View Full Version : Che vuol dire esattamente no global?
Se qualcuno risponde con una stronzata mi incazzo :mad: :mad:
Fenomeno85
05-08-2003, 12:56
Come è nato il termine no global?
Lo racconta Mario Portanova nel libro Altri mondi. Storie, personaggi, idee del movimento new global, edito recentemente da Marco Tropea Editore.
“Il termine no global –scrive il giornalista che lavora per Diario- è un’invenzione napoletana. Ditelo a un americano, ditelo a un francese o a uno spagnolo e vi guarderanno con due occhi così. Se lo traduciamo in italiano viene fuori: “nessuno globale”…Eppure, per un cortocircuito mediatico, in Italia il movimento contro la globalizzazione neoliberista si chiama così”.
“Il cortocircuito –scrive ancora Portauova- si innesca a Napoli nel marzo del 2001. Dal 15 al 17 si terrà il Global Forum sull’E-government, il governo elettronico…Per contestare l’iniziativa dei padroni del mondo in città si forma il movimento No Global Forum, una rete di centri sociali, sindacati di base, disoccupati organizzati, collettivi studenteschi, associazioni. Il più attivo di tutti è un ragazzo di ventisei anni, Francesco Caruso, destinato a diventare il leader dei Disobbedienti napoletani e uno dei volti più noti del movimento”.
Il Caruso deve registrare un indirizzo internet del tipo “rete no global forum” ma le agenzie di stampa per accorciare il titolo avevano ormai cominciato a chiamarli “rete no global”. “I giornali riprendevano questa definizione. Allora –confessa Caruso con un’ombra di rimorso- al momento di creare il sito ci siamo adeguati: retenoglobal.org”.
“No global –prosegue Portauova- non vuol dire nulla ma suona bene: è sintetico, secco nei titoli dei giornali ci sta che è una meraviglia e negli articoli fila che è un piacere…Però funziona. Un logo, appunto, con buona pace di Naomi Klein”.
Dopo Seattle era il “popolo di Seattle”. Dopo Porto Alegre “popolo di Porto Alegre”. Dopo Napoli “no global”. Questa la storia nella versione che ne dà Mario Portauova nel libro che ha anche una Prefazione di Enrico Deaglio.
Sarà anche vero che no global non vuol dire nulla ma, di fatto, ha voluto dire molto e ha avuti molti effetti: ha significato no alla globalizzazione. Un no secco. Un no radicale alla globalizzazione in quanto tale. Senza discussione e spesso anche senza indicare alternative credibili, percorribili. Secondo noi non è un caso che , infatti, oggi, anche in questo libro, sulla sua copertina ci sia scritto new global. E’ diverso, molto diverso. Significa che non si rifiuta integralmente, ma che se ne cerca un’altra. E’ un passo in avanti nel senso del realismo. Le parole contano.
Paolo Del Debbio
Fenomeno85
05-08-2003, 12:58
va bene????:D :D :D
Originariamente inviato da Gen.Web
Se qualcuno risponde con una stronzata mi incazzo :mad: :mad:
:eek: ma sei già incazzato! :D
Fenomeno85
05-08-2003, 13:01
e va be ... previene
BadMirror
05-08-2003, 13:01
Imho la globalizzazione è in atto dall'800, non vedo quale sia la novità demoniaca di questo periodo, anzi che si debba cominciare a mettergli dei capisaldi imho è un bene. Casomai non è giusto che se ne occupino solo gli "8 grandi", dovrebbero partecipare tutti allo stesso modo. Si può discutere su questo, ma sulla globalizzazione in sè è inutile, sarebbe come dire che il capitalismo è un fenomeno nato negli ultimi 10 anni.
:)
Fenomeno85
05-08-2003, 13:02
son d'accordo ... ma ti va bene????
BadMirror
05-08-2003, 13:03
Originariamente inviato da Fenomeno85
son d'accordo ... ma ti va bene????
La globalizzazione? Si. Il dominio (eventuale) di solo 8 paesi no.
:)
Originariamente inviato da Fenomeno85
e va be ... previene
alla bush :D
ok, ok tolgo il disturbo :)
Er Paulus
05-08-2003, 13:08
il fatto di essere un no-global, lo vedo come un controsenso irreversibile.
sei no-global? allora non dovresti usare il pc, ascoltare cd, avere un telefonino, avere jeans levi's, avere scarpe adidas...et ble bla bla..
a me sembra che comunque ci siano No-Global che non rispettano il loro credo, ovvero che non comprano solo prodotti italiani, e questo non mi sembra un segno di coerenza.
Se invece non sono contro la libera circolazione di merci e persone ma semplicemente contro il dominio dei paesi ricchi sui poveri, vorse il nome non è proprio azzeccato.
Dopotutto si può avere la globalizzazione senza la tirannia secondo me.
Originariamente inviato da Er Paulus
il fatto di essere un no-global, lo vedo come un controsenso irreversibile.
sei no-global? allora non dovresti usare il pc, ascoltare cd, avere un telefonino, avere jeans levi's, avere scarpe adidas...et ble bla bla..
esatto.
BadMirror
05-08-2003, 13:10
Originariamente inviato da Er Paulus
il fatto di essere un no-global, lo vedo come un controsenso irreversibile.
sei no-global? allora non dovresti usare il pc, ascoltare cd, avere un telefonino, avere jeans levi's, avere scarpe adidas...et ble bla bla..
Già ma perchè, mi ricollego al discorso di prima, non si rendono conto che la globalizzazione è iniziata da più di un secolo e ci viviamo tutti i giorni da quando siamo nati
:)
BadMirror
05-08-2003, 13:12
Originariamente inviato da Killian
a me sembra che comunque ci siano No-Global che non rispettano il loro credo, ovvero che non comprano solo prodotti italiani, e questo non mi sembra un segno di coerenza.
.
Ma anche se comprassero solo prodotti italiani non cambierebbe niente, anzi sarebbe contrario proprio al loro credo, perchè rifiuterebbero di aiutare tutti i paesi meno sviluppati.
;)
:eek: :eek: Ma scusate un attimo. C'è gente che usa internet ed è no global? E che è? Evviva la coerenza. Poi leggo che Alessandro Bordin, che scrive per questo sito è vicino ai no global. Ma come, lui lavora per un sito che sfrutta proprio la globalizzazione! Non capisco, illuminatevi voi :muro:
LaSberla
05-08-2003, 13:16
Originariamente inviato da Gen.Web
:eek: :eek: Ma scusate un attimo. C'è gente che usa internet ed è no global? E che è? Evviva la coerenza. Poi leggo che Alessandro Bordin, che scrive per questo sito è vicino ai no global. Ma come, lui lavora per un sito che sfrutta proprio la globalizzazione! Non capisco, illuminatevi voi :muro:
Ma cosa stai dicendo? No Global per te e per voi vuol dire OSCURANTISTA? Vuol dire CONSERVATORE? :confused: :muro:
Qui si parla d'altro, si parla di sviluppo sostenibile, di governo di molti, di risorse per tutti, e non per il 10% del pianeta, si parla di mercato globale per medicine, energia, tecnologie e non solo quando si tratta di sfruttare GLOBALMENTE la manodopera, e usare quella che costa meno nel GLOBO!
BadMirror
05-08-2003, 13:17
Originariamente inviato da Gen.Web
:eek: :eek: Ma scusate un attimo. C'è gente che usa internet ed è no global? E che è? Evviva la coerenza. Poi leggo che Alessandro Bordin, che scrive per questo sito è vicino ai no global. Ma come, lui lavora per un sito che sfrutta proprio la globalizzazione! Non capisco, illuminatevi voi :muro:
Conoscendo Ale si avvicina alle posizioni noglobal con intelligenza, credo per il motivo per cui anche io in parte non appoggio come si sta portando avanti la (inevitabile e necessaria) globalizzazione
;)
Originariamente inviato da BadMirror
Ma anche se comprassero solo prodotti italiani non cambierebbe niente, anzi sarebbe contrario proprio al loro credo, perchè rifiuterebbero di aiutare tutti i paesi meno sviluppati.
;)
partendo dalla definizione che globalizzazione significa libera circolazione di merci, persone e aggiungo capitali, non mi sembra che ciò preveda l'aiuto ai paesi meno sviluppati ;)
io comunque sono contrario allo sfruttamento e al predominio di pochi su molti, ma non alla globalizzazione.
Secondo me una globalizzazione etica è possibile.
Originariamente inviato da LaSberla
Ma cosa stai dicendo? No Global per te e per voi vuol dire OSCURANTISTA? Vuol dire CONSERVATORE? :confused: :muro:
Qui si parla d'altro, si parla di sviluppo sostenibile, di governo di molti, di risorse per tutti, e non per il 10% del pianeta, si parla di mercato globale per medicine, energia, tecnologie e non solo quando si tratta di sfruttare GLOBALMENTE la manodopera, e usare quella che costa meno nel GLOBO!
si ma allora si dovrebbe rivedere la definizione di globalizzazione. Inutile allora dire che si è contro la globalizzazione...
ehm... credo proprio che non sia questo il concetto e la valutazione che hanno di globalizzazione: non sono contro questo fenomeno che penso lo considerino un dato neutro in sé, se non buono. Sono contro un certo tipo di globalizzazione, ed a favore di una globalizzazione effettiva di ogni tipo di valore... in estrema sintesi una globalizzazione effettiva dei diritti (o quantomeno delle reali possibilità)
Questo a livello di enunciati poi è sempre sull'interpretazione che nascono le divergenze... ma non preoccupatevi... sento che sta arrivando... sta arrivando :D
LaSberla
05-08-2003, 13:21
Originariamente inviato da Gen.Web
si ma allora si dovrebbe rivedere la definizione di globalizzazione. Inutile allora dire che si è contro la globalizzazione...
Ripeto, tu cosa hai capito che voglia dire, No Global? Non usiamo internet! Usiamo il tam tam?!?!?!
BadMirror
05-08-2003, 13:21
Originariamente inviato da Killian
partendo dalla definizione che globalizzazione significa libera circolazione di merci, persone e aggiungo capitali, non mi sembra che ciò preveda l'aiuto ai paesi meno sviluppati ;)
Se i paesi meno sviluppati entrano in questa circolazione (come tutti i paesi visto che si chiama "globalizzazione") con i propri prodotti e i relativi guadagni, ovviamente aiutati (ma non sfruttati!) dai paesi più forti eccome se li aiutiamo. Come diceva "uno" non fargli l'elemosina, insegnagli a pescare.
;)
BadMirror
05-08-2003, 13:23
in estrema sintesi una globalizzazione effettiva dei diritti
Come esprimere in una sola frase la soluzione per un mondo migliore, compliments ;)
Originariamente inviato da BadMirror
Se i paesi meno sviluppati entrano in questa circolazione (come tutti i paesi visto che si chiama "globalizzazione") con i propri prodotti e i relativi guadagni, ovviamente aiutati (ma non sfruttati!) dai paesi più forti eccome se li aiutiamo. Come diceva "uno" non fargli l'elemosina, insegnagli a pescare.
;)
esatto, l'elemosina dovresti dargliela in continuazione, mentre una volta che gli hai insegnato a pescare si procura cibo da se.
Scusa l'ignoranza, ma chi è l'"uno" che citi?
Comunque bisogna anche pensare ad uno sviluppo ecocompatibile, perchè se tutti iniziassero ad inquinare mediamente come un cittadino europeo medio, mi sa che finisce male.
Alessandro Bordin
05-08-2003, 13:31
Originariamente inviato da Gen.Web
:eek: :eek: Ma scusate un attimo. C'è gente che usa internet ed è no global? E che è? Evviva la coerenza. Poi leggo che Alessandro Bordin, che scrive per questo sito è vicino ai no global. Ma come, lui lavora per un sito che sfrutta proprio la globalizzazione! Non capisco, illuminatevi voi :muro:
Evidente mente ti sei fatto un concetto sbagliato di no-global (grazie TV :rolleyes: ).
Ho detto che mi sento vicino per molte cose a loro.
Ad esempio trovo idiota sfruttare gente a 10.000 Km di distanza e lamentarsi che in Italia non c'è lavoro per tutti.
Trovo idiota spaccare vetrine.(come quasi tutti i no-global).
Trovo assolutamente disgustoso pagare 300 euro un paio di Nike fatte da un indiano che lavora ad 1$ a settimana.
Cose del genere.
Alcune posizioni no global ricalcano queste mie convinzioni, tutto qui.
BadMirror
05-08-2003, 13:32
Originariamente inviato da Killian
esatto, l'elemosina dovresti dargliela in continuazione, mentre una volta che gli hai insegnato a pescare si procura cibo da se.
Scusa l'ignoranza, ma chi è l'"uno" che citi?
Comunque bisogna anche pensare ad uno sviluppo ecocompatibile, perchè se tutti iniziassero ad inquinare mediamente come un cittadino europeo medio, mi sa che finisce male.
Gesù di Nazareth :)
Sull'ecocompatibilità assolutamente d'accordo, purtroppo però i passi avanti in materia sono lentissimi :(
Originariamente inviato da Gen.Web
:eek: :eek: Ma scusate un attimo. C'è gente che usa internet ed è no global? E che è? Evviva la coerenza. Poi leggo che Alessandro Bordin, che scrive per questo sito è vicino ai no global. Ma come, lui lavora per un sito che sfrutta proprio la globalizzazione! Non capisco, illuminatevi voi :muro:
L'articolo, per quanto carino, è purtroppo inesatto.
Il termine "No-Global" viene da prima di Seattle e nasce, come sempre, per iniziativa di giornalisti pigri.
Durante le iniziative di informazione sul "Millenium Round" di Seattle, si tiene infatti in america un convegno dal titolo "No to Global Market". I giornalisti pigri di cui sopra cominciarono a riferirsi insistentemente al convegno come al "Convegno No-global" (sic :( ) e ai loro organizzatori (quello che poi sarebbe stato formalizzato alla successiva Porto Alegre come il Social Forum Globale) come "No-global". Il resto, come si dice è storia, ma, per chiarire i dubbi, un po' provocatori del "padrone di casa" di questo thread, mi soffermo un po' su queste "origini".
Il convegno si chiamava, appunto, "No to Global Market" ovvero quello che viene indicato comunemente come "Globalizzazione" e che dovrebbe essere CORRETTAMENTE indicato come "Globalizzazione Economica" (ma, a quanto sembra, non solo certi giornalisti sono pigri ma anche certi politici e certi economisti). La GE (per brevità, sono pigro anch'io) è un progetto vecchio di almeno mezzo secolo. Subito dopo la guerra, il Presidente Truman individuava nell'estensione di un mercato "libero, globale e democratico" la via per transitare alla prosperità i paesi svantaggiati. E, effettivamente, gli anni a seguire videro i paesi "avvantaggiati" impegnati in diverse maniere e con molte contraddizioni nell'agevolare questo progetto. Purtroppo questo progetto si infranse contro un limite che Truman, ancora, non poteva cogliere, ovvero il limite delle risorse: i paesi "svantaggiati" (e neanche quelli "avventaggiati") se per questo, non avrebbero mai potuto raggiungere e mantenere la "prosperità materiale" prospettata dal modello industriale occidentale. Con le crisi degli anni settanta, la GE incontrava il suo limite. Studiosi, politici, esponenti della società civile ed opinionisti, prendendo spunto da studi quali quelli del "Gruppo di Roma" e altri, proposero allora il progetto della "Mondializzazione", di cui la GE sarebbe stata una parte subordinata. Detto in soldoni, si prevedeva di creare una rete che permettesse di aumentare gli scambi e le contrattazioni culturali, civili, religiose, giuridiche, ambientali ed economiche tra le nazioni in modo che si arrivasse ad un processo di "collaborazione mondiale" per la sopravvivenza della civiltà e la sconfitta della povertà di massa.
Verso gli anni '90 però, a sorpresa e senza nessuna motivazione razionale, si ricomincia a parlare di "globalizzazione (economica)" come PRINCIPALE attore di progresso e a ricondurre il tutto a venti anni prima, quando si credeva che bastasse far circolare le merci e i denari per far sì che anche il benessere seguisse.
Di fronte a questo, coloro che avevano operato per più di venti anni per la "mondializzazione" si ribellarono e con i mezzi tipici della "mondializzazione" (comunicazione, scambio culturale, concertazione a livello mondiale) istituirono il "Social Forum".
Non vi è quindi niente di anomalo e le contraddizioni riportate esistono soltanto se si ignora questa realtà e, d'altro canto, si crede DAVVERO che quando si parla di "globalizzazione" si parli di estensione di diritti, scambi culturali, informazioni e non di abbattimento di quella o questa norma protezionistica.
Originariamente inviato da BadMirror
Gesù di Nazareth :)
ehm... forse era un proverbio cinese :)
per Alessandro: vergogna! sei noglobal e usi internet! Vergognati! :mad: :D
Te lo darei un bel computer io: a pedali!
Alessandro Bordin
05-08-2003, 13:37
Originariamente inviato da Bet
per Alessandro: vergogna! sei noglobal e usi internet! Vergognati! :mad: :D
Te lo darei un bel computer io: a pedali!
Pant...pant...e perché credi che posto posì poco???
Una fatica....
:eek: :D
io sono informato, ho visto tanta televisione, e so cosa è un no global.
Allora, il no global è un ragazzo povero, di solito, vestito un po da straccione, che si droga, e che quando ci sono delle cose importanti che si chiamano G8 va li e fa casino, spacca le vetrine, assalta la polizia e lancia sassi.
Giusto?
:muro:
BadMirror
05-08-2003, 13:37
Originariamente inviato da Bet
ehm... forse era un proverbio cinese :)
Confucio? Strano eppure lo associavo al vangelo, ne sei sicuro? Controllo..
:)
Originariamente inviato da Bet
...
Questo a livello di enunciati poi è sempre sull'interpretazione che nascono le divergenze... ma non preoccupatevi... sento che sta arrivando... sta arrivando :D
Originariamente inviato da cerbert
L'articolo, per quanto carino, è purtroppo inesatto....
C.V.D.
è arrivato :ronf: :D
Originariamente inviato da Alessandro Bordin
Pant...pant...e perché credi che posto posì poco???
Una fatica....
:eek: :D
certo che per avere un pc a 2000 mhz devi pedalare veloce! :D
Alessandro Bordin
05-08-2003, 13:39
Originariamente inviato da Bet
certo che per avere un pc a 2000 mhz devi pedalare veloce! :D
Sono quasi pronto per il Tour ! :D
Er Paulus
05-08-2003, 13:40
Originariamente inviato da Bardiel
io sono informato, ho visto tanta televisione, e so cosa è un no global.
Allora, il no global è un ragazzo povero, di solito, vestito un po da straccione, che si droga, e che quando ci sono delle cose importanti che si chiamano G8 va li e fa casino, spacca le vetrine, assalta la polizia e lancia sassi.
Giusto?
:muro:
ti sei scordato di dire che è anche un pò comunista...:muro: :mad:
BadMirror
05-08-2003, 13:40
X Bet
No cacchio hai ragione, dev'essere il caldo. Mi vergogno della cazzata che ho detto :D, vabbè cmq qualcuno lo aveva detto :D
Bè in fondo gesù ha detto "Andate e insegnate a tutte le nazioni", di sponda c'ho preso :D
Originariamente inviato da Er Paulus
ti sei scordato di dire che è anche un pò comunista...:muro: :mad:
giusto! e puzza pure!
oltre a mangiare i bambini! :D
ho capito che ogni no-blobal è no-global in modo diverso dall'altro :D
LaSberla
05-08-2003, 13:45
Originariamente inviato da Gen.Web
ho capito che ogni no-blobal è no-global in modo diverso dall'altro :D
Si, d'accordo.. ma tu ancora non ci hai detto cosa intendi per no global. A questo punto, visto che ne conosci tanti, tutti diversi, come sono i tuoi conoscenti no-global?
Originariamente inviato da BadMirror
X Bet
Bè in fondo gesù ha detto "Andate e insegnate a tutte le nazioni", di sponda c'ho preso :D
probabilmente qualche apocrifo recitava "Andate e insegnate a tutte le nazioni a pescare"
:sofico: (la faccina ci sta di diritto)
Originariamente inviato da Gen.Web
ho capito che ogni no-blobal è no-global in modo diverso dall'altro :D
Questo è sostanzialmente vero.
Fino dal famoso punto di svolta (anni '70) a concepire la "mondializzazione" furono diverse realtà. Da interi partiti politici a associazioni di volontariato, gruppi di studio accademico (tra cui l'Istituto per il Clima di Wupperthal) e parrocchie, Centri Sociali e Confraternite Missionarie.
Tutte queste esperienze sono confluite nel Social Forum con l'intento di proporre un "gruppo di pressione mondiale" ma sicuramente con poca intenzione di omologarsi forzatamente... anche perchè il rispetto delle altrui tradizioni è uno dei punti principe del SF.
Alessandro Bordin
05-08-2003, 13:49
Originariamente inviato da cerbert
Questo è sostanzialmente vero.
Fino dal famoso punto di svolta (anni '70) a concepire la "mondializzazione" furono diverse realtà. Da interi partiti politici a associazioni di volontariato, gruppi di studio accademico (tra cui l'Istituto per il Clima di Wupperthal) e parrocchie, Centri Sociali e Confraternite Missionarie.
Tutte queste esperienze sono confluite nel Social Forum con l'intento di proporre un "gruppo di pressione mondiale" ma sicuramente con poca intenzione di omologarsi forzatamente... anche perchè il rispetto delle altrui tradizioni è uno dei punti principe del SF.
:eek:
Il caldo ha la meglio anche su Cerbert!
Solo 7 righe! ( 8 nel quote) :eek: :D
Originariamente inviato da Alessandro Bordin
:eek:
Il caldo ha la meglio anche su Cerbert!
Solo 7 righe! ( 8 nel quote) :eek: :D
:D
BadMirror
05-08-2003, 13:51
Originariamente inviato da Gen.Web
ho capito che ogni no-blobal è no-global in modo diverso dall'altro :D
Imho ogni persona è diversa. Dire sei noglobal allora ti rispetto sei mio amico o il contrario non ha senso. Io penso a quello che posso fare io nel mio piccolo, non mi preoccupo degli altri, se uno sceglie di andare ad un corteo con le scarpe nike e il telefonino non mi metterò certo a giudicarlo, così come non ascolterò i suoi eventuali giudizi su di me se al corteo non partecipo. Io nei gruppi, nei partiti, nel "siamo tutti amici perchè sotto la stessa bandiera" non ci credo, le persone preferisco conoscerle per mia iniziativa e giudicarle dentro me stesso e non in pubblico.
:)
BadMirror
05-08-2003, 13:52
Originariamente inviato da Bet
probabilmente qualche apocrifo recitava "Andate e insegnate a tutte le nazioni a pescare"
:sofico: (la faccina ci sta di diritto)
Si, era l'apocrifo "Sampei docet" :D
Vabbè prima o poi dovrò lasciare l'antico testamento e rileggermi il nuovo và :D
Originariamente inviato da Alessandro Bordin
:eek:
Il caldo ha la meglio anche su Cerbert!
Solo 7 righe! ( 8 nel quote) :eek: :D
E l'altra pagina chi l'ha scritta?
Il fantasma formaggino?
:ncomment: :lamer:
:D :sofico: :p
Saluto i miei fan che aspettavano trepidanti il "verbo" (e anche il predicato). Vi amo tutti.
:yeah:
Alessandro Bordin
05-08-2003, 13:53
Originariamente inviato da cerbert
E l'altra pagina chi l'ha scritta?
Il fantasma formaggino?
:ncomment: :lamer:
:D :sofico: :p
Saluto i miei fan che aspettavano trepidanti il "verbo" (e anche il predicato). Vi amo tutti.
:yeah:
:D:D:D
Si, vista l'altra pagina ;)
ragazzi, pero' così non mi sta bene! stiamo parlando di noglobal e nessuno ha ancora insultato nessuno! :mad:
chi inizia per primo? :sofico:
Originariamente inviato da Bet
ragazzi, pero' così non mi sta bene! stiamo parlando di noglobal e nessuno ha ancora insultato nessuno! :mad:
chi inizia per primo? :sofico:
Io! Io!
Taci tu che non sei altro che uno smarmifullone marzianista!
:ncomment:
alimatteo86
05-08-2003, 14:43
Originariamente inviato da Killian
partendo dalla definizione che globalizzazione significa libera circolazione di merci, persone e aggiungo capitali, non mi sembra che ciò preveda l'aiuto ai paesi meno sviluppati ;)
io comunque sono contrario allo sfruttamento e al predominio di pochi su molti, ma non alla globalizzazione.
Secondo me una globalizzazione etica è possibile.
non per niente adesso si parla di new global
Originariamente inviato da Gen.Web
si ma allora si dovrebbe rivedere la definizione di globalizzazione. Inutile allora dire che si è contro la globalizzazione...
vabbè avevo scritto pure io la cosa del new global :cry:
Originariamente inviato da cerbert
Io! Io!
Taci tu che non sei altro che uno smarmifullone marzianista!
:ncomment:
no! di tutto tranne smarmifullone marzianista :(
adesso ti concio per le feste io, no/new/old-global dei miei stivali-nike: GRANDE FESSO! :D
Originariamente inviato da Bet
no! di tutto tranne smarmifullone marzianista :(
adesso ti concio per le feste io, no/new/old-global dei miei stivali-nike: GRANDE FESSO! :D
Ora, per garantire la chiusura del thread, bisognerebbe degenerare chiamando in causa i moderatori e presunti favoritismi... del resto immaginavo che ti saresti preso il lusso di insultarmi approfittando del fatto che tu e quel fitoprimulario ecclesiovenusiano di Shazam fate comunella. Altri che hanno detto le stesse cose che dici tu sono stati sospesi dal marasmone tardoplegico Raven e tu no!
Chissà come mai... :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
:D
stavo leggendo un articolo:
Nel maggio scorso il termine “globalizzazione” ha compiuto vent’anni.
È stato coniato nel 1983 da Theodore Levitt, teorico e docente di marketing della Harvard Business School.
quando mi sono fermato a riflettere su questa frase:
Con i suoi articoli e libri, Levitt sostenne, allora, che era giunto per le imprese il momento di imporre al mondo intero gli stessi consumi....................
(imporre):confused:
Originariamente inviato da misterx
stavo leggendo un articolo:
Nel maggio scorso il termine “globalizzazione” ha compiuto vent’anni.
È stato coniato nel 1983 da Theodore Levitt, teorico e docente di marketing della Harvard Business School.
quando mi sono fermato a riflettere su questa frase:
Con i suoi articoli e libri, Levitt sostenne, allora, che era giunto per le imprese il momento di imporre al mondo intero gli stessi consumi....................
(imporre):confused:
Non essere così severo, tieni conto che ad un esperto di marketing normalmente sfugge il dettaglio che il resto del mondo potrebbe non pensarla come lui. Deformazione professionale.
:D :sofico: :D
metalfreezer
27-08-2003, 11:50
no global vuol dire coglione
Originariamente inviato da metalfreezer
no global vuol dire coglione
eccalla'...
twinpigs
27-08-2003, 12:10
Originariamente inviato da metalfreezer
no global vuol dire coglione
finalmente uno che tira fuori i "no globalS" :D
Originariamente inviato da cerbert
Non essere così severo, tieni conto che ad un esperto di marketing normalmente sfugge il dettaglio che il resto del mondo potrebbe non pensarla come lui. Deformazione professionale.
:D :sofico: :D
meno male che ci sei tu a farmi da filtro, altrimenti prenderei per oro colato tutto ciò che leggo :D
Originariamente inviato da metalfreezer
no global vuol dire coglione
Per tua informazione, ma vorrei sapere dove sei vissuto in questi mesi, IO sono un appartenente al Social Forum e quindi sono uno di quelli che, superficialmente, vengono definiti "no-global".
Per cui, ti do un ora di tempo per editare, dopo di che ti segnalerò ai moderatori.
metalfreezer
27-08-2003, 12:42
segnalami...No global ahahahah
Alessandro Bordin
27-08-2003, 12:48
Originariamente inviato da metalfreezer
no global vuol dire coglione
Sospeso 15 giorni
Originariamente inviato da Alessandro Bordin
Sospeso 15 giorni
Il solito buonista del cazzo :D
Originariamente inviato da Alessandro Bordin
Sospeso 15 giorni
Ma... ma... non ho neanche fatto a tempo a spedire la segnalazione :eek: :eek: :D
Alessandro Bordin
27-08-2003, 12:50
Originariamente inviato da prio
Il solito buonista del cazzo :D
:fuck:
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/236919.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237062.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237090.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237111.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237285.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237487.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237497.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237502.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237507.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237821.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/02/188074.php
http://italy.indymedia.org/news/2002/11/119681.php
http://italy.indymedia.org/news/2002/12/132693.php
Eccoli i no global: ora, senza discutere le loro idee (parlano di pace e poi tagliano i fili spinati di una caserma e lanciano sassi e razzi...), osservateli bene: macchine fotografiche e telecamere digitali, cellulari, scarpe n|ke, tute adid@s, una bella felpa lonsd@le, un bel giubbotto di una stilista norvegese... e hanno il coraggio di parlare...
Mi fermo qui
Originariamente inviato da cerbert
Per tua informazione, ma vorrei sapere dove sei vissuto in questi mesi, IO sono un appartenente al Social Forum e quindi sono uno di quelli che, superficialmente, vengono definiti "no-global".
Per cui, ti do un ora di tempo per editare, dopo di che ti segnalerò ai moderatori.
ma tu ti definisci un no-global ?
Originariamente inviato da BeBrA
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/236919.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237062.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237090.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237111.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237285.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237487.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237497.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237502.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237507.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237821.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/02/188074.php
http://italy.indymedia.org/news/2002/11/119681.php
http://italy.indymedia.org/news/2002/12/132693.php
Eccoli i no global: ora, senza discutere le loro idee (parlano di pace e poi tagliano i fili spinati di una caserma e lanciano sassi e razzi...), osservateli bene: macchine fotografiche e telecamere digitali, cellulari, scarpe n|ke, tute adid@s, una bella felpa lonsd@le, un bel giubbotto di una stilista norvegese... e hanno il coraggio di parlare...
Mi fermo qui
Se posto una foto delle gabbie del maxiprocesso di Palermo sono legittimato a dire che tutti i siciliani sono mafiosi?
Alessandro Bordin
27-08-2003, 13:00
Originariamente inviato da BeBrA
Mi fermo qui
No, ti prego continua...
No global vuol dire "contro la globalizzazione", non straccione puzzolente anarchico comunista.
Chi pensa così è giusto un po' fazioso e condizionato da certi telegiornali. Il mio consiglio, che vale per tutti, è quello di ragionare con la propria testa e non con quella di Fede (o di altri di sx per altri problemi).
Ergo anche un miliardario con yacht può essere no-global, se è contro la globalizzazione.
Originariamente inviato da BeBrA
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/236919.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237062.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237090.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237111.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237285.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237487.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237497.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237502.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237507.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/03/237821.php
http://italy.indymedia.org/news/2003/02/188074.php
http://italy.indymedia.org/news/2002/11/119681.php
http://italy.indymedia.org/news/2002/12/132693.php
Eccoli i no global: ora, senza discutere le loro idee (parlano di pace e poi tagliano i fili spinati di una caserma e lanciano sassi e razzi...), osservateli bene: macchine fotografiche e telecamere digitali, cellulari, scarpe n|ke, tute adid@s, una bella felpa lonsd@le, un bel giubbotto di una stilista norvegese... e hanno il coraggio di parlare...
Mi fermo qui
Anche perchè non hai detto niente di minimamente rilevante.
Quanto scrivi dimostra che non conosci:
1) le associazioni facenti parte del Social Forum
2) il loro lavoro
3) i loro risultati
Ti concentri sulle poche immagini trasmesse dai media e ignori il lavoro di anni. Sono più importanti scarpe e giubbotti (nonchè accuse lanciate a caso verso ignoti) che migliaia di ore sottratte al proprio tempo libero per il volontariato.
x misterx: come detto io non mi definisco "No Global", purtroppo l'opinione comune MI INDICA come No-Global, soprattutto in caso di ingiurie o opinioni superficiali sul percorso che seguo e sui valori in cui credo. Per cui, quando si parla dei "No Global" in maniera insultante, automaticamente assumo di essere preso in mezzo.
Originariamente inviato da Alessandro Bordin
No, ti prego continua...
No global vuol dire "contro la globalizzazione", non straccione puzzolente anarchico comunista.
Chi pensa così è giusto un po' fazioso e condizionato da certi telegiornali. Il mio consiglio, che vale per tutti, è quello di ragionare con la propria testa e non con quella di Fede (o di altri di sx per altri problemi).
Ergo anche un miliardario con yacht può essere no-global, se è contro la globalizzazione.
Non ti devi mica vestire come uno straccione, ma almeno abbi il buon gusto di non andare in piazza a portare lo striscione con la felpa lonsdale, ti puoi vestire in altro modo almeno sei più coerente con quello che pensi.
Guarda, io non mi faccio influenzare da nessuno, tant'è che il link che ho postato non sono di parte, o meglio lo sono, ma è risaputo che indymedia non è certo di Fede o di Silvio...
Ok, puoi avere lo yatch, ma no nsei coerente con te stesso e con quello che pensi.
Originariamente inviato da prio
Se posto una foto delle gabbie del maxiprocesso di Palermo sono legittimato a dire che tutti i siciliani sono mafiosi?
Ho postato foto di no global in piazza, prese da un sito no global, mica sono andato a cercare chissa' quali foto in rete
BadMirror
27-08-2003, 13:10
Originariamente inviato da Alessandro Bordin
ragionare con la propria testa e non con quella di Fede
Uè non mi toccare fede!!! Quando non c'è zelig c'è sempre lui a strapparmi una risata!!! :D
Ergo anche un miliardario con yacht può essere no-global, se è contro la globalizzazione.
Anch'io vorrei tanto esserlo...........miliardario con lo yacht intendo! :D
;)
L'opposizione maggiore mi pare sia rivolta verso i paesi del g8 e le istituzioni quali wto, fmi e banca internazionale: no-global è uno slogan infelice e fuorviante, imho.
Qualcuno pensa (tra cui un paio di premi Nobel come l'economista Indiana di cui ora mi sfugge il nome) che il problema maggiore sia rappresentato dalle istituzioni che in nome di un liberismo molto distorto impongono alle nazioni delle politiche economiche e sociali che dovrebbero permettere loro di ripagare il debito vs le stesse istituzioni, ma che hanno sistematicamente l'effetto di aumentare a dismisura quest'ultimo e contemporaneamente di demolire le fonti di ricchezza tradizionali per sostituirle con importazioni e industria per produzione di "beni dall'alto valore aggiunto".
In poche parole, il forte sfrutta il più debole per diventare ancora più forte.
Siccome ci si è resi conto che la ricetta è la stessa per chiunque, anche nei paesi ricchi ci si è mossi per contrastarla: nulla di così romantico del paladino dei paesi poveri, quindi.
Inoltre il movimento è trasversale e rinnega i partiti tradizionali, in quanto sia i partiti di sinistra che quelli di destra sono molto attenti alle indicazioni delle suddette istituzioni.
Se qualche paladino dei movimenti ha voglia di correggere l'idea che mi sono fatto, è ben accetto.
Originariamente inviato da BeBrA
Ho postato foto di no global in piazza, prese da un sito no global, mica sono andato a cercare chissa' quali foto in rete
Hai postato foto di alcune centinaia di persone, non di un campione rappresentativo dei "no global".
Per queste cose, tanto vale guardare il tg4.
Alessandro Bordin
27-08-2003, 13:13
Originariamente inviato da BadMirror
;)
:D:D
Originariamente inviato da cerbert
Anche perchè non hai detto niente di minimamente rilevante.
Quanto scrivi dimostra che non conosci:
1) le associazioni facenti parte del Social Forum
2) il loro lavoro
3) i loro risultati
Ti concentri sulle poche immagini trasmesse dai media e ignori il lavoro di anni. Sono più importanti scarpe e giubbotti (nonchè accuse lanciate a caso verso ignoti) che migliaia di ore sottratte al proprio tempo libero per il volontariato.
x misterx: come detto io non mi definisco "No Global", purtroppo l'opinione comune MI INDICA come No-Global, soprattutto in caso di ingiurie o opinioni superficiali sul percorso che seguo e sui valori in cui credo. Per cui, quando si parla dei "No Global" in maniera insultante, automaticamente assumo di essere preso in mezzo.
Certo, non ho detto nulla di rilevante, lo ho affermato pure io dicendo che non andavo oltre con i commenti.
E' anche vero che non conosco le associazioni che fanno parte ai Social Forum, però in occasione di quella manifestazioni di cui ho postato le foto ho avuto modo di vederli di persona quei personaggi, senza il bisogno delle telecamere. Non è importante l'abbigliamento, certo, ma non puoi dedicare il tuo tempo per i bambini che cuciscono le scarpe della nike e poi portarle ai tuoi piedi. Perdonami, ma questo non ha senso.
Originariamente inviato da prio
Hai postato foto di alcune centinaia di persone, non di un campione rappresentativo dei "no global".
Per queste cose, tanto vale guardare il tg4.
Illuminami tu allora, le foto le ho prese da un loro sito.
Dimmi tu chi è un campione rappresentativo.
Alessandro Bordin
27-08-2003, 13:19
Originariamente inviato da BeBrA
Guarda, io non mi faccio influenzare da nessuno, tant'è che il link che ho postato non sono di parte, o meglio lo sono, ma è risaputo che indymedia non è certo di Fede o di Silvio...
Ognuno vede quello che vuole. Di solito chi guarda le scarpe non legge nemmeno i cartelli che portano.
Ok, puoi avere lo yatch, ma no nsei coerente con te stesso e con quello che pensi.
Se lo dici tu..
Originariamente inviato da BeBrA
Illuminami tu allora, le foto le ho prese da un loro sito.
Dimmi tu chi è un campione rappresentativo.
Un campione rappresentativo di milioni di persone di n movimenti?
Pretendi troppo da me. Ed anche dal sito che hai linkato.
Originariamente inviato da Alessandro Bordin
Originariamente inviato da BeBrA
Ognuno vede quello che vuole. Di solito chi guarda le scarpe non legge nemmeno i cartelli che portano.
Se lo dici tu..
i cartelli li vedo, so leggere :D
Ti pongo una domanda più diretta: Cosa ne pensi di chi si ritiene no global, manifesta anche contro lo sfruttamento del lavoro minorile sottopagato in paesi sottosviluppati e poi lo ritrovi con uno di questi capi di abbigliamento prodotti proprio da un bambino cinese?
Originariamente inviato da ni.jo
L'opposizione maggiore mi pare sia rivolta verso i paesi del g8 e le istituzioni quali wto, fmi e banca internazionale: no-global è uno slogan infelice e fuorviante, imho.
Qualcuno pensa (tra cui un paio di premi Nobel come l'economista Indiana di cui ora mi sfugge il nome) che il problema maggiore sia rappresentato dalle istituzioni che in nome di un liberismo molto distorto impongono alle nazioni delle politiche economiche e sociali che dovrebbero permettere loro di ripagare il debito vs le stesse istituzioni, ma che hanno sistematicamente l'effetto di aumentare a dismisura quest'ultimo e contemporaneamente di demolire le fonti di ricchezza tradizionali per sostituirle con importazioni e industria per produzione di "beni dall'alto valore aggiunto".
In poche parole, il forte sfrutta il più debole per diventare ancora più forte.
Siccome ci si è resi conto che la ricetta è la stessa per chiunque, anche nei paesi ricchi ci si è mossi per contrastarla: nulla di così romantico del paladino dei paesi poveri, quindi.
Inoltre il movimento è trasversale e rinnega i partiti tradizionali, in quanto sia i partiti di sinistra che quelli di destra sono molto attenti alle indicazioni delle suddette istituzioni.
Se qualche paladino dei movimenti ha voglia di correggere l'idea che mi sono fatto, è ben accetto.
PRESENTE!
:D
Ciò che citi è solo un aspetto del movimento, e necessita alcune precisazioni.
Uno dei più sfiancanti lavori (soprattutto perchè non retribuito) portato avanti dai rappresentanti dei Social Forum nazionali è quello, ad esempio, di CREARE coordinamenti internazionali ("Globali") che si occupino del confronto su più argomenti possibili.
Il movimento crede profondamente, come detto, nella "mondializzazione" il che sostanzialmente significa avere bisogno di istituzioni mondiali.
In questo senso, l'FMI, la BM e il WTO non sono contestate in quanto tali, ma per l'uso che ne viene fatto e in proporzione alle loro pretese di "infallibilità".
Ad esempio, la BM è la meno contestata delle tre istituzioni perchè, per lunga tradizione, ha sempre mostrato molta "prudenza" nelle sue decisioni. Tant'è che mentre delle altre due vengono contestati IN TOTO gli approcci (semplificando: "Liberalizzare Risolve Tutto - FMI" e "Non c'è nessuna differenza tra paesi, sul mercato mondiale - WTO"), della BM vengono contestate SINGOLE DECISIONI (ad esempio la politica spinta delle "MegaDighe").
Il G8 viene invece contestato PROPRIO perchè non è un'istituzione "globale", ma una sorta di "Rotary Club" del mondo.
Questo per dire che, con diverse sfumature, NESSUN aderente al Social Forum, vuole la distruzione delle istituzioni mondiali ma la loro riforma in termini di trasparenza e partecipazione democratica (si pensi, per dire, che il rappresentante europeo al round di Cancun del WTO, NON HA RESO NOTI IN PARLAMENTO, i punti che la sua commissione ha deciso di portare in sede di contrattazione multilaterale e le loro priorità...).
Originariamente inviato da prio
Un campione rappresentativo di milioni di persone di n movimenti?
Pretendi troppo da me. Ed anche dal sito che hai linkato.
Scusa, ma prima critichi dicendo che quello che ho postato non rappresenta i no global e poi non sai argomentare quello che dici?
Possibile che ogni volta che vi vengono fatte vedere immagini che rappresentano una verità che a voi è scomoda non sapete altro che dire "quello non ci rappresenta, tutta colpa dei media"?
Alessandro Bordin
27-08-2003, 13:34
Originariamente inviato da BeBrA
i cartelli li vedo, so leggere :D
Ti pongo una domanda più diretta: Cosa ne pensi di chi si ritiene no global, manifesta anche contro lo sfruttamento del lavoro minorile sottopagato in paesi sottosviluppati e poi lo ritrovi con uno di questi capi di abbigliamento prodotti proprio da un bambino cinese?
Ovvio che non li appoggio ma spesso non hai alternative. Non credere per esempio che un paido di scarpe da 20 euro non sia prodotto sempre da loro. Uno come protesta? Scalzo?
Non è questo il caso (la felpa della napapiri o come cazzo si chiama potevano asaciarla sugli scaffali), io nel mio piccolo evito i marchi "incriminati" e altro.
Il problema è semrpe quello comunque. LA gente fa le pulci a tutte queste cose, senza pensare al problema molto più grosso.
E' come se io venissi da te a dirti che fai male a picchiare un bambino e tu mi dicessi, come risposta, che ho appena schiacciato una formica.
Contro-domanda allora, il vero succo del discorso. Ammesso che tu sia contrario ad uno sfruttamento di certe persone, come lo contesteresti? Seduto in poltrona?
Originariamente inviato da BeBrA
Scusa, ma prima critichi dicendo che quello che ho postato non rappresenta i no global e poi non sai argomentare quello che dici?
Possibile che ogni volta che vi vengono fatte vedere immagini che rappresentano una verità che a voi è scomoda non sapete altro che dire "quello non ci rappresenta, tutta colpa dei media"?
Ma stai scherzando? Una foto di un gruppo di skinheads che pestano un marocchino non mi rappresenta tutta la destra mondiale. E se qualcuno mi chiede chi rappresenta tutta la destra mondiale di foto all'uopo non sapre dove trovarne. Tu si?
Vai su www.skinheads.com dicendo "AH! Il sito e' loro".
Poi puoi pure passare alla prima persona singolare. Io parlo per me stesso e null'altri, e non sono nemmeno strettamente "noglobal", diciamo piuttosto simpatizzante. (pero' sono komunista e mangio bambini, se vuoi postare la foto del politburo).
Detto per inciso, avrei avuto da dire anche se avessi postato la succitata foto degli skinheads. La mia prof di statistica si e' sbattuta tanto a spiegarmi il concetto di campione significativo che mi sentirei un verme a far finta di niente.
Originariamente inviato da BeBrA
Certo, non ho detto nulla di rilevante, lo ho affermato pure io dicendo che non andavo oltre con i commenti.
E' anche vero che non conosco le associazioni che fanno parte ai Social Forum, però in occasione di quella manifestazioni di cui ho postato le foto ho avuto modo di vederli di persona quei personaggi, senza il bisogno delle telecamere. Non è importante l'abbigliamento, certo, ma non puoi dedicare il tuo tempo per i bambini che cuciscono le scarpe della nike e poi portarle ai tuoi piedi. Perdonami, ma questo non ha senso.
Innanzitutto tu ti concentri troppo su di una questione di apparenza e crei una relazione diretta "causa-effetto".
Tieni conto che:
1) nessuno nasce "no-global", ma si tratta di un processo di lenta maturazione (quindi i prodotti tali possono essere stati comprati prima della presa di coscienza).
2) ben pochi riusciranno mai ad essere "completi". Chi si occupa solo di diritti sindacali in occidente o di politica sarà meno sensibilizzato verso la tematica dei boicottaggi esteri. Pur tuttavia partecipano al movimento SF e vengono giudicati per il loro impegno, non per come vestono.
3) non necessariamente un "no-global" è circondato da "no-global". Mio padre, fino a che sono vissuto con loro, comprava prodotti Nestlè "perchè erano in offerta" o per distrazione. Che dovevo fare, ammazzarlo? Se uno dei miei amici a cui non ho ancora regalato la "Guida al consumo critico" mi regala un articolo Reebok, cosa devo fare, bruciarglielo sotto gli occhi?
4) infine, alle manifestazioni indette dal Social Forum non sono strettamente invitati solo aderenti al social forum. Per cui puoi trovare amici, amici degli amici, casinisti, bigiari e persone che si avvicinano per la prima volta al movimento (vedi punto 1).
Come ho detto, meglio valutare il Social Forum dai risultati e dai contenuti proposti.
(per referenza su di un aderente SF: www.manitese.it )
Originariamente inviato da Alessandro Bordin
Ovvio che non li appoggio ma spesso non hai alternative. Non credere per esempio che un paido di scarpe da 20 euro non sia prodotto sempre da loro. Uno come protesta? Scalzo?
Non è questo il caso (la felpa della napapiri o come cazzo si chiama potevano asaciarla sugli scaffali), io nel mio piccolo evito i marchi "incriminati" e altro.
Il problema è semrpe quello comunque. LA gente fa le pulci a tutte queste cose, senza pensare al problema molto più grosso.
E' come se io venissi da te a dirti che fai male a picchiare un bambino e tu mi dicessi, come risposta, che ho appena schiacciato una formica.
Contro-domanda allora, il vero succo del discorso. Ammesso che tu sia contrario ad uno sfruttamento di certe persone, come lo contesteresti? Seduto in poltrona?
E' vero, bisogna pure vestirsi il fatto è che se vuoi avere un po' di credibilità magari in un'occasione del genere si potrebbe evitare di vestire una particolare marca. Sono d'accordo con te che magari per le scarpe da 20€ magari si sarà sfruttato anche di più che per fare un altro paio di scarpe di marca, ma almeno non è così evidente. Tutto questo, ripeto, fa perdere credibilità.
Ti faccio un'altro esempio, sperando di non offendere nessuno:
La chiesa parla spesso di aiutare la gente più povera, invitando a compiere sacrifici e privarsi di quello che è superfluo. Ora, come può essere credibile uno che parla di sacrifici e privazioni e vive nel lusso, non sa cosa vuol dire fare i *veri* sacrifici per pagare le tasse, una bolletta o mantenere dei figli?
Anche in questo esempio, le idee sono buone, ottime, ma come può essere credibile chi fa un appello del genere?
Mi è difficile risponderti all'ultima domanda, pur essendo contrario allo sfruttamento. Di sicuro non lo risolvo ne io stando seduto davanti ad un PC, ma nemmeno andando in piazza, purtroppo. Sarebbe troppo bello risolvere tutti i problemi andando in piazza a manifestare.
Lo sfruttamento credo ci sarà sempre, come c'e' sempre stato, fino a quando non ci sarà una rivolta da parte degli sfruttati.
Mi spiego meglio: non hai nulla, non sai cosa mangiare, in questa situazione accetteresti qualsiasi lavoro, anche sottopagato pur di tirare avanti, non avresti alternativa. Quando questa gente riuscirà ad "emergere", avere una cultura, forse finalmente riuscirà a ribellarsi.
Originariamente inviato da prio
Ma stai scherzando? Una foto di un gruppo di skinheads che pestano un marocchino non mi rappresenta tutta la destra mondiale. E se qualcuno mi chiede chi rappresenta tutta la destra mondiale di foto all'uopo non sapre dove trovarne. Tu si?
Vai su www.skinheads.com dicendo "AH! Il sito e' loro".
Poi puoi pure passare alla prima persona singolare. Io parlo per me stesso e null'altri, e non sono nemmeno strettamente "noglobal", diciamo piuttosto simpatizzante. (pero' sono komunista e mangio bambini, se vuoi postare la foto del politburo).
Detto per inciso, avrei avuto da dire anche se avessi postato la succitata foto degli skinheads. La mia prof di statistica si e' sbattuta tanto a spiegarmi il concetto di campione significativo che mi sentirei un verme a far finta di niente.
Vedi, se mi posti una foto degli skin che pestano un marocchino, quella può essere una foto rappresentativa degli skin, ma non della destra, qui sei tu che generalizzi. Sinceramente postare foto da un sito no global, dove ci sono persone che si definiscono no global non mi sembra di avere rappresentato qualcosa di sbagliato. Cosa ti da fastidio di quelle foto? Cosa hanno che non rappresentano i no global? Ora, dato che citi la tua prof di statistica, possibile che non riesci a spiegarmi il "campione statistico" di no global?
Originariamente inviato da BeBrA
Vedi, se mi posti una foto degli skin che pestano un marocchino, quella può essere una foto rappresentativa degli skin, ma non della destra, qui sei tu che generalizzi.
Sinceramente postare foto da un sito no global, dove ci sono persone che si definiscono no global non mi sembra di avere rappresentato qualcosa di sbagliato. Cosa ti da fastidio di quelle foto? Cosa hanno che non rappresentano i no global? Ora, dato che citi la tua prof di statistica, possibile che non riesci a spiegarmi il "campione statistico" di no global?
Certo che stavo generalizzando. O meglio, stavo facendo un esempio di generalizzazione.
E qui l'hai capito benissimo cosa c'e' che non va nel discorso.
Applicalo alle foto da te postate ed alle tue parole, e' la stessa identica situazione.
Originariamente inviato da Alessandro Bordin
Ovvio che non li appoggio ma spesso non hai alternative. Non credere per esempio che un paido di scarpe da 20 euro non sia prodotto sempre da loro. Uno come protesta? Scalzo?
Non è questo il caso (la felpa della napapiri o come cazzo si chiama potevano asaciarla sugli scaffali), io nel mio piccolo evito i marchi "incriminati" e altro.
Il problema è semrpe quello comunque. LA gente fa le pulci a tutte queste cose, senza pensare al problema molto più grosso.
E' come se io venissi da te a dirti che fai male a picchiare un bambino e tu mi dicessi, come risposta, che ho appena schiacciato una formica.
Contro-domanda allora, il vero succo del discorso. Ammesso che tu sia contrario ad uno sfruttamento di certe persone, come lo contesteresti? Seduto in poltrona?
D'accordo al 100%!
Originariamente inviato da cerbert
Innanzitutto tu ti concentri troppo su di una questione di apparenza e crei una relazione diretta "causa-effetto".
Tieni conto che:
1) nessuno nasce "no-global", ma si tratta di un processo di lenta maturazione (quindi i prodotti tali possono essere stati comprati prima della presa di coscienza).
2) ben pochi riusciranno mai ad essere "completi". Chi si occupa solo di diritti sindacali in occidente o di politica sarà meno sensibilizzato verso la tematica dei boicottaggi esteri. Pur tuttavia partecipano al movimento SF e vengono giudicati per il loro impegno, non per come vestono.
3) non necessariamente un "no-global" è circondato da "no-global". Mio padre, fino a che sono vissuto con loro, comprava prodotti Nestlè "perchè erano in offerta" o per distrazione. Che dovevo fare, ammazzarlo? Se uno dei miei amici a cui non ho ancora regalato la "Guida al consumo critico" mi regala un articolo Reebok, cosa devo fare, bruciarglielo sotto gli occhi?
4) infine, alle manifestazioni indette dal Social Forum non sono strettamente invitati solo aderenti al social forum. Per cui puoi trovare amici, amici degli amici, casinisti, bigiari e persone che si avvicinano per la prima volta al movimento (vedi punto 1).
Come ho detto, meglio valutare il Social Forum dai risultati e dai contenuti proposti.
(per referenza su di un aderente SF: www.manitese.it )
Non metto in dubbio che otteniate anche dei risultati, altrimenti per cosa perdereste tutto quel tempo?
Però vedi, è un dato di fatto quello che ho detto pure io. C'e' gente che si definisce no global, ma ha le idee molto confuse.
Lo so, è sbagliato giudicare solo per l'aspetto esteriore, ma ci sono molte contraddizioni.
C'e' una contraddizione pure nel tuo punto 1:
(quindi i prodotti tali possono essere stati comprati prima della presa di coscienza).
Se ne hai preso coscienza, evita di portarli, almeno per quella manifestazione, fatti vedere coerente. Poi a casa tua puoi fare quello che vuoi, puoi anche vivere in una mega villa, ma almeno per l'occasione, mostrati coerente.
E' ovvio che spesso la gente si ferma solo all'aspetto esteriore, perchè è anche da come ti presenti alla gente che una persona si fa una certa idea.
Ad esempio, in quelle foto della manifestazione alla Ederle, il tema era la pace, perchè è stato necessario imbrattare muri, divelgere recinzioni, tagliare i teloni?
Non si poteva manifestare ugualmente senza tutto questo?
E' anche su questo che si sofferma la gente.
quante fabbriche italiane ci sono sparpagliate per il mondo ?
Tempo fa, hanno fatto vedere in una sorta di documentario un imprenditore siciliano che, riportando la sua fabbrichetta in Italia, ci aveva guadagnato sotto tutti i punti di vista.
E' ancora in atto tale fenomeno ?
Originariamente inviato da BeBrA
Mi è difficile risponderti all'ultima domanda, pur essendo contrario allo sfruttamento. Di sicuro non lo risolvo ne io stando seduto davanti ad un PC, ma nemmeno andando in piazza, purtroppo. Sarebbe troppo bello risolvere tutti i problemi andando in piazza a manifestare.
Lo sfruttamento credo ci sarà sempre, come c'e' sempre stato, fino a quando non ci sarà una rivolta da parte degli sfruttati.
Mi spiego meglio: non hai nulla, non sai cosa mangiare, in questa situazione accetteresti qualsiasi lavoro, anche sottopagato pur di tirare avanti, non avresti alternativa. Quando questa gente riuscirà ad "emergere", avere una cultura, forse finalmente riuscirà a ribellarsi.
Uno degli altri motivi per cui il termine "No-global" NON PUO' assolutamente calzare al movimento dei Social Forum, è proprio il fatto che, con tutti i limiti di presa di coscienza, NESSUN aderente al SF ignora che persino le minime mutazioni culturali, sociali, civili in un'area del mondo comportano, nel mondo odierno, azioni e reazioni su tutta la superficie della terra, come cerchi d'acqua in uno stagno.
Paradossalmente, invece, molte persone avverse o sospettose nei confronti del movimento hanno convinzioni che sono DAVVERO "No-global", ovvero rifiutano l'esistenza del processo di interrelazioni.
Così, da frasi argomentate come la tua sulla necessaria "autodeterminazione" degli sfruttati, fino ad affermazioni semplicistiche come "aiutiamoli a casa loro" o vere e proprie "utopie" come "l'Europa di Shenghen", sono, a tutti gli effetti, costruzioni "no-global".
In realtà, oggi come oggi, sarebbe impossibile per gli sfruttati "sollevarsi" e ottenere autonomamente migliori condizioni di vita perchè, contrariamente a quanto poteva accadere, diciamo, nel 1700 essi si troveranno di fronte NON SOLO l'opposizione della locale "classe privilegiata" ma anche quella di tutti i privilegiati del mondo (io e te compresi) i quali, coscientemente o incoscientemente, non modificando nemmeno in minima misura le proprie abitudini al consumo, legittimeranno comportamenti predatori o repressivi.
Ovviamente, scendere in piazza non è la soluzione a questi problemi, è solo un modo per evidenziarli e cominciare un dibattito sulla loro soluzione.
Soluzione che dovrà passare, per forza, attraverso l'autocontrollo e la sobrietà, e che richiederà decenni e forse secoli nel tentativo di ridare agli oggetti materiali il loro valore economico reale e alle persone il loro valore umano. In conclusione, di giovani ancora con cellulare e Nike, alle manifestazioni ne vedrai ancora per anni, niente cambia dall'oggi al domani.
Originariamente inviato da prio
Certo che stavo generalizzando. O meglio, stavo facendo un esempio di generalizzazione.
E qui l'hai capito benissimo cosa c'e' che non va nel discorso.
Applicalo alle foto da te postate ed alle tue parole, e' la stessa identica situazione.
Il discorso l'ho capito, ma c'e' una piccola differenza: io ho postato foto di no global parlando di no global. Non quindi dualizzare dicendo che se posti foto skin rappresentano la destra.
Io ho postato foto di no global per rappresentare i no global.
no global = no global
skin != destra
Originariamente inviato da BeBrA
Il discorso l'ho capito, ma c'e' una piccola differenza: io ho postato foto di no global parlando di no global. Non quindi dualizzare dicendo che se posti foto skin rappresentano la destra.
Io ho postato foto di no global per rappresentare i no global.
no global = no global
skin != destra
quei noglobal sono un sottinsieme di tutti i noglobal come gli skin sono un sottinsieme della destra.
Cmq va bene, cambio esempio e tiro in ballo il KKK e accuso tutti i bianchi, me compreso, di razzismo perche' bianco = bianco.
Originariamente inviato da cerbert
Paradossalmente, invece, molte persone avverse o sospettose nei confronti del movimento hanno convinzioni che sono DAVVERO "No-global", ovvero rifiutano l'esistenza del processo di interrelazioni.
Così, da frasi argomentate come la tua sulla necessaria "autodeterminazione" degli sfruttati, fino ad affermazioni semplicistiche come "aiutiamoli a casa loro" o vere e proprie "utopie" come "l'Europa di Shenghen", sono, a tutti gli effetti, costruzioni "no-global".
utopia: ecco la parola che riassume megli ocosa ne penso del movimento: sarebbe bello un mondo senza sfruttamenti, con la pace, con pari dignita, etc etc etc, ma purtroppo è un'utopia.
Ragazzi, mi spiace abbandonare ora la discussione, che si stava facendo interessante, ma la settimana prossima ho un esame.
Ora è meglio andare a studiare :)
Ciao
Originariamente inviato da prio
quei noglobal sono un sottinsieme di tutti i noglobal come gli skin sono un sottinsieme della destra.
Cmq va bene, cambio esempio e tiro in ballo il KKK e accuso tutti i bianchi, me compreso, di razzismo perche' bianco = bianco.
scusami se insisto, ma mi sembri un po' ottuso per non capire.
Ho postato foto di no global, prese da un sito di no global.
Cosa devo fare per mostrartene una rappresentanza, portartene uno? :D
Detto questo vado a studiare.
Ciao
Originariamente inviato da BeBrA
utopia: ecco la parola che riassume megli ocosa ne penso del movimento: sarebbe bello un mondo senza sfruttamenti, con la pace, con pari dignita, etc etc etc, ma purtroppo è un'utopia.
Ragazzi, mi spiace abbandonare ora la discussione, che si stava facendo interessante, ma la settimana prossima ho un esame.
Ora è meglio andare a studiare :)
Ciao
Temo che tu stia sopravvalutando l'ottimismo del movimento.
Attualmente lo scopo principale del movimento è invertire una tendenza al peggioramento che ha fatto sì che:
1) le aree di guerra aumentassero di quasi il 50% in meno di due decenni.
2) il numero delle persone "economicamente inutili" diverrà pari a 2 miliardi e mezzo, dal miliardo e mezzo attuale entro due decenni, allo stesso modo aumenteranno le persone prive di accesso ad acqua potabile.
3) la forbice tra i più poveri e i più ricchi continua ad allargarsi.
4) la qualità della vita è peggiorata negli ultimi 20 anni su base costante, dopo essere salita ininterrottamente per la maggior parte del secolo.
A noi "piacerebbe" avere un mondo pacifico, senza sfruttamento, ma realisticamente vogliamo un mondo con un po' meno guerre, un po' meno sfruttamento, un po' meno povertà... anche perchè, in assenza, pensare che la nostra vita continuerà ad essere tranquilla è semplicemente un'utopia.
In bocca al lupo per l'esame.
Originariamente inviato da BeBrA
scusami se insisto, ma mi sembri un po' ottuso per non capire.
Ho postato foto di no global, prese da un sito di no global.
Cosa devo fare per mostrartene una rappresentanza, portartene uno? :D
Detto questo vado a studiare.
Ciao
Risparmiati il viaggio per portarmi il noglobal. Un noglobal non mi rappresenta una cippa. Il fatto che si dica noglobal non mi rappresenta un'altra cippa. Il fatto che sia effettivamente un noglobal mi porta alla terza cippa e quindi vinci una bambolina.
Non sto dicendo che loro non siano noglobal, non sono proprio entrato nel merito della questione. Sto dicendo che e' sbagliato giudicare tuttii noglobal solo su quel campione. Come tu me ne porti uno di quelli io te ne porto uno che non indossa niente di griffato, non usa prodotti nestle' e manifesta pacificamente senza danneggiare/imbrattare/insultare niente e nessuno.
Come la mettiamo? La tua "rappresentanza" e' piu rappresentante della mia perche' la mia non ha un sito?
Originariamente inviato da cerbert
Temo che tu stia sopravvalutando l'ottimismo del movimento.
Attualmente lo scopo principale del movimento è invertire una tendenza al peggioramento che ha fatto sì che:
1) le aree di guerra aumentassero di quasi il 50% in meno di due decenni.
2) il numero delle persone "economicamente inutili" diverrà pari a 2 miliardi e mezzo, dal miliardo e mezzo attuale entro due decenni, allo stesso modo aumenteranno le persone prive di accesso ad acqua potabile.
3) la forbice tra i più poveri e i più ricchi continua ad allargarsi.
4) la qualità della vita è peggiorata negli ultimi 20 anni su base costante, dopo essere salita ininterrottamente per la maggior parte del secolo.
A noi "piacerebbe" avere un mondo pacifico, senza sfruttamento, ma realisticamente vogliamo un mondo con un po' meno guerre, un po' meno sfruttamento, un po' meno povertà... anche perchè, in assenza, pensare che la nostra vita continuerà ad essere tranquilla è semplicemente un'utopia.
In bocca al lupo per l'esame.
Ovviamente non ho resistito :)
Ti ringrazio per la chiarificazione relativa allo scopo del movimento.
Ciao
In bocca al lupo per l'esame.
Crepi!
Originariamente inviato da prio
Risparmiati il viaggio per portarmi il noglobal. Un noglobal non mi rappresenta una cippa. Il fatto che si dica noglobal non mi rappresenta un'altra cippa. Il fatto che sia effettivamente un noglobal mi porta alla terza cippa e quindi vinci una bambolina.
Non sto dicendo che loro non siano noglobal, non sono proprio entrato nel merito della questione. Sto dicendo che e' sbagliato giudicare tuttii noglobal solo su quel campione. Come tu me ne porti uno di quelli io te ne porto uno che non indossa niente di griffato, non usa prodotti nestle' e manifesta pacificamente senza danneggiare/imbrattare/insultare niente e nessuno.
Come la mettiamo? La tua "rappresentanza" e' piu rappresentante della mia perche' la mia non ha un sito?
Uff... Così difficile da capire... il succo del discorso, per il quale ho postato quelle foto, è secondo me l'incoerenza da parte di alcuni che si ritengono no global e fanno parte del movimento, rendendolo poco credibile.
Ti butto li un altro esempio/provacazione:
E' risaputo che molti di questi personaggi che si dicono "noglobal" fanno uso di droghe leggere.
Su questo spero siate d'accordo.
Ora, si sa che il commercio con il commercio droga di campa la criminalità, ma molti dei suddetti personaggi fanno finta di non sapere che per fumarsi la loro bella "canna", nei paesi in cui viene prodotta la materia prima, molte coltivazioni di prodotti locali sono state "convertite" dalla criminalità locale in coltivazioni ad esempio di canapa indiana.
Ovviamente questo cosa porta? Sfruttamento, economia in crisi, sempre più miseria, guerre.
Eppure fanno finta di non sapere. Non ho mai sentito nessuno che emargini dal movimento questi personaggi.
Stasera leggo i commenti.
Ciao
Originariamente inviato da BeBrA
Uff... Così difficile da capire... il succo del discorso, per il quale ho postato quelle foto, è secondo me l'incoerenza da parte di alcuni che si ritengono no global e fanno parte del movimento, rendendolo poco credibile.
Ti butto li un altro esempio/provacazione:
E' risaputo che molti di questi personaggi che si dicono "noglobal" fanno uso di droghe leggere.
Su questo spero siate d'accordo.
Ora, si sa che il commercio con il commercio droga di campa la criminalità, ma molti dei suddetti personaggi fanno finta di non sapere che per fumarsi la loro bella "canna", nei paesi in cui viene prodotta la materia prima, molte coltivazioni di prodotti locali sono state "convertite" dalla criminalità locale in coltivazioni ad esempio di canapa indiana.
Ovviamente questo cosa porta? Sfruttamento, economia in crisi, sempre più miseria, guerre.
Eppure fanno finta di non sapere. Non ho mai sentito nessuno che emargini dal movimento questi personaggi.
Stasera leggo i commenti.
Ciao
Gia'. Il succo del discorso sta tutto nel "alcuni" che in questo post tu metti, contrariamente al tuo primo dove hai esordito con "Eccoli i no global".
Che poi alcuni discreditino molti per me non e' cosi assiomatico, ma se ai tuoi occhi e' cosi non so proprio che farci...
Originariamente inviato da BeBrA
Uff... Così difficile da capire... il succo del discorso, per il quale ho postato quelle foto, è secondo me l'incoerenza da parte di alcuni che si ritengono no global e fanno parte del movimento, rendendolo poco credibile.
Ti butto li un altro esempio/provacazione:
E' risaputo che molti di questi personaggi che si dicono "noglobal" fanno uso di droghe leggere.
Su questo spero siate d'accordo.
Ora, si sa che il commercio con il commercio droga di campa la criminalità, ma molti dei suddetti personaggi fanno finta di non sapere che per fumarsi la loro bella "canna", nei paesi in cui viene prodotta la materia prima, molte coltivazioni di prodotti locali sono state "convertite" dalla criminalità locale in coltivazioni ad esempio di canapa indiana.
Ovviamente questo cosa porta? Sfruttamento, economia in crisi, sempre più miseria, guerre.
Eppure fanno finta di non sapere. Non ho mai sentito nessuno che emargini dal movimento questi personaggi.
Stasera leggo i commenti.
Ciao
FILA A STUDIARE LAZZARONE!!!!!!
Nel caso in esame, temo tu stia semplificando parecchio.
Innanzitutto, la conversione a coltivazioni più redditizie ha la sua causa prima in due fattori, uno di vecchia data e uno più recente.
Il primo è il proibizionismo, indipendentemente da cosa se ne pensi, il dato di fatto è che le droghe hanno i prezzi che hanno (e quindi i margini di guadagno suddetti) perchè totalmente relegate nell'illegalità.
Il secondo è, e mi rendo conto che sembrerà ridicolo, il deprezzamento subito dal caffè negli ultimi dieci anni sui mercati mondiali. Deprezzamento dovuto alla geniale trovata dell'FMI che ha vincolato alcuni suoi programmi di finanziamento all'impegno di paesi beneficiari a diventare esportatori primari di caffè (attualmente, il secondo maggiore esportatore di caffè è il VIETNAM :eek: :eek: :eek: ). In dieci anni, così, i produttori di caffè si sono moltiplicati pur restando sostanzialmente invariata la domanda cosicchè quella che era una coltivazione in grado di garantire la sopravvivenza per migliaia di contadini sudamericani non lo è più stata, mentre altre migliaia di contadini africani e asiatici che si erano convertiti al caffè, hanno visto il prezzo del prodotto scendere a tal punto da non permettergli di far fronte ai debiti accumulati per cambiare coltura. I narcotrafficanti hanno avuto buon gioco ad approfittare della situazione.
(rapporti più dettagliati dovrebbero essere reperibili presso Oxfam e "NarcoMafie").
Ma venendo alla tua provocazione, legittima, vale però il discorso già fatto.
Molti aderenti al movimento, tra cui il sottoscritto, sono antiproibizionisti pur senza aver mai fatto uso di stupefacenti. D'altro canto l'antiproibizionismo NON E' uno dei temi portanti del movimento e il dibattito è tuttora aperto, con chi sostiene che, se a livello generale l'antiproibizionismo ha le sue motivazioni, esso comunque collide con l'esigenza di "sobrietà". Come già detto, il movimento non è una sorta di "monolito" ma una democrazia nella democrazia.
Per molti giovani o superficiali "no-global" è "la canna" in sè ad avere valore di rivolta. Coloro che fanno dell'antiproibizionismo una questione "etica", invece, molto spesso sono molto più coscienti e sono, parafrasando un vecchio slogan, "nè con lo stato nè con la mafia", privilegiando coltivazioni personali o consumi "legali" (gite all'estero e altro). Criticabili fino a che vuoi ma sicuramente coerenti.
Che posto a fare, mi godo cerbert e non consumo neanche i tasti.
:D
Originariamente inviato da cerbert
Uno degli altri motivi per cui il termine "No-global" NON PUO' assolutamente calzare al movimento dei Social Forum, è proprio il fatto che, con tutti i limiti di presa di coscienza, NESSUN aderente al SF ignora che persino le minime mutazioni culturali, sociali, civili in un'area del mondo comportano, nel mondo odierno, azioni e reazioni su tutta la superficie della terra, come cerchi d'acqua in uno stagno.
Paradossalmente, invece, molte persone avverse o sospettose nei confronti del movimento hanno convinzioni che sono DAVVERO "No-global", ovvero rifiutano l'esistenza del processo di interrelazioni.
Così, da frasi argomentate come la tua sulla necessaria "autodeterminazione" degli sfruttati, fino ad affermazioni semplicistiche come "aiutiamoli a casa loro" o vere e proprie "utopie" come "l'Europa di Shenghen", sono, a tutti gli effetti, costruzioni "no-global".
In realtà, oggi come oggi, sarebbe impossibile per gli sfruttati "sollevarsi" e ottenere autonomamente migliori condizioni di vita perchè, contrariamente a quanto poteva accadere, diciamo, nel 1700 essi si troveranno di fronte NON SOLO l'opposizione della locale "classe privilegiata" ma anche quella di tutti i privilegiati del mondo (io e te compresi) i quali, coscientemente o incoscientemente, non modificando nemmeno in minima misura le proprie abitudini al consumo, legittimeranno comportamenti predatori o repressivi.
Ovviamente, scendere in piazza non è la soluzione a questi problemi, è solo un modo per evidenziarli e cominciare un dibattito sulla loro soluzione.
Soluzione che dovrà passare, per forza, attraverso l'autocontrollo e la sobrietà, e che richiederà decenni e forse secoli nel tentativo di ridare agli oggetti materiali il loro valore economico reale e alle persone il loro valore umano. In conclusione, di giovani ancora con cellulare e Nike, alle manifestazioni ne vedrai ancora per anni, niente cambia dall'oggi al domani.
a leggere quello che scrivi, forse siamo tutti un pò no global :)
Originariamente inviato da cerbert
FILA A STUDIARE LAZZARONE!!!!!!
Nel caso in esame, temo tu stia semplificando parecchio.
Innanzitutto, la conversione a coltivazioni più redditizie ha la sua causa prima in due fattori, uno di vecchia data e uno più recente.
Il primo è il proibizionismo, indipendentemente da cosa se ne pensi, il dato di fatto è che le droghe hanno i prezzi che hanno (e quindi i margini di guadagno suddetti) perchè totalmente relegate nell'illegalità.
Il secondo è, e mi rendo conto che sembrerà ridicolo, il deprezzamento subito dal caffè negli ultimi dieci anni sui mercati mondiali. Deprezzamento dovuto alla geniale trovata dell'FMI che ha vincolato alcuni suoi programmi di finanziamento all'impegno di paesi beneficiari a diventare esportatori primari di caffè (attualmente, il secondo maggiore esportatore di caffè è il VIETNAM :eek: :eek: :eek: ). In dieci anni, così, i produttori di caffè si sono moltiplicati pur restando sostanzialmente invariata la domanda cosicchè quella che era una coltivazione in grado di garantire la sopravvivenza per migliaia di contadini sudamericani non lo è più stata, mentre altre migliaia di contadini africani e asiatici che si erano convertiti al caffè, hanno visto il prezzo del prodotto scendere a tal punto da non permettergli di far fronte ai debiti accumulati per cambiare coltura. I narcotrafficanti hanno avuto buon gioco ad approfittare della situazione.
(rapporti più dettagliati dovrebbero essere reperibili presso Oxfam e "NarcoMafie").
Ma venendo alla tua provocazione, legittima, vale però il discorso già fatto.
Molti aderenti al movimento, tra cui il sottoscritto, sono antiproibizionisti pur senza aver mai fatto uso di stupefacenti. D'altro canto l'antiproibizionismo NON E' uno dei temi portanti del movimento e il dibattito è tuttora aperto, con chi sostiene che, se a livello generale l'antiproibizionismo ha le sue motivazioni, esso comunque collide con l'esigenza di "sobrietà". Come già detto, il movimento non è una sorta di "monolito" ma una democrazia nella democrazia.
Per molti giovani o superficiali "no-global" è "la canna" in sè ad avere valore di rivolta. Coloro che fanno dell'antiproibizionismo una questione "etica", invece, molto spesso sono molto più coscienti e sono, parafrasando un vecchio slogan, "nè con lo stato nè con la mafia", privilegiando coltivazioni personali o consumi "legali" (gite all'estero e altro). Criticabili fino a che vuoi ma sicuramente coerenti.
Eccomi qua!
Beh, devo dire che è sempre difficile rispondere a cerbert, perchè sa motivare molto bene ciò che dice.
Sul fatto della coltivazione personale sono un po' perplesso però.
So che le piante possono raggiungere anche i 3-4 metri, quindi non credo siano molti quelli che si piantano una pianta di marijuana in giardino e quindi preferiscono andare a comprarla dagli spacciatori. Certo, questo non significa che nessuno la coltiva, ma credo che la maggior parte preferisca andarla a prendere, questo spiegherebbe anche il fatto che il mercato della droga non ha crisi.
Ciao
Originariamente inviato da BeBrA
Eccomi qua!
Beh, devo dire che è sempre difficile rispondere a cerbert, perchè sa motivare molto bene ciò che dice.
Sul fatto della coltivazione personale sono un po' perplesso però.
So che le piante possono raggiungere anche i 3-4 metri, quindi non credo siano molti quelli che si piantano una pianta di marijuana in giardino e quindi preferiscono andare a comprarla dagli spacciatori. Certo, questo non significa che nessuno la coltiva, ma credo che la maggior parte preferisca andarla a prendere, questo spiegherebbe anche il fatto che il mercato della droga non ha crisi.
Ciao
Come ho detto, il libero consumo non è uno dei temi fondanti del movimento. Anzi, alcune realtà fondatrici dei Social Forum NON condividono la battaglia anti-proibizionista e si impegnano a sconsigliare il consumo di droghe pesanti e leggere. Come nella democrazia reale, oltre agli impegni collettivi, ogni soggetto porta avanti i suoi impegni soggettivi.
Non starò a fare discorsi campati per aria, per cui il mantenimento del mercato degli stupefacenti, seppur illegale, permette la sopravvivenza di milioni di contadini... la crisi del caffè che ho accennato per sommi capi ha messo questa gente nelle grinfie di padroni che la cooperazione internazionale non potrà "sensibilizzare" come ha fatto con la Del Monte, e questo è un grosso problema.
Però, la prosperità di tale mercato dovrebbe anche fare riflettere sul fatto che l'approccio finora utilizzato, dallo spiegamento di ingenti forze di polizia fino ad armare come eserciti alcune polizie locali (Colombia), non ha influito minimamente su questo giro di affari. Gli scontri a fuoco, gli assalti ai "cartelli", forse migliaia di "cocaleros" (contadini) morti o dispersi, ettari incendiati e diserbati sono stati, per il mercato illegale della droga, come una goccia di disinfettante in un mare di melma (non volevo dire esattamente "melma" :D )
Concluso questo breve OT voglio però dirti che una provocazione ancora migliore nei confronti del movimento sarebbe stata notare che praticamente tutti gli aderenti (io compreso) comunicano i loro contenuti utilizzando terminali informatici i cui elementi sono quasi totalmente prodotti in paesi ad alto rischio di sfruttamento e con materiali rari al centro di alcune, sanguinose, guerre.
L'alternativa, però, sarebbe tacere e lasciare intoccate queste situazioni che esistono comunque.
Questo per dire che non è possibile agire in un mondo imperfetto senza infangarsi, ma restare lindi e passivi non è esattamente da uomini. La cosa migliore è agire con prudenza e pazienza, cercando di far sapere SEMPRE e a più gente possibile quello che stai facendo, perchè e cosa hai ottenuto... e con più sincerità possibile.
Originariamente inviato da cerbert
Non starò a fare discorsi campati per aria, per cui il mantenimento del mercato degli stupefacenti, seppur illegale, permette la sopravvivenza di milioni di contadini... la crisi del caffè che ho accennato per sommi capi ha messo questa gente nelle grinfie di padroni che la cooperazione internazionale non potrà "sensibilizzare" come ha fatto con la Del Monte, e questo è un grosso problema.
Però, la prosperità di tale mercato dovrebbe anche fare riflettere sul fatto che l'approccio finora utilizzato, dallo spiegamento di ingenti forze di polizia fino ad armare come eserciti alcune polizie locali (Colombia), non ha influito minimamente su questo giro di affari. Gli scontri a fuoco, gli assalti ai "cartelli", forse migliaia di "cocaleros" (contadini) morti o dispersi, ettari incendiati e diserbati sono stati, per il mercato illegale della droga, come una goccia di disinfettante in un mare di melma (non volevo dire esattamente "melma"
cosa c'entra tutto ciò con i no global ?
-kurgan-
28-08-2003, 21:14
uno spunto di riflessione: spesso chi è contro il movimento no global è pure a favore di leggi piu' restrittive per l'immigrazione. Non è un controsenso? non si vuole aiutare certa gente a casa loro e non si capisce che così sarà normale per loro tentare di emigrare in lidi migliori?
è ovvio che nessuno vuol morire di fame e che se si sfrutta un paese poi si provocheranno enormi flussi migratori verso i paesi piu' "fortunati".
Qual è la soluzione, vivere assediati alle spalle di altra gente o cercare di aiutarla a casa loro, rendendo inutile uno spostamento per cercare condizioni di vita migliori? di solito nessuno vuole emigrare, la gente si sposta solo se non ha altre possibilità..
alimatteo86
30-08-2003, 18:27
utopia: ecco la parola che riassume megli ocosa ne penso del movimento: sarebbe bello un mondo senza sfruttamenti, con la pace, con pari dignita, etc etc etc, ma purtroppo è un'utopia.
L'utopia è come l'orizzonte:
cammino 2 passi e si allontana di 2 passi.
cammino 10 passi e si allontana di10 passi.
L'orizzonte è irraggiungibile
E allora, a cosa serve l'utopia?
A questo serve, a continuare a camminare.
Eduardo galeano
:D :D :cool: :cool:
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