View Full Version : Il nostro cervello una "macchina" mervigliosa
ma secondo voi possiamo imparare tutti e tutto ciò che desideriamo allo stesso modo ?
oppure esistono persone con cervello di serie A o B ?
e se fosse vero che esistono distinzioni, perchè non siamo tutti di serie A ?
attenzione che sto facendo un discorso puramente meccanico sul nostro cervello
io il cervello non l'ho quindi sono escluso dal discorso :p
se ti riferisci all IQ allora credo che alcuni possano imparare piu' e piu' in fretta di altri ;)
Originariamente inviato da m4st3rx
se ti riferisci all IQ allora credo che alcuni possano imparare piu' e piu' in fretta di altri ;)
xchè hanno un cervello da formula uno ?
IMHO ci sono cervelli di serie A, B, C1, C2 e tanto oltre.
E, sempre IMHO, un cervello di categoria superiore a un altro in un settore può non esserlo in un altro.
Ma sto scrivendo cose ovvie... penso che la tua domanda fosse più profonda.
Ciao. :)
aristotele
15-11-2003, 20:48
è un quesito semplice, anche perchè gli studi in materia sono piuttosto contrastanti.
Ad ogni modo, secondo alcune teorie, l'intelligenza non è innata, ma è una sorta di potenziale inconscio che deve essere coltivato per potersi esprimere.
Inoltre dobbiamo anche aggiungere il concetto di intelligenze multiple:
"Noi siamo diversi l'uno dall'altro come fiocchi di neve ed ognuno di noi, soprattutto nell'infanzia ha una attitudine particolare nell'esplorare il mondo" (J.Houston 1980).
In sostanza ognuno di noi si approccia alla scoperta del mondo in modo ed in tempi diversi, guidati in ciò dal nostro tipo di intelligenza.
Dal prof. GArdner sono state individuati 7 tipi di intelligenza:
Linguistica
Logico-Matematica
Spaziale
Musicale
Corporeo-cinestetica
Interpersonale
Intrapersonale.
In base a ciò ognuno di noi è maggiormente "portato" a sviluppare le caratteristiche del proprio tipo di intelligenza, capacità che devono venire stimolate durante l'infanzia.
In sintesi i tempi e la capacità di apprendimento dei singoli individui varia moltissimo in relazione al tipo di intelligenza, agli stimoli ricevuti specialmente durante l'infanzia ed al q.i.(in questo ultimo caso gli studi sono molto discussi).
ShinAkuma
15-11-2003, 21:15
io sono di serie A, in testa al campionato a parimerito con Einstein :D
sai che detto così il q.i. assume un significato ?
non in quanto stabilisce quanto un cervello sia più o meno dotato naturalmente rispetto ad un altro ma a quale livello, dopo il trattamento di coltivazione e cura, un cervello è arrivato sino a quel momento
detto così è come dire che tutti abbiamo il dono dell'intelligenza ma non tutti hanno voglia di coltivarla e farla crescere
magari ci ho azzeccato :)
aristotele
15-11-2003, 21:26
ci hai azzeccato.. anche se , ripeto, gli studi non sono molto chiari per il momento.
Tuttavia, per tornare in merito al tuo argomento, che mi riguarda dal punto di vista della didattica delle lingue straniere, il tipo di intelligenza "guida" in ogni caso la nostra attitudine all'apprendimento e le capacità esprimibili nelle varie materie di studio.
Sempre in relazione a ciò è necessario introdurre il concetto di mappe concettuali: ognuno di noi organizza le nozioni acquisite in modo particolare, stabilendo tra di esse rapporti determinati dal tipo di intelligenza e, più in generale dalla nostra individualità.
Il concetto di mappa concettuale, una sorta di "lan" neurale è fondamentale, in quanto sottolinea l'importanza della autonomia nell'apprendimento: per un discente è più facile apprendere seguendo un percorso conoscitivo personale piuttosto che studiando nozioni già precostituite.
Originariamente inviato da aristotele
è un quesito semplice, anche perchè gli studi in materia sono piuttosto contrastanti.
Ad ogni modo, secondo alcune teorie, l'intelligenza non è innata, ma è una sorta di potenziale inconscio che deve essere coltivato per potersi esprimere.
Inoltre dobbiamo anche aggiungere il concetto di intelligenze multiple:
"Noi siamo diversi l'uno dall'altro come fiocchi di neve ed ognuno di noi, soprattutto nell'infanzia ha una attitudine particolare nell'esplorare il mondo" (J.Houston 1980).
In sostanza ognuno di noi si approccia alla scoperta del mondo in modo ed in tempi diversi, guidati in ciò dal nostro tipo di intelligenza.
Dal prof. GArdner sono state individuati 7 tipi di intelligenza:
Linguistica
Logico-Matematica
Spaziale
Musicale
Corporeo-cinestetica
Interpersonale
Intrapersonale.
In base a ciò ognuno di noi è maggiormente "portato" a sviluppare le caratteristiche del proprio tipo di intelligenza, capacità che devono venire stimolate durante l'infanzia.
In sintesi i tempi e la capacità di apprendimento dei singoli individui varia moltissimo in relazione al tipo di intelligenza, agli stimoli ricevuti specialmente durante l'infanzia ed al q.i.(in questo ultimo caso gli studi sono molto discussi).
Detta così sembra che ognuno se stimolato nella direzione giusta si in grado di diventare 1 "genio" nel compartimento che + gli si addice. Penso che sia vero ma in parte,c'è gente che è rinco e basta,senza cattiveria ma alcune persone hanno delle evidenti menomazioni sotto questo punto di vista e nn si tratta solo di fare conti ma anche parlare correttamente,fare discorsi + profondi del "cosa hai fatto ieri sera?" etc etc,diciamo che nella massa sono + rari ma ci sono quindi ci sono le eccezzioni ma in linea di massima è così......
A certi amici cerco di spiegare delle cose ma è inutile nn c'è verso di fargliele capire neanche col tempo!
Nn sempre il tempo riesce ad inculcare ad 1 testa "dura" qlche nozione.
Ricordate inoltre che i "geni" sono coloro che hanno attitudini maggiori della media in un dato settore ma anche in altri.
Ma alla fine di ciò chi può dire chi è + intelligente dell'altro?Magari in realtà l'intelligente è lo stolto e nn lo sapremo mai xchè ci siamo dati 1 canone di intelligenza sbagliato e come disse Einstein tutto è relativo.
Originariamente inviato da aristotele
Il concetto di mappa concettuale, una sorta di "lan" neurale è fondamentale, in quanto sottolinea l'importanza della autonomia nell'apprendimento: per un discente è più facile apprendere seguendo un percorso conoscitivo personale piuttosto che studiando nozioni già precostituite.
Mi spieghi questa?
E' solo curiosità ma mi ci sono ritrovato,finchè nn provo nn capirò mai!
Ciao
Originariamente inviato da energy+
A certi amici cerco di spiegare delle cose ma è inutile nn c'è verso di fargliele capire neanche col tempo!
Nn sempre il tempo riesce ad inculcare ad 1 testa "dura" qlche nozione.
io non conosco molto l'argomento legato ai meccanismi del cervello umano, ma qui, nella tua domanda l'esperienza e cioè l'età mi ha insegnato che se ad uno non c'è verso che entri significa che non vuole che entri
in pratica non gli frega proprio nulla
aristotele
15-11-2003, 21:52
Originariamente inviato da energy+
Mi spieghi questa?
E' solo curiosità ma mi ci sono ritrovato,finchè nn provo nn capirò mai!
Ciao
In breve: quando apprendiamo nuove nozioni le colleghiamo a quelle già presenti nel nostro cervello secondo criteri diversi gli uni dagli altri.
Una persona, al concetto di nero, ad esempio, può associare i gatti, oppure l'heavy metal, altri un bel maglione. (Esempio piuttosto vago)
Quando un individuo si trova ad apprendere , egli ricerca i concetti che meglio si collegano(idee ancora) a quelli già presenti nella propria mente, preparando la mappa concettuale ad accoglierli.
E' evidente che ciascun individuo ricerchi e memorizzi meglio i concetti che meglio si armonizzano con le cognizioni già in suo possesso; in tal modo si sottolinea nuovamente l'importanza dell'autonomia del processo di apprendimento.
Originariamente inviato da aristotele
In breve: quando apprendiamo nuove nozioni le colleghiamo a quelle già presenti nel nostro cervello secondo criteri diversi gli uni dagli altri.
Una persona, al concetto di nero, ad esempio, può associare i gatti, oppure l'heavy metal, altri un bel maglione. (Esempio piuttosto vago)
Quando un individuo si trova ad apprendere , egli ricerca i concetti che meglio si collegano(idee ancora) a quelli già presenti nella propria mente, preparando la mappa concettuale ad accoglierli.
E' evidente che ciascun individuo ricerchi e memorizzi meglio i concetti che meglio si armonizzano con le cognizioni già in suo possesso; in tal modo si sottolinea nuovamente l'importanza dell'autonomia del processo di apprendimento.
Finquà c'ero pure io! ;)
+ che altro mi interessabva la parte in cui dici che impari solo se provi fisicamente detto sbabbaramente! Questo xchè è la situazione in cui mi trovo e forse ha condizionato anche le mie scelte di studio........
Ciao e grazie delle info,topic interessante ;)
aristotele
15-11-2003, 22:03
Originariamente inviato da energy+
Finquà c'ero pure io! ;)
+ che altro mi interessabva la parte in cui dici che impari solo se provi fisicamente detto sbabbaramente! Questo xchè è la situazione in cui mi trovo e forse ha condizionato anche le mie scelte di studio........
Ciao e grazie delle info,topic interessante ;)
Ah, ok.
Quel che intendevo è che ormai è stato dimostrato che è più facile apprendere concetti che si ricerca autonomamente perchè ci interessano, piuttosto che digerire concetti precostituiti trasmessi da un professore svogliato.
Anche se ciò può sembrare ovvio ora è dimostrabile scientificamente.
Originariamente inviato da aristotele
In breve: quando apprendiamo nuove nozioni le colleghiamo a quelle già presenti nel nostro cervello secondo criteri diversi gli uni dagli altri.
sarebbe interessante capire cosa avviene nel cervello quando si assimilano concetti del tutto nuovi e vengono a mancare punti di connessione precedenti
aristotele
15-11-2003, 22:10
in realtà questa è una situazione teorica, solamente ipotizzabile, in quanto anche alla nascita il nostro cervello contiene già delle nozioni, anzi alcuni studiosi affermano che il feto può ascoltare i suoni ed apprenderli già dal primo mese.
I concetti sono anche nuovi, ma hanno sempre qualche collegamento con altri concetti immagazzinati nella nostra mappa cognitiva.
Tuttavia siamo nel campo della teoria, in quanto non siamo in grado di sapere esattamente cosa avviene nel cervello.
Originariamente inviato da aristotele
Quel che intendevo è che ormai è stato dimostrato che è più facile apprendere concetti che si ricerca autonomamente perchè ci interessano, piuttosto che digerire concetti precostituiti trasmessi da un professore svogliato.
Anche se ciò può sembrare ovvio ora è dimostrabile scientificamente.
è quella che io chiamo passione e che permette all'individuo di imparare in completa autonomia tutto ciò che desidera
e magicamente la passione lo rende completamente libero
aristotele
15-11-2003, 22:30
importantissimo sono gli ipertesti.
Chiunque sfogli un ipertesto è libero di scegliere i link da seguire in base alla propria mappa concettuale, seguendo così un processo conoscitivo personalizzato ed efficace.
In effetti una mappa concettuale è simile ad una pagina ipertestuale.
E ritorniamo così nell'autonomia conoscitiva e nell'importanza della multimedialità nel processo conoscitivo.
ma il link vengono costruiti da altri
è come se ti volessero inculcare una mappa predefinita
o no ?
aristotele
15-11-2003, 22:38
quando leggiamo libri ci troviamo di fronte a concetti già preparati ma, come nel caso degli ipertesti, siamo liberi di scegliere da soli il percorso da seguire.
Nel caso di un documento ipertestuale, possiamo seguire solo i link che ci interessano, tralasciando gli altri, immettendo così i nuovi concetti nella notra mappa concettuale.
mi fai venire in mente che se fossimo in grado di costruirci mappe ad hoc per ogni cosa, riusciremmo ad imparare concetti anche complessi e del tutto nuovi in brevissimo tempo: voglia permettendo ovviamente :)
ci sono studi orientati in questa direzione ?
aristotele
15-11-2003, 23:02
le mappe concettuali non vengono costruite consciamente, ma sono dettate principalmente dal tipo di intelligenza primaria.
L'uomo infatti, in molti ambiti è meno libero di quanto creda.
Comunque ci sono decine di studi che mirano al potenziamento della facoltà mentali.
Originariamente inviato da aristotele
le mappe concettuali non vengono costruite consciamente, ma sono dettate principalmente dal tipo di intelligenza primaria.
L'uomo infatti, in molti ambiti è meno libero di quanto creda.
Comunque ci sono decine di studi che mirano al potenziamento della facoltà mentali.
La cosa bella a sto punto sarebbe sapere x quale zona di interesse siamo meglio predisposti x poterla sfruttare al massimo!
Chissà quanti einstein sarebbero potuti essere tali se nn avessero fatto i manovali o nn avessero abitato zone sconosciute della terra magari in tribù primitive etc.......
Quella del gene dello sport l'avete sentita?
C'è una ricerca australiana su tipo 300 campioni locali che dice che i "campioni" dello sport hanno tutti 1 gene apposito che gli altri nn hanno nell'80% e passa delle volte ergo,molti di questi erano predisposti a fare sport riusciendo a rendere molto rispetto ad altri che magari si allenano 1 vita ma nn potranno mai fare ciò che hanno fatto i primi molto + facilmente......
Ecco sarebbe bello che si potesse identificare x quale tipo di interesse siamo predisposti e apprendiamo meglio x poterlo sfruttare al massimo e poter decidere entro quel settore cosa si vuol fare........
Che ne dite?
dico: perchè predisposti solo per una zona ?
sarebbe bello alternarle tutti e sette i tipi di intelligenza
perchè per alcuni la matematica, ad esempio, deve entrare come se stessero leggendo una favola e per altri no ? :muro:
Originariamente inviato da misterx
dico: perchè predisposti solo per una zona ?
sarebbe bello alternarle tutti e sette i tipi di intelligenza
perchè per alcuni la matematica, ad esempio, deve entrare come se stessero leggendo una favola e per altri no ? :muro:
Ah beh è logico che se 1 è predisposto x + di 1 poi potrà scegliere se potarle avanti tutte o solo alcune! Ovviamente xò solo pochi "eletti" possono farlo!La gente comune è già molto se ha la predisposizione x 2 aree.....Penso che le nozioni base vadano cmq insegnate ma è inutile approfondire + di tanto se cmq nn ci 6 portato! Insomma è inutile che fai il liceo linguistico ad es se nn 6 portato x le lingue o lo scientifico x le matematiche......etc etc
X elevarci culturalmente dovremmo sfruttare al massimo la nostra predisposizione e lasciare ad altri ciò x cui nn siamo portati.
Ovviamente con 1 IMHO e libertà di scelta,insomma se 1 vuole andare controtendenza xchè no?
CIao
aristotele
16-11-2003, 13:44
Come ho già detto gli studi sul potenziamento delle facoltà intellettive sono ancora agli inizi, quindi non ne sappiamo ancora abbastanza.
Quello che però appare chiaro è che ognuno di noi apprende con più facilità certe cose rispetto ad altre.
Nel mio caso, ad esempio, ho sempre avuto una estrema facilità nell'apprendere le lingue ed un immenso piacere ad impararne la grammatica, mentre odiavo ed ancora odio la matematica.
O meglio, mi piace, ma per apprenderne i concetti più elementari e per risolvere gli esercizi più semplici impiego moltissimo tempo, pratiche che riescono facili a chi è dotato di una intelligenza logico-matematica.
La mia perciò è una (scarsa) intelligenza linguistica.
Non a caso, ognuno di noi riesce meglio in alcuni lavori rispetto ad altri: un ballerino, ad esempio, oppure un artigiano, che rielaborano la conoscenza attraverso le sensazioni corporee, sono generalmente dotati di una intelligenza corporeo-cinestetica.
Alcuni metodi di insegnamento attuali, prevedono il raggruppamento dei discenti in gruppi di lavoro ognuno dei quali formato da individui con caratteristiche intellettive diverse, il cui scopo è quello di risolvere un problema affrotnandolo da più punti di vista, coinvolgendo e stimolando le caratteristiche di ogni tipo di intelligenza. (Apprendimento cooperativo)
Si è scoperto intal modo, che i discenti traggono comunque benefici anche affrontando un problema dal punto di vista di un tipo di intelligenza differente dalla propria.
In tal modo infatti, si stimolano anche le caratteristiche proprie degli altri tipi di intelligenza.
Originariamente inviato da aristotele
Come ho già detto gli studi sul potenziamento delle facoltà intellettive sono ancora agli inizi, quindi non ne sappiamo ancora abbastanza.
Quello che però appare chiaro è che ognuno di noi apprende con più facilità certe cose rispetto ad altre.
Nel mio caso, ad esempio, ho sempre avuto una estrema facilità nell'apprendere le lingue ed un immenso piacere ad impararne la grammatica, mentre odiavo ed ancora odio la matematica.
O meglio, mi piace, ma per apprenderne i concetti più elementari e per risolvere gli esercizi più semplici impiego moltissimo tempo, pratiche che riescono facili a chi è dotato di una intelligenza logico-matematica.
La mia perciò è una (scarsa) intelligenza linguistica.
Non a caso, ognuno di noi riesce meglio in alcuni lavori rispetto ad altri: un ballerino, ad esempio, oppure un artigiano, che rielaborano la conoscenza attraverso le sensazioni corporee, sono generalmente dotati di una intelligenza corporeo-cinestetica.
Alcuni metodi di insegnamento attuali, prevedono il raggruppamento dei discenti in gruppi di lavoro ognuno dei quali formato da individui con caratteristiche intellettive diverse, il cui scopo è quello di risolvere un problema affrotnandolo da più punti di vista, coinvolgendo e stimolando le caratteristiche di ogni tipo di intelligenza. (Apprendimento cooperativo)
Si è scoperto intal modo, che i discenti traggono comunque benefici anche affrontando un problema dal punto di vista di un tipo di intelligenza differente dalla propria.
In tal modo infatti, si stimolano anche le caratteristiche proprie degli altri tipi di intelligenza.
Sarei curioso di fare 1 prova del genere x capire finalmente x che cosa sono portato!
Il problema è che le lingue straniere ad esempio le imparo molto facilmente e forse è la mia dote + grande ma me la cavo anche in matematica,oltretutto sono 1 informatico che comprende l'area tecnico-scientifica e poi sono molto appassionato di scienze e meccanica,oltre a questo mi diletto in lavori manuali di tutti i tipi dal meccanico al muratore all'elettronica etc.....
La cosa bella è che ricordo nozioni o concetti magari detti 1 volta nni fa e poi nn ricordo i nomi delle cose o persone o attori del caso o ciò che ho mangiato il giorno prima!
Hai ragione la mente è 1 cosa straordinaria che va aldilà delle nostre capacità di immaginazione,anche se sarebbe bello sapere come funziona ma penso che nn ci arriveremo mai totalmente anche xchè probabilmente se si arrivasse a ciò capiremmo il senso della vita e se esiste realmente 1 anima e quindi una mente piuttosto che 1 cervello che funziona meccanicamente agli impulsi come un pc.
Notare che ho scritto mente appositamente,scusate il gioco di parole....
Ciao
aristotele
16-11-2003, 14:06
dei test studiati per indicare il tipo di intelligenza, ma non li ho!!
Comunque in rete dovrebbero trovarsi facilmente.
In facoltà li abbiamo sicuramente, ma ovviamente solo cartacei.
Originariamente inviato da aristotele
dei test studiati per indicare il tipo di intelligenza, ma non li ho!!
Comunque in rete dovrebbero trovarsi facilmente.
In facoltà li abbiamo sicuramente, ma ovviamente solo cartacei.
Psicologia?
aristotele
16-11-2003, 14:17
Lingue e letterature straniere, dipartimento "didattica delle lingue straniere"!!!
Sono teorie utili per preparare metodi di studio personalizzati in relazione ad ogni singolo discente.
Originariamente inviato da aristotele
Quello che però appare chiaro è che ognuno di noi apprende con più facilità certe cose rispetto ad altre.
questo è il concetto chiave per me
sarebbe bello potersi rimappare in funzione delle necessità come ad esempio: sei un pessimo matematico ?
ti rimappi e divieni un ottimo matematico e così via....
non so perchè ma sono straconvinto che a livello hardware il cervello è uguale per tutti
Se il cervello funzionasse in maniera = x tutti saremmo + o - tutti uguali!
Intanto bisogna distinguere il cervello femminile da quello maschile che si sa x certo funzionano in maniera diversa e sfruttano zone diverse.
Poi probabilmente il ceppo di appartenenza influisce,ad es. in romagna c'è possibilità di essere del ceppo gallico etc....
Poi oltre a questo c'è il modo diverso di ragionare e apprendere,io penso che a basso livello il cervello sia "simile" come funzinamento ma nn =,poi entra in gioco il fattore "mente" e qua si va sul vago xche chi lo può dimostrare?
Con le reti neurali ad es. e l'IA si può ricostruire 1 cervello umano,x ora solo piccole porzioni ovviamente, creando 1 SW che apprende,ma questo SW se sollecitato nella stessa maniera produrrà sempre lo stesso risultato e le sstesse scelte,quindi a livello "umano" sarebbe come dire che 2 bamabini cresciuti alla stessa maniera ragionino nella stressa maniera! Il che è palesemente falso xchè si sono implicazioni caratteriali sotto......
Cmq nn so se molti vorrebbero sapere x cosa sono meglio portati onde evitare delusioni,è un pò come la scelta se voglio sapere il mio futuro......
ciao
aristotele
16-11-2003, 14:41
non so se sia possibile o lo sarà rimappare il cervello di un uomo.
Comunque mi auguro che ciò sia impossibile in quanto la vera ricchezza dell'uomo, a mio avviso risiede nella diversità.
Ciò che sarebbe più interessante studiare è, secondo me, il modo di sviluppare al massimo le capacità intellettive delle perosne rispettando comunque il tipo di intelligenza primaria.
Originariamente inviato da aristotele
dei test studiati per indicare il tipo di intelligenza, ma non li ho!!
Comunque in rete dovrebbero trovarsi facilmente.
In facoltà li abbiamo sicuramente, ma ovviamente solo cartacei.
parli dei test attitudinali ?
aristotele
16-11-2003, 14:48
mirati però a stabiliere l'intelligenza primaria.
Se non sbaglio vennero pubblicati su Focus di un paio di mesi fa!!
aristotele
16-11-2003, 14:59
all'articolo di Focus:
http://www.focus.it/focusfile/11688_25_8_103.asp
Molto interessante.
però avevo letto anche che il cervello è una sorta di muscolo, più lo si utilizza e meno fatica si fa nel tempo ad apprendere
inizio ad avere qualche dubbio su tale aspetto però
spero di sbagliarmi:p
ciao Aristotele:)
(alla fine l'ho venduto il monitor LCD)
mah secondo me i test del QI sono una gran castroneria.
di test ne ho fatti,ho anche in passato letto diversi libri sul argomento,ma non mi hanno assolutamente convinto come metodo realmente valido per individuare l'intelligenza..tantomeno la genialita'.
una brillante definizione dei test del QI che ho sentito è che sono dei test che servono a misurare la capacita di risolvere test del QI...
non l'intelligenza che di fatto non si è ancora nemmeno definito cosa sia.
certo una correlazione tra QI e intelligenza c'è...ma è abbastanza grossolana...è un po come individuare la macchina dalle prestazioni migliori in pista,guardando solo la cilindrata.
ovvero si quantificano aspetti che rischiano di essere indicativi fino ad un certo punto,se non si capisce che alla fine la dote è data dal combinarsi in un modo piu' o meno vincente di molti parametri,che al apparenza potrebero anche non colpire singolarmente.
Focus ve lo sconsiglio vivamente...Focus sta alle riviste divulgative scientifiche,come Novella 2000 sta alle riviste di attualita':D
aristotele
18-11-2003, 17:17
infatti, ma io non parlavo di test per il Q.i., che so benissimo essere una chimera per ora irragiungibile.
Permettimi di citare ancora Gardner" Una intelligenza è ciò che è in grado di risolvere problemi o di creare prodotti tali che siano sifgnificativi in un particolare contesto culturale. L'abilità di risolvere problemi permette di affrontare le situazioni in cui si debba raggiungere un risultato o individuare il percorso appropriato per tale risultato. La creazione di un progetto culturale è cruciale per catturare e trasmettere la conoscenza o per esprimere i propri punti di vista o i propri sentimenti".
Questa definizione di intelligenza, a mio avviso magnifica, sottolinea le diversità conoscitive delle singole persone: è infatti assodato che, per raggiungere gli stessi obiettivi, due individui necessitano di tempi diversi e utilizzano metodi personali.
Inoltre, dati gli dati gli stessi obiettivi, non sempre i risultati saranno dello stesso livello.
Tale disparità nei risultati a mio avviso non può essere legata al concetto di Q.i. ed alla sua scala, in quanto tale sistema non tiene sufficientemente conto delle diversità individuali e di molti altri fattori coinvolti nei processi intellettivi.
I test da me citati, dei quali Focus da uno stralcio, aiutano semplicemente a stabilire l'intelligenza dominante di ogni individuo, tenendo comunque presente il principio di indeterminatezza e la insondabilità della psiche umana.
Per ciò che riguarda Focus, il mio giudizio non è negativo quanto il tuo: a mio parere lo scopo di questa rivista è la divulgazione scientifica alla portata di tutti.
Considerato il canale di vendita ed il livello dei fruitori, è normale che Focus non sia approfondita come "Nature" o "Science", per rimanere nell'ambito scientifico, oppure come "Micromegas" nel campo umanistico, però il suo dovere lo fa.
Originariamente inviato da aristotele
Per ciò che riguarda Focus, il mio giudizio non è negativo quanto il tuo: a mio parere lo scopo di questa rivista è la divulgazione scientifica alla portata di tutti.
Considerato il canale di vendita ed il livello dei fruitori, è normale che Focus non sia approfondita come "Nature" o "Science", per rimanere nell'ambito scientifico, oppure come "Micromegas" nel campo umanistico, però il suo dovere lo fa.
io non la critico come rivista,perche' non approfondita,ci mancherebbe!
quel che dico,è che ci sono scritti spesso e volentieri concetti scientifici sbagliati,o visioni cultural-scientifico largamente superate.
non è tanto di poco valore scientifico il prodotto(ci mancherebbe),io penso che sia di poco valore lo spirito scientifico di chi dirige il giornale.
cioe' non è fatto per gente che sa poco di scienza,ma è fatto da gente che sa poco di scienza,e di cosa davvero sia e si occupa la scienza.
guarda dei singoli articoli possono anche essere interessanti,io quel che tu citi non l'ho visto,quindi non ne nego certo il valore se tu ne parli bene,pero' i numeri che ho visto non mi han mai fatto una buona impressione.
Originariamente inviato da m4st3rx
se ti riferisci all IQ allora credo che alcuni possano imparare piu' e piu' in fretta di altri ;)
si è vero... è anke una cosa proprio fisica, infatti, HEINSTEIN aveva un "problema (chiamalo problema! :D)" nel cervello... cioè non aveva la membrana che separa il cervello, infatti lui in matematica era un ciuccio ma quando doveva "elaborare dati" era eccezionale!
ciauz
Originariamente inviato da Anakin
quel che dico,è che ci sono scritti spesso e volentieri concetti scientifici sbagliati,o visioni cultural-scientifico largamente superate.
cioe' non è fatto per gente che sa poco di scienza,ma è fatto da gente che sa poco di scienza,e di cosa davvero sia e si occupa la scienza.
cavolo!
Hai provato a scrivere al direttore della rivista ?
Io non l'ho mai letta quindi non ho voce in capitolo.
xchè sotto tensione la memoria va a farsi benedire ?:O
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