SweetHawk
29-04-2004, 19:02
La manifestazione di Roma organizzata dai familiari degli ostaggi italiani in Iraq si è conclusa in S.Pietro. Un tappeto di bandiere della pace, senza simboli politici, ha ricoperto Lungotevere Castello, il tratto di strada che da Castel S.Angelo porta a via della Conciliazione. I familiari dei rapiti, alla testa del corteo, sono stati accolti dalla gente con un lungo applauso. "Liberateli, liberateli", ha gridato la mamma di Salvatore Stefio.
Il corteo, composto da 5mila persone, si è sciolto in San Pietro. "Ringrazio tutti - ha detto Angelo Stefio, padre di Salvatore - qui oggi siamo tutti fratelli e la speranza non va mai persa". "Tutto ciò è bellissimo - ha aggiunto Antonella Agliana, sorella di Maurizio - è una speranza in più e ci auguriamo che tutto si concluda al più presto".
Il messaggio del Papa
Letto da monsignor Giovanni Lajolo, chiede la liberazione degli ostaggi. Giovanni Paolo II "in nome dell'unico Dio, che tutti ci giudicherà, rinnova ai rapitori la sua pressante supplica di voler ridare prontamente le persone rapite alle loro famiglie". Nell'appello, Giovanni Paolo II invia il suo incoraggiamento ai rapiti, afferma di "non dubitare" che si sta facendo tutto il possibile per liberarli e ringrazia "quanti operano per ristabilire in Iraq un clima di riconciliazione e di dialogo in vista del recupero della piena sovranità ed indipendenza del Paese, in condizioni di sicurezza per tutta la popolazione".
Intanto dall'Iraq giungono segnali positivi per la liberazione dei tre italiani. Nelle ultime ore si registra un cauto ottimismo, avvalorato dalle parole di Jabbar al Kubaisi, leader della cosiddetta Resistenza patriottica irachena. Proprio lui si è detto ottimista: le speranze per la liberazione "sono migliori rispetto a due, tre giorni fa". Ma i servizi segreti italiani, attraverso fonti attendibili, fanno sapere che occorre molta cautela. Le trattative sarebbero ancora in corso.
Mentre a Baghdad si tratta a Roma si spera. La prima speranza dei familiari è che in piazza arrivino in molti. Unica bandiera consentita, quella arcobaleno della pace, per chiedere un ecumenico stop alla guerra. Non si andrà più in là di una rivendicazione umanitaria. Non si chiederà cioé, come vorrebbero i rapitori, il ritiro delle truppe italiane dall'Iraq.
Secondo indiscrezione pare che una volta in San Pietro sarà consegnato un messaggio di solidarietà alle famiglie dei rapiti proprio dal Papa. E per i siciliani che non potranno essere a Roma, è stato organizzato un corteo simultaneo anche a Catania, dove risiede la famiglia Stefio.
La manifestazione in video su Al Jazeera e Al Arabiya
Intanto è stato reso noto che anche sullo schermo della tv del Qatar, Al Jazeera, oltre che sull'emittente satellitare araba Al Arabiya, è apparsa la notizia dell'appello di Giovanni Paolo II per la liberazione degli ostaggi. Il testo della notizia è: "Il Papa esorta i rapitori, a nome del Dio unico, a liberare gli ostaggi italiani". Le immagini sono durate pochi secondi e hanno inquadrato alcune persone, tra le quali una donna bionda con una giacca nera, nella zona di Castel Sant'Angelo. L'annunciatrice ha dato brevemente notizia della manifestazione per la liberazione degli ostaggi.
Immediata risposta dall'Iraq. Al Kubaisi:"Condizione per il rilascio"
La liberazione dei tre ostaggi italiani potrebbe avvenire se vanno in Iraq tre esponenti di rilievo del movimento pacifista "antimperialista e contro la guerra". Lo ha detto il leader dei campi antimperialisti, Moreno Pasquinelli, che sta partecipando alla manifestazione in Piazza San Pietro e che dice di avere avuto assicurazioni in tal senso da Jabbar Al Kubaisi, leader della cosiddetta Resistenza Patriottica Irachena.
Mentre partecipava al corteo di Roma Pasquinelli avrebbe ricevuto un messaggio telefonico dal leader dell'Alleanza patriottica irachena, Al Kubaisi, in cui viene specificato che i tre ostaggi italiani in mano ai terroristi potrebbero essere rilasciati se verranno inviati in Iraq esponenti del Movimento Antimperialista, il cui leader è lo stesso Moreno Pasquinelli. Nel messaggio si dice che gli ostaggi verrebbero rilasciati soltanto ai membri di questa movimento e a nessun altro, né a rappresentanti diplomatici del governo italiano né alle autorità militari.
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SONO FELICE
Il corteo, composto da 5mila persone, si è sciolto in San Pietro. "Ringrazio tutti - ha detto Angelo Stefio, padre di Salvatore - qui oggi siamo tutti fratelli e la speranza non va mai persa". "Tutto ciò è bellissimo - ha aggiunto Antonella Agliana, sorella di Maurizio - è una speranza in più e ci auguriamo che tutto si concluda al più presto".
Il messaggio del Papa
Letto da monsignor Giovanni Lajolo, chiede la liberazione degli ostaggi. Giovanni Paolo II "in nome dell'unico Dio, che tutti ci giudicherà, rinnova ai rapitori la sua pressante supplica di voler ridare prontamente le persone rapite alle loro famiglie". Nell'appello, Giovanni Paolo II invia il suo incoraggiamento ai rapiti, afferma di "non dubitare" che si sta facendo tutto il possibile per liberarli e ringrazia "quanti operano per ristabilire in Iraq un clima di riconciliazione e di dialogo in vista del recupero della piena sovranità ed indipendenza del Paese, in condizioni di sicurezza per tutta la popolazione".
Intanto dall'Iraq giungono segnali positivi per la liberazione dei tre italiani. Nelle ultime ore si registra un cauto ottimismo, avvalorato dalle parole di Jabbar al Kubaisi, leader della cosiddetta Resistenza patriottica irachena. Proprio lui si è detto ottimista: le speranze per la liberazione "sono migliori rispetto a due, tre giorni fa". Ma i servizi segreti italiani, attraverso fonti attendibili, fanno sapere che occorre molta cautela. Le trattative sarebbero ancora in corso.
Mentre a Baghdad si tratta a Roma si spera. La prima speranza dei familiari è che in piazza arrivino in molti. Unica bandiera consentita, quella arcobaleno della pace, per chiedere un ecumenico stop alla guerra. Non si andrà più in là di una rivendicazione umanitaria. Non si chiederà cioé, come vorrebbero i rapitori, il ritiro delle truppe italiane dall'Iraq.
Secondo indiscrezione pare che una volta in San Pietro sarà consegnato un messaggio di solidarietà alle famiglie dei rapiti proprio dal Papa. E per i siciliani che non potranno essere a Roma, è stato organizzato un corteo simultaneo anche a Catania, dove risiede la famiglia Stefio.
La manifestazione in video su Al Jazeera e Al Arabiya
Intanto è stato reso noto che anche sullo schermo della tv del Qatar, Al Jazeera, oltre che sull'emittente satellitare araba Al Arabiya, è apparsa la notizia dell'appello di Giovanni Paolo II per la liberazione degli ostaggi. Il testo della notizia è: "Il Papa esorta i rapitori, a nome del Dio unico, a liberare gli ostaggi italiani". Le immagini sono durate pochi secondi e hanno inquadrato alcune persone, tra le quali una donna bionda con una giacca nera, nella zona di Castel Sant'Angelo. L'annunciatrice ha dato brevemente notizia della manifestazione per la liberazione degli ostaggi.
Immediata risposta dall'Iraq. Al Kubaisi:"Condizione per il rilascio"
La liberazione dei tre ostaggi italiani potrebbe avvenire se vanno in Iraq tre esponenti di rilievo del movimento pacifista "antimperialista e contro la guerra". Lo ha detto il leader dei campi antimperialisti, Moreno Pasquinelli, che sta partecipando alla manifestazione in Piazza San Pietro e che dice di avere avuto assicurazioni in tal senso da Jabbar Al Kubaisi, leader della cosiddetta Resistenza Patriottica Irachena.
Mentre partecipava al corteo di Roma Pasquinelli avrebbe ricevuto un messaggio telefonico dal leader dell'Alleanza patriottica irachena, Al Kubaisi, in cui viene specificato che i tre ostaggi italiani in mano ai terroristi potrebbero essere rilasciati se verranno inviati in Iraq esponenti del Movimento Antimperialista, il cui leader è lo stesso Moreno Pasquinelli. Nel messaggio si dice che gli ostaggi verrebbero rilasciati soltanto ai membri di questa movimento e a nessun altro, né a rappresentanti diplomatici del governo italiano né alle autorità militari.
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SONO FELICE