Andreucciolo
20-04-2004, 16:48
L'esposto sara' inviato alla Procura di Roma
Telekom, commissari Cdl denunciano Prodi e Fassino
Sotto accusa la loro assenza alle previste audizioni. Minniti e Kessler: ''Trantino ha perso la testa''. Lauria: ''Iniziativa velleitaria e provocatoria''
Il presidente della commissione parlamentare Telekom Serbia, Enzo Trantino
(foto Infophoto)
Roma, 20 apr. - (Adnkronos) -
Senatori e deputati della Casa delle Liberta' componenti della commissione parlamentare Telekom Serbia invieranno un esposto-denuncia alla Procura di Roma contro Romano Prodi e Piero Fassino per ''l'inosservanza di un atto legalmente dato'' (art. 650 del Codice penale).
Nell'esposto-denuncia si punta l'indice contro l'assenza del presidente della Commissione europea e del segretario dei Ds alle previste audizioni.
La prima reazione e' del capogruppo dimissionario della Margherita della Commissione Telekom Serbia, Michele Lauria che parla di ''iniziativa velleitaria e provocatoria'' che ''costituisce un'ulteriore prova dello spirito partigiano e avventato che ha caratterizzato da sempre l'attivita' dell'organo parlamentare''. E aggiunge: ''L'unico atto dovuto, coerente e responsabile, erano e sono semmai -spiega il parlamentare- le dimissioni di quanti sono rimasti in commissione a seguito delle inquietanti vicende di inquinamento e depistaggio sinora concretamente emerse. Assurda e grottesca la pretesa -conclude Lauria- che Prodi e Fassino, i quali hanno reiterato la loro disponibilita' ad essere sentiti in un contesto diverso, ovvero una nuova commissione, potessero essere uditi alla presenza di alcuni personaggi che con le loro azioni hanno screditato totalmente l'attivita' della commissione solo per consentire loro una gratuita e pretestuosa campagna propagandistica''.
''Il presidente Trantino ha perso la testa -dichiarano Marco Minniti e Giovanni Kessler, capigruppo Ds in commissione Difesa e Telekom Serbia-. Ricorrere alle denunce per far punire Prodi e Fassino per la mancata comparizione da' il segno di quello a cui oggi e' ridotta la commissione Telekom Serbia''.
''Pensare di ricorrere alla procedura penale per ripristinare l'onore perduto e' disegno vano e insensato -aggiungono i due esponenti Ds-. D'altra parte, con le loro dichiarazioni ai magistrati di Torino, Prodi e Fassino hanno dimostrato la loro volonta' di chiarire ogni aspetto della vicenda Telekom. Quello che il presidente Trantino non capisce o finge di non capire e' che il problema non e' la volonta' di Prodi, Dini e Fassino di collaborare, ma la assoluta inaffidabilita' di questa commissione cosi' come gia' ampiamente provato''.
Una bocciatura all'iniziativa della commissione Telekom Serbia arriva anche dal vice presidente del Senato, Roberto Calderoli. ''Personalmente penso che l'iniziativa di denunciare Prodi e Fassino alla magistratura sia veramente una grossa cretinata -dice Calderoli-. ''Mi sembra improbabile, viste le esperienze del passato, che il lupo inizi a mangiare il lupo. La loro indisponibilita' -commenta il senatore leghista- a presentarsi in Commissione, nascondendosi dietro gli scudi dei privilegi dei politici, e' gia' per me una sentenza di condanna politica nei confronti dei loro comportamenti di oggi e di allora''.
Fonte: ADN Kronos.
Telekom, commissari Cdl denunciano Prodi e Fassino
Sotto accusa la loro assenza alle previste audizioni. Minniti e Kessler: ''Trantino ha perso la testa''. Lauria: ''Iniziativa velleitaria e provocatoria''
Il presidente della commissione parlamentare Telekom Serbia, Enzo Trantino
(foto Infophoto)
Roma, 20 apr. - (Adnkronos) -
Senatori e deputati della Casa delle Liberta' componenti della commissione parlamentare Telekom Serbia invieranno un esposto-denuncia alla Procura di Roma contro Romano Prodi e Piero Fassino per ''l'inosservanza di un atto legalmente dato'' (art. 650 del Codice penale).
Nell'esposto-denuncia si punta l'indice contro l'assenza del presidente della Commissione europea e del segretario dei Ds alle previste audizioni.
La prima reazione e' del capogruppo dimissionario della Margherita della Commissione Telekom Serbia, Michele Lauria che parla di ''iniziativa velleitaria e provocatoria'' che ''costituisce un'ulteriore prova dello spirito partigiano e avventato che ha caratterizzato da sempre l'attivita' dell'organo parlamentare''. E aggiunge: ''L'unico atto dovuto, coerente e responsabile, erano e sono semmai -spiega il parlamentare- le dimissioni di quanti sono rimasti in commissione a seguito delle inquietanti vicende di inquinamento e depistaggio sinora concretamente emerse. Assurda e grottesca la pretesa -conclude Lauria- che Prodi e Fassino, i quali hanno reiterato la loro disponibilita' ad essere sentiti in un contesto diverso, ovvero una nuova commissione, potessero essere uditi alla presenza di alcuni personaggi che con le loro azioni hanno screditato totalmente l'attivita' della commissione solo per consentire loro una gratuita e pretestuosa campagna propagandistica''.
''Il presidente Trantino ha perso la testa -dichiarano Marco Minniti e Giovanni Kessler, capigruppo Ds in commissione Difesa e Telekom Serbia-. Ricorrere alle denunce per far punire Prodi e Fassino per la mancata comparizione da' il segno di quello a cui oggi e' ridotta la commissione Telekom Serbia''.
''Pensare di ricorrere alla procedura penale per ripristinare l'onore perduto e' disegno vano e insensato -aggiungono i due esponenti Ds-. D'altra parte, con le loro dichiarazioni ai magistrati di Torino, Prodi e Fassino hanno dimostrato la loro volonta' di chiarire ogni aspetto della vicenda Telekom. Quello che il presidente Trantino non capisce o finge di non capire e' che il problema non e' la volonta' di Prodi, Dini e Fassino di collaborare, ma la assoluta inaffidabilita' di questa commissione cosi' come gia' ampiamente provato''.
Una bocciatura all'iniziativa della commissione Telekom Serbia arriva anche dal vice presidente del Senato, Roberto Calderoli. ''Personalmente penso che l'iniziativa di denunciare Prodi e Fassino alla magistratura sia veramente una grossa cretinata -dice Calderoli-. ''Mi sembra improbabile, viste le esperienze del passato, che il lupo inizi a mangiare il lupo. La loro indisponibilita' -commenta il senatore leghista- a presentarsi in Commissione, nascondendosi dietro gli scudi dei privilegi dei politici, e' gia' per me una sentenza di condanna politica nei confronti dei loro comportamenti di oggi e di allora''.
Fonte: ADN Kronos.