View Full Version : ah, dopo tre anni lo ha capito anche lui...
quickenzo9
26-08-2004, 13:41
Politica
26 ago 13:10 Prezzi: Alemanno, "La GdF contro speculatori"
ROMA - Gli speculatori alimentari nel mirino della Guardia di Fianza. Lo promette il ministro delle Politiche Agricole Alemanno annunciando per settembre una serie di inziative volte al contenimento dei costi per la spesa alimentare. Sotto la lente anche la serie distributiva, una catena che porta le merci a subire rincari che allontanano il prezzo finale dal loro valore originario ed effettivo. Per questo saranno presi accordi con le grandi catene che provvederanno a "pacchetti alimetari" a basso costo. Annunciati anche nuovi centri agroalimentari per calmierare i prezzi. (Agr)
Peccato che ci hanno tolto i denari dalle tasche fino ad oggi e dubito che riescano a fare, davvero, qualcosa adesso.
Che gente ridicola e senza decoro.
Tutta propaganda ...
Si chiude la stalla quando i buoi sono già oltre l' orizzonte .
Quelli che hanno alzato i prezzi da morire lo hanno già fatto , e adesso piangono :cry: come dei disperati per "l' incredibile calo dei consumi" ...
Ma un corso di economia ... giusto un paio d' ore per farsi spiegare la legge della domanda e dell' offerta ... non é che si potrebbe rendere obbligatoria per diventare commerciante ?
quickenzo9
26-08-2004, 14:01
Originariamente inviato da Cfranco
Tutta propaganda ...
Si chiude la stalla quando i buoi sono già oltre l' orizzonte .
Quelli che hanno alzato i prezzi da morire lo hanno già fatto , e adesso piangono :cry: come dei disperati per "l' incredibile calo dei consumi" ...
Ma un corso di economia ... giusto un paio d' ore per farsi spiegare la legge della domanda e dell' offerta ... non é che si potrebbe rendere obbligatoria per diventare commerciante ?
Ma no, basterebbero solo controlli veri ed efficaci...ma siccome la pubblica amministrazione in Italia è un immenso serbatoi di voti, nessun partito ha il coraggio di inimicarsela.
Quest'altro bel ceffo di Alemanno poi, è l'ipocrisia fatta persona...adesso che tutto termina perchè non ci sono più quattrini, cerca di rivolgersi al suo incazzoso elettorato e spero che lo mandino lietamente a f....
Harvester
26-08-2004, 14:04
ma quanti 3d aprei al secondo? :eek:
quickenzo9
26-08-2004, 14:05
Originariamente inviato da Harvester
ma quanti 3d aprei al secondo? :eek:
Più o meno pari al numero di giri della tua cinghia di distribuzione motore....(scusa il cinismo!)
:D
Harvester
26-08-2004, 14:06
Originariamente inviato da quickenzo9
Più o meno pari al numero di giri della tua cinghia di distribuzione motore....(scusa il cinismo!)
:D
:mad:
ora ne ho uno tutto nuovo.....................speriamo duri il più possibile!
:D
quickenzo9
26-08-2004, 14:08
Originariamente inviato da Harvester
:mad:
ora ne ho uno tutto nuovo.....................speriamo duri il più possibile!
:D
Cambia, appena puoi, il tuo meccanico abituale.
Se prima della partenza, gli hai fatto "guardare" la vettura e non si è accorto della cinghia non deve essere un genio.
Originariamente inviato da quickenzo9
Politica
26 ago 13:10 Prezzi: Alemanno, "La GdF contro speculatori"
Non sono un giurista ma che possono fare contro la libertà di mercato ?
Esiste una legge apposita ?
Insomma:
io prendo all'ingrosso la frutta a 0.50€ e la rivento a 0.70€...tutto ok
Io prendo all'ingrosso la frutta a 0.50€ e la rivendo a 2€...chi me lo impedisce ?
In base a quale legge ?
quickenzo9
26-08-2004, 15:00
Originariamente inviato da evelon
Non sono un giurista ma che possono fare contro la libertà di mercato ?
Esiste una legge apposita ?
Insomma:
io prendo all'ingrosso la frutta a 0.50€ e la rivento a 0.70€...tutto ok
Io prendo all'ingrosso la frutta a 0.50€ e la rivendo a 2€...chi me lo impedisce ?
In base a quale legge ?
Se il mercato fosse davvero libero, la tua osservazione non farebbe una piega....ma sono decenni che tutti fanno cartello.
Se decidono che le pesche devono costare 2 euro al chilo, per esempio, sarà improbabile che tu riesca a trovarle ad 1, perfino se il costo all'origine fosse di 0,50
E lo sanno tutti.
il problema è che se si parla di beni di prima necessità non è ipotizzabile una drastica diminuzione dei consumi. la verdura va comprata, non c'è storia.
è questo che mi fa rabbia, significa proprio approfittare della gente!
tra l'altro se chiedi il perché degli aumenti a un fruttivendolo lui ti dice che è colpa di chi gli porta la frutta, se lo chiedi ai produttori probabilmente ti dicono il contrario. intanto qualcuno ci guadagna alla grande, alla faccia nostra
v10_star
26-08-2004, 17:27
meglio tardi che mai :rolleyes:
Inlogitech
26-08-2004, 17:28
la situazione che si sta creando adesso era prevedibile.
a lungo termine un aumento dei prezzi porta ad una riduzione dei consumi, le persone tendono ad evitare gli sprechi, a fare durare il più possibile ciò che comperano es: un maglione anzichè buttarlo dopo un anno di utilizzo,lo dismettono dopo 2 anni ect.......nella mia città, in una delle vie centrali e più trafficate, nel giro di pochi mesi sono stati chiusi un sacco di negozi. I negozianti hanno,in questi ultimi anni,così gonfiato i prezzi che si sono potuti permettere porche,maserati ect....quando prima andavano in giro al max in panda. Che dire se nn vacevano i furbi i negozianti erano ancora lì che lavoravano,invece di andare a spasso ora.
Mi ricordo che quando vi era la lira il sabato tra pizza e bibita se ne andavano circa 10-13mila lire al max,adesso solo la pizza mi viene a costare,se mi va bene, 10-12€ e senza bibita!normalmente, senza contare la benzina,adesso il sabato mediamente vado a spendere circa 20€ per una uscita...ma si può?
Non potremmo regalare Alemanno alla sinistra e prenderci Enrico Letta?:cry:
Originariamente inviato da quickenzo9
Se il mercato fosse davvero libero, la tua osservazione non farebbe una piega....ma sono decenni che tutti fanno cartello.
Ma come lo dici ?
Non essendoci un accordo tra tutti i fruttivendoli d'Italia come li condanni?
In base a che ?
Originariamente inviato da SaMu
Non potremmo regalare Alemanno alla sinistra e prenderci Enrico Letta?:cry:
ripeto a te la domanda :
Che possono fare contro la libertà di mercato ?
Esiste una legge apposita ?
Insomma:
io prendo all'ingrosso la frutta a 0.50€ e la rivento a 0.70€...tutto ok
Io prendo all'ingrosso la frutta a 0.50€ e la rivendo a 2€...chi me lo impedisce ?
In base a quale legge ?
Billabong
26-08-2004, 20:17
Originariamente inviato da Proteus
La colpa è di tutta la filiera, troppe dispersioni e troppi passaggi fanno lievitare prezzi e costi a dismisura. Se a questo aggiungi il resto, speculazione ed applofittatori, ti rendi conto del perchè le cose stanno come stanno ed invocaere il governo è inutile, la struttura èp talmente consolidata che occorrerà almeno da5 ai 10 anni per modificarla.
Sappiamo che l'euro ha avuto pesanti responsabilità negli aumenti. Infatti se si riuniscono in un'area a moneta uguale realtà di costo della vita diverse i prezzi tendono ad uniformarsi, coincidenza sempre al livello più alto, in tutta l'area in tempi abbastanza rapidi. Ci siamo trovati, abbondantemente previsto fin dal 1999 ma no potevo farci nulla, con costo della vita tedesco e stipendi italiani, un cattivissimo affare direi. Questo soiega in gran poarte il diverso impatto degli aumenti nei vari paesi europei, quelli che già avevano un costo della vita elevato ne hanno risentito pochissimo mentre gli altri, anche la Francia ha grossi guai in questo campo, hanno subito bastonate di varia intensità. Se a questo aggiungiamo che i paesi non aderenti all'euro hanno economie che marciano a velocità doppia della media nei paesi che vi hanno aderito la risposta alle nostre perplessità risulta ben chiara, l'euro è stato fatto malissimo e si rivela, per paesi come il nostro, un vero e proprio capestro che ci stà strozzando perchè la moneta è troppo forte per la nostra economia e finirà, nel tempo, per stritolarci come il peso a parità dollaro ha stritolato l'argentina. Non avremo anche lo svantaggio di avere il collo nel cappio dei parametri economici imposti dall'adesione alla moneta unica e ci ritroveremo poveri in canna senza avere la possibilità dell'Argentina di far bancarotta e ricominciare da zero.
Ciao
Non è l'euro fatto male, ma l'italia (o meglio, la sua economia).
Da noi ci si era preoccupati di svalutare e basta, di contenere l'inflazione non se ne parlava fino a 8 anni fa, visrtuosismo contabile non si sapeva cos'era.
ora, per essere competitiva l'italia non può essere fuori dall'euro e dentro si prende tutte le mazzate che merita: cercate e ben meritate.
E c'è di peggio... i nostri 1300 mld di € di debito sono diventati europei... chiedi a loro se sono felici di avere un simile cappio al collo!
quickenzo9
26-08-2004, 23:33
Originariamente inviato da Billabong
Non è l'euro fatto male, ma l'italia (o meglio, la sua economia).
Da noi ci si era preoccupati di svalutare e basta, di contenere l'inflazione non se ne parlava fino a 8 anni fa, visrtuosismo contabile non si sapeva cos'era.
ora, per essere competitiva l'italia non può essere fuori dall'euro e dentro si prende tutte le mazzate che merita: cercate e ben meritate.
E c'è di peggio... i nostri 1300 mld di € di debito sono diventati europei... chiedi a loro se sono felici di avere un simile cappio al collo!
Contro i cartelli e le mafie, ci si può difendere in pochissime maniere. Se il prodotto all'origine costa 1 euro ed il cartello dei fruttivendoli vuole venderlo a 2,5 euro possono farlo a patto che non sorga una struttura che fiutando l'opportunità di uno spazio tanto ampio, decida di vendere lo stesso prodotto ad 1,70, per esempio.
A me preoccupa, non poco, il fatto che queste realtà non sorgano...cosa che mi spinge ad avere sospetti più vasti.
Originariamente inviato da quickenzo9
Contro i cartelli e le mafie, ci si può difendere in pochissime maniere. Se il prodotto all'origine costa 1 euro ed il cartello dei fruttivendoli vuole venderlo a 2,5 euro possono farlo a patto che non sorga una struttura che fiutando l'opportunità di uno spazio tanto ampio, decida di vendere lo stesso prodotto ad 1,70, per esempio.
A me preoccupa, non poco, il fatto che queste realtà non sorgano...cosa che mi spinge ad avere sospetti più vasti.
Se c'è un cartello, perchè vendono a 2,5 e non (per esempio) a 5?
Tanto è un bene di prima necessità (quindi bisogna comprarlo) e così guadagnerebbero il doppio.. no?
perchè 2.5 è un prezzo gonfiato ma ancora sostenibile?
si parla di cose vere, non di teorie
quickenzo9
26-08-2004, 23:42
Originariamente inviato da SaMu
Se c'è un cartello, perchè vendono a 2,5 e non (per esempio) a 5?
Tanto è un bene di prima necessità (quindi bisogna comprarlo) e così guadagnerebbero il doppio.. no?
Per tre buonissime ragioni....la prima è che non vogliono la rivolta popolare, la seconda è che conoscono il potere d'acquisto della gente e la terza consiste nel fatto che se metti le persone all'angolo, queste sono obbligate a difendersi....cercando nei paesi vicini ed organizzandosi.
Avevo una piccola e forse banale idea per far preoccupare la categoria dei dettaglianti, ma nella mia città finirei gambizzato nel giro di 25 minuti....
Originariamente inviato da GhePeU
perchè 2.5 è un prezzo gonfiato ma ancora sostenibile?
si parla di cose vere, non di teorie
Giusto, parliamo di cose vere.. 2,5 euro è il massimo prezzo sostenibile?
E prima dell'euro i commercianti che prezzo facevano? Forse non il massimo prezzo sostenibile?
Dobbiamo forse credere che prima dell'euro facevano un prezzo più basso di quello massimo sostenibile, cioè che rinunciavano "per beneficienza" a parte del loro possibile utile?
-kurgan-
26-08-2004, 23:59
Originariamente inviato da SaMu
Giusto, parliamo di cose vere.. 2,5 euro è il massimo prezzo sostenibile?
E prima dell'euro i commercianti che prezzo facevano? Forse non il massimo prezzo sostenibile?
Dobbiamo forse credere che prima dell'euro facevano un prezzo più basso di quello massimo sostenibile, cioè che rinunciavano "per beneficienza" a parte del loro possibile utile?
no, prima facevano un prezzo giusto... poi con gli arrotondamenti dell'euro hanno tutti giocato al rialzo, senza considerare che è fondamentalmente il potere di acquisto dei lavoratori dipendenti il motore principale dell'economia italiana: se i dipendenti non hanno denaro non comprano, se non comprano i negozi chiudono.
Infatti è quello che sta succedendo.. l'economia e i prezzi in genere si devono "assestare", non possono rimanere alti indefinitivamente.. i commercianti stessi ci perdono.
Billabong
27-08-2004, 00:03
Originariamente inviato da quickenzo9
Contro i cartelli e le mafie, ci si può difendere in pochissime maniere. Se il prodotto all'origine costa 1 euro ed il cartello dei fruttivendoli vuole venderlo a 2,5 euro possono farlo a patto che non sorga una struttura che fiutando l'opportunità di uno spazio tanto ampio, decida di vendere lo stesso prodotto ad 1,70, per esempio.
A me preoccupa, non poco, il fatto che queste realtà non sorgano...cosa che mi spinge ad avere sospetti più vasti.
I fruttivendoli potranno fare anche cartello (dove poi? A livello nazionale è impossibile, forse a livello rionale...) ma il supermercato continua a fare proporre i suoi prezzi.
Si citano sempre i negozietti, ma nessuno si ricorda che i prezzi negli ipermercati sono saliti meno dell'inflazione.
E cmq i problemi non sono solo questi...
E' idiozia dei governanti (e di riflesso del popolo): è pensabile mandare in pensione gente a 30 anni (anagrafici)? Fornire sanità gratis a chi nn se lo può permettere e a chi se lo può permettere? Usare il pubblico impiego per assorbire manodopera in eccesso che viene tenuta ferma ma pagata? Usare denaro pubblico per salvare impresa che bruciano risorse anzichè crearle?
Tenere una spesa pubblica che provoca un disavanzo di anche oltre il 10% del pil?
E ora? Come si gestisce un debitp che ammonta a oltre il 110% per del pil?
QUesti sono problemi, altro che i fruttaroli!:cry:
-kurgan-
27-08-2004, 00:06
altro problema è quello del prezzo del greggio, che si paga in dollari... un leggero miglioramento si avrebbe pagandolo in euro (se l'europa una volta tanto facesse fronte comune facendo pressioni sui paesi arabi per accettarlo..)
Originariamente inviato da SaMu
Giusto, parliamo di cose vere.. 2,5 euro è il massimo prezzo sostenibile?
E prima dell'euro i commercianti che prezzo facevano? Forse non il massimo prezzo sostenibile?
Dobbiamo forse credere che prima dell'euro facevano un prezzo più basso di quello massimo sostenibile, cioè che rinunciavano "per beneficienza" a parte del loro possibile utile?
il passaggio dalla lira all'euro ha eliminato le barriere psicologiche che "limitavano" i prezzi
SaMu, il barista o il pizzaiolo non si mette a fare grafici e derivate per determinare i suoi prezzi, si basa sulla media di quello che fanno tutti
e quando c'è stato il passaggio all'euro ha convertito le 6000 lire di una margherita in 3.10 €, quindi ha pensato "cifra tonda, 3.50", poi ha visto che qualcuno aveva scelto 4 e da 4 a 5 non cambia molto
o meglio, psicologicamente l'effetto non è stato lo stesso che trovare la pizza aumentata da 6000 a 1000 lire, ma nel giro di due anni ci siamo (mi sono) trovato senza soldi in tasca
4 anni fa facevo le stesse cose che faccio adesso e uscivo tranquillo con 25000 lire, adesso se ho 20 € in tasca mi viene il dubbio che possano non bastarmi
Originariamente inviato da GhePeU
il passaggio dalla lira all'euro ha eliminato le barriere psicologiche che "limitavano" i prezzi
SaMu, il barista o il pizzaiolo non si mette a fare grafici e derivate per determinare i suoi prezzi, si basa sulla media di quello che fanno tutti
e quando c'è stato il passaggio all'euro ha convertito le 6000 lire di una margherita in 3.10 €, quindi ha pensato "cifra tonda, 3.50", poi ha visto che qualcuno aveva scelto 4 e da 4 a 5 non cambia molto
o meglio, psicologicamente l'effetto non è stato lo stesso che trovare la pizza aumentata da 6000 a 1000 lire, ma nel giro di due anni ci siamo (mi sono) trovato senza soldi in tasca
4 anni fa facevo le stesse cose che faccio adesso e uscivo tranquillo con 25000 lire, adesso se ho 20 € in tasca mi viene il dubbio che possano non bastarmi
E daie con sta teoria.. io voglio solo capire, capito? Capire! Quindi da profano della realtà vorrei che me la spiegaste.:p
Ora non capisco però: i commercianti ora guadagnano più o meno di prima?
si bravo, hai ragione tu, la nostra ignoranza dei complessi meccanismi economici ci ottenebra e ci fa percepire solo delle illusioni
NON LO SO cosa guadagnano i commercianti, NON LO SO cosa spendono, so solo che pagavo la margherita 6000 lire e adesso la pago 4 o 5 euro, che nel 2001 uscivo come adesso, prendevo le stesse cose e mi avanzavano soldi per comprare dei fumetti e ogni mese un cd o un dvd... adesso i miei genitori mi passano 50 euro con la stessa frequenza con cui mi passavano 50000 lire ma ho ridotto i fumetti, non prendo cd da una vita e non ho mai un soldo in tasca
si vede che mi sono rincoglionito e uso la carta moneta al posto della carta igienica quando vado a cagare... sara l'arterosclerosi
Che palle.. sempre la stessa storia.. lo vuoi capire che non contesto i tuoi conti?:p
Tu hai perfettamente ragione. Se potessi vedere la mia faccia, vedresti le lacrime sul mio volto per i gin tonic che non puoi più prenderti e per la prosciutto e funghi a cui rinunci per passare ad una margherita.:)
Quindi ti ribadisco: hai ragione a dire che i prezzi sono aumentati. Ora, ti dispiace se cerco di capire perchè? In fondo il senso della vita è questo. Porsi delle domande. Interrogarsi sui perchè.
beppegrillo
27-08-2004, 00:52
Io incomincerei a richiedere lo scontrino dal fruttivendolo..:O
Originariamente inviato da SaMu
Che palle.. sempre la stessa storia.. lo vuoi capire che non contesto i tuoi conti?:p
Tu hai perfettamente ragione. Se potessi vedere la mia faccia, vedresti le lacrime sul mio volto per i gin tonic che non puoi più prenderti e per la prosciutto e funghi a cui rinunci per passare ad una margherita.:)
Quindi ti ribadisco: hai ragione a dire che i prezzi sono aumentati. Ora, ti dispiace se cerco di capire perchè? In fondo il senso della vita è questo. Porsi delle domande. Interrogarsi sui perchè.
è semplice tu dice che è il mercato, no diciamo che sono dei ladri
Originariamente inviato da Korn
è semplice tu dice che è il mercato, no diciamo che sono dei ladri
Quindi prima di alzare i prezzi erano dei benefattori?
bluelake
27-08-2004, 01:07
Originariamente inviato da beppegrillo
Io incomincerei a richiedere lo scontrino dal fruttivendolo..:O
loro sono ancora obbligati ad emetterlo?
edit: se hanno aderito al concordato fiscale non devono più emetterlo: http://business.msn.it/italy/pmi/fisco/casirisolti/ipsoa/03047080.mspx , http://www.intrage.it/rubriche/consumatori/spendere_informati/scontrino_fiscale/index.shtml
Originariamente inviato da SaMu
Quindi prima di alzare i prezzi erano dei benefattori?
no i commercianti sono a ladri a prescindere eddai su almeno sui fondamentali... :asd:
quickenzo9
27-08-2004, 09:42
Originariamente inviato da Billabong
I fruttivendoli potranno fare anche cartello (dove poi? A livello nazionale è impossibile, forse a livello rionale...) ma il supermercato continua a fare proporre i suoi prezzi.
Si citano sempre i negozietti, ma nessuno si ricorda che i prezzi negli ipermercati sono saliti meno dell'inflazione.
E cmq i problemi non sono solo questi...
E' idiozia dei governanti (e di riflesso del popolo): è pensabile mandare in pensione gente a 30 anni (anagrafici)? Fornire sanità gratis a chi nn se lo può permettere e a chi se lo può permettere? Usare il pubblico impiego per assorbire manodopera in eccesso che viene tenuta ferma ma pagata? Usare denaro pubblico per salvare impresa che bruciano risorse anzichè crearle?
Tenere una spesa pubblica che provoca un disavanzo di anche oltre il 10% del pil?
E ora? Come si gestisce un debitp che ammonta a oltre il 110% per del pil?
QUesti sono problemi, altro che i fruttaroli!:cry:
Mi sembra una maniera per finire a parlare di qualunque cosa e per giunta ai massimi sistemi...ci manca solo il richiamo alla sanità ed al ponte dello stretto e poi non manca più nulla...
In linea con Kurgan, credo che i prezzi gonfiati abbiano come tetto la disponibilità delle tasche dei cittadini.. Non è un caso che i piccoli commercianti vedano i loro affari andare molto male. Attribuiscono il fatto alla concorrenza dei grandi supermercati...in realtà oltre la concorrenza giusta e molto controllata, esiste anche un problema legatop agli scarsi controlli. Un mio vicino possiede delle masserie e produce ogni ben di Dio (frutta e ortaggi)...mi ha raccontato che i fichi da lui venduti ai fruttivendoli di uno dei quartier più grandi di Napoli venivano rivenduti dal dettagliante a circa 5 volte il prezzo pagato. Tutto a nero, senza alcuna traccia e, soprattutto alla faccia nostra. Siccome, nello stesso rione, il prezzo di questa frutta è molto stabile...permettetemi di fare un salto al supermercato dove la frutta costerà meno (magari non di tanto), sarà sicuramente più pulita ed una parte dei denari finirà all'erario (invece che in toto nelle tasche del bottegaio di turno).
Originariamente inviato da Korn
no i commercianti sono a ladri a prescindere eddai su almeno sui fondamentali... :asd:
c'è la faccina quindi non penso che tu voglia offendere sul serio la categoria dei commercianti eppure ho l'impressione che qualcuno li giudichi davvero dei ladri
il problema è che loro, come noi, sono vittime della situazione. se i prezzi aumentano i negozianti, che non hanno reddito fisso, devono aumentare a loro volta gli introiti. altrimenti fanno davvero fatica ad arrivare alla fine del mese. quindi va bene appellarsi alla famosa legge domanda e offerta ma la diminuzione dei prezzi deve avvenire ovunque, altrimenti qualche categoria ci perderà
Billabong
27-08-2004, 13:08
Originariamente inviato da Proteus
Vero e proprio per questo entrare nell'euro era un vero e proprio suicidio economico se prima non veniva risolto il problema conti dello stato con annesso mostruoso debito pubblico. Oltre questo se lo analizzi lo scopri pure tu, l'euro ha avvantaggiato il grande capitale, leggi banchieri, che riescono a non retribuire il denaro dei risparmiatori rivendendolo a caro prezzo a chi ne ha bisogno e questo perchè essi hanno avuto voce in capitolo nella sua definizione ed hanno tamponato, a quel modo, le loro inefficienze, diseconomie e surplus di personale per nepotismi/clientelismi vari.
La ue non è l'ue dei popoli come avrebbe dovuto essere ma è l'ue delle lobbies ed in particolare di quella dei banchieri.
Per forza, con i costi del clientelismo/assistenzialismo/corruzione/voto di scambio etc etc non esisteva altro mezzo per poter continuare a mantenere in piedi il sistema, quasi una gigantesca catena di S. Antonio, che permetteva a certi politici di comprarsi il seggio a vita.
Ma lo credi davvero questo ?, io mica tanto. Vedrai che alla bisogna gli altri non vorranno, come logico, saperne nulla dei frutti nati da 50 anni di parassitismo favorito dai soliti politici in nome della poltrona e ci scaricheranno bellamente, certi aumenti dei prezzi ne sono una spia, al nostro destino. Ci sarebbe, poi, da considerare anche che il raccattare l'italia ad ogni costo potrebbe essere originato un piano ben preciso e cioè spegnere la competitività della ns. piccola/media impresa ingabbiandola in un sistema ad altissima tassazione, la più elevata d'europa, ad attissimo costo dei servizi, burocrazia ottusa e pervasiva con servizi ed energia carissimi, impedendo qualsiasi rimedio o margine di manovra.
Ciao
Non è solo questione di corruzione o parassitismo,ma anche di poca lungimiranza, di stupidità e demagogia:hanno voluto garantire tutto a tutti, hanno strizzato il salvagente e ora che questo non c'è più stiamo finendo tutti a gambe all'aria.
Può darsi che al momento dei conti l'europa si tiri indietro, ma l'idea che ci sia un complotto contro l'italia è un po' balzana...
Nessuno voleva dentro l'italia, e se non fosse stato per gli ultimi provvedimenti non ci saremmo. E' vero che le pmi possono essere svantaggiate nel nuovo contesto, ma è peggio per loro; il problema è il nostro sistema, chiuso, protetto e arretrato che in un contesto aperto rischia di essere travolta. Ma di sicuro non cercano di mandare a gembe all'aria l'itali, perchè se succede sono cazzi di tutta l'europa (cosa poi ci possano guadagnare è un'incognita). Il nostro sistema è già poco competitivo, lo sforzo in atto è per renderlo competitivo, nn per affossarlo.
bubusettete
27-08-2004, 14:41
Originariamente inviato da Proteus
Esattamente niente. Il governo, quaqlsiasi governo, potrebbe intervenire con piani a medio/lunga scadenza di riordino e razionalizzazione del settore distributivo, altro non potrebbe fare.
Per quanto ne so io anche gli imperatori Romani tentarono di imporre i prezzi delle derrate, ma nonostante il loro potere, assai superiore a quello di un attuale governo, dovettero, in breve, alzare bandiera bianca. Se non ci riuscirono loro dubito fortemente che sia possibile ora e la Russia sovietica ne era l'esempio con tutti i problemi di scarsità, erano il granaio del mondo e dovevano importare il cibo dall'America, che abbiamo potuto osservare.
Ciao
chi dice che il governo è impotente diguardo il potere d'aquisto come fa il sommo idiota berluschino dice una grande grande demenzialità. E lo si dice addirittura in nome del libero mercato!
Vi ricordo che un sistema-paese si basa su tanti fattori e questi fattori hanno il DOVERE di collaborare per il bene comune. (studiate!)
L'arraffa-arraffa berlusconiano alla lunga non paga!
Originariamente inviato da bubusettete
chi dice che il governo è impotente diguardo il potere d'aquisto come fa il sommo idiota berluschino
Sospeso 15gg...
Originariamente inviato da Proteus
La colpa è di tutta la filiera, troppe dispersioni e troppi passaggi fanno lievitare prezzi e costi a dismisura. Se a questo aggiungi il resto, speculazione ed applofittatori, ti rendi conto del perchè le cose stanno come stanno ed invocare il governo è inutile, la struttura è talmente consolidata che occorrerà almeno da5 ai 10 anni per modificarla.
Sappiamo che l'euro ha avuto pesanti responsabilità negli aumenti. Infatti se si riuniscono in un'area a moneta uguale realtà di costo della vita diverse i prezzi tendono ad uniformarsi, coincidenza sempre al livello più alto, in tutta l'area in tempi abbastanza rapidi.
.....
Ciao
Ciao Proteus,
ormai mi sto convincendo sempre di più di essere un ingenuo in un paese di "furbi", vedendo alcune cose ingiustificabili.
Lunedì sera ero a Vienna, e mi sono andato a fare un giro nell'attesa del treno ed ho trovato:
- cioccolata svizzera al latte di nota marca, confezione da 300g con carta color avana e un disegno di una brocca di latte (facile da riconoscere vero? si trova in tutti i supermercati italiani) a 2 €, inutile dire che qui in Italia ha un altro prezzo :(
- anguria italiana (cassette dell'importatore di Treviso) a 0,23€ al Kg; ammetto che non erano molto grandi, per cui non è detto che siano stati ottimi. Ma qua da me quel tipo di frutta costa molto di più e la qualità non è detto che sia migliore (la scorsa settimana il mio babbo, che coltiva un bell'orto da molti anni, mi ha detto di aver perso un sacco di tempo in un nostro ipermercato per trovare una anguria che non fosse una zucca, quindi difficile vorrer asserire che il prodotto venduto da noi sia invariabilmente migliore)
Sono esempi limitati, certamente, ma come si possono spiegare in una città (Vienna appunto) dove il biglietto per i mezzi pubblici costa 5 €?
L'€ ha responsabilità dell'aumento scandaloso dei prezzi?
E perchè deve costare di più distribuire in Italia piuttosto che esportare?
P.S. una nota sul mercato ortofrutticolo: se arriva una gelata o un qualunque altro evento rovinoso la quantità e la quantità dei prodotti diminuiscono: a rimetterci è per primo il coltivatore diretto, che viene pagato di meno sia perchè la merce è peggiore come qualità sia perchè ne ha a disposizione di meno; MA allo stesso tempo negli scaffali della vendita al dettaglio il prezzo lievita.
Per tutti questi esempi ho in mente un'unica spiegazione, riassumibile in una sola parola: speculazione.
Ciao
Federico
giacomo_uncino
02-09-2004, 18:43
tanto per rigirare il coltello nella piaga voglio ricordare l'accordo stipulato tra governo francese e distribuzione, con una riduzione dei prezzi del 23% fatto per tutelare il potere d'acquisto dei cittadini, e con conseguente aumento dei consumi.
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