View Full Version : Economisti a me :)
sbaglio o un euro forte mette in ginocchio la nostra economia ?
sbaglio o anche se il dollaro era forte l'economia americana tirava lo stesso ?
:confused:
tatrat4d
05-02-2004, 22:01
Originariamente inviato da misterx
sbaglio o un euro forte mette in ginocchio la nostra economia ?
sbaglio o anche se il dollaro era forte l'economia americana tirava lo stesso ?
:confused:
Sì, concetto grezzo ma giusto.
Perchè mentre la nostra economia esporta molto quella americana soddisfa di più la domanda interna e importa più di quello che esporta: per questo il dollaro forte è un vantaggio almeno per un lato della madaglia americana.
tatrat4d
05-02-2004, 22:02
Ovviamente quelle aziende americane che esportano preferiscono la situazione di oggi.
eheh, lo so di essere grezzo in quanto non del settore :)
però fa specie che in vece di essere contenti per un euro forte, situazione che dovrebbe permetterci di acquistare a bassissimo prezzo, ci lamentiamo, in quanto non riusciamo più a vendere e quindi a guadagnarci la michetta(rosetta/panino) :D
ed allora mi chiedo:
perchè non riusciamo ad imitare l'economia americana ?
magari il nostro govenro si stà già muovendo in questo senso ?
Non sono uno studioso di economia, ma terrei presente che in Europa c'e' sia una percentuale di anziani maggiore, che una densita' di popolazione molto piu' alta.
uhm....
mi sembrava che tempo addietro qualche studioso di economia ci fosse....
Originariamente inviato da misterx
eheh, lo so di essere grezzo in quanto non del settore :)
però fa specie che in vece di essere contenti per un euro forte, situazione che dovrebbe permetterci di acquistare a bassissimo prezzo, ci lamentiamo, in quanto non riusciamo più a vendere e quindi a guadagnarci la michetta(rosetta/panino) :D
ed allora mi chiedo:
perchè non riusciamo ad imitare l'economia americana ?
magari il nostro govenro si stà già muovendo in questo senso ?
un euro più forte del dollaro ha 2 effetti complementari : le merci importate divengono più convenienti ( es: petrolio ) mentre gli esportatori interni all'aera dell' € si trovano in difficoltà visto che le loro merci divengono più care sui mercati internazionali e perdono quindi competitività e quote di mercato.
quindi alla fine se da una parte si guadagna dall'altra ci si rimette.
perchè non copiamo l'economia americana ? :D
per 2 o 3 milioni di ragioni almeno ma principalmente perche non si può trasportare un sistema economico da una realtà all'altra in quanto ogni economia è profondamente radicata sia da un punto di vista territoriale ( risorse naturali ad esempio ) sia a ragioni culturali .
Se fosse possibile rintracciare e proporre modelli di sviluppo economico in realtà arretrate la fame nel terzo mondo probabilmnte non esisterebbe.
Mmmh IMHO un euro forte congiunturalmente è negativo, mentre strutturalmente è positivo.
Avere un moneta debole (come era la lira) ti aiuta nel breve termine per uscire dalle crisi (basta svalutare e l'export sale) ma con un'ottiva più rivolta al lungo periodo è meglio avere una moneta forte (paghi poco le import) e riuscire ad imporre l'export per la qualità, non per il prezzo.:)
goldorak
06-02-2004, 10:18
Originariamente inviato da Zebiwe
Mmmh IMHO un euro forte congiunturalmente è negativo, mentre strutturalmente è positivo.
Avere un moneta debole (come era la lira) ti aiuta nel breve termine per uscire dalle crisi (basta svalutare e l'export sale) ma con un'ottiva più rivolta al lungo periodo è meglio avere una moneta forte (paghi poco le import) e riuscire ad imporre l'export per la qualità, non per il prezzo.:)
Questo e' vero, pero' non bisogna tralasciare il fatto che la maggior parte del export italiano non e' di tipo hi-tech, questo significa che le esportazioni italiane devono subire la concorrenza di paesi tipo la cina, il brasile etc... (che non esportano materiale hi-tech) e questo e' un mercato dove l'euro debole ci darebbe dei vantaggi.
Il problema italiano e' di tipo strutturale, ci dove essere un cambio profondo nella produttivita' del paese, passare dal low-tech ad una produzione hi-tech (che ci consentirebbe di rivaleggiare con giappone, usa, francia ,germania a livello mondiale). Ed in questo caso un euro forte non sarebbe un peso come lo e' adesso.
Originariamente inviato da goldorak
Questo e' vero, pero' non bisogna tralasciare il fatto che la maggior parte del export italiano non e' di tipo hi-tech, questo significa che le esportazioni italiane devono subire la concorrenza di paesi tipo la cina, il brasile etc... (che non esportano materiale hi-tech) e questo e' un mercato dove l'euro debole ci darebbe dei vantaggi.
Il problema italiano e' di tipo strutturale, ci dove essere un cambio profondo nella produttivita' del paese, passare dal low-tech ad una produzione hi-tech (che ci consentirebbe di rivaleggiare con giappone, usa, francia ,germania a livello mondiale). Ed in questo caso un euro forte non sarebbe un peso come lo e' adesso.
Vero. E questo è il punto del problema italiano :cry:
Nicky Grist
06-02-2004, 11:10
Originariamente inviato da goldorak
Questo e' vero, pero' non bisogna tralasciare il fatto che la maggior parte del export italiano non e' di tipo hi-tech, questo significa che le esportazioni italiane devono subire la concorrenza di paesi tipo la cina, il brasile etc... (che non esportano materiale hi-tech) e questo e' un mercato dove l'euro debole ci darebbe dei vantaggi.
Il problema italiano e' di tipo strutturale, ci dove essere un cambio profondo nella produttivita' del paese, passare dal low-tech ad una produzione hi-tech (che ci consentirebbe di rivaleggiare con giappone, usa, francia ,germania a livello mondiale). Ed in questo caso un euro forte non sarebbe un peso come lo e' adesso.
Posso condividere in parte questa affermazione, però considera che snaturare una produzione di un paese può non essere positivo.
Le esportazioni italiane sono in gran parte costituite da produzioni di alta qualità e valore aggiunto.
Entrare nel mondo dell'hi-tech col nostro costo del lavoro secondo te darebbe davvero buoni risultati???
Sai cosa mi costa a me(esempio di azienda occidentale del settore HT) un ingegnere elettronico indiano???? Esattamente un decimo di un pirla italiano.
Direi piuttosto di puntare sulle produzioni che tu chiami Low-tech ad alto valore perchè sono le uniche che sappiamo fare bene.
Originariamente inviato da Mecoita
un euro più forte del dollaro ha 2 effetti complementari : le merci importate divengono più convenienti ( es: petrolio ) (...)
...stendiamo un velo pietoso :( ... Non mi pare sia diventato più conveniente, almeno per le tasche di noi poveri automobilisti...
goldorak
06-02-2004, 11:20
Originariamente inviato da Nicky Grist
Posso condividere in parte questa affermazione, però considera che snaturare una produzione di un paese può non essere positivo.
Le esportazioni italiane sono in gran parte costituite da produzioni di alta qualità e valore aggiunto.
Io non ho detto che i prodotti italiani (made in italy) siano di qualita' scadente.
Abbiamo dei prodotti di ottima qualita', il problema e' che quello che esportiamo deve fare concorrenza
alla produzione cinese, brasilana, tailandese, indiana che per il loro basso costo trovano piu' facilmente acquirenti.
Entrare nel mondo dell'hi-tech col nostro costo del lavoro secondo te darebbe davvero buoni risultati???
Sai cosa mi costa a me(esempio di azienda occidentale del settore HT) un ingegnere elettronico indiano???? Esattamente un decimo di un pirla italiano.
Ma questo e' un discorso ad ampio raggio.
Sono delle scelte strategiche che l'italia non ha mai voluto fare. Quando si dice investire nella ricerca non sono parole in aria ma hanno un senso. Ovviamente ci vogliono decenni per cambiare un apparato industriale a meno di non fare una rivoluzione (come quella sovietica)
Direi piuttosto di puntare sulle produzioni che tu chiami Low-tech ad alto valore perchè sono le uniche che sappiamo fare bene.
Ed io ti dico che il futuro delle economie dei paesi industrializzati sta nel hi-tech.
Chi non si adeguera' avra' sempre problemi perche' dovra' competere su un mercato dominato dai paesi in via di sviluppo che possono permettersi di produrre a bassissimo costo mentre noi no.
goldorak
06-02-2004, 11:29
Originariamente inviato da Correx
...stendiamo un velo pietoso :( ... Non mi pare sia diventato più conveniente, almeno per le tasche di noi poveri automobilisti...
Ma infatti, in regime di sana concorrenza avremmo dovuto avere un calo del costo della benzina. Fatto sta che non esiste un mercato concorrenziale e quindi quando il dollaro sale, sale anche il prezzo della benzina, quando scende, purtroppo per noi il prezzo staziona e non diminuisce. Ma non e' solo il mercato petrolifero a non essere concorrenziale, c'e' ne sono tanti altri solo che non c'e' la volonta' poilitica di rompere questi oligopoli.
Nicky Grist
06-02-2004, 11:29
Originariamente inviato da goldorak
Ed io ti dico che il futuro delle economie dei paesi industrializzati sta nel hi-tech.
Chi non si adeguera' avra' sempre problemi perche' dovra' competere su un mercato dominato dai paesi in via di sviluppo che possono permettersi di produrre a bassissimo costo mentre noi no.
Forse hai ragione ma l'italia in questo momento deve contare su quelle produzioni dove non esiste concorrenza. Parlo di produzioni tipo la moda. In nostri marchi dominano il mercato.
Come fai a mandare al macello la nostra economia in mercato mondiale come quello dell'ht dominato da colossi industriali che fatturano il nostro PIL?
Sono infatti necessarie le economie di scala che solo queste aziende possono avere, e questo in Italia comporta solo problemi.
Le grandi aziende producono debiti che lo stato deve coprire, sono in mano delle banche che non hanno certo come obbiettivo lo sviluppo aziendale.
Non dico che l'Italia non debba avere la sua parte nel progresso tecnologico (notevoli sono i nostri progetti spaziali) ma bisogna portare il tutto alla nostra proporzione. La nostra economia è trainata dalle piccole e media imprese che esportano in tutto il mondo prodotti di altissima qualità.
goldorak
06-02-2004, 11:53
Originariamente inviato da Nicky Grist
Forse hai ragione ma l'italia in questo momento deve contare su quelle produzioni dove non esiste concorrenza. Parlo di produzioni tipo la moda. In nostri marchi dominano il mercato.
E' ovvio che dobbiamo giocare la carta delle esportazioni dei beni di lusso. Ma ti chiedo, qual'e' la % della nostra esportazione dovuta ai produtti di lusso ? Io francamente non lo so', pero' credo che non incida tanto sul livello generale del export.
Come fai a mandare al macello la nostra economia in mercato mondiale come quello dell'ht dominato da colossi industriali che fatturano il nostro PIL?
No, hai frainteso il mio discorso. Io non sto dicendo di mandare al macello la nostra economia. Dico solo che dei cambiamenti (che richideranno dei anni senno decenni) sono necessari per garantire al'italia una presenza sui mercati globali. Ma questo non e' possibile senza attuare delle scelte strategiche a lungo termine. E questa e' una nota dolente perche' la politica e in un certo senso il cittadino italiano non sono abbituati a ragionare in termini a cosi' lunga scadenza.
La Francia, non e' che sia un colosso nel hi-tech, pero' investe il 3 % del pil in ricerca, noi appena l'1%. Queste cifre qualcosa vorranno dire.
Sono infatti necessarie le economie di scala che solo queste aziende possono avere, e questo in Italia comporta solo problemi.
Le grandi aziende producono debiti che lo stato deve coprire, sono in mano delle banche che non hanno certo come obbiettivo lo sviluppo aziendale.
Non ho mai detto che sarebbe stato facile ne immediato.
Questa e' una mia opinione che vale tanto quanto la tua.
Io continuo a credere che visto piega in cui sta andando l'economia globale, a lungo termine per soppravvivere l'italia
dovra' cambiare (poco a poco) ma dovra' farlo la sua struttura
economico-finanziaria.
Non dico che l'Italia non debba avere la sua parte nel progresso tecnologico (notevoli sono i nostri progetti spaziali) ma bisogna portare il tutto alla nostra proporzione. La nostra economia è trainata dalle piccole e media imprese che esportano in tutto il mondo prodotti di altissima qualità.
Io mi auguro che continuiamo a produrre prodotti di altissmi qualita' ma se questi sono di tipo low-tech come ho gia' detto a parte la piccola quota di mercato dovuto ai prodotti di lusso (che come hai fatto giustamente notare non abbiamo concorrenza), la produzione restante che e' la maggioranza dovra' confrontarsi con i paesi in via di sviluppo e qui secondo me perderemo.
Perche' credi che ogni tanto il ministro del economia tremonti se ne sca con l'idea di mettere in atto un protezionismo economico ?
John Hannibal Smith
06-02-2004, 12:04
Secondo me il discorso "l'Italia deve puntare..." non sta ne in cielo ne in terra: con la moneta unica le esportazioni italiane contano alla pari con quelle di Germania e degli altri paesi dell'area euro, infatti abbiamo la stessa moneta..., quindi bisognerebbe dire "l'Europa deve puntare..."
L'Economia europea va più piano dell'americana sostanzialmente per due motivi:
1) Gli usa hanno delle misure protezionistiche (dazi doganali) molto forti, soprattutto verso i paesi dell'area Euro, quindi con l'euro euro debole è già difficile esportare negli usa, figuratevi con l'euro forte...
2) Il ceto medio americano, negli ultimi anni, si è impoverito. Quindi è costretto a risparmiare, e non acquista prodotti di importazione, il quale prezzo, sia a causa dell' euro forte, sia a causa dei dazi, risultano molto costosi.
C'è anche un'altro aspetto: dalla crisi del '29 gli americani si sono iniziati a riprendere nel '36, quando la produzione bellica è aumentata a dismisura a causa dei venti di guerra europei...
Adesso, dopo tutte le bombe usate in Afghanistan e Iraq, probabilmente dovranno rimpinguare i depositi di armi, e, personalmente, mi sembra una mossa già vista.
Nicky Grist
06-02-2004, 12:13
Originariamente inviato da John Hannibal Smith
Secondo me il discorso "l'Italia deve puntare..." non sta ne in cielo ne in terra: con la moneta unica le esportazioni italiane contano alla pari con quelle di Germania e degli altri paesi dell'area euro, infatti abbiamo la stessa moneta..., quindi bisognerebbe dire "l'Europa deve puntare..."
L'Economia europea va più piano dell'americana sostanzialmente per due motivi:
1) Gli usa hanno delle misure protezionistiche (dazi doganali) molto forti, soprattutto verso i paesi dell'area Euro, quindi con l'euro euro debole è già difficile esportare negli usa, figuratevi con l'euro forte...
2) Il ceto medio americano, negli ultimi anni, si è impoverito. Quindi è costretto a risparmiare, e non acquista prodotti di importazione, il quale prezzo, sia a causa dell' euro forte, sia a causa dei dazi, risultano molto costosi.
C'è anche un'altro aspetto: dalla crisi del '29 gli americani si sono iniziati a riprendere nel '36, quando la produzione bellica è aumentata a dismisura a causa dei venti di guerra europei...
Adesso, dopo tutte le bombe usate in Afghanistan e Iraq, probabilmente dovranno rimpinguare i depositi di armi, e, personalmente, mi sembra una mossa già vista.
Non siamo ancora nella situazione di poter guarda ad un sistema economico europeo. In Europa c'è forte concorrenza ed è fondamentale anche in questo ambito farsi valere nelle legislazioni riguardanti marchi e varie denominazioni.
La moneta unica stà dando per adesso una certa stabilità ma questo continuo apprezzamento sul dollaro è anche sintomo di come la BCE non ha assolutamente controllo sulle fluttuazioni, e questo è grave.
sfrutto questo 3D per rivolgere una domanda
so che esiste una sorta di calcolo empirico che dice: se una tale azienda vuole sopravvivere, il suo fatturato lordo diviso il numero di dipendenti deve essere un tot
quindi chiedo se esiste per caso una tabella che elenca questi dati in funzione anche del settore nel quale si trova ad operare un'azienda
es: edilizia, metalmeccanica, industria del mobile etc......
se non erro per le industrie metalmeccaniche siamo intorno ai 175000 euro a cranio :)
mi spiegate in parole povere cosa sono:
- le obbligazioni
- il brand
certo che quando vi ci mettete siete proprio dei gran lazzaroni :D
cmq,
cosa sono le obbligazioni
Le obbligazioni sono titoli di credito rappresentativi di prestiti contratti dallo Stato, da banche, da società per azioni o da società in accomandita per azioni, presso il pubblico. I titoli obbligazionari incorporano il diritto alla restituzione, a scadenza, del valore nominale nonché al pagamento degli interessi sull'importo dato a credito.
ma onestamente non è molto chiara la definizione; troppi tecnicismi :confused:
Originariamente inviato da misterx
ma onestamente non è molto chiara la definizione; troppi tecnicismi :confused:
Non e` niente di complicato: tu presti un ammontare X all'Emittente, il quale di da` 'sto foglietto che dice che ad una certa scadenza l'Emittente si impegna a restituirti X + gli interessi maturati.
Guldo
Originariamente inviato da misterx
il brand
Coca Cola.
IBM.
Intel.
Originariamente inviato da guldo76
Non e` niente di complicato: tu presti un ammontare X all'Emittente, il quale di da` 'sto foglietto che dice che ad una certa scadenza l'Emittente si impegna a restituirti X + gli interessi maturati.
Guldo
forse così è un pò meno semplice
--------------------------------------------------------------------
Reperimento di mezzi finanziari di un'azienda da mercati finanziari
--------------------------------------------------------------------
Reperimento di capitale a titolo di rischio
Conferimento di capitale a rischio
azienda <------------------------------------------------ azionisti
------------------------------------------------>
Emissione di azioni
*******************************************************************
Reperimento di capitale a titolo di debito
Prestito di risorse finanziarie
azienda <------------------------------------------------ obbligazionisti
------------------------------------------------>
Emissione di obbligazioni
Originariamente inviato da misterx
forse così è un pò meno semplice
:confused: cioe`?!?
Cmq lo schemino e` un tantino troppo semplificato...
Le Azioni comportano diritti patrimoniali (dividendi) e amministrativi (voti) che le Obbligazioni non hanno.
Guldo
p.s.: non necessariamente una societa` che emetta azioni e` quotata.
Originariamente inviato da guldo76
:confused: cioe`?!?
l'argomento è una azienda che ha intenzione di reperire mezzi finanziari per rilanciarsi sul mercato
quelli sotto sono due dei probabili canali
il primo = azionisti = stessi beneficiari dei guadagni aziendali, sfornano ulteriore denaro per rilanciare l'azienda (ma viene considerato capitale a rischio) perchè ?
il secondo = obbligazionisti --> che non ho capito ancora cosa sono:muro:
Originariamente inviato da misterx
l'argomento è una azienda che ha intenzione di reperire mezzi finanziari per rilanciarsi sul mercato
quelli sotto sono due dei probabili canali
Mi sarei aspettato che tu dicessi: "forse così è un po' piu` semplice:"
Originariamente inviato da misterx
il primo = azionisti = stessi beneficiari dei guadagni aziendali, sfornano ulteriore denaro per rilanciare l'azienda (ma viene considerato capitale a rischio) perchè ?
il secondo = obbligazionisti --> che non ho capito ancora cosa sono:muro:
Eppure e` elementare... se compri azioni chissa` quante entrate avrai in futuro? Boh! Ci saranno utili? Boh! Ci saranno dividendi distribuiti? Boh! Quanto varranno le azioni se le vorrai rivendere? Boh!
Invece con le obbligazioni, se oggi ti do 100 euro, tu tra un anno (supponiamo) mi devi ridare, al 5% annuo, 105 euro, e non ci son ca22i che tengano.
(numeri inventati, tranne il 105, che e` 100 + 5%)
Cosi` e` piu` chiaro?
Guldo
Originariamente inviato da guldo76
Mi sarei aspettato che tu dicessi: "forse così è un po' piu` semplice:"
Guldo
non condivido il tuo stupore in quanto è una materia del tutto nuova per me
mai acquistato nè azioni e nè tantomeno obbligazioni :)
ma ti pare che se lo sapevo già chiedevo ??? :D
tutto è facile e banale una volta che lo si sa :)
Scusa, e` che all'inizio hai chesto solo di obbligazioni, e pensavo che sapessi cos'e` un'azione, per cui lo davo un po' per scontato.
Percio` quanto ti ho detto:
"Non e` niente di complicato: tu presti un ammontare X all'Emittente, il quale di da` 'sto foglietto che dice che ad una certa scadenza l'Emittente si impegna a restituirti X + gli interessi maturati."
mi sembrava potesse bastare, come definizione.
Ciao, :)
Guldo
p.s.: nemmeno io ho mai acquistato azioni ne' obbligazioni.
===SOSE===>
20-03-2004, 14:16
Giusto per completezza:
Azione: quota del capitale sociale di una società, chi ne possiede è a tutti gli effetti proprietario limitatamente alla quota di azioni che ha (NB: spesso l'amministrazione e la guida di una società per azioni, s.p.a., sono ben distinte dalla semplice proprietà);
L'azione ha un valore di mercato che cambia quotidianamente (se quotata in borsa), non c'è nessuna garanzia che il suo valore aumenti nel tempo o si mantenga ad un certo livello o piuttosto ti garantisca un dividendo: avere un'azione significa possedere un pezzo di un'azienda, quindi assumersi anche il rischio che in caso di fallimento non si riveda più una lira...anzi euro...(per qesto è definito capitale di "rischio")
Obbligazioni: titoli di credito che una società o ente emette (cerca di vendere a chi interessato) per farsi fare un "prestito", cioè finanziarsi. Possono essere di diverso tipo, in genere la formula è: mi presti 100, ti pago ogni anno (o semestre) un interesse fisso e poi ad una certa data ti rimborso il capitale prestato.
In genere si finanzia tramite emissione di obbligazioni grandi investimenti (macchinari, risorse) durevolmente impiegati (immobilizzati) e che aumentano il valore della società.
Le obbligazioni dovrebbero avere capitale garantito, ossia cmq vada l'azienda le prime passività che deve rimborsare sono le obbligazioni; gli obbligazionisti infatti non sono proprietari in nessun modo della società, sono creditori a tutti effetti e con tutta la tutela che le leggi prevedono per i creditori.
Questo nel paese dei balocchi, nella realtà (spesso nei mercati in via di sviluppo come l'argentina, altre volte a collecchio e roma...)succede che società fortemente indebitate e con enormi emissioni di obbligazioni non riescano a rimborsare i prestiti ricevuti o addirittura falliscano e che quindi agli obbligazionisti non rimanga che sperare nel miracolo dei vari Bondi e commissari straordinari/fallimentari...
azz che prolisso, spero almeno sia un po' chiaro
:D
Originariamente inviato da ===SOSE===>
Giusto per completezza:
Azione: quota del capitale sociale di una società, chi ne possiede è a tutti gli effetti proprietario limitatamente alla quota di azioni che ha (NB: spesso l'amministrazione e la guida di una società per azioni, s.p.a., sono ben distinte dalla semplice proprietà);
L'azione ha un valore di mercato che cambia quotidianamente (se quotata in borsa), non c'è nessuna garanzia che il suo valore aumenti nel tempo o si mantenga ad un certo livello o piuttosto ti garantisca un dividendo: avere un'azione significa possedere un pezzo di un'azienda, quindi assumersi anche il rischio che in caso di fallimento non si riveda più una lira...anzi euro...(per qesto è definito capitale di "rischio")
Obbligazioni: titoli di credito che una società o ente emette (cerca di vendere a chi interessato) per farsi fare un "prestito", cioè finanziarsi. Possono essere di diverso tipo, in genere la formula è: mi presti 100, ti pago ogni anno (o semestre) un interesse fisso e poi ad una certa data ti rimborso il capitale prestato.
In genere si finanzia tramite emissione di obbligazioni grandi investimenti (macchinari, risorse) durevolmente impiegati (immobilizzati) e che aumentano il valore della società.
Le obbligazioni dovrebbero avere capitale garantito, ossia cmq vada l'azienda le prime passività che deve rimborsare sono le obbligazioni; gli obbligazionisti infatti non sono proprietari in nessun modo della società, sono creditori a tutti effetti e con tutta la tutela che le leggi prevedono per i creditori.
Questo nel paese dei balocchi, nella realtà (spesso nei mercati in via di sviluppo come l'argentina, altre volte a collecchio e roma...)succede che società fortemente indebitate e con enormi emissioni di obbligazioni non riescano a rimborsare i prestiti ricevuti o addirittura falliscano e che quindi agli obbligazionisti non rimanga che sperare nel miracolo dei vari Bondi e commissari straordinari/fallimentari...
azz che prolisso, spero almeno sia un po' chiaro
:D
mi sa che ci siamo, bravo
sarà mica merito della nostra mitica e verde Brianza ? :D ;)
battute a parte; ma è giusto definire i titoli di credito una promessa ?
Originariamente inviato da misterx
battute a parte; ma è giusto definire i titoli di credito una promessa ?
Certo.. ogni promessa è debito.:D
Originariamente inviato da misterx
battute a parte; ma è giusto definire i titoli di credito una promessa ?
Un titolo di credito è un titolo esecutivo caratterizzato dagli elementi di:
-incorporazione
-autonomia
-letteralità
===SOSE===>
25-03-2004, 00:38
mitico Samu, stesso avatar!!
sarà mica merito della nostra mitica e verde Brianza ?
bhè in fondo la Brianza non è poi più così verde...:cry:
ormai c'è traffico il sabato pomeriggio...per esempio lecco-monza dalle 5 alle 7 del pomeriggio vai a 40 km/h max, è impegnativo...
niente cmq a che vedere con la "rush hour" a Milano...:muro: :muro: :muro: :muro:
cmq battute a parte; ma è giusto definire i titoli di credito una promessa ?
sinceramente non saprei, forse non calza perfettamente, anche perchè i titoli di credito, a parte le caratteristiche ex lege elencate da Zebiwe possono avere rischiosità mooolto diverse...come può una promessa avere rischi diversi??(ovviamente quelli che hanno una resa maggiore avranno anche un rischio maggiore...:eek: )
Non solo stesso avatar, anche stessa Brianza.. infatti quando ti ho letto per la prima volta, ho pensato fossi un clone:D:)
Originariamente inviato da ===SOSE===>
sinceramente non saprei
dipende da dove vivi in Brianza ;)
ad ogni modo la definizione "promessa" l'ho appresa da qui http://www.studiamo.it/dispense/titoli-di-credito.html e mi serve per memorizzare un qualcosa di significativamente più semplice rispetto al termine tecnico "titoli di credito"
perchè ?
se mi chiedono:
- cosa sono i tioli di credito ? -
mia risposta
- una promessa unilaterale - :D ;)
===SOSE===>
27-03-2004, 03:01
Non solo stesso avatar, anche stessa Brianza.. infatti quando ti ho letto per la prima volta, ho pensato fossi un clone
ehh già, anch'io incomincio a leggere il post, poi non mi ritrovo, ricontrollo e non sono io:D !!
cmq pensavo di cercare un altro avatar sempre a tema...
dipende da dove vivi in Brianza
Dunque la mia brianza è quella più classica, almeno penso, cioè tra oggiono e arcore...:cool:
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