GioFX
29-11-2003, 13:51
Con questa discussione di apre la nuova categoria chiamata "Alegher Alegher", legata ai temi del Mondo verso lo Scatafascio Incontrollato.
Da Repubblica.it (http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/cronaca/terroita/krekar/krekar.html):
Il capo del movimento curdo Ansar al Islam
E il mullah Krekar avverte
di MARCO ANSALDO
Il mullah Krekar
ROMA - Mullah Krekar, i sei appartenenti alla cellula di kamikaze smantellata in Italia avevano legami con Ansar al Islam, l'organizzazione islamica da lei fondata in Kurdistan. Perché?
"No, escludo che sia così. Non conosco affatto le persone fermate. Che io sappia non hanno alcun legame con Ansar al Islam".
Eppure l'ordinanza di custodia cautelare si riferisce in modo esplicito al suo gruppo.
"Lo ripeto anch'io esplicitamente: Ansar al Islam non ha niente a che fare con il terrorismo" .
L'Italia ha buone relazioni con America e Israele: siamo pure noi a rischio attentati?
"Questo dipende da Al Qaeda e da come i gruppi a lei vicini considerano gli alleati degli Usa. Credo che attentati in Italia ci possano essere. Non tanto contro il paese o contro la sua gente, ma a causa dell'appoggio dato dal governo all'America e per l'invio dei soldati in Iraq".
Una lunga barba appuntita gli incornicia il volto. Al Jazeera bisbiglia sullo sfondo, mentre il computer è fisso su un sito di notizie dal mondo arabo. Al telefono dalla sua casa di Oslo il mullah Krekar lancia un'occhiata alle notizie che lo riguardano. "Non so niente di questa storia - dice mostrandosi tranquillo - ma non ho niente da nascondere. In passato, è vero, ho incontrato Osama Bin Laden. E lo considero il gioiello nella corona dell'Islam. Ma il gruppo da me fondato, "i fratelli dell'Islam", non ha niente a che spartire con questioni legate al terrorismo internazionale".
Quarantotto anni, la fama di leader religioso che gli vale l'adorazione di migliaia di seguaci, Najmuddin Farah Ahmad, alias mullah Krekar, vive da qualche tempo a piede libero in Norvegia dove ha ottenuto asilo politico. Curdo iracheno, capo di un movimento considerato vicino ad Al Qaeda, Krekar è fuggito dal Kurdistan prima che nella guerra contro l'Iraq gli americani entrassero nel villaggio di Beyara, dove gli adepti del mullah avevano imposto la sharia, la legge islamica. Inseguito da un mandato di cattura giordano per traffico di eroina, arrestato due volte, la prima per mancanza di documenti in Pakistan, la seconda con l'accusa di terrorismo in Olanda, il fondatore di Ansar al Islam ha scontato quest'anno quattro mesi di carcere a Oslo. Ma le prove contro di lui si sono rivelate finora tutte infondate. E adesso il mullah vive con la sua famiglia al quinto piano di una bella abitazione nel centro della capitale norvegese, dove "Repubblica" lo scorso agosto lo ha già intervistato. Il movimento di Krekar appare ora nel mirino degli inquirenti italiani. Ma il mullah non si mostra per nulla preoccupato.
Lei definisce Bin Laden un uomo giusto. Un legame fra Ansar al Islam e Al Qaeda comunque c'è?
"Quando io ero in Kurdistan, nel nord Iraq, al cento per cento non vi era alcun legame con Al Qaeda".
E ora che lei è in Norvegia?[b]
"Adesso è forse possibile. Anche se chi lo afferma deve naturalmente provarlo".
[b]Ma qualche contatto sarà iniziato prima?
"Noi curdi iracheni discutevamo di questo: ma legarci a loro non ci sembrava un passo opportuno. Consideravamo gli arabi gente fuori dal nostro territorio, dalla nostra geografia. Non eravamo pronti, né era facile comunicare con persone provenienti dall'Arabia Saudita o dall'Egitto. Questo non vuol dire però che oggi il gruppo, diviso in due o forse tre tronconi, non si sia avvicinato ad Al Qaeda. Non posso escluderlo" .
Tra gli arrestati c'era anche una donna.
"Questo mi sembra un fatto molto strano. Perché Ansar è un'organizzazione non incline a impiegare le donne in qualche tipo di attività".
Conosce lo sceicco Abderrazak, il capo dei reclutatori di kamikaze?
"Ma è curdo o arabo: chi è? No, non ho alcuna opinione su di lui" .
I terroristi partivano dall'Italia per fermarsi in Turchia prima di colpire.
"Non ne so niente, davvero".
Che cosa pensa dei recenti attentati di Istanbul, realizzati da turchi dietro la regia di Al Qaeda?
"Chi ha compiuto questi gesti non appartiene all'Islam. Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan è una persona perbene, un democratico. Hanno attaccato la Turchia per farla scivolare dalla parte del terrore, per colpire le sue buone relazioni con Stati Uniti e Israele. Sono personalmente contro questi attentati. Li giudico sbagliati, molto sbagliati: l'Islam non permette di uccidere altri esseri umani".
Da Repubblica.it (http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/cronaca/terroita/krekar/krekar.html):
Il capo del movimento curdo Ansar al Islam
E il mullah Krekar avverte
di MARCO ANSALDO
Il mullah Krekar
ROMA - Mullah Krekar, i sei appartenenti alla cellula di kamikaze smantellata in Italia avevano legami con Ansar al Islam, l'organizzazione islamica da lei fondata in Kurdistan. Perché?
"No, escludo che sia così. Non conosco affatto le persone fermate. Che io sappia non hanno alcun legame con Ansar al Islam".
Eppure l'ordinanza di custodia cautelare si riferisce in modo esplicito al suo gruppo.
"Lo ripeto anch'io esplicitamente: Ansar al Islam non ha niente a che fare con il terrorismo" .
L'Italia ha buone relazioni con America e Israele: siamo pure noi a rischio attentati?
"Questo dipende da Al Qaeda e da come i gruppi a lei vicini considerano gli alleati degli Usa. Credo che attentati in Italia ci possano essere. Non tanto contro il paese o contro la sua gente, ma a causa dell'appoggio dato dal governo all'America e per l'invio dei soldati in Iraq".
Una lunga barba appuntita gli incornicia il volto. Al Jazeera bisbiglia sullo sfondo, mentre il computer è fisso su un sito di notizie dal mondo arabo. Al telefono dalla sua casa di Oslo il mullah Krekar lancia un'occhiata alle notizie che lo riguardano. "Non so niente di questa storia - dice mostrandosi tranquillo - ma non ho niente da nascondere. In passato, è vero, ho incontrato Osama Bin Laden. E lo considero il gioiello nella corona dell'Islam. Ma il gruppo da me fondato, "i fratelli dell'Islam", non ha niente a che spartire con questioni legate al terrorismo internazionale".
Quarantotto anni, la fama di leader religioso che gli vale l'adorazione di migliaia di seguaci, Najmuddin Farah Ahmad, alias mullah Krekar, vive da qualche tempo a piede libero in Norvegia dove ha ottenuto asilo politico. Curdo iracheno, capo di un movimento considerato vicino ad Al Qaeda, Krekar è fuggito dal Kurdistan prima che nella guerra contro l'Iraq gli americani entrassero nel villaggio di Beyara, dove gli adepti del mullah avevano imposto la sharia, la legge islamica. Inseguito da un mandato di cattura giordano per traffico di eroina, arrestato due volte, la prima per mancanza di documenti in Pakistan, la seconda con l'accusa di terrorismo in Olanda, il fondatore di Ansar al Islam ha scontato quest'anno quattro mesi di carcere a Oslo. Ma le prove contro di lui si sono rivelate finora tutte infondate. E adesso il mullah vive con la sua famiglia al quinto piano di una bella abitazione nel centro della capitale norvegese, dove "Repubblica" lo scorso agosto lo ha già intervistato. Il movimento di Krekar appare ora nel mirino degli inquirenti italiani. Ma il mullah non si mostra per nulla preoccupato.
Lei definisce Bin Laden un uomo giusto. Un legame fra Ansar al Islam e Al Qaeda comunque c'è?
"Quando io ero in Kurdistan, nel nord Iraq, al cento per cento non vi era alcun legame con Al Qaeda".
E ora che lei è in Norvegia?[b]
"Adesso è forse possibile. Anche se chi lo afferma deve naturalmente provarlo".
[b]Ma qualche contatto sarà iniziato prima?
"Noi curdi iracheni discutevamo di questo: ma legarci a loro non ci sembrava un passo opportuno. Consideravamo gli arabi gente fuori dal nostro territorio, dalla nostra geografia. Non eravamo pronti, né era facile comunicare con persone provenienti dall'Arabia Saudita o dall'Egitto. Questo non vuol dire però che oggi il gruppo, diviso in due o forse tre tronconi, non si sia avvicinato ad Al Qaeda. Non posso escluderlo" .
Tra gli arrestati c'era anche una donna.
"Questo mi sembra un fatto molto strano. Perché Ansar è un'organizzazione non incline a impiegare le donne in qualche tipo di attività".
Conosce lo sceicco Abderrazak, il capo dei reclutatori di kamikaze?
"Ma è curdo o arabo: chi è? No, non ho alcuna opinione su di lui" .
I terroristi partivano dall'Italia per fermarsi in Turchia prima di colpire.
"Non ne so niente, davvero".
Che cosa pensa dei recenti attentati di Istanbul, realizzati da turchi dietro la regia di Al Qaeda?
"Chi ha compiuto questi gesti non appartiene all'Islam. Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan è una persona perbene, un democratico. Hanno attaccato la Turchia per farla scivolare dalla parte del terrore, per colpire le sue buone relazioni con Stati Uniti e Israele. Sono personalmente contro questi attentati. Li giudico sbagliati, molto sbagliati: l'Islam non permette di uccidere altri esseri umani".