View Full Version : Chernobyl
Stupendo :(
http://www.angelfire.com/extreme4/kiddofspeed/
Quincy_it
08-04-2004, 13:59
Già postato qui (http://forum.hwupgrade.it/showthread.php?s=&threadid=654218). Cmq fanno impressione quelle foto. :(
Phantom II
08-04-2004, 14:24
Impressionante :(
Che ne pensate del fatto che sia in lavorazione un video gioco che si basa, anche se solo in parte, sulla tragedia di Chernobyl?
Quincy_it
08-04-2004, 14:26
Originariamente inviato da Phantom II
Impressionante :(
Che ne pensate del fatto che sia in lavorazione un video gioco che si basa, anche se solo in parte, sulla tragedia di Chernobyl?
Si tratta di STALKER
1) E' solo in parte basato sul disastro nucleare.
2) E' servito e servirà a non dimenticare.
Non vedo cosa ci dovrebbe essere di male. In fin dei conti giochi ambientati sulla IIa guerra mondiale, sul Vietnam, ecc si sprecano.
Phantom II
08-04-2004, 14:33
Originariamente inviato da Quincy_it
Non vedo cosa ci dovrebbe essere di male. In fin dei conti giochi ambientati sulla IIa guerra mondiale, sul Vietnam, ecc si sprecano.
La penso anche io come te, ho fatto la domanda perchè alcuni hanno trovato che il gioco sia di cattivo gusto.
ChristinaAemiliana
08-04-2004, 14:40
Un comodissimo copia e incolla...:D :D :D
Dunque, come sapete l'incidente di Chernobyl avvenne nel 1986, quando ancora c'era l'URSS.
Nella centrale nucleare di Chernobyl c'erano quattro reattori di tipo RBMK. Questi sono reattori ad ossido di uranio debolmente arricchito, moderati a grafite e refrigerati ad acqua: essenzialmente, moderatore a parte, sono analoghi ai PWR, i reattori ad acqua in pressione occidentali, la filiera di maggior successo (quasi tutti i reattori moderni sono PWR).
La differenza fondamentale tra i PWR e gli RBMK è che questi ultimi sono privi del contenitore esterno di sicurezza. Va ricordato che l'incidente di Three Miles Island, analogo a quello di Chernobyl ma accaduto in USA nel 1979 a un reattore PWR dotato di contenitore, non ha fatto praticamente danni.
Ma torniamo ai fatti di Chernobyl. La centrale come ho detto contava quattro unità uguali da circa 1000 MW. Il reattore che ebbe l'incidente, l'unità 4, era il più nuovo. Si desiderava fare un esperimento per vedere per quanto tempo continuasse a girare l'alternatore avendo staccato la turbina. Al momento di effettuare il test non era presente un ing nucleare e così la supervisione venne affidata a un ing elettrotecnico che ovviamente non aveva le conoscenze adatte a gestire una tale responsabilità. In estrema sintesi l'incidente avvenne perché vennero buttate giù le barre di controllo per abbassare la potenza, in seguito vennero rialzate ma il reattore divenne sopracritico (ossia la reazione a catena cominciò a crescere in maniera incontrollata) per un errore di progetto che fa sì che la potenza aumenti anziché diminuire quando la temperatura sale: in gergo tecnico si dice che un reattore così ha il coefficiente di temperatura positivo. In un PWR il coefficiente di temperatura è negativo perché va da sè che questa sia una sicurezza intrinseca del reattore, visto che nell'eventualità in cui la temperatura iniziasse a salire la potenza tenderebbe ad abbassarsi. In un RBMK questo non succede, quindi la potenza in eccesso ha fatto evaporare l'acqua di raffreddamento; questo ha causato da una parte la fusione della guaina del combustibile con conseguente fuoriuscita dei prodotti di fissione, e dall'altra un aumento di pressione. L'aumento di pressione ha scoperchiato il reattore. Nel frattempo lo zirconio della guaina del combustibile ha reagito con l'acqua: questa è una reazione esotermica (cioè, produce energia sotto forma di calore) che si attiva ad alta temperatura. La temperatura quindi è ancora aumentata. La grafite (il moderatore del reattore, presente in grandi quantità) allora ha cominciato a bruciare (si tratta pur sempre di carbonio!) ed ha creato una colonna di prodotti di combustione gassosi (analoghi ai gas di scarico di una macchina, per intenderci) che è uscita dal reattore salendo verso l'alto e recando con sè tutti i prodotti di fissione gassosi. Il vento ha fatto il resto e tali effluenti sono arrivati in mezzo mondo. In molte nazioni pioveva e quindi gli isotopi radioattivi sono arrivati a terra in quantità concentrata.
Da quanto detto si evince che la causa dell'incidente è dovuta alla progettazione non adeguata dell'impianto e alla sua gestione del tutto inefficiente, prima e dopo l'incidente stesso.
I morti in seguito all'incidente furono 40. La stima di quattrocentomila vittime, comprensiva degli effetti ritardati, mi sembra esagerata, tuttavia è anche vero che, considerato il regime che vigeva in quei luoghi all'epoca, lo stato di emergenza è stato gestito in maniera che definirei quasi folle: popolazione civile evacuata con giorni di ritardo, giovani soldati mandati senza protezione all'interno dell'impianto, notizie incomplete e devianti fornite ai governi esteri...l'autrice del reportage ha ragione quando dice che tutto ciò che è stato fatto in realtà lo sapranno se va bene i nostri nipoti.
Sono impressionanti le foto dei mezzi dei pompieri, comunque, quando dice che quella gente non fu avvisata di cosa andavano a spegnere, e credevano che fosse un normale incendio.
The fire engines never returned in their garages, and the firemen never returned to their homes.
These fire engines are some of the most radioactive objects in all of Chernobyl. The firemen were the first on the scene, and they thought it was an ordinary fire. No one told them, what they were really dealing with.
http://www.angelfire.com/extreme4/kiddofspeed/image7.1.jpg
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Un comodissimo copia e incolla...:D :D :D
[...]
Lo sappiamo che ormai te c'hai i template per 'sti post :D
ChristinaAemiliana
08-04-2004, 14:56
Originariamente inviato da gpc
Lo sappiamo che ormai te c'hai i template per 'sti post :D
In realtà questo è un copia e incolla parziale da un breve articolo che ho scritto oggi per quanto riguarda la parte "tecnica" centrale, ma anche un copia e incolla totale dal post che ho scritto di là a partire dall'articolo succitato...:fiufiu:
Quindi insomma, il lavoro risale a stamattina perciò è abbastanza "originale"...ciò non toglie che questo post ora me lo sia archiviato in un file di testo per usi futuri...:sborone:
Topic ricorsivo, post ricorsivo! :stordita: :D
Phantom II
08-04-2004, 14:58
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Un comodissimo copia e incolla...:D :D :D
Dunque, come sapete l'incidente di Chernobyl avvenne nel 1986, quando ancora c'era l'URSS.
Nella centrale nucleare di Chernobyl c'erano quattro reattori di tipo RBMK. Questi sono reattori ad ossido di uranio debolmente arricchito, moderati a grafite e refrigerati ad acqua: essenzialmente, moderatore a parte, sono analoghi ai PWR, i reattori ad acqua in pressione occidentali, la filiera di maggior successo (quasi tutti i reattori moderni sono PWR).
La differenza fondamentale tra i PWR e gli RBMK è che questi ultimi sono privi del contenitore esterno di sicurezza. Va ricordato che l'incidente di Three Miles Island, analogo a quello di Chernobyl ma accaduto in USA nel 1979 a un reattore PWR dotato di contenitore, non ha fatto praticamente danni.
Ma torniamo ai fatti di Chernobyl. La centrale come ho detto contava quattro unità uguali da circa 1000 MW. Il reattore che ebbe l'incidente, l'unità 4, era il più nuovo. Si desiderava fare un esperimento per vedere per quanto tempo continuasse a girare l'alternatore avendo staccato la turbina. Al momento di effettuare il test non era presente un ing nucleare e così la supervisione venne affidata a un ing elettrotecnico che ovviamente non aveva le conoscenze adatte a gestire una tale responsabilità. In estrema sintesi l'incidente avvenne perché vennero buttate giù le barre di controllo per abbassare la potenza, in seguito vennero rialzate ma il reattore divenne sopracritico (ossia la reazione a catena cominciò a crescere in maniera incontrollata) per un errore di progetto che fa sì che la potenza aumenti anziché diminuire quando la temperatura sale: in gergo tecnico si dice che un reattore così ha il coefficiente di temperatura positivo. In un PWR il coefficiente di temperatura è negativo perché va da sè che questa sia una sicurezza intrinseca del reattore, visto che nell'eventualità in cui la temperatura iniziasse a salire la potenza tenderebbe ad abbassarsi. In un RBMK questo non succede, quindi la potenza in eccesso ha fatto evaporare l'acqua di raffreddamento; questo ha causato da una parte la fusione della guaina del combustibile con conseguente fuoriuscita dei prodotti di fissione, e dall'altra un aumento di pressione. L'aumento di pressione ha scoperchiato il reattore. Nel frattempo lo zirconio della guaina del combustibile ha reagito con l'acqua: questa è una reazione esotermica (cioè, produce energia sotto forma di calore) che si attiva ad alta temperatura. La temperatura quindi è ancora aumentata. La grafite (il moderatore del reattore, presente in grandi quantità) allora ha cominciato a bruciare (si tratta pur sempre di carbonio!) ed ha creato una colonna di prodotti di combustione gassosi (analoghi ai gas di scarico di una macchina, per intenderci) che è uscita dal reattore salendo verso l'alto e recando con sè tutti i prodotti di fissione gassosi. Il vento ha fatto il resto e tali effluenti sono arrivati in mezzo mondo. In molte nazioni pioveva e quindi gli isotopi radioattivi sono arrivati a terra in quantità concentrata.
Da quanto detto si evince che la causa dell'incidente è dovuta alla progettazione non adeguata dell'impianto e alla sua gestione del tutto inefficiente, prima e dopo l'incidente stesso.
I morti in seguito all'incidente furono 40. La stima di quattrocentomila vittime, comprensiva degli effetti ritardati, mi sembra esagerata, tuttavia è anche vero che, considerato il regime che vigeva in quei luoghi all'epoca, lo stato di emergenza è stato gestito in maniera che definirei quasi folle: popolazione civile evacuata con giorni di ritardo, giovani soldati mandati senza protezione all'interno dell'impianto, notizie incomplete e devianti fornite ai governi esteri...l'autrice del reportage ha ragione quando dice che tutto ciò che è stato fatto in realtà lo sapranno se va bene i nostri nipoti.
Sull'incidente avvenuto in Giappone nel '98 o '99 (non mi ricordo ocn precisone la data) mi sai dire qualcosa?
ChristinaAemiliana
08-04-2004, 15:15
Originariamente inviato da Phantom II
Sull'incidente avvenuto in Giappone nel '98 o '99 (non mi ricordo ocn precisone la data) mi sai dire qualcosa?
Certo...l'incidente di Tokaimura, a settembre del 1999. :)
L'incidente è avvenuto in un impianto per la preparazione del combustibile nucleare, ma per quanto riguarda la sconsideratezza ha molte similitudini con quello di Chernobyl.
In estrema sintesi, ignorando le prescrizioni di sicurezza è stato ordinato agli operai di intensificare la produzione di combustibile. Come conseguenza, nella fase di purificazione sono state versate in una vasca 16 kg di uranio al posto dei 3 previsti dalle norme.
Ovviamente tale ordine è stato dato da personale non qualificato, perché qualsiasi tecnico nucleare, anche uno studente, avrebbe saputo che così facendo si oltrepassava la massa critica corrispondente a quella geometria.
La reazione nucleare è iniziata e per intenderci il fenomeno era paragonabile a un piccolo reattore lasciato scoperto, non a una esplosione stile Hiroshima.
A questo punto ci sono stati altri problemi dovuti all'inefficienza dei responsabili: non si sapeva come affrontare l'emergenza e addirittura non era stato predisposto nemmeno un piano di evacuazione per la popolazione civile (in occidente questo piano di emergenza deve essere preparato prima di costruire la centrale e deve essere presentato insieme al progetto alle autorità competenti).
Dopo l'incidente è stato dichiarato alla stampa che tre lavoratori erano stati fortemente irraggiati e versavano in condizioni critiche. Più tardi si è diffusa la notizia, mai confermata con certezza, che costoro (chiamati in seguito "i kamikaze di Tokaimura") siano stati mandati a morire consapevolmente, allo scopo di fermare la reazione che andava avanti ormai da un giorno e nessuno sapeva come arrestare in maniera remota. Ma nulla di ciò è stato mai confermato.
Comunque siano andate le cose, la reazione è stata arrestata e in seguito coloro che hanno lavorato alla bonifica dell'impianto sono stati accuratamente monitorati e non hanno preso dosi superiori ai limiti imposti per i lavoratori del settore.
Ancora una volta, quindi, errore umano e assoluta sconsideratezza nel non predisporre adeguate misure di sicurezza.
Phantom II
08-04-2004, 15:33
Già che ci sei mi diresti qualcosa sull'incidente americano del '79? Io non ne so praticamente nulla. Volevo poi chiederti se oltre a questi 3 incidenti di cui abbiamo parlato se ne sono verificati altri.
Grazie per le risposte :)
Belzebub
08-04-2004, 15:42
5 mesi fa sono stato in Bielorussia per un breve periodo lavorativo:
(Chernobil si trova(va) in ucraina al confine con la bielorussia)
tutt'ora dopo 20 anni i cittadini della grande russia bianca (bianca sta per "indipendente" no per "popolata da europei") non possono cogliere (come da millenaria tradizione) i funghetti nei boschetti di Minsk a causa del contenuto radiattivo del terreno....
non so se c'è un fondamento scientifico o è solo paura... fattostà che in bielorussia non mangiano funghetti!
ChristinaAemiliana
08-04-2004, 16:39
Originariamente inviato da Phantom II
Già che ci sei mi diresti qualcosa sull'incidente americano del '79? Io non ne so praticamente nulla. Volevo poi chiederti se oltre a questi 3 incidenti di cui abbiamo parlato se ne sono verificati altri.
Grazie per le risposte :)
Ma certo! ;)
L'incidente al quale accennavo è il famoso incidente di Three Mile Island, risalente appunto al marzo 1979.
Come ho detto il reattore è un PWR da circa 1000 MW, in perfetta analogia con il caso di Chernobyl.
Spiegare la dinamica dell'incidente è un po' complicato perché coinvolge la struttura profonda del reattore...io ci provo, se non è chiaro qualcosa dimmelo...:p
Dunque, innanzitutto un PWR è fatto così:
http://www.icjt.org/tech/jesvet/pwr.gif
(perdonami limmagine in aramaico ma non ho tempo di cercarne una migliore! :sofico: )
Il circuito verde che passa dentro al reattore si chiama circuito primario ed è percorso da acqua in pressione. L'acqua attraversando il reattore si scalda molto ma, poiché si trova a pressione elevata, non vaporizza.e rimane liquida ben oltre i 100 gradi.
Come puoi vedere il primario, dopo essere passato dentro al reattore, si infila in quell'oggetto fatto a fungo di colore blu. Quello si chiama generatore di vapore ed è uno scambiatore di calore. Nel generatore di vapore passa anche un altro circuito sempre percorso da acqua, che nella figura è quello blu e si chiama circuito secondario. Quello che succede all'interno di questo scambiatore è che l'acqua del primario entra calda (è appena uscita dal reattore) e cede il suo calore all'acqua del secondario, dopodiché esce raffreddata e torna a scaldarsi nel reattore. Per contro, l'acqua del secondario entra fredda ed esce sotto forma di vapore caldo: infatti, essendo a pressione molto più bassa di quella del primario, ricevendo tutto quel calore, vaporizza. Per questo lo scambiatore si chiama generatore di vapore. Il vapore così prodotto va poi in turbina come in una centrale tradizionale. In questo modo l'acqua che passa nel reattore non è la stessa che finisce in sala macchine e si evita di mandare acqua attivata dalle radiazioni vicino a dove la gente lavora; in più il fluido radioattivo viene mantenuto in un circuito (il primario) chiuso, isolato e schermato.
L'acqua del secondario ha bisogno di certi trattamenti di purificazione chimica e per questo, all'uscita della turbina, essa viene prelevata e fatta passare attraverso un letto di resine a scambio ionico. C'è un sistema che cambia le resine esaurite spingendole via con un getto d'aria compressa.
Ecco, l'incidente è partito perché queste resine si erano incastrate. Così sono avvenuti dei guasti in cascata: prima si è bloccato il circuito dell'aria compressa, quindi la pompa di estrazione del condensato (che manda l'acqua a purificarsi quando è uscita dalla turbina) e infine tutto il circuito secondario. Di conseguenza l'acqua fredda da riscaldare non arrivava più al generatore di vapore. Non riscaldando l'acqua del secondario, l'acqua del primario restava calda e la pressione nel primario aumentava.
A questo punto il reattore è in sequenza incidentale e iniziano le procedure automatiche di emergenza. Innanzitutto parte il raffreddamento di emergenza del nocciolo, visto che il primario è caldo e non lo raffredda più efficacemente. Il raffreddamento di emergenza mediante tre pompe forza dell'acqua nel generatore di vapore, ripristinando il secondario. Ma ecco l'errore umano: le pompe giravano e l'incidente si sarebbe fermato lì se queste fossero riuscite a far girare l'acqua nel secondario, ma...la squadra di manutenzione aveva dimenticato delle valvole chiuse, e le pompe non riuscivano ad agire!
In sala di controllo era presente un segnale che denunciava il fatto che queste valvole erano chiuse, ma gli operatori, non sufficientemente addestrati, se ne accorsero solo dopo una decina di minuti.
A quel punto, senza raffreddamento, il primario era arrivato a pressioni troppo alte e scattò una valvola che si chiama PORV, destinata a depressurizzarlo. Questa valvola dovrebbe richiudersi quando la pressione del primario ritorna a valori nominali, attorno ai 150 bar, ma restò aperta a causa di un guasto. Anche qui gli operatori non addestrati non interpretarono il segnale in sala controllo e non si accorsero che la PORV non si era chiusa. Così l'acqua del primario uscì per due ore e il nocciolo si scoprì, arrivando alla fusione come nell'incidente di Chernobyl.
Ma questo reattore era provvisto di contenitore esterno di emergenza: nessun prodotto di fissione uscì a contaminare l'ambiente. Il bilancio fu zero morti, zero feriti.
Mi sembra che la differenza si evidente. ;)
Aggiungo che l'errore umano è da sempre, nell'analisi di sicurezza, la causa di malfunzionamento più frequente.
Dopo questo incidente molte cose cambiarono nel campo della sicurezza delle centrali nucleari. Naturalmente fu rivisto il layout della sala controllo e venne istituito un training severo degli operatori.
ChristinaAemiliana
08-04-2004, 16:46
Ah dimenticavo, gli altri incidenti...grosso modo direi che sarebbero questi:
1957---> Windscale, Inghilterra: incidente a reattore militare. Non era un PWR ma un reattore a gas-grafite, senza contenimento esterno. Si incendiò la grafite a caus di un errore in una procedura ordinaria. Uscì molta radioattività quindi, fu un incidente grave.
1975 ---> Browns Ferry, USA
1989 ---> Vandellas, USA
Entrambi incidenti potenzialmente pericolosi (incendi).
1991 ---> Mihama 1 (Giappone). Ci fu la rottura di un tubo di un generatore di vapore, si scoprì che ciò er accaduto perché le barre antivibranti di cui tali tubi erano provvisti erno state posizionate in modo sbagliato, quindi il tubo si era rotto fatica. Controllando altri reattori trovarono lo stesso errore di montaggio anche in altre centrali.
Tutti questi incidenti non ebbero conseguenze fuori dall'impianto.
Belzebub
08-04-2004, 16:50
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Ah dimenticavo, gli altri incidenti...grosso modo direi che sarebbero questi:
1957---> Windscale, Inghilterra: incidente a reattore militare. Non era un PWR ma un reattore a gas-grafite, senza contenimento esterno. Si incendiò la grafite a caus di un errore in una procedura ordinaria. Uscì molta radioattività quindi, fu un incidente grave.
1975 ---> Browns Ferry, USA
1989 ---> Vandellas, USA
Entrambi incidenti potenzialmente pericolosi (incendi).
1991 ---> Mihama 1 (Giappone). Ci fu la rottura di un tubo di un generatore di vapore, si scoprì che ciò er accaduto perché le barre antivibranti di cui tali tubi erano provvisti erno state posizionate in modo sbagliato, quindi il tubo si era rotto fatica. Controllando altri reattori trovarono lo stesso errore di montaggio anche in altre centrali.
Tutti questi incidenti non ebbero conseguenze fuori dall'impianto.
ne ricordo uno in Korea (south) nel 1999, lo ricordo perchè mi trovavo la...
Phantom II
08-04-2004, 16:55
Grazie per le informazioni e complimenti per la competenza.
Ti chiedo ancora una cosa poi ti lascio in pace (forse :p ) sai mica dove posso trovare informaziuoni su incidenti nucleari militari, tipo affondamento di battelli a propulsione nucleare o "smarrimento" di testate atomiche?Molti anni fa avevo letto che di casi simili se ne erano verificati parecchi ma non ho più modo di ripescare le mie fonti.
scusa Christina, ma tu lavori al MARS?
c'era un articolo su un numero di Le Scienze di qualche anno fa, ma l'ho prestato a un mio compagno di liceo e non l'ho più rivisto:( (la rivista, non l'amico)
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
L'acqua del secondario ha bisogno di certi trattamenti di purificazione chimica e per questo, all'uscita della turbina, essa viene prelevata e fatta passare attraverso un letto di resine a scambio ionico. C'è un sistema che cambia le resine esaurite spingendole via con un getto d'aria compressa.
Credo che ci sia qualche imprecisione nella descrizione che fai dell'impianto. Il circuito secondario di cui parli è un circuito chiuso, molto simile a quello di un impianto tradizionale con generatore di vapore a combustibili "tradizionali", a parte la pressione di lavoro decisamente inferiore negli impianti nucleari. Il fatto che sia un circuito chiuso implica che l'acqua venga immessa chimicamente trattata alla messa in servizio e sia sempre la stessa a circolare, non subisca alterazioni di composizione e quindi non necessiti di trattamenti chimici una volta all'interno del circuito. L'acqua che necessita di trattamenti è eventualmente quella di reintegro in caso di perdite, ma questo non ha niente a che vedere col circuito secondario...
ChristinaAemiliana
08-04-2004, 18:14
Originariamente inviato da Phantom II
Grazie per le informazioni e complimenti per la competenza.
Grazie...cmq è il mio lavoro, quindi è un merito molto relativo...:p
Ti chiedo ancora una cosa poi ti lascio in pace (forse :p ) sai mica dove posso trovare informaziuoni su incidenti nucleari militari, tipo affondamento di battelli a propulsione nucleare o "smarrimento" di testate atomiche?Molti anni fa avevo letto che di casi simili se ne erano verificati parecchi ma non ho più modo di ripescare le mie fonti.
Sai che non ne ho idea? Non è un ramo che io abbia mai approfondito! :D
Ho lavorato una volta al reattore di un sommergibile, ma come specialista di calcolo numerico, quindi dell'impianto ho visto davvero poco...:boh:
Cmq c'era un thread su queste cose...però non mi ricordo il titolo...avevano anche postato dei link...:wtf:
ChristinaAemiliana
08-04-2004, 18:15
Originariamente inviato da Mauro82
scusa Christina, ma tu lavori al MARS?
c'era un articolo su un numero di Le Scienze di qualche anno fa, ma l'ho prestato a un mio compagno di liceo e non l'ho più rivisto:( (la rivista, non l'amico)
Ci ho lavorato, lo schermo biologico del MARS l'ho progettato io. ;)
ChristinaAemiliana
08-04-2004, 18:17
Originariamente inviato da bengy
Credo che ci sia qualche imprecisione nella descrizione che fai dell'impianto. Il circuito secondario di cui parli è un circuito chiuso, molto simile a quello di un impianto tradizionale con generatore di vapore a combustibili "tradizionali", a parte la pressione di lavoro decisamente inferiore negli impianti nucleari. Il fatto che sia un circuito chiuso implica che l'acqua venga immessa chimicamente trattata alla messa in servizio e sia sempre la stessa a circolare, non subisca alterazioni di composizione e quindi non necessiti di trattamenti chimici una volta all'interno del circuito. L'acqua che necessita di trattamenti è eventualmente quella di reintegro in caso di perdite, ma questo non ha niente a che vedere col circuito secondario...
Mi spiace, ma sono sicura che il demineralizzatore stia sulla gamba fredda del secondario, subito dopo la pompa di estrazione del condensato...:D
FastFreddy
08-04-2004, 18:20
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Ci ho lavorato, lo schermo biologico del MARS l'ho progettato io. ;)
Buono il "MARS"! :sbav: :sbav:
http://www.automaten-hoefner.de/Snack-_Automaten/Mcv600.jpg
:D :D :D
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Ci ho lavorato, lo schermo biologico del MARS l'ho progettato io.;)
:flower:
adesso arriva freeman e mi banna:ops:
[STARTREKMODEON]
ahhhh....aiut...IO SONO FREEBAN DI BORG, STATE PER ESSERE ASSIMILATI, OGNI RESISTENZA E' VANA
[STARTREKMODEOFF]
:D
Hanamichi
08-04-2004, 18:23
una cosa...
ma sarà mai + possibile tornare a vivere a chernobyl?
FastFreddy
08-04-2004, 18:28
Originariamente inviato da Hanamichi
una cosa...
ma sarà mai + possibile tornare a vivere a chernobyl?
Si, in un tempo variabile tra i 300 - 900 anni! ;)
Hanamichi
08-04-2004, 18:30
Originariamente inviato da FastFreddy
Si, in un tempo variabile tra i 300 - 900 anni! ;)
cavolo così tanto tempo?
cioè le radiazioni rimarranno nella zona per tutti questi anni???
un altra cosa... dalle foto ho visto che la signorina andava in giro senza nessuna protezione... allora è possibile andarci anche se per pochissimo all'interno di chernobyl?
lo so che potrei sembrare un pazzoide...
ma queste cose un pò lucubre mi affascinano!:)
Hanamichi
08-04-2004, 18:35
http://www.angelfire.com/extreme4/kiddofspeed/image24.2.JPG
nooooo... questo noooooo! :D
cmq un altra cosa: ma l'onda d'urto è stata così forte da riuscire a far scaraventare delle macchine scontro ad una distanza molto lontana? :eek:
ma è stata una specie di esplosione nucleare?
non ho ben inteso...:confused:
No, assolutamente niente esplosione nucleare.
Nell'incidente s'è solo aperto il reattore, quelli vicini non hanno fatto 'na piega.
Se leggi c'è scritto che i saccheggi sono andati avanti per parecchio nella città sfollata, e solo quando a Kiev sono iniziati a comparire televisori radioattivi la polizia s'è messa a sparare a chi saccheggiava.
A me invece ha impressionato la parte dove racconta che gli alberi di notte emettevano luce per le radiazioni...
In ogni caso, il problema non è l'andare a Cernobyl adesso. Le radiazioni non sono come una fucilata, che o la prendi e t'ammazza o non la prendi.
Ci sono delle dosi che il corpo tollera, e queste dosi dipendono dall'intensità delle radiazioni e dal tempo che ci passi in mezzo.
L'importante in ogni caso è non contaminarsi con materiale radioattivo.
Hanamichi
08-04-2004, 18:51
ok grazie mille :D
Originariamente inviato da Hanamichi
lo so che potrei sembrare un pazzoide...
ma queste cose un pò lucubre mi affascinano!:)
Sicuramente deve avere un fascino incredibile.
Tra l'altro se leggi tutta la storia parla anche di una società che aveva offerto gite turistiche nella città abbandonata, ma dopo 10 minuti tutti vollero tornare indietro.
Il motivo?
Il silenzio.
Dev'essere un'esperienza impressionante.
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