gik25
27-03-2004, 00:03
Sapete cos'è l'economia politica?
è una scienza che studia come uno stato (cioè il sistema) deve agire per migliorare il benessere economico.
Ebbene dagli errori del passato si è scoperto che i grandi 'ismi' (Comunismo, ecc) non funzionano.
Dopo questo fallimento il secondo tentativo storico è stato il liberismo.
Negli ultimi 40 anni ci si è accorti che fallisce anche questo e si sta tentando di sostituirlo....
Oggi le linee guida sono diverse. Le più importanti in Italia sono:
- libero pagamento mazzette (non sto scherzando sono serissimo, pur essendo implicita è riconosciuta de facto da chi va al potere)
- forti aiuti alle aziende
- mantenere lo status economico più o meno stabile
- minimizzare gli interventi diretti sull'economia (il contrario degli ismi)
- ecc
Se legge un economista mi fucila, ma non mi va di dilungarmi... se volete correggermi fate pure
Il punto è che l'economia NON è un bisogno innato ma DERIVATO!
Faccio un esempio. Se inventassero i robot, la manodopera perderebbe di valore. La ricchezza mondiale diventerebbe nulla. Eppure nessuno starebbe peggio
Ora la mia domanda è:
"Lo stato suppone che sia bene penalizzare il cittadino per aiutare le aziende. Ciò è probabilmente meglio di aiutare il cittadino penalizzando le aziende...
Tuttavia mi chiedo. Fino a che punto è lecito? Fino a che punto è conveniente? Ci sono tecnici capaci a effettuare queste scelte?"
Mi spiego meglio. Quanti economisti conoscono i controlli automatici? Quante teorie economiche prevedono l'uso di tale materia? Nessuna!!!!
Ma vi siete accorti che siamo circondati da inetti?
Ma soprattutto... non sarebbe meglio cercare di aumentare l'efficienza e rinunciare alle mazzette per aiutare le aziende invece che tartassare i cittadini?
No???
è una scienza che studia come uno stato (cioè il sistema) deve agire per migliorare il benessere economico.
Ebbene dagli errori del passato si è scoperto che i grandi 'ismi' (Comunismo, ecc) non funzionano.
Dopo questo fallimento il secondo tentativo storico è stato il liberismo.
Negli ultimi 40 anni ci si è accorti che fallisce anche questo e si sta tentando di sostituirlo....
Oggi le linee guida sono diverse. Le più importanti in Italia sono:
- libero pagamento mazzette (non sto scherzando sono serissimo, pur essendo implicita è riconosciuta de facto da chi va al potere)
- forti aiuti alle aziende
- mantenere lo status economico più o meno stabile
- minimizzare gli interventi diretti sull'economia (il contrario degli ismi)
- ecc
Se legge un economista mi fucila, ma non mi va di dilungarmi... se volete correggermi fate pure
Il punto è che l'economia NON è un bisogno innato ma DERIVATO!
Faccio un esempio. Se inventassero i robot, la manodopera perderebbe di valore. La ricchezza mondiale diventerebbe nulla. Eppure nessuno starebbe peggio
Ora la mia domanda è:
"Lo stato suppone che sia bene penalizzare il cittadino per aiutare le aziende. Ciò è probabilmente meglio di aiutare il cittadino penalizzando le aziende...
Tuttavia mi chiedo. Fino a che punto è lecito? Fino a che punto è conveniente? Ci sono tecnici capaci a effettuare queste scelte?"
Mi spiego meglio. Quanti economisti conoscono i controlli automatici? Quante teorie economiche prevedono l'uso di tale materia? Nessuna!!!!
Ma vi siete accorti che siamo circondati da inetti?
Ma soprattutto... non sarebbe meglio cercare di aumentare l'efficienza e rinunciare alle mazzette per aiutare le aziende invece che tartassare i cittadini?
No???