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View Full Version : 22 milioni di italiani semianalfabeti


Deuced
22-01-2004, 17:22
http://www.ansa.it/rubriche/italia/2004-01-22_707495.html

ANSA) - ROMA, 22 GEN - Leggere, scrivere e far di conto: 22,5 mln di italiani sanno a malapena far questo ed e' il Mezzogiorno a pagare il prezzo piu' alto. Emerge da un'indagine realizzata dal professor Avveduto dell'Unla (Unione nazionale lotta all'analfabetismo)-Ucsa (Universita' di Castel Sant'Angelo) e presentata a Roma per iniziativa dello Spi-Cgil. La ricerca e' stata chiamata 'Volare senz'ali' e ha posto l'accento, tra l'altro, sugli scarsi investimenti nel settore della ricerca.


Se è vera è da rimanere così :eek:

pierpo
22-01-2004, 17:25
significa che 1 su 3 non sa scrivere o leggere.
significa che un terzo dei miei colleghi e dei miei amici non ha un grado di istruzione sufficiente.
non ci credo, 22 milioni sono troppi, crederei più a 22 mila.

ah, dimenticavo, se fra i colleghi conto pure i dirigenti, allora si, loro sono analfabeti :D:D:D:D

nekos2
22-01-2004, 17:26
ehhhhhhhhhhhhhhhhhhh 22 milioni

C@ZZO come siamo bestia :cry:

speck
22-01-2004, 17:26
ma in fondo basta ascoltare certa gente del grande fratello (tutte le edizioni ) per capire che molti sono semianalfabeti !



CIAO ENRICO

parax
22-01-2004, 17:26
IMHO hanno semlpicemente sommato i dati Auditel della gente che guarda Striscia a quelli di Sarabanda :D

BadMirror
22-01-2004, 17:27
Io pagherei a sapere come fanno ste ricerche, ma poi 22milioni? Che hanno contato pure i neonati? Ok, magari c'è tanta gente che ha solo la 5a elementare o la terza media ma dire 22 milioni di semianalfabeti mi pare un pò grossa come cosa.
:)

Deuced
22-01-2004, 17:28
Originariamente inviato da pierpo
significa che 1 su 3 non sa scrivere o leggere.
significa che un terzo dei miei colleghi e dei miei amici non ha un grado di istruzione sufficiente.
non ci credo, 22 milioni sono troppi, crederei più a 22 mila.

ah, dimenticavo, se fra i colleghi conto pure i dirigenti, allora si, loro sono analfabeti :D:D:D:D


aspetta però,quello è analfabestismo,qui si parla di semianalfabetismo,che può comprendere solo seri problemi nel leggere o nel scrivere o nel fare calcoli elementari o tutti e 3


Certo 1/3 della popolazione sembra eccessiva,ma andrebbe considerato che la ricerca è stata fatta da un professore e si conclude

e ha posto l'accento, tra l'altro, sugli scarsi investimenti nel settore della ricerca


ai non semianalfabeti lascio il compito di trovare un nesso :D

BadMirror
22-01-2004, 17:29
Originariamente inviato da Deuced


e ha posto l'accento, tra l'altro, sugli scarsi investimenti nel settore della ricerca


ai non semianalfabeti lascio il compito di trovare un nesso :D

Aaahhh, tutto si spiega ora ;)

Deuced
22-01-2004, 17:30
Originariamente inviato da BadMirror
Aaahhh, tutto si spiega ora ;)



bravo,non rientri nei 22 milioni :D :rolleyes:

StefAno Giammarco
22-01-2004, 17:31
Originariamente inviato da BadMirror
Aaahhh, tutto si spiega ora ;)

Già. Più che un professore sembra un pescatore o un cacciatore per quanto le spara grosse :D

Deuced
22-01-2004, 17:32
Originariamente inviato da pierpo


ah, dimenticavo, se fra i colleghi conto pure i dirigenti, allora si, loro sono analfabeti :D:D:D:D


hai riaperto vecchie ferite :cry:


Devo ancora capire bene come va il mondo a volte :muro:

Nicky
22-01-2004, 17:33
Originariamente inviato da Deuced
bravo,non rientri nei 22 milioni :D :rolleyes:

O sono analfabeta o sono deficiente, non credo di aver colto del tutto.

Illuminatemi sommi. :cry:

Deuced
22-01-2004, 17:34
Originariamente inviato da Nicky
O sono analfabeta o sono deficiente, non credo di aver colto del tutto.

Illuminatemi sommi. :cry:


un professore denuncia che nel suo settore ci sono scarsi investimenti ed allora mette in allarme le autorità dicendo che il numero di analfabeti sta salendo

Va meglio? :sofico:

GhePeU
22-01-2004, 17:35
Originariamente inviato da pierpo
significa che 1 su 3 non sa scrivere o leggere.
significa che un terzo dei miei colleghi e dei miei amici non ha un grado di istruzione sufficiente.
non ci credo, 22 milioni sono troppi, crederei più a 22 mila.

ah, dimenticavo, se fra i colleghi conto pure i dirigenti, allora si, loro sono analfabeti :D:D:D:D


i tuoi colleghi e amici non sono un campione significativo, come non lo sono i miei amici, diplomati e quasi tutti universitari, o i colleghi di mia madre o mio padre

quando andavo alle medie almeno 3 miei compagni di classe (su 19) avevano seri problemi a leggere un testo scritto... si parla di ragazzi che dopo l'esame hanno cominciato a lavorare, nelle cui famiglie, lo so perchè lo dicevano loro, non entrava mai un libro o un giornale...

non credo che in questi 10 anni le loro competenze siano cresciute... e questa è pur sempre una zona ad alto tasso di sviluppo



sommaci poi tutti gli anziani,forse non arriviamo a 22 milioni, ma di sicuro non si parla di un fenomeno limitato

sHoWeR
22-01-2004, 17:35
Leggere, scrivere, contare.
Mi spiegate dov'è il problema? sbaglio o sono le cose fondamentali?

Nicky
22-01-2004, 17:36
Originariamente inviato da Deuced
un professore denuncia che nel suo settore ci sono scarsi investimenti ed allora mette in allarme le autorità dicendo che il numero di analfabeti sta salendo

Va meglio? :sofico:

Si, grazie. ;)

GhePeU
22-01-2004, 17:36
ooooppps

Dina Mutan
22-01-2004, 17:36
Son analfabeta e son orgoglioso di esserlo.

Deuced
22-01-2004, 17:36
Originariamente inviato da GhePeU
i tuoi colleghi e amici non sono un campione significativo...

quando andavo alle medie almeno 3 miei compagni di classe (su 19) avevano seri problemi a leggere un testo scritto... si parla di ragazzi che dopo l'esame hanno cominciato a lavorare, nelle cui famiglie, lo so perchè lo dicevano loro, non entrava mai un libro o un giornale...

non credo che in questi 10 anni le loro competenze siano cresciute... e questa è pur sempre una zona ad altro tasso di sviluppo



sommaci poi tutti gli anziani,forse non arriviamo a 22 milioni, ma di sicuro non si parla di un fenomeno limitato



bè,aspetta,vivi anche al nord,ti assicuro che al sud ci sono molti semianalfabeti e/o analfabeti.Ma penso non si superino i 10 milioni (o almeno spero)

Deuced
22-01-2004, 17:37
Originariamente inviato da Nicky
Si, grazie. ;)



prego :sofico: ;)

Tetrahydrocannabin
22-01-2004, 17:37
Originariamente inviato da Deuced
un professore denuncia che nel suo settore ci sono scarsi investimenti ed allora mette in allarme le autorità dicendo che il numero di analfabeti sta salendo

Va meglio? :sofico:
va meglio... insomma! non ci vedo nulla di strano :confused:

lnessuno
22-01-2004, 17:44
uh? :huh:

Dina Mutan
22-01-2004, 17:47
Originariamente inviato da lnessuno
uh? :huh:
c.v.d. :O


:D

sHoWeR
22-01-2004, 17:48
Originariamente inviato da Dina Mutan
Son analfabeta e son orgoglioso di esserlo.

Contento tu contenti tutti :)

ufo1
22-01-2004, 17:57
Facciamo il conto della popolazione Mondiale:
Vediamo in che percentuale occupano le varie etnie.
Mettiamo a confronto quanti dei rimanenti capiscono l'etnia dominante.
Ne risulta che, in prorzione sulla popolazione Italiana, 22 milioni d'individui, non sa parlare, scrivere o leggere il cinese, capisce a malapena gli scritti mussulmani et ignora i calcoli in base 2 che sono regolarmente eseguiti da la maggiorparte dei calcolatori.

Come vedete il professore ha ragione.
:D :D :D :D :D :D :D

SaMu
22-01-2004, 18:08
Dal sito dell'Unione Nazionale Lotta all'Analfabetismo:


Rapporto di Attività trienno 2001-2003

Alle socie ed ai soci dell’UNLA
Alle iscritte ed agli iscritti all’UCSA
Loro Sedi

Care amiche, cari amici,

nei conversari, più o meno istituzionali, che spesso accompagnano chi si occupa, anche non ex professo, di apprendimento lungo tutta la vita, capita di avvertire il frequente ricorso a Sisifo come Santo protettore dalla vasta e spesso disperante fatica dell’Educazione degli Adulti (EDA). E la commistione tra il mito greco e la liturgia cristiana esprime bene la continuità nel tempo dell’impresa, la sua ininterrotta ri-partenza non solo attraverso le generazioni e, infine, il costante consolidamento del modello. Quasi come l’incrocio della classicità e del cristianesimo fra il tempio di Antonino e Faustina con la basilica di S. Lorenzo in Miranda ai Fori, ove spesso conduciamo, per generosa ospitalità del Nobile Collegio degli Aromatari romani, fasi significative dell’anno accademico della nostra Università di Castel Sant’Angelo dell’UNLA.

A questa generale dimensione diacronica del quadro dell’EDA, va aggiunta la sua diversa collocazione nelle varie aree del nostro Paese - oltre che altrove, va da sé - . Si può parlare, figurativamente, come di uno spettro a righe molteplici, nonchè, di isobare culturali difficilmente conducibili a realtà omogenee o quanto meno avvicinabili: isobare che impongono l’uso di strumentazioni diverse per interventi differenziati. L’insieme, se da un lato esalta l’“individualità” spinta di ogni evento educativo/co-educativo dell’andragogia, dall’altra registra difficoltà quotidianamente crescenti per tutti, specie per la cabina di regia, che, si vedrà più avanti, appare oggi esposta ad una entropia accelerata.

Va aggiunto che, alla distanza, acquisizioni, talora anche notevoli, sono da registrare; e che lo slancio vitale, per usare un’espressione nota, occorrente all’impresa, è funzione della difficoltà del progetto. Quel che conta, come è proprio delle fasi di sviluppo, è la costanza legata alla qualità dell’insieme, oltre che il ritmo della marcia.

In queste piste si colloca il senso del presente rapporto, elaborato dal Comitato Direttivo dell’UNLA e dal Consiglio Accademico dell’UCSA in occasione della cadenza elettorale 2003 degli organi direttivi dell’Unione. Ma va anche, vorrebbe anche, andare oltre e farci avvertiti del ruolo dell’EDA sul senso del vivere, quasi occhio che guarda se stesso, sottofondo puntuale di un’ininterrotta presa di coscienza di sé, mediante il tentativo - vietato da Gorgia, ma incomprimibile - di uscire dalla parola (se non) attraverso la parola.

[..pagina 1/18 - continua..]