View Full Version : Battisti: «Il pentimento? Non mi appartiene»
Cosa pensate di questa vicenda?
Il terrorista-scrittore condannato in Italia per quattro omicidi ieri a Parigi autografava libri per i suoi sostenitori
«Non credo nel pentimento Il dolore è solo una cosa mia»
DAL NOSTRO INVIATO
PARIGI - Cesare Battisti non ha un volto simpatico a prima vista. Il suo avvocato dice che in questa storia contano le sfumature, «e quindi anche la faccia purtroppo è importante». E’ un dettaglio di come ormai questa vicenda sia diventata delicata, un terreno strettissimo sul quale basta una mezza parola per scivolare.
L’ex terrorista diventato scrittore dopo essersi rifugiato in Francia però arriva. È una sorpresa, perché nessuno di quelli che partecipano alla serata in suo onore in una sala del municipio del nono arrondissement pensava di vederlo apparire. Troppe contro indicazioni, toni roventi sulla vicenda della sua estradizione, anche in Francia ormai c’è una spaccatura forte. E lui in mezzo, in fondo è della sua vita che si discute.
Invece eccolo, alle 18 in punto. Vestito di scuro, camicia e maglione nero sopra a uno spolverino di pelle dello stesso colore. Piccolo, minuto, volto pallido e occhi azzurri, l’aria un po’ sperduta. Battisti si infila nell’ascensore che porta al quarto piano e viene sommerso di microfoni e taccuini. Una gragnuola di domande che in qualche modo toccano tutti i nervi scoperti della sua vicenda. Lui non si sottrae. «La giustizia italiana non ha niente a che vedere con questa storia», dice. «E’ un problema che riguarda soltanto la Francia». Quali sono i motivi per cui l’Italia non dovrebbe chiedere la sua estradizione? «Bisognerebbe chiederlo a loro, io aspetto serenamente un processo in Francia».
Gli chiedono conto del suo passato, i quattro ergastoli per altrettanti omicidi commessi tra il 1978 e il 1979, tre come esecutore materiale, uno, quello dell'orefice Pier Luigi Torregiani, come mandante. «Sono passati venticinque anni - dice - e adesso sono una persona diversa. La mia vita è trasparente, i fatti parlano da soli». Arriva una domanda sul pentimento, un'altra sui familiari delle vittime: «Non sono cattolico, per cui non mi ritrovo nel concetto di pentimento. E rispetto a quelle famiglie posso solo sentire dolore, come per tutte le vittime. E il dolore è una cosa mia. Non è il momento per dire cosa penso di quegli anni, e così non è facile davvero».
Su questo ha ragione. C’è ressa, l’ascensore del municipio come gli spogliatoi nel dopopartita di un derby, domande veloci per risposte troppo veloci. Se ne accorge un suo amico scrittore, fa letteralmente da scudo a Battisti, lo scorta nel grande salone dalle volte bianche e dalla moquette rossa.
L’aria è cambiata. Non è per i venti cretini con la testa rasata che urlano slogan fuori dal municipio, militanti di gruppetti dell’estrema destra parigina. L’opinione pubblica francese sta diventando più problematica, e qui in sala hanno antenne sensibili. Lo sentono tutti, i rifugiati italiani che affollano la sala e fanno previsioni pessimistiche sul verdetto che il 7 aprile dovrà stabilire se Battisti è estradabile in Italia. La serata prevede dibattito, lettura di alcuni passi dei suoi romanzi e la proiezione del film «Cesare Battisti, résistances», seguita da altro dibattito. Dalle 18 alle 23.30, una maratona. Il filo portante della discussione è proprio la (presunta) lettura distorta della vicenda che stanno dando i media, la tesi è quella del «circolo vizioso» così lo chiama il sindaco della nona circoscrizione Jacques Bravo.
Secondo lui (secondo tutti, qui dentro), dall’Italia arrivano «bugie e falsificazioni» che vengono riprese dai media francesi «per creare pressione su chi dovrà decidere». Riassume i principi della dottrina Mitterrand che dal 1985 dà asilo ai rifugiati politici, elenca le ragioni del comitato pro-Battisti: «Ho fede nella giustizia del mio Paese - dice - credo nel rispetto della parola data allora. Credo nei processi in cui c’è contraddittorio, e Battisti non ha avuto questo tipo di processo». Nel 1981 evase dal carcere di Frosinone. «Infine - dice Bravo -, le vicende già giudicate possono essere riaperte solo in presenza di nuovi elementi. E qui non ce ne sono, in Francia come in Italia». Oreste Scalzone, che dei rifugiati italiani a Parigi è un po’ il portavoce, come al solito la prende da lontano: «Brutti tempi per i mentitori come Aznar e il ministro della Giustizia francese Perben - dice -. Anche Berlusconi è famoso per la vocazione alla bugia, ma la sinistra italiana è schierata con i Perben, gareggia con loro in forcaiolismo». Aggiunge: «I ds si nascondono dietro alle parti civili come se queste fossero questioni private». E’ un tema che affronta anche Jean Jacques De Felice, uno degli avvocati di Battisti: «Il tentativo di ridurre tutto a una questione di vittime e colpevoli è storicamente sbagliato. E’ sbagliato parlare di cosa ha fatto Battisti, l’argomento è un altro e ha solide base giuridiche».
Dice il sociologo Jean Marc Salmon, che modera il dibattito: «Si parla di un voltafaccia del governo francese, che va contro ogni principio e ogni legge». Sono argomentazioni più o meno condivisibili. I temi giuridici finiscono con una certa retorica, creano effetti e frasi un po’ surreali.
Cesare Battisti ascolta e intanto firma i suoi libri. Si è seduto a un bancone alla destra dei microfoni, intorno al quale ci sono alcuni intellettuali e scrittori di noir francesi. Come lui, colloquiano con i lettori che gli porgono le copie per la dedica. Purtroppo parlano anche, ed è da loro che parte una serie di castronerie impressionanti, disquisizioni sul «tribunale militare italiano che ha giudicato Battisti», profonde riflessioni sull’arte «e la necessità di combattere questa battaglia in quanto Battisti è un autore». Se ne accorge anche l’avvocato De Felice, che li implora: «Fate attenzione alle parole che dite». Definisce una «asineria» l’uscita sui Tribunali militari, e se ne va. Un po’ preoccupato. Gli scrittori francesi hanno ripreso i loro interventi.
sempreio
31-03-2004, 23:04
io spero che si faccia la galera come tutti gli altri, altrimenti spero che qualche italiano di sani principi vada li e....:rolleyes:
4 volte assasino e secondo i francesi non dovrebbe essere estradato perche e uno scrittore e sono passati 25 anni? non mi risulta che l'omicidio cada in prescrizione e ora che paghi le sue colpe.
Propongo di estradare in Francia tutti i detenuti per accusa di omicidio o strage attualmente nelle prigioni italiane. Chissà, magari avremo un nuovo Rinascimento! :sofico:
Ma per favore! Come può un Paese che si ritiene civile approvare e difendere un pluriomicida? :mad:
sempreio
31-03-2004, 23:27
io andrei ad insultarli in qualche bel forum francese:O
Gianni1482
01-04-2004, 00:34
Questi francesi pure di andare contro agli italiani appoggiano un assassino!!! Veramente da skifo :mad:
jumpermax
01-04-2004, 00:51
La dottrina Mitterrand è una pagina direi scandalosa della Francia che ha dato asilo a terroristi pluriomicidi. E se al posto di Battisti ci fosse l'autore di una strage od un criminale nazista cosa dovremmo dire? Pentito o non pentito per noi resta un criminale rifugiato all'estero che non ha rispettato la nostra giustizia. I 25 anni passati in Francia sono solo 25 anni di latitanza, poco importa quello che ha combinato lì. Ha un debito da pagare con la nostra giustizia, e li deve pagare tutti.
BadMirror
01-04-2004, 00:52
E' un terrorista e assassino.
Che poi sappia anche fare lo scribacchino è irrilevante.
Amu_rg550
01-04-2004, 01:40
Originariamente inviato da sempreio
io spero che si faccia la galera come tutti gli altri, altrimenti spero che qualche italiano di sani principi vada li e....:rolleyes:
e x caso faccia lo stesso che lui ha fatto anni fa?
io lo voglio vedere in carcere a PAGARE come tutti, nn gliela dò una via di fuga. nn voglio che oltralpe lo facciano pure martire.
certo che alle famiglie di chi ha ucciso deve far molto piacere vederlo in giro libero in francia......che schifo.
... un criminale e un assassino.
Originariamente inviato da jumpermax
La dottrina Mitterrand è una pagina direi scandalosa della Francia che ha dato asilo a terroristi pluriomicidi. E se al posto di Battisti ci fosse l'autore di una strage od un criminale nazista cosa dovremmo dire? Pentito o non pentito per noi resta un criminale rifugiato all'estero che non ha rispettato la nostra giustizia. I 25 anni passati in Francia sono solo 25 anni di latitanza, poco importa quello che ha combinato lì. Ha un debito da pagare con la nostra giustizia, e li deve pagare tutti.
:mad: Non c'è altro da dire :mad:
Originariamente inviato da BadMirror
E' un terrorista e assassino.
Che poi sappia anche fare lo scribacchino è irrilevante.
Sono totalmente daccordo
tati29268
01-04-2004, 08:59
pacifisti...http://www.carmillaonline.com/archives/1500_firmatari.html
nessun commento.
Originariamente inviato da tati29268
pacifisti...http://www.carmillaonline.com/archives/1500_firmatari.html
nessun commento.
Perche' prima del link hai messo un sostantivo a caso?
tati29268
01-04-2004, 09:02
Originariamente inviato da prio
Perche' prima del link hai messo un sostantivo a caso?
perchè non è a caso,basta andare sul sito.
tati29268
01-04-2004, 09:03
"rifugiato politico"...:rolleyes:
sempreio
01-04-2004, 09:08
Originariamente inviato da tati29268
pacifisti...http://www.carmillaonline.com/archives/1500_firmatari.html
nessun commento.
una lista di brigatisti mi sa:p
Originariamente inviato da tati29268
perchè non è a caso,basta andare sul sito.
Ci sono andato.
Tra i firmatari vedo scrittori, poeti, studenti, docenti, giornalisti.. ogni altro tipo qualifica ma nessun "pacifista".
La homepage dice "letteratura, immaginario e cultura di opposizione".
A te basta la paginetta per l'intervento contro l'Iraq per fare il triplo salto mortale carpiato "pacifista = a favore della liberazione di Battisti"?
Complimenti per la disinvoltura
ShadowThrone
01-04-2004, 09:14
ma per favore... e tricchetì e tricchettà e bau bau micio micio...
lo scrittore lo può fare anche dietro le sbarre!!!!
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
spacecowboy
01-04-2004, 09:24
Prendete uno qualsiasi di quei firmatari e domandategli cosa direbbe, ora, se lui o lei fosse uno dei familiari delle vittime.
E' troppo facile fare il buono o il sostenitore della "cultura dell'opposizione" con i morti degli altri.
Che la finissero poi di dire che bisogna pensare a quel periodo come qualcosa di inserito all'interno di un contesto storico a parte.
Arrampicarsi sugli specchi e basta.
Vergogna.
Originariamente inviato da spacecowboy
Prendete uno qualsiasi di quei firmatari e domandategli cosa direbbe, ora, se lui o lei fosse uno dei familiari delle vittime.
E' troppo facile fare il buono o il sostenitore della "cultura dell'opposizione" con i morti degli altri.
Pienamente d'accordo.
Che la finissero poi di dire che bisogna pensare a quel periodo come qualcosa di inserito all'interno di un contesto storico a parte.
Arrampicarsi sugli specchi e basta.
Vergogna.
Già anche il periodo fascista è stato un contesto storico a parte però il criminali fascisti vengono processati anche oggi se li prendono, non è per fare sempre i soliti discorsi, ma quando gli assassini sono da una parte ben nota vengono sistematicamente giustificati perchè in fondo hanno ragione e le loro idee sono encomiabili, ma le vittime sono vittime rosse, nere, gialle o verdi i morti sono morti e gli assassini restano assassini.
e basta
Originariamente inviato da the_joe
Già anche il periodo fascista è stato un contesto storico a parte però il criminali fascisti vengono processati anche oggi se li prendono, non è per fare sempre i soliti discorsi, ma quando gli assassini sono da una parte ben nota vengono sistematicamente giustificati perchè in fondo hanno ragione e le loro idee sono encomiabili, ma le vittime sono vittime rosse, nere, gialle o verdi i morti sono morti e gli assassini restano assassini.
e basta
ma cosa stai dicendo? mi sa che ristudiare la storia non sarebbe male, ti dice niente la parola "Amnistia Togliatti" ???
Lo "scrittore" Cesare Battisti??? L'ASSASSINO Cesare Battisti, il PLURIOMICIDA!
Se continuiamo di questo passo tra un po' sentiremo parlare del barbiere Priebke o del cavatore Bin Laden
Originariamente inviato da parax
ma cosa stai dicendo? mi sa che ristudiare la storia non sarebbe male, ti dice niente la parola "Amnistia Togliatti" ???
A me qualcosina dice, ma te continua pure a tapparti gli occhi di fronte a quello che accade oggi e nn 50 anni fa un conto è sanare una situazione generalizzata come è stata quella del fascismo dove TUTTI erano costretti ad essere fascisti e ci sarebbero pagine da scrivere e riscrivere, un'altra cosa è giustificare assassini che da soli si danno l'autorizzazione a giustiziare ed assassinare persone al di fuori di ogni legge di qualsiasi stato.
Originariamente inviato da tati29268
pacifisti...http://www.carmillaonline.com/archives/1500_firmatari.html
nessun commento.
togli quel pacifisti va che è meglio, non capisco proprio da cosa hai dedotto che quel sito sia pacifista. :rolleyes:
Originariamente inviato da the_joe
A me qualcosina dice, ma te continua pure a tapparti gli occhi di fronte a quello che accade oggi e nn 50 anni fa un conto è sanare una situazione generalizzata come è stata quella del fascismo dove TUTTI erano costretti ad essere fascisti e ci sarebbero pagine da scrivere e riscrivere, un'altra cosa è giustificare assassini che da soli si danno l'autorizzazione a giustiziare ed assassinare persone al di fuori di ogni legge di qualsiasi stato.
stai calmo, per me deve farsi il carcere, tutti questi che sono in Francia o in America Latina sia di destra che di sinistra li considero latitanti, ma quando mi tiri fuori i poveri fascisti martoriati proprio non ci sto, ringraziassero Togliatti e i comunisti se oramani anziani vecchini camminano ancora con le loro gambe.
E poi generalizzata de che, in mezzo agli amnistiati c'erano squadristi della prima ora colpevoli di omicidi, torture e violenze inaudite.
Ed_Bunker
01-04-2004, 10:04
Credevo fosse il titolo di una canzone inedita di Lucio Battisti.
Scusate...
Originariamente inviato da parax
stai calmo, per me deve farsi il carcere, tutti questi che sono in Francia o in America Latina sia di destra che di sinistra li considero latitanti, ma quando mi tiri fuori i poveri fascisti martoriati proprio non ci sto, ringraziassero Togliatti e i comunisti se oramani anziani vecchini camminano ancora con le loro gambe.
E poi generalizzata de che, in mezzo agli amnistiati c'erano squadristi della prima ora colpevoli di omicidi, torture e violenze inaudite.
Allora scusami, avevo frainteso, come hai fatto tu dicendo poveri fascisti martoriati cosa che io nn ho detto, quando ho detto che vengono processati ancora oggi, forse mi sono dimenticato di mettere giustamente ma la penso così, chiunque abbia commesso un crimine DEVE pagare.
Stasera era l'argomento a Porta a Porta.. c'erano i parenti delle vittime, hanno mostrato un'intervista a Battisti.. cose agghiaccianti, che non sapevo.
Vedere l'assoluta assenza di pentimento, lo sprezzo per il dolore causato, la convinzione malcelata che i suoi crimini vergognosi li abbia compiuti come "soldato" in una "guerra civile" e non come criminale della peggior specie.
Spero che la magistratura francese conceda l'estradizione, e che Battisti sconti in carcere la detenzione a vita a cui è stato condannato.. se non verrà estradato, in nome di assurde leggi (ma le leggi assurde non sono fatte per essere cambiate?), mi chiedo come possiamo avere speranza che l'incontro dei paesi del mondo produca pace e giustizia, se l'incontro di due democrazie mature come Francia e Italia non riesce a produrre l'estradizione di un criminale.. in quest'ultimo caso, spero di cuore che qualcuno vada a prenderlo a Parigi, di nascosto lo carichi nel baule di una macchina, valichi a Ventimiglia e lo lasci di fronte al primo commissariato in territorio italiano.
09.03.2004
Caso Battisti, perché non possiamo tacere
di Armando Spataro
Scrivo queste note nell’ipotesi che a qualcuno possa interessare quello che sta accadendo in Francia in relazione all'ex terrorista Cesare Battisti, scarcerato pochi giorni fa dalla Chambre d'Accusation parigina. Non scrivo tanto come segretario del Movimento per la Giustizia, ma come pubblico ministero che all'epoca, insieme al collega Corrado Carnevali e Pietro Forno (allora giudice istruttore), seguì l'inchiesta che portò alla condanna di Battisti.
Come magistrati non possiamo che rispettare la decisione dei colleghi francesi (che, verosimilmente fondata sull'assenza di esigenze cautelari, non pregiudica la pur sempre possibile estradizione), ma come magistrati e cittadini dell'Europa non possiamo che rimanere esterefatti ed amareggiati di fronte alla campagna di opinione che, in Francia, è stata scatenata intorno alla vicenda. Ne sono stati protagonisti non solo e non tanto i latitanti italiani che vivono in Francia ormai da molti anni, ma giornali autorevoli (Le Monde in testa), la lobby degli scrittori di sinistra (molto potente Oltralpe) ed una vasta area di “intellettuali”, di politici e di amministratori locali: tutti costoro hanno sostenuto che la condanna di Cesare Battisti fu frutto dell'azione della magistratura italiana italiana allineata alle logiche emergenziali dell'epoca, che quella sentenza è figlia di una giustizia applicata senza rispetto per le garanzie dei cittadini e che la cattura dell'estradando - dipinto più o meno come un eroe senza macchia e senza paura - è un favore che il governo francese avrebbe inteso rendere al governo Berlusconi.
Per chi ha vissuto quegli anni operando nel settore del terrorismo, vedendo i colleghi e tanti cittadini inermi cadere sotto il piombo delle Br, di Prima Linea e di altri gruppi di folli criminali, queste sono giornate deludenti e tristi: sembra di essere tornati indietro di 20/25 anni e di rivedere e risentire quanti (tra loro, persino alcuni colleghi!) accusavano la magistratura di derive autoritarie ed antidemocratiche. C'era il Presidente Pertini, fortunatamente, a ricordare che l'Italia era l'unico paese europeo a potersi vantare di avere fermato il terrorismo nelle aule di Giustizia, rispettando la Costituzione e le regole del processo.
Cesare Battisti è stato condannato con sentenze definitive all'ergastolo e ad un periodo di isolamento diurno, oltre che per banda armata, rapine, armi, gambizzazioni, per ben quattro omicidi: in due di essi (omcidio del maresciallo Santoro, Udine 6 giugno 1978; omicidio dell’agente Andrea Campagna, Milano 19 aprile 1979), egli sparò materialmente in testa o alle spalle delle vittime; per un terzo (Lino Sabbadin, macellaio, ucciso a Mestre il 16 febbraio 1979) partecipò materialmente facendo da copertura armata al killer Diego Giacomini; per il quarto (Pieluigi Torregiani, Milano 16 febbraio 1979) fu condannato come co-ideatore e co-organizzatore. Gli omicidi Sabbadin e Torregiani, infatti, furono compiuti a distanza di un'ora l'uno dall'altro, nello stesso giorno (16 febbraio 1979, appunto, a pochi giorni dagli omicidi di Guido Rossa ed Emilio Alessandrini), perché responsabili, secondo “la giustizia proletaria”, di avere reagito a rapine che avevano subito poco tempo prima. Furono uccisi perché mai avrebbero dovuto reagire ai proletari costretti alle rapine per sopravvivere. La stessa organizzazione (Proletari Armati per il Comunismo, Pac), di cui Battisti era uno dei capì, organizzò i due omicidi in contemporanea per darvi maggior risalto: un gruppo agì a Mestre (tra essi Battisti), un altro a Milano. Logico e giusto che gli autori di un omicidio siano stati ritenuti responsabili anche dell'altro.
Questa circostanza - pensate - è stata utilizzata da Le Monde e da certa sinistra francese (quella che ha accolto Battisti, appena scarcerato, come un eroe al canto di “Lugano Addio” o “Oh bella ciao”) per sostenere l'ingiustizia della condanna: come ha potuto la magistratura italiana condannare Battisti per i due omicidi essendo all'evidenza impossibile che costui si portasse da Mestre a Milano o viceversa in un'ora?
L'asilo politico, per come è stato applicato negli anni '80 e per come lo si vorrebbe applicare al caso Battisti, non ha nulla a che fare con le tradizioni democratiche di ospitalità della Francia e non può essere invocato per consentire ad un assassino puro di sottrarsi alla giustizia; ad un personaggio, tra l'altro, che evase clamorosamente dal carcere di Frosinone dove era detenuto. Non vi è bisogno alcuno che io spieghi questa osservazione di solare evidenza.
Il terrorismo non fu frutto di una guerra civile, come superficialmente qualcuno ancora oggi ripete: la guerra fu dichiarata solo da una parte e lo Stato Italiano con ben tre successive leggi (l'ultima delle quali premiava la mera dissociazione dei terroristi senza necessità di chiamate in correità) ha dato ampia possibilità a chiunque di chiudere i conti con il proprio passato da terrorista.
Spiace che l'attacco al sistema italiano e la “copertura” dell'eroe Battisti si manifestino in Francia in un momento come questo in cui si va affermando la necessità di un unico spazio giuridico europeo e della reciproca legittimazione degli ordinamenti e sistemi giudiziari dei paesi europei (tale concetto, peraltro, costituisce la base dell'accordo sul mandato d'arresto europeo).
Penso che i magistrati italiani - ed, in particolare, i gruppi del Movimento per la Giustizia e di Md anche all'interno di Medel (Vittorio Borraccetti ha sostenuto tale necessità) - debbano farsi carico di informazione anche in questo settore e su questa vicenda. Per evitare che la campagna di opinione in atto in Francia (basata anche sul risibile argomento secondo cui Battisti, ormai, è un eccellente giallista) produca disinformazione in Europa e, soprattutto, incrini i consistenti progressi in atto - ripeto - verso la costruzione dello spazio giuridico comune che si rivela ormai indispensabile contro le forme più agguerrite di criminalità organizzata, che per definizione sono transnazionali.
Se, da un lato, nessuna impunità può essere invocata - e nessuna legge varata - per l'interesse di una sola persona (che si tratti del primo ministro o di un suo sodale, di Sofri o di Battisti, la conclusione è per noi identica), va pur detto, dall'altro, coerentemente con la nostra tradizione di indipendenza di pensiero, che non riteniamo giusto tacere dinanzi alle strumentalizzazioni politiche che si sono manifestate in Francia: come è noto, non lesiniamo critiche all'attuale ministro della Giustizia per le mille ragioni che conoscete, ma qui il colore della maggioranza di governo non c'entra e, comunque, preferiamo che un Ministro si attivi per la consegna all'Italia dei latitanti (di tutti i latitanti, senza differenze per colore o censo o potentati d'appartenenza), piuttosto che per l'accoglienza da riservare all'aereoporto alla Baraldini di turno.
La democrazia italiana ha saputo resistere all'attacco del terrorismo anche grazie al sacrificio di molti tra noi: penso a tante vite assurdamente spezzate. Anche per questo - oggi - non possiamo tacere.
Segretario del Movimento per la Giustizia
Procuratore aggiunto di Milano
Originariamente inviato da tati29268
pacifisti...http://www.carmillaonline.com/archives/1500_firmatari.html
nessun commento.
Vi prego ....spiegatemi qualcosa ....non ci capisco più nulla........davvero sono confuso...:rolleyes: ...perchè se uno è condannato come pluriomicida ma era protagonista del terrorismo nostrano anni 70' allora.........ah beh...allora.....allora addirittura ci sono forze ed orientamenti politici che lo difendono a spada tratta........perchè.....era un periodo che va chiuso......era un'altra epoca............bisogna chiudere con il passato ....un bel corno..!!!!!!!!
O si dichiara innocente...e allora è un altro discorso raccogliere firme, ad esempio, per riaprire il caso, oppure basta...condannato come pluriomicida .....scampato alla giustizia italiana....è giusto (e non vedo l' "ingiustizia" ) che sconti la condanna nel paese del quale possiede la cittadinanza e nel quale ha consumato diversi omicidi.
Non ho capito.....perchè è diventato scrittore ...allora è letteralmente "ingiusto" che sconti la pena che dovrebbe scontare in italia...? Oppure perchè delle brigate rosse (poi per me poco importa se siano rosse o nere quando si tratta di terroristi) allora è giusto che ci sia una certa simpatia o comunque una apertura verso il perdono di alcune parti politiche?
A me sembra ancora una volta ....che omicidi assumano un valore diverso a seconda di quali siano i fautori........o i loro orientamenti politici....e questo sinceramente mi fa schifo......
Chi uccide deve pagare fino in fondo....e chi uccide per motivi politici forse deve pagare ancora di più.....
A me viene il nervoso quando leggo che il processo che lo ha condannato sarebbe stata una specie di farsa perché non c'è stato confronto tra accusatori e accusato. Ma se questo non c'è stato è solo perché Battisti è evaso dal carcere sottraendosi al dibattimento, e non per volere dei magistrati.
Se temeva che i suoi interessi non fossero tutelati perché non si è presentato in aula per affrontare da uomo il processo?
Battisti è un assassino e un carnefice, che ha ucciso dei poveracci che avevano osato ribellarsi ai loro rapinatori. Se vuole essere riabilitato (ammesso che sia possibile) che si assuma tutte le sue responsabilità e abbia il coraggio di presentarsi davanti ai familiari delle suo vittime.
Un ultimo pensiero per la Francia.
Che garanzie può offrire all'Europa un Paese che offre asilo ai delinquenti? Se Osama andasse a bussare all'Eliseo chiedendo asilo e affermando di essersi pentito lo accoglierebbero a braccia aperte?
L'Europa si dovrebbe porre certe questioni riguardo alla Francia, e non andarle a leccare il deretano, come sta facendo la regina Elisabetta in questi giorni o come ha fatto l'Unione, perdonandole di non aver rispettato i parametri di Maastricht
in galera fino alla fine dei suoi giorni. :mad:
Arrestatelo e buttate la chiaveeeeeeeeeeeeeeeee.
-kurgan-
06-04-2004, 09:51
Originariamente inviato da Drengot
Vi prego ....spiegatemi qualcosa ....non ci capisco più nulla........davvero sono confuso...:rolleyes: ...perchè se uno è condannato come pluriomicida ma era protagonista del terrorismo nostrano anni 70' allora.........ah beh...allora.....allora addirittura ci sono forze ed orientamenti politici che lo difendono a spada tratta........perchè.....era un periodo che va chiuso......era un'altra epoca............bisogna chiudere con il passato ....un bel corno..!!!!!!!!
O si dichiara innocente...e allora è un altro discorso raccogliere firme, ad esempio, per riaprire il caso, oppure basta...condannato come pluriomicida .....scampato alla giustizia italiana....è giusto (e non vedo l' "ingiustizia" ) che sconti la condanna nel paese del quale possiede la cittadinanza e nel quale ha consumato diversi omicidi.
Non ho capito.....perchè è diventato scrittore ...allora è letteralmente "ingiusto" che sconti la pena che dovrebbe scontare in italia...? Oppure perchè delle brigate rosse (poi per me poco importa se siano rosse o nere quando si tratta di terroristi) allora è giusto che ci sia una certa simpatia o comunque una apertura verso il perdono di alcune parti politiche?
A me sembra ancora una volta ....che omicidi assumano un valore diverso a seconda di quali siano i fautori........o i loro orientamenti politici....e questo sinceramente mi fa schifo......
Chi uccide deve pagare fino in fondo....e chi uccide per motivi politici forse deve pagare ancora di più.....
completamente d'accordo.. per questo spero che paghino pure i terroristi fascisti della strage di bologna.
giusto per non fare distinzioni di "colore".
MartiniG.
06-04-2004, 10:10
Originariamente inviato da tati29268
http://www.carmillaonline.com/archives/1500_firmatari.html
nessun commento.
ma che razza di dementi :mad: :mad:
Hilenaluna
06-04-2004, 10:11
E' una cosa ben diversa.. adesso non mettiamoci a tirar fuori bologna..
si sta parlando di battisti che ha praticamente confessato di aver compiuto gli omicidi... non centra nulla con bologna.
ciao
Alessio
odio quando la mia morosa usa il mio pc e non si slogga :(
MartiniG.
06-04-2004, 10:15
assurdo, leggete quest'articolo, http://www.carmillaonline.com/archives/2004/02/000611.html#000611
gladio?????????? P2??????????? xenofobia???????????
Originariamente inviato da -kurgan-
completamente d'accordo.. per questo spero che paghino pure i terroristi fascisti della strage di bologna.
giusto per non fare distinzioni di "colore".
Esatto....
Originariamente inviato da MartiniG.
assurdo, leggete quest'articolo, http://www.carmillaonline.com/archives/2004/02/000611.html#000611
gladio?????????? P2??????????? xenofobia???????????
Non ho parole... E quando scrivono "letteratura, immaginario e cultura di opposizione" di che opposizione parlano? Opposizione alla giustizia e alla verità? Possibile che delle persone "intelligenti" dicano certe fesserie? Un pluriomicida reo confesso processato in contumacia con metodi militari?
Se continuiamo di questo passo qualcuno vorrà farci credere che i desaparecidos vivono in esclusivi arcipelaghi del Pacifico e proporranno Hitler per il Nobel per la pace.
:muro: :Puke:
Originariamente inviato da Drengot
Esatto....
Più che esatto direi sacrosanto!
Un assassino è un assassino e come tale deve pagare il debito verso la società, verso la giustizia e soprattutto verso le famiglie delle vittime.
majin mixxi
06-04-2004, 11:48
l'arroganza e la tracotanza di Battisti mi irritano parecchio,nelle sue parole si sente una sicurezza che mi piacerebbe perdesse
spacecowboy
06-04-2004, 11:52
Mi piacerebbe chiedervi una cosa.
Quanti di voi credono che il "personaggio" in questione venga riconsegnato all'Italia per scontare le sue condanne ?
Mi piacerebbe capire se siamo tutti della stessa idea o se qualcuno spera veramente che giustizia verrà fatta.
La mia idea è che non verrà riconsegnato all'Italia, accampando una montagna di cavilli giudiziari e tiranto fuori tutte le più grottesche scuse.
Voi che siete come me convinti che quel criminale, condannato e con pena più che confermata, deve essere riportato in Italia, che idea avete ?
majin mixxi
06-04-2004, 11:55
non tornerà mai in italia
In effetti.....avrei anche un'altra domanda.....: qui sul forum sembriamo tutto piuttosto d'accordo nel considerare Cesare Battisti....ma secondo voi come mai ...così tanti in Francia si sono mobilitati in sua difesa...? Considerandolo quasi un martire o meglio un perseguitato....?
Ieri notte verso l'1 hanno trasmesso un'intervista ad Arrigo Cavallina, allora membro dei PAC.
Battisti lo incontrò in carcere quando era ancora un delinquente comune (Battisti) mentre l'altro (Cavallina) era in carcere per reati politici minori.
Cavallina non uccise materialmente nessuno, si dissociò dai PAC prima che degenerassero e prima degli omicidi compiuti da Battisti e da altri membri.. ha scontato interamente la sua pena, chiesto perdono alle vittime anche non sue ma fatte dal gruppo di cui faceva parte.
Le immagini di quest'uomo mite, che ha completamente ripensato alla sua esperienza, pentito (e per questo lasciato solo dai molti "meitre a penser" che invece sostengono Battisti su Le Monde o firmano gli appelli a suo favore) contrapposte a quelle di Battisti, spavaldo, arrogante, con quella faccia ancora oggi carica di viltà, mi hanno impressionato.
Originariamente inviato da SaMu
Ieri notte verso l'1 hanno trasmesso un'intervista ad Arrigo Cavallina, allora membro dei PAC.
Battisti lo incontrò in carcere quando era ancora un delinquente comune (Battisti) mentre l'altro (Cavallina) era in carcere per reati politici minori.
Cavallina non uccise materialmente nessuno, si dissociò dai PAC prima che degenerassero e prima degli omicidi compiuti da Battisti e da altri membri.. ha scontato interamente la sua pena, chiesto perdono alle vittime anche non sue ma fatte dal gruppo di cui faceva parte.
Le immagini di quest'uomo mite, che ha completamente ripensato alla sua esperienza, pentito (e per questo lasciato solo dai molti "meitre a penser" che invece sostengono Battisti su Le Monde o firmano gli appelli a suo favore) contrapposte a quelle di Battisti, spavaldo, arrogante, con quella faccia ancora oggi carica di viltà, mi hanno impressionato.
Peccato...mi sarebbe piaciuto vedere quella trasmissione.......il punto è quello....proprio perchè non mi interessa la strumentalizzazione politica...io dico...se un uomo commette terribili reati.....riflette....accresce la consapevolezza di quello che ha commesso....si pente...e sconta tutta la sua pena.....ecco...allora si può parlare anche di perdono.
Del resto gli unici a essere davvero titolari di tale opzione rimangono comunque i familiari delle vittime: mi fa schifo tutta quella marmaglia che difende Battisti quindi perdonandolo (se non peggio) e che non ha nessun legame con le vittime e le loro famiglie e con quelle vicende....
Originariamente inviato da sempreio
io spero che si faccia la galera come tutti gli altri, altrimenti spero che qualche italiano di sani principi vada li e....:rolleyes:
quoto, trovo assurdo il fatto che la sinistra francese lo difenda.
Si decide l’estradizione di Battisti
La procura di Parigi ha espresso il suo parere favorevole all'estradizione in Italia per Cesare Battisti, 49 anni, ex militante della lotta armata di estrema sinistra, oggi noto scrittore di noir, condannato in Italia all'ergastolo per alcuni omicidi negli anni Settanta. L'avvocato generale Sylvie Petit Leclair ha detto ai tre magistrati della camera istruttoria che dovranno decidere sul caso, "le questioni politiche non devono né influenzare né essere la base della vostra decisione". I magistrati stanno esaminando oggi in pubblica udienza gli argomenti a sostegno di una richiesta inoltrata dal governo italiano, contenuti in un dossier di 800 pagine inviato il mese scorso in Francia, nonché quelli della Procura parigina e della difesa di Battisti.
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