cerbert
25-11-2003, 08:07
Pubblicato per concessione, come altri articoli e stralci di articoli sulla presenza italiana in Iraq, su "Liberazione".
Anche questo si commenta da sè.
Doloroso... perchè
Il terrore, adesso sappiamo cos'è.
Morti. Non erano sei feriti?
No. Sei morti. Dodici. Diciotto. Diciannove. Diciannove?
Gli occhi non trattengono il pianto che per pochi secondi... sul caffè, sui fogli di lavoro, sulla pappina messa a scaldare, sul volante della macchina, su un computer a leggere le agenzie... gli occhi rivolti a Giorgino che da Rai1 ci fa la cronaca, ancora povera, della tragedia.
Il terrore. Ci hanno colpito. Sono i nostri ragazzi. Più niente è paragonabile! Nessuna notizia di guerra ci ha mai ferito come questa: non i bombardamenti, non i mille attentati, non gli innumerevoli morti iracheni. Mai tanto sgomento e bisogno di piangere. Non sappiamo come reagire, italiani. Forse non abbiamo capito niente di questa guerra. Noi li aiutiamo e loro ci sfracellano? Aiutiamo la coalizione, aiutiamo l'Iraq. Come è possibile?
Giorgino continua a ripetere che Bin Laden, in una delle sue ultime dichiarazioni, ha incluso gli italiani fra "i nemici" di Al Quaeda. Ma dov'è Bin Laden?
Quanti ragazzi sono morti per catturarlo?
La nostra missione "di pace" segue il nostro appoggio alla guerra. Questo rende tutto più ambiguo e quindi pericoloso. Pericoloso per chi sta là, naturalmente.
I nostri quattrocento carabinieri, della missione Antica Babilonia, rientrano in questo gioco, sporco e mai pulito. Come ogni guerra, sporca di sangue, sporca di chi se la fa addosso per paura, sporca di case crollate e corpi pestati, sporca dei resti esplosi di kamikaze guerrieri (di chi?). Siamo stanchi, stanchi di questi "pazzi" che si fanno esplodere, stanchi di iracheni ammazzati ai posti di blocco e in altri mille modi che non ci vengono riferiti. Stanchi della guerra che è sempre disperazione, non certo per chi la decide, ma di sicuro per chi la fa e la subisce.
Non esistono eccezioni a quanto scrisse la Fallaci: «Io sono qui, in Vietnam, per provare qualcosa a cui credo: che la guerra è inutile e sciocca, la pió bestiale prova d'idiozia della razza terrestre».
Gli americani uccisi dalla "fine" della "guerra" sono più di 150, e ora che leggerete saranno forse 160... questi dieci stanno oggi in Iraq ad aspettare. E' folle.
Esiste un'alternativa alla follia?
Jenny Campagnolo
Anche questo si commenta da sè.
Doloroso... perchè
Il terrore, adesso sappiamo cos'è.
Morti. Non erano sei feriti?
No. Sei morti. Dodici. Diciotto. Diciannove. Diciannove?
Gli occhi non trattengono il pianto che per pochi secondi... sul caffè, sui fogli di lavoro, sulla pappina messa a scaldare, sul volante della macchina, su un computer a leggere le agenzie... gli occhi rivolti a Giorgino che da Rai1 ci fa la cronaca, ancora povera, della tragedia.
Il terrore. Ci hanno colpito. Sono i nostri ragazzi. Più niente è paragonabile! Nessuna notizia di guerra ci ha mai ferito come questa: non i bombardamenti, non i mille attentati, non gli innumerevoli morti iracheni. Mai tanto sgomento e bisogno di piangere. Non sappiamo come reagire, italiani. Forse non abbiamo capito niente di questa guerra. Noi li aiutiamo e loro ci sfracellano? Aiutiamo la coalizione, aiutiamo l'Iraq. Come è possibile?
Giorgino continua a ripetere che Bin Laden, in una delle sue ultime dichiarazioni, ha incluso gli italiani fra "i nemici" di Al Quaeda. Ma dov'è Bin Laden?
Quanti ragazzi sono morti per catturarlo?
La nostra missione "di pace" segue il nostro appoggio alla guerra. Questo rende tutto più ambiguo e quindi pericoloso. Pericoloso per chi sta là, naturalmente.
I nostri quattrocento carabinieri, della missione Antica Babilonia, rientrano in questo gioco, sporco e mai pulito. Come ogni guerra, sporca di sangue, sporca di chi se la fa addosso per paura, sporca di case crollate e corpi pestati, sporca dei resti esplosi di kamikaze guerrieri (di chi?). Siamo stanchi, stanchi di questi "pazzi" che si fanno esplodere, stanchi di iracheni ammazzati ai posti di blocco e in altri mille modi che non ci vengono riferiti. Stanchi della guerra che è sempre disperazione, non certo per chi la decide, ma di sicuro per chi la fa e la subisce.
Non esistono eccezioni a quanto scrisse la Fallaci: «Io sono qui, in Vietnam, per provare qualcosa a cui credo: che la guerra è inutile e sciocca, la pió bestiale prova d'idiozia della razza terrestre».
Gli americani uccisi dalla "fine" della "guerra" sono più di 150, e ora che leggerete saranno forse 160... questi dieci stanno oggi in Iraq ad aspettare. E' folle.
Esiste un'alternativa alla follia?
Jenny Campagnolo