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View Full Version : Leggete: a me pare una buona filosofia!


everest
21-11-2003, 00:37
Ciao ragazzi, riporto integralmente da altro newsgroup un intervento che mi è piaciuto in modo particolare :).
Vi invito a commentarlo con la vostra opinione in merito ai concetti che esprime.

<< Salve a tutti, a differenza di molti che straparlano dopo aver fatto 2/3 foto a caso come test senza metodologia, io vi dico la mia (e spero condivisa da chi come me con la foto ci lavora e macina 70/80000 scatti l’anno).
Usata la S2 la D100 e la 10D tutte con una ottica che potesse andare su tutte ed ho scelto delle ottiche sigma su tutti per non aggiungere alla differenza del sensore la differenza di risoluzione obiettivo.
Foto scattate a paesaggi, ritratti, still life, controluci da paura e fogli di giornale tutte con variazioni di diaframma (e naturalmente tempo).
Risultato la S2 ha tanto, ma tanto, ma tanto di quel rumore e un eccesso di definizione anche fin troppo artificiale che risultava al paragone delle stesse foto canon e nikon, quasi sgradevole.
La nikon e la canon si somigliano molto e si puo’ avvertire una leggera differenza (non intesa come migliore) solo se le stampe possono essere confrontate da vicino; inoltre le differenze spariscono se si inizia a smanettare con photoshop.
Quindi tutta la diatriba su qual’e’ la macchina migliore per me e’ completamente relativa, sta nella bravura e nell’esperienza del fotografo (e non di chi si ritiene tale solo per aver acquistato una 10d o una d100 o altro ma che non ne capisce un c**zo di luce, tagli, espressivita’, composizione e via discorrendo) che riesce a catturare un immagine che ti colpisce nell’animo e ti fa notare la bellezza totale di una foto, e non se e’ una foto da 3,4,5,6 o 12 mpix.
Io ho sia ottiche canon che nikon ed alla fine ho scelto la canon per tante piccole sfumature ( le ho avute tutte per 2 giorni).
Condivido appieno chi compra macchine professionali per la robustezza, finiture, affidabilita’ e non si rammarica che la sua macchina che ha pagato bei milioni si svaluta; a confronto di una macchina che vale nuova 1000 euro preferisco sempre la mia che ho pagato 2000 ma che ora ne vale 1000. Chi ci lavora mi capisce.
Piuttosto che svenarvi a comprare macchine da 1500/2300 euro che non so se e quando vi rientrano a confronto di quante foto scattate al giorno se fatte a pellicola, perche’ non vi comprate una bella 6X6 usata che la trovate a poco e niente, e scattate, ma, senza poter controllare come e’ venuta come sul monitor, ragionandoci su come un fotografo che ne capisce e non come l’ultimo arrivato che scatta, vede, e cancella. Poi se le lastre sono buone allora vi fate una bella scansione e poi ci lavorate con photoshop, se proprio volete...
(Cut)
Saluti a tutti.
C. >>

psa
21-11-2003, 00:49
posti il link da dove lo hai preso?

everest
21-11-2003, 00:54
Eccolo! Questa è la pagina del newsgroup di www.fotografia.it in cui c'è il post:
http://www.fotografia.it/Newsgroup/msgindex.asp?forumid=5&Last=10

Questo invece è il link diretto al messaggio:
http://www.fotografia.it/Newsgroup/view.asp?forumid=5&Last=10&messageid=42916

kellone
21-11-2003, 13:25
L'errore è ragionare in termini di "rientro" dell' investimento fatto.
Si spende volentieri anche per avere l'ultimo giocattolo tecnologico, per gratificarsi di un qualcosa.
Ci sono tanti ragionamenti che si possono fare, anche in altri campi (gente che compra un diesel percorrendo solo 5000 km. all'anno) ma il fascino del progresso si scontrerà sempre con la nostalgia del passato (vinile contro cd).
Io predico, e non sono il solo, la morte in tempi brevi della pellicola quale utilizzo di massa.
Resterà in mano solo di pochi professionisti e/o nostalgici.
Amen.

lukaspop
11-12-2003, 21:01
io sono daccordo con everest , lavorando in grosso studio fotografico a Milano come assistente le macchine sia digitali che analogiche le ho viste tutte ( anche provate ) e ti dico che la pellicola ha ancora vantaggi in qualità e anche in praticità.

prova a confrontare dieci scatti conteporaneamente su un monitor..

e poi vuoi mettere la qualità di un 10x12 o 20x25 ?

ad alti livelli il digitale non ci arriva ancora..

certo che se devi fare un redazionale o un catalogo va + che bene...

poi sinceramente uno che non hai mai preso in mano un medio formato non si può sentire un fotografo..

CIAO e non arrabbiatevi digitalisti convinti!

lukaspop
11-12-2003, 21:03
ah io personalmente ho una nikon FM2 new motorizzata MD12

con ottiche AI 20 2.8 35 1.4 50 1.4 85 1.4

e un

hasselblad 500 cm 80 2.8 150 4


e comunque sto pensando di prendermi una digitale


o la canon 10 d o la nikon d 100

come macchina mi piace + la canon ma con la nikon sfrutterei le ottiche che ho già..

everest
11-12-2003, 23:39
Originariamente inviato da lukaspop
ah io personalmente ho una nikon FM2 new motorizzata MD12
con ottiche AI 20 2.8 35 1.4 50 1.4 85 1.4
e un hasselblad 500 cm 80 2.8 150 4
e comunque sto pensando di prendermi una digitale
o la canon 10 d o la nikon d 100
come macchina mi piace + la canon ma con la nikon sfrutterei le ottiche che ho già..

Azz...pure io ho la FM2 New, e vorrei prendere un corpo digitale, ma sono ancora carucci e in continua e rapida evoluzione :(.
Sto valutando di attendere la Sony 828 e vedere come si comporta :p

aaron80
11-12-2003, 23:41
Originariamente inviato da lukaspop
poi sinceramente uno che non hai mai preso in mano un medio formato non si può sentire un fotografo..

Ma per piacere...
...o la argomenti una frase così o non significa nulla... :rolleyes:

zimboart
12-12-2003, 09:14
Originariamente inviato da lukaspop

poi sinceramente uno che non hai mai preso in mano un medio formato non si può sentire un fotografo..

CIAO e non arrabbiatevi digitalisti convinti!

ah...ho capito.....secondo il tuo ragionamento i bravi fotografi sono tali xchè usano il medio formato!!!!!
......MA COSA DICI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

lukaspop
12-12-2003, 09:24
nel senso che con il medio formato si riesce ad avere una qualità superiore e quindi meno limiti rispetto ad una 24x36 ..

e poi tutti i grandi fotografi hanno lavorato col medio grande formato

lukaspop
12-12-2003, 09:25
comunque appena si dice che il digitale ha ancora dei limiti vi incazzate un pò troppo... io non lo critico anzi ma dico semplicemente che cè ancora di meglio tutto qui.

zimboart
12-12-2003, 09:39
Originariamente inviato da lukaspop
comunque appena si dice che il digitale ha ancora dei limiti vi incazzate un pò troppo... io non lo critico anzi ma dico semplicemente che cè ancora di meglio tutto qui.

io concordo pienamente conte quando dici che il digitale ha ancora dei limiti........

e naturale che il grande fotografo usa il medio formato...ma il grande fotografo è capace di tirare fuori un capolavoro anche da una usa e getta!!!!

puoi avere attrezzature per decine di migliaia di euro e fare foto mediocri!!

aaron80
12-12-2003, 09:41
Che il digitale ha ancora dei limiti è palese... lo so anch'io che non è nemmeno paragonabile al medio formato... se vai a cercare l'ho sempre sostenuto...
...quello che al max fa incazzare è un'uscita come la tua: "poi sinceramente uno che non hai mai preso in mano un medio formato non si può sentire un fotografo.. "
Insomma... non basta che uno abbia cretività, capacità tecniche e occhio da vendere... se non usa medio formato è un fotocaXXoamatore (termine particolrmente apprezzato sul forum :D)...
...scusa ma mi pare che tu abbia abbastanza le fette di salame davanti agli occhi... non parlo di digitale perhè qui il discorso è ben diverso...
...secondo te c'è un solo tipo di fotografia? quante volte vedi foto sul National Geographics fatte con una medio formato o con un banco ottico?
Ovviamente anche i cretini vedono pubblicate le loro foto su un giornaletto così...
Non è che uno per essere un fotografo deve fare solo still-life, ritratto e BN. :rolleyes:

corolla76
12-12-2003, 10:11
tutti gli utenti di questo forum, tranne pochissimi che lo fanno di professione, sono amatori. Nessuno di loro quando ha comprato la sua attrezzatura fotografica ha pensato al fatto che si svalutasse nel giro di poco tempo, per loro è una passione non pensano di guadagnarci facendo foto, sanno che sarà sempre una perdita ( comprare la macchina fotografica, l'obiettivo, la stampa, lo sviluppo e le notti insonni a giocare col photoshop) ma al cuor non si comanda. per cui il discorso iniziale non sta in piedi.

per la qualità forse bisognerebbe separare la foto come arte dalla foto come attrezzatura, preferisco una bella foto anche con un pò di rumore che si può stampare al massimo in A4 se no pixelliza fatta con una compattona, che una foto con assenza di grana e stampabile su di cartellone pubblicitario, con soggetto un qualsiasi gatto o la macro del fiore in giardino fatta con un medio formato.;)

incide di più il limite di chi sta dietro alla macchina piuttosto che il limite del digitale.
tutto questo se si parla di amatori.
per gli artisti il discorso cambia se devono pubblicare un lavoro è più facile che preferiscano qualcosa che gli dia maggior qualità in stampa, ma farebbero foto migliori anche con una usa e getta di cartone rispetto a me ipoteticamente attrezzato di banco ottico.

MisterG
12-12-2003, 10:22
Lasciando perdere certi discorsi che mi sembrano abbastanza classisti e che lasciano spazio a un un'unica riflessione: "da che pulpito vien la predica!!!", raccolgo lo spunto inziale di everest e dico la mia.

Originariamente inviato da everest
<< ... tutta la diatriba su qual’e’ la macchina migliore per me e’ completamente relativa, sta nella bravura e nell’esperienza del fotografo (e non di chi si ritiene tale solo per aver acquistato una 10d o una d100 o altro ma che non ne capisce un c**zo di luce, tagli, espressivita’, composizione e via discorrendo) che riesce a catturare un immagine che ti colpisce nell’animo e ti fa notare la bellezza totale di una foto, e non se e’ una foto da 3,4,5,6 o 12 mpix. Condivido appieno chi compra macchine professionali per la robustezza, finiture, affidabilita’ e non si rammarica che la sua macchina che ha pagato bei milioni si svaluta; a confronto di una macchina che vale nuova 1000 euro preferisco sempre la mia che ho pagato 2000 ma che ora ne vale 1000.>>
Concordo in pieno e riporto la mia esperienza personale a proposito di mpixel. Proprio questa settimana mi son portato a casa una d30 usata fiammante e avendo già io una 7hi qualche amico che si ritiene espertissimo di fotografia digitale mi ha detto (testuali parole e convintissimo di quel che diceva): "ma te sei fulminato, hai una spendida 5mpix e ti sei andato a comprare sto dinosauro con solo 3mpix". Io: ":rolleyes:" e oggi gli mando una foto scattata ieri sera e lui risponde: "come hai fatto a cambiare i dati exif per scriverci che l'avevi fatta con la D30?". Io: ":cry:" Inviterei tutti a riflettere sulla rincorsa a i mpix e su quanto ognuno di noi preferisce perseverare nella propria ignoranza.


Originariamente inviato da everest
<<Piuttosto che svenarvi a comprare macchine da 1500/2300 euro che non so se e quando vi rientrano a confronto di quante foto scattate al giorno se fatte a pellicola, perche’ non vi comprate una bella 6X6 usata che la trovate a poco e niente, e scattate, ma, senza poter controllare come e’ venuta come sul monitor, ragionandoci su come un fotografo che ne capisce e non come l’ultimo arrivato che scatta, vede, e cancella. Poi se le lastre sono buone allora vi fate una bella scansione e poi ci lavorate con photoshop, se proprio volete...>>
Qui mi permetto di dissentire parzialmente.
1) Vedo gente che fa enormi sacrifici per comprare macchine da 1000 euro senza sapere che cosa vuole da una fotografia o peggio ancora che cosa è una fotografia. Oppure che se non compra 10d o l'ultimo ritrovato tecnologico di fotografia reflex digitale non è contento. Oppure come già detto si sta a fare gli schizzinosi sui limiti della "10d" piuttosto che della "d100". Ma per favore, per la maggior parte della gente che sta qui, me compreso, una d30 o una 300d straavanza. Non vi parlo poi delle ottiche che se non costano più di 500 euro o mille euro sembra che facciano letteralmente :Puke:. Mi ripeto, ma per favore!!!!!. Poi di foto fatte in grazia di dio ne vedo una ogni 50 quando va bene e magari sempre dai soliti noti o da un fotoamatore che l'ha fatta con una G2 o una 4500 e via decendo.
Detto questo, niente di + facile che tra un po io stesso mi comprerò una reflex + recente o un'ottica L, ma qui come ripetuto + volte, mi piacerebbe vedere maggior moderazione quando si critica la lista della spesa di un povero newbuy.
2) Sul discorso medioformato o 35mm trdizionale dissento profondamente. Uno dei grossi vantaggi del digitale è che se lo si approccia con metodo e razionalità, passione e dedizione, si ottengono risultati impensabili in tempi relativamente brevi, comunque non paragonabili alla foto su pellicola o lastra, per non parlare poi dei costi, che una volta fatta la spesa iniziale le foto che vanno in stampa sono davvero poche. Quindi per partire da zero e imparare le nozioni base consiglio vivamente il digitale, mentre la 35mm o gli altri formati saranno in grado di regalarvi inaspettate sorprese quando sentirete la necesssità di approfondire l'infarinatura che vi siete fatti grazie al digitale.
Limiti del digitale nel confronto dell'analogico ce ne sono ancora molti parlando di qualità. D'altro canto ci sono grossi limiti anche in senso inverso, parlando di flessibilità, comodità e costi.

Salut

Edgar
12-12-2003, 12:48
Se può interessare ai soliti amici del forum un mio umile parere su questo tema, ditemelo. Potrei scrivere durante il fine settimana, ma temo che la risposta sarebbe un po'.....lunga.

Siccome per oggi ho già infierito abbastanza (vedi thread Raduno fotoamatori!!!), ditemi voi che devo fare!!!!

Rispondo?

Ciao Edgar

s0nik0
12-12-2003, 12:53
Rispondi Edgar fa sempre piacere leggerti:D!!

PS
io ho una 6x6(kiew88) e ne ho tenute in mano un paio(zenza bronica)
e onestamente non credo che per fare buon scatti o per essere un fotografo devi aver scattato o possederne con una.....
Come mi disse un fotografo
lo scatto bello e d'effetto e fatto dalla somma di 3 fattori:
5% dall'attrezzatura
5% dalla bravura di chi ci sta dietro
90% dal c##o :D
PPS
La 6x6 fa cmq dei B/N insuperabili:D

aaron80
12-12-2003, 12:54
...comincia pure a scrivere... se occorre dividi in capitoli con indice, prefazione, note finali e bibliografia dell'autore... :D
Attendo la lettura con ansia... ;)

MisterG
12-12-2003, 13:10
Scrivi scrivi edgar, tanto domani parto e al mio ritorno tempo qualche giorno e arrivano le vacanze di natale, avrò qualcosa da leggere senza stare a spendere soldi per un buon libro!!! :D

scavenger73
12-12-2003, 17:18
Originariamente inviato da lukaspop
poi sinceramente uno che non hai mai preso in mano un medio formato non si può sentire un fotografo..


Direi piuttosto che se non sei un buon fotografo è inutile che ti prendi in mano una medio formato....
e prima di arrivarci ci sono molti ma molti scalini da fare....
ma cio' non toglie che un fotografo puo' fare belle foto anche con una semplice compattina... quindi alla fine ognuno è bene che si compri cio' che piu' si confà alle proprie esigenze...anzi, ancora meglio, ciò che piu' gli piace!

quinx
13-12-2003, 06:31
[B]

poi sinceramente uno che non hai mai preso in mano un medio formato non si può sentire un fotografo..

CIAO e non arrabbiatevi digitalisti convinti!


Già, i grandi fotografi di guerra vanno in trincea con le 6x6, i fotografi sportivi vanno bordo pista con il banco ottico (non meno di 18x24, mi raccomando). Ma dai.... Attualmente ho tre medio formato, ma sapessi quante volte rimpiango la velocità e la praticità di una 35 mm. Cogliere l'attimo: a volte una scatola 6x6 ci mette troppo tempo e l'attimo è fuggente. E quale è allora il bravo fotografo: quello che ti gela (su gelatina o su sensore) un'istante che non verrà più, anche se la definizione non è ai massimi livelli, o invece quello che non ti ferma l'attimo, ma un'altro attimo uguale a tanti altri, ma con una definizione...
Non esiste solo il fotografo da studio, d'arte, di ritratti, di architettura e comunque di cose statiche, o di situazioni ripetibili.
La macchina è il mezzo, non il fine. Hass fotografava con Leica 35 mm e per questo non è un grande fotografo?
Alcuni concorsi fotografici si fanno con macchine usa e getta: ma vuoi veder le foto?
L'utilizzo del medio formato è un'esigenza tecnica, non espressiva.

Non sono un digitalista convinto, ho 6 macchine chimiche e 2 digitali. Ma non ho nemmeno i paraocchi e riesco a valutare con estrema serenità quale è la macchina che oggi mi darà maggiori soddisfazioni.

lukaspop
13-12-2003, 13:02
forse mi sono espresso male..

io intendevo dire che un buon fotografo dovrebbe conoscere un pò tutte le apparecchiature..

è chiaro che in guerra non ci vai col sinar..

izutsu
13-12-2003, 14:31
Ma sapete che sto ragionamento lo sto facendo anche io? Ho avuto in regalo uno scanner Canon 8000F e sto digitalizzando i negativi fatti a Grosseto alla gara tra Ferrari ed EFA... purtroppo la giornata era nuvolosa, la minolta di mio fratello è voncissima e ha dato via la coppia grandangolo sigma e tele minolta per uno zoom sigma buissimo che vignetta da paura... nonostante ciò il risultato digitalizzato non è affatto male... solo una leggera sfuocatura ma credo sia dovuta alla macchina... anche attraverso il pentaprisma le immagini sembravano sfuocate... il tutto per 11 euro di rullini e 4 di sviluppo... ora, considerando cosa costa un buon corpo tradizionale (attorno ai 200 euro), quanti rullini ci vogliono per colmare la differenza di prezzo tra le due soluzioni? Non c'è dubbio che con la pellicola si impara di più... chi, avendo il monitor, non sarebbe tentato di guardare com'è venuto lo scatto pronto a cancellarlo in caso di errori? Mah...

Edgar
15-12-2003, 11:05
Dear,

Direi che su questo thread sono trattate allo stesso tempo diverse questioni in modo un po’ troppo “miscelato”. Forse considerarle separatamete può servire a chiarire meglio pareri e punti di vista.
Sono stati evidenziati 3 argomenti principali:

1. L’impatto dell’attrezzatura fotografica sulla qualità delle foto

2. La superiorità e il ruolo dei grandi formati pellicola (Medio Formato e Grande Formato)

3. Il digitale verso la pellicola

In questo post tratterò solo la prima. Appena posso gli altri 2 argomenti.

Ciao a tutti. Edgar



1) – Il valore dell’attrezzatura
E’ evidente che la qualità tecnica dell’attrezzatura fotografica è in grado di influenzare sensibilmente la qualità delle foto che si scattano. Anche molto sensibilmente. Naturalmente però dicendo questo ci riferiamo ad un concetto qualitativo di tipo strettamente tecnico, assolutamente NON di tipo estetico-artistico.
Più semplicemente se ho una macchina con un esposimetro molto preciso, ottiche di alta qualità e otturatore con scatto dolcissimo, otterrò sicuramente, a parità di tutti gli altri fattori, immagini tecnicamente più perfette che con una macchina di qualità più bassa. Le immagini saranno più nitide, la definizione sarà più elevata, migliore la ricchezza tonale e il microcontrasto.
Ma tutti questi parametri – è evidente - non potranno avere alcuna influenza sulle caratteristiche estetiche e artistiche delle foto in esame. Soltanto i parametri qualitativi strettamente tecnici ne beneficeranno, consentendo al fotografo in grado di realizzare foto significative, di valorizzarle al massimo, ottimizzando ogni parametro.
E’ altrettanto evidente che servirà a ben poco avere immagini dotate di una definizione strabiliante ma brutte e insignificanti!!

E’ quindi fondamentale avere sempre chiaro a che cosa ci si riferisce quando si parla di influenza dell’attrezzatura sul risultato finale.
Sarà solo fonte di frustrazione infatti, aspettarsi che l’acquisto di una costosa e perfetta attrezzatura fotografica, automaticamente ci faccia scattare foto artisticamente valide: essa potrà solo essere un perfetto strumento tecnico per valorizzare al meglio quegli scatti che siano di per sè significativi. Quelli che non lo saranno resteranno foto insignificanti, da scartare.

Fin qui credo che sia chiara la distinzione tra i 2 concetti e quanto detto ha una validità di carattere generale.

E’ però anche vero che, in alcune situazioni particolari il valore dell’attrezzatura può essere in grado di giocare un ruolo particolarmente importante, essendo in grado di condizionare fortemente la riuscita di un determinato tipo di foto.
Ad esempio, se vogliamo realizzare foto in luce ambiente molto bebole senza uso del flash (la “available light photography” degli anglosassoni), ci servirà una macchina con un otturatore dolcissimo e priva di specchio per non vibrare, con messa a fuoco manuale (la maggior parte degli autofocus vanno in tilt con pochissima luce) e con ottiche luminosissime (ad esempio una Leica M a telemetro con un obiettivo f1.4). E’ chiaro che se il fotografo non è capace, questa superba attrezzatura non farà produrre comunque foto significative, ma è altrettanto vero che, SENZA UN MEZZO TECNICO DI TALE LIVELLO, SARÀ DIFFICILISSIMO SE NON IMPOSSIBILE, ANCHE AL MIGLIOR FOTOGRAFO DEL MONDO PRODURRE SCATTI TECNICAMENTE PRESENTABILI. Questo perchè la situazione indicata è una situazione limite che va oltre le possibilità tecniche di una macchina fotografica di media qualità.


In sintesi quindi, secondo il genere di fotografia che si pratica e secondo le esigenze tecniche che ne conseguono, bisogna assicurarsi che l’attrezzatura che si utilizza NON INTRODUCA FATTORI LIMITANTI, CHE IMPEDISCANO DI FATTO DI SCATTARE CON UNA QUALITA’ MINIMA ACCETTABILE.
Per praticare una fotografia di reportage generico in luce diurna, andrà bene qualsiasi macchina, e in questo senso hanno ragione coloro che dicono i grandi fotografi possono produrre grandi foto anche con una “usa e getta” In questo tipo di fotografia infatti nessuna macchina introduce limiti realmente invalidanti.

Non dimentichiamo invece che per produrre foto significative in situazione più specializzate (sport, natura, luce ambiente, macro, ecc.) sarà necessario un’attrezzatura con caratteristiche idonee, pena il non riuscire del tutto a produrre scatti “guardabili”.

aaron80
15-12-2003, 11:16
Che dire... efficientissimo come sempre... ;)

Edgar
15-12-2003, 13:28
SE RESISTETE A QUESTO POST, VI MERITATE IL NOBEL PER LA PAZIENZA!!!

2) – I grandi formati

Come sapete bene, i formati delle fotocamere a pellicola sono 3:

Piccolo formato o 35mm o formato 135 o 24x36 o Formato Leica (è il tradizionale formato pellicola in rullino con astuccio metallico e bordi perforati che tutti conosciamo e usiamo o abbiamo usato fino a poco tempo fa, prima del digitale).

Medio Formato o formato 120. Usa una pellicola in rullo alta 6cm e che, secondo la macchina usata, può produrre scatti da (cm.) 6x4,5 – 6x6 – 6x7 – 6x8 – 6x9 – 6x12 – 6x17 (gli ultimi 2 sono formati “panoramici”).

Grande Formato o Banco Ottico. Sono le classiche macchine di grandi dimensioni, con soffietto, messa a fuoco su vetro smerigliato e pellicole PIANE. I formati pellicola in questo caso possono essere vari: si parte dal 4”x5” (pollici) poi si passa al 5”x7” e si sale fino al 20 x 25 (cm). Ma tutti i formati usano comunque pellicole piane che vanno quindi sviluppate singolarmente.

E’ chiaro che ogni formato ha i suoi pro e i suoi contro e naturalmente il proprio tipico ambito di utilizzo, dove risulta il più adatto. Anche se ovviamente le cose non sono mai così nette, e spesso i confini tra le aree di utilizzo sono labili e consentono sovrapposizioni (anche - perchè no - in funzione di gusti personali).

Va tenuto presente che, all’aumentare del formato pellicola, per motivi di tipo fisico-geometrico, aumenta la dimensione degli obiettivi, il loro tiraggio e in generale la dimensione di tutta la fotocamera, con conseguente peso elevato e scomodità nell’uso in esterni.

Ma naturalmente all’aumentare del formato pellicola, aumanterà anche notevolmente la qualità (tecnica ovviamente, visto quello che abbiamo detto al punto 1)) degli scatti, dato che avremo “spalmato” la stessa inquadratura su una superficie di pellicola (e quindi di granuli fotosensibili) molto più elevata. Quindi potremo effettuare ingrandimenti molto maggiori senza perdita di qualità e di dettaglio. Proprio come quando nel digitale aumentiamo in maniera importante il numero di Megapixel di un sensore.

Va tenuto presente un fatto importante e cioè che l’aumento di qualità all’aumento del formato non è relativo soltanto ad una maggiore definizione e ricchezza di dettaglio, ma anche ad una superiore ricchezza tonale (sia nel BN che nel colore), che conferisce all’immagine una profondità e tridimensionalità a livello di eccellenza.

Questo come discorso generale, adesso vediamo le tipicità di ogni formato:

Piccolo formato: perfetto per utilizzi dove si privilegia la versatilità, la portabilità e la disponibilità di un grande parco ottiche e accessori. Ad esempio per uso in esterni, per foto sportive, naturalistiche, per reportage di viaggio in situazioni estreme. E’ il formato più diffuso (95% delle fotocamere a pellicola) ed è utilizzato sia dai professionisti che dai dilettanti. I marchi sono quelli noti a tutti: Nikon, Canon, Contax, Leica, Minolta, Pentax, Olympus, ecc. Per certi utilizzi è INSOSTITUIBILE: ad esempio per la foto naturalistica e sportiva, dove molto spesso servono focali nell’ordine dei 300, 400, o addirittura 600mm. Tali focali corrisponderebbero nel medio formato a tele da 800 o 1.000mm, che di solito non esistono o se esistono costano cifre non praticabili (es: Rolleiflex 1.000mm = 40.000€!!!!), o comunque hanno un peso ingestibile (e quindi sono praticamente inutilizzabili).
Esistono sia macchine 35mm Reflex che a Mirino Galileiano e in questo caso di solito con messa a fuco a telemetro (Leica M, Voigtlander Bessa, Konica Hexar) o autofocus (Contax G1 e G2).

Medio Formato: grandissima qualità tecnica degli scatti, molto superiore al 35 mm. Si tratta di macchie più ingombranti (con alcune eccezioni importanti) e in genere (ma non sempre) più costose. Sono più frequentemente usate dai professionisti e dagli amatori evoluti e/o molto appassionati. Le più voluminose e pesanti (Es.: Fuji 6x8, Mamiya RZ) sono quasi esclusivamente usate in studio per ritratto posato e still life, mentre altre più compatte (Hasselblad, Pentax 645, Contax 645, Mamiya 645, Rollei 6000) sono utilizzate abbastanza agevolmente anche in esterni.
Non sempre, ma molto spesso sono dotate di magazzini porta pellicola intercambiabili, che consentono di passare da un tipo di pellicola ad un altro in qualsiasi momento, grazie a paratie a tenuta di luce. In questo momento stanno vivendo una seconda giovinezza presso i professionisti, perchè con quasi tutte è possibile utilizzare AL POSTO DEL MAGAZZINO PORTAPELLICOLA, UN DORSO DIGITALE PROFESSIONALE DI QUALITA’ VERAMENTE ESAGERATA. Come il Phase One o il Kodak DCS Pro Back da 16 Mpixel!! La qualità di questi dorsi, purtroppo ancora molto costosi, è strabiliante (non solo per il n° di pixel, ma anche per il livello di rumore e la qualità strepitosa del colore).

Nel medio formato la macchina MITO per eccellenza è Hasselblad, che ne ha FATTO la storia. Oggi molto usata dai professionisti è Mamiya, che produce apparecchi molto affidabili e obiettivi di qualità ECCELLENTE.

Anche le macchine Medio Formato possono essere Reflex o a Mirino Galileiano. In questo secondo caso con messa a fuoco a telemetro.
Ci sono anche diverse macchine autofocus (Contax, Mamiya) che permettono in una notevole quantità di casi, di essere usate quasi come delle 35mm.


Grande Formato: si tratta di apparecchi da studio, con qualche variante nel formato pellicola più piccolo (il 4”x5”) che può essere portata in esterni con una fatica accettabile. Si tratta delle mitiche “Folding” come la famosa Graflex, che si potevano richiudere grazie al soffietto e usare in esterni. Con queste di solito in esterni si lavora con il cosiddetto mirino “sportivo” (una cornice esterna che dà una inquadratura approssimativa) e la messa a fuoco viene pre-regolata per le distanze di lavoro più frequenti. Resta sempre però l’onere di cambiare la pellicola piana ad ogni scatto.

In genere comunque si tratta al 95% di apparecchi che vengono usati in studio per fotografie professionali pubblicitarie o di moda.

Inutile dire che la qualità è strabiliante e cresce al crescere della dimensione della pellicola piana. Con formati come il 20x25 (cm), si può praticare addirittura la stampa a contatto (cioè senza ingranditore) che rappresenta la massima qualità possibile con pellicola.

Direi che però i problemi e i vincoli di utilizzo sono tali che, per il normale appassionato non ha senso usare il Banco Ottico, tenendo conto soprattutto che il Medio Formato offre comunque una qualità ECCEZIONALE.

Fatta la carrellata per chiarire a tutti di che oggetti stiamo parlando, dico (finalmente direte voi!!!) il mio parere sull’uso del medio formato.

Dopo aver usato per molti anni solo 35mm (Contax con ottiche Carl Zeiss) con risultati qualitativi tecnici eccellenti, mi sono accostato al Medio Formato. Ho iniziato con Pentax 6x7, poi ho accostato Hasselblad (6x6) e in seguito anche Mamiya 6 (6x6) a telemetro.

Certamente la qualità tecnica rispetto al 35mm è nettamente superiore: definizione, nitidezza, microcontrasto, ma soprattutto RICCHEZZA TONALE sia nel colore che nel bianco e nero sono molto superiori. Il senso di tridimensionalità dell’immagine è incredibile e si può ingrandire tantissimo e anche re-inquadrare (cioè ritagliare una parte dello scatto) l’immagine senza problemi.

Ci sono però dei vincoli a volte nella flessibilità del mezzo: peso, dimensioni, minore disponibilità di ottiche, ottiche meno luminose, ecc. che possono renderne l’utilizzo poco consigliabile in certi usi: natura, sport, reportage di viaggio in zone difficili, ecc.


Sicuramente l’utilizzo del Medio Formato per un fotografo è.......formativo e consente di fare una esperinza molto utile. Infatti ti mette di fronte a una qualità tecnica, sulla base delle quale poi giudicherai tutto il resto. Inoltre, poichè l’autonomia di scatto è più scarsa del 35mm (12 scatti col 6x6, 10 scatti col 6x7 per un rullo 120) TI INSEGNA A SCATTARE IN MODO PIU’ PENSATO E CON UNA MAGGIORE CURA PER L’INQUADRATURA.. Certamente con il Medio Formato non si scatta a raffica!!!!!

Nel caso si facciano poi foto posate, direi che il Medio Formato è la scelta d’elezione e offre risultati fantastici.

Tutto ciò premesso direi che però non mi sento di affermare che “non si è fotografi, se non si conosce il medio formato”. Essere fotografi significa avere qualità espressive ed artistiche, e queste possono certamente esprimersi al meglio anche con il 35mm, così come con il digitale, piuttosto che con qualsiasi altro mezzo tecnico fotografico che non introduca limiti operativi per quel determinato tipo di foto.

Conoscere il medio formato è CONSIGLIABILE a tutti, ma direi che lo sarebbe altrettanto conoscere il DIGITALE, poichè anch’esso, come vedremo nel prossimo capitolo, ha dei vantaggi unici e può insegnare MOLTO.

Non porrei quindi la questione nei termini di una contraposizione (“invece di spendere soldi per il digitale, meglio un bel Medio Formato usato”) tra MF e Digitale, ma direi che tutti e due i “Formati” hanno qualità intrinseche tipiche e ciascuno di noi è opportuno che usi quello più adatto.

Trovo infine che non sia corretto liquidare il digitale come uno spreco di soldi, solo perchè la tecnologia cambia continuamente e un modello perde valore velocemente dopo l’acquisto. Si tratta di un fenomeno commerciale e non tecnico (spiacevole quanto si vuole ma INELIMINABILE, saremmo altrimenti ancora ai terminali carattere, altro che Videofonini!!!) e di una perdita di valore commerciale, che non comporta assolutamente o necessariamente una perdita di validità tecnica.
Tra l’altro i professionaisti per primi indicano che non c’è conttrapposizione, visto che, come ho detto prima, spesso utilizzano il mEdio Formato con DORSO DIGITALE!!!!
Quindi: corretta informazione = integrazione e non contrapposizione.

Alla prossima puntata.

Ciao Edgar

aaron80
15-12-2003, 13:49
Sempre più funambolico! :eek:

corolla76
15-12-2003, 15:45
:eek::sbavvv::eek:
assolutamente senza parole
complimenti :ave:

Edgar
15-12-2003, 16:10
3) Il Digitale verso la Pellicola
Come già ho cercato di introdurre nel precedente capitolo/post, non credo sia corretto (non in senso morale ovviamente......ma in senso pratico) impostare il confronto come una contrapposizione.
Piuttosto trovo più sensato mettere in evidenza le caratteristiche di ciascuna tecnologia, con i loro influssi sul lato operativo, per mettere in condizione tutti di utilizzare al meglio quella che si adatta di più a certi utilizzi specifici.
Rstano poi molti utilizzi NON specifici, cioè generali, dove probabilmente non ci sono differenze sostanziali nell’uso dell’una o dell’altra tecnologia. Ma su questo torneremo.

Quando so che cosa mi posso aspettare da una certa tecnologia come risultato qualitativo (di tipo tecnico e non artistico, non mi stancherò mai di ripeterlo), posso programmare al meglio l’utilizzo dello strumento giusto al momento giusto.

Inizierei dicendo che, in condizioni di utilizzo medie – vale ad esempio l’utilizzo di immagini a video e nei formati di stampa più usati = max doppia pagina di rivista, in generi di reportage generico in esterni – NON esistono ormai più differenze significative tra 35mm e Digitale, intendendo come Digitale almeno una Digicam “Prosumer”.
Spostandosi poi alle Digi Reflex da 6 Mpxl e oltre, direi che è molto difficile addirittura notare differenze anche con stampe 40x50.

Naturalmente troverete un mare di appassionati agguerriti misuratori di parametri, che, SPERGIURERANNO, CON LENTE D’INGRANDIMENTO E CONTALINEE ALLA MANO, CHE la pellicola nel formato 35 mm è in grado di esprimere un livello di definizione e di qualità ancora superiore.

Troverete anche i pareri più disparati e contrapposti su dove debba essere posta l’equivalenza pixel/pellicola e troverete chi giura che una tecnologia è molto superiore all’altra.
NON FACCIAMOCI PERÒ TRAVIARE da coloro che affermano che, siccome un negativo 24x36 scansito a 4.000 dpi, origina un file da ca. 21,5 Mpixel, TALE È LA REALE EQUIVALENZA COL DIGITALE. Tutti i fotografi attenti sanno che ciò non è esatto. Certo nessuno nega che nella scansione i 21,5Mpxl ci siano, ma ciò che conta REALMENTE nella qualità di un file NON è SOLO il numero dei pixel, BENSI’ LA LORO CAPACITA’ DI DESCRIVERE I DETTAGLI REALI CAPTATI DALL’OBIETTIVO!!! Altrimenti rischio di avere una immagine con 21,5 Mpixel, che........descrivono la grana della pellicola!!!

E’ chiaro in maniera oserei dire “istintiva” e immediata a tutti coloro che stampano da sè le foto da anni (soprattutto se lo hanno fatto sia in camera oscura che in digitale) che il numero di Pixel di un file che viene da una Digicam e di uno che viene da uno scanner da pellicola NON HANNO LO STESSO VALORE IN TERMINI DI DESCRITTIVITà DELL’IMMAGINE ORIGINARIA (cioè della realtà).

Provare per credere.
Esempio: facendo il calcolo a ritroso, si tova che, se un file proveniente da scansione pellicola 24x36 ha 6 Mpixel, significa che è stato generato da uno scanner che ha scansito a circa 2.120 dpi. A questo punto provate a prendere il miglior scanner al mondo (parlo di scanner a tamburoda 100.000€) fategli scansire una pellicola DIA 50 ASA 24x26 della massima qualità A 2.120 DPI e paragonate il file da 6 Mpxl che esce con la stessa scena ripresa da una Reflex da 6 Mpxl (ovviamente con obiettivo di qualità paragonabile). Vi accorgerete che la differenza tecnico/qualitativa a favore dei 6 Mpxl della Reflex digitale è sconcertante. Perchè?? Dov’è il trucco??
Come spesso avviene NON c’è nessun trucco: SEMPLICEMENTE NELLA FOTOCAMERA DIGITALE C’E’ UN PASSAGGIO IN MENO, QUELLO DELLA PELLICOLA. Pertanto I MEGAPIXEL DELLO SCANNER DESCRIVONO ACCURATAMENTE LA SUPERFICIE DI UNA PELLICOLA, mentre I MEGAPIXEL DI UN SENSORE DI DIGICAM DESCRIVONO ACCURATAMENTE LA REALTA’.
E’ ovvio che le due misure in Mpxl NON sono coerenti tra loro. Quindi i paragoni che normalmente si fanno andrebbero filtrati attraverso fattori di correzione che non sono certamente semplici da definire.

Detto questo NON voglio negare che comunque piccolissime differenze tra Digitale e Pellicola ci possano ancora essere, ma, secondo il mio modesto fotografico parere, si tratta di differenze ormai “da personale di laboratorio”, mentre noi siamo fotografi e il tempo faremmo meglio ad impiegarlo fotografando. In effetti, a parte differenze da “laboratorio”, nell’utilizzo pratico NON ce ne sono ormai più di significative.

ATTENZIONE: TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO DETTO FIN QUI VALE PER QUANTO RIGUARDA LA QUALITA’ GENERALE DELL’IMMAGINE, IN CASO DI UTILIZZO “MEDIO”.

Potrebbe NON valere affatto per utilizzi particolari che beneficierebbero di caratteristiche tipiche della pellicola o del digitale: in tali casi una tecnologia potrebbe dare risultati superiori all’altra.

Vi sono infatti dai 2 lati alcune tipicità e caratteristiche che, pur non facendo parte dei parametri che influenzano la qualità dell’immagine in senso stretto o diretto, POSSONO INFLUENZARE FORTEMENTE il risultato finale, favorendo alcuni parametri importanti in particolari situazioni. Niente di meglio quindi che cercare di elencare le caratteristiche tipiche di ogni tecnologia, per poter poi decidere consapevolmente che soluzione utilizzare.

(Gli elenchi seguenti sono banali e non aggiungono nulla di nuovo a quanto già detto mille volte sul forum, ma li riporto giusto per completare le considerazioni).


Digitale:

1) File ricchi di informazioni “descrittive” molto più dell’analogico (= file più leggeri a parità di descrittività).

2) Possibilità di selezionare per ogni scatto la scelta Colore / B&N

3) Possibilità di tarare la sensibilità ISO per ogni scatto

4) Possibilità di tarare il colore della luce per ogni scatto

5) Possibilità di editing immediato dell’immagine

6) Possibilità di spedizione immediata dell’immagine

7) Possibilità di stampa immediata

8) Possibilità di stoccaggio grandi quantità di immagini in pochissimo spazio

9) Stabilità del colore nel tempo

10) NO costo di materiali di consumo (pellicole e chimici)

11) Ecc.

Analogico:


1) Disponibilità illimitata di tipologie di corpi macchina: reflex, telemetro, manuali, meccaniche elettroniche, ecc, ecc,

2) Grande disponibilità di ottiche di tutti i tipi

3) Possibilità di usare corpi macchina e obiettivi con particolari DOTI “epressive” o “storici” (es: Leica M, Leica a Vite, Hasselblad SWC con Biogon)

4) Nessun fattore di correzione sulla lunghezza focale

5) Possibilità di utilizzo di pellicole particolari (es.: Infrarosso)

6) Possibilità di uso di pellicole con sensibilità estreme (es: 3200 ISO “tirata” a 25.000 ISO)

7) Costo base del corredo reflex MOLTO più basso

8) Enorme disponibilità di corpi macchina usati

9) Disponibilità grandi formati pellcola con qualità immagine ancora ineguagliabile

10) Ecc.


Considerate le caratteristiche degli elenchi precedenti (che sono solo parziali ed esemplificativi e che tutti voi siete pregati di completare) ci sono alcune situazioni di utilizzo che benficiano più di una tecnologia che dell’altra.

Cercherò di fare alcuni esempi giusto per precisare meglio il concetto; il resto lo lascio a ciascuno di voi, perchè possa vestirlo con le sitauzioni che lo riguardano da vicino.


Meglio il digitale se......

1) è essenziale che veda subito lo scatto

2) devo scattare molto durante un lungo viaggio di reportage

3) devo scattare in condizioni di luce che cambiano continuamente

4) se devo consegnare il lavoro in pochissimo tempo

5) se devo portare un bagaglio molto compatto e leggero

6) se ho bisogno un grande velocità operativa in generale

7) Ecc.


Meglio l’analogico se...

1) voglio una reflex e voglio risparmiare

2) voglio usare obiettivi particolari per ragioni espressive (Es: Noctilux M, Biogon Zeiss, Voigtlander 12mm)

3) voglio usare vecchie macchine con vecchie lenti per ragioni espressive (Es. Leica Vite, Contarex, Vecchi obiettivi Schneider per Banco Ottico)

4) non voglio subire variazioni di focale (non vale per i sensori “Full Frame”)

5) ho bisogno di usare obiettivi superluminosi e messa a fuoco a telemetro per fotografia in luce ambiente senza flash (Es.: teatri, interni di case, circo, jazz club, ecc).

6) voglio la massima qualità d’immagine possibile (Es.: Medio Formato o addirittura Grande Formato)

7) ecc.

Spero che il documento serva a fare un po’ di chiarezza sull’eterna diatriba Analogico/Digitale.

E’ ovvio che non sono stato esaustivo, ma penso di aver già rotto più che abbastanza.

Saluti a tutti

Edgar

the_joe
15-12-2003, 16:19
Grazie Edgar, per ora copio tutto e incollo su un documento da conservare....... ;)

Per me però per ora la pellicola ha ancora un pelino in più di profondità di colore rispetto ai sensori che secondo me appiattiscono un po' le immagini (come i primi lettori cd che davano un suono meno naturale dell'analogico) sono sfumature e magari non sempre è così, ma in alcune immagini noto questo appiattimento.....

Edgar
15-12-2003, 16:23
Originariamente inviato da the_joe
Grazie Edgar, per ora copio tutto e incollo su un documento da conservare....... ;)

Per me però per ora la pellicola ha ancora un pelino in più di profondità di colore dei sensori che secondo me appiattiscono un po' le immagini (come i primi lettori cd che davano un suono meno naturale dell'analogico) sono sfumature e magari non sempre è così, ma in alcune immagini noto questo appiattimento.....

Ci sta sicuramente. Le mie considerazioni, come ho detto, sono solo di carattere generale.

Inoltre come ho già detto non sono certo un GURU, ma solo un fotografo dilettante (forse un po' ....stagionato....!) quindi le mie opinioni sono.....molto opinabili.

Spero solo di avere aiutato a chiarire un po' la materia.

Grazie a te a tutti gli altri per la pazienza.

Ciao Edgar

the_joe
15-12-2003, 16:36
Credo che la pazienza la hai avuta tu a scrivere quanto hai scritto, che fra l'altro è tutto molto interessante e poco opinabile IMHO.
Una cosa sola che non digerisco ancora del digitale è la possibilità di variare gli ISO che non è assolutamente la stessa cosa che farlo con la pellicola, quando si aumentano gli ISO delle pellicole, le stesse hanno una più ampia latitudine di posa perciò a parità di condizioni di luce riescono a cogliere più dettagli sia nelle zone di ombra che in quelle di luce "chiudendo" meno le ombre mentre accade l'esatto contrario con il digitale ed in fondo è normale, la capacità del sensore è la stessa è solo il software che gestisce la variazione di sensibilità.
E altra cosa appunto è la latitudine di posa che IMHO è molto più ampia con le pellicole, o perlomeno la si può scegliere accuratamente scegliendo i vari tipi di pellicola.

*Sat*
15-12-2003, 16:46
Edgar, spiegazioni complete ed esaurienti come sempre :mano:
Mi spiegheresti cosa s'intende per "scatto dolcissimo" e quali sono le differenze tra i vari tipi di scatto (piu' o meno dolce)?
grazie

the_joe
15-12-2003, 16:53
Originariamente inviato da *Sat*
Edgar, spiegazioni complete ed esaurienti come sempre :mano:
Mi spiegheresti cosa s'intende per "scatto dolcissimo" e quali sono le differenze tra i vari tipi di scatto (piu' o meno dolce)?
grazie
Credo intenda la differenza di scatto fra una reflex che deve alzare lo specchio con conseguente spostamento di masse ed una non-reflex tipo le leica che non avendo lo specchio da muovere hanno meno masse che si spostano e possono creare dei (micro)mossi.....

*Sat*
15-12-2003, 17:00
Originariamente inviato da the_joe
Credo intenda la differenza di scatto fra una reflex che deve alzare lo specchio con conseguente spostamento di masse ed una non-reflex tipo le leica che non avendo lo specchio da muovere hanno meno masse che si spostano e possono creare dei (micro)mossi.....
l'ho pensato anch'io, pero' ne parla a parte dello specchio...
forse s'intende la forza delle vibrazioni emmesse nella fase di apertura e chiusura del diaframma

Edgar
15-12-2003, 17:02
Originariamente inviato da the_joe
Credo intenda la differenza di scatto fra una reflex che deve alzare lo specchio con conseguente spostamento di masse ed una non-reflex tipo le leica che non avendo lo specchio da muovere hanno meno masse che si spostano e possono creare dei (micro)mossi.....

Risposta perfetta!

Effettivamente Leica M è il paradigma delle macchine fotografiche per scattare in luce amiente molto bassa e con tempi anche dell'ordine del 15° di secondo.

La più strabiliante di tutte come dolcezza scatto però IMHO è la Mamiya 6 (e l'erede mamiya 7), perchè oltre a non avere lo specchio (come Leica M), ha anchel'otturatore centrale invece di quello sul piano focale. Il risultato è che le prime volte che usi....ti domandi se han scattato!...

Ciao Edgar

the_joe
15-12-2003, 17:09
Originariamente inviato da *Sat*
l'ho pensato anch'io, pero' ne parla a parte dello specchio...
forse s'intende la forza delle vibrazioni emmesse nella fase di apertura e chiusura del diaframma

Le forze che agiscono per chiudere il diaframma sono quasi inavvertibili come entità e per di più sono "circolari" perciò potenzialmente poco pericolose, come pure sono più pericolose quelle generate dagli otturatori a tendina che sono lineari quindi tendono a muovere la camera in un senso rispetto a quelle generate da quelli centrali.
Provate a scattare con una macchina ad otturatore centrale e, a parte il rumore dello scatto che è molto flebile e secco, non sentirete nient'altro, per paragone quello della reflex è molto più intenso e lungo.

Edgar
15-12-2003, 17:15
Originariamente inviato da *Sat*
l'ho pensato anch'io, pero' ne parla a parte dello specchio...
forse s'intende la forza delle vibrazioni emmesse nella fase di apertura e chiusura del diaframma

Nel caso delle fotocamere reflex ci sono 2 fonti principali di vibrazioni allo scatto, che possono dare micromosso o addirittura mosso vero e proprio con tempi particolarmente lenti (sotto 1/30) :

1) Lo specchio che "sbatte" a fondo corsa quando si alza (quando si abbassa ormai la foto è scattata, quindi non influisce).

2) le leve che chudono e riaprono l'iride del diaframma all'apertura effettiva di lavoro al momento dello scatto.

Inoltre esistono diversi tipi di otturatore, che possono essere più o meno "dolci": a scorrimento verticale, orizzontale, a lamelle, in tela gommata, ecc.

Leica M usa tendine a scorrimento orizzontale in tela gommata, che non consentono tempi più veloci di 1/1000, ma conferiscono grande dolcezza di scatto.

In genere le macchine a mirino galileiano con messa a fuoco a telemetro come Leica M, garantiscono ottima dolcezza, proprio perchè uniscono un'otturatore di per se dolce, alla mancanza dello specchio e alla mancanza di movimento del diaframma allo scatto (il diaframma è sempre aperto all'apertura di lavoro).

Le macchine come Mamiya 6 e 7, che inoltre hanno anche l'otturatore centrale (è nell'obiettivo come in Hasselblad e assomiglia a un diaframma a lamelle), hanno un ulteriore vantaggio, poichè tale otturatore è ancora più dolce.

Ciao A tutti

Edgar

KamiG
15-12-2003, 19:02
:sbavvv: :sbavvv: :sbavvv: :sbavvv: :sbavvv: :sbavvv: :sbavvv:


:eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek: :eek:

kellone
15-12-2003, 19:35
"Che spettacolo... i fuochi artificiali",
"Lode e diritto di pubblicazione",
"Da conservare".

tegame
15-12-2003, 22:26
Originariamente inviato da lukaspop
io sono daccordo con everest , lavorando in grosso studio fotografico a Milano come assistente le macchine sia digitali che analogiche le ho viste tutte ( anche provate ) e ti dico che la pellicola ha ancora vantaggi in qualità e anche in praticità.




ecco da dove esce l'occhiuo fotografico, ti invidio!!!! Potessi darmi alla fotografia tutti i giorni *SOB* ....

invidio anche la tua Hasselblad.

Io la penso come te. Infatti uso sia la D100 che la F100 indistamente.

Originariamente provenivo dal mondo Contax (ma con pochissime ottiche zeiss)

MisterG
19-12-2003, 22:07
Ho appena letto il thread tutto d'un fiato. Molto, molto, molto interessante.


************ Soniko & Kamig *****************

Che ne dite di inserire il trattato in tre atti di Edgar come appendice al corso di fotografia?

quinx
20-12-2003, 07:52
Originariamente inviato da izutsu
Ho avuto in regalo uno scanner Canon 8000F e sto digitalizzando i negativi


Come ti trovi con quello scanner?

Io ho il problema di ripassarmi una marea di dia (circa 5000) ma non volevo spendere troppi soldi per uno scanner specifico da dia perchè finito il lavoro non saprei che farmene. Invece ho letto la prova del modello Canon piano superiore al tuo (mi pare si chiami 9000 o 9800 o una roba simile) che va anche bene con le dia, certo non a livello di un Mikon Super coolscan 4000, ma potrei accontentarmi. Ma anche il tuo 8000 come va con le dia?
Devo prendere una decisione.

Ciao

s0nik0
20-12-2003, 11:38
Originariamente inviato da MisterG
Ho appena letto il thread tutto d'un fiato. Molto, molto, molto interessante.


************ Soniko & Kamig *****************

Che ne dite di inserire il trattato in tre atti di Edgar come appendice al corso di fotografia?

Date le nozioni tecniche di Edgar abbiamo gia preso accordi per fargli revisionare il lavoro;)