View Full Version : La Chiesa denuncia: l'Africa è abbandonata da tutti.
SweetHawk
26-05-2004, 19:00
http://www.panorama.it/italia/vaticano/articolo/ix1-A020001024754
Il ministro degli esteri vaticano, Giovanni Lajolo, nei giorni scorsi ha lanciato l'allarme: "Dopo l'attacco terroristico subito dagli Stati Uniti l'11 settembre 2001, le condizioni di vita di molti paesi africani sono decisamente peggiorate".
Guerre, conflitti etnici e tribali, persecuzioni, carestie si consumano nell'indifferenza generale, ha denunciato l'alto esponente vaticano.
A farne le spese, non di rado, sono i 137 milioni di cattolici, su 830 milioni di abitanti, che popolano il continente africano.
VIOLENZE IN NOME DELLA SHARIA ISLAMICA
Nigeria, Sudan, nord Uganda, Congo, Liberia, Algeria: è lunga la lista degli stati africani dove le comunità cristiane sono nel mirino.
In Nigeria la convivenza tra cristiani e musulmani diventa ogni giorno più difficile, dopo che gli stati settentrionali hanno adottato la "sharia", la legge islamica, come unica legislazione.
Nuovi disordini sono scoppiati nei giorni scorsi a Kano, la seconda città della Nigeria, durante una manifestazione di protesta organizzata da gruppi musulmani. Due chiese sono state attaccate e incendiate, insieme con molte case e botteghe di cristiani, provocando un numero imprecisato di vittime e molti feriti.
La manifestazione era stata promossa in risposta agli attacchi di presunti gruppi armati cristiani avvenuti lo scorso 2 maggio a Yelwa, nel vicino Stato del Plateau che, secondo fonti governative, avrebbero provocato circa duecento vittime.
GUERRA DIMENTICATA
In Sudan, nonostante l'intesa raggiunta nel settembre scorso a Naivasha (Kenya) tra il vicepresidente sudanese, Ali Osman Taha, e il capo dell'Esercito popolare di liberazione del Sudan (Sudan People's Liberation Army, Spla), John Garang, continua il conflitto che dal 1983 oppone il nord del paese, musulmano, al sud cristiano e animista.
A questa guerra dimenticata, che ha già fatto oltre 2 milioni e mezzo di morti, si è aggiunto quasi in sordina, da poco più di un anno, il genocidio nella regione del Darfour, nel Sudan occidentale al confine con il Ciad, che sta provocando centinaia di migliaia di vittime e di profughi tra gli stessi musulmani.
La loro unica colpa è di non essere di origine araba come i musulmani del Nord che detengono il potere a Khartoum.
ALLEVATORI CONTRO AGRICOLTORI
"E' vero che molti cristiani oggi in Africa sono perseguitati, ma non sempre la motivazione è di carattere religioso", spiega a Panorama.it padre Giulio Albanese, missionario comboniano e direttore della Misna, l'agenzia di informazione specializzata nelle notizie dal Sud del mondo.
"Spesso si tratta di conflitti etnici che affondano le radici molto indietro nel tempo, come il caso della Nigeria, dove l'elemento religioso è solo un aspetto dello scontro che divide i fulani, musulmani dediti all'allevamento del bestiame, dai tarok, agricoltori cristiani.
Lo stesso vale per il Sudan, dove l'origine del conflitto tra il nord musulmano e il sud cristiano non è di carattere religioso bensì è legato alla scoperta di ricchi giacimenti petroliferi nella parte meridionale del paese".
VISIONARIO
L'elenco dei martiri cristiani del XXI secolo prosegue con il nord Uganda dove spadroneggia l'Esercito di liberazione del Signore (Lra).
Dal 1986, le bande armate guidate dal visionario Joseph Kony (di cui fanno parte anche un gran numero bambini soldato, rapiti alle loro famiglie) seminano morte e distruzione nelle zone settentrionali dell'Uganda senza che il governo di Kampala riesca a fermare le violenze né ad avviare alcun tipo di negoziato.
Si calcola che finora le vittime di questo conflitto siano oltre centomila, 25 mila i minorenni sequestrati e oltre un milione (1.500.000 secondo alcune fonti) gli sfollati.
MISSIONI COME FORTINI
Le missioni cattoliche sono diventate piccoli "fortini" dove si asserragliano le popolazioni locali per sfuggire alle violenze della guerriglia e soprattutto per proteggere i bambini che vengono rapiti dai miliziani e costretti a combattere.
Per questo anche i missionari sono oggetto delle persecuzioni dei guerriglieri e tre sacerdoti italiani sono stati uccisi.
L'ultimo è stato padre Luciano Fulvi, assassinato il 31 marzo scorso all'interno della sua stessa missione.
NUNZIO DEL PAPA UCCISO
Rimanendo nella regione dei Grandi Laghi, la violenza anticristiana non ha risparmiato il nunzio apostolico in Burundi, l'arcivescovo irlandese Michael Aidan Courtney ucciso il 29 dicembre a Minago, mentre rientrava nella capitale Bujumbura.
Non era mai accaduto che un nunzio del Papa venisse ucciso.
In precedenza Courtney era scampato a un attentato contro l'aereo che lo stava portando in Burundi all'inizio del suo mandato, nel 2000. Da mesi era attivamente impegnato nel negoziato per porre fine allo scontro etnico tra hutu e tutsi.
PERSEGUITATO CHI DIFENDE I DIRITTI DELL'UOMO
"Anche nei casi del nord Uganda e del Burundi", commenta ancora padre Giulio Albanese, "i cattolici sono perseguitati non tanto in ragione della loro fede ma soprattutto perché si schierano dalla parte dei più deboli e difendono i diritti dell'uomo".
Analoga la situazione in Liberia, dove la Chiesa cattolica ha coraggiosamente difeso il processo di pace finendo nel mirino delle milizie armate.
E in Somalia i "signori della guerra" che controllano la regione non tollerano interferenze né da parte di missionari né da parte di volontari.
Così ha trovato la morte la volontaria italiana Annalena Tonelli, uccisa nell'ottobre scorso nei pressi dell'ospedale di Borama, nel Somaliland, dove curava ammalati di tubercolosi e di Aids.
TRA L'INCUDINE E IL MARTELLO IN ALGERIA
Discorso a parte meriterebbe il Maghreb, a cominciare dall'Algeria, dove la Chiesa si trova tra l'incudine e il martello, stretta tra il regime e il terrorismo di matrice islamica.
I cattolici in Algeria sono circa 3 mila (compresi i numerosi occidentali che lavorano nei cantieri delle società petrolifere), cioè lo 0,01 per cento della popolazione. Sono distribuiti in 4 diocesi, con 37 parrocchie; i sacerdoti sono un centinaio, circa 180 le religiose.
Durante gli anni più sanguinosi del conflitto che ha opposto lo Stato al fondamentalismo islamico i religiosi hanno pagato un prezzo molto alto: quattro padri Bianchi massacrati a Tizi Ouzou, il rapimento e l'uccisione dei sette monaci trappisti a Tiberine, l'omicidio di Pierre Claverie, vescovo di Orano, avvenuto nel 1996; la strage di altri sette religiosi uccisi nelle vie della casbah di Bab el-Qued; senza dimenticare il sacrificio di decine di laici di origine straniera, assassinati per la loro fede cristiana, come i 12 croati sgozzati nel dicembre del 1993.
DARE TESTIMONIANZA
Particolarmente difficile è la situazione delle comunità sparse al nord del Paese: in Cabilia, sugli altopiani del Mitidja, nella regione di Orano e di Algeri, i luoghi simbolo delle stragi più sanguinose commesse dai terroristi.
"La Chiesa vuole rimanere in Algeria per dare testimonianza di un incontro con la popolazione.
Chi ci ha ucciso voleva proprio l'opposto: che lasciassimo il Paese e interrompessimo il dialogo con la popolazione", commenta l'arcivescovo di Algeri, Henri Teissier.
E prosegue: "Oggi, invece, rimanendo siamo ancora più vicini alla gente di quel Paese". Sono cristiani disposti a morire per la fede e per la giustizia a venti secoli dal martirio di Cristo.
MISSIONARI DEL WEB
13 milioni di contatti per sito missionario Misna
Un sito cattolico ha raccolto in poco più di un anno oltre 13 milioni di contatti: è il risultato ottenuto dall'agenzia missionaria Misna, che in questi mesi di guerra ha seguito le vicende irachene, ma anche tutto quanto avviene nel mondo legato alle missioni.
In poco più di un anno, spiega il direttore padre Giulio Albanese, dal gennaio 2003 al mese scorso, il sito Misna è passato da poco più di cinque milioni di "hits" a 13.574.828.
"In redazione - ha aggiunto - stiamo ancora esaminando una massa enorme di dati per capire tutto il possibile sull'universo dei nostri lettori: ma è già chiaro che la Misna sta realizzando davvero il suo scopo, quello di dar voce a chi non ha voce, attuando un ponte di comunicazione tra il Sud e il Nord
del mondo".
"Le nostre pagine sono viste e lette senz'altro nel Sud del pianeta, in particolare in Africa dove il 'fossato digitale' certo non aiuta. Ma - ha concluso - vengono sempre più lette nel Nord: a cominciare dall'Europa centrale, Italia in testa, seguita dall'America del Nord"
(ANSA)
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Questo 3d interesserà qualcuno? :rolleyes:
abbidubbi
26-05-2004, 19:35
Originariamente inviato da SweetHawk
http://www.panorama.it/italia/vaticano/articolo/ix1-A020001024754
cut
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Questo 3d interesserà qualcuno? :rolleyes:
Hai ragione. L'Africa è abbandonata ma la chiesa, invece di guardare la pagliuzza negli occhi altrui, dovrebbe fare un po' di autocritica proprio per le "politiche" dissennate circa l'uso del preservativo, non capendo (o peggio facendo finta di non capire) che ostacolare il preservativo significa agevolare la diffusione del maggior problema africano: l'aids.
Andreucciolo
26-05-2004, 19:58
Si, mi interessa, e ti dico che hai dimenticato una cosa: la guerra in Congo, che coinvolge diversi stati africani, oltre ad un numero imprecisato di "signori della guerra", tanto che alcuni la hanno chiamata "la guerra mondiale africana". Io ne ho sentito parlare solo nella trasmissione di Gad Lerner, per i media l'africa esiste soltanto quando si tratta di fare un po' di pietismo facendo vedere il bambino con le mosche addosso: per il resto in Africa tutto bene......
Andreucciolo
26-05-2004, 20:34
I. QUADRO GENERALE
Contesto storico-politico
La Repubblica Democratica del Congo, ex Zaire, è uno dei più vasti e poveri paesi africani. Potenzialmente ricchissimo di risorse agricole e minerarie (diamanti, cobalto, rame, oro, coltan), il paese è stato sistematicamente saccheggiato durante la colonizzazione belga, quindi dalla dittatura trentennale di Mobutu e, negli anni 90, dagli eserciti dei paesi vicini e dalle bande mercenarie che, per accaparrarsi le enormi ricchezze del paese, hanno sostenuto e alimentato la guerra civile e le guerriglie interne. Negli ultimi 5 anni di guerra, oltre 3,3 milioni di persone hanno perso la vita; la maggior parte erano civili: molti sono morti a causa dei combattimenti, ma un numero certamente maggiore è deceduto per fame, malattie, mancanza d’acqua e d’ogni tipo d’assistenza medica o sociale. I bambini sono le vittime predestinate della guerra: centinaia di migliaia sono morti per malnutrizione o malattie facilmente prevenibili in situazioni di pace e di stabilità economica.
Oggi gli eserciti stranieri si stanno gradualmente ritirando dal Congo, dopo un’intesa raggiunta con Ruanda e Uganda nell’aprile 2002, cui sono seguiti gli accordi di pace firmati a Pretoria il 17 dicembre 2002: quello che lasciano alle spalle è un paese disastrato e in miseria, privo di aiuti internazionali, con centinaia di migliaia di sfollati e un tessuto sociale profondamente lacerato.
#
3,3 milioni di morti in 5 anni di guerra: 30.000 i bambini soldato coinvolti, 8.000 solo in Ituri. Crisi nelle regioni orientali: 3,3 milioni gli sfollati. Nel 2003 assistite 83.500 famiglie sfollate con 420 tonnellate di aiuti, 3.800 kit di emergenza, ospedali da campo e centri nutrizionali.
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Mortalità infantile in aumento: 1 bambino su 5 muore prima del 5° anno. Nel 2003 vaccinati 6,5 milioni di bambini contro la polio e 2 milioni contro il morbillo; vitamina A per 9,5 milioni di bambini; assistite 167 strutture mediche. Nel 2004 vaccinati 10.589 bambini e 6.943 donne.
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1.900.000 bambini affetti da malnutrizione acuta: sostegno a 90 Centri nutrizionali e forniture di latte terapeutico in tutto il Congo (oltre 4.172 tonnellate nel 2004). Nel 2003 assistiti 72.000 bambini gravemente malnutriti; formato il personale sanitario di 9 delle 11 province del paese.
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Nel 2003 ripristino di 83 fonti idriche, trasporto e distribuzione di acqua potabile per 400.000 sfollati; invio di 20.000 kit igienico-sanitari; creazione di 90 impianti igienici di emergenza.
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Nel 2003 ricostruzione di 17 centri di trattamento del colera e inviate 220 tonnellate di prodotti contro la malattia. Distribuite nel 2004 oltre 22.000 zanzariere e farmaci antimalarici.
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Nel 2003 assistenza a 5.000 tra bambini e donne vittime di abusi sessuali e ad altri 550 a rischio, molti dei quali affetti da HIV/AIDS: in Congo il 20% della popolazione è sieropositiva.
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Oltre 10.000 bambini di strada nella sola capitale: sostegno UNICEF ai centri di accoglienza e, nel 2003, a 10.354 bambini di strada e lavoratori. Nel 2003 smobilitati 750 bambini soldato, di cui 500 ricongiunti alle famiglie; protezione contro l’arruolamento per 580.000 bambini.
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Il 51% dei bambini non ha accesso alla scuola, tra i 3 e i 3,5 milioni non hanno alcuna istruzione: nel 2003 ricostruite 97 aule scolastiche, inviati kit scolastici per 205.000 bambini sfollati. “Istruzione di emergenza” a favore di 150.000 bambini e 5.000 insegnanti sfollati.
#
Per il 2004 necessari 37.249.771 dollari usa. Nel 2003 sottofinanziamento pari al 94,6% del totale: tutti gli interventi sono a rischio. 3,3 milioni di morti in 5 anni di guerra
FONTE UNICEF
3,3 milioni di morti in 5 anni!
SweetHawk
26-05-2004, 23:05
3 sole risposte
2 sole persone.
0 apprezzamento.
Questi i numeri. Riflettete gente, riflettete. :p
Andreucciolo
26-05-2004, 23:07
Originariamente inviato da SweetHawk
3 sole risposte
2 sole persone.
0 apprezzamento.
Questi i numeri. Riflettete gente, riflettete. :p
Hai ragione Sweet, del resto se una di una cosa non se ne occupano i media NON ESISTE, che ci vuoi fare?
SweetHawk
26-05-2004, 23:16
Originariamente inviato da Andreucciolo
Hai ragione Sweet, del resto se una di una cosa non se ne occupano i media NON ESISTE, che ci vuoi fare?
No ho voluto fare un test sul grado di onestà intellettuale per vedere come si reagiva a una notizia "diversa" dalle solite che si riportano qui e che provocano 3ds-fiume e megascandalizzamenti.
Come vedi è una notizia che pochi riportano pur riguardando il dramma PIU' PESANTE che oggi ha il pianeta Terra.
Ebbene pochi la riportano, ancor meno sono quelli che la considerano.
Andreucciolo
26-05-2004, 23:22
Se lo intitolavi: "Berlusconi e Prodi denunciano......" i risultati sarebbero stati molto diversi, ma non per l'Africa, di quella gliene fotte un cazzo a nessuno....;)
Comunque, tornando alla chiesa, io apprezzo molto cio' che fanno i Comboniani, ho letto qualche numero della rivista "nigrizia", e devo dire che la trovo molto interessante.
SweetHawk
26-05-2004, 23:31
Originariamente inviato da Anakin
è ingerenza politica.
Penso che adesso molti capi dei regimi africani si iscriveranno dicendo appunto che c'è ingerenza politica :D
Andreucciolo
26-05-2004, 23:37
Ha avuto più risposte il 3d sulla nuova pepsi...........
ho avuto modo di parlare più volte con un missionario che sta in Africa, mi sembra in Ciad.
mi ha detto che non ci sono solo bambini con la pancia gonfia, come vediamo in tv, il loro compito è più che altro quello di educarli perché, giustamente, senza un minimo di cultura non c'è futuro
a quanto pare a quelle parti sfruttano proprio l'ignoranza e la povertà della gente per tenere in piedi regimi che sono l'esatto contrario della democrazia.
cmq noi ce ne occupiamo troppo di rado e ciò non va bene. forse perché in Africa non ci sono interessi economici? :rolleyes:
Andreucciolo
26-05-2004, 23:41
Ce ne sono, ce ne sono, altrochè, non esiste solo il petrolio;) Poi servono dei mercati sicuri per la vendita delle armi, e anche di altri prodotti; anche la poverissima Africa ha una sua capacità di consumo (vedi caso del latte in polvere).
L'informazione è troppo impegnata a compiacere questa o quella fazione politica per occuparsi di "quisquilie" che non muovono di un millimetro la bilancia elettorale italiana.
Se a questo aggiungiamo che troppo parlare dei mali dell'Africa potrebbe dar fastidio a chi sull'Africa ha costruito imperi economici il cerchio si chiude.
Sono stato in Kenia in viaggio di nozze nell'ottobre 2002 e devo dire che la cosa più sconcertante è stato il vedere le ville dei ricchi europei con filo spinato, muri alti 3 metri con recinti elettrificati, con la gente che vive in capanne di pietra e fango (per non dire sterco a poche centinaiandi metri.
D'altra parte è più conveniente mandar loro il pane piuttosto che portare il grano e insegnar loro come coltivarlo, perché domani potrebbero non aver più bisogno di noi e reclamare il diritto di godere delle loro risorse senza dover pagare nessuno per farlo.
E sono convinto che saprebbero farlo in maniera molto più assennata di quanto possiamo fare noi occidentali, perché loro sanno come si vive CON la natura, e non a suo discapito.
Ed è triste vedere come i prmi sfruttatori siano proprio i governanti africani!
SweetHawk
26-05-2004, 23:45
Originariamente inviato da Andreucciolo
Ha avuto più risposte il 3d sulla nuova pepsi...........
Andrè detto tra noi me l'aspettavo e se tu non rompevi raggiungevo a pieno le mie aspettative :D
Andreucciolo
26-05-2004, 23:50
Originariamente inviato da lucio68
CUT
D'altra parte è più conveniente mandar loro il pane piuttosto che portare il grano e insegnar loro come coltivarlo, perché domani potrebbero non aver più bisogno di noi e reclamare il diritto di godere delle loro risorse senza dover pagare nessuno per farlo.
E sono convinto che saprebbero farlo in maniera molto più assennata di quanto possiamo fare noi occidentali, perché loro sanno come si vive CON la natura, e non a suo discapito.
Ed è triste vedere come i prmi sfruttatori siano proprio i governanti africani!
Veramente "pane" ne mandiamo molto poco; la loro agricoltura è penalizzata dai dazi e dai protezionismi delle agricolture europee e nordamericana; molti paesi africani, invece, per continuare ad accedere ai prestiti internazionali devono "sposare" ricette liberiste che prevedono l'impossibilità di erogare sussidi per l'agricoltura, oltre a dover "risparmiare" sui costi sociali (scuola e sanità per esempio):Puke: Quindi diventano importatori di generi che potrebbero produrre, perchè il contadino locale non reggerebbe la concorrenza nemmeno sul mercato interno. Risultato: chi ha i soldi (in pochi) compra generi provenienti dall'estero, e l'agricoltura, esclusa quella di sussistenza va in malora.
Originariamente inviato da Andreucciolo
Veramente "pane" ne mandiamo molto poco; la loro agricoltura è penalizzata dai dazi e dai protezionismi delle agricolture europee e nordamericana; molti paesi africani, invece, per continuare ad accedere ai prestiti internazionali devono "sposare" ricette liberiste che prevedono l'impossibilità di erogare sussidi per l'agricoltura, oltre a dover "risparmiare" sui costi sociali (scuola e sanità per esempio):Puke: Quindi diventano importatori di generi che potrebbero produrre, perchè il contadino locale non reggerebbe la concorrenza nemmeno sul mercato interno. Risultato: chi ha i soldi (in pochi) compra generi provenienti dall'estero, e l'agricoltura, esclusa quella di sussistenza va in malora.
Già, il protezionismo... pensi che la conferenza degli Stati africani possa far quacosa? Personalmente la vedo molto dura.
Andreucciolo
26-05-2004, 23:55
Originariamente inviato da lucio68
Già, il protezionismo... pensi che la conferenza degli Stati africani possa far quacosa? Personalmente la vedo molto dura.
Non credo, il loro "potere contrattuale è vicino allo zero.
Andreucciolo
26-05-2004, 23:56
Originariamente inviato da rolant
si, era un po' piu' agevole da leggere...
saluti!
Hai visto sweet, "cornuto, mazziato e cacciato di casa....":p
LightIntoDarkness
26-05-2004, 23:59
Mi ero perso questo 3d.
Cmq questo è la cosa che più mi "ruga dentro".
Io VOGLIO un telegiornale che inizia così:
"Buongiorno.
Oggi sono morte 60000 (di più?) persone in africa, per fame e condizioni di vita indegne.
....
...
..
.
e via così.
Non c'è qualcosa su questa terra più preziosa di UNA, dico UNA SOLA vita.
E tutte le vite valgono uguali.
Quindi finche il mio desiderio non si avvererà, 'sti "TG" partono sbagliando.
PS: Cercasi collaboratori per TG On-line :) :p
Originariamente inviato da lucio68
Sono stato in Kenia in viaggio di nozze nell'ottobre 2002 e devo dire che la cosa più sconcertante è stato il vedere le ville dei ricchi europei con filo spinato, muri alti 3 metri con recinti elettrificati, con la gente che vive in capanne di pietra e fango (per non dire sterco a poche centinaiandi metri.
In Kenya c'è la faraonica tenuta/villaggio vacanze del signor Flavio Briatore: Lion in the Sun
http://www.lioninthesun.net/
:eek: :eek:
:mad: :muro:
LightIntoDarkness
27-05-2004, 00:03
Originariamente inviato da abbidubbi
Hai ragione. L'Africa è abbandonata ma la chiesa, invece di guardare la pagliuzza negli occhi altrui, dovrebbe fare un po' di autocritica proprio per le "politiche" dissennate circa l'uso del preservativo, non capendo (o peggio facendo finta di non capire) che ostacolare il preservativo significa agevolare la diffusione del maggior problema africano: l'aids.
Per quanto ne so io invece la chiesa promove molto fortemente l'uso del preservativo in Africa.
Verificherò, cmq.
E poi perdonami, ma l'AIDS è una conseguenza della situazione economica-globale di opulenza nei confronti, appunto, del continente nero.
Andreucciolo
27-05-2004, 00:05
Originariamente inviato da LightIntoDarkness
Mi ero perso questo 3d.
Cmq questo è la cosa che più mi "ruga dentro".
Io VOGLIO un telegiornale che inizia così:
"Buongiorno.
Oggi sono morte 60000 (di più?) persone in africa, per fame e condizioni di vita indegne.
....
...
..
.
e via così.
Non c'è qualcosa su questa terra più preziosa di UNA, dico UNA SOLA vita.
E tutte le vite valgono uguali.
Quindi finche il mio desiderio non si avvererà, 'sti "TG" partono sbagliando.
PS: Cercasi collaboratori per TG On-line :) :p
E una delle cose che mi manda in bestia, è che in Italia spesso chi tratta questi temi, si prende del "terzomondista d'accatto" dal primo idiota che passa. La gente che si commuove per la storia del gattino abbandonato, mentre nell'indifferenza generale in Africa i BAMBINI arrivano a morire di SETE, neanche di fame cazzo, di sete. Un po' di tempo fa tutti a piangere per le povere foche (niente in contrario per carità), però fanno più "audience" delle persone evidentemente.
LightIntoDarkness
27-05-2004, 00:06
Originariamente inviato da lucio68
L'informazione è troppo impegnata a compiacere questa o quella fazione politica per occuparsi di "quisquilie" che non muovono di un millimetro la bilancia elettorale italiana.
Se a questo aggiungiamo che troppo parlare dei mali dell'Africa potrebbe dar fastidio a chi sull'Africa ha costruito imperi economici il cerchio si chiude.
Sono stato in Kenia in viaggio di nozze nell'ottobre 2002 e devo dire che la cosa più sconcertante è stato il vedere le ville dei ricchi europei con filo spinato, muri alti 3 metri con recinti elettrificati, con la gente che vive in capanne di pietra e fango (per non dire sterco a poche centinaiandi metri.
D'altra parte è più conveniente mandar loro il pane piuttosto che portare il grano e insegnar loro come coltivarlo, perché domani potrebbero non aver più bisogno di noi e reclamare il diritto di godere delle loro risorse senza dover pagare nessuno per farlo.
E sono convinto che saprebbero farlo in maniera molto più assennata di quanto possiamo fare noi occidentali, perché loro sanno come si vive CON la natura, e non a suo discapito.
Ed è triste vedere come i prmi sfruttatori siano proprio i governanti africani!
Bel reply!
Ma... 6 stato in Kenya???
Hai avuto a che fare con le baraccopoli?
Racconta se puoi, in particolare sensazioni, contatti con la gente!
Ciao :)
LightIntoDarkness
27-05-2004, 00:08
Originariamente inviato da Andreucciolo
E una delle cose che mi manda in bestia, è che in Italia spesso chi tratta questi temi, si prende del "terzomondista d'accatto" dal primo idiota che passa. La gente che si commuove per la storia del gattino abbandonato, mentre nell'indifferenza generale in Africa i BAMBINI arrivano a morire di SETE, neanche di fame cazzo, di sete. Un po' di tempo fa tutti a piangere per le povere foche (niente in contrario per carità), però fanno più "audience" delle persone evidentemente.
Bene... però sento che sarebbe utile convertire questa rabbia in qualcosa di costruttivo... se no mi inca**o e basta.
Idee???
Chiunque condivide il sentimento si faccia sentire!!! :)
Andreucciolo
27-05-2004, 00:11
Originariamente inviato da LightIntoDarkness
Bel reply!
Ma... 6 stato in Kenya???
Hai avuto a che fare con le baraccopoli?
Racconta se puoi, in particolare sensazioni, contatti con la gente!
Ciao :)
Mi pare che nelle baraccopoli di Nairobi sia attivo padre Alex Zanotelli, uno dei pochi in Italia a denunciare certe cose, già del resto etichettato come "prete no-global" e "prete comunista". Mi ricordo una frase letta non so dove: "dai da mangiare ad un povero, ti diranno che sei un santo; chiedi perchè non ha da mangiare e ti chiameranno comunista".
Originariamente inviato da LightIntoDarkness
Bel reply!
Ma... 6 stato in Kenya???
Hai avuto a che fare con le baraccopoli?
Racconta se puoi, in particolare sensazioni, contatti con la gente!
Ciao :)
In breve, poi a nanna, ma se vuoi riprendiamo domani.
Sono stato in Kenya come turista occidentale: vita di villaggio con una sola escursione a visitare un sito archeologico e un laboratorio di scultura del legno.
Il villaggio (il Blue bay, lo trovi in rete) era vicino a un paio di villaggi locali, e sulla spiaggia c'erano un sacco di bancarelle (con nomi tipo Rinascente, Emporio Armani e simili) che vendevano manufatti. Per comprare qualcosa dovevi contrattare (e ho ffatto accordi senza mai tirare troppo sul prezzo). Ho comprato qualcosa da ognuno di quei ragazzi, che si fidavano e mi consegnavano qunto comprato con la promessa che sarei passato poi a portare il denaro, se non ne avevo abbastanza con me.
Ovviamente ho sempre onorato i miei debiti, e per questo (che per me era assolutamente normale) ho guadagnato il loro rispetto.
Gli ultimi giorni che ero là mi hanno offerto manufatti in cambio di una maglietta o un dentifricio, e l'ultimo giorno con mia moglie abbiamo messo insieme qualche maglietta, due paia di pantaloncini, dentifricio, sapone, shampoo, aspirine e tutto ciò che di cui potevamo fare a meno e glielo abbiamo portato, in cambio di una bellissima ciotola d'ebano e di una stretta di mano.
E' stato il contatto più autentico con quei ragazzi, e me lo porterò dentro per sempre.
Mi rendo conto che in fondo non ho fatto niente e che, anzi, nello scambio ci ho guadagnato più io di loro.
Adesso devo proprio andare a dormire, ma rinnovo l'offerta di continuare domani, se interessa.
Ciao
Originariamente inviato da abbidubbi
Hai ragione. L'Africa è abbandonata ma la chiesa, invece di guardare la pagliuzza negli occhi altrui, dovrebbe fare un po' di autocritica proprio per le "politiche" dissennate circa l'uso del preservativo, non capendo (o peggio facendo finta di non capire) che ostacolare il preservativo significa agevolare la diffusione del maggior problema africano: l'aids.
Mi permetti un osservazione?
Cosa c'entra questa risposta con il thread?
Originariamente inviato da Andreucciolo
Ha avuto più risposte il 3d sulla nuova pepsi...........
Per forza.
Chi sa cosa sia la fame?
Molto piu facile ogni giorno entrare a contatto con la Pepsi.
Andreucciolo
27-05-2004, 00:55
Originariamente inviato da Jo3
Per forza.
Chi sa cosa sia la fame?
Molto piu facile avere a che fare ogni giorno con la Pepsi.
Comunque per carità , non volevo fare del moralismo da quattro soldi; dato che sweethawke parlava del suo esperimento, ho preso il primo 3d a caso, non giudico le persone fal fatto che rispondano o meno ai 3d che reputo importanti; solo è un dato di fatto che l'Africa non "tira", nè qui nè altrove.
LightIntoDarkness
27-05-2004, 07:08
Originariamente inviato da Andreucciolo
Mi pare che nelle baraccopoli di Nairobi sia attivo padre Alex Zanotelli, uno dei pochi in Italia a denunciare certe cose, già del resto etichettato come "prete no-global" e "prete comunista". Mi ricordo una frase letta non so dove: "dai da mangiare ad un povero, ti diranno che sei un santo; chiedi perchè non ha da mangiare e ti chiameranno comunista".
Da buon abbonato a Nigrizia conosco molto bene Korogocho e padre Alex... anzi, in verità la spinta più grossa me l'ha data il suo "I poveri non vi lasceranno dormire", primo e interessantissimo libro che ho letto tra i suoi.
Consiglio assolutamente di cercare i suoi libri, per richieste e consigli, sempre disponibile.
Per chi vuole approfondire: QUI (lasciate perdere lo sfondo e leggete :P ) (http://www.circoloprimomaggio.org/primomaggio12.htm)
Blue Spirit
27-05-2004, 08:43
Originariamente inviato da abbidubbi
Hai ragione. L'Africa è abbandonata ma la chiesa, invece di guardare la pagliuzza negli occhi altrui, dovrebbe fare un po' di autocritica proprio per le "politiche" dissennate circa l'uso del preservativo, non capendo (o peggio facendo finta di non capire) che ostacolare il preservativo significa agevolare la diffusione del maggior problema africano: l'aids.
buonanotte :doh:
A chi interessa la questione AIDS in Africa ma soprattutto le iniziative a favore della popolazione consiglio:
http://www.santegidio.org/it/amicimondo/aids/aidsafrica1.htm
Qualche dato:
L'AIDS invertirà l'attuale consolidata tendenza alla diminuzione del tasso di mortalità generale: si passerà dal 14,8 per 1000 del 1985 al 16,4 del 2010. Senza gli effetti della sindrome la proiezione sarebbe stata di un valore pari all'8,4 per 1000.
- L'AIDS diverrà la prima causa di morte tra i bambini al di sotto dei 5 anni, prima di diarrea e malaria. Il tasso di mortalità infantile passerà dal 101,2 al 104,7 per 1000 nel 2010, mentre per la sua naturale discesa sarebbe stato del 61,3.
- In conseguenza di ciò il tasso annuo di accrescimento della popolazione passerà dal 3,5% al 2,4% nel 2010, mentre in assenza dell'AIDS si sarebbe attestato su un valore pari al 3%.
- La speranza di vita alla nascita passerà da 51,5 a 47,1 anni nel 2010. Sarebbe invece salita a 61,4 anni in assenza della sindrome.
Alcuni di questi effetti sono già oggi rilevabili. In Mozambico ad esempio, la speranza di vita nel 1999 è stata di 39 anni. Senza gli effetti dell’AIDS sarebbe stata pari a 50 anni. Nel 2010, se non si interviene in modo efficace, la speranza di vita scenderà a 35,9 anni contro un valore atteso di 52 in mancanza degli effetti dell’epidemia. In altri termini l’AIDS ruberà un terzo della vita di tutti i mozambicani.
Per dati più aggiornati da visitare il sito di UNAIDS e la Worldbank.
abbidubbi
27-05-2004, 14:10
Originariamente inviato da LightIntoDarkness
Per quanto ne so io invece la chiesa promove molto fortemente l'uso del preservativo in Africa.
Verificherò, cmq.
ehm... sì, forse è meglio che ti documenti un pochino
:rolleyes:
Originariamente inviato da lucio68
In breve, poi a nanna, ma se vuoi riprendiamo domani.
Sono stato in Kenya come turista occidentale: vita di villaggio con una sola escursione a visitare un sito archeologico e un laboratorio di scultura del legno.
Il villaggio (il Blue bay, lo trovi in rete) era vicino a un paio di villaggi locali, e sulla spiaggia c'erano un sacco di bancarelle (con nomi tipo Rinascente, Emporio Armani e simili) che vendevano manufatti. Per comprare qualcosa dovevi contrattare (e ho ffatto accordi senza mai tirare troppo sul prezzo). Ho comprato qualcosa da ognuno di quei ragazzi, che si fidavano e mi consegnavano qunto comprato con la promessa che sarei passato poi a portare il denaro, se non ne avevo abbastanza con me.
Ovviamente ho sempre onorato i miei debiti, e per questo (che per me era assolutamente normale) ho guadagnato il loro rispetto.
Gli ultimi giorni che ero là mi hanno offerto manufatti in cambio di una maglietta o un dentifricio, e l'ultimo giorno con mia moglie abbiamo messo insieme qualche maglietta, due paia di pantaloncini, dentifricio, sapone, shampoo, aspirine e tutto ciò che di cui potevamo fare a meno e glielo abbiamo portato, in cambio di una bellissima ciotola d'ebano e di una stretta di mano.
E' stato il contatto più autentico con quei ragazzi, e me lo porterò dentro per sempre.
Mi rendo conto che in fondo non ho fatto niente e che, anzi, nello scambio ci ho guadagnato più io di loro.
Adesso devo proprio andare a dormire, ma rinnovo l'offerta di continuare domani, se interessa.
Ciao
Complimenti....ti stimo veramente come persona.
:)
Ormai il problema in africa è passato di moda...i mass media passano solo ciò che fa moda o susciti scalpore...
Anche i nostri soldati prigionieri hanno fatto la solita fine.
Chi ne sa più nulla?:confused:
Dopo la caduta dell'URSS e la fine del colonialismo vecchia maniera sono venuti meno gli interessi strategici e economici per questo continente, e di conseguenza è stato abbandonato a se stesso, se non si mette mano e subito l'immigrazione sarà l'ultimo dei nostri problemi, e questa volta IMHO la chiesa è tra i pochi che hanno il diritto di parlare, anche se sono li con in una mano la pagnotta e nell'altra la bibbia.
Fratello Cadfael
27-05-2004, 14:35
Originariamente inviato da abbidubbi
Hai ragione. L'Africa è abbandonata ma la chiesa, invece di guardare la pagliuzza negli occhi altrui, dovrebbe fare un po' di autocritica proprio per le "politiche" dissennate circa l'uso del preservativo, non capendo (o peggio facendo finta di non capire) che ostacolare il preservativo significa agevolare la diffusione del maggior problema africano: l'aids.
A parte che, come ti hanno fatto già notare, il discorso sul preservativo qui non è che c'entri molto...
Il problema preservativo non si pone perché... non ci sono i preservativi. Dei miei conoscenti missionari laici sono stati in Mozambico, a collaborare con dei sacerdoti. Quando arrivavano le provviste distribuivano tutto quello che potevano, preservativi compresi, sotto l'occhio benevolo dei sacerdoti. Sai quanti preservativi toccavano ad ogni donna in età fertile? Uno (1) al mese. Pensi di bloccare l'AIDS con un preservativo al mese? Oppure lo sfili, lo lavi, lo sterilizzi e lo rilubrufichi?
Allora, per favore, o la smettiamo con il discorso Chiesa-preservativi o glieli spediamo noi. Grazie.
SweetHawk
27-05-2004, 15:29
Originariamente inviato da Fratello Cadfael
A parte che, come ti hanno fatto già notare, il discorso sul preservativo qui non è che c'entri molto...
Il problema preservativo non si pone perché... non ci sono i preservativi. Dei miei conoscenti missionari laici sono stati in Mozambico, a collaborare con dei sacerdoti. Quando arrivavano le provviste distribuivano tutto quello che potevano, preservativi compresi, sotto l'occhio benevolo dei sacerdoti. Sai quanti preservativi toccavano ad ogni donna in età fertile? Uno (1) al mese. Pensi di bloccare l'AIDS con un preservativo al mese? Oppure lo sfili, lo lavi, lo sterilizzi e lo rilubrufichi?
Allora, per favore, o la smettiamo con il discorso Chiesa-preservativi o glieli spediamo noi. Grazie.
Quoto. So anche che moltissime tribù non accettano il preservativo e di nascosto li buttano.
Per questo in ogni missione i sacerdoti creano per prima cosa una struttura scolastica.
LightIntoDarkness
27-05-2004, 15:39
Originariamente inviato da abbidubbi
ehm... sì, forse è meglio che ti documenti un pochino
:rolleyes:
Vedo che hanno già provveduto altri utenti... a sto punto mi chiedo dove ti sia documentato tu, e come mai dimostri tanta sicurezza...
;)
SweetHawk
27-05-2004, 15:56
Su tema "preservativi in Africa" che qua è distorto e strumentale vi prego di correggere i soliti LUOGHI COMUNI.
Userò le parole di giovani africani, universitari di Nairobi, e speranza del loro paese. Gente che con sacrifici e grazie alla cultura tenta di affrancarsi.
http://lists.peacelink.it/africa/msg00918.html
Riporto:
"IL VIRUS DELL’INGIUSTIZIA"
Incomincia Constantine Akwanalo: "I preservativi non sono una protezione
adeguata contro l'aids. Soprattutto qui dove la poverta' e la mancanza di
igiene ne impediscono un uso corretto. Anzi, la falsa sicurezza generata
dall'uso del preservativo induce le persone che sono gia' predisposte ad
essere infedeli ad aumentare i rapporti sessuali, con risultati drammatici.
Nel consultorio in cui faccio pratica tutti i sieropositivi di estrazione
economica e sociale piu' elevata hanno fatto uso regolare dei preservativi".
Secondo Boniface Osano "se un'accusa si puo' fare alla chiesa e' quella che
non educa abbastanza ai valori. Cio' che e' in gioco non e' solo la
sopravvivenza fisica, stiamo facendo un passaggio epocale dalla tradizione
verso una cultura che pur mantenendo una sua identita' deve confrontarsi
alla pari col mondo moderno occidentale". "La chiesa - dicono Lawrence Owino
e Mary Kanini - deve mantenere i principi morali e contribuire alla
formazione dei giovani. Guai se dovesse cedere, non solo perderebbe
credibilita', ma causerebbe una maggiore diffusione dell'aids. Se ci sono
dei missionari che distribuiscono indiscriminatamente preservativi - ma non
credo ci siano - sono degli irresponsabili. Sara' eventualmente la coscienza
individuale a decidere che mezzi usare in condizioni particolari". "Quelli
che si infettano, - insiste Alexander Wainana - sono quelli che gia' non
seguono i principi insegnati dalla chiesa. Che senso ha quindi il chiedere
che queste direttive siano cambiate?".
"Ma cosa rispondete di fronte al fatto che
migliaia di persone muoiono?". Magdalene risponde per tutti: "Non muoiono
perche' non usano il preservativo, muoiono perche' sono poveri, perche' ci
sono guerre alimentate da interessi e da armi occidentali, perche' non hanno
educazione e cure mediche adeguate. L’Europa smetta di vendere armi ai vari
banditi che imperversano in Africa e stabilisca relazioni commerciali eque.
In breve, viviamo la giustizia, e anche il problema dell'aids sara'
risolto".
_________________________
Riflettete gente. Riflettete.
abbidubbi
27-05-2004, 16:50
Originariamente inviato da LightIntoDarkness
Vedo che hanno già provveduto altri utenti... a sto punto mi chiedo dove ti sia documentato tu, e come mai dimostri tanta sicurezza...
;)
qui (http://www.anticlericale.net/osservatore_vaticano/6-03_11_28.doc)
e qui (http://www.anticlericale.net/osservatore_vaticano/6-03_11_28.doc)
qualcuno ha sollevato lecitissime opinioni circa la presunta incongruenza del mio post, beh di fronte alla chiesa che "bacchetta" il mondo intero per "disinteresse africano", ho solo voluto far presente che la chiesa, potrebbe fare qualcosina in più visto che è IL PAESE PIU' RICCO DEL MONDO
http://www.anticlericale.net/img/panorama_economy_copertina.jpg
StefAno Giammarco
27-05-2004, 17:01
Originariamente inviato da abbidubbi
qui (http://www.anticlericale.net/osservatore_vaticano/6-03_11_28.doc)
e qui (http://www.anticlericale.net/osservatore_vaticano/6-03_11_28.doc)
qualcuno ha sollevato lecitissime opinioni circa la presunta incongruenza del mio post, beh di fronte alla chiesa che "bacchetta" il mondo intero per "disinteresse africano", ho solo voluto far presente che la chiesa, potrebbe fare qualcosina in più visto che è IL PAESE PIU' RICCO DEL MONDO
http://www.anticlericale.net/img/panorama_economy_copertina.jpg
Un sito che consiglia di leggere queste porcherie mistificatorie http://www.anticlericale.net/da_leggere/da_leggere.htm è destituito da ogni possibilità di avere una credibilità seppur minima.
abbidubbi
27-05-2004, 17:21
Originariamente inviato da StefAno Giammarco
Un sito che consiglia di leggere queste porcherie mistificatorie http://www.anticlericale.net/da_leggere/da_leggere.htm è destituito da ogni possibilità di avere una credibilità seppur minima.
Destituito da chi? da te?
allora... fammi capire: Stefano Giammarco destituisce da ogni fondamento le "porcherie mistificatorie" ecc ecc....
Ma le hai lette? e ammesso che tu le abbia lette (ne dubito fortemente, altrimenti non ti esprimeresti con questo livore) con quale autorità le destituiresti?
ps: io leggo la bibbia (bisogna conoscere il nemico per combatterlo), vangeli apocrifi e quant'altro e lo faccio per cercare di sentire TUTTE le campane possibili. Tu lo fai? O ne senti una sola?
Originariamente inviato da abbidubbi
Destituito da chi? da te?
allora... fammi capire: Stefano Giammarco destituisce da ogni fondamento le "porcherie mistificatorie" ecc ecc....
Ma le hai lette? e ammesso che tu le abbia lette (ne dubito fortemente, altrimenti non ti esprimeresti con questo livore) con quale autorità le destituiresti?
ps: io leggo la bibbia (bisogna conoscere il nemico per combatterlo), vangeli apocrifi e quant'altro e lo faccio per cercare di sentire TUTTE le campane possibili. Tu lo fai? O ne senti una sola?
Quest'estate è previsto un falò a casa di StefAno, vieni?:D
Andreucciolo
27-05-2004, 18:40
Originariamente inviato da SweetHawk
Su tema "preservativi in Africa" che qua è distorto e strumentale vi prego di correggere i soliti LUOGHI COMUNI.
Userò le parole di giovani africani, universitari di Nairobi, e speranza del loro paese. Gente che con sacrifici e grazie alla cultura tenta di affrancarsi.
http://lists.peacelink.it/africa/msg00918.html
Riporto:
"IL VIRUS DELL’INGIUSTIZIA"
Incomincia Constantine Akwanalo: "I preservativi non sono una protezione
adeguata contro l'aids. Soprattutto qui dove la poverta' e la mancanza di
igiene ne impediscono un uso corretto. Anzi, la falsa sicurezza generata
dall'uso del preservativo induce le persone che sono gia' predisposte ad
essere infedeli ad aumentare i rapporti sessuali, con risultati drammatici.
Nel consultorio in cui faccio pratica tutti i sieropositivi di estrazione
economica e sociale piu' elevata hanno fatto uso regolare dei preservativi".
Secondo Boniface Osano "se un'accusa si puo' fare alla chiesa e' quella che
non educa abbastanza ai valori. Cio' che e' in gioco non e' solo la
sopravvivenza fisica, stiamo facendo un passaggio epocale dalla tradizione
verso una cultura che pur mantenendo una sua identita' deve confrontarsi
alla pari col mondo moderno occidentale". "La chiesa - dicono Lawrence Owino
e Mary Kanini - deve mantenere i principi morali e contribuire alla
formazione dei giovani. Guai se dovesse cedere, non solo perderebbe
credibilita', ma causerebbe una maggiore diffusione dell'aids. Se ci sono
dei missionari che distribuiscono indiscriminatamente preservativi - ma non
credo ci siano - sono degli irresponsabili. Sara' eventualmente la coscienza
individuale a decidere che mezzi usare in condizioni particolari". "Quelli
che si infettano, - insiste Alexander Wainana - sono quelli che gia' non
seguono i principi insegnati dalla chiesa. Che senso ha quindi il chiedere
che queste direttive siano cambiate?".
"Ma cosa rispondete di fronte al fatto che
migliaia di persone muoiono?". Magdalene risponde per tutti: "Non muoiono
perche' non usano il preservativo, muoiono perche' sono poveri, perche' ci
sono guerre alimentate da interessi e da armi occidentali, perche' non hanno
educazione e cure mediche adeguate. L’Europa smetta di vendere armi ai vari
banditi che imperversano in Africa e stabilisca relazioni commerciali eque.
In breve, viviamo la giustizia, e anche il problema dell'aids sara'
risolto".
_________________________
Riflettete gente. Riflettete.
Che la gente muoia ANCHE usando il preservativo, non mi sembra comunque giustificare il fatto di non usarlo, non esageriamo. Inoltre nel momento in cui si parla di AIDS non si parla di guerra, non facciamo un calderone. In questi casi sono per il pragmatismo: si riesce a impedire i contatti sessuali fuori dalle unioni stabili? No? Allora si deve incoraggiare l'uso del preservativo, per me non ci sono nè ma nè forse, qui non si tratta di valori assoluti, ma di riduzione del danno.
SweetHawk
27-05-2004, 18:44
Incredibile quanto odio ci sia verso la Chiesa.
Davvero assurdo.... :p
O nO?
"Beati voi quando vi insulteranno"
di Carlo Mellace
La Chiesa è Una, Santa, Cattolica, Apostolica e ... perseguitata.
Il Vangelo di oggi ci annuncia le persecuzione per la fede e ci invita a non temerla.
Già nel discorso della montagna, Gesù aveva parlato della persecuzione ed aveva detto che essere perseguitati è una Beatitudine: "Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia". (Mt.5,11). A prima vista c'è da restare sgomenti davanti a queste parole. Come è possibile una simile beatitudine?
Gesù ci dà subito la Sua risposta: "Rallegratevi ed esultate perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i Profeti prima di voi". (Mt 5,12).
Se la persecuzione è l'occasione per esprimere il massimo della fede ed il massimo della carità, allora la persecuzione è una grazia immensa: è la più grande grazia. È davvero l'ultima Beatitudine. Però lo può capire chi ha imparato a vivere per "il Regno dei Cieli".
Gesù più volte tornerà sull'argomento della persecuzione. Nel discorso apostolico (da cui è tratto il brano dell'odierno Vangelo) ecco due avvertimenti incredibili: "Vi mando come agnelli in mezzo ai lupi (Mt.10,16) e "Sarete odiati da tutti per il mio nome: ma chi persevererà fino alla fine sarà salvo". (V.22)
La persecuzione diventa parte inevitabile dell'esperienza cristiana non perché il cristiano la cerchi o la voglia, ma perché chi ha scelto l'egoismo non vuole il cristiano. Il cristiano si trova così ad essere perseguitato come il suo Maestro: "Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me". (Gv.15,18). Perche? Gesù risponde: "Se foste nel mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia". (V.19 ).
La persecuzione è un mistero di iniquità, che ha strappato a Gesù queste parole di accorato lamento: "Mi hanno odiato senza ragione". (V.25). Evidentemente non c'è una valida ragione, ma sicuramente una ragione perversa esiste.
La persecuzione nasce dal confronto e dallo scontro tra la vita del credente in Cristo e la vita del credente del mondo: il credente, vivendo il Vangelo, diventa una denuncia della vita ridotta a banalità, istinti, egoismo. Da qui nasce la persecuzione, come tentativo di eliminare una presenza scomoda, che rimprovera.
Gesù ci comanda: "Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce e quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti". (Mt.10,27). Che cosa dobbiamo dire? "Beati i poveri nel cuore". Pertanto "Non accumulate i tesori che i ladri rubano e la tignuola consuma. Accumulate tesori per il Cielo". Questo messaggio dà incredibilmente fastidio a chi ha puntato tutto sull'avere e sulla ricchezza. Questo messaggio decisamente smonta tante false sicurezze e toglie il velo davanti ai mostri della civiltà del denaro, rivelando il volto meschino di una umanità che ha soffocato la propria anima. Chi ha scelto di adorare il denaro perseguiterà per sempre coloro che rifiutano di incensarlo.
Il Vangelo educa il cuore umano e propone un cammino di liberazione interiore per condurre gli uomini al reciproco rispetto, alla fraternità autentica, alla dignità del dominio di sé. Ma chi vuole essere schiavo? Chi rifiuta qualsiasi sacrificio? Chi vuole soltanto sensazioni fuggevoli? Costoro saranno nemici irriducibili della purezza e tenteranno di combatterla in ogni maniera.
I cristiani non sempre sono perseguitati a motivo della loro fedeltà al Vangelo. Esiste, infatti, una persecuzione causata dalle prepotenze, fatte in nome del Vangelo, e dalle arroganze, dalle ingiustizie, dalle intolleranze giustificate in nome di un Vangelo tradito; esiste una persecuzione che non
rientra nella Beatitudine proclamata da Cristo.
Diciamolo apertamente ed umilmente: certe ostilità contro noi cristiani sono nate da un amore deluso, da una speranza infranta dal nostro comportamento. Dio ci liberi da queste persecuzioni, che sono soltanto conseguenza del nostro peccato.
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