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View Full Version : Berlusconi: «Il governo fa continui miracoli»


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Alessandro Bordin
26-05-2004, 13:15
Originariamente inviato da teogros
Ma di cazzate ne fa come tutti, Ale! Ma l'obiettività la chiedete voi che non sapete fare altro che dargli addosso! Ti ricordo solo quello che è successo in campagna elettorale 3 anni fa: mentre Berlusconi sparava le sue cazzate (dal vostro punto di vista), Rutelli e affini se stavano al miglio verde da Santoro (grande politico) a dir male della campagna di Berlusconi.


Teogros, tu hai un problema. Fai di tutta l'erba un fascio e chiami sinistroidi tutti querlli che ti quotano :D

Mi faceva cacare Berlusconi, mi facevano cacare Santoro e Rutelli.
Incredibile vero? :D ;)


Avrà promesso tante cazzate, tante idiozie, tanta merda, ma almeno sta cercando di mantenerla nel rispetto dei suoi elettori, a differenza dell'opposizione che di idee non ne ha una ma che fa quello che fanno tutti i suoi elettori: parlar male di Berlusconi.


Non ci sono più le mezze stagioni :D
Ovvero: per non vedere il programma del c-sx vuol basta non leggerlo (c'è!). Esiste!

Capisci poi che quando uno ti nega il dialogo in ogni forma (io non parlo con i comunisti, l'ha detto, l'ha detto!) poi gli animi si accendono. Non piace nemmeno a me questo sparare su Berlusconi appena fiata, ma tante volte se le cerca, come questa volta.


Quanto al dibattito hai rigirato la frittata, prima parlavi di critiche, ora di dibattito. Cerchiamo di esser chiari!

Comincia tu :D Non ho capito cosa vuoi dirmi :D

Phoenix68
26-05-2004, 13:19
Originariamente inviato da Blue Spirit
ti farei parlare con alcuni spagnoli che conosco io, uno di barcellona, uno di madrid e uno di valencia...vedresti cosa ti risponderebbero riguardo il presunto rilancio "da brivido" di aznar dal punto di vista di un ragazzo che vuole lavorare e costruirsi una famiglia e un futuro... ;)
Ah ,ecco, scusa ma mi ero distratto,mi sembrava che fino a qualche post fa tutta l'Europa stava meglio dell'Italia,ed adesso invece gli spagnoli si lamentano dell'operato del governo ,forse un po piu di obiettività sarebbe utile,non credi.
Relativamente alla mia risposta sulla paga se leggi i miei post ho spiegato del perchè guadagno di piu rispetto a prima ,e del fatto che sono parecchio titubante riguardo al fatto che i contratti siano peggiori per la riforma Berlusconi (basta rileggere le mie risposte a Bordin).
Sulle motivazioni della crisi e del fatto che sia ciclica concordo,ma vorrei ricordare che la situazione attuale non è simile alle precedenti,parecchie grosse società italiane sono fallite od in crisi conemporaneamente ,il petrolio è alle stelle e se precedentemente quando c'era una crisi economica ci si rifugiava sul mattone (cosa che parzialmente sta succedendo),attualmente la cosa viene resa difficile dal prezzo dell'acciaio quasi scomparso dal mercato perchè comprato dalla Cina.

ni.jo
26-05-2004, 13:19
Originariamente inviato da SaMu
Almeno così qualche legge dei governi di centrosinistra trova un padre.. un padre adottivo, è già qualcosa.

Sono molte quelle rimaste orfane.. dalla Turco-Napolitano che lega immigrazione e contratto di lavoro.. alla riforma della scuola paritaria con equiparazione tra privata e statale.. alla liberalizzazione dei mercati, con la riforma Bersani del 1999 sull'energia elettrica.. alle privatizzazioni, con la quotazione di Telecom Italia, Tim, Enel, quote di Alitalia, quote di Eni.. fino alla riforma federalista del Titolo V della Costituzione, che ha abolito "la clausola di interesse nazionale" nel rapporto stato-regioni e delegato "in via esclusiva" scuola e sanità alle regioni.

Tutte queste riforme sono ormai all'asilo, qualcuna sta per finire le elementari, è ora che trovino un padre dopo che il centrosinistra le ha abbandonate sul piazzale di un Autogrill.:D:D


p.s.a proposito di Autogrill.. ho dimenticato la privatizzazione di Autostrade s.p.a., varata anch'essa dal centrosinistra!


sulla liberalizzazione e sulla gerstione economica il governo di centrio sx ha sicuramente fatto meglio di tutti i governi berlusconi (dicono fior di economisti) :D ovviamente che questo sia un merito è tutto da discutere (dico io) :muro:

teogros
26-05-2004, 13:25
Originariamente inviato da Alessandro Bordin
Teogros, tu hai un problema. Fai di tutta l'erba un fascio e chiami sinistroidi tutti querlli che ti quotano :D

Mi faceva cacare Berlusconi, mi facevano cacare Santoro e Rutelli.
Incredibile vero? :D ;)



Non ci sono più le mezze stagioni :D
Ovvero: per non vedere il programma del c-sx vuol basta non leggerlo (c'è!). Esiste!

Capisci poi che quando uno ti nega il dialogo in ogni forma (io non parlo con i comunisti, l'ha detto, l'ha detto!) poi gli animi si accendono. Non piace nemmeno a me questo sparare su Berlusconi appena fiata, ma tante volte se le cerca, come questa volta.


Comincia tu :D Non ho capito cosa vuoi dirmi :D

Nella risposta al tuo 3d mi riferivo anche ad altri, quindi Rutelli e Santoro non erano riferiti direttamente a te ma in generale. Scusa per questo. Ma vi offendete se dico sinistroidi? Meglio comunisti? :confused: Pensavo di non offendere nessuno e di far capire a chi mi riferisco... non mi sembra di aver fatto del male a qualcuno, lo dico seriamente! :)

Quanto al programma, se c'è: ben venga, sono felice. Ma perchè passare il tempo a denigrare l'altro? E' politica questa? E' scontro aperto? Che utilità ha avuto o avrà? Oltretutto (cambio argomento) se tutti lo possono vedere e reputi secondario ciò che dicono in tv, perchè tutta sta guerra sulla par-condicio? Tanto c'è, tutti lo possono vedere!

Quanto al dialogo posso esser d'accordo con te, ma non c'è nessuna legge che obbliga il premier (chiunque esso sia) ad una discussione in tv: si vuol negare? Amen! Ai dibattiti alla camera/senato (trasmessi in tv come Porta a Porta) il dibattito c'è: non basterebbe guardarli li?

Ti garantisco che non ho alcun interesse a difendere a spada tratta Berlusconi (magari ne avessi :rolleyes: ) ma ormai qualunque cosa faccia va bene per dargli contro. Le riforme che ha avviato sta avviando sono profonde e di lungo termine e sono richieste dall'europa e dal mercato del lavoro (inteso non solo come contratti di lavoro, ma nel contesto globale). E' chiaro che non si possono fare contenti tutti se si cambiano le cose, ma evidentemente erano riforme che erano necessarie, sarebbe stato molto più facile lasciar tutto così e se fosse andato tutto bene, ti pare? Poi indubbiamente qualche riforma sarà sbagliata, qualcuna andrà rivista, altre eliminate ecc ecc ma servirà tempo per poter giudicare riforme così profonde! Non potete credere davvero che i contratti atipici abbiano già distrutto tutto il mercato del lavoro in italia! Questa è demagogia!!

Per questo motivo mi incazzo, perchè non c'è criterio nell'analizzare i fatti! Es. Riforma della scuola: tutti in piazza a scioperare contro la "Moratti-pinocchio" che vuol distruggere la scuola pubblica! :eek: Se poi parli con le maestre 9 su 10 non sanno neanche che dice la riforma e quella che sa che dice non si pone neppure il problema se questa riforma farà qualcosa di buono o no! (mia mamma compresa) E' questo l'assurdo!

sinergine
26-05-2004, 13:26
Originariamente inviato da ciborg128
L:D L

questa (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2004/05_Maggio/22/ulivo.shtml) è una buona notizia :O :)


Questa è una pessima notizia... in Italia si fa opposizione (soprattutto la sinistra) a tutti i costi e il primo obiettivo dopo le elezioni è quello di far cadere il governo.

Il più grande merito di Berlusconi è quello di aver messo assieme un governo piuttosto unito...
Che vada fino alla fine della legislatura e poi decideranno gli italiani. Non serve a nulla cambiare governo una volta all'anno

teogros
26-05-2004, 13:29
Originariamente inviato da sinergine
Questa è una pessima notizia... in Italia si fa opposizione (soprattutto la sinistra) a tutti i costi e il primo obiettivo dopo le elezioni è quello di far cadere il governo.

Il più grande merito di Berlusconi è quello di aver messo assieme un governo piuttosto unito...
Che vada fino alla fine della legislatura e poi decideranno gli italiani. Non serve a nulla cambiare governo una volta all'anno

Concordo con te! :mano:

Oltretutto non capisco come fanno a voler buttar giù un governo vincendo le elezioni europee se al parlamento ha ancora la maggioranza dei voti! :confused: Non ci sono elezioni distinte (politiche, amministrative, europee ecc ecc) proprio per questo?! :confused: E oltretutto: il 36% fa maggioranza?! :confused:

P.s.
E poi devono prenderlo il 36%!

SaMu
26-05-2004, 13:30
Originariamente inviato da aquilante
Non bisogna trascurare che la Spagna era in uno stato economico arretrato negli anni 80 e che ora è praticamente controcorrente rispetto a molti altri stai Europei (compresa l'Italia).
Per cui è più facile, in quelle condizioni, che un governo faccia delle scelte economiche azzeccate e che favoriscano il benessere della collettività.

Il mondo è pieno di paesi in condizioni economiche arretrate, che non riescono a migliorare.. non basta che un paese sia povero perchè sia facile rilanciarlo, servono scelte giuste e coraggiose.

Dall'altra parte, ci sono paesi che andavano bene e vanno ancora bene, per cui la crisi è già finita (vedi principalmente UK, USA, Giappone, Corea del Sud).. e paesi che andavano bene, ma per cui l'uscita dalla crisi non si vede: Germania, Francia, Italia principalmente.

I colori delle varie amministrazioni, si mischiano uniformemente tra quelli che vanno bene e quelli al palo.. quel che cambia è la capacità riformista delle classi dirigenti, la capacità di superare gli interessi miopi e limitati che affossano i paesi, per dirigersi verso un interesse superiore che nel tempo ripaga tutti.. molte di queste considerazioni, le ho fatte mie dagli interventi di Enrico Letta (Margherita) l'altra sera in TV.


Senza i nuovi contratti a progetto le aziende non potevano assumere?
Non è così:
- prima assumevano a tempo indeterminato e se la commessa di lavoro cessava, si preoccupavano di cercarne una nuova (creando così per l'indotto dei dipendenti nuovo lavoro).
ne tantomeno avrebbero rinunciato alla commessa perchè poi non avrebbero potuto licenziare il dipendente, avrebbero così rinunciato ad un bell'introito.

- ora se la commessa cessa, dove è il problema? Si licenzia il dipendente (tanto il contratto è a progetto), creando nuova disoccupazione sul mercato.

Non mi pare che questo sia a favore del cittadino.

Anche su questo non mi trovi daccordo.. col "prima" se ci riferiamo ancora solo a 10 anni fa, parliamo di imprese che erano per la maggior parte: monopolisti dello stato (Enel, Eni, IRI, Telecom, Alitalia, Poste, FS) senza dunque problemi di "commesse" perchè operavano in mercati stabili senza concorrenza e potendo fissare i prezzi.. banche e assicurazioni, che per la loro natura erano e sono tutelate e che non corrono rischi di stabilità, ne sono assillate dalla concorrenza e dal rischio di rimanere senza lavoro.. a queste grandi imprese private, aggiungi i 5 milioni di dipendenti pubblici, e i dipendenti di imprese minori strettamente dipendenti dalle pubbliche amministrazioni, e vedrai che ancora solo 10 anni fa la stragrande maggioranza dei lavoratori italiani viveva per imprese protette, la cui domanda stabile era garantita dalle protezioni, e le cui perdite economiche finivano scaricate nel debito pubblico.

I pochi lavoratori fuori da questo giro, già allora rischiavano grosso.. se un'impresa commerciale o una piccola manifatturiera vedevano calare la domanda o fallivano, i dipendenti rimanevano in mezzo a una strada senza troppi perchè.

Oggi la situazione è completamente cambiata.. quasi tutti i settori sono stati aperti alla concorrenza (ed è un bene per i cittadini consumatori), e molte imprese dei settori più esposti sono rapidamente andate in crisi.. tutte hanno a che fare con una domanda che più variabile non si può: se Fiat azzecca tre modelli c'è rilancio e piena occupazione, se ne sbaglia 3 c'è crisi nera e fallimento.. poche scelte determinano se vendi 1 milione o 100.000 auto, e se tutti i dipendenti fossero assunti a vita non ci sarebbe altra via che la chiusura.

Ne' le imprese con una buona idea potrebbero nascere e assumere.. se uno inventa un buon prodotto, pensa di produrlo e che il business durerà 2 anni.. cosa fa?

I rapporti di lavoro moderni riflettono l'evoluzione della domanda da parte di noi stessi cittadini che lavoriamo.. per cui non siamo più obbligati a scegliere 1 cosa (e quindi chi la produce non può pianificare l'organizzazione e le assunzioni da qui a 30 anni), ma vogliamo e possiamo scegliere ogni volta il meglio, tra 5 10 20 alternative.. premiando di volta in volta questo o quel prodotto, questa o quell'azienda.. che allora assume e si ingrandisce, mentre quelle che fanno prodotti che nessuno vuole si ridimensiona e provano a riorganizzarsi, oppure chiudono.. così le migliori vengono premiate, le peggiori sono incentivate a cambiare in fretta o giustamente chiudono.. perchè se stanno in piedi in perdita scaricando le perdite sulla collettività, bruciano valore invece di crearne.

Perdona la lunghezza, mi son fatto prendere la mano dal discorso..:O :)

prio
26-05-2004, 13:32
Originariamente inviato da teogros
E questo per te sarebbe discutere? alla faccia... devo discutere con uno che non fa altro che marmi addosso tutto il suo sapere inconfutabile?!? :ave: ma anche :sofico: e :rolleyes:

Darti addosso? ed in che modo ti darei addosso?
Dicendo che non argomenti? Tu porta gli argomenti, ed io saro' ben contento di non dirtelo piu'. A prescindere dagli argomenti che porti, basta che ne porti.
Sono le opinioni a dover essere supportate dai fatti, non viceversa.
Che la crisi fosse iniziata prima e' un fatto.
Al massimo puoi dirmi "ti sbagli", "non e' vero", o al limite "sei un bugiardo". In altre parole la differenza tra il mio post che quoti ed i tuoi cui faccio riferimento e' proprio che tu hai i mezzi per confutarlo.
Tu puoi rispondermi "non e' vero, la crisi e' iniziata li e lo dice il pincopallojournal".
Ma io al tuo "voi sinistroidi non siete obiettivi e siete invidiosi" non posso rispondere niente, visto che non c'e' niente da rispondere.
Capito la differenza? Non ti do per niente addosso, fidati. Non c'e' assolutamente niente di personale. Ma perche' una discussione sia utile e costruttiva ci sono delle regole da seguire. Se non le segui non discuti, esprimi parole.

teogros
26-05-2004, 13:37
Originariamente inviato da prio
Darti addosso? ed in che modo ti darei addosso?
Dicendo che non argomenti? Tu porta gli argomenti, ed io saro' ben contento di non dirtelo piu'. A prescindere dagli argomenti che porti, basta che ne porti.
Sono le opinioni a dover essere supportate dai fatti, non viceversa.
Che la crisi fosse iniziata prima e' un fatto.
Al massimo puoi dirmi "ti sbagli", "non e' vero", o al limite "sei un bugiardo". In altre parole la differenza tra il mio post che quoti ed i tuoi cui faccio riferimento e' proprio che tu hai i mezzi per confutarlo.
Tu puoi rispondermi "non e' vero, la crisi e' iniziata li e lo dice il pincopallojournal".
Ma io al tuo "voi sinistroidi non siete obiettivi e siete invidiosi" non posso rispondere niente, visto che non c'e' niente da rispondere.
Capito la differenza? Non ti do per niente addosso, fidati. Non c'e' assolutamente niente di personale. Ma perche' una discussione sia utile e costruttiva ci sono delle regole da seguire. Se non le segui non discuti, esprimi parole.

Volevo scrivere "tirarmi"! Comunque per me la crisi è iniziata con l'11 settembre! Lo dico io e lo dicono praticamente tutti gli economi!

prio
26-05-2004, 13:39
Originariamente inviato da teogros
Volevo scrivere "tirarmi"! Comunque per me la crisi è iniziata con l'11 settembre! Lo dico io e lo dicono praticamente tutti gli economi!

Non ti "tiro" neanche, addosso. tranquillo ;)
Guarda, io ho a che fare per lavoro con moltissime ditte, e la crisi l'ho vista partire _prima_ dell'11 settembre.
Ne parlavo col mio capoccia giusto il giorno prima.

SaMu
26-05-2004, 13:39
Originariamente inviato da ni.jo
sulla liberalizzazione e sulla gerstione economica il governo di centrio sx ha sicuramente fatto meglio di tutti i governi berlusconi (dicono fior di economisti) :D ovviamente che questo sia un merito è tutto da discutere (dico io) :muro:

Ha potuto agire in un contesto economico internazionale migliore, e soprattutto (cosa determinante a mio avviso) col consenso delle parti.

Consenso determinato da due fatti: i più riottosi (CGIL) sono legati a doppio filo al partito di maggioranza del centrosinistra, e quindi non avevano mano libera per sfogare la propria protesta.. basti pensare a cosa avremmo dovuto sentire se a privatizzare l'Enel fosse stato Berlusconi: non serve l'immaginazione per sentire le campane.:D

Dall'altra parte, "la destra" (faccio un discorso molto generico, prendetelo per buono se qualcosa di buono c'è) è intrinsecamente più pragmatica.. ha interessi legati al lavoro autonomo e imprenditoriale, quindi non può e non vuole "mettersi di traverso".

Con al governo la sinistra, le persone di destra continuano a lavorare.. al limite mugugnano, ma hanno un orientamento culturale e per gli autonomi un interesse economico a continuare.. con al governo la destra, la sinistra si mette di traverso, culturalmente e idealmente, anche se pragmaticamente percepisce che certe riforme sono necessarie.

Da questo nascono una riflessione e un interrogativo:

-la DC così riusciva a governare: dando qualche soddisfazione alla destra, senza dare torto alla sinistra, smussandone le asprezze lasciandole campo libero in determinati campi della vita pubblica e istituzionale

-cosa succederebbe se al cambio di governo anche la destra decidesse di mettersi di traverso? l'economia ristagna, e perso per perso anche a destra potrebbe nascere il sentimento di tirare indietro le braccia.. a quel punto che succede? I timidi e minoritari riformisti di governo del centrosinistra, riusciranno a governare contro metà paese con metà dei loro persi a correr dietro Bertinotti? E lo stesso Bertinotti, ha una qualche idea di come governare il paese, ma soprattutto ha voglia di farlo? Secondo Marco Rizzo, suo ex compagno di partito, Bertinotti è uno che muore dalla voglia di far saltare ogni accordo per il gusto di affermare la sua identità.. se tra 2 anni dipendenderà dal suo consenso il governo dell'Italia, è ora che prepariamo le valigie di cartone..:o

teogros
26-05-2004, 13:41
Originariamente inviato da prio
Non ti "tiro" neanche, addosso. tranquillo ;)
Guarda, io ho a che fare per lavoro con moltissime ditte, e la crisi l'ho vista partire _prima_ dell'11 settembre.
Ne parlavo col mio capoccia giusto il giorno prima.

Ma le ditte in crisi c'erano e ci saranno sempre, a prescindere dall'11 settembre o dall'11 aprile! E' il contesto internazionale che è totalmente diverso dopo quella data! Quello è il nocciolo della questione!

prio
26-05-2004, 13:48
Originariamente inviato da teogros
Ma le ditte in crisi c'erano e ci saranno sempre, a prescindere dall'11 settembre o dall'11 aprile! E' il contesto internazionale che è totalmente diverso dopo quella data! Quello è il nocciolo della questione!

non sto parlando di 1,2,3 ditte in crisi.
Sto parlando di praticamente _tutte_ le ditte con cui ho a che fare che hanno avuto un brusco rallentamento in quel periodo.
Sto parlando di qualche decina di aziende, alcune anche _molto_ grosse.

teogros
26-05-2004, 13:50
Originariamente inviato da prio
non sto parlando di 1,2,3 ditte in crisi.
Sto parlando di praticamente _tutte_ le ditte con cui ho a che fare che hanno avuto un brusco rallentamento in quel periodo.
Sto parlando di qualche decina di aziende, alcune anche _molto_ grosse.

Allora sei te che porti sfiga! :D :tie:

parax
26-05-2004, 13:50
Capirai, al governante italico di turno (dx o sx) l'11 settembre è stata una manna dal cielo, un ottima scusa per insabbiare tutto, le aziende vanno a puttane, colpa dell'11 settembre.
Parmalat e Cirio falliscono? colpa dell'11 settembre
le nostre aziende non sono competitive come quelle francesi e tedesche? colpa dell'11 settembre
Il mondo del lavoro va a puttane? colpa dell'11 settembre
I commercianti ladri hanno lucrato e si sono arrichiti con l'Euro? colpa dell'11 settembre
ieri sono caduto in motorino? colpa dell'11 settembre
piove? colpa dell'11 settembre

teogros
26-05-2004, 13:51
Originariamente inviato da parax
Capirai, al governante italico di turno (dx o sx) l'11 settembre è stata una manna dal cielo, un ottima scusa per insabbiare tutto, le aziende vanno a puttane, colpa dell'11 settembre.
Parmalat e Cirio falliscono? colpa dell'11 settembre
le nostre aziende non sono competitive come quelle francesi e tedesche? colpa dell'11 settembre
Il mondo del lavoro va a puttane? colpa dell'11 settembre
I commercianti ladri hanno lucrato e si sono arrichiti con l'Euro? colpa dell'11 settembre
ieri sono caduto in motorino? colpa dell'11 settembre
piove? colpa dell'11 settembre

Che bel modo di ragionare!

prio
26-05-2004, 13:55
Originariamente inviato da teogros
Allora sei te che porti sfiga! :D :tie:

Esatto! quindi chi meglio di me puo' sapere quando ho voluto far iniziare la sfiga? :D

teogros
26-05-2004, 13:56
Originariamente inviato da prio
Esatto! quindi chi meglio di me puo' sapere quando ho voluto far iniziare la sfiga? :D

Stai lontano dalla mia società allora, maledetto gufaccio! :D :D :sofico:

parax
26-05-2004, 13:56
Originariamente inviato da teogros
Che bel modo di ragionare!


vorrai dire che bel modo di ragionare il loro, sono solo in grado di dire è tutta colpa del'11 settembre, ovviamente senza poi trovare una soluzione per nulla e lasciando l'Italia in mano a se stessa.
Non per niente i + delusi da questo governo non sono i sindacati ma Confindustria.

prio
26-05-2004, 13:58
Originariamente inviato da parax
Non per niente i + delusi da questo governo non sono i sindacati ma Confindustria.

E' questo il vero miracolo di Berlusconi! Ha scontentato pesantemente tanto l'una quanto gli altri :D

teogros
26-05-2004, 13:58
Originariamente inviato da parax
vorrai dire che bel modo di ragionare il loro, sono solo in grado di dire è tutta colpa del'11 settembre, ovviamente senza poi trovare una soluzione per nulla e lasciando l'Italia in mano a se stessa.
Non per niente i + delusi da questo governo non sono i sindacati ma Confindustria.

Confindustria è delusa perchè il governo ha cercato di mediare sempre, ascoltando (anche troppo) alcune delle componenti sociali. Confindustria non avrebbe guardato in faccia nessuno: la riforma dell'articolo 18 l'avrebbe fatta in faccia a scioperi di ogni tipo e di qualunque durata, stai tranquillo.

parax
26-05-2004, 14:08
Originariamente inviato da teogros
Confindustria è delusa perchè il governo ha cercato di mediare sempre, ascoltando (anche troppo) alcune delle componenti sociali. Confindustria non avrebbe guardato in faccia nessuno: la riforma dell'articolo 18 l'avrebbe fatta in faccia a scioperi di ogni tipo e di qualunque durata, stai tranquillo.


Giustissimi ma un appunto, le riforme permettimi di dire che non le fa e non le deve fare Confindustria che tra l'altro nell'UE è un caso + unico che raro di associazionismo delle aziende.

teogros
26-05-2004, 14:09
Originariamente inviato da parax
Giustissimi ma un appunto, le riforme permettimi di dire che non le fa e non le deve fare Confindustria che tra l'altro nell'UE è un caso + unico che raro di associazionismo delle aziende.

Concordo con te! Ma è quello il motivo della loro "scontentezza" governativa!

P.s.
Se è per questo non dovrebbero farla neppure i sindacati... ma ormai ci siamo, qui in italia! Se trovo ti incollo un discorso fatto da Epifani poco tempo fa! :(

parax
26-05-2004, 14:14
Originariamente inviato da teogros
Concordo con te! Ma è quello il motivo della loro "scontentezza" governativa!

P.s.
Se è per questo non dovrebbero farla neppure i sindacati... ma ormai ci siamo, qui in italia! Se trovo ti incollo un discorso fatto da Epifani poco tempo fa! :(

infatti in italia c'è una situazione abbastanza anomala, sindacati anormali e associazionismo delle imprese altrettanto anormale, per intenderci non esiste un confindustria tedesca o francese.

teogros
26-05-2004, 14:15
Originariamente inviato da parax
infatti in italia c'è una situazione abbastanza anomala, sindacati anormali e associazionismo delle imprese altrettanto anormale, per intenderci non esiste un confindustria tedesca o francese.

Questo non lo so... e mi fido di te! :)

teogros
26-05-2004, 14:17
Originariamente inviato da cercaleo
Qltro problema dell'italico paese: la potenza che hanno i sindacati!

Guarda io credo che i sindacati siano importanti da ogni punto di vista. Il problema grosso a mio avviso non è la potenza che hanno ma altri due:
1. non esiste un sindacato di riferimento (se non numerico) perchè poi ne subentrano altri 150.000 che possono comunque paralizzarti (vedi scioperi a milano)
2. non rappresentano più i lavoratori: e questo vale per i sindacati grossi. I piccoli (gilda per le insegnanti ad esempio) sono invece più attenti ai bisogni dei lavoratori ma non hanno numero...

teogros
26-05-2004, 14:20
Originariamente inviato da cercaleo
Vero...


p.s. rimandami l'ultimo pvt che me lo sono cancellato!

Quale?

ni.jo
26-05-2004, 14:25
Originariamente inviato da SaMu
Ha potuto agire in un contesto economico internazionale migliore, e soprattutto (cosa determinante a mio avviso) col consenso delle parti.

Le condizioni internazionali vanno e vengono, ognuno ha le sue: il governo deve gestire quello che ha (la guerra jugoslava o quella irachena, la crisi dell'auto e i fallimenti di alcune aziende, lo sforzo dell'ingresso nell'euro e la congiuntura ecc..) e giudicato in base a come lo fà, non adducendo scuse (la congiuntura, i passati governi, l'europa, l'euro, i tempi..)


Consenso determinato da due fatti: i più riottosi (CGIL) sono legati a doppio filo al partito di maggioranza del centrosinistra, e quindi non avevano mano libera per sfogare la propria protesta.. basti pensare a cosa avremmo dovuto sentire se a privatizzare l'Enel fosse stato Berlusconi: non serve l'immaginazione per sentire le campane.:D

però ammetti che la rottura delle trattative, del dialogo tra le parti su materie delicate come la socialità con l'impuntarsi su cose magari secondarie (art 18, pensioni...) arrivando a non non invitare al tavolo proprio la cgil non è il massimo del "venimose incontro"
(sull'articolo 18 ricordo molti industriali che dicevano" si stanno impuntando su un aspetto secondario, che rischia di rovinare tutta la concertazione finora tenuta in piedi..")


Dall'altra parte, "la destra" (faccio un discorso molto generico, prendetelo per buono se qualcosa di buono c'è) è intrinsecamente più pragmatica.. ha interessi legati al lavoro autonomo e imprenditoriale, quindi non può e non vuole "mettersi di traverso".

o per carità, in questo hai ragionissimo.:D


Con al governo la sinistra, le persone di destra continuano a lavorare.. al limite mugugnano, ma hanno un orientamento culturale e per gli autonomi un interesse economico a continuare.. con al governo la destra, la sinistra si mette di traverso, culturalmente e idealmente, anche se pragmaticamente percepisce che certe riforme sono necessarie.

Da questo nascono una riflessione e un interrogativo:

-la DC così riusciva a governare: dando qualche soddisfazione alla destra, senza dare torto alla sinistra, smussandone le asprezze lasciandole campo libero in determinati campi della vita pubblica e istituzionale

Infatti: il fatto che questa destra non riesca a discutere e concertare non può mica essere tutta colpa della cgil e delle persone di sinistra, ma magari una componente estremista nelle proposte fatte.
Certo che se incrociassero le braccia quelli di destra come dici tu sarebbe un disastro: ma neanche scioperare è un gran bell'affare, quando non riesci ad arrivare a fine mese e quella giornata ti manca...io credo che le proposte del centrosinistra, come quelle già fatte nell'altro governo, vengano incontro anche (e soprattutto in quei casi che hai citato) verso le esigenze della parte che dovrebbe incrocare le braccia e per questo non lo farà.

SaMu
26-05-2004, 14:50
Originariamente inviato da parax
vorrai dire che bel modo di ragionare il loro, sono solo in grado di dire è tutta colpa del'11 settembre, ovviamente senza poi trovare una soluzione per nulla e lasciando l'Italia in mano a se stessa.


L'11 Settembre anche per me è stato preso a scusa da alcuni governi e imprese.. perchè ci sono altri governi che i risultati li ottengono, ci sono imprese che vanno bene.

Gli stessi Stati Uniti dove l'11 Settembre è avvenuto crescono già a più del 3%, cosa che noi nemmeno nel 1998.. e si preparano a quotare Google, un'impresa nata su un'idea, vincente su un'idea, che non serviva il petrolio a costruirla e che poteva pensarla anche qualcuno a Campobasso.. e invece come al solito è venuta nella Silicon Valley l'idea, a testimonianza che un sistema che funziona, al limite rallenta ma funziona.

Daccordo sulla scusa quindi.. ma altrettanto sbagliato, sul versante opposto, è dare tutte le colpe ai governi.. perchè i governi appunto "governano", possono aiutare o meno ma alla fine sono le persone, le imprese, i lavoratori, le associazioni, a fare la fortuna la sfortuna di un paese.

Se in Parmalat si trova un buco di miliardi, ci sono problemi coi controlli, ma in primo luogo c'è un problema in chi quel buco l'ha fatto.. se Fiat non vende c'è il ritardo delle infrastrutture, ma ci sono i dipendenti che disegnano modelli che non piacciono.. se i cinesi ormai studian più degli italiani, gli italiani governo o non governo andranno avanti ancora poco, a mangiare 10 volte più dei cinesi.. purtroppo per noi, e buon per loro.

SaMu
26-05-2004, 14:57
Originariamente inviato da ni.jo
Le condizioni internazionali vanno e vengono, ognuno ha le sue: il governo deve gestire quello che ha (la guerra jugoslava o quella irachena, la crisi dell'auto e i fallimenti di alcune aziende, lo sforzo dell'ingresso nell'euro e la congiuntura ecc..) e giudicato in base a come lo fà, non adducendo scuse (la congiuntura, i passati governi, l'europa, l'euro, i tempi..)

Daccordo sulla prima frase, meno sulla conclusione.. i governi raramente sono giudicati per come gestiscono la situazione, piuttosto in base ai risultati.. in una fase di crescita internazionale, un paese che cresce meno della media dei suoi concorrenti, ma comunque cresce, è un paese comunque contento.. perchè i cittadini vedono la crescita, non di esser sotto media.. in una fase di stagnazione internazionale, un paese che sta in media è un paese in stagnazione.. i cittadini quello giudicano, mal comune non fa mezzo gaudio in politica.


però ammetti che la rottura delle trattative, del dialogo tra le parti su materie delicate come la socialità con l'impuntarsi su cose magari secondarie (art 18, pensioni...) arrivando a non non invitare al tavolo proprio la cgil non è il massimo del "venimose incontro"
(sull'articolo 18 ricordo molti industriali che dicevano" si stanno impuntando su un aspetto secondario, che rischia di rovinare tutta la concertazione finora tenuta in piedi..")

Sull'articolo 18 sono daccordo, un'inutile prova di forza su un argomento inesistente.. voleva cambiarlo pure Gino Giugni che l'aveva scritto 30 anni fa, pure D'Alema nel 1999.. pura follia, piuttosto lasciatelo dove stava.

Fischi quindi, quando sono state scelte inutili rotture.. ma l'impressione è che altrettante e più rotture, siano state cercate consapevolmente dalle controparti.. dopo 6 anni di governi di centrosinistra in cui la CGIL ha fatto digerire alla base, senza convincerla, a forza di diktat imposti, politiche giuste (ma non condivise da loro).. non hanno creduto vero poter sbracare, far esprimere ai propri il malcontento, sempre e comunque.. un po' come un bagno purificatore nello stagno dell'ideologia.

Ma i nodi verranno tutti al pettine nei prossimi anni.. se non le farà questo governo, le riforme rimarranno comunque sul tavolo, e a furia di aizzare la sua base contro le riforme il centrosinistra di governo rischia di trovarsi in un paese ingovernabile.. avendo contribuito a bruciare tutte le vie d'uscita dalla crisi.

ni.jo
26-05-2004, 15:13
Originariamente inviato da SaMu
Daccordo sulla prima frase, meno sulla conclusione.. i governi raramente sono giudicati per come gestiscono la situazione, piuttosto in base ai risultati.. in una fase di crescita internazionale, un paese che cresce meno della media dei suoi concorrenti, ma comunque cresce, è un paese comunque contento.. perchè i cittadini vedono la crescita, non di esser sotto media.. in una fase di stagnazione internazionale, un paese che sta in media è un paese in stagnazione.. i cittadini quello giudicano, mal comune non fa mezzo gaudio in politica.
dicamo che la verità stà nel mezzo: come hai esposto in altri post, altri paesi hanno gestito meglio la crisi,
(ps noto comunque che siamo lontanucci dal ritenere il lavoro fatto "un miracolo" :D )
Originariamente inviato da SaMu
...
Fischi quindi, quando sono state scelte inutili rotture.. ma l'impressione è che altrettante e più rotture, siano state cercate consapevolmente dalle controparti.. dopo 6 anni di governi di centrosinistra in cui la CGIL ha fatto digerire alla base, senza convincerla, a forza di diktat imposti, politiche giuste (ma non condivise da loro).. non hanno creduto vero poter sbracare, far esprimere ai propri il malcontento, sempre e comunque.. un po' come un bagno purificatore nello stagno dell'ideologia.
Su alcune rotture devo darti ragione.
Alcuni scioperi "contro" non hanno avuto la mia partecipazione: il problema c'è, ma non è IL problema.
Continuo a ritenere che sia dovuta alla volontà di forzare la mano e alla mancanza di volontà sulla concertazione: sono per esempio molto fiducioso sia su Epifani alla Cgil (che ha dato il Si alla trattativa per evitare che l'adeguamento economico ottenuto dai parlamentari in carica si versi anche ai parlamentari in pensione, cosa su cui la uil e la cisl non intendono trattare) che su Montezemolo in confindustria.
Originariamente inviato da SaMu
Ma i nodi verranno tutti al pettine nei prossimi anni.. se non le farà questo governo, le riforme rimarranno comunque sul tavolo, e a furia di aizzare la sua base contro le riforme il centrosinistra di governo rischia di trovarsi in un paese ingovernabile.. avendo contribuito a bruciare tutte le vie d'uscita dalla crisi.
ma no, se ora si sono sfogati in futuro saranno più calmi...:sofico:

SaMu
26-05-2004, 15:35
Originariamente inviato da ni.jo
sono per esempio molto fiducioso sia su Epifani alla Cgil (che ha dato il Si alla trattativa per evitare che l'adeguamento economico ottenuto dai parlamentari in carica si versi anche ai parlamentari in pensione, cosa su cui la uil e la cisl non intendono trattare)

Solo per dire che la trattativa in questione non è sugli stipendi dei parlamentari, ma dei lavoratori del parlamento..:o

Commessi, usceri, dattilografe.. grazie al contratto che hanno, gli aumenti al personale in servizio determina persino un aumento per quelli in pensione.:rolleyes:

Questo è quel che intendo, quando parlo di lavoratori di serie A protetti dallo stato e parastato, e quelli di serie B che lavorano in imprese esposte alla concorrenza.. quelli del parlamento, più che serie A sono in Champions League.:rolleyes: :rolleyes:

ni.jo
26-05-2004, 15:39
Originariamente inviato da SaMu
Solo per dire che la trattativa in questione non è sugli stipendi dei parlamentari, ma dei lavoratori del parlamento..:o

Commessi, usceri, dattilografe.. grazie al contratto che hanno, gli aumenti al personale in servizio determina persino un aumento per quelli in pensione.:rolleyes:

Questo è quel che intendo, quando parlo di lavoratori di serie A protetti dallo stato e parastato, e quelli di serie B che lavorano in imprese esposte alla concorrenza.. quelli del parlamento, più che serie A sono in Champions League.:rolleyes: :rolleyes:

ohh, ecco, l'avevo letto la scorsa settimana di sfuggita...n questo caso la cgil tratta uil e cisl no.
è un segno positivo no?

SaMu
26-05-2004, 15:48
Originariamente inviato da ni.jo
(ps noto comunque che siamo lontanucci dal ritenere il lavoro fatto "un miracolo" :D )


Speravo che almeno tu avessi capito, che non rispondere "giusto, vergogna!:mad:" ad ogni singolo post contro Berlusconi, o peggio aver l'ardire di postare "ha ragione Berlusconi:)" quando ha ragione.. equivalga a credere nelle doti taumaturgiche dell'uomo di Arcore.:D

Dal mio punto di vista, sono insoddisfatto del governo non perchè è berlusconiano, ma perchè è troppo poco berlusconiano.. se "berlusconiano" vuol dire quanto c'era del programma di riforme del 1994, o del 2001.

In altre parole, al netto delle polemiche, degli scontri, delle leggi ad personam e degli scioperi ad berlusconem, dei cazzi e mazzi che comunque bisognava metter in conto un simile governo avrebbe catalizzato, io rimprovero al governo un deficit di riforme e non un eccesso, una riforma delle pensioni troppo blanda e in là nel tempo non sbagliata ed eccessiva, una riforma del mercato del lavoro troppo lenta e poco supportata, non troppo incisiva e ingiusta.. paradossalmente, la sinistra radicale dovrebbe essere contenta dell'operato del governo, perchè la sinistra di governo al netto dei distinguo e delle captatio benevolentiae ha realizzato e propone riforme altrettanto incisive o ancora più.

Tanto per dirne una, la riforma delle pensioni proposta dalla Margherita, "quota 94", se fossero stati al governo col pungolo dell'UE sarebbe magari stata a 95 o a 96, a partire da subito.. quella che il governo ancora non è riuscito ad approvare, dopo mille attacchi alla diligenza equivale a poco più di 94 e mezzo.. ed è già costata scioperi generali senza che non sia nemmeno stata approvata, ed entrerà in vigore nel 2008 alla meglio.. non abbiamo più lacrime da piangere, insomma.:cry: :( :D

prio
26-05-2004, 15:50
Originariamente inviato da SaMu
Speravo che almeno tu avessi capito, che non rispondere "giusto, vergogna!:mad:" ad ogni singolo post contro Berlusconi, o peggio aver l'ardire di postare "ha ragione Berlusconi:)" quando ha ragione.. equivalga a credere nelle doti taumaturgiche dell'uomo di Arcore.:D

Dal mio punto di vista, sono insoddisfatto del governo non perchè è berlusconiano, ma perchè è troppo poco berlusconiano.. se "berlusconiano" vuol dire quanto c'era del programma di riforme del 1994, o del 2001.

In altre parole, al netto delle polemiche, degli scontri, delle leggi ad personam e degli scioperi ad berlusconem, dei cazzi e mazzi che comunque bisognava metter in conto un simile governo avrebbe catalizzato, io rimprovero al governo un deficit di riforme e non un eccesso, una riforma delle pensioni troppo blanda e in là nel tempo non sbagliata ed eccessiva, una riforma del mercato del lavoro troppo lenta e poco supportata, non troppo incisiva e ingiusta.. paradossalmente, la sinistra radicale dovrebbe essere contenta dell'operato del governo, perchè la sinistra di governo al netto dei distinguo e delle captatio benevolentiae ha realizzato e propone riforme altrettanto incisive o ancora più.

Tanto per dirne una, la riforma delle pensioni proposta dalla Margherita, "quota 94", se fossero stati al governo col pungolo dell'UE sarebbe magari stata a 95 o a 96, a partire da subito.. quella che il governo ancora non è riuscito ad approvare, dopo mille attacchi alla diligenza equivale a poco più di 94 e mezzo.. ed è già costata scioperi generali senza che non sia nemmeno stata approvata, ed entrerà in vigore nel 2008 alla meglio.. non abbiamo più lacrime da piangere, insomma.:cry: :( :D

Quindi alle prossime elezioni voti sinistra! :eek: :D

teogros
26-05-2004, 15:51
Originariamente inviato da prio
Quindi alle prossime elezioni voti sinistra! :eek: :D

:sofico:

SaMu
26-05-2004, 15:51
Originariamente inviato da ni.jo
ohh, ecco, l'avevo letto la scorsa settimana di sfuggita...n questo caso la cgil tratta uil e cisl no.
è un segno positivo no?

Si, ma non riesco proprio a considerarlo un episodio da lodare..

Stanno trattando se rimanere lavoratori ultraprivilegiati +++, o essere declassati a lavoratori privilegiati ++..

CISL e UIL della funzione pubblica, e in particolare quelle dei lavoratori parlamentari, invece che col governo le farei trattare con CISL e UIL metalmeccanici.. o call center.. o edili..:D :rolleyes:

SaMu
26-05-2004, 16:05
Originariamente inviato da prio
Quindi alle prossime elezioni voti sinistra! :eek: :D

Quella italiana, è impossibile.. è del tutto aliena rispetto al mio modo di pensare.:o

ni.jo
26-05-2004, 16:09
Originariamente inviato da SaMu
Speravo che almeno tu avessi capito, che non rispondere "giusto, vergogna!:mad:" ad ogni singolo post contro Berlusconi, o peggio aver l'ardire di postare "ha ragione Berlusconi:)" quando ha ragione.. equivalga a credere nelle doti taumaturgiche dell'uomo di Arcore.:D
touchè :D
Originariamente inviato da SaMu
Dal mio punto di vista, sono insoddisfatto del governo non perchè è berlusconiano, ma perchè è troppo poco berlusconiano.. se "berlusconiano" vuol dire quanto c'era del programma di riforme del 1994, o del 2001.
In altre parole, al netto delle polemiche, degli scontri, delle leggi ad personam e degli scioperi ad berlusconem, dei cazzi e mazzi che comunque bisognava metter in conto un simile governo avrebbe catalizzato, io rimprovero al governo un deficit di riforme e non un eccesso, una riforma delle pensioni troppo blanda e in là nel tempo non sbagliata ed eccessiva, una riforma del mercato del lavoro troppo lenta e poco supportata, non troppo incisiva e ingiusta.. paradossalmente, la sinistra radicale dovrebbe essere contenta dell'operato del governo, perchè la sinistra di governo al netto dei distinguo e delle captatio benevolentiae ha realizzato e propone riforme altrettanto incisive o ancora più.
anch'io, nel senso che ho sentito pareri auterevoli rimproverare le stesse cose: la giustifica dell'attacco alla diligenza mi è nuova, mi fà simpatia, ma tutto sommato preferisco egoisticamente che il paese giri piuttosto che lasciar scivolare il paese così: in particolare quello che rimprovero all'impostazione delle riforme è 1) l'arroganza di squalificare la parte opposta,(comunisti intrattabili arroccati ecc) la mancanza di vera concertazione (su questo punto non si tratta) che accresce gli scontri con una parte che magari non aspetta altro (cedo su questo punto) 2) la presenza di errori approssimazioni e calcoli basati su ipotesi velleitarie (facciamo così perchè nell'ipotesi migliore che...) 3) l'inquinamento di interessi personali (...) o corporativi (ma a scapito di altri) o ideologici (es della lega sulla tortura o di an sulle droghe leggere)
Originariamente inviato da SaMu
Tanto per dirne una, la riforma delle pensioni proposta dalla Margherita, "quota 94", se fossero stati al governo col pungolo dell'UE sarebbe magari stata a 95 o a 96, a partire da subito.. quella che il governo ancora non è riuscito ad approvare, dopo mille attacchi alla diligenza equivale a poco più di 94 e mezzo.. ed è già costata scioperi generali senza che non sia nemmeno stata approvata, ed entrerà in vigore nel 2008 alla meglio.. non abbiamo più lacrime da piangere, insomma.:cry: :( :D
Beh non scordiamoci che alla fine il prezzo è stato pagato, per pensioni, ore lavorative e guerre si è perso l'appoggio di Bertinotti...
La speranza è che 'sta volta la moderazione paghi anche le parti più radicali: sai imho perchè quelle riforme passarono? perchè si diede qualcos'altro in cambio.
Visto che obbiettivamente molti non ti sopportano, non puoi affidarti alla bella faccia e alla propaganda nel togliere l'art18, agire sulle pensioni, sulle aliquote, sui servizi, sulla libertà di espressione, sulla flessibilità, senza dare nulla in cambio, che sò, agendo sul potere d'acquisto o su altri servizi...

prio
26-05-2004, 16:10
Originariamente inviato da SaMu
Quella italiana, è impossibile.. è del tutto aliena rispetto al mio modo di pensare.:o

guarda, l'avevo detto ovviamente scherzando, ma la cosa puo' diventare interessante.
Se le riforme che propone ti sembrano piu' efficaci di quelle del polo, cosa ti impedisce di votarla? una pura questione ideologica riguardante una ideologia teorica (e tutta da dimostrare) che verrebbe sconfessata dalla sinistra stessa?
Non e' un escludere a prescindere questo?

Everyman
26-05-2004, 16:17
La politica italiana, di destra, di sinistra, di centro che sia, rappresenta l'Italia stessa.

Da questa legge non si sfugge, purtroppo:(

SaMu
26-05-2004, 16:30
Originariamente inviato da prio
guarda, l'avevo detto ovviamente scherzando, ma la cosa puo' diventare interessante.
Se le riforme che propone ti sembrano piu' efficaci di quelle del polo, cosa ti impedisce di votarla? una pura questione ideologica riguardante una ideologia teorica (e tutta da dimostrare) che verrebbe sconfessata dalla sinistra stessa?
Non e' un escludere a prescindere questo?

Hai detto bene, che propone.. quanto è durato Prodi il giro scorso?

Se votare Prodi vuol dire ritrovarsi Salvi ministro del Lavoro, Diliberto alla Giustizia e Pecoraro Scanio all'Agricoltura, capisci bene che non è una questione ideologica che mi impedisce.

Bertinotti già scalpita.. e quando Giuliano Amato presenterà il suo programma, voglio vedere chi lo firmerà.

prio
26-05-2004, 17:05
Originariamente inviato da SaMu
Hai detto bene, che propone.. quanto è durato Prodi il giro scorso?


Piu' del primo Berlusconi, direi. Ma non credo questo ti abbia impedito di votarlo ;)
(e sulla qualita' dei ministri metto subito sul tavolo il carico da 11 con chinonsaltaitalianoe'Castelli)

aquilante
26-05-2004, 17:30
Originariamente inviato da SaMu
Il mondo è pieno di paesi in condizioni economiche arretrate, che non riescono a migliorare.. non basta che un paese sia povero perchè sia facile rilanciarlo, servono scelte giuste e coraggiose.



Ciao.
Ovviamente si parla di Occidente.
Soprattutto di quella parte di Occidente che può considerarsi tra i paesi che abbiano avuto un certo sviluppo a partire dagli anni 60.
La Spagna non rientra "esattamente" tra essi, essendo vissuta in una dittatura che ne ha in parte bloccato lo sviluppo ecenomico. Almeno quello turistico.
Non è un caso se oggi loro hanno un boom del turismo (che porta molto denaro) e noi siamo in recesso anche in quel settore.
Il turista si è stancato di venire in Italia a vedere le nostre bellezze architettoniche, la nostra storia e scontrarsi ogni volta con i "disservizi a caro prezzo" che offriamo.

La Spagna vive oggi il suo boom e Zapatero ne trae i benefici.
Quindi direi che il fatto che egli prosegue sulla linea di Aznar, sia principalmente dovuto alla loro economia che tira.
Formazione che vince non si cambia.

Originariamente inviato da SaMu
Dall'altra parte, ci sono paesi che andavano bene e vanno ancora bene, per cui la crisi è già finita (vedi principalmente UK, USA, Giappone, Corea del Sud).. e paesi che andavano bene, ma per cui l'uscita dalla crisi non si vede: Germania, Francia, Italia principalmente.



D'accordo su tutto tranne che per la Corea del Sud, per ragioni che per alcuni versi, sono simili a quelle della Spagna.

Originariamente inviato da SaMu
I colori delle varie amministrazioni, si mischiano uniformemente tra quelli che vanno bene e quelli al palo.. quel che cambia è la capacità riformista delle classi dirigenti, la capacità di superare gli interessi miopi e limitati che affossano i paesi, per dirigersi verso un interesse superiore che nel tempo ripaga tutti.. molte di queste considerazioni, le ho fatte mie dagli interventi di Enrico Letta (Margherita) l'altra sera in TV.


Difficile dissentire su quanto asserisci.
Il problema è che, se per capacità riformista intendiamo la legge Cirami, oppure la Gasparri, beh, proprio non ci siamo.
Mi sembra che quel tipo di riformismo sia più indirizzato ad interessi che non riguardano la comunità e comunque lo sviluppo economico della nazione italiana.
Credo sia difficile negare che per questo periodo dal quale si è insediato l'attuale governo, la maggioranza delle riforme non siano rivolte al cittadino, semmai a Confindustria e a Fininvest.


Originariamente inviato da SaMu
Anche su questo non mi trovi daccordo.. col "prima" se ci riferiamo ancora solo a 10 anni fa, parliamo di imprese che erano per la maggior parte: monopolisti dello stato (Enel, Eni, IRI, Telecom, Alitalia, Poste, FS) senza dunque problemi di "commesse" perchè operavano in mercati stabili senza concorrenza e potendo fissare i prezzi.. banche e assicurazioni, che per la loro natura erano e sono tutelate e che non corrono rischi di stabilità, ne sono assillate dalla concorrenza e dal rischio di rimanere senza lavoro.. a queste grandi imprese private, aggiungi i 5 milioni di dipendenti pubblici, e i dipendenti di imprese minori strettamente dipendenti dalle pubbliche amministrazioni, e vedrai che ancora solo 10 anni fa la stragrande maggioranza dei lavoratori italiani viveva per imprese protette, la cui domanda stabile era garantita dalle protezioni, e le cui perdite economiche finivano scaricate nel debito pubblico.
I pochi lavoratori fuori da questo giro, già allora rischiavano grosso.. se un'impresa commerciale o una piccola manifatturiera vedevano calare la domanda o fallivano, i dipendenti rimanevano in mezzo a una strada senza troppi perchè.



D'accordo su tutta la linea, quoto in particolare il discorso del debito pubblico, condivido questo pensiero.

Ma mi riferisco a tempi più recenti:


Originariamente inviato da SaMu

Oggi la situazione è completamente cambiata.. quasi tutti i settori sono stati aperti alla concorrenza (ed è un bene per i cittadini consumatori), e molte imprese dei settori più esposti sono rapidamente andate in crisi.. tutte hanno a che fare con una domanda che più variabile non si può: se Fiat azzecca tre modelli c'è rilancio e piena occupazione, se ne sbaglia 3 c'è crisi nera e fallimento.. poche scelte determinano se vendi 1 milione o 100.000 auto, e se tutti i dipendenti fossero assunti a vita non ci sarebbe altra via che la chiusura.

Ne' le imprese con una buona idea potrebbero nascere e assumere.. se uno inventa un buon prodotto, pensa di produrlo e che il business durerà 2 anni.. cosa fa?


Che lo si condivida o meno (e io non sono la persona più adatta per fare questo tipo di arringhe), le auto (per collegarmi al tuo esempio), le acquistano i lavoratori.
La possiamo mettere come vogliamo, ma se tu rendi tutti precari, i precari non possono e non vogliono farsi un mutuo per acquistare la macchina nuova.
Ergo la Fiat, o le auto le vende all'estero (dove non ha un buon nome e subisce la concorrenza di prodotti assai economici oppure fatti meglio dal punto di vista qualitativo), oppure non le vende affatto.
Sai bene che in Italia abbiamo "costruito un'economia" sulle rate.

Per ciò che riguarda le imprese, dovranno essere più abili sul lato marketing, abili a cercare nuove commesse e nuovi acquirenti, ma dovranno assumere a tempo indeterminato, condizione senza la quale si crea un clima di precariato che non favorisce gli acquisti e il movimento dell'economia che invece ristagna pesantemente.

Se vogliamo concepire un'economia sul modello statunitense, prima di pensare a facilitare i licenziamenti, dovremmo preoccuparci di creare anche la facilità di trovare un nuovo posto di lavoro (condizione in presenza della quale, sono d'accordissimo con te).
Ma senza questa condizione, si fanno i soli interessi degli imprenditori e questa è una condizione di non-equilibrio che la storia ci ha dimostrato non può durare a lungo (tra l'altro favorisce il ristagno del nostro mercato che va a tutto favore di quello orientale).

Originariamente inviato da SaMu
I rapporti di lavoro moderni riflettono l'evoluzione della domanda da parte di noi stessi cittadini che lavoriamo.. per cui non siamo più obbligati a scegliere 1 cosa (e quindi chi la produce non può pianificare l'organizzazione e le assunzioni da qui a 30 anni), ma vogliamo e possiamo scegliere ogni volta il meglio, tra 5 10 20 alternative.. premiando di volta in volta questo o quel prodotto, questa o quell'azienda.. che allora assume e si ingrandisce, mentre quelle che fanno prodotti che nessuno vuole si ridimensiona e provano a riorganizzarsi, oppure chiudono.. così le migliori vengono premiate, le peggiori sono incentivate a cambiare in fretta o giustamente chiudono.. perchè se stanno in piedi in perdita scaricando le perdite sulla collettività, bruciano valore invece di crearne.

Perdona la lunghezza, mi son fatto prendere la mano dal discorso..:O :)

Nessun problema, è stato un piacere leggere. :)

Bada bene, non sono in contasto "a priori" con la tua visione (anzi), sto dicendo che nelle condizioni in cui ci troviamo ora, siamo in una situazione di forte sofferenza del mondo del lavoro e dell'economia in genere.
Di fronte a questo stato delle cose, mi pare che la reazione del mondo imprenditoriale (e del Governo) non sia affatto "lungimirante" (cosa è stato fatto per favorire una ripresa del lavoro - premesso che riforma Treu a parte, neanche la Sinistra ha fatto granchè - ).
Appartamenti, automobili e molti altri beni, si vendono in larghissima parte a rate.
La domanda è questa, quanti di noi se la sentono di fronte ad un posto di lavoro che vacilla senza la possibilità di trovarne facilmente un altro di comprare un'auto nuova nonostante gli incentivi?
E chi può farlo con un contratto "a progetto"?

Ti cito il caso delle aziende di servizi informatici di Roma (ma credo in tutta Italia si lavori più o meno alla stessa maniera): i dipendenti che potrebbero farlo, saranno ancora motivati a cercare un nuovo cliente per la proria azienda, dal momento che sapranno che essa li metterà alla porta quando non ci saranno più commesse di lavoro?
Dovrebbe essere nel loro interesse, mi dirai; ma questo non verrà mai riconosciuto loro, anzi, come spesso accade, certe libertà di licenziamento, verranno utilizzate per ben altri scopi.
Un esempio, per far notare che certe politiche, possono aver anche conseguenze ben diverse dall'atteso.


Credo di averla fatta assai più lunga di te. :)
Per fortuna non sempre sono così prolisso. ;)

Phoenix68
26-05-2004, 17:42
Originariamente inviato da prio
Piu' del primo Berlusconi, direi.
Sul come si sarebbe parecchi da dire,vedi Scalfaro .

prio
26-05-2004, 22:53
Originariamente inviato da Phoenix68
Sul come si sarebbe parecchi da dire,vedi Scalfaro .

No, un attimo. Che Scalfaro non abbia voluto sciogliere le camere e' un conto, ma la crisi di governo sta tutta sulle spalle di Bossi. Il primo governo Berlusconi e' durato meno del governo Prodi a prescindere da Scalfaro.

flisi71
27-05-2004, 08:17
Originariamente inviato da teogros
Guarda io credo che i sindacati siano importanti da ogni punto di vista. Il problema grosso a mio avviso non è la potenza che hanno ma altri due:
1. non esiste un sindacato di riferimento (se non numerico) perchè poi ne subentrano altri 150.000 che possono comunque paralizzarti (vedi scioperi a milano)
2. non rappresentano più i lavoratori: e questo vale per i sindacati grossi. I piccoli (gilda per le insegnanti ad esempio) sono invece più attenti ai bisogni dei lavoratori ma non hanno numero...

Concordo in tutto. (almeno una volta doveva capitare :eek: )

Ciao

Federico

ciccenji
27-05-2004, 08:20
Originariamente inviato da von Clausewitz
l'unico miracolo di questo governo è che berlusconi è ancora presidente del consiglio :sofico: :D



:cry: che brutto miracolo

flisi71
27-05-2004, 08:22
Originariamente inviato da SaMu
L'11 Settembre anche per me è stato preso a scusa da alcuni governi e imprese.. perchè ci sono altri governi che i risultati li ottengono, ci sono imprese che vanno bene.

Gli stessi Stati Uniti dove l'11 Settembre è avvenuto crescono già a più del 3%, cosa che noi nemmeno nel 1998.. e si preparano a quotare Google, un'impresa nata su un'idea, vincente su un'idea, che non serviva il petrolio a costruirla e che poteva pensarla anche qualcuno a Campobasso.. e invece come al solito è venuta nella Silicon Valley l'idea, a testimonianza che un sistema che funziona, al limite rallenta ma funziona.

Daccordo sulla scusa quindi.. ma altrettanto sbagliato, sul versante opposto, è dare tutte le colpe ai governi.. perchè i governi appunto "governano", possono aiutare o meno ma alla fine sono le persone, le imprese, i lavoratori, le associazioni, a fare la fortuna la sfortuna di un paese.

Se in Parmalat si trova un buco di miliardi, ci sono problemi coi controlli, ma in primo luogo c'è un problema in chi quel buco l'ha fatto.. se Fiat non vende c'è il ritardo delle infrastrutture, ma ci sono i dipendenti che disegnano modelli che non piacciono..

Io ci aggiungerei anche dei manager superpagati e inetti


se i cinesi ormai studian più degli italiani, gli italiani governo o non governo andranno avanti ancora poco, a mangiare 10 volte più dei cinesi.. purtroppo per noi, e buon per loro.

Ecco, io in 10 post vorrei scrivere quello che SaMu scrive in 1, ma non ci riesco mai !
:(
Mi insegni?

Ciao

Federico

Phoenix68
27-05-2004, 08:28
Originariamente inviato da prio
No, un attimo. Che Scalfaro non abbia voluto sciogliere le camere e' un conto, ma la crisi di governo sta tutta sulle spalle di Bossi. Il primo governo Berlusconi e' durato meno del governo Prodi a prescindere da Scalfaro.
scalfaro ha atteso il momento opportuno ritardando le elezioni fino a quando la sx non aveva sistemato tutte le alleanze necessarie (ed abbiamo visto dopo a che prezzo) ,pur di far cadere il governo Berlusconi,la mia opinione è che se si fosse andati subito alle elezioni Berlusconi sarebbe stato rieletto.

p.s. Ritengo cio che ha fatto Scalfaro il classico esempio di come un Presidente non dovrebbe comportarsi ,e sfido chiunque a dirmi che era imparziale

prio
27-05-2004, 08:51
Originariamente inviato da Phoenix68
scalfaro ha atteso il momento opportuno ritardando le elezioni fino a quando la sx non aveva sistemato tutte le alleanze necessarie (ed abbiamo visto dopo a che prezzo) ,pur di far cadere il governo Berlusconi,la mia opinione è che se si fosse andati subito alle elezioni Berlusconi sarebbe stato rieletto.

p.s. Ritengo cio che ha fatto Scalfaro il classico esempio di come un Presidente non dovrebbe comportarsi ,e sfido chiunque a dirmi che era imparziale

Quand'anche Berlusconi fosse stato rieletto il suo primo governo e' durato meno del governo Prodi.
Un Berlusconi 2 sarebbe stato comunque un governo differente.*

ciccenji
27-05-2004, 08:56
Ragazzi questa mia domanda è un OT gigantesco....scusatemi ma nn riesco a trattenermi...è da tempo che mi chiedo una cosa!cosa vuol dire Imho?:eek:

prio
27-05-2004, 09:02
Originariamente inviato da ciccenji
Ragazzi questa mia domanda è un OT gigantesco....scusatemi ma nn riesco a trattenermi...è da tempo che mi chiedo una cosa!cosa vuol dire Imho?:eek:

In My Humble Opinion -> secondo il mio modesto parere

ciccenji
27-05-2004, 09:09
Originariamente inviato da prio
In My Humble Opinion -> secondo il mio modesto parere



ora sto meglio :sofico:

nemorino
27-05-2004, 09:28
Originariamente inviato da Athlon64-FX53

Poi a me onestamente non me ne può fregar di meno se si arricchisce anche lui, basta che ci guadagni pure la macchina dello stato.

fosse così potrei "tapparmi il naso" ma così non è...

si è arricchito (ad esempio, lui che è dentro fino al collo nelle assicurazioni, creando un decreto ad hoc per impedire i ricorsi al giudice di pace per ottenere, come da sentenza dell'antitrust, il rimborso del 20% dei premi assicurati RC auto pagati negli ultimi 5 anni; rafforzando il proprio monopolio televisivo -vedi la storia di rete4- etc..)

si è dato l'impunità a se e suoi amici... con leggi del tuttto discutibili e anticostituzionali (tant'è che la corte cost. e ciampi spesso sono intervenuti) e con leggi assurde...

basti pensare al falso in bilancio.... lo depenalizza a proprio uso e consumo e poi, quando è sicuro di non rischiare più, lo ripristina travolto dagli eventi parmalat, cirio etc.

grandi progetti.... ponti sullo stretto.... gallerie, raddoppi.... e chi fa quasi tutti i lavori ? una cordata di imprese che fa riferimento a lunardi :D

rifiuta ogni forma di contraddittorio, anche il minimo.... che coraggio!!!! sarà pure il più longevo come presidente del consiglio ma, parafrasando un suo fan imitato ottimamente da Ballantini a striscia, è davvero un cagasotto.... ha paura a confrontarsi con chiunque... e non dico con d'alema (a cui non è in grado di tener testa sul piano dialettico) ma nemmeno quel patatone lessato di rutelli e neppure la casalinga di voghera incazzata...

traslasciamo l'imbarazzo che si prova quando questo si reca all'estero (es. kapò; corna nelle foto) tralasciamo le dichiarazioni che avrebbero costretto un uomo di normale pudore a dimettersi (magistrati subumani, inflazione colpa delle casalinghe etc.)

tralasciamo il disastro iraq (e la sua ultima figura di m.... i nostri sotto il fuoco dei guerriglieri e lui che fa la ola per lo scudetto del milan)

mi fermo perchè davvero mi sconforta sapere che un buon numero di italiani hanno avuto in fiducia in lui... e che un buon numero (certo inferiore) l'ha ancora

marcolan
27-05-2004, 09:54
Originariamente inviato da SaMu


Se votare Prodi vuol dire ritrovarsi Salvi ministro del Lavoro, Diliberto alla Giustizia e Pecoraro Scanio all'Agricoltura, capisci bene che non è una questione ideologica che mi impedisce.



O ritrovarsi D'Alema premier.

ni.jo
27-05-2004, 10:07
Originariamente inviato da marcolan
O ritrovarsi D'Alema premier.

meglio invece Berlusconi premier e
Rocco Buttiglione :wtf:
Umberto Bossi :rolleyes:
Roberto CASTELLI:muro:
Giulio TREMONTI :rotfl:
Letizia MORATTI :mc:
Roberto MARONI :boxe:
Antonio MARTINO :eh:

e ta dah!!
Maurizio GASPARRI :fagiano:

parax
27-05-2004, 10:11
Originariamente inviato da SaMu
Hai detto bene, che propone.. quanto è durato Prodi il giro scorso?

Se votare Prodi vuol dire ritrovarsi Salvi ministro del Lavoro, Diliberto alla Giustizia e Pecoraro Scanio all'Agricoltura, capisci bene che non è una questione ideologica che mi impedisce.

Bertinotti già scalpita.. e quando Giuliano Amato presenterà il suo programma, voglio vedere chi lo firmerà.


Capirai stiamo bene adesso, Castelli ministro dell giustizia :eek:, il camerata alemanno all'agricoltura, Don Buttiglione alle politiche comunitarie, Bossi Riforme istituzionali e devoluzione, Gasparri comunicazione (ne so + io) e ciliegina sulla torta il mitico Tremonti :cry:, roba da revolverate sui coglioni :sob:

flisi71
27-05-2004, 11:57
Originariamente inviato da ni.jo
meglio invece Berlusconi premier e
Rocco Buttiglione :wtf:
Umberto Bossi :rolleyes:
Roberto CASTELLI:muro:
Giulio TREMONTI :rotfl:
Letizia MORATTI :mc:
Roberto MARONI :boxe:
Antonio MARTINO :eh:

e ta dah!!
Maurizio GASPARRI :fagiano:

Daccordo su quasi tutto, alcuni sono davvero impresentabili. Però non concordo che Tremonti, sarà sicuramente presuntuoso, ma lui e il suo staff hanno capacità tecniche notevoli. Che poi siano costretti a seguire delle linee guida pazzesche è un altro conto.

Ciao

Federico

flisi71
27-05-2004, 12:16
Originariamente inviato da flisi71
Non è che la proposta Bush faccia schifo o meno, è che adesso viene il difficile, come puntualizzato da tanti commentatori, visto che per benedire la "virata" di Bush&Blair gli altri paesi che contano chiederanno parecchie garanzie (una su tutte la piena sovranità del nuovo governo iraqueno, cioè vuol dire il pieno controllo delle risorse petrolifere e quindi dell'assegnazione degli appalti di ricostruzione).

Ciao

Federico

Quoto il mio intervento di ieri alle 12.20 ora del forum (le 13.20 in Italia) per riportare un estratto dal Corriere on-line:


http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2004/05_Maggio/26/emendamenti.shtml

...
PROPOSTE - Intanto, quattro Paesi hanno proposto cambiamenti di rilievo nella bozza di risoluzione sull’Iraq presentata lunedì scorso in Consiglio di Sicurezza da Gran Bretagna e Stati Uniti. Le proposte sono state presentate dalla Cina e secondo fonti diplomatiche avrebbero il sostegno di Francia, Germania e Russia. Gli emendamenti darebbero al governo ad interim iracheno - in carica dal prossimo primo luglio - il potere di chiedere il ritiro della forza multinazionale; il mandato delle truppe verrebbe comunque limitato al gennaio del 2005, con le nuove elezioni e l’entrata in carica del governo di transizione. Il documento darebbe al governo ad interim il controllo dell’esercito e della polizia irachene ed obbligherebbe la forza multinazionale a consultarsi con l’esecutivo «per quel che riguarda tutte le azioni militari che non siano di autodifesa». Si tratta di questioni che la bozza di risoluzione angloamericana non affronta esplicitamente.




Come si legge, l'accoglienza entusiastica alla proposta Bush-Blair non esiste; chi ci aveva sperato rimarrà deluso o meglio scottato visto che era una ben precisa parte politica italiana ad aver alimentato questa voce per poter rimproverare la decisione dell'Ulivo su questa questione (nuova eh?).

Ciao

Federico

Everyman
27-05-2004, 12:26
Secondo me Tremonti, una volte ascoltate le linee guida, ha pensato:

"Ma in che razza di governo sono capitato"? Tra un ex fascista (Fini), un ex secessionista (Bossi, una finesse di parlamentare) e il figlio illegittimo di Craxi (Berlusconi) c'e' da mettersi le mani nei capelli

Povero Lui:asd: :asd: :asd:

uiopo
27-05-2004, 13:04
Originariamente inviato da ni.jo
meglio invece Berlusconi premier e
Rocco Buttiglione :wtf:
Umberto Bossi :rolleyes:
Roberto CASTELLI:muro:
Giulio TREMONTI :rotfl:
Letizia MORATTI :mc:
Roberto MARONI :boxe:
Antonio MARTINO :eh:

e ta dah!!
Maurizio GASPARRI :fagiano:

Dei veri incompenti.

[Uso per comodità una fonte istituzionale di parte, ma non credo che i dati siano falsati]


Buttiglione
Nato a Gallipoli (Lecce) il 6 giugno 1948. Coniugato, padre di quattro figlie. Vive a Roma dove è professore ordinario di Scienza della Politica presso l'Università S. Pio V.

Ha studiato Giurisprudenza a Torino ed a Roma, dove si è laureato con una tesi in Storia delle Dottrine Politiche condotta sotto la guida del prof. Augusto Del Noce di cui diverrà assistente ed amico e con il quale vivrà un sodalizio intellettuale durato oltre vent'anni.

Si è occupato di Filosofia, Etica sociale, Economia e Politica presso l'Accademia Internazionale di Filosofia del Principato del Liechtenstein di cui è stato Prorettore ed ha tenuto lezioni e seminari di Etica presso l'Università Cattolica di Lublino che gli ha conferito la laurea honoris causa in Filosofia nel maggio del 1994.

Ha svolto attività di corsi, seminari, incontri, lezioni negli Stati Uniti promossi in collaborazione con i più autorevoli rappresentanti dell'intellighenzia nordamericana.

Frequenta l'American Enterprise Institute di Washington diretto da M. Novak, l'Ethics and Public Policy Center di G. Weigel a Washington, il The Acton Institute di R. Sirico nel Michigan, Il Religion and Public Life di R. Neuhaus a New York.

Membro del consiglio di redazione di numerose riviste italiane ed estere nonché editorialista di diversi quotidiani.

Eletto nel maggio 2001 nella circoscrizione III (LOMBARDIA 1) Collegio 10 - Milano.



Moratti
Nata a Milano il 26 novembre 1949. Sposata e ha due figli.

Tra i più noti noti imprenditori europei, avendo sviluppato negli ultimi 25 anni numerose attività internazionali nel campo finanziario, assicurativo, del "risk management", dei servizi di comunicazione e nel settore dei nuovi media, Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti ha avuto in passato la responsabilità operativa di importanti gruppi italiani e stranieri impegnati in complessi progetti di ristrutturazione e sviluppo.

Prima di assumere l'attuale incarico ministeriale è stata Presidente di Syntek Capital Group, società d'investimenti europea nel settore della telecomunicazione e media, della quale resta oggi il maggiore azionista e Chairman dell'Advisory Board. In passato, Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti, ha realizzato, come Presidente e Amministratore Delegato della News Corp Europe tra il novembre 1998 e il settembre 1999, il piano di espansione in Europa delle attività del gruppo guidato da Rupert Murdoch.

Tra gli obiettivi conseguiti, il rilancio produttivo e commerciale di Stream, la seconda piattaforma televisiva digitale in Italia, e lo sviluppo di TM3 Gmbh, nuova rete della pay-Tv tedesca. In questa fase è stata membro del Consiglio di Amministrazione della News Corporation Ltd USA e della società televisiva britannica BSkyB. Tra il 1994 e il 1996, Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti è stata Presidente della RAI - Radio Televisione Italiana. In quel periodo la RAI ha realizzato un ampio piano di riorganizzazione interna e di rafforzamento produttivo, che ha portato ad eliminare le precedenti perdite ed a conseguire significativi utili di bilancio. Nel corso della sua attività imprenditoriale, iniziata già nel 1974, Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti nel 1994 ha acquisito il Gruppo Nikols, portando in breve tempo alla posizione di leader nazionale del mercato del brokeraggio assicurativo.

Il "turnaround" della società è stato realizzato in soli 12 mesi grazie ad una forte espansione delle attività in Europa e in America Latina. Successivamente, e dopo aver condotto 70 operazioni di fusione e di concentrazione delle proprie attività in 12 paesi, la Nikols ha formato un'alleanza internazionale con il gruppo Sedgwick. Da molti anni è impegnata in attività di analisi e di progettazione di servizi avanzati per l'industria. Tra l'altro ha promosso lo sviluppo della Federazione del Terziario Avanzato, di cui è stata Vice Presidente, che raccoglie oltre 500 mila addetti ai servizi professionali nel campo informatico, della pubblicità e del direct marketing. Ha inoltre guidato l'Associazione Italiana Brokers di Assicurazioni Riassicurazione. Nello stesso periodo ha lanciato l'iniziativa della Ricerca Sistemi Pubblica Amministrazione alla quale aderiscono i maggiori gruppi industriali italiani e che si occupa di fornire contributi di studio, ricerca, progettazione, assistenza e supporto alla Pubblica Amministrazione.

Dal 1996 è membro del Consiglio Direttivo dell'UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, predisposto alla definizione e certificazione degli standard di qualità industriali. Dal 1998 fa parte della commissione consultiva dell'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale, istituzione specializzata dell'ONU. Nel 2001 ha fatto parte dell'Advisory Board di Carlyle Group - Europa. Assistente dal 1972 al 1973 di Diritto Comunitario Europeo all'Università di Milano, Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti partecipa a numerose attività umanitarie e di assistenza sociale. Dal 1996 è membro del Comitato Direzionale Rainbow - International Association Against drug e dal marzo del 2000 è Ambasciatore del programma UNDCP dell'ONU.




Tremonti

Nato a Sondrio il 18 agosto 1947. Laureato in Giurisprudenza; Avvocato, Docente Universitario. Professore ordinario di Diritto tributario nella Facoltà di Giurisprudenza. Vincitore di Borse di studio del CNR del Ministero della Pubblica Istruzione. E' stato Direttore dell'Istituto di Finanza dell'Università di Parma. E' Condirettore della Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze. E' stato editorialista del Mondo e del Corriere della Sera.

Ha partecipato, come membro ai lavori di numerose Commissioni, fra cui: delegazione italiana per il trattato contro le doppie imposizioni Italia-Usa; commissione paritetica Italia-Vaticano, per il finanziamento degli enti ecclesiastici.

Presidente della Commissione per la riforma valutaria.

Avvocato patrocinante in Cassazione.

Ministro delle Finanze nel primo governo Berlusconi.

Componente della Commissione bicamerale per la riforma della Costituzione italiana.

Membro del Comitato esecutivo di Aspen Institute Italia.

Socio, per la classe di scienze morali dell'Istituto Lombardo, Accademia di Scienze e Lettere.

Si occupa di: diritto tributario generale e costituzionale; diritto processuale tributario; diritto tributario comunitario e comparato; politica fiscale; geofinanza.

Autore di numerose pubblicazioni. Fra i libri si segnalano: "Imposizione e definitività nel diritto tributario" Milano, Giuffrè, 1977; "Le cento tasse degli italiani", (con Vitaletti) Bologna, Il Mulino, 1986; "La fiscalità industriale" Bologna, Il Mulino, 1988; "La fiera delle tasse", (con Vitaletti) Bologna, Il Mulino, 1991; "Nazioni senza ricchezza ricchezze senza nazione", (con Galgano, Cassese, Treu) Bologna, Il Mulino, 1993; "Il federalismo fiscale", (con Vitaletti) Bari, Laterza, 1994; "La riforma fiscale" Milano, Oscar Mondadori, 1995; "Il fantasma della povertà", (con Luttwack e Pelanda) Bari, Laterza, 1995.

Attività legislativa

Proposte di legge presentate come primo firmatario: Disposizioni per la riforma delle norme sulla elezione della Camera dei deputati; Semplificazione e razionalizzazione degli obblighi fiscali in materia di commercio elettronico.

Eletto nel maggio 2001 alla Camera dei deputati.



Martino
Nato a Messina il 22 dicembre 1942. Laureato in Giurisprudenza con il massimo dei voti discutendo una tesi in Economia Politica dal titolo "Il moltiplicatore nella teoria keynesiana".

Nel 1965, a seguito di selezione a livello europeo, è stato nominato "Harkness Fellow of the Commonwealth Fund" per il biennio 1966-1968. Durante tale periodo, si è specializzato presso il Dipartimento di Economia della University of Chicago, dove è stato allievo, fra gli altri, di Milton Friedman e George J. Stigler. E' sposato (dal 1970) ed ha due figlie.

Attività politica

Deputato al Parlamento (eletto nel 1994, rieletto nel 1996 e nel 2001). Presidente del gruppo italiano dell'Unione Interparlamentare dal 1995. Uno dei fondatori di Forza Italia (la sua tessera del 1994 ha il numero 2). Membro della Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati. Ministro degli Esteri nel primo governo Berlusconi. Responsabile di Forza Italia per la politica estera.

Attività Accademica

Professore Ordinario di Economia Politica, LUISS "G. Carli", Roma (dal 1992). In cattedra dal 1976, ha insegnato nelle Università di Bari, Napoli (1976-79), e "La Sapienza" di Roma (1979-92). Assistente di Economia politica (1964-1970) ed Economia internazionale (1970-76) a "La Sapienza" di Roma. Professore incaricato di Economia internazionale presso l'Università di Messina (1970-1976). Preside della Facoltà di Scienze Politiche della LUISS (dal 1992 al 1994).

Pubblicazioni

Autore di 11 libri ed oltre 150 pubblicazioni scientifiche - saggi ed articoli. Fra i suoi libri più recenti: Stato padrone, la schiavitù fiscale: dimensioni, cause e possibili rimedi, Sperling & Kupfer Editori, 1997; Economia e libertà (a cura di D. Antiseri e G. Gianfreda), Rubbettino editore, 1996; Lezioni di economia politica II, Cedam, 1994; Friedman, Ginti & Lisciani editori, 1994. I suoi lavori sono apparsi, fra l'altro, su: Rivista di politica economica, Bancaria, Economia internazionale, Nuovi studi politici.

Attività pubblicistica

Ha collaborato ad un gran numero di quotidiani e periodici italiani ed esteri. E' membro del comitato editoriale di numerose riviste.

Comitati scientifici

Noto a livello internazionale, è stato chiamato a fare parte di consigli direttivi e comitati scientifici di Fondazioni e istituti di vari Paesi. Inoltre, dal 1988 al 1990 è stato presidente della Mont Pelerin Society - carica ricoperta, fra gli altri, da F.A. Hayek, M. Friedman, G.J. Stigler e J.M. Buchanan. Laurea h.c. in Scienze Politiche, Universidad Francisco Maroquìn (Guatemala, 1997).

Eletto nel maggio 2001 alla Camera dei deputati.


[ho riportato solo le biografie + significative, per sottolineare come sia assurdo e ridicolo mettere tutti quei nomi "sullo stesso piano"]

Questi sarebbero inetti, ridicoli ed idioti?
Che non siate per nulla d'accordo con le loro idee e le loro attività è + che lecito, ma non trovo corretto sminuire così chi sono e quello che hanno fatto.

ni.jo
27-05-2004, 13:25
Originariamente inviato da uiopo
Dei veri incompenti.

[Uso per comodità una fonte istituzionale di parte, ma non credo che i dati siano falsati]










[ho riportato solo le biografie + significative, per sottolineare come sia assurdo e ridicolo mettere tutti quei nomi "sullo stesso piano"]

Questi sarebbero inetti, ridicoli ed idioti?
Che non siate per nulla d'accordo con le loro idee e le loro attività è + che lecito, ma non trovo corretto sminuire così chi sono e quello che hanno fatto.

e perchè hai quotato proprio il mio messaggino così simpatico coi faccini sorridenti senza nessun accenno offensivo nè all'inettitudine nè alla ridicolaggine nè all'idiozia? Per "voi" i temini satira e insulto sono proprio equivalenti... :rolleyes:

(p.s. ma non era laureato anche Cecchi Gori jr.? :D )

marcolan
27-05-2004, 13:32
Originariamente inviato da flisi71
Daccordo su quasi tutto, alcuni sono davvero impresentabili. Però non concordo che Tremonti, sarà sicuramente presuntuoso, ma lui e il suo staff hanno capacità tecniche notevoli. Che poi siano costretti a seguire delle linee guida pazzesche è un altro conto.

Ciao

Federico


Ma la cosa che piu' conta è che era ministro in pectore PRIMA del voto.
Non è la sorpresina post-elettorale.

prio
27-05-2004, 13:38
Originariamente inviato da marcolan
Ma la cosa che piu' conta è che era ministro in pectore PRIMA del voto.
Non è la sorpresina post-elettorale.

Hai ragione, era un motivo in piu' per non dare il mio voto al Cavaliere :D

parax
27-05-2004, 13:40
Originariamente inviato da uiopo
Questi sarebbero inetti, ridicoli ed idioti?
Che non siate per nulla d'accordo con le loro idee e le loro attività è + che lecito, ma non trovo corretto sminuire così chi sono e quello che hanno fatto.


Dio ci scampi però dall'andare a leggere il CV di gasparri e castelli. :D

Rotirnando al titolo del 3D penso che l'unico miracolo è che non ci abbiano cacciato dall'UE. :D

uiopo
27-05-2004, 14:41
Originariamente inviato da ni.jo
e perchè hai quotato proprio il mio messaggino così simpatico coi faccini sorridenti senza nessun accenno offensivo nè all'inettitudine nè alla ridicolaggine nè all'idiozia? Per "voi" i temini satira e insulto sono proprio equivalenti... :rolleyes:


Ho quotato il tuo per brevità e perchè l'unico con la lista completa. Nel thread si può facilmente vedere chi insulta e chi no, se non si vuole essere per forza maliziosi
:p

ni.jo
27-05-2004, 14:51
Originariamente inviato da uiopo
Ho quotato il tuo per brevità e perchè l'unico con la lista completa. Nel thread si può facilmente vedere chi insulta e chi no, se non si vuole essere per forza maliziosi
:p

io malizioso? giammai! :nonio:
;)

prio
27-05-2004, 15:17
Originariamente inviato da uiopo
Dei veri incompenti.

[CUTTONE]



Quello che dici potrebbe anche essere giusto, ma sono pronto a scommettere che se guardi i cv dei nomi citati da Samu sono altrettanto "eclatanti".
E allora, se sono tutti buoni, bravi, intelligenti e belli (in questo almeno Larussa me lo lasciate dire che non lo e' particolarmente? :D) che cosa abbiamo da discutere tanto?
Un governo varrebbe l'altro..

ni.jo
27-05-2004, 15:32
miracoli:
http://www.ilriformista.it/imagesfe/18652_img.gif:ahahah:http://www.ilriformista.it/imagesfe/ill_277628_img.gif

shambler1
27-05-2004, 15:36
Ma vedo che nessuno difende il mitico Urbani, coraggioso e sincero pioniere; vergogna cattivoni!

uiopo
27-05-2004, 18:51
Vuoi la biografia di Urbani?


Nato a Perugia il 9 giugno 1937. Si è laureato in Scienze Politiche a Torino dove è stato allievo di Norberto Bobbio. È sposato ed ha due figli.

ATTIVITÀ SCIENTIFICA



· Professore Ordinario di Scienza della Politica e Direttore del Centro Studi e Ricerche di Politica Comparata, Università L. Bocconi di Milano (dal 1984) · già Professore di Politica Comparata nella Facoltà di Scienze Politiche e Sociali "C. Alfieri" dell'Università di Firenze (1969-1983) · Principali affiliazioni: International Political Science Association; European Consortium for Political Research; Società Italiana di Scienza Politica; Istituto Affari Internazionali; Comitato Internazionale per la designazione dei candidati al premio Nobel per l'Economia, Reale Accademia Svedese delle Scienze (dal 1996) · Ha tenuto lezioni e conferenze in istituzioni politiche e culturali di 20 Paesi

ATTIVITA' POLITICA



· Parlamentare, per tre legislature (1994, 1996, 2001) alla Camera dei Deputati della Repubblica Italiana. Nel 2001 è stato eletto nel Collegio Uninominale di Arcore e nel Collegio Proporzionale Lombardia 1 (Milano e Provincia). · Ministro per la Funzione Pubblica e gli Affari Regionali ( XII legislatura) · Vice-Presidente della Commissione Bicamerale per le Riforme Istituzionali (XIII legislatura) · Vice-Presidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei Deputati (XIII legislatura) · Cofondatore del Movimento politico "Forza Italia", Membro del Comitato di Presidenza (dal gennaio 1994) · Ministro per i Beni e le Attività Culturali (XlV Legislatura)



ALTRE ATTIVITA' CULTURALI



· Cofondatore e Direttore Scientifico del Centro di Ricerca e Documentazione "Luigi Einaudi" di Torino (dal 1973 al 1983) · Cofondatore e Presidente della Fondazione Rosselli di Torino (1990-1993) · Direttore Generale dell'ISPI, Istituto di Studi Politici Internazionali, Milano (dal 1987 al 1990) · Comitato Scientifico del Centro Studi della Confindustria (1976-1998) · Consiglio di Amministrazione dell'Università L. Bocconi di Milano (1994-1998 · Editorialista de: La Stampa, Il Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore, Il Giornale, Il Messaggero, Il Mondo.

Eletto nel maggio 2001 alla Camera dei deputati in Lombardia.


E io resto dell'idea che sia soprattutto un capro espiatorio... la legge la scrivono cmq dei tecnici, le modifiche peggiori sono state fatte in parlamento, da persone che non conoscevano il settore e l'emendamento peggiorativo (quello che ha trasformato il lucro in profitto) è arrivato dalla sinistra...

Cmq almeno questa vicenda pare chiudersi positivamente per tutti...
[ http://webnews.html.it/news/2108.htm ]

x prio: quello che si discute sono le idee, fortunatamente diverse ed il modo di applicarle, ad esempio.
Quello che contesto è la metodologia della critica, i presupposti con cui lo si fa, poi l'opionione su ogni argomento è come sempre libera...
[cmq alla fin fine discutiamo perchè non abbiamo nulla da fare :D :D ]

I cv delle persone citate da SaMu cmq non si sono visti... fate un sforzo e postateli, su :p

SaMu
27-05-2004, 20:03
Originariamente inviato da parax
Capirai stiamo bene adesso, Castelli ministro dell giustizia :eek:, il camerata alemanno all'agricoltura, Don Buttiglione alle politiche comunitarie, Bossi Riforme istituzionali e devoluzione, Gasparri comunicazione (ne so + io) e ciliegina sulla torta il mitico Tremonti :cry:, roba da revolverate sui coglioni :sob:

Puoi pensarla come vuoi sui nomi di oggi e sui nomi di ieri, ma il motivo per cui li ho nominati non è stilare una classifica del peggio..

Prio mi chiedeva perchè non scegliessi Prodi, se in ultima analisi poteva andarmi bene..

Gli ho risposto che non scelgo Prodi perchè se a Settembre la squadra è Prodi Treu Letta Amato Rutelli Fassino Bersani, dopo il calcio mercato di Natale rischio di ritrovarmi con in campo Bertinotti, Rizzo, Pecoraro Scanio, Salvi, Mussi, Folena e Flores D'arcais..

I ministri della CdL si sono presentati alle elezioni ed hanno ottenuto il mandato elettorale più chiaro del dopoguerra: possono piacerti o meno, ma questo è un fatto.

Se il centrosinistra è quello della sinistra massimalista e radicale, si presenti con quella formazione alle elezioni, e chieda il voto di chi vuole essere governato da loro.. se presenta Prodi, e poi governa Bertinotti, chi vorrebbe essere governato da Prodi dovrebbe chiedersi "cosa sto facendo?"

teogros
27-05-2004, 22:18
Originariamente inviato da flisi71
Concordo in tutto. (almeno una volta doveva capitare :eek: )

Ciao

Federico

:eek: :eek:

:burp: :sofico:

prio
28-05-2004, 08:58
Originariamente inviato da SaMu
Puoi pensarla come vuoi sui nomi di oggi e sui nomi di ieri, ma il motivo per cui li ho nominati non è stilare una classifica del peggio..

Prio mi chiedeva perchè non scegliessi Prodi, se in ultima analisi poteva andarmi bene..

Gli ho risposto che non scelgo Prodi perchè se a Settembre la squadra è Prodi Treu Letta Amato Rutelli Fassino Bersani, dopo il calcio mercato di Natale rischio di ritrovarmi con in campo Bertinotti, Rizzo, Pecoraro Scanio, Salvi, Mussi, Folena e Flores D'arcais..

I ministri della CdL si sono presentati alle elezioni ed hanno ottenuto il mandato elettorale più chiaro del dopoguerra: possono piacerti o meno, ma questo è un fatto.



Il discorso funziona ora (anzi, e' probabilmente la motivazione piu' solida che abbia mai sentito al riguardo, te ne do atto).
Ma dubito che nel 2001 tu abbia votato sx.
E prima delle elezioni non si sapeva di quanto nettamente avrebbero ottenuto il mandato.
Se la Lega non fosse andata decisamente a sud, rispetto al '94, si sarebbe rischiata (non in maniera cosi' grave) la situazione di quei mesi. Che non e' stato proprio un gran esempio di stabilita' politica.
Non so perche', ma ho l'impressione che tu non voteresti sx neanche se il loro candidato fosse Adam Smith ;)

(edit: ho cuttato la parte sull'instabilta' della sinistra non per non parlarne, ma perche' non c'e' niente da dire. Hai ragione.)

ni.jo
28-05-2004, 15:46
<<Sabato scorso alla convention dell'Ulivo si è materializzato un misto tra Zelig e un Visitor: si trattava di Romano Prodi. >>

firmato:
http://www.resistere.it/images/tremonti2.jpg :eheh: