View Full Version : Moratti: diritto/dovere alla formazione fino a 18 anni
Moratti: scuola dell'obbligo fino a 18 anni
Varati due decreti legislativi che regolamentano la materia: dal 2004 obbligo a 16 anni, dal 2006 riforma a regime
ROMA - Nuovo passo in avanti della riforma della scuola. A scuola d'ora in avanti bisognerà restarci fino ai 18 anni. Ma se proprio non si vuole continuare, sarà obbligatorio dopo il primo ciclo scolastico, inserirsi in un percorso di formazione professionale. È quanto stabilito dai due decreti legislativi del ministro dell'Istruzione Letizia Moratti, approvati in via preliminare dal Consiglio dei Ministri. L'approvazione definitiva si avrà al momento in cui sarà verificata la copertutra finanziaria dei provvedimenti.
OBBLIGO SCOLASTICO - I due decreti approvati oggi segnano un'altra tappa della riforma della scuola in attuazione della legge del 2003; un momento importante nella lotta contro l'analfabetismo in Italia dopo l'innalzamento dell'età dell'obbligo a 14 anni, stabilito nel 1962 e a 15 in seguito alla riforma Berlinguer. Il primo dei due decreti denominato «Diritto-dovere» per sottolineare che oltre al diritto alla scolarizzazione, «esiste anche il dovere - ha spiegato il ministro Moratti - di adempimento delle famiglie, stabilisce l'obbligo all'istruzione o alla formazione per almeno dodici anni, o fino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età». Già dal prossimo anno scolastico 2004-2005 partirà il primo innalzamento della scolarità obbligatoria di un anno, passando dagli attuali nove a dieci, fino al raggiungimento complessivo del pieno regime. I Comuni vigileranno sull'adempimento delle norme da parte delle famiglie anche attraverso l'Anagrafe nazionale degli studenti istituita presso il Miur, che evidenzierà l'elenco nominativo degli eventuali abbandoni. Il Ministro ha dichiarato «l'intenzione di rivedere, in una direzione più dura, le sanzioni ai genitori inadempienti, per adattarle alle esigenze attuali. È prevista l'esenzione da qualsiasi tassa di frequenza per le scuole statali».
FORMAZIONE PROFESSIONALE - Per quanto riguarda il secondo decreto, viene riconosciuta la possibilità, per gli studenti che abbiano compiuto il quindicesimo anno d'età, di realizzare i corsi del secondo ciclo in alternanza scuola-lavoro, seguendo un percorso di formazione professionale, che potrá strutturarsi in stage presso enti pubblici e privati, compresi gli enti di ricerca, le imprese e il mondo del volontariato. Un provvedimento, come ha sottolineato il Ministro Moratti, resosi necessario per adeguare l'Italia ai parametri europei, dal momento che un' organizazione scolastica di questo tipo è già in vigore in paesi come Francia e Germania. Il passaggio degli studenti verrà seguito da un tutor formativo interno all'istituzione scolastica e da un tutor esterno per assistere lo studente nella struttura ospitante l'esperienza formativa, che garantirà il raggiungimento degli stessi valori di credito rispetto alla frequenza scolastica.
jumpermax
21-05-2004, 21:35
IMHO portare a 18 anni la scuola dell'obbligo è un grave errore... ci sarà l'ennesimo livellamento verso il basso, c'è gente che non è fatta per studiare e a scuola perde solo il suo tempo, oltre che a farlo perdere agli altri...
Originariamente inviato da jumpermax
IMHO portare a 18 anni la scuola dell'obbligo è un grave errore... ci sarà l'ennesimo livellamento verso il basso, c'è gente che non è fatta per studiare e a scuola perde solo il suo tempo, oltre che a farlo perdere agli altri...
concordo...
macche la moratti sembra fare una cosa giusta è voi a dar contro si vede che vi piace star dalla parte del torto :D
Ci sono percorsi differenziati per tutte le capacità.
Dai 15 ai 18 sono previsti anche percorsi misti scuola-lavoro, per chi non vuole continuare a studiare tra i banchi.. consentiranno a chi vuole di iniziare a lavorare, ma comunque in un ottica di formazione, sotto controllo e indirizzo da parte della scuola.
Originariamente inviato da Korn
macche la moratti sembra fare una cosa giusta è voi a dar contro si vede che vi piace star dalla parte del torto :D
secondo te sarebbe giusto che ragazzi che non hanno nessuna voglia di studiare e che se ne fregano delle istituzioni scolastiche restino a scuola fino a 18 anni??
jumpermax
21-05-2004, 21:41
Originariamente inviato da Korn
macche la moratti sembra fare una cosa giusta è voi a dar contro si vede che vi piace star dalla parte del torto :D
Da quello che ricordo io nella scuola dell'obbligo la selezione è minima, per non dire nulla, c'è gente che viene promossa solo per farla uscire più in fretta anche se quasi analfabeta. Cosa li tieni a fare a scuola delle persone così?
sono minorenni da recuperare non da alienare, poi come diceva il samu il percorso viene articolato in maniera diversa a seconda delle scelte del pupone
A scuola fino a 18 anni
e alternanza studio lavoro
Dall'anno prossimo l'istruzione sarà obbligatoria fino ai 16
ROMA - Tutti dietro i banchi fino a 18 anni, sarà possibile alternare scuola-lavoro. Sono queste le novità dei due decreti legislativi approvati oggi in via preliminare dal Consiglio dei ministri. I decreti introducono anche il concetto di "diritto/dovere all'istruzione", che sostituisce quello di obbligo scolastico, e la gratuità totale della scuola di Stato.
La riforma, fa sapere il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti, sarà applicata in maniera graduale. Dal 2004-2005 partirà un primo innalzamento dell'obbligo, limitato ad un solo anno, quindi fino a 16. A riforma completata, il diritto/dovere all'istruzione durerà dodici anni, o almeno fino al conseguimento di un titolo entro il diciottesimo anno di età. Non sono state ancora stabilite le tappe che porteranno a questo traguardo.
Gli studenti che abbiano compiuto 15 anni, potranno realizzare i corsi del secondo ciclo di studi alternando scuola e lavoro. "Questo percorso formativo", ha spiegato la Moratti, "viene attuato sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica per consentire ai giovani di acquisire, oltre alle conoscenze di base, anche le competenze spendibili sul mercato del lavoro".
Nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, il ministro ha risposto anche alle critiche di chi, nell'opposizione teme che il concetto di diritto/dovere all'istruzione renda meno stringente l'obbligo scolastico: "L'obbligo è obbligo", ha detto il ministro. "Abbiamo modificato le parole per far capire che c'è un diritto delle famiglie a pretendere questo servizio, ma anche un dovere dei genitori, sanzionabile, di mandare i figli a scuola".
Secondo il decreto, i comuni dovranno vigilare sui genitori, assicurandosi che adempiano al dovere di istruzione e formazione dei figli. L'Anagrafe nazionale degli studenti, istituita presso il ministero dell'Istruzione, evidenzierà i casi di abbandono scolastico.
Infine, il decreto prevede l'esenzione completa da qualsiasi tassa di frequenza per le scuole statali. Dal prossimo anno scolastico partirà la gratuità per i primi due anni degli istituti superiori. Non si sa ancora quando l'esenzione verrà estesa a tutti e dodici gli anni dell'obbligo.
Linux&Xunil
21-05-2004, 21:43
Originariamente inviato da jumpermax
IMHO portare a 18 anni la scuola dell'obbligo è un grave errore... ci sarà l'ennesimo livellamento verso il basso, c'è gente che non è fatta per studiare e a scuola perde solo il suo tempo, oltre che a farlo perdere agli altri...
Ci sono tanti tipi di scuole in cui studiare.
La Moratti mica ha detto che tutti devono fare versioni di greco sino a 18 anni.
Se la riforma prevede anche un buon indirizzamento verso le professionali puo essere una cosa molto positiva.
l'ignoranza in un paese in cui c'è la possibilità di ricevere un'istruzione per me è inconcepibile.
sono d'accordo con la Moratti, una volta tanto.
jumpermax
21-05-2004, 21:50
Originariamente inviato da gtr84
l'ignoranza in un paese in cui c'è la possibilità di ricevere un'istruzione per me è inconcepibile.
sono d'accordo con la Moratti, una volta tanto.
io temo invece che questo darà la molla ad un drastico calo nella qualità dello studio, non basta legare la gente ai banchi per farne degli studenti.
Originariamente inviato da jumpermax
io temo invece che questo darà la molla ad un drastico calo nella qualità dello studio, non basta legare la gente ai banchi per farne degli studenti.
Negli articoli che ho postato, è scritto chiaramente che nessuno viene legato ai banchi.. ci sono percorsi professionalizzanti e percorsi scuola-lavoro.
Questa volta approvo la Moratti, mi sembra piu` che sensato.
Come avete gia` detto ci sono parecchie alternative per le medie superiori.
jumpermax
21-05-2004, 22:00
Originariamente inviato da SaMu
Negli articoli che ho postato, è scritto chiaramente che nessuno viene legato ai banchi.. ci sono percorsi professionalizzanti e percorsi scuola-lavoro.
Ho capito Samu quello che intendi, ma la realtà che ricordo io della scuola è ben diversa. Già alle medie c'erano dei ragazzi parcheggiati in attesa di scappare via, qualcuno di loro era quasi analfabeta. Recupero? Nessuno li promuovevano d'ufficio perché tanto passare altro tempo tra quei muri non sarebbe servito a nulla. A me questa sa dell'ennesima riforma buona solo sulla carta, che non tiene conto di quale sia la realtà delle cose. La realtà è che cultura e studio non sono più gli strumenti con cui puoi farti una posizione, forse lo era 30 anni fa oggi con il diplomificio di massa è solo un pezzo di carta straccia che non vuol dire nulla se l'hai preso di sfuggita senza badare molto a quello che facevi.
Originariamente inviato da jumpermax
Ho capito Samu quello che intendi, ma la realtà che ricordo io della scuola è ben diversa. Già alle medie c'erano dei ragazzi parcheggiati in attesa di scappare via, qualcuno di loro era quasi analfabeta. Recupero? Nessuno li promuovevano d'ufficio perché tanto passare altro tempo tra quei muri non sarebbe servito a nulla. A me questa sa dell'ennesima riforma buona solo sulla carta, che non tiene conto di quale sia la realtà delle cose. La realtà è che cultura e studio non sono più gli strumenti con cui puoi farti una posizione, forse lo era 30 anni fa oggi con il diplomificio di massa è solo un pezzo di carta straccia che non vuol dire nulla se l'hai preso di sfuggita senza badare molto a quello che facevi.
Tendo ad essere d'accordo. In effetti già ora esiste comunque un Obbligo Formativo; l'innalzamento dell'età penso non ottenga effetti positivi. Anche a fronte della diminuzione del parco studenti avverrà un sicuro livellamento (verso il basso, come sempre avviene quando si allarga il target) del livello medio. Già ora per "tenersi" ed invogliare gli studenti a frequentare una scuola piuttosto che un'altra si tende, nemmeno troppo velatamente, d una "spinta" di massa.
ciao
Li conosco bene quei ragazzi Jumper.. da 7 anni una mattina/pomeriggio alla settimana insegno matematica a ragazzi con situazioni problematiche, come "doposcuola" dopo la scuola normale, o come "scuola popolare" cioè preparazione da "privatisti" all'esame di III media.. dato che la scuola, non li vuole più.
Certo tutto dipende da come sarà attuata.. da come lavoreranno le singole scuole, i singoli professori.. una riforma può essere anche ottima sulla carta, ma poi sono le persone a renderla reale.
Però dico che se dopo la III media, alcuni ragazzi invece che essere mandati allo sbaraglio, fossero seguiti dalla scuola.. in un percorso scuola-lavoro.. lavorando magari part time, collocati direttamente dalla scuola, e insieme continuare a fare formazione a scuola, informatica e inglese per esempio.. sarebbe molto positivo.
Certo la scuola deve prendersi un compito in più.. aprirsi all'esterno, seguire cosa fanno questi ragazzi anche fuori, diventare responsabile dei loro primi anni di lavoro.. secondo me se i professori la prendono come una sfida, come un arricchimento alla loro professione (che dovrebbe essere educare, non trasferire nozioni dai libri ai quaderni degli studenti), diventa un'opportunità per tutti.
Anche le famiglie devono collaborare, questo è sicuro.. abbandonare il mito "mio figlio lo mando al liceo, che è intelligente deve solo impegnarsi".. ogni ragazzo dovrebbe seguire il percorso per cui è realisticamente portato.. in questo, servirebbe una rivoluzione anche "culturale" per cui se dici alla gente "vado alla scuola professionale" la gente deve pensare che stai imparando a fare bene un mestiere, non che sei un deficiente che non riesce a esser promosso alle superiori.
Linux&Xunil
21-05-2004, 22:49
Originariamente inviato da Virzuk
Tendo ad essere d'accordo. In effetti già ora esiste comunque un Obbligo Formativo; l'innalzamento dell'età penso non ottenga effetti positivi. Anche a fronte della diminuzione del parco studenti avverrà un sicuro livellamento (verso il basso, come sempre avviene quando si allarga il target) del livello medio. Già ora per "tenersi" ed invogliare gli studenti a frequentare una scuola piuttosto che un'altra si tende, nemmeno troppo velatamente, d una "spinta" di massa.
ciao
Sei Luciano?
Originariamente inviato da Linux&Xunil
Sei Luciano?
:eek: Stesso avatar.
cmq sono d'accordo sull'innalzamento dell'obbligo, adesso vediamo però tutto il resto della riforma se è decente o no.
sono d'accordo, sarà da vedere l'organizzazione di questi corsi misti scuola/lavoro
Originariamente inviato da dibe
secondo te sarebbe giusto che ragazzi che non hanno nessuna voglia di studiare e che se ne fregano delle istituzioni scolastiche restino a scuola fino a 18 anni??
Anche quando ci fu la riforma Gentile che portò l'obbligo a 14 anni si diceva la stessa cosa. ;)
altro che casa delle libertà,
casa di detenzione !!
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