View Full Version : Elezioni presidenziali usa sondaggio
CHi votereste, Bush o Kerry ?
Io non so, nelle precedenti elezioni avrei votato per Al Gore, se in queste si fosse riprensentato lui oppure John Edwards avrei preferito i democratici, ma Kerry non mi convince molto... e poi non ha la faccia da presidente :D
non voto :)
jumpermax
07-08-2004, 18:58
onestamente non ho ancora deciso. A furia di sentire Moore e soci (oltre che i nostri sinistri politicanti :D ) potrei addirittura propendere per Bush, ma molte sue decisioni di politica interna non le condivido per niente. Kerry è un punto interrogativo. Sembra che la sua posizione in politica estera sia la media pesata dei sondaggi della settimana, mi piace per le sue posizioni di maggior apertura in politica interna.
Indeciso (per ora)
Originariamente inviato da 737373
CHi votereste, Bush o Kerry ?
Io non so, nelle precedenti elezioni avrei votato per Al Gore, se in queste si fosse riprensentato lui oppure John Edwards avrei preferito i democratici, ma Kerry non mi convince molto... e poi non ha la faccia da presidente :D
non voto :)
Dopo ciò che i Gore, Kerry e vari politici hanno fatto all'Hard Rock e all'Heavy metal tutto avrebbero tranne il mio voto.Piuttosto lascio la scheda in bianco.
HenryTheFirst
07-08-2004, 19:13
Non lo so, sarei indeciso... forse kerry, ma solo because he won three purple hearts :D:D:D
Bush.
Kerry è troppo fumoso sulla politica estera e sull'Iraq...ha sempre glissato.
franklar
07-08-2004, 20:34
voterei contro Bush anche se lo sfidante fosse l'orso Yoghi. Sul serio ! Lui e il suo entourage ( che ricordo: Bubu e il signor Ranger :D ) farebbero meno danni di Bush, Cheney e Rumsfeld.
Kerry ed Edwards non mi convincono, Howard Dean non mi piaceva molto ma almeno rappresentava una novità e avrei votato lui.
Originariamente inviato da HenryTheFirst
forse kerry, ma solo because he won three purple hearts :D:D:D
LOL
:rotfl:
Amu_rg550
08-08-2004, 02:29
se fossi americano sicuramente non voterei bush (anche perchè in tal caso darei automaticamente la mia approvazione anche ai vari falchi come wolfowitz rumsfeld e cheney).
anche tralasciando la politica estera ( :rolleyes: ) bush non meriterebbe la rielezione x quanto fatto (o meglio non fatto) in politica interna, soprattutto in campi come economia ed ambiente.
è troppo legato alle grandi lobby x poter governare con sufficiente autonomia.
oddio, tutti i presidenti americani alla fine ricevono contributi dai petrolieri e dagli armaioli per esempio, ma lui ha legami troppo forti e indissolvibili: il tentativo di sfruttare le riserve pertrolifere in alaska in terre vincolate da status ambientali o la sua posizione sul protocollo di kyoto ne sono la prova evidente. le pressioni ci sono purtroppo.
quindi per esclusione rimane solo kerry.
...wow....
kerry è la persona + retorica che abbia mai sentito negli ultimi mesi. non si sbilancia, non si schiera sempre e rimane troppo sul vago su grandi temi, terrorismo su tutti.
dare il voto a lui significa letteralmente andare alla cieca.
ma imho data l'alternativa penso che sia quasi una scelta obbligata.
..:::M:::..
08-08-2004, 18:04
BUSH :O
Lucio Virzì
08-08-2004, 18:44
Originariamente inviato da franklar
voterei contro Bush anche se lo sfidante fosse l'orso Yoghi. Sul serio ! Lui e il suo entourage ( che ricordo: Bubu e il signor Ranger :D ) farebbero meno danni di Bush, Cheney e Rumsfeld.
Kerry ed Edwards non mi convincono, Howard Dean non mi piaceva molto ma almeno rappresentava una novità e avrei votato lui.
Quoto.
Peccato che questo forum non rappresenti un campione valido per gli USA e peccato che la legge elettorale USA permetta ad una persona che è stata complessivamente meno votata di vincere le elezioni. :mad:
LuVi
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Quoto.
Peccato che questo forum non rappresenti un campione valido per gli USA e peccato che la legge elettorale USA permetta ad una persona che è stata complessivamente meno votata di vincere le elezioni. :mad:
LuVi
se questo forum rappresentasse un campione valido ci sarebbe stalin al governo e un ambientalista come presidente degli usa :rolleyes:
Originariamente inviato da 737373
se questo forum rappresentasse un campione valido ci sarebbe stalin al governo e un ambientalista come presidente degli usa :rolleyes:
Quoto..chissà come mai tutti parlano male dei partiti di dx ma alla fine, in cabina elettorale, li votano lo stesso...forse perchè i portabandiere del politicamente corretto sono in grado di fare una sola cosa :blah: ..non certo governare.
Byezz
:sofico:
jumpermax
09-08-2004, 00:40
Originariamente inviato da Lucio Virzì
Quoto.
Peccato che questo forum non rappresenti un campione valido per gli USA e peccato che la legge elettorale USA permetta ad una persona che è stata complessivamente meno votata di vincere le elezioni. :mad:
LuVi
dico ma non è che si possono cambiare le regole in corsa. Un sistema elettorale non ha il compito di rappresentare fedelmente le ripartizioni popolari ma quello di garantire un governo stabile e rappresentativo. Con l'uninominale secco per dirne una si può conquistare tutti i seggi avendo meno del 50% dei voti. Funziona così si sa e quando si fanno le campagne elettorali se ne tiene conto. Meglio il sistema USA che il nostro per quanto mi riguarda...
Amu_rg550
09-08-2004, 11:26
Originariamente inviato da Proteus
Certo, ma per i sinistri andrebbe bene solo se vincessero loro, se la vittoria andasse ad un'altro schieramento apriti o cielo, gli alti lai sulla democrazia violata, sempre gli altri lo fanno, etc etc ci danneggerebbero in modo forse irreversibile palle ed udito.
Ciao
dai su quello che hai scritto non sta del tutto in piedi ;)
vale sia a sx che a dx: esempi se ne possono fare da ambo i lati.
la verità è che in ogni schieramento c'è chi accetta il voto popolare e chi parla di illegittimità e scorrettezze, anche nei confronti dei vinti.
da ambo i lati ci sono persone ragionevoli e perfetti imbecilli: non solo tra i "sinistri", come li chiami tu. ;)
ciao
DioBrando
09-08-2004, 15:41
Originariamente inviato da Proteus
Certo, ma per i sinistri andrebbe bene solo se vincessero loro, se la vittoria andasse ad un'altro schieramento apriti o cielo, gli alti lai sulla democrazia violata, sempre gli altri lo fanno, etc etc ci danneggerebbero in modo forse irreversibile palle ed udito.
Ciao
un'opposizione che non si lamenta mai dell'operato del Governo in un sistema democratico deve ancora nascere...
chi perde si attacca a qls cosa per poter criticare chi governa, ingigantisce a volte altre meno.
E' il gioco della politica non lo scopriamo mica ora...e al gioco "i sinistri" n sn i soli a partecipare :rolleyes:
P.S.: Bush di cappelle ne ha fatte tante e quello che succede in Iraq lo dimostra, ma Kerry deve ancora schierarsi apertamente su tante delle battaglie che lo aspettano.
Anche a me il terzo candidato piaceva e mi sarebbero piaciute delle forti tematiche ambientaliste ( sarà una cavolata ma l'Abla del Giorno Dopo fà riflettere :D)...ma si sà che negli USA la campagna elettorale è un enorme spesa e senza qlc investimento da parte di multinazionali o potenti lobbies difficilmente si vince...e i "mecenati" prima o poi la loro voce la fanno sentire
Kerry, sicuramente non George "doppia vu" Bush.
Fra le tante cose note che ha fatto Bush non tutti sanno come ha trattato i vigili del fuoco che anno lavorato dopo il crollo delle torri. Ho visto uno speciale tempo fà, ed è allucinante vedere quanto non gliene frega assolutamente niente della vita delle altre persone...
Ma quando siamo passati dalla politica americana a quella italiana? In ogni caso devi capire, Proteus, che la sx italiana deve continuare ad accanirsi contro il governo..in quanto si è resa conto che l'unico collante che ha è l'anti-berlusconismo...se per nostra sfortuna dovesse andare al governo dopo 6 mesi questo cade: troppe anime senza un sentire comune (a parte l'odio viscerale per Berlusconi).
roverello
09-08-2004, 19:50
Ti ricordo che fino a quando la CdL non è andata al potere, tutti i gioni ci siamo dovuti sorbire la liitania sul fatto che in Italia c'era una dittatura comunista.
Non vado oltre, per ora.
roverello
09-08-2004, 19:52
Per quanto riguarda gli USA voterei Kerry tappandomi il naso (la frase è di Montanelli riguardo la DC).
Sull'Iraq qualcosa di diverso ha detto, il problema è risucire a farlo, ma credo che nelle elezioni americane contino di più i problemi interni.
DioBrando
09-08-2004, 22:19
Originariamente inviato da Proteus
Ma certo, il problema è che non ho sentito la dx lamentarsi come sta facendo la sx, stanno proprio frantumando le scatole ai cittadini e non è detto che non ottengano un effetto totalmente contrariom seccare il prossimo può causare effetti imprevedibili, a quello desiderato.
Certo che Bush ha fatto cappellate di cappelle, la più grossa è stata quella di intervenire in iraq tropo presto e non è la sola ma è certamente la più eclatante.
Mah. io non credo cambierebbe molto cambiando il candidato, cambierebberop solo le lobbys di riferimento e quindi gli obiettivi ma sostanzialmente la politica rimarrebbe la stessa.
Ciao
beh d'altra parte se ci sn degli errori madornali è giusto lamentarsi....soprattutto se si tratta di promesse n mantenute o obiettivi prefissati ma n rispettati...e se vogliamo dirla tutta dato che si parla di litanie, di minestre riscaldate basta anche con questa storia che l'economia và a puttane in Italia perchè c'è stato l'11 settembre e la guerra e cicicocò. :rolleyes:
La Spagna è tornata a crescere dopo anni di vacche magre, la Francia e la germania sì hanno dei deficit molto alti ma crescono cmq + di noi, per n parlare poi dei paesi + a nord.
Morale della favola peggio di noi stà solo l'Europa dei poveracci e dei nuovi arrivati...
L'economista "creativo" 3Monti è stato segato dalla sua stessa maggioranza per divergenze interne se le vogliamo così chiamare, si parlava di tagli alle tasse e poi come la coperta corta si tagliano anche i finanziamenti regionali.
Allora, se i soldi n ci sn e servono delle manovre strutturale correttive và bene ( cioè và male) ma almeno si è chiari...e invece no sempre a fantasticare a promettere ciò che n è possibile...
Poi ce ne sarebbero tanti altri di problemi e di falsi problemi alimentati male dalla sx m an è il topic giusto.
Su Kerry anche io ho qlc perplessità ma lo spessore politico di Bush dimostrato è così negativo che fossi statunitense voterei in ogni caso Kerry per vedere se la musica magari cambia...tanto peggio di così...
DioBrando
09-08-2004, 22:28
Originariamente inviato da Zebiwe
Ma quando siamo passati dalla politica americana a quella italiana? In ogni caso devi capire, Proteus, che la sx italiana deve continuare ad accanirsi contro il governo..in quanto si è resa conto che l'unico collante che ha è l'anti-berlusconismo...se per nostra sfortuna dovesse andare al governo dopo 6 mesi questo cade: troppe anime senza un sentire comune (a parte l'odio viscerale per Berlusconi).
eh perchè invece avere un governo che un gg sì e uno anche cede ai ricatti di qlc1 per qlc poltrona o riforma è una gran cosa...mavalà và :rolleyes:
se facciamo il conto dele promesse scritte agli italiani e n mantenute n finiamo +
al- sale il centro-sx e cambiamo un pò d'aria :D
Poi qlc trambusto per stare tutti assieme ci sarà sicuramente...ma questo succede con entrambi i poli...un dono lasciatoci dal multipartitismo, dal proporzionale e da svariati anni di pastette elettorali e non.
jumpermax
09-08-2004, 22:33
Originariamente inviato da Proteus
Certo, ma per i sinistri andrebbe bene solo se vincessero loro, se la vittoria andasse ad un'altro schieramento apriti o cielo, gli alti lai sulla democrazia violata, sempre gli altri lo fanno, etc etc ci danneggerebbero in modo forse irreversibile palle ed udito.
Ciao
eh beh sai com'è dopo aver osannato per decenni Unione Sovietica Cina e Cuba si sono convinti che la democrazia si faccia col partito unico... (il loro) :D :D
DioBrando
09-08-2004, 22:50
Originariamente inviato da jumpermax
eh beh sai com'è dopo aver osannato per decenni Unione Sovietica Cina e Cuba si sono convinti che la democrazia si faccia col partito unico... (il loro) :D :D
mentre dall'altra parte c'è gente che ci ha messo 40anni per "scordarsi" i fasci e quant'altro...
facciamo i populisti ( per scherzo spero no?) ma facciamolo con la par condicio ed evidenziamo gli scheletri a tutti coloro che ne hanno avuti :D
Thx
franklar
10-08-2004, 18:30
evvai ha vinto Kerry !! :cool:
Vista da qui la politica americana sembra mancare di leader all'altezza dell'importanza che ha il ruolo di presidente degli Stati Uniti nel mondo di oggi.
Kerry mi sembra un onesto funzionario, niente di più, niente di meno.. Edwards un giovane attivista.
Bush in questi 4 anni è diventato molto più che il figlio di Bush.. la guerra al terrorismo ne ha fatto un leader. Il tandem con Cheney però mi sembra vecchio, troppo sbilanciato sugli aspetti più deteriori dell'attuale presidenza.. sarebbe molto più interessante e prospettica una candidatura di Powell o della Rice, come vicepresidente di Bush.
Sono abbastanza convinto che alla fine vincerà Bush comunque.
Come diceva Clinton, "it's the economy, stupid" e per quanto i democratici americani insistano sulle incertezze, l'economia USA cresce al 4,9%: una crescita troppo forte per poterla nascondere alla gente.
Master_of_Puppets
11-08-2004, 08:28
Premesso che non me ne frega un beneamato delle finte elezioni statunitensi (una nazione in cui a malapena si raggiunge il 40% degli aventi diritto al voto è una nazione in evidente crisi, altro che esportatrice di democrazia), vorrei però portare a conoscenza delle decine di analisti o pseudo-tali che affollano il forum che il gigante e la sua politica economica stanno peggiorando di giorno in giorno, che continuare con il prendere ad esempio una nazione che vive sul niente e con il niente, non è un'ottima soluzione per capire e risolvere i problemi e le difficoltà ai quali stiamo andando incontro.
Comunque vi lascio alla lettura e vi consiglio di fare attenzione, oltre a tutta l'intervista, anche all'ultima domanda e alla risposta, hanno qualcosa di familiare.
L'ex ministro del Lavoro di Bill Clinton spiega perché l'America sta arretrando economicamente e socialmente
colloquio con Robert Reich di Paolo Pontoniere
L’america sta attraversando una forte fase di arretramento economico e sociale. L'amministrazione Bush ha creato il regno di Bengodi per la fascia alta della popolazione, l'1 per cento, e per quella medio alta, il 20 per cento, mentre i lavoratori salariati stanno peggio che mai. Ad aggravare il tutto contribuisce il fatto che la Casa Bianca non ha nessun piano reale per risollevare le sorti economiche degli Stati Uniti. L'accusa è di Robert Reich ministro del Lavoro con Bill Clinton, professore di sociologia economica alla Brandeis University, ex candidato alla poltrona di governatore del Massachusetts. Reich è uno dei maggiori esperti americani di politica del lavoro e uno dei principali architetti del miracolo economico clintoniano, quando gli Stati Uniti crearono 22 milioni di nuovi posti di lavoro, approvarono il Family Leave Act (permette di mettersi in aspettativa per prendersi cura di un bambino appena nato odi un familiare ammalato), innalzarono la paga minima e lanciarono una campagna internazionale per il riconoscimento dei diritti sindacali ai lavoratori dei paesi del Terzo mondo. In questa intervista Reich mette a nudo il ventre molle della ripresa economica americana.
Professor Reich, l'amministrazione Bush dice di aver creato 1 milione e mezzo di posti di lavoro, che la Borsa è in rialzo, che la crescita su-pera il 4 per cento e che i profitti sono in aumento. Lei che ne dice?
«È vero i profitti sono certamente in aumento, non così i salari reali che invece sono diminuiti costantemente a partire dal 2000. I dati più recenti dimostrano che la paga dell'80 per cento dei lavoratori americani nel giugno di quest'anno è diminuita dell'1 per cento. Oggi il lavoratore tipico americano guadagna ogni settimana otto dollari in meno di quanti ne guadagnava a gennaio. Questo significa non solo che paga di più per i prodotti che compra, ma che si sono assottigliati anche i suoi risparmi e le riserve utilizzabili per la sopravvivenza. Inoltre se l'amministrazione Clinton aveva creato 22 milioni di posti di lavoro, Bush dal suo insediamento a oggi ne ha persi tre milioni. Quindi solo per riportare la situazione in parità ne dovrebbe recuperare almeno altri due. Non tenendo conto però del numero di coloro che sono in cerca di prima occupazione e di quelli che hanno deciso di rinunciare definitivamente a cercare un lavoro, visto che non riescono a trovarlo. Inoltre la percentuale della popolazione impiegata sul totale di quella in età di lavoro è al suo livello storico più basso degli ultimi vent'anni».
Però i consumi sono in aumento e il tenore di vita della gente sta migliorando.
«Certo, ma sta anche aumentando il carico dei debiti famigliari. Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti il debito pubblico, circa 3 mila miliardi di dollari, è inferiore a quello privato, che invece ha superato i 6 mila miliardi di dollari. La gente consuma e fa debiti. Che copre attingendo alla rendita immobiliare, il più delle volte quella della casa nella quale abita. Uno scenario che dovrebbe destare serie preoccupazioni nell'amministrazione Bush. Questa invece sembra solo impegnata a ridurre il carico fiscale sui più ricchi. A questo quadro già preoccupante si aggiunge anche il fatto che il costo della salute e dei farmaci sta aumentando a un ritmo insostenibile per molti lavoratori americani. Sono adesso 40 i milioni di famiglie di lavoratori senza copertura medica, mentre i datori di lavoro stanno scegliendo di scaricare su di loro una fetta crescente del costo della previdenza sociale e della salute».
Eppure il Pil cresce a un ritmo annuo del 4 e mezzo per cento.
«Anche il deficit della bilancia dei pagamenti. Quest'anno supera i 500 miliardi di dollari e si tratta di un deficit di carattere strutturale, cioè che si ripeterà tale nel corso degli anni dal momento che i tagli delle tasse sono permanenti. È come spostare il debito nel futuro per farlo pagare ai nostri figli. In quattro anni i primi baby-Boomer raggiungeranno l'età della pensione. Si tratta della generazione più numerosa della storia e una volta in pensione c'è da domandarsi chi li pagherà i benefici se non il lavoro dei nostri figli, visto che il deficit si sta mangiando tutte le riserve».
Lei descrive l'America come un castello di carte; dove tutto può crollare al minimo refolo di crisi che investe l'economia?
«È un castello di carte. L' 1 per cento della popolazione al vertice della piramide dei redditi vive al massimo, come non ha mai vissuto nessuno prima nella storia dell'umanità. Un altro 5 per cento sebbene non stia così bene se la cava ancora alla grande. Possono acquistare la macchina che vogliono, andare in vacanza in posti esotici, scegliere il ristorante che più gli piace e i vestiti dei migliori stilisti. Se si scende d'un paio di gradini la situazione cambia radicalmente. Si trovano famiglie che vivono con un carico di debiti crescente, che non hanno risparmi, che vivono di busta paga in busta paga. Se saltano loro salta tutto».
Lei si aspetta un ondata di fallimenti?
«Spero di no, se la Fed agisce con prudenza e Greenspan riesce a rialzare i tassi con un'ottica di lungo periodo, gli Stati Uniti dovrebbero riuscire a farcela. Se si fanno prendere la mano da Wall Street e dai gruppi di pressione aziendale la situazione potrebbe diventare veramente drammatica».
Molti analisti credono che per tornare a dare profitti il mercato azionario statunitense debba prima scendere di valore, essendo ancora sopravvalutato. Che ne pensa?
«Così come i consumatori non possono continuare a comparare all'infinito, anche la Borsa non può continuare a crescere senza pause. L'economia americana è alimentata per due terzi dalla spesa dei consumatori: se i consumatori non spendono, l'economia del paese si blocca. Il che significa che la produzione stagna e le aziende che oggi marcano dei sostanziosi profitti cominceranno a guadagnare molto di meno o anche a diventare passive. Credo che gli investitori si siano resi conto di questa situazione e abbiano cominciato a capire che l'economia non è poi così forte come l'amministrazione Bush ci vorrebbe far credere. Un potenziale problema lo vedo invece nel settore immobiliare, soprattutto nelle aree urbane dove i consumatori hanno pagato prezzi esorbitanti per proprietà che speravano di poter rivendere a prezzi più alti».
Che fare per garantire una crescita più sostenuta del paese e una distribuzione più equa delle ricchezze?
«Due cose. Prima di tutto adottare una politica fiscale più responsabile cercando di ridurre il deficit; poi, lanciare dei piani massicci di investimento pubblico, soprattutto nel settore dell'istruzione».
Eppure la gente sembrava esserseli goduti gli assegni di rimborso delle tasse pagati da Bush.
«È vero, ma anche quella è un illusione. Mentre il carico fiscale federale diminuisce, apparentemente per tutti ma significativamente solo per quelli che guadagnano più di 200 mila dollari l'anno, la gente ha visto aumentare le imposte locali sui consumi e quelle immobiliari. Così, mentre entravano da una tasca, i rimborsi uscivano dall'altra per finire nelle casse degli enti locali».
Originariamente inviato da Master_of_Puppets
Premesso che non me ne frega un beneamato delle finte elezioni statunitensi (una nazione in cui a malapena si raggiunge il 40% degli aventi diritto al voto è una nazione in evidente crisi, altro che esportatrice di democrazia), vorrei però portare a conoscenza delle decine di analisti o pseudo-tali che affollano il forum che il gigante e la sua politica economica stanno peggiorando di giorno in giorno, che continuare con il prendere ad esempio una nazione che vive sul niente e con il niente, non è un'ottima soluzione per capire e risolvere i problemi e le difficoltà ai quali stiamo andando incontro.
Comunque vi lascio alla lettura e vi consiglio di fare attenzione, oltre a tutta l'intervista, anche all'ultima domanda e alla risposta, hanno qualcosa di familiare.
E' evidente che ti riferisci a me, non capisco il motivo della tua perdurante acidità nei miei confronti, eppure sono mesi che non ci incrociamo.. l'estate non ti ha addolcito?:p
Svelenisci le tue tensioni, farà bene al tuo piloro.:)
Ho letto l'articolo che hai postato ma non lo prendo come oro colato, lo prendo come un'opinione: un ministro di Clinton che commenta l'America governata da Bush è come chiedere a Bersani di commentare l'Italia di Berlusconi, o a Tremonti cosa pensa dell'Italia governata dall'Ulivo: capisci bene anche senza che lo dica io, che i giudizi oggettivi e le impressioni di parte possano fondersi.
Non credo che l'economia e la società americana vadano peggiorando di giorno in giorno.. al contrario prendo atto che le idee più innovative continuano a nascere lì, Google nasce lì e in 5 anni quota 30 miliardi di dollari, Dell nasce lì e in 10 anni diventa il primo venditore al mondo di PC.. idee che potevano nascere anche a Ragusa o a Caronno Pertusella, perchè non richiedono alcuna risorsa specifica.. eppure nascono lì, contribuiscono a generare valore, ricchezza, investimenti, posti di lavoro.
Ma questa ovviamente è solo la mia impressione, e col tema della presidenziali di questo thread inizia a centrare poco.
Ciao!
powerslave
11-08-2004, 09:35
Originariamente inviato da SaMu
Ho letto l'articolo che hai postato ma non lo prendo come oro colato, lo prendo come un'opinione: un ministro di Clinton che commenta l'America governata da Bush è come chiedere a Bersani di commentare l'Italia di Berlusconi, o a Tremonti cosa pensa dell'Italia governata dall'Ulivo: capisci bene anche senza che lo dica io, che i giudizi oggettivi e le impressioni di parte possano fondersi.
Questo paragone non ci sta proprio,le distanza politica tra i due schieramenti in USA è minore di quella che intercorre tra due qualunque partiti in Italia facenti parte dello stesso schieramento.
Master_of_Puppets
11-08-2004, 09:37
In parte è vero, un pò mi riferisco a te, ma non credere di essere così rilevante da dedicarti i miei pochissimi interventi, ce ne sono altri che mi hanno dato lo spunto per il mio decine di analisti o pseudo-tali che affollano il forum.
Mi è capitato di leggere alcune discussioni, da quando il forum ha assunto questa veste, alle quali non ho risposto e credo che non risponderò, che mi hanno fatto pensare, mi hanno fatto riflettere.
E le mie domande e riflessioni sono sempre le stesse: "ma questa gente vive in Italia? Lavora in Italia? Fa parte della classe media (lo so, non fa rivoluzionario dire "sentirsi della classe media" :eek: ) italiana? Oppure sono tutti giovani "figli dei vecchi" industriali"? Si stanno rendondo conto di cosa sta succedendo nel mondo? Hanno letto la tua discussione sulla Cina? Si pongono domande sul motivo di questo cambiamento mondiale? Ritengono che il neoliberismo stia producendo benessere o stia peggiorando le condizioni di vita mondiali? Hanno mai fatto una previsione, anche assurda, su quello che può accadere nel futuro, continuando a difendere gli industriali che spostano la produzione nei paesi con manodopera a livelli di sopravvivenza e vendendo il prodotto finito nei paesi, momentaneamente, con redditi più alti? Si sono mai posti dubbi sul futuro? Hanno mai pensato che i contratti introdotti dalla legge 30, ma anche quelli introdotti da quelli che si spacciavano per sinistra (stai tranquillo che se uno fa una cazzata, non gli dico bravo solo perché è di sinistra, uno stronzo è stronzo sia di destra sia di sinistra, è vero che a destra ce ne sono molti di più :D ) sono una vergogna mondiale?
Si sono mai chiesti che il capitalismo richiede una costante spesa in consumi? Si sono mai chiesti come fanno a sostenere questi consumi, i lavoratori di tutto il mondo se gli si abbassano i salari (il costo del lavoro troppo alto :eek: vuoi che lavori gratuitamente? lo faccio, però non chiedermi di acquistare i tuoi prodotti) e se gli si appioppano contratti degni della prima rivoluzione industriale (ci indebitiamo come fanno gli usa? basta saperlo...)? Si sono mai chiesti se è normale essere tacciati per comunisti solo perché si chiede di cambiare l'economia mondiale dominata dal pensiero unico neoliberista?
Questi dubbi andrebbero insinuati in quanti, troppi, si sono appiattiti sulla politica economica che da 20 anni e più domina nel mondo (e tu sei fra questi).
Credi che i benefici prodotti siano maggiori dei danni, bene, andiamo avanti così; credi che i peggioramenti siano aumentati a livelli insostenibili, cambiamo strada.
Io ritengo che, forse, quelle idee neoliberali potessero, ma neanche tanto, andare bene 20 anni fa, con il muro di Berlino in piedi, non adesso.
Ci viene detto non possiamo competere con la Cina, ma perché è possibile per un dipendente di un calzaturificio marchigiano competere con uno albanese o rumeno o cinese? E la colpa è del costo del lavoro italiano o forse dell'ingordigia del padrò (te lo dico all'anconetana che da più l'idea dell'industrale marchigiano) che spende 1/4 di meno in manodopera ma tiene i prezzi delle scarpe ai livelli di produzione marchigiana?
Cosa vogliamo fare? Abbassare ancora le garanzie e i salari italiani? Facciamolo ma poi non si penserà che così facendo verranno rilanciati i consumi?
Si critica l'idea di un utente in questo modo Industria farmaceutica statale? ma stiamo scherzando?? non siamo mica COMUNISTI!!! piuttosto, fare si che lo stato metta dei freni al prezzo dei medicinali! e poi cosa si dice all'inizio della discussione 8) Aumentare la spesa pubblica per la sanità (importantissima per il cittadino) oppure per quanto concerne la spesa pensionistica 4) Lasciare in gestione a privati le pensioni (mantenendo però da parte dello Stato una copertura in caso di fallimento del privato), abbassando così le tasse .
E' qui che siamo arrivati? Questa è l'idea di benessere alla quale dovremo abituarci? Va bene, mi adeguerò. Ma non chiedetemi di spendere, i soldi li ho finiti da un pezzo.
P.S. Tornando IT, non devi prendere per oro colato quanto sostiene questo professore; devi però iniziare a pensare che gli indicatori di una nazione non sempre indicano la stuazione reale.
E dovresti anche iniziare ad informarti, questo intervento non è il primo e non sarà neanche l'ultimo sulla disperata situazione statunitense. Ce ne sono a migliaia, basta cercare.
P.P.S. L'estate mi sta facendo incazzare ancora di più. E' l'11 agosto e sono in ufficio (ora sto cazzeggiando è vero), il fine settimana scorso è piovuto e non sono potuto andare al mare, oggi c'è il sole, vorrei andare a Portonovo, ma non posso a causa del lavoro.
Leggo cose fuori dal mondo, e se mi permetti mi girano le palle talmente tanto da fare a meno del condizionatore. :D :D :D
Comunque, a parte tutto, buone vacanze se ci dovrai andare; se ci sei già stato, hai tenuto alta la bandiera ;) italiana?
powerslave
11-08-2004, 09:58
Originariamente inviato da Proteus
Potra anche esserci, infatti è cosi, meno distanza ma questo non rende certo oro colato le critiche provenienti da qualsiasi dei due schieramenti e rivolte all'opposta fazione, il "sospetto", io la chiamerei certezza, di un classico "conflitto di interessi" dovrebbe attraversare la mente di chiunque sia interessato non al portare acqua al suo mulino ma di avvicinarsi il più possibile al reale stato dei fatti in oggetto.
Ciao
oro colato no,ma attendibili si.
Se conosci la dinamica dello scontro politico in america noterai che ,di fatto, il dibattito politico non si gioca mai sui questioni "fondamentali" ed è raro che gli schieramenti si screditino a vicenda su questioni economiche,tuttalpiù critiche all'acqua di rose in questo campo.
Il concetto di parzialità va profondamento rivisto se lo applichiamo alla classe politica statunitense,basti pensare alla provenienza della classe politica americana di un'uniformità per classi sociali e persino per formazione accademica tale da essere paragonabile ad una sorta di aristocrazia democratica.;)
Sono stato a Varsavia, a vedere con i miei occhi l'alternativa e cosa sceglie la gente quando è libera :p per il resto casa della nonna rulez, più che per la crisi economica per la necessità di studiare per Settembre e non farsi inchiappettare dai cinesi.:D
La più grossa divergenza, apparentemente insormontabile, tra i nostri modi di vedere le cose è quella che hai accennato ad inizio post riferendoti alla "classe".
Secondo me dividere il mondo in "classi" è sbagliato, poteva avere una validità socio-economica alcuni decenni fa e in determinate situazioni, ma oggi non più.
Se fosse solo una questione lessicale sarebbe facilmente superabile, sarebbe di poco conto.. ma l'impostazione non è solo lessicale, determina poi tutta una serie di punti di vista pratici.. 2 modi diversi di vedere il mondo insomma, che conducono ovviamente a risposte diverse, a volte opposte, alle stesse questioni.. non c'è una "soluzione" che non passi attraverso la realtà, e tutto sommato guarderei con interesse cosa succederebbe in un paese governato da chi la pensa come te.. se non altro, si potrebbe misurare realmente l'alternativa.
Ora meglio tornare a Bush e Kerry, altrimenti il padrò del thread si incazza.:D
p.s.il tempo dovrebbe volgere al bello nei prossimi giorni, in bocca al lupo per il tuo weekend al mare.:p
powerslave
11-08-2004, 12:43
Originariamente inviato da Proteus
Lascia ne dubiti un tantino, i colpi bassi e il pettegolezzo, a volte pure la calunnia gratuita, sono state armi di lotta politica più negli USA, paese puritano ed un "tantino" ipocrita per eccellenza, che da noi ove la gente ride e se ne sbatte.
Ciao
sull'uso politico del pettegolezzo che si fa in USA non posso che essere
d'accordo...essendo così simili dovranno pur trovare qualcosa su cui scannarsi:D
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