paolotennisweb
08-01-2004, 20:51
Questa me l'ha racconatata un amico:
DISCLAIMER: Se avete meno di 18 anni non leggete potrebbe traumatizzarvi, se avete + di 18 anni non leggete sono troppe kazzate. In altre parole questo doc non dovrebbe leggerlo nessuno. Boh! Io lo posto lo stesso.
DISCLAIMER2: Tutti i riferimenti a cose e/o persone sono puramente casuali.
INTRO: Mi piacerebbe dire anke stavolta che ho ritrovato dei miei vecchi appunti di mooolti anni fa, ma in realta’ non e’ vero, perche’ l’ ho scritto stanotte dopo una serata di festa.
p.s.: l’ ho finito all’ora in cui le persone mattutine si alzano!.
LA STORIA:
Una distinta signora prossima alla pensione di nome Lina Torvalda, impiegata in una ditta di sicurezza informatica come donna delle pulizie, una sera dopo aver litigato con il marito in andropausa e aver fatto 4 partite a “Bubble Bobble” sul suo C64, decide di andare in un Internet-caffe della zona.
Purtroppo a causa di una distrazione avendo lasciato a casa gli occhiali da vista, mentre cercava di digitare sulla barra di Internet Explorer http://www.RoccoSiffredi.com, in realta' scrisse: HTTP://ildirittodellavoro.net Dopo aver steso a terra con una tastierata da 101 tasti sui denti la vicina che non voleva prestargli gli occhiali da vista, si rese conto di un gravissimo episodio di ingiustizia: a 64 anni era ancora in contratto di formazione. Arrivata a casa frustrata e indecisa sul da farsi, mentre girava canale per vedere (come ogni sera) la trasmissione di Gigi Marzullo “Mezzanotte e dintorni”, si imbatte' nei titoli di testa di "Wargames". Da quel momento capi' che la sua vita non sarebbe stata piu' la stessa.
Esaltata come pochi, la mattina dopo infatti ando’ in videoteca e noleggio’: "I signori della truffa", e "i pirati di silicon valley", piu' gia' che c'era ne approffitto’ con: "Mamma, ho perso l'uccello", un vecchio classico che aveva sempre sognato di vedere e che aveva sempre trovato prenotato.
Folgorata da questi film (soprattutto dall’ ultimo), decise di comperarsi il pc.
Infatti,dopo aver chiesto un semplice pc per navigare in Internet, il negoziante le rifila:
Athlon XP 2000+ con 512 Mb di Ram Ddr, hd da 80 Gb, scheda grafica Asus V8200 DeluxeTi 5 con chipset GeForce 3 Ti 500 e masterizzatore DVDRW208K e in omaggio riceve: una vecchia scheda di un 486 (sempre utile a parere del negoziante) e... Windows XP.
Purtoppo appena acceso, la prima scritta che trovo’ fu la seguente: "Runtime error 6D at 417A: 32CF:se l'errore persiste reinstallare Windows". Visto che l'errore ovviamente persisteva, capi’ che la soluzione era una sola: dopo essere andata in edicola a prendere l'ultimo numero di Linux&Co si installo’ Debian e il giorno stesso si fece portare “Alice” dalla Telecom. Dopo aver letto 56 numeri filati di Phrack, decise di attaccare la sua ditta.
Fatta una scansione stealth con nmap, capi’ di aver avuto una fortuna sfacciata trovando il server booservizzato.
Pimpante piu' che mai, e dopo aver rivisto altre 16 volte “Matrix”, inizio’ una doppia vita: donna delle pulizie di giorno e hacker di notte.
Nel giro di breve tempo, comincio’ a fare spionaggio industriale.
Ma la vicina di casa, una donna single di 72 anni (portati male), che era una che si faceva tutto fuorche' gli affari suoi, comincia ad avere dei forti sospetti sull'attivita' di Lina, quando, sbirciando dalla finestra, vede che in realta', tra le pagine di Harmony, stava leggendo di nascosto "Spaghetti Hackers".
Ma Lina se ne accorge, e decide di dare una lezione alla vicina che si bullava (tra l'altro) di essere una che se ne intendeva di sicurezza.
Dopo aver trovato un bug PHF,riesce a scavalcare la protezione del firewall grazie ad una sessione di back channel che gli da subito accesso root.
Purtoppo pero' il pericolo e' sempre in agguato e, mentre Lina si stava asciugando gli occhi per il ridere dalla facilita' con cui aveva violato il server UNIX della vicina di casa, sbadatamente, fa cadere il bicchiere di rum che stava bevendo, sulla scheda madre del pc (che era ancora aperto perche' lo aveva appena overclockato) bruciandola irrimediabilmente. Mentre stava ancora cercando di stagnare qualche pezzo preso dalla motherboard del 486 per far combaciare lo slot con l’ Athlon XP 2000+, si vede capitare in casa la vicina con i file di log in mano, e solo allora capisce che in realta' faceva parte del N0PT!
MORALE: un vero hacker non ride mai!
DISCLAIMER: Se avete meno di 18 anni non leggete potrebbe traumatizzarvi, se avete + di 18 anni non leggete sono troppe kazzate. In altre parole questo doc non dovrebbe leggerlo nessuno. Boh! Io lo posto lo stesso.
DISCLAIMER2: Tutti i riferimenti a cose e/o persone sono puramente casuali.
INTRO: Mi piacerebbe dire anke stavolta che ho ritrovato dei miei vecchi appunti di mooolti anni fa, ma in realta’ non e’ vero, perche’ l’ ho scritto stanotte dopo una serata di festa.
p.s.: l’ ho finito all’ora in cui le persone mattutine si alzano!.
LA STORIA:
Una distinta signora prossima alla pensione di nome Lina Torvalda, impiegata in una ditta di sicurezza informatica come donna delle pulizie, una sera dopo aver litigato con il marito in andropausa e aver fatto 4 partite a “Bubble Bobble” sul suo C64, decide di andare in un Internet-caffe della zona.
Purtroppo a causa di una distrazione avendo lasciato a casa gli occhiali da vista, mentre cercava di digitare sulla barra di Internet Explorer http://www.RoccoSiffredi.com, in realta' scrisse: HTTP://ildirittodellavoro.net Dopo aver steso a terra con una tastierata da 101 tasti sui denti la vicina che non voleva prestargli gli occhiali da vista, si rese conto di un gravissimo episodio di ingiustizia: a 64 anni era ancora in contratto di formazione. Arrivata a casa frustrata e indecisa sul da farsi, mentre girava canale per vedere (come ogni sera) la trasmissione di Gigi Marzullo “Mezzanotte e dintorni”, si imbatte' nei titoli di testa di "Wargames". Da quel momento capi' che la sua vita non sarebbe stata piu' la stessa.
Esaltata come pochi, la mattina dopo infatti ando’ in videoteca e noleggio’: "I signori della truffa", e "i pirati di silicon valley", piu' gia' che c'era ne approffitto’ con: "Mamma, ho perso l'uccello", un vecchio classico che aveva sempre sognato di vedere e che aveva sempre trovato prenotato.
Folgorata da questi film (soprattutto dall’ ultimo), decise di comperarsi il pc.
Infatti,dopo aver chiesto un semplice pc per navigare in Internet, il negoziante le rifila:
Athlon XP 2000+ con 512 Mb di Ram Ddr, hd da 80 Gb, scheda grafica Asus V8200 DeluxeTi 5 con chipset GeForce 3 Ti 500 e masterizzatore DVDRW208K e in omaggio riceve: una vecchia scheda di un 486 (sempre utile a parere del negoziante) e... Windows XP.
Purtoppo appena acceso, la prima scritta che trovo’ fu la seguente: "Runtime error 6D at 417A: 32CF:se l'errore persiste reinstallare Windows". Visto che l'errore ovviamente persisteva, capi’ che la soluzione era una sola: dopo essere andata in edicola a prendere l'ultimo numero di Linux&Co si installo’ Debian e il giorno stesso si fece portare “Alice” dalla Telecom. Dopo aver letto 56 numeri filati di Phrack, decise di attaccare la sua ditta.
Fatta una scansione stealth con nmap, capi’ di aver avuto una fortuna sfacciata trovando il server booservizzato.
Pimpante piu' che mai, e dopo aver rivisto altre 16 volte “Matrix”, inizio’ una doppia vita: donna delle pulizie di giorno e hacker di notte.
Nel giro di breve tempo, comincio’ a fare spionaggio industriale.
Ma la vicina di casa, una donna single di 72 anni (portati male), che era una che si faceva tutto fuorche' gli affari suoi, comincia ad avere dei forti sospetti sull'attivita' di Lina, quando, sbirciando dalla finestra, vede che in realta', tra le pagine di Harmony, stava leggendo di nascosto "Spaghetti Hackers".
Ma Lina se ne accorge, e decide di dare una lezione alla vicina che si bullava (tra l'altro) di essere una che se ne intendeva di sicurezza.
Dopo aver trovato un bug PHF,riesce a scavalcare la protezione del firewall grazie ad una sessione di back channel che gli da subito accesso root.
Purtoppo pero' il pericolo e' sempre in agguato e, mentre Lina si stava asciugando gli occhi per il ridere dalla facilita' con cui aveva violato il server UNIX della vicina di casa, sbadatamente, fa cadere il bicchiere di rum che stava bevendo, sulla scheda madre del pc (che era ancora aperto perche' lo aveva appena overclockato) bruciandola irrimediabilmente. Mentre stava ancora cercando di stagnare qualche pezzo preso dalla motherboard del 486 per far combaciare lo slot con l’ Athlon XP 2000+, si vede capitare in casa la vicina con i file di log in mano, e solo allora capisce che in realta' faceva parte del N0PT!
MORALE: un vero hacker non ride mai!