità politica dei Paesi da cui importiamo petrolio e gas, con i rischi ormai non solo teorici di black out e con la necessità della riduzione delle emissioni di anidride carbonica come previsto dalla Convenzione internazionale sui cambiamenti climatici, ratificata dall’Italia."
La gazzetta del mezzogiorno (ne ho presa una a caso!)
Comunque io sarei favorevole.
Fusione nucleare, dove sei? quando arrivi? :nono:
Da una mia ricerca :asd:
"L’energia che si sviluppa per ogni grammo di miscela deuterio - tritio è superiore a quella che deriva dalla combustione di oltre diecimila litri di benzina ed è circa 6 volte maggiore di quella derivante da fissione (per unità di massa).
Un esempio che rende ancora meglio l’idea è che 10 gr di Deuterio estratti da 500 litri di acqua e 15gr di trizio estratti da 30 gr di Litio produrrebbero sufficiente energia da coprire i fabrisogni energetici di una persona che abitasse in uno stato industrializzato per l’intera durata della sua vita."
Originariamente inviato da Mavel
Ne sei proprio sicuro? Vendendo la cartina della zona di Chernobyl c'erano posti pesantemente contaminati anche molto lontano.
Da quanto mi risulta l'area maggiormente contaminata e che da sola, cioè senza l'intervento umano) dovrebbe rimanere inabiltabile per un tempo massimo di 400 anni, è di circa 15 kmq.
Originariamente inviato da GioFX
Da quanto mi risulta l'area maggiormente contaminata e che da sola, cioè senza l'intervento umano) dovrebbe rimanere inabiltabile per un tempo massimo di 400 anni, è di circa 15 kmq.
Te ci andresti a vivere a 50 km da Chernobyl? :eek: :confused:
ALBIZZIE
06-09-2004, 11:14
Originariamente inviato da teogros
La stato farebbe una parte, credo, ma molto sarebbe in mano ai privati... si tende a privatizzare tutto, avrebbe poco senso costruire centrali nucleari statali!
il problema è proprio quello. io con una centrale nucleare gestita da privati non mi sentirei sicuro per nulla e i recenti scandlai in giappone me lo confermano.
in più i soliti problemi, non tanto dovuti alla sicurezza intrinseca della centrale ma tutto il resto.
si decida da subito dove e come smaltire le scorie e poi se ne potrebbe riparlare visto che non si sa dove mettere le poche che ancora abbiamo stivate in bidoni e in magazzini non adatti. beh certo in via temporanea s'intende!
Originariamente inviato da ALBIZZIE
il problema è proprio quello. io con una centrale nucleare gestita da privati non mi sentirei sicuro per nulla e i recenti scandlai in giappone me lo confermano.
in più i soliti problemi, non tanto dovuti alla sicurezza intrinseca della centrale ma tutto il resto.
si decida da subito dove e come smaltire le scorie e poi se ne potrebbe riparlare visto che non si sa dove mettere le poche che ancora abbiamo stivate in bidoni e in magazzini non adatti. beh certo in via temporanea s'intende!
Una partecipazione statale potrebbe, da questo punto di vista, rendere il tutto più sicuro! Al di la dell'investimento iniziale credo che una centrale nucleare sia una bella fonte di guadagno... ;) credo!
IpseDixit
06-09-2004, 11:18
Originariamente inviato da IpseDixit
LOL e dove le mettete le centrali ?
Rilancio la mia domanda.. dove le mettete nuove centrali ? e poi le scorie ? All'estero ? :rolleyes:
Originariamente inviato da IpseDixit
Rilancio la mia domanda.. dove le mettete nuove centrali ? e poi le scorie ? All'estero ? :rolleyes:
Beh credo che ogni cosa valutata a tempo... inutile decidere dove metterle se nessuno è favorevole a farle! ;)
Originariamente inviato da teogros
La stato farebbe una parte, credo, ma molto sarebbe in mano ai privati... si tende a privatizzare tutto, avrebbe poco senso costruire centrali nucleari statali!
dimentichi che siamo in Italia... :p
Il problema delle scorie è il maggiore, quello della sicurezza... bah: se esplode una centrale sul confine francese vedrai se non ci sarà tutto il nord contaminato per 3000 anni! ;) :( :muro:
allora l'Ukraina dovrebbe essere totalmente disabitata per i prossimi 1000 anni... minimo... fortunatamente non è così, e la zona off-limits comprende tutta l'area metropolitana di Pripyat e le foreste che la circodano.
ALBIZZIE
06-09-2004, 11:22
Originariamente inviato da teogros
Una partecipazione statale potrebbe, da questo punto di vista, rendere il tutto più sicuro! Al di la dell'investimento iniziale credo che una centrale nucleare sia una bella fonte di guadagno... ;) credo!
lo credo anche io, energia a basso costo per molto tempo in grado di ammortizzare gli investimenti iniziali.
ma ripeto il problema non è la centrale è il contorno.
Originariamente inviato da ALBIZZIE
lo credo anche io, energia a basso costo per molto tempo in grado di ammortizzare gli investimenti iniziali.
ma ripeto il problema non è la centrale è il contorno.
Lo so... non ho le competenze per risolvere tutti i problemi, ma credo che un minimo di indipendenza energetica sia necessaria, visti anche i problemi che si avranno a breve con i carboni fossili!
Originariamente inviato da teogros
Te ci andresti a vivere a 50 km da Chernobyl? :eek: :confused:
subito! :D
Originariamente inviato da GioFX
subito! :D
Ok, contatto un'agenzia immobiliare in Madre Russia e ti prenoto una villetta! La vuoi dotata di pini mutogeni o preferisci metterci i muschi con le braccia?! :D :D :D :sofico:
ALBIZZIE
06-09-2004, 11:25
Originariamente inviato da teogros
Beh credo che ogni cosa valutata a tempo... inutile decidere dove metterle se nessuno è favorevole a farle! ;)
nel Paese dove ci sono rivolte cittadine per non avere un inceneritore per smaltire i propri rifiuti, dove un paese ha impedito da decenni una linea elettrica inalta tensione di unire la puglia alla calabria, credi che ci sia la volontà politica per imporre una centrale nucleare?
Originariamente inviato da ALBIZZIE
nel Paese dove ci sono rivolte cittadine per non avere un inceneritore per smaltire i propri rifiuti, dove un paese ha impedito da decenni una linea elettrica inalta tensione di unire la puglia alla calabria, credi che ci sia la volontà politica per imporre una centrale nucleare?
Basterebbe lasciarli senza corrente immersi nei loro rifiuti per qualche mese e probabilmente cambierebbero idea...
Sarei a favore se ci fosse un attento stoccaggio e messa in sicurezza delle scorie. Siccome in italia tendiamo a gestire le cose alla caxxo, non mi sento di dare un parere favorevole.
Originariamente inviato da zuper
non ho sentito dichiarazioni politiche in merito...
comunque SI...
i motivi sono sempre i soliti ;)
energia che costa meno,
eviteremmo di comprare così tanta energia dai paesi stranieri
meno necessità di petrolio
ecc ecc
per i potenziali danni?
si lo so, ma comunque ne abbiamo anche a pochi kilometri da noi....
Quoto, cmq se non sbaglio (correggetemi nel caso ) abbiamo 13 centrali nucleari a meno di 200km dal confine italiano...tanto vale averle in casa e pagare meno l'energia.
Originariamente inviato da geppof
Quoto, cmq se non sbaglio (correggetemi nel caso ) abbiamo 13 centrali nucleari a meno di 200km dal confine italiano...tanto vale averle in casa e pagare meno l'energia.
E' anche per questo che anche io sono favorevole!
Originariamente inviato da teogros
Ok, contatto un'agenzia immobiliare in Madre Russia e ti prenoto una villetta! La vuoi dotata di pini mutogeni o preferisci metterci i muschi con le braccia?! :D :D :D :sofico:
Ukraina > Madre Russia? :mbe: :O
Originariamente inviato da GioFX
Ukraina > Madre Russia? :mbe:
Va beh, dai non fare il sottile! Non ho una grande simpatia per i paesi russi... :O :mbe: :sofico: :mc:
:muro:
Originariamente inviato da teogros
Va beh, dai non fare il sottile! Non ho una grande simpatia per i paesi russi... :O :mbe: :sofico: :mc:
:muro:
il "nostro" presidente si, a quanto pare... :D
Originariamente inviato da GioFX
il "nostro" presidente si, a quanto pare... :D
Neanche lui è perfetto... :nono: :O :eek:
:sofico: :cool: :D
Originariamente inviato da zuper
non ho sentito dichiarazioni politiche in merito...
comunque SI...
i motivi sono sempre i soliti ;)
energia che costa meno,
eviteremmo di comprare così tanta energia dai paesi stranieri
meno necessità di petrolio
ecc ecc
per i potenziali danni?
si lo so, ma comunque ne abbiamo anche a pochi kilometri da noi....
quoto in tutto! ;)
Lucio Virzì
06-09-2004, 13:26
Si.
I tempi sono maturi e la richiesta energetica lo richiede.
LuVi
Mi pare che ci sia un parare favorevole abbastanza trasversale agli schieramenti... :O :O :O :mc:
-kurgan-
06-09-2004, 15:22
sono contrario, perchè non mi fido dello stato italiano e di come gestisce la spesa pubblica (quindi dubiterei di chi ci lavora, di come vengono applicate le norme di sicurezza, ecc.)
inoltre, se ci sono italiani che protestano per dei semplici inceneritori di rifiuti, mi immagino cosa succederebbe per una centrale nucleare e soprattutto per i depositi di scorie (anche se in teoria sicuri, ecc. ecc.)
in teoria quindi non c'è pericolo, in pratica ricordo che siamo in italia.
[B]
Rischi in caso di incidenti. (Se una centrale francese scoppia cmq non avremmo mai 3000 anni di aree contaminate qui, come a Chernobyl...).
Solamente 2000 :D
tra Francia e Svizzera avremo una decina di centrali sul confine.
Avremmo gli stessi danni che averle in casa e noi italiani da genietti dell'alta finanza facciamo girare Piemonte Lombardia e Veneto comprando energia nucleare dai paesi citati.
Facciamolo ora un referendum e poi ne riparliamo dopo i risultati.
Bye
zakzakit
06-09-2004, 17:20
Originariamente inviato da efa
Solamente 2000 :D
tra Francia e Svizzera avremo una decina di centrali sul confine.
Avremmo gli stessi danni che averle in casa e noi italiani da genietti dell'alta finanza facciamo girare Piemonte Lombardia e Veneto comprando energia nucleare dai paesi citati.
Facciamolo ora un referendum e poi ne riparliamo dopo i risultati.
Bye
L'argomento degli "stessi danni" non mi convince.
Se esplode una centrale, pereferisco trovarmi a 50 chilometri piuttosto che a 5. E se in mezzo ci sono le Alpi, tanto meglio.
Originariamente inviato da zakzakit
L'argomento degli "stessi danni" non mi convince.
Se esplode una centrale, pereferisco trovarmi a 50 chilometri piuttosto che a 5. E se in mezzo ci sono le Alpi, tanto meglio.
Bah.. se consideri che i danni di Chernobyl hanno interessato buona parte dell'europa ti rendi conto che avere in mezzo le Alpi fa poca roba... le falde acquifere, il terreno e tutto il resto sarebbero comunque inquinate: non ci sarebbe, forse, il rischio del fall-out vero e proprio ma anche "solo" il resto non è poca roba!
Ma se la svizzera che è piccolina ha trovato dove mettere le sue scorie, perchè non potremmo trovarlo in Italia un sito adatto?
Originariamente inviato da kikki2
Ma se la svizzera che è piccolina ha trovato dove mettere le sue scorie, perchè non potremmo trovarlo in Italia un sito adatto?
:boh:
zakzakit
06-09-2004, 18:42
Originariamente inviato da teogros
Bah.. se consideri che i danni di Chernobyl hanno interessato buona parte dell'europa ti rendi conto che avere in mezzo le Alpi fa poca roba... le falde acquifere, il terreno e tutto il resto sarebbero comunque inquinate: non ci sarebbe, forse, il rischio del fall-out vero e proprio ma anche "solo" il resto non è poca roba!
La "zona rossa" in cui c'è stata contaminazione sensibile dopo il disastro di Chernobyl si estende per circa 3000 km quadrati, distribuiti a macchia di leopardo in un raggio di 50 km dalla centrale.
Entro questo raggio ci sono zone con contaminazione 100 volte superiore al livello di guardia e zone in cui la radioattività ambientale è comparabile al fondo naturale.
In Europa abbiamo avuto un fallout di elementi con tempo di dimezzamento relativamente breve, come il cesio e lo stronzio, che si potevano accumulare nel latte o nell'insalata, ma niente di paragonabile con quello che è successo nella "zona rossa".
HolidayEquipe™
06-09-2004, 18:50
Originariamente inviato da zuper
non ho sentito dichiarazioni politiche in merito...
comunque SI...
i motivi sono sempre i soliti ;)
energia che costa meno,
eviteremmo di comprare così tanta energia dai paesi stranieri
meno necessità di petrolio
ecc ecc
per i potenziali danni?
si lo so, ma comunque ne abbiamo anche a pochi kilometri da noi....
la penso esattamente uguale a te...non serve essere contrari per motivi di sicurezza...tanto se succede qualcosa in franci ne faremmo le spese anche noi....quindi concordo pienamente
Originariamente inviato da zakzakit
La "zona rossa" in cui c'è stata contaminazione sensibile dopo il disastro di Chernobyl si estende per circa 3000 km quadrati, distribuiti a macchia di leopardo in un raggio di 50 km dalla centrale.
Entro questo raggio ci sono zone con contaminazione 100 volte superiore al livello di guardia e zone in cui la radioattività ambientale è comparabile al fondo naturale.
In Europa abbiamo avuto un fallout di elementi con tempo di dimezzamento relativamente breve, come il cesio e lo stronzio, che si potevano accumulare nel latte o nell'insalata, ma niente di paragonabile con quello che è successo nella "zona rossa".
Ottimo: con 3000 km dalle alpi si arriva praticamente in tunisia... non eri te che dicevi che preferivi trovarti a 50 km che 5? Stai dicendo due cose opposte fra loro! :confused:
avvelenato
06-09-2004, 19:15
Originariamente inviato da IpseDixit
Rilancio la mia domanda.. dove le mettete nuove centrali ? e poi le scorie ? All'estero ? :rolleyes:
le scorie andrebbero messe in una miniera di salgemma sotto una miniera di argilla, in basilicata.
pare che sia una delle location più sicure al mondo per lo stoccaggio delle scorie.
inoltre, di scorie se ne producono sempre, visto che le applicazioni nucleari non prevedono solo l'energetico, ma anche applicazioni mediche ecc, e quindi il problema dello stoccaggio delle scorie non è un motivo sufficiente a scoraggiare lo sfruttamento dell'energia nucleare.
avvelenato
06-09-2004, 19:23
il problema di dove mettere le centrali nucleari è invece più problematico.
ma alla fine il punto è sempre lo stesso: si tratta di convincere la popolazione ad accettare di andare oltre il proprio particulare e pensare ai privilegi alla collettività (loro compresi).
cioé, noi energia la consumiamo, e in parte (poca) la produciamo. C'è RHO, che è una bellissima città (:rolleyes: ), comune denuclearizzato, ma pieno di raffinerie, credete che siano contenti i loro cittadini?
non si può pretendere di vivere come nobili importando e comprando tutto dagli altri, non siamo nelle condizioni di farlo, noi italiani.
ci vorrebbe allora una settimana senza energia elettrica, dopodiché, come in elianto di s. benni, referendum sul nucleare, e chi vota no rimane ancora senza energia elettrica :D
ps: quella storia sull'inceneritore che non volevano far costruire, mi ha fatto provare schifo per i miei connazionali, sempre pronti a fare scioperi per proteggere i loro piccoli interessi e mai capaci di realizzare che in una società odierna e organizzata è necessario sacrificare proprie convinzioni e propri "capriccetti" al fine di venirsi incontro e produrre ciò che rende la nostra società così avanzata nel mondo (altrimenti ritorniamo ad un'economia di sussistenza.)
Globalmente concordo con avvelenato (che forse ha scelto il nick ad hoc per il 3d! :D)... purtroppo non è tutto così facile!
Assolutemente sì:
1)I costi si recupererebbero in breve grazie alla quantità di elettricità producibile.
2)Meno inquinamento(prodotto dalle centrali idroelettriche tradizionali)
3)Meno dipendenza dal petrolio
4)Bollette più leggere
5)No black-out
Per lo smaltimento ci sono i programmi ADS,a cui studia anche C.Rubbia.
Per la sicurezza,beh,chi è contro spero che abbia visto dove sono le centrali francesi,svizzere e perfino slovene:al confine!E comunque i livelli di sicurezza non sono più come Chernobyl
ChristinaAemiliana
06-09-2004, 20:41
:)
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
:)
:mbe:
ChristinaAemiliana
06-09-2004, 20:44
Faccio atto di presenza! :D
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Faccio atto di presenza! :D
E parla però! Siamo ansiosi di sentire il tuo sommo sapere!
ChristinaAemiliana
06-09-2004, 20:51
Originariamente inviato da teogros
E parla però! Siamo ansiosi di sentire il tuo sommo sapere!
Ma quale sommo sapere! :eheh:
Cmq, come ho già detto in molte altre occasioni, io sono per il nucleare come mezzo per porre fine alla schiavitù energetica del petrolio...ma ho i miei dubbi a riguardo del nucleare gestito dagli Italiani.
Cmq non vedo il nucleare da fissione come l'energia del futuro: può bastare comodamente per qualche centinaio d'anni, ma di certo io promuoverei la ricerca verso fonti più pulite, sicure e pressoché inesauribili come il nucleare da fusione.
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Ma quale sommo sapere! :eheh:
Cmq, come ho già detto in molte altre occasioni, io sono per il nucleare come mezzo per porre fine alla schiavitù energetica del petrolio...ma ho i miei dubbi a riguardo del nucleare gestito dagli Italiani.
Cmq non vedo il nucleare da fissione come l'energia del futuro: può bastare comodamente per qualche centinaio d'anni, ma di certo io promuoverei la ricerca verso fonti più pulite, sicure e pressoché inesauribili come il nucleare da fusione.
Qual'è (in sintesi sintetica) la differenza fra i due?
ChristinaAemiliana
06-09-2004, 21:08
Originariamente inviato da teogros
Qual'è (in sintesi sintetica) la differenza fra i due?
Il nucleare da fissione è quello che si usa comunemente adesso: si ricava energia termica dalle reazioni di fissione che avvengono negli atomi di uranio che si trovano nel nocciolo del reattore. L'atomo di uranio viene spaccato da un neutrone e i frammenti di fissione rallentano nella materia riscaldandola. il calore viene asportato da un fluido termovettore che a sua volta cede la sua energia termica a una portata d'acqua che si manda in turbina.
Il nucleare da fusione è in fase di studio. L'idea è quella di produrre energia termica sempre attraverso il rallentamento di particelle energetiche nella materia, ma stavolta si tratta di far rallentare i neutroni derivanti dalla reazione di fusione di due nuclei leggeri, deuterio e trizio: in pratica anziché spaccare un nucleo grosso ne fondo due leggeri.
Il nucleare da fusione è difficle da realizzare a livello tecnologico, ma si tratta di una fonte pulita (non esistono praticamente scorie a media e alta attività, in 20-30 anni i materiali usati perdono la radioattività che è stata in loro indotta) e il combustibile è pressoché infinito (il deuterio si ricava dalla comune acqua di mare e il trizio dal litio, che è un metallo molto comune).
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Il nucleare da fissione è quello che si usa comunemente adesso: si ricava energia termica dalle reazioni di fissione che avvengono negli atomi di uranio che si trovano nel nocciolo del reattore. L'atomo di uranio viene spaccato da un neutrone e i frammenti di fissione rallentano nella materia riscaldandola. il calore viene asportato da un fluido termovettore che a sua volta cede la sua energia termica a una portata d'acqua che si manda in turbina.
Il nucleare da fusione è in fase di studio. L'idea è quella di produrre energia termica sempre attraverso il rallentamento di particelle energetiche nella materia, ma stavolta si tratta di far rallentare i neutroni derivanti dalla reazione di fusione di due nuclei leggeri, deuterio e trizio: in pratica anziché spaccare un nucleo grosso ne fondo due leggeri.
Il nucleare da fusione è difficle da realizzare a livello tecnologico, ma si tratta di una fonte pulita (non esistono praticamente scorie a media e alta attività, in 20-30 anni i materiali usati perdono la radioattività che è stata in loro indotta) e il combustibile è pressoché infinito (il deuterio si ricava dalla comune acqua di mare e il trizio dal litio, che è un metallo molto comune).
Fichissimo! E quanto ci sarà da sperimentare ancora? (complimenti)
ChristinaAemiliana
06-09-2004, 21:25
Originariamente inviato da teogros
Fichissimo! E quanto ci sarà da sperimentare ancora? (complimenti)
Dipende dai soldi che ci danno! :D
Questi esperimenti necessitano di apparati tecnologici complessi e molto costosi...anche perché ormai siamo alla fine della sperimentazione, la fattibilità teorica è stata provata e bisogna iniziare a studiare sul campo come fare il reattore! :p
Diciamo qualche decina d'anni...potrebbero essere 10, 20, 50...a seconda dell'impegno che ci si mette! ;)
jumpermax
06-09-2004, 21:45
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Si.
I tempi sono maturi e la richiesta energetica lo richiede.
LuVi
Quello che mi preoccupa Luvi è che la popolazione non sia matura. Sono convinto che sia una strada fondamentale per un paese che dipende al 70% dal petrolio e non è in grado di ottenere sufficente apporto dalle fonti rinnovabili. Ma mi chiedo alla luce delle proteste per termovalorizzatori e siti di stoccaggio se mai questo paese sarà in grado di gestire la cosa...
avvelenato
06-09-2004, 21:50
Originariamente inviato da jumpermax
Quello che mi preoccupa Luvi è che la popolazione non sia matura. Sono convinto che sia una strada fondamentale per un paese che dipende al 70% dal petrolio e non è in grado di ottenere sufficente apporto dalle fonti rinnovabili. Ma mi chiedo alla luce delle proteste per termovalorizzatori e siti di stoccaggio se mai questo paese sarà in grado di gestire la cosa...
non lo sarà mai.
Originariamente inviato da jumpermax
Quello che mi preoccupa Luvi è che la popolazione non sia matura. Sono convinto che sia una strada fondamentale per un paese che dipende al 70% dal petrolio e non è in grado di ottenere sufficente apporto dalle fonti rinnovabili. Ma mi chiedo alla luce delle proteste per termovalorizzatori e siti di stoccaggio se mai questo paese sarà in grado di gestire la cosa...
Se il prezzo del greggio continuerà a salire così, vedrai che qualcuno ci metterà poco a cambiare idea! ;)
Originariamente inviato da GioFX
Assolutamente No, se è lo stato a pagare. Se fossero i privati il discorso sarebbe già abbastanza diverso.
Costi di progettazione.
Costi di costruzione.
Costi di smantellamento.
Costi per la sicurezza.
Problema delle scorie. Rischi in caso di incidenti. (Se una centrale francese scoppia cmq non avremmo mai 3000 anni di aree contaminate qui, come a Chernobyl...).
Sono d'accordo, ma penso che anche una sorta joint venture a partecipazione pubblica potrebbe essere accettabile (a patto di gestirla come si deve, Alitalia docet), anzi potrebbe essere un modo per garantire maggiori controlli di sicurezza e stanziare budget statali sicuri (un privato, taglia sicurezza e manodopera per prime se si trova in difficoltà, vedi Bophal :eek: )
Per quanto riguarda la sicurezza inoltre, potremmo fare come i francesi, installare tutte le centrali al confine sloveno, così il vento potrebbe darci una mano a fa piovere le scorie in territorio straniero :D (scherzo ovviamente, ma è cmq sicuro che i cari cugini ha fatto questo ragionamento).
L'unica vera paura che ho è l'italianissima tendenza a far le cose col culo in modo clientelare. Passi per una centrale idroelettrica, ma se succede un casino nel nucleare i danni possono essere davvero devastanti, IMHO.
avvelenato
07-09-2004, 12:20
Originariamente inviato da dataman
L'unica vera paura che ho è l'italianissima tendenza a far le cose col culo in modo clientelare. Passi per una centrale idroelettrica
EEEEEEHHHH!!!?????? :eek: :eekk:
ChristinaAemiliana
07-09-2004, 12:39
Mah...io non farei passare proprio niente...neanche il Vajont sarebbe tanto piacevole a ripetersi...:(
Cmq è vero, il problema dell'Italia è proprio lì...facciamo le cose...all'italiana! :nono:
Originariamente inviato da avvelenato
EEEEEEHHHH!!!?????? :eek: :eekk:
Un conto è una diga, un conto le turbine.
Volevo semplicemente dire che se si guasta una turbina, la cosa finisce lì e la produzione di energia si arresta.
Se si guasta un reattore, credo che il rischio potenziale sia molto ma molto più alto.
Questo intendevo dire.
Originariamente inviato da dataman
Un conto è una diga, un conto le turbine.
Volevo semplicemente dire che se si guasta una turbina, la cosa finisce lì e la produzione di energia si arresta.
Se si guasta un reattore, credo che il rischio potenziale sia molto ma molto più alto.
Questo intendevo dire.
Certo, questo è vero! Ma a volte anche le dighe fanno danni... esempio lampante giustamente ricordato da Christina è il Vajont! ;)
Originariamente inviato da teogros
Certo, questo è vero! Ma a volte anche le dighe fanno danni... esempio lampante giustamente ricordato da Christina è il Vajont! ;)
Appunto, ma c'è diga e diga, e quella del Vajont, a quanto pare era costruita a regola d'arte, al punto che nonostante una frana di 283 milioni di metri cubi ed una conseguente forza d'urto pari a due volte lo spostamento d'aria provocato dalla bomba atomica di Hiroshima ha retto perfettamente.
Il problema fu che erano "marce" le montagne circostanti, e la cosa venne bellamente ignorata.
Non voglio dire che i rischi derivanti da una centrale idroelettrica di grande portata siano nulli, ma ritengo che possano essere raramente distruttivi come nel caso del Vajont, mentre un guasto alle celle di raffreddamento di un reattore nucleare e l'esplosione, anche parziale di quest'ultimo, possano causare danni ben maggiori.
L'acqua ed il fango ed i crolli uccidono una volta e basta, le radiazioni continuano ad uccidere "in secula seculorom".
-kurgan-
07-09-2004, 14:44
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Cmq è vero, il problema dell'Italia è proprio lì...facciamo le cose...all'italiana! :nono:
proprio per questo ho votato no ;)
mi sa che molti scordano in che paese viviamo.. e come vengono gestite ora le aziende pubbliche.
Originariamente inviato da -kurgan-
proprio per questo ho votato no ;)
mi sa che molti scordano in che paese viviamo.. e come vengono gestite ora le aziende pubbliche.
Credo che sarebbero comunque aziende private almeno al 90%! ;)
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