PDA

View Full Version : Pubblicità non occulta e obbligatoria


shambler1
23-03-2004, 14:07
A lezione con il telecomando
ALESSANDRO ROBECCHI
Ma tu guarda come va il mondo. Qui finisce che Silvio ce lo faremo spiegare da una adolescente dell'Ohio, Crudelia Moratti da un teenager della Georgia. Dopo il tam-tam mediatico e l'overdose tele-radiofonica del premier e il monologo-vespasiano in seconda serata, la riforma della scuola finisce che ce la spiegano le cronache Usa - avamposto del liberismo - più che l'accalorato eloquio del liftato. Già, perché Silvio l'ha buttata lì senza parere, quasi en passant: Nelle ore di refezione, a scuola, si potrà guardare alla tivù un divertente programma televisivo per imparare l'inglese. Ecco sdoganata la tivù anche nelle scuole, la tivù come educatore, la tivù-supplente. La tivù. Per informazioni si può chiedere a Carlotta Maurer, 14 anni (nel 2001), studentessa di una scuola dell'Ohio, che per il rifiuto di guardare la tivù a scuola, nelle ore di lezione, è finita addirittura in galera. Storia poco edificante, ma vera. Perché negli Usa - come vanta il sito di Channel One -12mila scuole pubbliche (350mila classi, un totale di 8 milioni di alunni dai 6 ai 14 anni) si «formano» assistendo nelle ore di lezione al telegiornale per ragazzi prodotto dal Network «educativo» privato. Ogni dieci minuti di «lezione», due minuti di pubblicità, un affarone per le scuole (un telecomando costa pur sempre meno di un docente) e per il Network (otto milioni di spettatori obbligati sono un bel pacco di dollari di spot); un furto di sapere e dignità per i bimbi ipnotizzati dalla tivù. Fu così che Carlotta Maurer, 14 anni, fece il suo gesto di ribellione, uscendo dall'aula una bella mattina, dicendo che a vedere la tivù e a chiamare tutto questo scuola non ci stava. Grande preoccupazione delle gerarchie dell'istituto, allarme per il ribellismo adolescente e misure drastiche: un po' per ammonimento e un po' per punizione, Carlotta passò la giornata al Wood County Juvenile Detention Center, riformatorio della contea, insomma in galera.
Inutile dire che Carlotta è diventata una specie di simbolo, la punta di lancia della protesta, un «caso clamoroso». Per quanto, a dirla tutta, sembra un «caso» ancor più clamoroso e terrificante che otto milioni di marmocchi americani della scuola pubblica (quel che ne resta) siano educati dalla tivù. Tornando a casa nostra, non si fatica a capire che il maggior beneficiario del mercato pubblicitario - incidentalmente anche capo del governo - sia favorevole alla televisione che insegna l'inglese (e l'impresa? E l'informatica? Si torna sempre alle tre I di Berlusconi: I soldi, I soldi, I soldi).

Ma il problema liberista con la scuola pubblica è proprio questo: è una cosa che deve dare, e non prende niente. Eppure la scuola di cose da vendere ne ha. Per esempio - come spiegano i pubblicitari americani - ha un bene inestimabile: l'accesso agli studenti. Un mercato interessante, immenso, un prorompente serbatoio di consumi. Diciamo la verità: nel clima attuale di smantellamento generalizzato del pubblico, qualcuno si scandalizzerebbe se una grande impresa donasse computer a una scuola? Se sul tappetino del mouse ci fosse il nome del gentile sponsor? Se il libro di testo te lo regalano, puoi sopportare che in copertina ci sia la pubblicità dei fiocchi d'avena, o le facce delle star di Fox tv? Se con i tuoi ditini incerti impari a contare due più due, ti secca proprio farlo con le caramelle Tootsie Roll? Esilarante il caso di bibite e merendine: piani decennali consentono alle scuole di incassare milioni di dollari assicurando la distribuzione di coca-cola. Contratti che contemplano anche sostanziosi bonus in caso di incremento delle vendite, per cui si assiste allo spettacolo di presidi e professori che caldeggiano l'uso di bibite gassate, anche in classe, che piazzano meglio i distributori, che ammaestrano gli alunni a un filo-aziendalismo sospeso tra il ridicolo e il talebano. Anche questa piaga ha il suo piccolo eroe, ovvio. Mike Cameron, 17 anni (nel `9 decise che non era per niente contento di celebrare al suo liceo - la Greenbrier High School di Evans, in Georgia - il coke-day, la giornata dedicata allo sponsor, in cui tutti, studenti e insegnanti, cantano le lodi delle bollicine che cacciano i soldi per la scuola. E' una cosa che fa un po' Corea del Nord, se ci pensate, e Mike non ci sta, va a scuola con una maglietta della Pepsi e viene espulso. Un caso da manuale su come rendere privata la scuola pubblica. Un manuale che forse Silvio & Crudelia hanno studiato per bene.

kaioh
23-03-2004, 14:13
:eek:
ma è vero?fonti plz

Mi ricordo una puntata dei simpson in cui lisa si rifiutò di mangiare la carne della mensa perché vegetariana ed il preside obbligò tutti ad un lavaggio mentale ........... non credevo che la realtà fosse peggiore .......

shambler1
23-03-2004, 14:28
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/14-Marzo-2004/art11.html

Samu avrebbe fatto condannare al carcere a vita l'orrendo criminale bolscevico che ha fatto dispiacere la cocacola.

kaioh
23-03-2004, 14:37
manifesto...., pensavo all'espresso :fiufiu:

http://www.google.com/search?hl=en&lr=&ie=UTF-8&oe=UTF-8&q=Mike+Cameron+coca+cola&btnG=Google+Search
http://www.theroc.org/updates/pepsi.htm

questo criminale ha osato mettersi vicino al logo della coca cola indossando la maglietta della pepsi nel momento in cui facevano la foto per il coca cola day. Sospeso per un giorno.:winner: ,anche io preferiso la pespsi.

shambler1
23-03-2004, 14:51
Ahò, te lo rispiego: noi volemo magnà e i reghezzini se devono da sentì li spot pubblicitari pure a skola.
E mica potemo morì de fame!
E se nu se li vonno sentì je aprimo rculo!
Tiè, guarda che scarpe che me sò comprato, l'ho pagate quattro mila euri. Le tengo pe dù giorni poi le butto. Namo a magnà che ciò naltra idea...

LightIntoDarkness
23-03-2004, 15:46
... vi consiglio "No Logo" di Naomi Klein, che contiene queste 2 più migliaia di altri riferimenti.

SaMu
23-03-2004, 15:52
Originariamente inviato da shambler1
http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/14-Marzo-2004/art11.html

Samu avrebbe fatto condannare al carcere a vita l'orrendo criminale bolscevico che ha fatto dispiacere la cocacola.

Vuoi anche un mio pupazzetto da appendere allo specchietto in macchina?:D

Nicky
23-03-2004, 15:53
Originariamente inviato da SaMu
Vuoi anche un mio pupazzetto da appendere allo specchietto in macchina?:D

Uhm con degli spilloni per i riti wodoo non sarebbe male :D

shambler1
23-03-2004, 15:54
Originariamente inviato da SaMu
Vuoi anche un mio pupazzetto da appendere allo specchietto in macchina?:D
Facciamo cosi: io bacio il pupazzetto per un'ora al giorno e tu mi corrispondi un corrispettivo mensile di 5000 euro.

SaMu
23-03-2004, 15:55
Originariamente inviato da shambler1
E' una cosa che fa un po' Corea del Nord, se ci pensate, e Mike non ci sta.

Shambler hai visto al TG le immagini degli americani sui gommoni che tentano di attraversare il Pacifico per scappare in Corea del Nord?

Impressionanti!:D

SaMu
23-03-2004, 15:57
Originariamente inviato da shambler1
Facciamo cosi: io bacio il pupazzetto per un'ora al giorno e tu mi corrispondi un corrispettivo mensile di 5000 euro.

Bravo finalmente hai capito la dura logica del profitto.:D

Però se lo fai baciare da qualche ragazza è più contento (il pupazzetto:p).

shambler1
23-03-2004, 15:58
Facciamo 6000 euro. I prezzi sono aumentati.

Nicky
23-03-2004, 16:00
Originariamente inviato da shambler1
Facciamo 6000 euro. I prezzi sono aumentati.

Fai pure 10.000, se no a che serve il libero mercato? :D

shambler1
23-03-2004, 16:01
Posso subappaltare lo sbaciucchio a qualcuno ,magari un polacco, per 100 euro al mese.
Costui deve gridare ( tra un bacio e l'altro) "viva il mio padrone vestito bene eccellenza,morte a chi scarica gli mp3".
Altrimenti gli facciamo l'embargo.

shambler1
23-03-2004, 16:05
Ahò e damme 15 mila euro ,sennò come faccio a magnà? Mo se vennemo li reni del polacco, cosi quarcosa arzamo ,finchè sto boiaccia se decide a pagacce.
Ahò, er polacco stà a scappà! Piatelo mortacci sua, che se crede che ce stà ancora er communismo? Io me vojo venne li reni sua e me li venno!

/\/\@®¢Ø
23-03-2004, 16:06
Originariamente inviato da shambler1
A lezione con il telecomando
ALESSANDRO ROBECCHI
Ma tu guarda come va il mondo. Qui finisce che Silvio ce lo faremo spiegare da una adolescente dell'Ohio, Crudelia Moratti da un teenager della Georgia. Dopo il tam-tam mediatico e l'overdose tele-radiofonica del premier e il monologo-vespasiano in seconda serata, la riforma della scuola finisce che ce la spiegano le cronache Usa - avamposto del liberismo - più che l'accalorato eloquio del liftato. Già, perché Silvio l'ha buttata lì senza parere, quasi en passant: Nelle ore di refezione, a scuola, si potrà guardare alla tivù un divertente programma televisivo per imparare l'inglese. Ecco sdoganata la tivù anche nelle scuole, la tivù come educatore, la tivù-supplente. La tivù. Per informazioni si può chiedere a Carlotta Maurer, 14 anni (nel 2001), studentessa di una scuola dell'Ohio, che per il rifiuto di guardare la tivù a scuola, nelle ore di lezione, è finita addirittura in galera. Storia poco edificante, ma vera. Perché negli Usa - come vanta il sito di Channel One -12mila scuole pubbliche (350mila classi, un totale di 8 milioni di alunni dai 6 ai 14 anni) si «formano» assistendo nelle ore di lezione al telegiornale per ragazzi prodotto dal Network «educativo» privato. Ogni dieci minuti di «lezione», due minuti di pubblicità, un affarone per le scuole (un telecomando costa pur sempre meno di un docente) e per il Network (otto milioni di spettatori obbligati sono un bel pacco di dollari di spot); un furto di sapere e dignità per i bimbi ipnotizzati dalla tivù. Fu così che Carlotta Maurer, 14 anni, fece il suo gesto di ribellione, uscendo dall'aula una bella mattina, dicendo che a vedere la tivù e a chiamare tutto questo scuola non ci stava. Grande preoccupazione delle gerarchie dell'istituto, allarme per il ribellismo adolescente e misure drastiche: un po' per ammonimento e un po' per punizione, Carlotta passò la giornata al Wood County Juvenile Detention Center, riformatorio della contea, insomma in galera.
Inutile dire che Carlotta è diventata una specie di simbolo, la punta di lancia della protesta, un «caso clamoroso». Per quanto, a dirla tutta, sembra un «caso» ancor più clamoroso e terrificante che otto milioni di marmocchi americani della scuola pubblica (quel che ne resta) siano educati dalla tivù. Tornando a casa nostra, non si fatica a capire che il maggior beneficiario del mercato pubblicitario - incidentalmente anche capo del governo - sia favorevole alla televisione che insegna l'inglese (e l'impresa? E l'informatica? Si torna sempre alle tre I di Berlusconi: I soldi, I soldi, I soldi).

Ma il problema liberista con la scuola pubblica è proprio questo: è una cosa che deve dare, e non prende niente. Eppure la scuola di cose da vendere ne ha. Per esempio - come spiegano i pubblicitari americani - ha un bene inestimabile: l'accesso agli studenti. Un mercato interessante, immenso, un prorompente serbatoio di consumi. Diciamo la verità: nel clima attuale di smantellamento generalizzato del pubblico, qualcuno si scandalizzerebbe se una grande impresa donasse computer a una scuola? Se sul tappetino del mouse ci fosse il nome del gentile sponsor? Se il libro di testo te lo regalano, puoi sopportare che in copertina ci sia la pubblicità dei fiocchi d'avena, o le facce delle star di Fox tv? Se con i tuoi ditini incerti impari a contare due più due, ti secca proprio farlo con le caramelle Tootsie Roll? Esilarante il caso di bibite e merendine: piani decennali consentono alle scuole di incassare milioni di dollari assicurando la distribuzione di coca-cola. Contratti che contemplano anche sostanziosi bonus in caso di incremento delle vendite, per cui si assiste allo spettacolo di presidi e professori che caldeggiano l'uso di bibite gassate, anche in classe, che piazzano meglio i distributori, che ammaestrano gli alunni a un filo-aziendalismo sospeso tra il ridicolo e il talebano. Anche questa piaga ha il suo piccolo eroe, ovvio. Mike Cameron, 17 anni (nel `9 decise che non era per niente contento di celebrare al suo liceo - la Greenbrier High School di Evans, in Georgia - il coke-day, la giornata dedicata allo sponsor, in cui tutti, studenti e insegnanti, cantano le lodi delle bollicine che cacciano i soldi per la scuola. E' una cosa che fa un po' Corea del Nord, se ci pensate, e Mike non ci sta, va a scuola con una maglietta della Pepsi e viene espulso. Un caso da manuale su come rendere privata la scuola pubblica. Un manuale che forse Silvio & Crudelia hanno studiato per bene.
uhmmm
ed io che alle superiori ogni tanto vedevo i documentari di scienze o le videocassette in inglese devo considerarmi infetto ? :confused:

flisi71
23-03-2004, 16:07
Se la notizia fosse vera, allora siamo davvero raschiando il fondo del barile.
:(

Ciao

Federico

cerbert
23-03-2004, 16:17
Originariamente inviato da /\/\@®¢Ø
uhmmm
ed io che alle superiori ogni tanto vedevo i documentari di scienze o le videocassette in inglese devo considerarmi infetto ? :confused:

Marco è "l'ogni tanto" (quasi sempre depurato della pubblicità, per di più) che fa la differenza.

Abbiamo delle crisi di nervi collettive quando "si suppone" che a causa di un videogame un ragazzo sia uscito di boccino e "con l'altra mano", sottoponiamo i ragazzi a massicce dosi di "realtà mediata".

La psicologia cognitiva avrebbe un paio di cose da dire sui rischi ENORMI che questo comporta nella formazione della persona.

P.S.: LO VOGLIO ANCH'IO IL PUPAZZETTO DI SAMUUUUUUUU!!!!!!!
:D :sofico: :D

Nicky
23-03-2004, 16:20
Originariamente inviato da /\/\@®¢Ø
uhmmm
ed io che alle superiori ogni tanto vedevo i documentari di scienze o le videocassette in inglese devo considerarmi infetto ? :confused:

A noi a scuola raramente facevano vedere la tv e comunque mai in "tempo reale".
I professori registravano un programma interessante in modo che la pubblicità potesse essere tagliata preventivamente o per poter mandare avanti.
Comunque la cosa grave è una bambina che viene arrestata perchè si rifiuta di vedere la tv :eek:
Al massimo una bella nota ai genitori...

shambler1
23-03-2004, 16:25
Una bella nota ai genitori? E perchè? Sarebbe come se si fosse rifiutata di ingurgitare una moderata dose di stricnina . Sempre di abuso si tratta anche se abuso legalizzato.

Nicky
23-03-2004, 16:29
Originariamente inviato da shambler1
Una bella nota ai genitori? E perchè?

In teoria perchè si è rifiutata di assistere a una lezione.

shambler1
23-03-2004, 16:35
Non era una lezione e lei lo ha capito benissimo.
Ha lottato per il suo diritto all'instruzione . Se la scuola tagliasse i capelli alle bambine per farne parrucche durante la lezione , avrebbe bene o male a non farseli tagliere?

Nicky
23-03-2004, 16:36
Originariamente inviato da shambler1
Non era una lezione e lei lo ha capito benissimo.
Ha lottato per il suo diritto all'instruzione . Se la scuola tagliasse i capelli alle bambine per farne parrucche durante la lezione , avrebbe bene o male a non farseli tagliere?

Vabbhe ma guarda che io son d'accordo con la ragazzina, sto solo dicendo che il provvedimento è comunque esagerato anche se lei avesse torto.

shambler1
23-03-2004, 16:42
Lei ha ragione e il provvedimento è doppiamente vergognoso.
Prima o poi, complice il silenzio e l'approvazione di tanti benpensati ,lo fanno pure qui ( e in forma peggiore, come sempre succede quando si copiano gli usi americani).
Con l'approvazione ridanciana di di tanti furbacchioni destrorsi nostrani.

Ziosilvio
23-03-2004, 17:21
Originariamente inviato da shambler1

... e Mike non ci sta, va a scuola con una maglietta della Pepsi e viene espulso.

Veramente, qui (http://www.fadetoblack.com/interviews/mikecameron/) dice che è stato "solo" sospeso.
E qui (http://www.transparencynow.com/cameron.htm) che la sospensione è stata di un giorno solo.
Qui (http://www.theroc.org/updates/pepsi.htm) si dice la stessa cosa.

Su questo forum (http://www.tribemagazine.com/board/showthread.php?s=&threadid=16041) c'è chi parla di espulsione, ma guarda caso, uno degli articoli (http://www.fadetoblack.com/sellingout/) citati a sostegno della tesi parla solo di sospensione.

Comunque, le vicende capitate a Carlotta e Mike sono :( :( :(

/\/\@®¢Ø
23-03-2004, 17:22
Originariamente inviato da Nicky
A noi a scuola raramente facevano vedere la tv e comunque mai in "tempo reale".
I professori registravano un programma interessante in modo che la pubblicità potesse essere tagliata preventivamente o per poter mandare avanti.

Ma nell'intervento di Berlusconi (ed era a quello a cui mi riferivo) non si parla di trasmissioni in diretta o con pubblitià :confused:, se non ci fosse ne' l'una ne l'altra non ci sarebbe alcuna differenza con le videocassette che vedevamo noi.
Non che l'idea sia giusta. La ricreazione esiste perche' l'alunno si riposi, per imparare l'inglese ci sono le ore di lezione apposite.

/\/\@®¢Ø
23-03-2004, 17:32
Originariamente inviato da shambler1
Non era una lezione e lei lo ha capito benissimo.

In base a cosa giudichi che non fosse una lezione , hai forse visto il video incriminato :p ? Non si dovrebbe uscire dall'aula durante la lezione, non cosa cambi quella volta che si svolge attraverso la televisione invece che un libro. Disapprovo comunque totalmente la punizione che ha ricevuto (una nota da far firmare ai genitori poteva andare bene).

Ha lottato per il suo diritto all'instruzione .

Il diritto lo ha, ma i metodi in generale lo decide chi insegna, che in teoria dovrebbe saperne di piu' sull'argomento.


Se la scuola tagliasse i capelli alle bambine per farne parrucche durante la lezione , avrebbe bene o male a non farseli tagliere?
che centra ? :confused: Allora perche' invece non dire che per difendere il proprio diritto all'istruzione uno studente puo' uscire dalla classe durante l'uso di un libro che "gli sta antipatico" o rifiutarsi di farsi interrogare perche' non vuole sottostare ad una interrogazione di stampo fascista ? :confused:

Nicky
23-03-2004, 17:38
Originariamente inviato da /\/\@®¢Ø
Ma nell'intervento di Berlusconi (ed era a quello a cui mi riferivo) non si parla di trasmissioni in diretta o con pubblitià :confused:

Io mi riferivo alla storia di Carlotta Mauer :)

shambler1
23-03-2004, 18:52
assistere ad uno spot non è educazione e la bambina ha fatto benissimo a ribellarsi.
Chi conduce la scuola ha mancato al suo dovere e si è fatto corrompere.
Uno spot pubblicitario o mettersi la maglietta dello sponsor è educazione? E' la stessa cosa delle camicie nere ai giovani balilla.

Se avrò tempo posterò la storia del ritalin e vedrete che i soliti approveranno anche in quel caso.
L'esempio dei capelli tagliati non è campato in aria: in diversi paesi neo liberisti tagliano i capelli alle donne detenute per farne parrucche ( quando va ancora bene) .

/\/\@®¢Ø
23-03-2004, 19:41
Originariamente inviato da shambler1
assistere ad uno spot non è educazione

Vero, ma la presenza dello spot ha probabilmente aiutato a ridurre le spese della scuola. Questo potrebbe voler dire a parita' di spese stipendio piu' alto agli insegnanti o rette piu' basse per gli studenti. O chissa', nuova strumentazione per l'aula di scienze.


Chi conduce la scuola ha mancato al suo dovere e si è fatto corrompere.
Purtroppo la scuola non si mantiene ad ideologia. Ci sono spese
Uno spot pubblicitario o mettersi la maglietta dello sponsor è educazione?
Purtroppo i conti di una scuola non si pagano con l'ideologia :D, non si puo' confrontare una situazione con un altra senza tenere conto tutti gli aspetti. (mi riferisco in particolare al caso degli spot, la "giornata dello sponsor" la reputo una porcata)


E' la stessa cosa delle camicie nere ai giovani balilla.

In che senso ? :confused:


L'esempio dei capelli tagliati non è campato in aria: in diversi paesi neo liberisti tagliano i capelli alle donne detenute per farne parrucche ( quando va ancora bene) .
E che centra con la scuola ? :confused:

shambler1
23-03-2004, 19:55
Originariamente inviato da /\/\@®¢Ø
Vero, ma la presenza dello spot ha probabilmente aiutato a ridurre le spese della scuola. Questo potrebbe voler dire a parita' di spese stipendio piu' alto agli insegnanti o rette piu' basse per gli studenti. O chissa', nuova strumentazione per l'aula di scienze.


Purtroppo i conti di una scuola non si pagano con l'ideologia :D, non si puo' confrontare una situazione con un altra senza tenere conto tutti gli aspetti. (mi riferisco in particolare al caso degli spot, la "giornata dello sponsor" la reputo una porcata)


In che senso ? :confused:


E che centra con la scuola ? :confused:

I fondi non centrano. Obbligare a guardare lo spot è ,come dici tu, una porcata. L'educazione della scuola primaria dovrebbe essere a carico dello stato, al massimo dovrebbero esserci delle donazioni con parziale scarico dalle tasse.
in america ci sono i concorsi di bellezza per bambine piccole , che sfilano truccate come delle zoccole ; ti lascia immaginare che razza di gente venga ad assistere a questi spettacoli.
Diresti che i conti della spesa non si pagano con l'ideologia? Nemmeno facendo prostituire i bambini. Se pensi che i vantaggi si ripercuotono sugli studenti o sugli insegnanti sei un illuso.
I balilla? Indottrinamento di qualcosa di estraneo alla scuola. Indottrinamento politico o indottrinamento a consumare,progettato e imposto .
I capelli? E' quello che succede quando la sete di guadagno di pochi ha la meglio sulle esigenze e la dignità umana dei molti.

/\/\@®¢Ø
23-03-2004, 21:04
Originariamente inviato da shambler1
Obbligare a guardare lo spot è ,come dici tu, una porcata.

Io in realta' parlavo del dover mettere la maglietta della pepsi :D


L'educazione della scuola primaria dovrebbe essere a carico dello stato

Non cambia di molto la sostanza, purtroppo lo stato non puo' tirare fuori i soldi dal cilindro magio.


in america ci sono i concorsi di bellezza per bambine piccole , che sfilano truccate come delle zoccole ; ti lascia immaginare che razza di gente venga ad assistere a questi spettacoli.Diresti che i conti della spesa non si pagano con l'ideologia? Nemmeno facendo prostituire i bambini.

Concordo, ma mi sembra che si parlasse d'altro.

Se pensi che i vantaggi si ripercuotono sugli studenti o sugli insegnanti sei un illuso.

Se tu pensi che invece i soldi dei finanziamenti statali alla scuola verrebbero ben spesi sei illuso quanto me :D, ed e' un discorso parallelo a quello in questione.


I balilla? Indottrinamento di qualcosa di estraneo alla scuola. Indottrinamento politico o indottrinamento a consumare,progettato e imposto .

Ma dove sta l'indottrinamento qua ? :confused:
Ma visto che si parla di dottrine e di balilla ricordo che ben piu' peggiori porcate nel secolo scorso sono state causate dagli "indottrinamenti" di una universita' di Parigi :D.


I capelli? E' quello che succede quando la sete di guadagno di pochi ha la meglio sulle esigenze e la dignità umana dei molti.
Devo ancora capire cosa centri col discorso in questione :confused:

shambler1
23-03-2004, 21:11
Originariamente inviato da /\/\@®¢Ø
Io in realta' parlavo del dover mettere la maglietta della pepsi :D


Non cambia di molto la sostanza, purtroppo lo stato non puo' tirare fuori i soldi dal cilindro magio.


Concordo, ma mi sembra che si parlasse d'altro.

Se tu pensi che invece i soldi dei finanziamenti statali alla scuola verrebbero ben spesi sei illuso quanto me :D, ed e' un discorso parallelo a quello in questione.


Ma dove sta l'indottrinamento qua ? :confused:
Ma visto che si parla di dottrine e di balilla ricordo che ben piu' peggiori porcate nel secolo scorso sono state causate dagli "indottrinamenti" di una universita' di Parigi :D.


Devo ancora capire cosa centri col discorso in questione :confused:
Per foraggiare i 4 miliardari amici tuoi però i soldi li trova. Per le opere inutili i soldi li trova.
Io considero più importanti le giovani generazioni piuttosto che i bisogni anali di una ristretta elita di miliardari assatani.

E' indottrinamento , non lo capisci solo perchè sei giovanissimo e col sederino al caldo.

Le porcate del secolo scorso sarebbe il 68? Ma sei un reazionario da caricatura.
Che tristezza, cosi giovane e cosi di destra.


:(

/\/\@®¢Ø
23-03-2004, 21:26
Originariamente inviato da shambler1
Per foraggiare i 4 miliardari amici tuoi però i soldi li trova. Per le opere inutili i soldi li trova.

Averli amici miliardari :cry:


Io considero più importanti le giovani generazioni piuttosto che i bisogni anali di una ristretta elita di miliardari assatani.

Ma questo non ha molto a che vedere col caso. Perche' l'esempio che hai fatto tu si applica a qualsiasi delle soluzioni alternative e ha piu' a che fare col comportamento di chi le applica che non al metodo in se'.


Le porcate del secolo scorso sarebbe il 68? Ma sei un reazionario da caricatura.

Non preoccuparti, non mi riferivo al 68 :) (ma quello non era iniziato prima a Berkeley ? :confused: ) I danni della Sorbona a cui mi riferivo sono stati compiuti prima :p


Che tristezza, cosi giovane e cosi di destra.

Vuol dire che con l'eta' migl... ehm peggiorero' ? :D

Andreucciolo
23-03-2004, 21:31
Si, quella pubblicità fa calare le spese della scuola......ma il problema a mio avviso è: siamo ancora in grado di dare un valore non monetario alla libertà? Pur accettando fondamentalmente l'idea di mercato, siamo in grado di stabilire dei limiti?
Oppure vogliamo ammettere che qualcuno ci può inchiappettare a patto che poi ci dia un congruo risarcimento?
Bisognerebbe capire che alcune cose (come l'educazione) hanno un valore non solo economico, e devono essere preservate per quello che sono, costi quel che costi, i risparmi che si facciano da qualche altra parte, in una società civile ci DEVONO essere delle gerarchie di valori e delle priorità.....

shambler1
23-03-2004, 21:36
Originariamente inviato da Andreucciolo
Si, quella pubblicità fa calare le spese della scuola......ma il problema a mio avviso è: siamo ancora in grado di dare un valore non monetario alla libertà? Pur accettando fondamentalmente l'idea di mercato, siamo in grado di stabilire dei limiti?
Oppure vogliamo ammettere che qualcuno ci può inchiappettare a patto che poi ci dia un congruo risarcimento?
Bisognerebbe capire che alcune cose (come l'educazione) hanno un valore non solo economico, e devono essere preservate per quello che sono, costi quel che costi, i risparmi che si facciano da qualche altra parte, in una società civile ci DEVONO essere delle gerarchie di valori e delle priorità.....
Potrebbe essere una idea liberista..noleggio bambini a clienti particolari che foraggiano la scuola. Qualcuno ci ha sicuramente pensato.
:D

shambler1
23-03-2004, 21:39
/\/\@®¢Ø non sei nemmeno miliardario? Il tuo è un innamoramento irrazionale allora.
ma i miliardari lo sanno ?:kiss:
Un bacino ai ricconi amori miei vestiti bene.

flisi71
24-03-2004, 07:12
Originariamente inviato da /\/\@®¢Ø
Vero, ma la presenza dello spot ha probabilmente aiutato a ridurre le spese della scuola. Questo potrebbe voler dire a parita' di spese stipendio piu' alto agli insegnanti o rette piu' basse per gli studenti. O chissa', nuova strumentazione per l'aula di scienze.
...

Da osservatore acuto quale sei, non ti sfugge che comunque QUALCUNO poi la pagherà questa pubblicità, quindi non vedo come additarla a panacea per finanziamenti gratis a tutto e tutti.

Ciao

Federico

/\/\@®¢Ø
24-03-2004, 08:21
Originariamente inviato da flisi71
Da osservatore acuto quale sei, non ti sfugge che comunque QUALCUNO poi la pagherà questa pubblicità, quindi non vedo come additarla a panacea per finanziamenti gratis a tutto e tutti.

Ciao

Federico

Infatti. Io vedo la pubblicita' come il novello Robin Hood che toglie a tutti per dare a chi ne ha bisogno :D

shambler1
24-03-2004, 14:29
Un novello superciuk che ruba ai poveri per dare ai ricchi.

http://www.rrigamonti.com/calciofollie/immagini/superciuk.jpeg

/\/\@®¢Ø
24-03-2004, 15:19
Originariamente inviato da shambler1
Un novello superciuk che ruba ai poveri per dare ai ricchi.

http://www.rrigamonti.com/calciofollie/immagini/superciuk.jpeg
No, che ruba a tutti i poveri per dare a pochi poveri :D

Battute a parte il discorso che la pubblicita' viene pagato in altro modo e' relativo. Quei soldi sono gia' destinati alla pubblicita'. Se non li avesse ricevuti la scuola li avrebbe ricevuti qualcun altro.

shambler1
24-03-2004, 15:27
Nel senso che , dato un budget pubblicitario questo viene suddiviso per vari canali? Ma che ragionamento è?! E se obbligassero i chirurghi a cantare i jingles mentre ti operano?
Oppure ad assistere ai consigli per gli acquisti durante le messe o i funerali? Sarebbe giustissimo dal tuo punto di vista.
Devi capire che tu hai un amore sviscerato per i ricchi e per il profitto dei ricchi ,e in questo sei anormale rispetto alla maggioranza delle persone , e quindi giustifichi qualsiasi porcata.

/\/\@®¢Ø
24-03-2004, 16:52
Originariamente inviato da shambler1
E se obbligassero i chirurghi a cantare i jingles mentre ti operano?

Visto l'andazzo della sanita' italiana, se questo permettesse di venire operati meglio non sarebbe neanche male :cry:

Oppure ad assistere ai consigli per gli acquisti durante le messe o i funerali?

Idem come sopra. Visti i prezzi attuali... :cry:

:D

Devi capire che tu hai un amore sviscerato per i ricchi e per il profitto dei ricchi ,e in questo sei anormale rispetto alla maggioranza delle persone , e quindi giustifichi qualsiasi porcata.
No, devi capire che non sono un bambinetto viziato :bimbo: che pretende tutto gli sia dovuto, e pure gratis. :Prrr: (cazzata per cazzata...)
Tra l'altro dimostri di prestare scarsa attenzione a quello che scrivo (oppure hai frainteso) visto che nei miei discorsi mai si parlava di piu' soldi ai piu' ricchi.