View Full Version : Come giudicate la riforma scolastica?
Secondo me più che buona;)
Onestamente non la conosco molto bene..
Quel poco che ho sentito/letto mi sembrava un tantino confusionale.
Se c'è qualcuno che ha capito i punti salienti, m'illumini per piacere :)
Da quel poco che ne so mediocre; sarebbe interessante che rispondesse anche qualche insegnante.
Nevermind
06-02-2004, 08:52
Puoi delucidarmi sull'argomento? Poi ti darò un mio giudizio.
Saluti.
Introduzione di inglese e informatica sin dalla prima elementare,possibilità facoltativa di inserire il bimbo alle elementari già dall'età di 5 anni,tempo pieno rivisto con un occhio di riguardo verso le attività artistiche e sociali,e prossimamente scuola obbligatoria fino al raggiungimento di un diploma o attestato di qualifica mi sembra...diciamo che sono le più salienti
Da qualche parte ho sentito che volevano mettere il tempo pieno a pagamento...ma è vero? :confused:
Originariamente inviato da Nicky
Da qualche parte ho sentito che volevano mettere il tempo pieno a pagamento...ma è vero? :confused:
La moratti ha detto che è falso;)
Nevermind
06-02-2004, 09:03
Originariamente inviato da thb
Introduzione di inglese e informatica sin dalla prima
Questo è ottimimo! anzi era ora!
elementare,possibilità facoltativa di inserire il bimbo alle elementari già dall'età di 5 anni,
Beh per quei bimbi + dotati potrebbe servire
tempo pieno rivisto con un occhio di riguardo verso le attività artistiche e sociali,
Non conoscendo il tempo pieno non so che dirti :D
e prossimamente scuola obbligatoria fino al raggiungimento di un diploma o attestato di qualifica mi sembra...diciamo che sono le più
salienti
Non so questa può avere dei pro e dei contro.
Il punto sulla scuola obbligatoria fino al diploma ,dalle parole della moratti, si è capito che l'hanno scelto dando un occhio ai numeri,piu di 300.000 giovani che si ritirano ogni anno,e una percentuale elevata in italia di persone con solo la terza media
Nevermind
06-02-2004, 09:15
Originariamente inviato da thb
Il punto sulla scuola obbligatoria fino al diploma ,dalle parole della moratti, si è capito che l'hanno scelto dando un occhio ai numeri,piu di 300.000 giovani che si ritirano ogni anno,e una percentuale elevata in italia di persone con solo la terza media
Appunto mi sa di mossa per far + bella figura statisticamente parlando, IMHO se uno non vuole studiare mandarla avanti a calci non serve a nulla.
Saluti.
maroboduo
06-02-2004, 10:22
Ciao a tutti, secondo me la riforma scolastica della Moratti è scadente sotto molti punti di vista. E' più semplice elencare gli aspetti positivi: l'insegnamento della lingua inglese fin dai primi anni della scuola elementare (pardon: scuola "primaria" :rolleyes: ) e l'alfabetizzazione informatica (speriamo non rimanga sulla carta).
Per il resto mi sembra confusa nella forma e nei contenuti, impregnata dell'idea che la scuola debba essere "impresa", che debba "produrre" lavoratori con specifiche competenze...Tutto ciò mi sembra demoralizzante, ho sempre pensato alla scuola come strumento fondamentale per l'educazione delle nuove generazioni. L'introduzione della figura del Tutor nella scuola "primaria", che tra le altre cose avrà il compito di compilare una sorta di "portfolio delle competenze" per ciascun alunno rende bene l'idea della direzione che sta prendendo la scuola nel nostro Paese. La riforma secondo me parte da presupposto sbagliato che la Scuola debba preparare l'individuo al mercato del lavoro sin dall'età di 5 anni (!), mentre secondo me la scuola elementare è (era?) un luogo in cui l'individuo inizia il proprio cammino nella formazione culturale di base. Personalizzare il percorso educativo, adattandolo alle inclinazioni rilevate dal Tutor è sbagliato e classista, in quanto ben sappiamo che a quell'età le inclinazioni, gli interessi di ognuno variano giorno dopo giorno. La ricchezza delle scuole elementari e medie del nostro Paese era che tutti venivano accolti, indipendentemente dalle proprie capacità: in tal modo ci si trovava a doversi integrare con gli altri, a compiere un cammino insieme a persone diverse, a raggiungere insieme un livello di istruzione. Ciò non sarà più possibile, perchè già dai primi anni i ragazzi verranno indirizzati "similia cum similibus", ghettizzandone alcuni e elevandone altri.
Sarà una scuola più povera, imho :mad:
Originariamente inviato da maroboduo
Ciao a tutti, secondo me la riforma scolastica della Moratti è scadente sotto molti punti di vista. E' più semplice elencare gli aspetti positivi: l'insegnamento della lingua inglese fin dai primi anni della scuola elementare (pardon: scuola "primaria" :rolleyes: ) e l'alfabetizzazione informatica (speriamo non rimanga sulla carta).
Per il resto mi sembra confusa nella forma e nei contenuti, impregnata dell'idea che la scuola debba essere "impresa", che debba "produrre" lavoratori con specifiche competenze...Tutto ciò mi sembra demoralizzante, ho sempre pensato alla scuola come strumento fondamentale per l'educazione delle nuove generazioni. L'introduzione della figura del Tutor nella scuola "primaria", che tra le altre cose avrà il compito di compilare una sorta di "portfolio delle competenze" per ciascun alunno rende bene l'idea della direzione che sta prendendo la scuola nel nostro Paese. La riforma secondo me parte da presupposto sbagliato che la Scuola debba preparare l'individuo al mercato del lavoro sin dall'età di 5 anni (!), mentre secondo me la scuola elementare è (era?) un luogo in cui l'individuo inizia il proprio cammino nella formazione culturale di base. Personalizzare il percorso educativo, adattandolo alle inclinazioni rilevate dal Tutor è sbagliato e classista, in quanto ben sappiamo che a quell'età le inclinazioni, gli interessi di ognuno variano giorno dopo giorno. La ricchezza delle scuole elementari e medie del nostro Paese era che tutti venivano accolti, indipendentemente dalle proprie capacità: in tal modo ci si trovava a doversi integrare con gli altri, a compiere un cammino insieme a persone diverse, a raggiungere insieme un livello di istruzione. Ciò non sarà più possibile, perchè già dai primi anni i ragazzi verranno indirizzati "similia cum similibus", ghettizzandone alcuni e elevandone altri.
Sarà una scuola più povera, imho :mad:
la penso esattamente come te, e poi basta a far andare a scuola i bambini sempre prima epr introdurli prima nel mondo del lavoro, sono bambini e facciamoli giocare invece che imbottirli di attività! E inglese, e informatica, e le attività culturali e fisiche eccetera eccetera. Ci sarà tempo per questo, ma i bambini sono bambini e lasciamoli fuori dallo stress almeno a quell'età...
Vi parla una che non ha avuto il modulo a scuola, che l'inglese l'ha studiato privatamente, che ha imparato ad usare il computer da sola e soprattutto che ha iniziato ad andare a scuola a sei anni e mezzo...
Originariamente inviato da thb
Introduzione di inglese e informatica sin dalla prima elementare,possibilità facoltativa di inserire il bimbo alle elementari già dall'età di 5 anni,tempo pieno rivisto con un occhio di riguardo verso le attività artistiche e sociali,e prossimamente scuola obbligatoria fino al raggiungimento di un diploma o attestato di qualifica mi sembra...diciamo che sono le più salienti
ottime alcune (poche) riforme, ma da figlio di insegnanti di (rispettivamente) scuola materna e elementare, ho capito che l'accesso alle elementari a 5 anni è una cosa assurda
PS: l'informatica alle elementari è una farsa: non la fa nessuno lostesso
Originariamente inviato da maroboduo
Cut
D'accordo con te e con Ila :)
Allora non sono l'unica che l'ha trovata un po' confusa nella forma :D
Originariamente inviato da Iluccia
la penso esattamente come te, e poi basta a far andare a scuola i bambini sempre prima epr introdurli prima nel mondo del lavoro, sono bambini e facciamoli giocare invece che imbottirli di attività! E inglese, e informatica, e le attività culturali e fisiche eccetera eccetera. Ci sarà tempo per questo, ma i bambini sono bambini e lasciamoli fuori dallo stress almeno a quell'età...
Vi parla una che non ha avuto il modulo a scuola, che l'inglese l'ha studiato privatamente, che ha imparato ad usare il computer da sola e soprattutto che ha iniziato ad andare a scuola a sei anni e mezzo...
quoto quoto quoto quoto
e sono assolutamente daccordo con maroboduo
PS: non parlo per sentito dire, qualcosa ho imparato sentendo i miei
Billabong
06-02-2004, 13:03
Originariamente inviato da Iluccia
la penso esattamente come te, e poi basta a far andare a scuola i bambini sempre prima epr introdurli prima nel mondo del lavoro, sono bambini e facciamoli giocare invece che imbottirli di attività! E inglese, e informatica, e le attività culturali e fisiche eccetera eccetera. Ci sarà tempo per questo, ma i bambini sono bambini e lasciamoli fuori dallo stress almeno a quell'età...
Vi parla una che non ha avuto il modulo a scuola, che l'inglese l'ha studiato privatamente, che ha imparato ad usare il computer da sola e soprattutto che ha iniziato ad andare a scuola a sei anni e mezzo...
Il fatto è che interessi e inclinazioni di molte persone, che sono delle potenzialità notevoli, spesso nella scuola non solo non vengono sviluppate, ma spesso sono mortificate.
Il punto è che dubito che con tuttor e robe del genere si possa fare molto...
Si continua a girare attorno al problema e mai a guardarlo in faccia: nella scuola italiana c'è troppa burocrazia e troppi insegnanti.
La Comunità Europea lo ha detto chiaramente: troppo personale e troppo poco qualificato. Sarebbe ora di cambiare i criteri di reclutamento degli insegnanti, di introdurre controlli e valutazioni sull'operato del personale e di legare il reddito ai risultati conseguiti (come si fa in tutto il mondo).
Il resto sono solo giochetti, temo.
Originariamente inviato da Billabong
La Comunità Europea lo ha detto chiaramente: troppo personale e troppo poco qualificato. Sarebbe ora di cambiare i criteri di reclutamento degli insegnanti, di introdurre controlli e valutazioni sull'operato del personale e di legare il reddito ai risultati conseguiti (come si fa in tutto il mondo).
Il resto sono solo giochetti, temo.
ciao,hai idea di cosa succederebbe se il governo seguisse i suggerimenti della comunità europea che tù citi(puoi mettere un link cosi leggo un pò di materiale) si avrebbero scioperi oceanici e attacchi al governo da tutte le parti,ciao.
Originariamente inviato da Billabong
Il fatto è che interessi e inclinazioni di molte persone, che sono delle potenzialità notevoli, spesso nella scuola non solo non vengono sviluppate, ma spesso sono mortificate.
Il punto è che dubito che con tuttor e robe del genere si possa fare molto...
Si continua a girare attorno al problema e mai a guardarlo in faccia: nella scuola italiana c'è troppa burocrazia e troppi insegnanti.
La Comunità Europea lo ha detto chiaramente: troppo personale e troppo poco qualificato. Sarebbe ora di cambiare i criteri di reclutamento degli insegnanti, di introdurre controlli e valutazioni sull'operato del personale e di legare il reddito ai risultati conseguiti (come si fa in tutto il mondo).
Il resto sono solo giochetti, temo.
quoto
nel mio caso, mio padre ha 28 anni di insegnamento, ha da sempre cercato di stimolare la mente dei ragazzi, facendoli partecipare a attività esterne, realizzare audiovisivi documentativi delle attività facendoli imparare divertendosi (ha fatto un film chiamato "cafè de Orz" dove i bambini hanno impersonato la vita di tutti i giorni dei paesini di montagna di 100 anni fa, imparando usi e costumi, ecc.... )
per farli studiare bene, soprattutto all'inizio, bisogna invogliarli, non essere sterili indottrinatori. per insegnare bisogna SAPER insegnare. il problema è che adesso si attira le ire dei colleghi perchè il metodo di insegnamento come questo richiede uno sforzo maggiore nella preparazione e nello studio delle attività, e i colleghi che ha molte volte non hanno voglia di sforzarsi (leggasi: basta portarsi a casa lo sipendio), QUESTO imho è quello che manca. una buona preparazione su COME insegnare le cose. il mio rammarico è quello di non averlo avuto come insegnante, cosa che mi ha portato a odiare alcune materie che insegna (a causa della monotonia pesante degli insegnanti che ho avuto, me li ricordo ancora....)
anche per quanto riguarda il reddito sono daccordo: non trovo giusto che se mio padre si fa il culo per insegnare bene, la sua collega (che è pure coordinatrice) non fa un cazzo, si offende perchè si cerca di invogliare a fare di più (leggasi pure: cercare di ostacolare con la burocrazia in tutti i modi le attività che potrebbero servire per l'apprendimento), e prende lo stesso stipendio
Billabong
07-02-2004, 23:19
Originariamente inviato da gor
ciao,hai idea di cosa succederebbe se il governo seguisse i suggerimenti della comunità europea che tù citi(puoi mettere un link cosi leggo un pò di materiale) si avrebbero scioperi oceanici e attacchi al governo da tutte le parti,ciao.
senza fare giri di parole: i sindacati difendono privilegi di categoria; per carità è giusto che sia così, ma credo che sia compito di chi è al governo saper porre un limite. Capisco col nostro attuale ordinamento sia molto difficile, ma spero che prima o poi arrivi una figura forte che opponga un minimo di resistenza... Del resto, USA a parte, anche in Canada degli scioperi se ne sbattono abbastanza (vanno avanti per mesi...) è solo qui che dopo un giorno di cortei si getta la spugna.
L'impiego pubblico e in particolare quello scolastico sono diventati un carrozzone senza controllo con assunzioni e pensionamenti selvaggi (ci sono colleghe di mia mamma che sono andati in pensione A 30 anni).
I dipendi scolastici italiani sono il secondo corpo al mondo per dimensioni dopo i dipendenti del ministero della Difesa americano (esercito, intelligence, genio, ecc.).
Al momento ammontano a circa 980.000 persone, un terzo di tutti gli impiegati pubblici. Scioperi o non scioperi è ora di ridurre: capisco che ciò vada (nel breve periodo) contro gli interessi degli insegnanti, ma va a favore di tutti gli altri; non è bello, ma credo che il licenziamento debbe smettere di essere un tabù.
Oggi un insegnante (Ma nn solo...) può essere licenziato solo se compie un omicidio premeditato.
La mia prof di educazione fisica, ex tossicodipendente, ha rischiato di spezzare l'osso del collo a una mia compagna per farle fare una capriola, pur essendo lei stata esentata su prescrizione del medico per problemi alla schiena. E si è fatta un anno col collare e sei mesi in sedia a rotelle...
La tipa insegna ancora e per passare lei che è più anziana hanno mandato via una prof più giovane che decisamente in gamba e più motivata.
Ora, al di là del caso particolare che fa poco testo, è utile riflettere sul fatto che la suddetta persona è giuridicamente intoccabile: il suo contratto implicitamente dice che lei ha il diritto di fare quello che vuole, anche mandare una persona all'ospedale. Può essere perseguita civilmente e penalmente ma nessuno può imèedirle di insegnare e (sopratutto) di continuare a fare disastri.
Ed è tanto più grave se si pensa che va a danneggiare l'istruzione, il capitale umano, la nostra più grande risorsa. E' il risultato di una politica miope che anzichè valorizzare le proprie risorse ha fatto della scuola un calderone per imbellettare le statistiche sulla disoccupazione. Si può fare, ma non con la scuola.
Casi simili a quello del padre di Leron ne poteri citare a bizzeffe e purtroppo sono all'ordine del giorno.
Credo che da una profonda ristrutturazione, che passa anche per massicci licenziamenti, non possiamo che trarre beneficio: e di sicuro gli ultimi che devono preoccupare sono gli insegnanti competenti.
Per gli altri mi dispiace, ma esistono tanti altri lavori...
Purtroppo non saprei dove indirizzarti, ho letto il tutto su un'ampio dossier pubblicato sul Sole 24Ore, forse l'autore era Daniela Roveda, ma nn sono sicuro, sul sito nn riesco a trovarlo.
[QUOTE][B]Originariamente inviato da Billabong [/B
I dipendi scolastici italiani sono il secondo corpo al mondo per dimensioni dopo i dipendenti del ministero della Difesa americano (esercito, intelligence, genio, ecc.).
Al momento ammontano a circa 980.000 persone
Credo che da una profonda ristrutturazione, che passa anche per massicci licenziamenti, non possiamo che trarre beneficio: e di sicuro gli ultimi che devono preoccupare sono gli insegnanti competenti.
Per gli altri mi dispiace, ma esistono tanti altri lavori.
[QUOTE] [/B
sarebbe bello liberarsi degli incompetenti e di quelli che tirano a campare nell'impiego publico e lasciar lavorare quelli motivati,dopo qualche annetto avremmo persone molto più preparete alla vita lavorativa reale che li attende,ciao.
davidirro
07-02-2004, 23:39
La riforma purtroppo presenta secondo me, tra cose buone e cattive, due buchi neri:
1) Gli studenti fino alla seconda elementare non potranno essere bocciati per evitare problemi di emarginazione, e bla bla bla. Ma dico, ma la bocciatura a che serve? serve o non serve, soprattutto alle elementari, a far si che chi non è in grado non rimanga indietro tutta la vita ma abbia più tempo per consolidare le basi? Che cosa ce ne frega di avere una popolazione in cui il minimo è la seconda media se poi non vale NULLA?
2) L'orario scolastico è stato ridotto per lasciare spazio a queste ore "integrative": seconda lingua, informatica,... Al di là del fatto che comunque il ben più importante programma di matematica, scienze, storia, italiano,... verrà fatto peggio, perchè con meno ore a disposizione (ma il programma non è variato), chi crede che questi corsi saranno gratuiti? NESSUNO. Forse lo saranno per qualche anno, ma poi a poco a poco diventeranno a pagamento, a tutto vantaggio delle scuole private, tanto care alla nostra signora Moratti.
Io sono di destra (non estrema, per carità), e anche convinto, ma trovo che questa riforma sia davvero una manovra politica che peggiorerà la situazione dell'istruzione in Italia.
Un ultima cosa, per rispondere a tutti questi esempi di professori vergognosi e incapaci: se i titoli di studio italiani sono STRAQUOTATI all'estero, e chiunque non voglia avere il salame sugli occhi lo vede chiaramente, un motivo c'è. E, ahimè, non è che gli italiani sono i più intelligenti al mondo...
Originariamente inviato da Billabong [/B]
senza fare giri di parole: i sindacati difendono privilegi di categoria; per carità è giusto che sia così, ma credo che sia compito di chi è al governo saper porre un limite. Capisco col nostro attuale ordinamento sia molto difficile, ma spero che prima o poi arrivi una figura forte che opponga un minimo di resistenza... Del resto, USA a parte, anche in Canada degli scioperi se ne sbattono abbastanza (vanno avanti per mesi...) è solo qui che dopo un giorno di cortei si getta la spugna.
non è certo questo il compito del sindacato, se lo è diventato va cambiato
L'impiego pubblico e in particolare quello scolastico sono diventati un carrozzone senza controllo con assunzioni e pensionamenti selvaggi (ci sono colleghe di mia mamma che sono andati in pensione A 30 anni).
questo mi sembra esagerato, scusami, ma io ci lavoro nella scuola e questa è la classica stupidaggine buttata lì senza pensarci sopra.. a 30 anni in pensione ? e come? con che pensione e con che motivazione ?, mi sembra proprio una stupidata
I dipendi scolastici italiani sono il secondo corpo al mondo per dimensioni dopo i dipendenti del ministero della Difesa americano (esercito, intelligence, genio, ecc.).
Al momento ammontano a circa 980.000 persone, un terzo di tutti gli impiegati pubblici. Scioperi o non scioperi è ora di ridurre: capisco che ciò vada (nel breve periodo) contro gli interessi degli insegnanti, ma va a favore di tutti gli altri; non è bello, ma credo che il licenziamento debbe smettere di essere un tabù.
non è un tabù, ma certo insegnare a classi di 40 alunni non è lo stesso che averne 20, per ambedue.
Oggi un insegnante (Ma nn solo...) può essere licenziato solo se compie un omicidio premeditato.
La mia prof di educazione fisica, ex tossicodipendente, ha rischiato di spezzare l'osso del collo a una mia compagna per farle fare una capriola, pur essendo lei stata esentata su prescrizione del medico per problemi alla schiena. E si è fatta un anno col collare e sei mesi in sedia a rotelle...
scusami ma è la seconda stupidaggine, io insegno Ed. Fisica e sono stato citato e mi son dovuto difendere in tribunale da un avvocato che mi accusava di non aver controllato che la superfice della palestra fosse adeguata alle attività da svolgere... ritenendo che questa fosse la causa dell'infortunio riportato da un ragazzo che, giocando a calcetto, era caduto da solo spezzandosi un incisivo. La causa è ancora in corso.
Questo per dire che se fai fesserie per COLPA TUA la paghi, com'è giusto che sia, d'altra parte. Esistono sanzioni disciplinari di vari gradi, senza arrivare allo sciacallaggio, come nel mio caso !!!Forse non è proprio come racconti, informati bene.
La tipa insegna ancora e per passare lei che è più anziana hanno mandato via una prof più giovane che decisamente in gamba e più motivata.
dovunque l'anzianità è uno dei criteri più utilizzati per le graduatorie interne, non solo a scuola, certo a parità di titoli professionali, ma così è dovunque, non solo a scuola.
Ora, al di là del caso particolare che fa poco testo, è utile riflettere sul fatto che la suddetta persona è giuridicamente intoccabile: il suo contratto implicitamente dice che lei ha il diritto di fare quello che vuole, anche mandare una persona all'ospedale. Può essere perseguita civilmente e penalmente ma nessuno può imèedirle di insegnare e (sopratutto) di continuare a fare disastri.
non è vero, da noi siamo riusciti a non fare insegnare più una docente con gravi problemi psicologici, senza buttarla a 45 anni in mezzo a una strada ma impedendole di danneggiare gli studenti... ora lavora in un ufficio, sta meglio lei e anche noi !!!
Ed è tanto più grave se si pensa che va a danneggiare l'istruzione, il capitale umano, la nostra più grande risorsa. E' il risultato di una politica miope che anzichè valorizzare le proprie risorse ha fatto della scuola un calderone per imbellettare le statistiche sulla disoccupazione. Si può fare, ma non con la scuola.
Casi simili a quello del padre di Leron ne poteri citare a bizzeffe e purtroppo sono all'ordine del giorno.
Credo che da una profonda ristrutturazione, che passa anche per massicci licenziamenti, non possiamo che trarre beneficio: e di sicuro gli ultimi che devono preoccupare sono gli insegnanti competenti.
e chi decide ? i Dirigenti scolastici immessi in ruolo per clientele politico-sindacali e spesso incompetenti sulla didattica? Trasformati in manager di una scuola che non capiscono neanche ?O chi altro ? E su che basi ? Sui risultati mi sembra difficile.... non si opera su pezzi da fabbricare ma su persone... se nella mia prima sono tutti atleti sono più bravo di un collega che ha una prima di imbranati ?
Per gli altri mi dispiace, ma esistono tanti altri lavori...
si? dimmeli, specialmente per i laureati in filosofia, scienze motorie, lettere..... certo che teoricamente potrebbero anche andare a zappare, ma mi sembra un po' alla Pol Pot... no ?
Purtroppo non saprei dove indirizzarti, ho letto il tutto su un'ampio dossier pubblicato sul Sole 24Ore, forse l'autore era Daniela Roveda, ma nn sono sicuro, sul sito nn riesco a trovarlo.
lo so che parlo troppo !!
:D
Billabong
08-02-2004, 01:01
Originariamente inviato da asca
lo so che parlo troppo !!
:D
I pensionati A 30 anni ci sono stati eccome, i famigerati pensionati baby, che ci andavano con 10 anni di servizio (si parla di uno o due decenni fa, nn ricordo) e non erano casi isolati, tutt'altro.
Riguardo alle citazioni ho detto che si può essere persguiti civilmente e penalmente, si può essere condannati e anche andare in galera, tutto questo però ha conseguenze relativamente ridotte sull'impiego. Immagino ci siano sanzioni, ma se non sbaglio per lo più si tratta di richiami e simili visto che se non sbaglio non si può procedere in altro modo.
Nel caso della mia ex prof (era solo per citare una persona spregevole, non ce l'ho assolutamente con gli insegnanti di ed fisica!;) ) ricordo che siamo andati più volte dal preside a lamentarci per il suo comportamento assolutamente irrispettoso, lui ha fatto di tutto e alla fine ci ha detto che mezzi per procedere, oltre a richiami, inviti, minacce, insulti non ne aveva.
L'anzianità è purtroppo è abusata, sopratutto in italia: vai in inghilterra, per esempio (ma anche in germania) e uno lo fanno dirigente anche a 20 se ritengono che sia competente.
Ora, non dico che sia un criterio del tutto da eliminare, ma da ridimensionare molto sì.
Il sovraffollamento delle classi è un problema di altra natura, che cmq nn fa che conferma lo stato cadente del tutto e il pessimo livello della gestione, che pur con troppo personale permette addirittura che si creino queste situazioni.
Riguardo alla collega con disturbi sono molto contento per lei, ma che mi dici di tutti gli altri? Alla mia prof di fisica la fisica la insegnavamo noi perchè lei si perdeva nelle equazioni di secondo grado: bravissima persona, ma incompetente. E io che faccio? Come posso sbarazzarmene? In genere il meglio che si può fare è trasferirili, ovvero farli subire a qualcun'altro.
Sarebbe ora di darci un taglio.
Per esprimere una valutazione sull'operato degli insegnanti si possono trovare molti criteri e il punto è che vanno trovati. Non credo abbia senso dire che siccome non ce ne sono di perfetti allora nn ne va adottato nessuno. Si sa che qualche errore o ingiustizia verrà commesso cmq, fa parte del gioco: è così anche per gli alunni e per tutti e probabilmente tu lo sai meglio di me.
Ci potranno essere alcune iniquità, ma credo che quelli che sono capaci vedranno riconosciuto il loro lavoro, cmq più di adesso. Riguardo ai dirigenti vale lo stesso discorso: all'estero sono come manager, anzi lo sono di fatto; organizzare il lavoro di molt persone e far funzionare una struttura che fornisce un servizio è un ruolo da dirigente. Sempre in inghilterra esiste un mercato, un po' come per le imprese, i presidi vengono chiamati, girano, hanno ampi poteri e grosse responsabilità. Vengono pagati una fortuna (sopratutto se sono quotati) ma con la stessa facilità con cui li assumono li mandano via se si ritiene che il loro lavoro non sia corretto o semplicemente non corrisponda alle esigenze dell'utenza.
Riguardo la possibilità di chi ha lauree poco pratiche credo che il discorso sia parecchio ampio; nn credo cmq che una laurea vincoli la possibiltà di scegliere un lavoro: ci sono dirigenti rinomati laureati in filosofia, registi laureati in lettere, e via dicendo. Credo che quelle lauree aprano molte possibilità visto che prima di dare conoscenza tecnica danno un metodo.
A livello più pratico cmq è possibili studiare piani di reintegro, agire sul turn over o fornire agevolezioni e/o incentivi e cercare di promuvere il reinserimento: facendo le cose per bene il tutto può essere fatto in maniera soft, nessuno pretende di buttare le gente in mezzo alla strada. Certo, ci vuole un minimo di capacità di adattamento...
Buona notte!
:)
il 25% degli insegnanti sono inutili. Vanno a scuola solo per prendere lo stipendio. Il nostro prof del liceo di educazione fisica leggeva il giornale, quella di storia dell'arte veniva 1 volta su tre, quella di biologia non sapeva la biologia, quella di chimica non sapeva chimica :eek: togliamo sti pagliacci dalla scuola. E poi si lamentano che hanno stipendi bassi... hanno paura della competizione
Originariamente inviato da Leron
ottime alcune (poche) riforme, ma da figlio di insegnanti di (rispettivamente) scuola materna e elementare, ho capito che l'accesso alle elementari a 5 anni è una cosa assurda
Io ho fatto la scuola elementare a cinque anni, per motivi di data di nascita. Non vedo il problema.
Ho letto solo una paio di articoli di giornale a riguardo della riforma scolastica, a cui avrò dedicato in tutto 20 minuti al massimo.
Penso sia troppo poco per esprimere un parere sensato su una cosa così complessa come la riforma di un settore.
Abbiamo scuole materne ed elementari pubbliche tra le migliori al mondo, e viceversa dei Licei e delle Universita' disastrose.
I problemi iniziano alle medie.
Nella scuola dell'obbligo troppi insegnanti, malpagati e con turni massacranti.
Nei licei troppi insegnanti che non sanno insegnare la propria materia; non basta conoscerla, parecchi non la sanno proprio esporre, non hanno la pazienza e l'attitudine all'insegnamento.
E aAnche per questo che mi feci cambiare di sezione a 18 anni:
vedere insegnanti di materie tecniche come Ragioneria e di Tecnica Bancaria che non sanno insegnare fa cascare le braccia
Non posso essere che d'accordo con molti dei post precedenti :rolleyes:
A costo di sembrare provocatorio: io chiuderei le scuole dell'obbligo private ;)
Billabong
08-02-2004, 20:35
Originariamente inviato da Adric
A costo di sembrare provocatorio: io chiuderei le scuole dell'obbligo private ;)
Perchè?
L'appalto alle scuole private potrebbe essere una soluzione!
Originariamente inviato da Adric
A costo di sembrare provocatorio: io chiuderei le scuole dell'obbligo private ;)
In che modo questo migliorerebbe la situazione generale della scuola?
ominiverdi
08-02-2004, 20:43
la cosa piu' assurda della scuola secondo me e' che non offre un indirizzo di scelta ragionato, da un punto di vista razionale, in base a quanto il mercato del lavoro offre.
es.: dopo il boom dell' informatica di anni fa, gia' si vede nel settore stagnazione, sono nate molteplici specializzazioni ecc. ecc., ma che senso ha formare chesso' 500.000 informatici, quando le offerte di lavoro in una determinata area geografica (ampia) sono di un migliaio scarse?
senza contare tutte le persone gia' diplomate/laureate con il medesimo indirizzo...
e' tanto difficile fare un quadro preciso, con tutti numerini, per ogni settore?
di modo da poter quantomeno mettere al corrente la persona sulle effettive possibilita' % di poter praticare in futuro il lavoro che si aspetterebbe di svolgere dopo gli studi?
conosco diversi ragionieri (amici e non) , che, guardacaso, il loro lavoro non lo hanno mai potuto fare...
amici anche diplomati con 60/60, molto intelligenti e acculturati, eppure...
si sono adattati a fare i commessi :muro:
se non addirittura a lavorare nell' agricoltura :muro: :muro:
"segretario", che fu?
e' da anni che ormai la figura del segretario e' scomparsa, ormai ci sono solo ragazze negli uffici per lavori di questo tipo.
la scuola andrebbe riformata dalla A alla Z, dovrebbe fornire come detto dati statistici e stime sulle reali possibilita' di lavoro che ci offre un determinato indirizzo scolastico, in prospettiva futura.
davidirro
09-02-2004, 00:42
Originariamente inviato da Adric
Abbiamo scuole materne ed elementari pubbliche tra le migliori al mondo, e viceversa dei Licei e delle Universita' disastrose.
I problemi iniziano alle medie.
Nella scuola dell'obbligo troppi insegnanti, malpagati e con turni massacranti.
Nei licei troppi insegnanti che non sanno insegnare la propria materia; non basta conoscerla, parecchi non la sanno proprio esporre, non hanno la pazienza e l'attitudine all'insegnamento.
E aAnche per questo che mi feci cambiare di sezione a 18 anni:
vedere insegnanti di materie tecniche come Ragioneria e di Tecnica Bancaria che non sanno insegnare fa cascare le braccia
Non posso essere che d'accordo con molti dei post precedenti :rolleyes:
A costo di sembrare provocatorio: io chiuderei le scuole dell'obbligo private ;)
Sono d'accordo, questa legge di fatto penalizza la cultura per avvantaggiare le scuole private. Se la scuola dell'obbligo deve rappresentare la base minima culturale di ogni persona, allora che senso ha la scuola privata? Investiamo in quella pubblica, e garantiamo a tutti (TUTTI!) una base culturale ricca, e solida. Questo si che rende una nazione migliore, non arrivare coattamente in seconda media e non sapere niente di niente!!! :mad:
franteba63
09-02-2004, 08:13
Avendo un figlio di 10 anni che ho appena iscritto alle medie posso portare una testimonianza diretta.
Fino allo scorso anno la scuola media cui ho iscritto mio figlio garantiva 34/36 ore di lezione settimanali in base al piano formativo della scuola redatto secondo la precedente normativa scolastica.
In base alla riforma attuale l'orario scolastico è stato ridotto a 27 ore obbligatorie, delle quali solo una dedicata all'insegnamento della lingua inglese, mentre alle elementari le ore dedicate alla lingua erano due alla settimana più una terza ora ogni due settimane.
Il piano scolastico prevede la possibilità di ulteriori 6 ore settimanali (però facoltative) dedicate ad "attività integrative", le quali sono però da stabilirsi tra scuola e genitori oltre a dover reperire gli insegnanti necessari per svolgerle.
Come genitore mi sembra un passo indietro anche rispetto alla formazione finora ricevuta alle elementari.
Originariamente inviato da davidirro
Sono d'accordo, questa legge di fatto penalizza la cultura per avvantaggiare le scuole private. Se la scuola dell'obbligo deve rappresentare la base minima culturale di ogni persona, allora che senso ha la scuola privata? Investiamo in quella pubblica, e garantiamo a tutti (TUTTI!) una base culturale ricca, e solida. Questo si che rende una nazione migliore, non arrivare coattamente in seconda media e non sapere niente di niente!!! :mad:
Bello questo ragionamento: chiudiamo le scuole che funzionano così dopo si possono sistemare quelle che non funzionano.
Mi verrebbe da aggiungere: così non c'è nemmeno la possibilità di fare un paragone.
Ma avete i complessi di inferiorità verso le scuole private che non trovate niente di meglio da fare che chiedere di chiuderle ad ogni occasione?
Io ho fatto la privata e posso assicurare che il mio livello culturale è quanto meno alla pari con le altre persone. E non posso dire di più per non essere accusato di immodestia... :rolleyes:
La rovina della scuola sono state tutte le varie sperimentazioni, il 68 e tutto ciò che ne è derivato: la mentalità italiana è quella che tutti devono avere il loro diplomino. Cazzate, tutti devono poter studiare, ma non tutto dovrebbero avere il diploma.
Vedere gente con dei 4 passare all'anno successivo era un bello spettacolo, ve l'assicuro.
Da quando sono stati tolti gli esami di riparazione a settembre cani e porci passano senza che nessuno possa battere ciglio.
Poi arriviamo, visto che siamo in Italia, ai limiti della paranoia, dove non si può esporre il voto dello studente se negativo perchè "lede la privacy", il genitore che fa ricorso contro la bocciatura perchè il figlio è sicuro che si meritava la promozione... ma che stronzate! Poi capita come alla mia ragazza, con un cretino che rutta in classe e dopo la terza volta gli viene data una nota, e il giorno dopo lei viene chiamata dal preside che la sgrida, padre dell'idiota presente, "perchè al padre non è piaciuto il suo modo di fare".
Questo è il problema della scuola: l'unica riforma da fare sarebbe tornare a 20 anni fa.
davidirro
09-02-2004, 17:59
Originariamente inviato da gpc
Bello questo ragionamento: chiudiamo le scuole che funzionano così dopo si possono sistemare quelle che non funzionano.
L'unico problema è che qui, con la scusa della parità, si ottiene solo l'obiettivo di NON fare funzionare la scuola pubblica. Questo è il problema, che l'istruzione non deve essere per pochi, o per chi può. è un diritto per tutti i cittadini, e una necessità per il paese.
Originariamente inviato da davidirro
L'unico problema è che qui, con la scusa della parità, si ottiene solo l'obiettivo di NON fare funzionare la scuola pubblica. Questo è il problema, che l'istruzione non deve essere per pochi, o per chi può. è un diritto per tutti i cittadini, e una necessità per il paese.
E su che basi, scusa, affermi che la presenza della scuola privata è impedimento al funzionamento della scuola pubblica?
La realtà è questa: ci sono scuole private di livello sufficiente e scuole pubbliche di livello scarso. Chiudiamo le private così anche quelli che se le possono permettere dovranno andare alle pubbliche. Mi verrebbe da parafrasare: Un impegno concreto, mediocrità per tutti! :rolleyes:
davidirro
10-02-2004, 15:00
Originariamente inviato da gpc
E su che basi, scusa, affermi che la presenza della scuola privata è impedimento al funzionamento della scuola pubblica?
La realtà è questa: ci sono scuole private di livello sufficiente e scuole pubbliche di livello scarso. Chiudiamo le private così anche quelli che se le possono permettere dovranno andare alle pubbliche. Mi verrebbe da parafrasare: Un impegno concreto, mediocrità per tutti! :rolleyes:
Al di là del facile umorismo sul poverino (Silvio), quella di chiudere le private era una provocazione, il problema, grosso, è che lo stato deve investire il proprio denaro nella scuola pubblica, non in quella privata, deve fare leggi che favoriscano la cultura e l'istruzione della popolazione, non la scuola privata. Non me ne frega un caxxo della scuola privata! Però se è privata, lo stato non deve metterci becco, non che si fa una legge come questa che per dare un aiutino alle scuole private manda in merda il sistema scolastico pubblico, FINORA EFFICIENTISSIMO. Perchè tutto si può dire, fuorchè le nostre scuole statali primarie non siano all'altezza di quelle private. Il discorso può valere per le superiori, ma non per medie ed elementari. Non è accettabile che per fare fare 4 lire in più alle scuole private si penalizzi il futuro di questa nazione, è una cosa indecente! La cultura primaria è la base della società, e non ci si può speculare sopra.
Non per essere polemico, ma l'investimento sulla scuola, come ho già detto in altri interventi, è un investimento a lunga, lunghissima scadenza, paga dopo almeno 5/8/10 anni, non mi sembrano scadenze appetibili per l'attuale governo, e poi, suvvia, qui servono consumatori deficienti e tecnici che sappiano fare solo il loro compito , più ristretto e limitato possibile, mica serve gente che sappia ragionare !
Mi spiace che tanti, forse già offuscati da due anni di fumo:D ,
non se ne rendano conto... il nostro paese non è quello che ci raccontano il Presidente del Consiglio e i suoi fedeli, e non tutti gli oppositori sono biechi comunisti mangia-bambini.. ma sto andando O.T.
Cmq con le ultime riforme delle scuole paritarie, che almeno alle superiori sono in enorme maggioranza dei diplomifici a pagamento(almeno nelle pubbliche è gratis o quasi!!), un diploma è solo questione di qualche migliaio di €, non di più....
E poi ..... ok, meglio tagliare qui
Billabong
13-02-2004, 08:06
Originariamente inviato da asca
Non per essere polemico, ma l'investimento sulla scuola, come ho già detto in altri interventi, è un investimento a lunga, lunghissima scadenza, paga dopo almeno 5/8/10 anni, non mi sembrano scadenze appetibili per l'attuale governo, e poi, suvvia, qui servono consumatori deficienti e tecnici che sappiano fare solo il loro compito , più ristretto e limitato possibile, mica serve gente che sappia ragionare !
Mi spiace che tanti, forse già offuscati da due anni di fumo:D ,
non se ne rendano conto... il nostro paese non è quello che ci raccontano il Presidente del Consiglio e i suoi fedeli, e non tutti gli oppositori sono biechi comunisti mangia-bambini.. ma sto andando O.T.
Cmq con le ultime riforme delle scuole paritarie, che almeno alle superiori sono in enorme maggioranza dei diplomifici a pagamento(almeno nelle pubbliche è gratis o quasi!!), un diploma è solo questione di qualche migliaio di €, non di più....
E poi ..... ok, meglio tagliare qui
I diplomifici sono più le scuole statali rispetto a quelle private (sono pubbliche entrambi, anche se nesuno lor ricorda).
Vista l'effettiva difficoltà a toccare interessi radicati e ben difesi nella scuola statale la scuola privata sarebbe un'ottima soluzione.
Se lo Stato desse un budget annuo fissato da spendere in istruzione dove voglio e come voglio credo che tutti trarremmo dei benefici...
L'incentivazione indiretta della scuole private darebbe una bella scrollata a queste utlime. E quando cominciano a esserci scuole private efficienti, selettive (nel senso che valutano) e prestigiose voglio vedere chi è che si va a infognare in una scuola statale (visto che i miei 5000€ l'anno, per dire, li posso spendere dove voglio).
Una situazione del genere darebbe una scossa alla scuola statale: quando comincieranno a essere sull'orlo del barartro credo inizierano a darsi una regolata. E se non se la danno che chiudano bottega: non c'è ragione di mantare in vita un organo che non risponde più alle esigenze attuali.
davidirro
13-02-2004, 10:49
Originariamente inviato da Billabong
I diplomifici sono più le scuole statali rispetto a quelle private (sono pubbliche entrambi, anche se nesuno lor ricorda).
Io non so dove abiti, ma qui, a Milano e dintorni, non c'è paragone tra private e statali, nemmeno lontanamente. Le private serie a Milano non arrivano a 10, manco di striscio. Che poi quelle 5 o 6 siano ottime, non è in discussione, ma sono una goccia in un oceano.
Originariamente inviato da Billabong
I diplomifici sono più le scuole statali rispetto a quelle private (sono pubbliche entrambi, anche se nesuno lor ricorda).
che intendi con sono pubbliche entrambe ? quelle private sono private, sono pari come titoli forniti, ma non è lo stesso
Vista l'effettiva difficoltà a toccare interessi radicati e ben difesi nella scuola statale la scuola privata sarebbe un'ottima soluzione.
Se lo Stato desse un budget annuo fissato da spendere in istruzione dove voglio e come voglio credo che tutti trarremmo dei benefici...
L'incentivazione indiretta della scuole private darebbe una bella scrollata a queste utlime. E quando cominciano a esserci scuole private efficienti, selettive (nel senso che valutano) e prestigiose voglio vedere chi è che si va a infognare in una scuola statale (visto che i miei 5000€ l'anno, per dire, li posso spendere dove voglio).
Una situazione del genere darebbe una scossa alla scuola statale: quando comincieranno a essere sull'orlo del barartro credo inizierano a darsi una regolata. E se non se la danno che chiudano bottega: non c'è ragione di mantare in vita un organo che non risponde più alle esigenze attuali.
Evidentemente viviamo in Italie diverse... io però nel campo ci lavoro da 25 anni, non so tu.... comunque si potrebbe iniziare col rendere detraibili dal reddito le spese scolastiche... con presentazione di regolare fattura... sai quante scuole private scomparirebbero ? La proposta, fatta già anni fa , non ha avuto alcun seguito, chissà perchè...
Quelle poche scuole d'élite dove solo chi ha grosse possibilità (economiche di certo, non necessariamente intellettive) può frequentare, resterebbero di certo, ma tutte quelle che ti rilasciano una "ricevutina" per la retta.... se va bene, e che hanno bilanci che fan ridere...?
E poi che senso avrebbe "spendere i miei 5000€ dove voglio.... e selettività che significa ?
Puoi selezionare solo partendo da basi comuni.. e chi le farà le scuole nelle zone dove di soldi non ce ne sono ? I privati-aziende ? Nooo, lì non c'è guadagno, ci pensi lo stato allora.. ma la scuola di stato non c'è più, l'hanno privatizzata e aziendalizzata.... e allora ? Ma sì vadano a quel paese quei poveracci ignoranti, sporchi e incivili....che restino così, tanto a chi servono ? Un po' di TV, qualche giornalaccio scandalistico e lavoracci saltuari e malpagati.. tanto basta che votino le persone giuste (quelle che gli prometteranno più cose impossibili nel modo più convincente) e poi chi s'è visto s'è visto....
Belle prospettive, ma temo siamo già sulla buona strada... ci si chieda, una volta tanto, perchè il Ministro ci tenga tanto ad una riforma col suo nome, quando sa, e lo sa bene, che risorse per l'istruzione questo governo non ne ha affatto, e non è una sua priorità. Le ore spacciate per in più NON ci sono, e non si sa chi le pagherà se mai si faranno, il tempo pieno è diventato raddoppio delle ore di mensa, da 5 a 10 settimanali e riduzione delle ore di attività aggiuntive... e se tanti protestano, forse un dubbio potrebbe sorgere, mica son tutti comunisti ? Forse qualcuno è solo disgustato dalle panzane che ci raccontano in TV e dalla realtà che invece viviamo ogni giorno.... e comunque parlo troppo !!!:D
Saluti
davidirro
14-02-2004, 01:43
Originariamente inviato da asca
Le ore spacciate per in più NON ci sono, e non si sa chi le pagherà se mai si faranno, ...
Bingo! qui sta il vero schifo! Chi non potrà pagare, non avrà niente!! E chi potrà farlo, magari manderà il figlio dove glielo parcheggiano fino alle sei e non fino alle quattro e mezza... :mad:
Billabong
14-02-2004, 14:34
Originariamente inviato da asca
Evidentemente viviamo in Italie diverse... io però nel campo ci lavoro da 25 anni, non so tu.... comunque si potrebbe iniziare col rendere detraibili dal reddito le spese scolastiche... con presentazione di regolare fattura... sai quante scuole private scomparirebbero ? La proposta, fatta già anni fa , non ha avuto alcun seguito, chissà perchè...
Quelle poche scuole d'élite dove solo chi ha grosse possibilità (economiche di certo, non necessariamente intellettive) può frequentare, resterebbero di certo, ma tutte quelle che ti rilasciano una "ricevutina" per la retta.... se va bene, e che hanno bilanci che fan ridere...?
E poi che senso avrebbe "spendere i miei 5000€ dove voglio.... e selettività che significa ?
Puoi selezionare solo partendo da basi comuni.. e chi le farà le scuole nelle zone dove di soldi non ce ne sono ? I privati-aziende ? Nooo, lì non c'è guadagno, ci pensi lo stato allora.. ma la scuola di stato non c'è più, l'hanno privatizzata e aziendalizzata.... e allora ? Ma sì vadano a quel paese quei poveracci ignoranti, sporchi e incivili....che restino così, tanto a chi servono ? Un po' di TV, qualche giornalaccio scandalistico e lavoracci saltuari e malpagati.. tanto basta che votino le persone giuste (quelle che gli prometteranno più cose impossibili nel modo più convincente) e poi chi s'è visto s'è visto....
Belle prospettive, ma temo siamo già sulla buona strada... ci si chieda, una volta tanto, perchè il Ministro ci tenga tanto ad una riforma col suo nome, quando sa, e lo sa bene, che risorse per l'istruzione questo governo non ne ha affatto, e non è una sua priorità. Le ore spacciate per in più NON ci sono, e non si sa chi le pagherà se mai si faranno, il tempo pieno è diventato raddoppio delle ore di mensa, da 5 a 10 settimanali e riduzione delle ore di attività aggiuntive... e se tanti protestano, forse un dubbio potrebbe sorgere, mica son tutti comunisti ? Forse qualcuno è solo disgustato dalle panzane che ci raccontano in TV e dalla realtà che invece viviamo ogni giorno.... e comunque parlo troppo !!!:D
Saluti
Io della scuola invece sono utente da 14 anni...
Le scuole, sia private che statali sono pubbliche poichè chiunque può andarci a iscriverci, a patto di pagare ovviamente (va da sè che il prezzo varia...). Fatto sta che l'antitesi pubblico-privato è impropria.
L'idea di rendere un tot detraibile dal reddito fu presentata qualche anno fa e non se ne fece nulla di certo non per la protesta delle scuole private (anche ipotizzando che avessere conti tutti in nero, partendo dalla base stimata percentuale di frequentanti scuole private il potenziale aumento di alunni sarebbe stato tale da rendere cmq conveniente fatturare tutto. La storia poi che non si fatturi nulla non so da dove sia saltata fuori... che ca**o gliene importa a loro di fare la fattura o no?? Mica ci guadagnano!).
Naufragò per l'urlo di scandalo e protesta dei dipendenti scolastici che si dissero inorridi del fatto che fossero sottratte risorse alle scuole statali che già versavano in cattive acque e anzi necessitavano di più risorse.
Visto lo stato della scuola attuale più risorse significa buttare quattrini; normalmente l'istruzione è un ottimo investimento ma in questo caso, data la struttura burocratica della scuola statale italiana, il denaro anzichè essere investito andrebbe disperso, nei modi più dipearati (esempio un aumento di stipendi indiscriminato, e meandri burocratici e via dicendo).
Siccome non sta scritto da nessuna parte che lo Stato debbe avere il monopolio nell'istruzione e siccome ci sono scuole private eccellenti (e per eccellenti intendo che offrono oppotunità e istruzione superiori, non che sono più costose) mi piacerebbe avere la possibilità di scegliere. Siccome i contribuenti pagano la scuola, sarebbe giusto che i contribuenti decidessero che scuola scegliere. E si può stare certi che se ci sarà richiesta di scuola di qualità questa verrà offerta.
Oppure vogliamo continuare a credere che siamo tutti uguali? Che l'istruzione è incommensurabile? Che gli insegnanti valgono tutti uguali?
Può sembrare strano, ma nella scuola privata, per dire, vengono controllate le presenze degli insegnanti, i programmi svolti. Se non sono in regola vengono penalizzati. Esiste qualcosa di simile nella scuola pubblica?
In un corso della mia scuola c'era un'insegnante di matematica che non faceva lezione: chiaccherava, faceva compiti facillimi che poi suggeriva a tutti e via dicendo; ognuno contento col suo 7. Chi poteva andava da un'insegnante privato e per conto suo si studiava matematica... chi non poteva? E' questa la scuola delle pari opportunità, in contrapposizione a quella delle "disparità" privata?
Casi comq questo non sono rari, direi che sono la norma... sono certo che ne conosci anche tu. Pensare che la scuola statale sia per tutti fa comodo a molti... la realtà però è che chi ha alle spalle una famiglia solida (non solo e non tanto economicamente, quanto culturalmente) che lo sostiene va avanti e alla fine si ritrova culturalmente attrezzato. Chi non ce l'ha? Può fare affidamento solo ciò che la scuola mette a disposizione?
Puoi selezionare solo partendo da basi comuni.. e chi le farà le scuole nelle zone dove di soldi non ce ne sono ? I privati-aziende ? Nooo, lì non c'è guadagno, ci pensi lo stato allora.. ma la scuola di stato non c'è più, l'hanno privatizzata e aziendalizzata.... e allora ? Ma sì vadano a quel paese quei poveracci ignoranti, sporchi e incivili....che restino così, tanto a chi servono ?
Per curiosità, sai chi le fa le scuole nelle zone dove lo Stato non arriva? I privati.
Ci sono paesi o zone sperdute oppure sovraffollate dove lo Stato subappalta l'istruzione. E questo esiste da almeno 30 anni.
Non ho mai detto di buttare completamente la scuola Statale, solo di affiancargli quella privata. Certo, diventa un termine di paragone, bisogna confrontarsi. Ma siccome questo è un problema di qualunque categoria lavorativa non vedo perchè l'istruzione debba esserne esulata.
In moltissimi Paesi al mondo scuola pubblica a privata convino pacificamente, a tutto beneficio degli utenti. Solo in Italia privato è sinonimo di classista, malifico, inutile, ecc.
Caratteristica peraltro ristretta solo alle scuole dell'obbligo. Università come la Bocconi, la Cattolica e Luiss sono privatissime e non mi sembra che vengano considerati scuole per ricchi decerebrati.
La riforma della moratti, ore o non ore, inglese o non inglese, tempo pieno o meno, è una riformetta che tocca spetti marginali e lascia integra la struttura altamente inefficiente e drammaticamente fallimentare su cui è basata la nostra istruzione.
davidirro
14-02-2004, 17:14
Originariamente inviato da Billabong
Siccome non sta scritto da nessuna parte che lo Stato debbe avere il monopolio nell'istruzione e siccome ci sono scuole private eccellenti (e per eccellenti intendo che offrono oppotunità e istruzione superiori, non che sono più costose) mi piacerebbe avere la possibilità di scegliere.
Scusa, ma mi fai dei nomi, perchè a me ne vengono in mente davvero troppo troppo poche a fronte di una MAREA di scuole private quantomeno imbarazzanti.
Può sembrare strano, ma nella scuola privata, per dire, vengono controllate le presenze degli insegnanti, i programmi svolti. Se non sono in regola vengono penalizzati. Esiste qualcosa di simile nella scuola pubblica?
Nelle scuole private insegnano magicamente una quantità smodata di parenti, amici, conoscenti dei padroni. Esiste qualcosa di simile nella scuola pubblica?
In un corso della mia scuola c'era un'insegnante di matematica che non faceva lezione: chiaccherava, faceva compiti facillimi che poi suggeriva a tutti e via dicendo; ognuno contento col suo 7. Chi poteva andava da un'insegnante privato e per conto suo si studiava matematica... chi non poteva? E' questa la scuola delle pari opportunità, in contrapposizione a quella delle "disparità" privata?
1) Io in terza liceo ho avuto ben due professori del genere. Sono stati molto semplicemente cacciati (lamentandosi col provveditorato) e in quarta e quinta abbiamo recuperato la situazione.
2) E invece se il 7 politico lo pago a inizio mese la cosa va bene??
Per curiosità, sai chi le fa le scuole nelle zone dove lo Stato non arriva? I privati.
Ci sono paesi o zone sperdute oppure sovraffollate dove lo Stato subappalta l'istruzione. E questo esiste da almeno 30 anni.
Ascolta, ma il fatto che i 3/4 (non so se chiaro, 3/4) delle scuole private italiane è nella provincia di Milano non significa nulla? I privati fanno le scuole dove conviene, solo questo. Perchè se lo scopo della scuola pubblica è istruire, lo scopo di quella privata è guadagnare, come ogni azienda che si rispetti, e nessuno mette su una azienda dove non gli conviene, o per scopi umanitari.
Caratteristica peraltro ristretta solo alle scuole dell'obbligo. Università come la Bocconi, la Cattolica e Luiss sono privatissime e non mi sembra che vengano considerati scuole per ricchi decerebrati.
Parliamo papale papale:
1) Iniziamo a contare le università private ridicole? (IULM, LIUC, IED, ...)
2) Confrontiamo i programmi, solo per esempio, di giusprudenza tra cattolica e statale? (esami divisi in due, esami con mille pagine in meno,...)
3) Analizziamo il numero di appelli annuali per ogni esame? (che stranamente cresce al crescere della retta...)
4) Ciliegina sulla torta, tanto per capire come funzionano le cose: quanto vale nelle varie università la lode? E come si fa il calcolo della media? (alla statale lode = 0 e media con tutti i voti, senza togliere il più basso, ...)
Non me ne frega niente se uno è disposto a pagare per avere la pappa pronta o semplicemente la strada più spianata, se se lo può permettere buon per lui, però io ho il diritto di NON pagare e di avere una istruzione all'altezza. E chi vive e lavora a Milano, senza il salame sugli occhi (Bocconiani inclusi), SA BENISSIMO che un 100 e lode in statale ne vale 2 della Bocconi. Basta contare quanti sono gli uni e gli altri.
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