Nicky
08-06-2004, 19:34
No, Grazie :D
Perchè? Leggete qui:
Cibi scaduti: chiuso il Savini
Milano, ritirato pemesso al ristorante
"Stato di vetustà", "gravi carenze igienico strutturali" e "condizioni igieniche pessime sia delle celle frigorifere che dei locali adibiti alla preparazione di alimenti e delle relative attrezzature", oltre a cibi scaduti da mesi. Questo quanto si legge nel rapporto dei Nas, seguito ad un'ispezione di routine, che ha portato alla chiusura del famoso ristorante milanese "Savini" e al ritiro del permesso da parte dell'Asl.
Il fattaccio risale a venerdì. Ispezione di routine, come detto. Intorno alle 18, quattro marescialli del Nas si presentano nel prestigioso ristorante nella centralissima Galleria Vittorio Emanuele. Tutto fila liscio fino a che gli ispettori non mettono piede in cucina dove l'eleganza (il lusso, per dirla tutta) delle sale fa a pugni con lo stato di degrado dell'ambiente che dovrebbe al contrario essere più pulito.
La prima cosa a saltare all'occhio dei carabinieri è il soffitto che, "sopra i piani di lavoro", presenta "evidente distacco di intonaco causato da infiltrazioni d'acqua". Alcune tubature sono invece "coperte di fuliggine" e da altre gocciola acqua. Stanno peggio, se possibile, le celle frigorifere, dove vi sono evidenti macchie di muffa. Tanto basterebbe a diffidare il ristorante a proseguire l'attività. Basterebbe, ma non basta, perché quello che gli ispettori scoprono analizzando il contenuto delle celle frigorifere è ancora peggiore: due chili di salmone affumicato scaduto il 10 maggio scorso, un chilo di pancetta scaduta da quasi un mese, mezzo chilo di carne "fesa" lasciata da Santo Stefano allo stesso destino. E ancora panna, yogurt, pan carrè, formaggio caprino, confezioni di tortelli di zucca. Tutti rigorosamente scaduti. L'apice è raggiunto con due confezioni di girello di bovino salmistrato "in evidente stato di alterazione con odore tipico di alimento avariato": la sua data di scadenza era 21 novembre 2003. Non male per un ristorante "extra-lusso".
Immediato, come logico, l'intervento della direzione del locale, ovviamente preoccupata per il buon nome del "Savini". Giorni di lavoro per pulire e ammodernare il ristorante. E, chiaramente, la replica del direttore Giancarlo Guancioli. Eccola: "Si era rotto lo scarico della lavapiatti. Nessuna muffa. Alcuni cibi erano da qualche giorno fuori dalla data in cui era preferibile consumarli, altri erano stati dimenticati, ma non sarebbero mai stati serviti. Per quanto riguarda i lavori, abbiamo fatto errori nelle ristrutturazioni del passato. Ci impegneremo a fare il necessario per risolverli". Ovviato ai "problemi" più evidenti, il "Savini" ha intanto riaperto lunedì sera: ai tavoli erano sedute 140 persone.
Fonte: http://www.tgcom.it/cronaca/articoli/articolo204963.shtml
:D
Perchè? Leggete qui:
Cibi scaduti: chiuso il Savini
Milano, ritirato pemesso al ristorante
"Stato di vetustà", "gravi carenze igienico strutturali" e "condizioni igieniche pessime sia delle celle frigorifere che dei locali adibiti alla preparazione di alimenti e delle relative attrezzature", oltre a cibi scaduti da mesi. Questo quanto si legge nel rapporto dei Nas, seguito ad un'ispezione di routine, che ha portato alla chiusura del famoso ristorante milanese "Savini" e al ritiro del permesso da parte dell'Asl.
Il fattaccio risale a venerdì. Ispezione di routine, come detto. Intorno alle 18, quattro marescialli del Nas si presentano nel prestigioso ristorante nella centralissima Galleria Vittorio Emanuele. Tutto fila liscio fino a che gli ispettori non mettono piede in cucina dove l'eleganza (il lusso, per dirla tutta) delle sale fa a pugni con lo stato di degrado dell'ambiente che dovrebbe al contrario essere più pulito.
La prima cosa a saltare all'occhio dei carabinieri è il soffitto che, "sopra i piani di lavoro", presenta "evidente distacco di intonaco causato da infiltrazioni d'acqua". Alcune tubature sono invece "coperte di fuliggine" e da altre gocciola acqua. Stanno peggio, se possibile, le celle frigorifere, dove vi sono evidenti macchie di muffa. Tanto basterebbe a diffidare il ristorante a proseguire l'attività. Basterebbe, ma non basta, perché quello che gli ispettori scoprono analizzando il contenuto delle celle frigorifere è ancora peggiore: due chili di salmone affumicato scaduto il 10 maggio scorso, un chilo di pancetta scaduta da quasi un mese, mezzo chilo di carne "fesa" lasciata da Santo Stefano allo stesso destino. E ancora panna, yogurt, pan carrè, formaggio caprino, confezioni di tortelli di zucca. Tutti rigorosamente scaduti. L'apice è raggiunto con due confezioni di girello di bovino salmistrato "in evidente stato di alterazione con odore tipico di alimento avariato": la sua data di scadenza era 21 novembre 2003. Non male per un ristorante "extra-lusso".
Immediato, come logico, l'intervento della direzione del locale, ovviamente preoccupata per il buon nome del "Savini". Giorni di lavoro per pulire e ammodernare il ristorante. E, chiaramente, la replica del direttore Giancarlo Guancioli. Eccola: "Si era rotto lo scarico della lavapiatti. Nessuna muffa. Alcuni cibi erano da qualche giorno fuori dalla data in cui era preferibile consumarli, altri erano stati dimenticati, ma non sarebbero mai stati serviti. Per quanto riguarda i lavori, abbiamo fatto errori nelle ristrutturazioni del passato. Ci impegneremo a fare il necessario per risolverli". Ovviato ai "problemi" più evidenti, il "Savini" ha intanto riaperto lunedì sera: ai tavoli erano sedute 140 persone.
Fonte: http://www.tgcom.it/cronaca/articoli/articolo204963.shtml
:D