View Full Version : Pantani
Giovamas
16-02-2004, 13:20
Io ho una foto di una strada scattata nei monti irlandesi. C'è scritto 'Viva Pantani' quando passò il tour nel 98. Passò un irlandese in bicicletta e mi disse montre fotografavo "Big Man". Mitico Pirata. Io mi ricordo la sua scalata dell'Alpe d'Huez, del Ventoux, del Tourmalet: metteva la freccia e partiva....e non ce n'era per nessuno.
Originariamente inviato da Giovamas
Io ho una foto di una strada scattata nei monti irlandesi. C'è scritto 'Viva Pantani' quando passò il tour nel 98. Passò un irlandese in bicicletta e mi disse montre fotografavo "Big Man". Mitico Pirata. Io mi ricordo la sua scalata dell'Alpe d'Huez, del Ventoux, del Tourmalet: metteva la freccia e partiva....e non ce n'era per nessuno.
A me ha fatto molta più impressione contro Tonkov a Plan di Montecampione, nel '98... il russo non si staccava in nessun modo... ma a 1 km dall'arrivo piazzò l'ennesimo stacco e se ne andò: è stato qualcosa di titanico, chi è ciclista o va in bici sa che vuol dire uno sforzo del genere!
Giovamas
16-02-2004, 13:28
Originariamente inviato da teogros
A me ha fatto molta più impressione contro Tonkov a Plan di Montecampione, nel '98... il russo non si staccava in nessun modo... ma a 1 km dall'arrivo piazzò l'ennesimo stacco e se ne andò: è stato qualcosa di titanico, chi è ciclista o va in bici sa che vuol dire uno sforzo del genere!
E si che Tonkov è uno che andava forte. Io mi ricordo di quella gara nel giro del 98 in cui cadde ad inizio salita (era forse il Terminillo? non ricordo) si rialzò e riprese e stacco tutti. Lui con la moto gli altri a piedi. e mi ricordo di Pensec che sull'Alpe, nel 94, alzò le braccia al cielo sconsolato quando se lo vide sfrecciare accanto.
Originariamente inviato da Giovamas
E si che Tonkov è uno che andava forte. Io mi ricordo di quella gara nel giro del 98 in cui cadde ad inizio salita (era forse il Terminillo? non ricordo) si rialzò e riprese e stacco tutti. Lui con la moto gli altri a piedi. e mi ricordo di Pensec che sull'Alpe, nel 94, alzò le braccia al cielo sconsolato quando se lo vide sfrecciare accanto.
Non mi pare fosse il terminillo ma non ricordo... avrei voglia di andare a rivedermi la videocassetta ma mi deprimerebbe troppo! :(
Dal Barbiere della Sera di oggi un articolo che mi ha colpito e che condivido:
Pantani. Risparmiamo le bandiere
di Abigaille
Ovvero il sonno della ragione
Che tristezza vedere le prime pagine dei giornali (su cui scriviamo, e io provo vergogna) e le aperture dei telegiornali ricordare come un eroe un uomo che ha avuto il solo, fragile merito di correre in bicicletta più forte degli altri.
E che ha avuto anche la debolezza - o la disonestà - di non giocare secondo le regole.
E che non ha saputo accettare l'isolamento che da quella debolezza o disonestà gli sono venute. Marco Pantani non è un eroe, è un poveraccio, nel migliore dei casi, un farabutto nel peggiore: non sprechiamo bandiere italiane.
E se la pietà umana per un giovane morto a 34 anni è più che lecita doverosa, forse additarlo come esempio negativo potrebbe aiutare tanti ragazzi che inseguono la gloria tirando calci ad un pallone, o pedalando, o chi sa cosa altro, ad ispirarsi a personalità più valide e più solide.
Non ricordo, e sono contenta di non ricordarlo, se alla morte di Norberto Bobbio è stato dedicato altrettanto spazio. Mi si dirà che il ciclismo è un fenomeno popolare, ma questo può giustificare il numero di articoli, non certo i toni scelti.
Questi dei dello sport che vengono dal niente e ritornano niente quando si rompono o commettono un errore sono mostri creati da noi, siamo sicuri di volere che questo sonno della ragione continui?
Abigaille
Giovamas
16-02-2004, 13:34
Originariamente inviato da teogros
Non mi pare fosse il terminillo ma non ricordo... avrei voglia di andare a rivedermi la videocassetta ma mi deprimerebbe troppo! :(
Lo chiedo al mio papà quando lo sento. Lui che in gioventù correva è un tifosissimo di Pantani. Se lo ricorda di certo. Certo che qui in Francia fanno servizi su servizi. piaceva molto ai francesi il nostro Pantani. hanno detto che solo C.Gaul è stato un grimpeur al suo livello.
twinpigs
16-02-2004, 13:38
Originariamente inviato da Giovamas
E si che Tonkov è uno che andava forte. Io mi ricordo di quella gara nel giro del 98 in cui cadde ad inizio salita (era forse il Terminillo? non ricordo) si rialzò e riprese e stacco tutti.
mi pare che fosse al tour del '98 o al Giro del '99
tatrat4d
16-02-2004, 13:40
Originariamente inviato da Flajan
Dal Barbiere della Sera di oggi un articolo che mi ha colpito e che in parte condivido:
Pantani. Risparmiamo le bandiere
di Abigaille
Ovvero il sonno della ragione
Che tristezza vedere le prime pagine dei giornali (su cui scriviamo, e io provo vergogna) e le aperture dei telegiornali ricordare come un eroe un uomo che ha avuto il solo, fragile merito di correre in bicicletta più forte degli altri.
E che ha avuto anche la debolezza - o la disonestà - di non giocare secondo le regole.
E che non ha saputo accettare l'isolamento che da quella debolezza o disonestà gli sono venute. Marco Pantani non è un eroe, è un poveraccio, nel migliore dei casi, un farabutto nel peggiore: non sprechiamo bandiere italiane.
E se la pietà umana per un giovane morto a 34 anni è più che lecita doverosa, forse additarlo come esempio negativo potrebbe aiutare tanti ragazzi che inseguono la gloria tirando calci ad un pallone, o pedalando, o chi sa cosa altro, ad ispirarsi a personalità più valide e più solide.
Non ricordo, e sono contenta di non ricordarlo, se alla morte di Norberto Bobbio è stato dedicato altrettanto spazio. Mi si dirà che il ciclismo è un fenomeno popolare, ma questo può giustificare il numero di articoli, non certo i toni scelti.
Questi dei dello sport che vengono dal niente e ritornano niente quando si rompono o commettono un errore sono mostri creati da noi, siamo sicuri di volere che questo sonno della ragione continui?
Abigaille
Esattamente quello che ho cercato di dire anch' io.
Ci saremmo almeno risparmiati il sagace Giletti porsi indignato l' interrogativo: "Ma i genitori dov' erano?"
Quando ieri sera alla DS Boniek ha detto di piantarla con questa psicanalisi postuma ha dato a tutti un' occasione di tacere.
Il pubblico in sala, in un barlume di intelligenza, lo ha applaudito ma invano. Pochi secondi e il buon Franco Lauro era già lì a lanciare il servizio successivo.
andrewxx
16-02-2004, 13:45
Originariamente inviato da Flajan
Dal Barbiere della Sera di oggi un articolo che mi ha colpito e che condivido:
Pantani. Risparmiamo le bandiere
di Abigaille
Ovvero il sonno della ragione
Che tristezza vedere le prime pagine dei giornali (su cui scriviamo, e io provo vergogna) e le aperture dei telegiornali ricordare come un eroe un uomo che ha avuto il solo, fragile merito di correre in bicicletta più forte degli altri.
E che ha avuto anche la debolezza - o la disonestà - di non giocare secondo le regole.
E che non ha saputo accettare l'isolamento che da quella debolezza o disonestà gli sono venute. Marco Pantani non è un eroe, è un poveraccio, nel migliore dei casi, un farabutto nel peggiore: non sprechiamo bandiere italiane.
E se la pietà umana per un giovane morto a 34 anni è più che lecita doverosa, forse additarlo come esempio negativo potrebbe aiutare tanti ragazzi che inseguono la gloria tirando calci ad un pallone, o pedalando, o chi sa cosa altro, ad ispirarsi a personalità più valide e più solide.
Non ricordo, e sono contenta di non ricordarlo, se alla morte di Norberto Bobbio è stato dedicato altrettanto spazio. Mi si dirà che il ciclismo è un fenomeno popolare, ma questo può giustificare il numero di articoli, non certo i toni scelti.
Questi dei dello sport che vengono dal niente e ritornano niente quando si rompono o commettono un errore sono mostri creati da noi, siamo sicuri di volere che questo sonno della ragione continui?
Abigaille
Ecco uno dei tanti modi di fare sparloneria:mad:
Pantanui fù assolto per l'ematocrito alto , perchè l'anno successivo fu innalzata la soglia oltre la quale scattava il fermo per doping . Quindi il fatto è normale , come lo è per tutti gli altri che corrono:mad:
E che non ha saputo accettare l'isolamento che da quella debolezza o disonestà gli sono venute
:mad:
forse additarlo come esempio negativo potrebbe aiutare tanti ragazzi che inseguono la gloria
:mad:
E questa gente di mer.... che ha contribuito a riempire pagine di stronzate sui giornali, senza rendersi conto che si parlava di un essere umano e non di un pezzo di ferro:Puke:
Per adesso non commento, mi limito a riportare un altro articolo al di fuori di quelli che stanno lentamente portandoci verso il processo di "martirizzazione" nei confronti di Pantani.
da sassuolo2000.it
Morte Pantani: il campione non gestiva più il proprio patrimonio
Marco Pantani non aveva più controllo sul proprio patrimonio economico e immobiliare. La gestione era infatti stata presa a carico totalmente dal padre. E' quanto filtra da ambienti investigativi di polizia, secondo cui il 'Pirata' di fatto aveva un vitalizio che gestiva con la carta di credito trovatagli nel portafoglio messo sotto sequestro ieri, come tutta la stanza del residence 'Le Rose' dove ha trovato la morte nel giorno di San Valentino.
Questo spiegherebbe anche i rapporti tesi con la famiglia di cui si è parlato nelle ultime ore e l'allontanamento del campione da Cesenatico, dove non si faceva vedere da parecchio tempo.
Non ci sarebbero però accuse ai parenti fra i biglietti trovati nella stanza del residence, affermano fonti investigative. Le stesse fonti smentiscono categoricamente le indiscrezioni sul contenuto dei foglietti riportate oggi da alcuni giornali, in realtà una sorta di 'testamento' di una persona molto provata psicologicamente che si è sfogata devastando la camera dell'albergo dove aveva preso alloggio e affidando i propri pensieri a parole e frasi sconnesse, non riconducibili una all'altra, di interpretazione impossibile.
L'unico riferimento al mondo del ciclismo che Pantani avrebbe fatto su un pezzo di carta dell'albergo è quello alla 'sua' bicicletta, una sconclusionata dichiarazione d'amore.
:(
Fratello Cadfael
16-02-2004, 14:07
Addio Pirata! :cry:
Spero che con questo ultimo traguardo tu abbia trovato la pace.
dall'Unità del 15-02
Marco Pantani ha imparato che pedalare stanca e sembra in quei versi di Caproni «a l’uomo che se ne va/ e non si volta: che sa/ d’aver più conoscenze/ ormai di là che di qua». Ma ci ha regalato qualcuna tra le più grandi emozioni nel nostro piccolo mondo che s’accontenta, ma che sogna le belle maniere, i nobili sentimenti, le collere oneste, le prove dure e vere, le sfide e le avventure, senza morti ma solo secondi o terzi o quarti al traguardo, le avventure degli umili che alzano la testa.
Piccolo, magro, le orecchie a sventola, con l’apparenza di debolezza, che era poi vera nel profondo, ma non nei muscoli e nei polmoni, metteva ansia perché sembrava sul punto di spezzarsi, di non resistere contro le sagome potenti e alleate degli avversari. Stringeva lui il manubrio e stringevi tu i braccioli della sedia, come se si dovesse spingere insieme, arrancare insieme, patire insieme, finchè si spegneva alle spalle quel grido di cronaca e d’incitamento «va, va, va». Pantani se n’è andato. Forse se n’era andato da tempo, ma non voleva crederlo il popolo dei suoi tifosi, gli esperti o gli improvvisati, chi sta di qua, ai bordi della strada o davanti a una televisione, che non si sentiva ingannato o faceva finta di non vedere, per non privarsi di quello spettacolo, per egoismo, di non sapere tutte le storie di doping, di sangue adulterato, d’altri veleni. Sarà stato l’anno d’oro 1998, sarà capitato prima, all’Alpe d’Huez o al Mortirolo, tra i passi dolomitici, al Galibier o al Tourmalet. Ma sempre lo stesso film, una ruota dopo l’altra, di un uomo solo sulla scena drammatica, tempestosa, della grande montagna.
Tutti scrivevano che Pantani stava restituendo al ciclismo la sua leggenda. Certo gli aveva ridato un pubbli co clamoroso, quello televisivo e quello di valli e campagne, capace di attendere ore e ore per applaudire un lampo. Ma dire ciclismo è dire due ruote ed è dire poco, perché in quella metodica e insostituibile tortura del pedalare, che non consente un colpo in meno o un respiro in più, si raccoglie la vita. Senza retorica: se rallenti, finisci indietro. Pantani, ad esempio, a un certo punto ha rallentato ed è finito indietro, in fondo al gruppo, tra i dispersi dell’esistenza. Si dice che il secondo tempo del film sia cominciato il 5 giugno 1999 quando stava per vincere un altro giro d’Italia e quando in un albergo di Madonna di Campiglio gli misurarono il sangue e lo scoprirono troppo denso, così lento che il motore del corpo ha più margini e vantaggi.
Gimondi diceva che Pantani «ha pagato tutto a caro prezzo». In quella stanza silenziosa di un banale residence sul mare ha pagato molto di più, senza proporzione: nell’immagine di un cadavere avvolto in un lenzuolo disteso su una barella si può capire come non vi sia proporzione. Anche i minuti e simmetrici balconcini dell’anonimo palazzo, tante volte percorsi dalle telecamere tra le ombre della notte, nella desolazione di una cameretta, possono dire quanto non vi sia proporzione. Come in un delitto di cronaca nera, una storia di provincia, le macchine dei carabinieri, la gente che aspetta, i curiosi. Tanti sono passati per il doping sportivo: molti hanno negato, molti hanno ammesso, alcuni sono stati squalificati, ma dopo la squalifica si ritorna e può ricominciare come prima. Questa possibilità Pantani non se l’è mai data: non è mai riuscito a ricominciare come prima.
S’era tirato in piedi dopo spaventose cadute, una volta, nel 1995, frantumato da un’auto che andava contromano durante la Milano-Torino, un’altra in allenamento tamponato da un’auto, un’altra ancora beffato da un cagnolino lungo una discesa. Ma con il doping, che è la carta del baro, no: troppo pesante l’accusa, un’ingiuria a lui, ai suoi trionfi. Avrà pensato alla sua fine. Avrà sbagliato, avrà sentito il peso di un’ingiustizia, di un accanimento. Nessuno si è davvero accanito: ma era il primo della fila, in testa al gruppo, ed era inevitabile che lo scandalo per lui fosse più grande che per altri, che la sorpresa fosse più forte, la delusione più amara. Avrà avuto ragione per certe lentezze, per certe confusioni della legge: da quel giugno 1999, tribunali sportivi e tribunali civili non l’hanno lasciato più in pace. Un altro avrebbe cercato una silenziosa ritirata o di guadagnare quanto ancora poteva, per tornare pacificamente nell’ombra. Pantani non è stato capace di pensare alla sua strategia del riposo, senza sognare un ribaltamento, il colpo ad effetto, il colpo di teatro che scacciasse i mostri: in fondo, si è campioni anche per questo, per precipitare e rialzarsi. Si sarebbe potuto rialzare semplicemente denunciando: errori, responsabilità, imposizioni. Ha consumato il suo tempo caparbiamente rimuginando. L’avessimo conosciuto meglio, avremmo potuto intuire qualche colpa.
Adesso si dice: le cattive compagnie. In un giro, quello del blitz di Sanremo, quando la finanza sequestrò borse e borsoni di medicin ali proibiti e qualche corridore saltò dalle finestre dietro i sacchi di «spazzatura» per non lasciarsi sorprendere, lo conoscemmo scontroso, chiuso, irato. Gli avremmo dovuto dire che era meglio parlarsi e magari sorridere. Quel Giro per Pantani fu un tormento e in quelle circostanze il pirata non era diverso nella carovana, unita a protestare nei confronti di regolamenti che non colpivano mai gli altri, i più ricchi del calcio, ad esempio. Poteva essere vero, ma bisogna cominciare dalla propria innocenza per dirlo. Per gli amici di Cesenatico e per una infinità d’altri, un popolo transnazionale, Pantani c’era sempre, pronti a vederlo sbucare dagli ultimi tornanti prima del valico nel silenzio surreale che accoglie la corsa, tranne che per le pale degli elicotteri. Pantani improvviso, imprevedibile, con l’orecchino e la bandana, sempre lui. Gli amici di Cesenatico si inventarono il club e lo chiamarono «Magico Pantani». Come se sentissero qualche cosa più degli altri, come se prevedessero.
Quella di Pantani non è stata la morte di Coppi per malaria. Le loro corse e le loro vicissitudini sono state molto diverse e non sarebbe il momento di stilar classifiche sportive. Ma una morte che arriva contro natura, per troppi farmaci o per medicine che non si danno, dopo m olti dolori, segna comunque un’opera interrotta ed è la firma a una tragedia. Fausto Coppi per morire s’era trovato una malattia d’altri tempi, tempi del sottosviluppo. Pantani s’è consumato nel male oscuro della nostra modernità, depresso che si sfinisce nella depressione, un male della testa, che si sottrae alla nostra comprensione. Per uno che sa combattere sarebbe lo scherzo del destino: Pantani non ha fatto in tempo a capire quanto fosse inutile.
Giovamas
16-02-2004, 14:21
Originariamente inviato da tatrat4d
Esattamente quello che ho cercato di dire anch' io.
Ci saremmo almeno risparmiati il sagace Giletti porsi indignato l' interrogativo: "Ma i genitori dov' erano?"
Giletti ma va in miniera vai:mad: con codeste frasettine scontate....vergogna
Originariamente inviato da Flajan
Dal Barbiere della Sera di oggi un articolo che mi ha colpito e che condivido:
Pantani. Risparmiamo le bandiere
di Abigaille
Ovvero il sonno della ragione
Che tristezza vedere le prime pagine dei giornali (su cui scriviamo, e io provo vergogna) e le aperture dei telegiornali ricordare come un eroe un uomo che ha avuto il solo, fragile merito di correre in bicicletta più forte degli altri.
E che ha avuto anche la debolezza - o la disonestà - di non giocare secondo le regole.
E che non ha saputo accettare l'isolamento che da quella debolezza o disonestà gli sono venute. Marco Pantani non è un eroe, è un poveraccio, nel migliore dei casi, un farabutto nel peggiore: non sprechiamo bandiere italiane.
E se la pietà umana per un giovane morto a 34 anni è più che lecita doverosa, forse additarlo come esempio negativo potrebbe aiutare tanti ragazzi che inseguono la gloria tirando calci ad un pallone, o pedalando, o chi sa cosa altro, ad ispirarsi a personalità più valide e più solide.
Non ricordo, e sono contenta di non ricordarlo, se alla morte di Norberto Bobbio è stato dedicato altrettanto spazio. Mi si dirà che il ciclismo è un fenomeno popolare, ma questo può giustificare il numero di articoli, non certo i toni scelti.
Questi dei dello sport che vengono dal niente e ritornano niente quando si rompono o commettono un errore sono mostri creati da noi, siamo sicuri di volere che questo sonno della ragione continui?
Abigaille
IMHO questo articolo è semplicemente vergognoso.
ziozetti
16-02-2004, 16:14
IMHO questo articolo è semplicemente vergognoso.
Secondo me non così tanto.
Mi dispiace che una persona muoia a 34 anni, ma la causa di beatificazione che è partita sabato sera è una cosa tanto vergognosa quanto questo articolo.
Se fai una media fra questo e un qualsiasi altro, probabilmente otterai un articolo decente.
PS: Qualche tempo fa è morto anche Jimenez, è stato pianto come un eroe nei tg spagnoli e trattato come un drogato in quelli italiani.
Originariamente inviato da teogros
IMHO questo articolo è semplicemente vergognoso.
secondo me neanche troppo.
in fin dei conti cosa c'è scritto che non è vero?
Originariamente inviato da riaw
secondo me neanche troppo.
in fin dei conti cosa c'è scritto che non è vero?
Questo:
Che tristezza vedere le prime pagine dei giornali (su cui scriviamo, e io provo vergogna) e le aperture dei telegiornali ricordare come un eroe un uomo che ha avuto il solo, fragile merito di correre in bicicletta più forte degli altri.
E che ha avuto anche la debolezza - o la disonestà - di non giocare secondo le regole.
E che non ha saputo accettare l'isolamento che da quella debolezza o disonestà gli sono venute. Marco Pantani non è un eroe, è un poveraccio, nel migliore dei casi, un farabutto nel peggiore: non sprechiamo bandiere italiane.
E se la pietà umana per un giovane morto a 34 anni è più che lecita doverosa, forse additarlo come esempio negativo potrebbe aiutare tanti ragazzi che inseguono la gloria tirando calci ad un pallone, o pedalando, o chi sa cosa altro, ad ispirarsi a personalità più valide e più solide
Pantani ha giocato secondo le tacite regole che vigono nel ciclismo di oggi, custodite con omertà nella cerchia dei professionisti e che niente a che fare hanno con quelli che sono i regolamenti. Questa è la vergogna. Se non ci fosse stato doping per nessuno, Pantani avrebbe vinto comunque, come ha fatto sempre. La vergogna è che lui abbia pagato con la vita perchè ha fatto quello che hanno fatto tutti, ne più ne meno. Magistrati e pm si sono fatti il nome col suo processo, senza scrupoli, portandolo in giudizio quando (parole testuali di un pm!) "non c'era una legge per incolpare Pantani". Dare del poveraccio, disonesto e debole ad un ragazzo di 34 anni morto che per la legge non ha fatto niente a nessuno è vergognoso, questo si! Bisognerebbe additare come esempi negativi i magistrati, forse... o le case farmaceutiche che continuano a produrre ormoni della crescita che nel 50% dei casi servono solo a fini sportivi (illeciti)... o forse coloro che lo hanno lasciato nella sua solitudine... queste sono persone negative, non lui.
Originariamente inviato da teogros
Questo:
Che tristezza vedere le prime pagine dei giornali (su cui scriviamo, e io provo vergogna) e le aperture dei telegiornali ricordare come un eroe un uomo che ha avuto il solo, fragile merito di correre in bicicletta più forte degli altri.
E che ha avuto anche la debolezza - o la disonestà - di non giocare secondo le regole.
E che non ha saputo accettare l'isolamento che da quella debolezza o disonestà gli sono venute. Marco Pantani non è un eroe, è un poveraccio, nel migliore dei casi, un farabutto nel peggiore: non sprechiamo bandiere italiane.
E se la pietà umana per un giovane morto a 34 anni è più che lecita doverosa, forse additarlo come esempio negativo potrebbe aiutare tanti ragazzi che inseguono la gloria tirando calci ad un pallone, o pedalando, o chi sa cosa altro, ad ispirarsi a personalità più valide e più solide
Pantani ha giocato secondo le tacite regole che vigono nel ciclismo di oggi, custodite con omertà nella cerchia dei professionisti e che niente a che fare hanno con quelli che sono i regolamenti. Questa è la vergogna. Se non ci fosse stato doping per nessuno, Pantani avrebbe vinto comunque, come ha fatto sempre. La vergogna è che lui abbia pagato con la vita perchè ha fatto quello che hanno fatto tutti, ne più ne meno. Magistrati e pm si sono fatti il nome col suo processo, senza scrupoli, portandolo in giudizio quando (parole testuali di un pm!) "non c'era una legge per incolpare Pantani". Dare del poveraccio, disonesto e debole ad un ragazzo di 34 anni morto che per la legge non ha fatto niente a nessuno è vergognoso, questo si! Bisognerebbe additare come esempi negativi i magistrati, forse... o le case farmaceutiche che continuano a produrre ormoni della crescita che nel 50% dei casi servono solo a fini sportivi (illeciti)... o forse coloro che lo hanno lasciato nella sua solitudine... queste sono persone negative, non lui.
guarda che la parte che hai quotato tu non centra nulla con la tua risposta.
che sia stato martoriato dai media e dai giudici, questo è verissimo.
che abbia avuto un trattamento "speciale", anche questo,verissimo.
ma è altrettanto verissimo che per vincere si faceva le bombe.
come tutti, d'altronde, ma era un drogato.
dispiace a tutti che sia morto, sia chiaro: nessuno ne gioisce.
ma rimane il fatto che a me, fa schifo, che gli stessi giornali che ora lo trattano come eroe, prima lo trattavano come una merda.
e non diciamo che non è vero ;)
come mi fa schifo che un italiano abbia vinto il giro e il tour dopandosi, deve aver tratto enormi soddisfazioni, è indubbio.
bombardax
16-02-2004, 17:14
raga io dico solo che ho amato il ciclismo per le imprese di Pantani, ho amato il giro dal 95 con le sue scalate...
trepidavo quando c'erano i tapponi e lui scattava, sudava, sbuffava e staccava gli avversari "per accorciare l'agonia" come diceva sempre...
è stato un grande che, come nessun altro, ha vissuto su di lui il dramma i scelte spesso non (solo) sue...
non voglio dare la colpa "al sistema" ma, visti i risultati, tanti si sono saputi "riciclare" mentre Pantani è rimasto talmente traumatizzato da Campiglio '99 che ha comunciato ad odiare la bici che era l'unico strumento sul quale si sentiva bene ed appagato...
da sportivo gli dico grazie, rivedrò all'infinito le sue epiche imprese come quella tappa al Tour dove schiantò Ullrich..
grazie Marco, padala tra le nuvole...
Originariamente inviato da riaw
guarda che la parte che hai quotato tu non centra nulla con la tua risposta.
che sia stato martoriato dai media e dai giudici, questo è verissimo.
che abbia avuto un trattamento "speciale", anche questo,verissimo.
ma è altrettanto verissimo che per vincere si faceva le bombe.
come tutti, d'altronde, ma era un drogato.
dispiace a tutti che sia morto, sia chiaro: nessuno ne gioisce.
ma rimane il fatto che a me, fa schifo, che gli stessi giornali che ora lo trattano come eroe, prima lo trattavano come una merda.
e non diciamo che non è vero ;)
come mi fa schifo che un italiano abbia vinto il giro e il tour dopandosi, deve aver tratto enormi soddisfazioni, è indubbio.
Come no? C'entra, confusionariamente ma c'entra! :)
Comunque è vero che era drogato, certo... sui giornalisti c'è poco da dire. Sono una categoria che vive di gioie/disgrazie altrui, sarà sempre così. Personamente quell'articolo mi pare disgustoso, ma sono opinioni che lasciano il tempo che trovano!
XT9800Pro
16-02-2004, 17:28
L'autopsia ha escluso "cause violente" all'origine del decesso
I funerali si terrano mercoledì o giovedì a Cesenatico
Pantani è morto per edema
cerebrale e polmonare
RIMINI - Marco Pantani è morto per edema cerebrale e polmonare. Questo il primo verdetto dell'autopsia, durata tre ore. Saranno però necessari gli esami di laboratorio per capire cosa abbia provocato l'edema mortale. Gli esami hanno escluso cause violente. A
parlare di un primo responso dell'esame autoptico sul corpo di Marco Pantani, tenutosi presso la camera mortuaria dell'ospedale "Infermi" di Rimini, è stato il professor Giuseppe Fortuni, il medico legale a cui è stata affidata l'autopsia. "L'esame è durato circa tre ore - ha spiegato Fortuni - e solo al termine di un normale iter di analisi si potranno capire le cause del decesso di Pantani. Non mi sono fatto un'idea di ciò che è successo, però indaghiamo a tutto campo, senza escludere nulla".
Il capo della Mobile di Rimini, Sabato Riccio, all'uscita dalla camera mortuaria, ha aggiunto che domani dovrebbe arrivare il "nulla osta" da parte del magistrato, il pm Paolo Gengarelli, per il trasferimento della salma del Pirata dall'ospedale di Rimini a Cesenatico, dove mercoledì o giovedì dovrebbero svolgersi i funerali.
(16 febbraio 2004)
E' ufficiale
Originariamente inviato da ziozetti
Secondo me non così tanto.
Mi dispiace che una persona muoia a 34 anni, ma la causa di beatificazione che è partita sabato sera è una cosa tanto vergognosa quanto questo articolo.
Se fai una media fra questo e un qualsiasi altro, probabilmente otterai un articolo decente.
PS: Qualche tempo fa è morto anche Jimenez, è stato pianto come un eroe nei tg spagnoli e trattato come un drogato in quelli italiani.
quoto. mi ricordo quando è morta lady D e una settimana dopo (o prima non sò) madre teresa di calcutta...
Beh lady D si è beccata tutti gli onori..."la principessa triste" MA BAFF.....!!!!!! con tutti i soldi che aveva la principessa triste? ma chi se ne importa! ci sono tanti poveracci che non sanno come campare e non si suicidano perchè pensano alla famiglia e ad una così gli fanno tutte quelle celebrazioni mentre della Tesa di calcutta tutti si dimenticano? bella roba.
Pantani ucciso da edema cerebrale
Concessi 60 gg. al medico per esami
"L'arresto cardiaco è stato causato da edema cerebrale ed è escluso qualsiasi tipo di evento traumatico". Lo ha detto il professor Fortuni, che ha effettuato l'autopsia sul corpo di Pantani. A Fortuni sono stati concessi 60 giorni per studiare le cause della morte, ma il "giallo" potrebbe anche non essere mai risolto. Esclusa la morte violenta, manca però finora una prova dell'assunzione cospicua di farmaci, chiara evidenza di una volontà suicida.
Le prime analisi sul corpo di Marco Pantani chiariscono solo in parte quello che è il mistero sulla morte del Pirata. Resta, infatti, un punto interrogativo enorme su cosa abbia provocato quell'edema cerebrale: "L'edema cerebrale - si è limitato a dire Fortuni - e' causa ultima del decesso".
Di sicuro è stato escluso un intervento esterno, ma l'assenza di biglietti che chiariscano le intenzioni del Pirata e l'assenza apparente, almeno ad occhio (per questo serviranno complesse analisi chimiche) di un abuso di farmaci, potrebbero non permettere di capire se Pantani in caso di assunzioni di farmaci abbia semplicemente cercato la morte oppure, come è possibile per lo stato di disturbi psichici, solo l'attenuazione di una crisi acuta. Normalmente, l'edema cerebrale può essere causato da ictus, ma nel caso di Pantani non c'è stato, oppure da un colpo violento e nemmeno questo c'è stato. Sul volto del ciclista ci sono soltanto delle leggerissime escoriazioni tipiche di una caduta da malore, come quando si fa un infarto. Ma anche questo non è stato verificato. Un indizio che quando Pantani è caduto, per poi morire, era in piedi, un comportamento incompatibile apparentemente con una massiccia assunzione di sostanze.
Nello stomaco non è stata trovata presenza di pastiglie, non ci sono evidenze macroscopiche. Il cuore era ancora quello di un atleta, l'apparato arterioso era ottimo, non come quello di chi fa abuso di farmaci. Pantani, a quanto si è appreso era completamente sano. Nella sua stanza al residence erano presenti diverse confezioni di farmaci, ma erano tutti regolarmente prescritti da un medico. La maggior parte erano gocce, che nello stomaco non si possono scoprire a occhio nudo. Il problema al centro della perizia è capire se Pantani abbia eventualmente fatto un cocktail di farmaci, che potrebbe comunque risultare letale, o se abbia scelto volutamente di fare abuso a fini suicidi. Se dovesse essere trovata una quantità dieci o venti volte maggiore rispetto alla prescrizione, sarà un indizio del suicidio. Se sarà tre o quattro volte superiore al prescritto il giallo sulle reali intenzioni di Pantani potrebbe non essere mai risolto. All'interno della stanza non risulta, in ambienti medico-legali, la presenza di cocaina. Al momento del sopralluogo di stamane non ce n'è l'evidenza. Piuttosto sono state repertate all'interno di un cestino alcuni contenitori con strane sostanze, ma che a un primo esame risulterebbero essere salse portate da un 'take away' cinese. Così come è stato accertato che un altro contenitore conteneva formaggio grattugiato. Per quanto riguarda l'assenza di messaggi che chiariscano le intenzioni di Pantani potrebbe significare che il corridore non avesse intenzione di suicidarsi o, in caso contrario, come spesso accade con chi sceglie l'uso dei farmaci, il pirata abbia voluto dissimulare il suicidio con un evento casuale.
http://www.tgcom.it/ArticoloTgCom/articoli/48/articolo170548.shtml
Originariamente inviato da pais10
http://www.1101.com/francorossi/IMAGES/Pantani.gif
:(
:(
Bellina.
AdrianSkynet
16-02-2004, 20:10
Originariamente inviato da bombardax
grazie Marco, padala tra le nuvole...
:cry: :cry: :cry:
AdrianSkynet
16-02-2004, 20:16
Originariamente inviato da Flajan
. Le stesse fonti smentiscono categoricamente le indiscrezioni sul contenuto dei foglietti riportate oggi da alcuni giornali, in realtà una sorta di 'testamento' di una persona molto provata psicologicamente che si è sfogata devastando la camera dell'albergo dove aveva preso alloggio e affidando i propri pensieri a parole e frasi sconnesse, non riconducibili una all'altra, di interpretazione impossibile.
e te credo quando tutto a quello a cui credevi ti crolla addosso... :(
onore al pirata.
gli altri si dopavano come e più di lui eppure gli stavano dietro e di tanto.
Brutta uscita del Ministro Gasparri al Processo del Lunedi' in riferimento alla storica foto di Coppi e Bartali che si passano la borraccia, mostrata ieri sera alla Domenica Sportiva dal giornalista Pietro Calabrese in cui secondo il quale ci sarebbe stato bene anche Pantani.
"Non condivido l'opinione del giornalista, in quella foto non ce lo vedo" :rolleyes:
Originariamente inviato da Adric
Brutta uscita del Ministro Gasparri al Processo del Lunedi' in riferimento alla storica foto di Coppi e Bartali che si passano la borraccia, mostrata ieri sera alla Domenica Sportiva dal giornalista Pietro Calabrese in cui secondo il quale ci sarebbe stato bene anche Pantani.
"Non condivido l'opinione del giornalista, in quella foto non ce lo vedo" :rolleyes:
è un'opinione, rispettabile.
non ce lo vedrei nemmeno io in quella foto...
Coppi e Bartali, i grandi rivali. che cavolo c'entra Pantani nel mezzo? io in quella famosa foto vedo due atleti che, sportivamente, si passano una borraccia condivendo la fatica. il bello dello sport!
non è, a mio parere, una foto che testimonia una grande scalata o una particolare impresa (come quelle che ha fatto anche Pantani)
edit: forse è infelice la sua uscita riguardo al Pantani campione. lui sta dicendo che non racconterebbe le imprese di Marco a suo nipote ma gli preferirebbe altri campioni. ecco, questa è un'uscita "bruttina"
jumpermax
16-02-2004, 20:58
Originariamente inviato da teogros
Questo:
Che tristezza vedere le prime pagine dei giornali (su cui scriviamo, e io provo vergogna) e le aperture dei telegiornali ricordare come un eroe un uomo che ha avuto il solo, fragile merito di correre in bicicletta più forte degli altri.
E che ha avuto anche la debolezza - o la disonestà - di non giocare secondo le regole.
E che non ha saputo accettare l'isolamento che da quella debolezza o disonestà gli sono venute. Marco Pantani non è un eroe, è un poveraccio, nel migliore dei casi, un farabutto nel peggiore: non sprechiamo bandiere italiane.
E se la pietà umana per un giovane morto a 34 anni è più che lecita doverosa, forse additarlo come esempio negativo potrebbe aiutare tanti ragazzi che inseguono la gloria tirando calci ad un pallone, o pedalando, o chi sa cosa altro, ad ispirarsi a personalità più valide e più solide
Pantani ha giocato secondo le tacite regole che vigono nel ciclismo di oggi, custodite con omertà nella cerchia dei professionisti e che niente a che fare hanno con quelli che sono i regolamenti. Questa è la vergogna. Se non ci fosse stato doping per nessuno, Pantani avrebbe vinto comunque, come ha fatto sempre. La vergogna è che lui abbia pagato con la vita perchè ha fatto quello che hanno fatto tutti, ne più ne meno. Magistrati e pm si sono fatti il nome col suo processo, senza scrupoli, portandolo in giudizio quando (parole testuali di un pm!) "non c'era una legge per incolpare Pantani". Dare del poveraccio, disonesto e debole ad un ragazzo di 34 anni morto che per la legge non ha fatto niente a nessuno è vergognoso, questo si! Bisognerebbe additare come esempi negativi i magistrati, forse... o le case farmaceutiche che continuano a produrre ormoni della crescita che nel 50% dei casi servono solo a fini sportivi (illeciti)... o forse coloro che lo hanno lasciato nella sua solitudine... queste sono persone negative, non lui.
quoto e sottoscrivo. E aggiungo alla lista dei personaggi da additare come esempi negativi sedicenti giornalisti di questo tipo...
krumbalende
16-02-2004, 21:02
sono pienamente d'accordo con teogros e jumpermax!!!
la verita è quella.
tatrat4d
16-02-2004, 21:19
Originariamente inviato da Adric
Brutta uscita del Ministro Gasparri al Processo del Lunedi' in riferimento alla storica foto di Coppi e Bartali che si passano la borraccia, mostrata ieri sera alla Domenica Sportiva dal giornalista Pietro Calabrese in cui secondo il quale ci sarebbe stato bene anche Pantani.
"Non condivido l'opinione del giornalista, in quella foto non ce lo vedo" :rolleyes:
Per una volta sono invece d' accordo con un politico che parla di sport.
Perfino se usa il Processo di Biscardi come tribuna.
ragazzi volevo solo dirvi che da oggi, dopo quello che e'successo ieri, ho deciso di dare un taglio allo sport da tifoso. Sono stufo, amareggiato, mi sento preso in giro e truffato da tanti manichini burocrati e ipocriti.
Vabene, lo sapevo che era cosi', ma la tragedia di questi giorni e'stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Dopati che vengono perdonati dopo pochi mesi perche'fanno parte di squadre famose, altri che vengono trattati come bestie, arbitri che non vedono sempre le stesse cose, contratti miliardari e soldi che girano a palate.
Lo sport vero e' finito adesso e'solo business, e chi non ce la fa muore. Anche oggi, a parte Pantani un calciatore e'morto a Maranello.
Voglio urlare che sono stanco di questi teatrini e delle stesse faccie che si rivendono come fossero nuove, mettono il vestito buono e si lucidano il viso.
Basta, non comprero'piu'giornali ne riviste, non guardero'piu'trasmissioni televisive sportive, non guardero'piu'nessuna partita di nessuno sport,a parte quelli VERAmeNTE minori.
Chiaramente continuero'a praticare sport nella maniera piu'attiva possibile come ho sempre fatto perche' praticandolo ho ottenuto tante soddisfazioni, tante esperienze che mi hanno fatto maturare e crescere, mi ha fatto capire cosa e'il sacrificio e come si deve fare per raggiungere un obiettivo in maniera PULITA. Il resto, lo sport chiacchierato e visto mi solo SCHIFO, e io non voglio essere complice di tutto questo, quindi dico BASTA.
Scusate lo sfogo, ma spero che altri si uniranno a questa iniziativa.
detto poco fa da Biscardi
LASCIAMOLO STARE
e così sia! lasciatelo riposare in pace adesso
monkey72
16-02-2004, 21:37
RIP :(
ShadowThrone
16-02-2004, 21:40
pace all'anima sua, non ho mai seguito il ciclismo ma mi dispiace un casino.
Originariamente inviato da krumbalende
sono pienamente d'accordo con teogros e jumpermax!!!
la verita è quella.
:)
Originariamente inviato da krumbalende
sono pienamente d'accordo con teogros e jumpermax!!!
la verita è quella.
:)
majin mixxi
17-02-2004, 12:02
cocaina
Al Giro nasce la Montagna Pantani
Intitolata al Pirata una montagna in ogni edizione
MILANO - La Gazzetta dello Sport e Rcs Sport, struttura delegata ad allestire i massimi eventi ciclistici del nostro Paese, annunciano di voler commemorare la figura di Marco Pantani con una iniziativa speciale: intitolare al campione di Cesenatico – a partire da quest’anno - una Montagna per ogni edizione del Giro d’Italia.
Dopo la Cima Coppi sulla la vetta più alta della competizione per ricordare il Campionissimo scomparso nel 1960 e la Tappa Bartali, che rende omaggio a Ginettacccio, altro gigante del pedale deceduto nel 2002, ecco la Montagna Pantani, che per l’87° Giro d’Italia – partenza da Genova l’8 maggio e conclusione a Milano il 30 – sarà il Mortirolo, inserito nel tracciato della 19a e penultima frazione in linea: la Bormio-Clusone del 29 maggio 2004.
bombardax
17-02-2004, 13:47
Originariamente inviato da teogros
Al Giro nasce la Montagna Pantani
Intitolata al Pirata una montagna in ogni edizione
MILANO - La Gazzetta dello Sport e Rcs Sport, struttura delegata ad allestire i massimi eventi ciclistici del nostro Paese, annunciano di voler commemorare la figura di Marco Pantani con una iniziativa speciale: intitolare al campione di Cesenatico – a partire da quest’anno - una Montagna per ogni edizione del Giro d’Italia.
Dopo la Cima Coppi sulla la vetta più alta della competizione per ricordare il Campionissimo scomparso nel 1960 e la Tappa Bartali, che rende omaggio a Ginettacccio, altro gigante del pedale deceduto nel 2002, ecco la Montagna Pantani, che per l’87° Giro d’Italia – partenza da Genova l’8 maggio e conclusione a Milano il 30 – sarà il Mortirolo, inserito nel tracciato della 19a e penultima frazione in linea: la Bormio-Clusone del 29 maggio 2004.
ottimo mi pare doveroso verso colui che più di tutte le ha sapute domare le montagne...
Originariamente inviato da teogros
Al Giro nasce la Montagna Pantani
Intitolata al Pirata una montagna in ogni edizione
MILANO - La Gazzetta dello Sport e Rcs Sport, struttura delegata ad allestire i massimi eventi ciclistici del nostro Paese, annunciano di voler commemorare la figura di Marco Pantani con una iniziativa speciale: intitolare al campione di Cesenatico – a partire da quest’anno - una Montagna per ogni edizione del Giro d’Italia.
Dopo la Cima Coppi sulla la vetta più alta della competizione per ricordare il Campionissimo scomparso nel 1960 e la Tappa Bartali, che rende omaggio a Ginettacccio, altro gigante del pedale deceduto nel 2002, ecco la Montagna Pantani, che per l’87° Giro d’Italia – partenza da Genova l’8 maggio e conclusione a Milano il 30 – sarà il Mortirolo, inserito nel tracciato della 19a e penultima frazione in linea: la Bormio-Clusone del 29 maggio 2004.
Buona cosa ma mi sa tanto di "lavata di coscienza".
Mi sembra come dopo la morte di Lady D: gli stessi giornalisti e inglesi che la portarono alla morte,
la volevano proclamare santa:rolleyes:
Che tristezza rivedere le sue imprese del '98! :(
Originariamente inviato da penzo86
Buona cosa ma mi sa tanto di "lavata di coscienza".
Mi sembra come dopo la morte di Lady D: gli stessi giornalisti e inglesi che la portarono alla morte,
la volevano proclamare santa:rolleyes:
...hanno la faccia identica a quelle due "cose" flaccide sulle quali si siedono....:rolleyes:
Stamattina leggevo su Clarence questo bell'articolo di Gianluca Neri: "Panta(ni) rei". Mi è piaciuto molto. Questo è tutto.
Ma, consapevole che le parole e le opinioni contenute nel suddetto pezzo potrebbero urtare la sensibilità di tutti i seguaci vecchi e nuovi del culto pantanico, posto il link all'articolo.
Chi vuole può liberamente scegliere se cliccarci sopra oppure no.
Saluti
Panta(ni) rei (http://www.clarence.com/contents/cultura-spettacolo/quarantadue/archive/004196.html#004196)
...(deve essere successo qualcosa...ho postato 3 volte lo stesso articolo, pardon)...:confused:
+Benito+
18-02-2004, 09:02
abbiamo capito:D
Flajan: hai la firma irregolare... Le devi portare a 3 righe a 1024x768... Grazie...
Non condivido l'articolo postato da Flajan, ma ognuno ha le sue idee. Ieri sera, guardando l'orribile speciale su rete4 pensavo una cosa: Marco è morto solo, convinto di non avere nessuno accanto quando in realtà i suoi tifosi l'avrebbero seguito in capo al mondo (parlo di quelli veri)... e le dimostrazioni di affetto di questi giorni lo dimostrano!
P.s.
Ma nessuno fa uno speciale fatto solo dei suoi grandi successi?!
ziozetti
18-02-2004, 09:08
Io ho cliccato, ho letto e sono d'accordo. Certo che postarlo tre volte mi sembra un po' eccessivo! :D
In effetti neanche io ho cpito perchè i genitori (non gli zii di 3° grado, i genitori), non hanno preso SUBITO un aereo per tornare in Italia. Mah...
Originariamente inviato da ziozetti
Io ho cliccato, ho letto e sono d'accordo. Certo che postarlo tre volte mi sembra un po' eccessivo! :D
scusa, ho editato...non ho capito che ho combinato
Originariamente inviato da teogros
P.s.
Ma nessuno fa uno speciale fatto solo dei suoi grandi successi?!
Se fosse morto a 80 anni, in serena vecchiaia, nella sua casetta di Cesenatico, essendo diventato un campione senza ombre e senza inchieste, mostrandosi un esempio per tutti i giovani, al di fuori di ogni giro sporco magari denunciandolo in prima persona, si, sarebbe giusto.
Non a caso l'intervento forse più bello sulla sua morte lo ha fatto Diego Maradona, in questi giorni in vacanza in Italia...uno che storie non proprio pulitissime le ha vissute in prima persona.
Nessuno denigrerà mai i meriti sportivi e, perchè no, anche socio-culturali, che il ciclista Pantani ha regalato.
Ma solo e soltanto quelli. Per rispetto nei confronti di tutti quelli che amano lo sport.
Flajan: il problema è che non solo lui ha il sangue denso come una mou !!! Tutti i ciclisti professionisti lo hanno... Hanno solamente deciso di immolarlo sull'altare dell'ipocrisia :(
E' il ciclismo intero a non essere una esempio per i giovani...
Giovamas
18-02-2004, 09:28
Io non so come in Italia è stato ricordato. Io so solo una cosa: con lui è suonato l'inno di Mameli a Parigi dopo 33 anni mi pare (vittoria di Gimondi al Tour 1965. Correggimi Teo se sbaglio). Per gli italiani che lavorano in Francia significa tantissimo. Se nessuno si fosse dopato, a parità cioè, Pantani avrebbe vinto lo stesso. Il doping parte fin dai dilettanti ma solo Pantani è stato criminalizzato, portato via dai carabinieri manco fosse un criminale.
Ciao
Originariamente inviato da cionci
Flajan: il problema è che non solo lui ha il sangue denso come una mou !!! Tutti i ciclisti professionisti lo hanno... Hanno solamente deciso di immolarlo sull'altare dell'ipocrisia :(
E' il ciclismo intero a non essere una esempio per i giovani...
Hanno deciso perchè aveva talento, carisma ed era libero, pericolosamente libero (leggi la mia sign).
Tutti i grandi campioni sono e rimangono inevitabilmente soli, nei successi come nelle difficoltà.
Ma lui, nel momento più difficile, è crollato.
Lo sport non è un'entità a sè stante, ma è fatto di uomini, e, tra questi, di uomini più bravi di altri: ma questo non significa che questi ultimi siano intoccabili.
Originariamente inviato da Flajan
Se fosse morto a 80 anni, in serena vecchiaia, nella sua casetta di Cesenatico, essendo diventato un campione senza ombre e senza inchieste, mostrandosi un esempio per tutti i giovani, al di fuori di ogni giro sporco magari denunciandolo in prima persona, si, sarebbe giusto.
Non a caso l'intervento forse più bello sulla sua morte lo ha fatto Diego Maradona, in questi giorni in vacanza in Italia...uno che storie non proprio pulitissime le ha vissute in prima persona.
Nessuno denigrerà mai i meriti sportivi e, perchè no, anche socio-culturali, che il ciclista Pantani ha regalato.
Ma solo e soltanto quelli. Per rispetto nei confronti di tutti quelli che amano lo sport.
Sono totalmente in disaccordo con te... le inchieste le hanno fatte solo per lui, eppure hanno vinto (e continuano a vincere) in tanti con il doping... Frigo, Simoni, Merckx solo per fare pochi esempio.. la Festina... già dimenticati tutti? Lui ha subito processi che nessun altro ha subito a parità di colpa... è questa l'ingiustizia. Quelli che amano lo sport, amano Pantani. Se sei salito in bici anche una sola volta puoi renderti conto delle dimensioni enormi delle imprese che ci ha regalato: questo deve mettere tutto in secondo piano, tutto quanto.
Quando ci fu trovata la siringa in camera di Pantani, se non sbaglio dalle telecamere nascoste si vedono circa il 50% dei ciclisti che, in camera, si facevano da soli punture...
Eppure ci si ricorda solamente della siringa in camera di Pantani...
Ecco quello che hanno fatto i vertici del ciclismo italiano: hanno punito il corridore più in vista per restituire al ciclismo una parvenza di legalità...e Pantani ci è solamente andato di mezzo...
Direte voi...Pantani dal canto suo poteva anche non doparsi... Ma se Pantani non si fosse dopato non avrebbe potuto vincere quello che ha vinto...perchè anche il resto dell'ambiente è dopato... Non è possibile concludere una corsa a tappe come il Giro il Tour o la Vuelta senza doparsi...
Originariamente inviato da cionci
Quando ci fu trovata la siringa in camera di Pantani, se non sbaglio dalle telecamere nascoste si vedono circa il 50% dei ciclisti che, in camera, si facevano da soli punture...
Eppure ci si ricorda solamente della siringa in camera di Pantani...
Ecco quello che hanno fatto i vertici del ciclismo italiano: hanno punito il corridore più in vista per restituire al ciclismo una parvenza di legalità...e Pantani ci è solamente andato di mezzo...
Direte voi...Pantani dal canto suo poteva anche non doparsi... Ma se Pantani non si fosse dopato non avrebbe potuto vincere quello che ha vinto...perchè anche il resto dell'ambiente è dopato... Non è possibile concludere una corsa a tappe come il Giro il Tour o la Vuelta senza doparsi...
:mano:
ziozetti
18-02-2004, 10:17
Non è possibile concludere una corsa a tappe come il Giro il Tour o la Vuelta senza doparsi...
Allora non organizziamole. Per fare dello sport DEVO doparmi? Sembra quasi il wrestling... finto.
Originariamente inviato da ziozetti
Allora non organizziamole. Per fare dello sport DEVO doparmi? Sembra quasi il wrestling... finto.
E' così...ma dall'epoca di Coppi e Bartali !!!
Purtroppo non siamo noi a decidere di non organizzarli...ci sono di mezzo soldi e pure tanti... Vai a dire una cosa del genere alla Gazzetta !!!
Lo stesso Beppe Bergomi ha detto a Guida al Campionato che negli anni '80 prendeva tante di quelle cose che oggi sarebbero considerate doping... E i magistrati che fanno casino sulla Creatina...la Creatina è una grossa CA@@ATA in confronto a quello che prendono...
+Benito+
18-02-2004, 10:23
Originariamente inviato da cionci
Flajan: il problema è che non solo lui ha il sangue denso come una mou !!! Tutti i ciclisti professionisti lo hanno... Hanno solamente deciso di immolarlo sull'altare dell'ipocrisia :(
E' il ciclismo intero a non essere una esempio per i giovani...
Per questo mi ha fatto un po' senso Cipollini l'altra sera a Controcampo.....
+Benito+
18-02-2004, 10:25
Forse l'unico modo per protestare in modo vero sarebbe quello di disertare comletamente gli appuntamenti ciclistici. Arrivare al MOrtirolo senza una persona che ti guarda potrebbe servire.
Ci sono stati diversi atleti che hanno vinto di più (o sono stati comunque aiutati molto) solo perchè si potevano dopare di più...
Anche uno che è il più forte in Francia (non mi piace fare i nomi) può prendere di tutto perchè ha avuto un tumore, una famosa atleta di sci di fondo ha una disfunzione ala tiroide...
Poi ci si chiede come mai una delle più forti atlete italiane di atletica leggera degli anni '80 aveva più peli di me :eekk:
Nevermind
18-02-2004, 10:37
Non mi stupisco poi tanto che il povero Pantani sia schiattato a 34 anni con tutte le porcherie che assumono gli atleti al giorno d'oggi.
Saluti.
ziozetti
18-02-2004, 10:44
Non mi stupisco poi tanto che il povero Pantani sia schiattato a 34 anni
Fra gli altri è appena morto un calciatore 31 a causa del morbo di Lou Gherig.
Qualche mese fa un ciclista spagnolo (34).
Negli ultimi anni c'è stata una moria di ex wrestler (tutti < 40).
Mamma Pantani ha accusato cosi' i giornalisti"Me lo avete ammazzato voi"...
Vorrei rispondere alla signora Tonina:Signo' ma mentre vostro figlio moriva solo come un cane,imbottitto di droga e farmaci...che cazzo stavi a fà in Grecia?
bombardax
18-02-2004, 11:06
Originariamente inviato da Alfa147
Mamma Pantani ha accusato cosi' i giornalisti"Me lo avete ammazzato voi"...
Vorrei rispondere alla signora Tonina:Signo' ma mentre vostro figlio moriva solo come un cane,imbottitto di droga e farmaci...che cazzo stavi a fà in Grecia?
lo stesso cpommento che ha fatto mia madre...
comunque c'erano grossi dissapori all'interno della famiglia e non credo che l'aiuto, magari per interposta persona, la sua famiglia glielo abbia sempre dato...
+Benito+
18-02-2004, 14:23
Originariamente inviato da Alfa147
Mamma Pantani ha accusato cosi' i giornalisti"Me lo avete ammazzato voi"...
Vorrei rispondere alla signora Tonina:Signo' ma mentre vostro figlio moriva solo come un cane,imbottitto di droga e farmaci...che cazzo stavi a fà in Grecia?
Non puoi permetterti di dire queste cose quando non hai la benche' minima idea della situazione famigliare di Pantani.
Da quanto ho letto/sentito in questi giorni, se e' vero, era una persona veramente squilibrata e difficile da gestire.
Originariamente inviato da ziozetti
Fra gli altri è appena morto un calciatore 31 a causa del morbo di Lou Gherig.
Qualche mese fa un ciclista spagnolo (34).
Negli ultimi anni c'è stata una moria di ex wrestler (tutti < 40).
Jimenez... grande scalatore spagnolo. :(
Originariamente inviato da +Benito+
Non puoi permetterti di dire queste cose quando non hai la benche' minima idea della situazione famigliare di Pantani.
Da quanto ho letto/sentito in questi giorni, se e' vero, era una persona veramente squilibrata e difficile da gestire.
io dico quel che penso...e tu non devi permetterti di dirmi non devi permetterti,perchè il forum è un luogo aperto alle discussioni e non alle categoriche prese di posizione:mad:
jumpermax
19-02-2004, 00:00
Originariamente inviato da Alfa147
io dico quel che penso...e tu non devi permetterti di dirmi non devi permetterti,perchè il forum è un luogo aperto alle discussioni e non alle categoriche prese di posizione:mad:
Proprio tu lo vieni a dire dopo quello che hai scritto? Ma l'hai riletto il tuo post? Io non mi azzarderei a fare delle affermazioni del genere neppure nel caso abbia conoscenza diretta della vicenda, te della questione che ne sai per venire a pontificare sulle azioni della sua famiglia? Dico guarda che luogo aperto alle discussioni non vuol dire scriviamo un po' quello che ci pare...
Mi stò zitto va bene?rimuovo la mia sottoscrizione al 3dt
Originariamente inviato da Alfa147
Mi stò zitto va bene?rimuovo la mia sottoscrizione al 3dt
Alfa non devi prendertela... il tuo post era abbastanza duro e in quanto tale devi aspettarti risposte a tono!
Originariamente inviato da teogros
Alfa non devi prendertela... il tuo post era abbastanza duro e in quanto tale devi aspettarti risposte a tono!
si ma non è certo il modo di rispondermi...non ti permettere io lo dico ad un nemico,mi suona di minaccia...avrei magari preferito un"che cazzo stai a di'"
In ogni caso la mia idea non cambia...vacanza in camper in Grecia...e il figlio che si tirava di crack di coca,e chi piu' ne ha piu' ne metta in albergo..e il bello è che lo sapevano...:mad:
Stanotte ho sognato di essere fuori la porta di quella stanza...appena in tempo per chiamare Marco ed offrirgli un caffè accidenti...
Se ognuno di noi potendo, avesse potuto dare una briciola di attenzione a quest'uomo,che ci ha fatto almeno per una volta saltare dai divani per quattro pedalate di bicicletta...forse sarebbe ancora qui con noi.Noi non abbiamo potuto per ovvii motivi...allora mi chiedo...chi davvero poteva...?A prescindere lo so dai rapporti difficili con la famiglia...
Ma una famiglia...non abbandona un membro nel momento del bisogno...
Ora lascio davvero il 3dt;)
Originariamente inviato da Alfa147
si ma non è certo il modo di rispondermi...non ti permettere io lo dico ad un nemico,mi suona di minaccia...avrei magari preferito un"che cazzo stai a di'"
In ogni caso la mia idea non cambia...vacanza in camper in Grecia...e il figlio che si tirava di crack di coca,e chi piu' ne ha piu' ne metta in albergo..e il bello è che lo sapevano...:mad:
Stanotte ho sognato di essere fuori la porta di quella stanza...appena in tempo per chiamare Marco ed offrirgli un caffè accidenti...
Se ognuno di noi potendo, avesse potuto dare una briciola di attenzione a quest'uomo,che ci ha fatto almeno per una volta saltare dai divani per quattro pedalate di bicicletta...forse sarebbe ancora qui con noi.Noi non abbiamo potuto per ovvii motivi...allora mi chiedo...chi davvero poteva...?A prescindere lo so dai rapporti difficili con la famiglia...
Ma una famiglia...non abbandona un membro nel momento del bisogno...
Ora lascio davvero il 3dt;)
Vedi credo che accusare la famiglia sia la cosa più semplice e scontata in questo momento. Ma non sta a noi giudicarli... vai a sapere da quanto tempo non si prendevano una vacanza per stare dietro a lui... magari (e ribadisco: magari) l'hanno fatto questa volta dopo 2 anni di stress... cosa ne sappiamo noi? Anche a me il tuo post è parso esagerato, ma non mi pareva il caso di alimentare altre polemiche! :)
AndrewVJVegeta
19-02-2004, 17:50
per un grande campione come lui è stata una brutta fine!!!
krumbalende
19-02-2004, 20:23
Originariamente inviato da Alfa147
si ma non è certo il modo di rispondermi...non ti permettere io lo dico ad un nemico,mi suona di minaccia...avrei magari preferito un"che cazzo stai a di'"
In ogni caso la mia idea non cambia...vacanza in camper in Grecia...e il figlio che si tirava di crack di coca,e chi piu' ne ha piu' ne metta in albergo..e il bello è che lo sapevano...:mad:
Stanotte ho sognato di essere fuori la porta di quella stanza...appena in tempo per chiamare Marco ed offrirgli un caffè accidenti...
Se ognuno di noi potendo, avesse potuto dare una briciola di attenzione a quest'uomo,che ci ha fatto almeno per una volta saltare dai divani per quattro pedalate di bicicletta...forse sarebbe ancora qui con noi.Noi non abbiamo potuto per ovvii motivi...allora mi chiedo...chi davvero poteva...?A prescindere lo so dai rapporti difficili con la famiglia...
Ma una famiglia...non abbandona un membro nel momento del bisogno...
Ora lascio davvero il 3dt;)
è stato un medico a consigliare ai genitori di pantani di lasciarlo solo per un po di tempo, proprio perche loro gli stavano sempre accanto!!!
Originariamente inviato da krumbalende
è stato un medico a consigliare ai genitori di pantani di lasciarlo solo per un po di tempo, proprio perche loro gli stavano sempre accanto!!!
Questa non la sapevo... e penso di non essere l'unico!
+Benito+
20-02-2004, 14:03
dopo questi giorni, a mente fredda, mi sono fatto un'idea:
Lui e' stato un grande cicilista, dopato o no, non me ne frega, tanto non sapremo mai chi si dopa e chi no, e faranno sempre quello che vogliono. Detto questo, MP era un uomo, aveva grossi problemi mentali, ha deciso di drogarsi, probabilmente hanno cercato in tutti i modi di farlo smettere, ha deciso di continuare, e' morto di un qualche tipo di overdose, era un drogato come ce n'e' tanti e come ne muoiono tanti.
Non sento nessuna necessita' di unire l'uomo, che io in base a quello che e' successo reputo non certo dei migliori (eufemismo), all'atleta, che invece puo' essere ricordato come un grande interprete della bicicletta.
Chi si droga sa a cosa va incontro, dubito che lui non lo sapesse.....libero di ammazzarsi, liberi noi di non doverlo acclamare........tutti hanno rpoblemi, non sempre si puo' aiutare una persona a scegliere quello che vogliamo noi, e fino a prova contraria se uno sceglie una strada ne deve subire le conseguenze, tutte, compresa la valutazione delle sue scelte da parte di chi ti ha seguito
Originariamente inviato da +Benito+
dopo questi giorni, a mente fredda, mi sono fatto un'idea:
Lui e' stato un grande cicilista, dopato o no, non me ne frega, tanto non sapremo mai chi si dopa e chi no, e faranno sempre quello che vogliono. Detto questo, MP era un uomo, aveva grossi problemi mentali, ha deciso di drogarsi, probabilmente hanno cercato in tutti i modi di farlo smettere, ha deciso di continuare, e' morto di un qualche tipo di overdose, era un drogato come ce n'e' tanti e come ne muoiono tanti.
Non sento nessuna necessita' di unire l'uomo, che io in base a quello che e' successo reputo non certo dei migliori (eufemismo), all'atleta, che invece puo' essere ricordato come un grande interprete della bicicletta.
Chi si droga sa a cosa va incontro, dubito che lui non lo sapesse.....libero di ammazzarsi, liberi noi di non doverlo acclamare........tutti hanno rpoblemi, non sempre si puo' aiutare una persona a scegliere quello che vogliamo noi, e fino a prova contraria se uno sceglie una strada ne deve subire le conseguenze, tutte, compresa la valutazione delle sue scelte da parte di chi ti ha seguito
Giusto... Quindi? :confused:
+Benito+
20-02-2004, 17:01
quindi .....niente!;)
solo un'opinione personale a mente fredda.;)
Originariamente inviato da +Benito+
quindi .....niente!;)
solo un'opinione personale a mente fredda.;)
Capito! In linea di massima concordo con te! :)
Proteus: hai la firma irregolare... Deve essere al amssimo 3 righe a 1024x768... Io ne vedo 5 (una vuota)... Correggi, grazie ;)
Premesso che non ho mai seguito il ciclismo, che trovo oltremodo noioso, volevo unirmi al dolore per la morte di un uomo di 34 anni, con tutta la vita davanti per risolvere i suoi problemi, indipendentemente dal come e XKé sia morto, resta il fatto che è morto e che ha lasciato un vuoto nella vita di molti...
Quello che mi da VERAMENTE fastidio è la massa urlante dei giornalisti che dopo averlo distrutto non solo come sportivo ma anche come uomo, gli stanno facendo un coccodrillo spaventoso...
Io lo trovo ignobile... sono degli ipocriti.... che stessero zitti....
Scusate lo sfogo....
Originariamente inviato da Proteus
Non dimentichiamo che l'antidoping fa corsa ad inseguimento rispetto l'industria farmaceutica e che quest'ultima sarà sempre, come minimo, qualche passo avanti.
...appunto...lo strano è che contro le industrie farmaceutiche nn ci suiano leggi che tengano....loro fanno quello che gli pare e qualcuno paga per la ricerca....:rolleyes:
Originariamente inviato da Proteus
Premesso che concordo con il concetto espresso vorrei aggiungere che chiunque pratichi sport a livello professionistico fa uso di doping, quelli che ufficialmente non ne fanno uso è solo perchè usano composti non ancora riconosciuti come dopanti. Non dimentichiamo che l'antidoping fa corsa ad inseguimento rispetto l'industria farmaceutica e che quest'ultima sarà sempre, come minimo, qualche passo avanti.
Ciao
Analisi tristemente vera e reale!
Originariamente inviato da Proteus
Troppo potente a livello mondiale la lobby delle industrie farmaceutiche.
Ciao
...sì, hai ragione e tutti lo sappiamo.......ma è lì il vero nodo della situazione....almeno l'europa dovrebbe porre delle sanzioni e pesanti.........altrimenti nn si arriva a niente. E' "inutile" colpire chi si dopa se poi qualcuno impunemente produce. Mi fanno ridere alcuni politici......hanno fatto una lotta drastica alle droghe(che se ti trovano una piantina di maria in casa succede il finimondo),.....e poi su queste cose solo il silenzio........da qualche parte si dice "faccia pulita e culo sudicio".
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