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View Full Version : Perché i social network non sono compatibili con le democrazie


Redazione di Hardware Upg
01-03-2025, 08:31
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/perche-i-social-network-non-sono-compatibili-con-le-democrazie_136084.html

L'influenza dei social network sulle dinamiche democratiche è oggetto di crescente dibattito. Il recente annullamento delle elezioni presidenziali in Romania, a seguito dell'ascesa di un candidato di estrema destra favorito da una massiccia campagna su TikTok, solleva interrogativi sulla compatibilità tra piattaforme digitali e processi democratici. Questo editoriale analizza come l'architettura dei social media possa minare i principi democratici e riflette sulle implicazioni del caso rumeno

Click sul link per visualizzare la notizia.

Hiei3600
01-03-2025, 08:51
La democrazia funziona solo fino a quando il tizio che non ci piace vince.

Inoltre: La democrazia funziona solo fino a quando non spunta un politico manipolatore e bugiardo, che imbroglia la gente... a differenza dei 'Nostri' politici che sono dei santi che non mentono né manipolano MAI.

Infine:La democrazia funziona solo fino a quando un politico viene appoggiato da una nazione che "Qualcuno" ha deciso che non va bene (es. La Russia) mentre se un politico viene appoggiato anche economicamente da un paese 'Approvato' (Tipo la Germania) allora va tutto bene, quello è ok.

Kuriosone
01-03-2025, 08:52
I Social sono tutti privati da multinazionali tenute al guisaglio dai soliti tre fondi d'investimento dietro i quali si nasconde un manipolo di "Eletti ed Illuminati" che dirigono o cercano di farlo per volere "Divino" gli esseri umani che da soli non ci riuscirebbero. Quando qualcuna di queste multinazionali vuole o cerca di togliersi il guisaglio bisogna intervenire esempio di Twitter comprata da Musk che cambiando nome e dirigenza interna intende andare in "Dissonanza" con la musica imposta da Costoro. Trump è dissonante, l'UE non lo è come l'Italia.Tutto questo è come una Chiesa, Religione imposta dall'alto che agisce tramite la paura (vi è sempre un nemico davanti a te), il controllo (la digitalizzazione di ogni bene materiale a cominciare dal denaro e finire alla tua localizzazione, il lavoro (tenerti sempre di più impegnato per avere il denaro digitalizzato per non dare il tempo per riflettere in modo critico. Quindi i social fanno quello che gli viene detto di fare niente di più come tutti quelli che hanno influenza sulle masse.

R@nda
01-03-2025, 08:52
Ma lassa sta va...

pachainti
01-03-2025, 08:58
La democrazia funziona solo fino a quando il tizio che non ci piace vince.

Inoltre: La democrazia funziona solo fino a quando non spunta un politico manipolatore e bugiardo, che imbroglia la gente... a differenza dei 'Nostri' politici che sono dei santi che non mentono né manipolano MAI.

Infine:La democrazia funziona solo fino a quando un politico viene appoggiato da una nozione che "Qualcuno" ha deciso che non va bene (es. La Russia) mentre se un politico viene appoggiato anche economicamente da un paese 'Approvato' (Tipo la Germania) allora va tutto bene, quello è ok.

Concordo.

"E' possibile avere il capitalismo della sorveglianza ed è possibile avere la democrazia, ma non è possibile sostenere entrambi." Shoshana Zuboff

Quello che fa ridere è che lo scoprono solo adesso, quando ne traevano vantaggio vincendo le elezioni, li difendevano.

idroCammello
01-03-2025, 09:08
l'unica cosa incompatibile con le democrazie è la democrazia

omerook
01-03-2025, 09:54
Il problema dei social è che sono sovranazionali e poco controllabili dal governo di turno.
Porelli sono smarriti era più facile quando bastava manipolare solo le tv e giornali nazionali, finirà che saranno obbligatati a bloccare i social per difendere la democrazia come farebbe una qualsiasi dittatura.:cry:

FAM
01-03-2025, 10:00
Curioso, nulla della moderazione di Facebook pilotata della CIA per conviverci che saremmo tutti morti di raffreddore.
Questo “articolo giornalistico” è gentilmente sponsorizzato da … ?

sbaffo
01-03-2025, 10:11
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/perche-i-social-network-non-sono-compatibili-con-le-democrazie_136084.html

non sono più la televisione o i giornali, ovvero dei media che in qualche modo possono essere "controllati" , a orientare il pensiero politico della maggior parte delle persone Detta così sembra abbastanza inquietante, sembra si auspichi il MinCulPop, il controllo dell'informazione da parte dei governi, tipico delle dittature.
Spero che il senso fosse l'altro, cioè che l'ordine dei giornalisti intervenga in caso di bufale evidenti, non che non ne passino anche in tv o sui giornali eh :ciapet: .
E non che non ci siano legioni di giornalisti schierati o lecchini... anzi la maggior parte.

Non ho seguito bene i fatti citati perciò non approfondisco, ma mi sembra che i commenti sotto siano abbastanza corretti parlando in generale.

@ Hwup
cos'è questa storia degli editoriali "politici"? non era vietato parlare di politica qui?
poi lasciare temi così delicati ai fratelli Grasso, che sanno a malapena l'italiano... :doh:
potevate farli fare all'IA, anzi qualcuno sospettava già da tempo che fossero dei robot :D
in effetti oggi neanche un errore di grammatica, IA ci cova :asd:
edit: un piccolo errore l'ho trovato (in rosso nel quote), allora esistono davvero :D

ah, dimenticavo, il mio avatar ringrazia quando vede queste notizie che parlano di lui :sofico:

s12a
01-03-2025, 10:23
Leggo fra i titoli della sezione news del forum, "Perché i social network non sono compatibili con le democrazie".

Primo pensiero: "ma vaffanculo, va".

Secondo: "ah, ma è un articolo di HWU?"

sbaffo
01-03-2025, 10:28
Leggo fra i titoli della sezione news del forum, "Perché i social network non sono compatibili con le democrazie".

Primo pensiero: "ma vaffanculo, va".

Secondo: "ah, ma è un articolo di HWU?"
E questo è il seguito dell'altra perla linkata all'inizio (sempre by Grasso) sui guru-tech che prima erano buoni e ora cattivi, da rabbrividire. :doh:

Douglas Mortimer
01-03-2025, 10:30
Questo articolo è la prova che la democrazia ha invece bisogno dei social network indipendenti dal governo e con libertà di espressione, non di editori controllati direttamente o indirettamente dai governi che manipolano le notizie.

Assurdo quanto scritto su Romania e soprattutto sulla frode del Russiagate, indagine partita a causa del dossier Steele, un falso commissionato da Hilary Clinton e DNC.
Per non parlare del caso laptop-Biden, censurato dai media tradizionali a pochi giorni dal voto 2020 e dal regime della censura social pre-Musk, su spinta di agenti federali che avevano canali diretti con i social media e che lo spacciarono come "propaganda russa" per poi ammettere dopo anni che era tutto vero.

sbaffo
01-03-2025, 10:42
Questo articolo è la prova che la democrazia ha invece bisogno dei social network indipendenti dal governo e con libertà di espressione, non di editori controllati direttamente o indirettamente dai governi che manipolano le notizie.

Assurdo quanto scritto su Romania e soprattutto sulla frode del Russiagate, indagine partita a causa del dossier Steele, un falso commissionato da Hilary Clinton e DNC.
Per non parlare del caso laptop-Biden, censurato dai media tradizionali a pochi giorni dal voto 2020 e dal regime della censura social pre-Musk, su spinta di agenti federali che avevano canali diretti con i social media e che lo spacciarono come "propaganda russa" per poi ammettere dopo anni che era tutto vero. Eh, ma lì avevano vinto i "buoni" quindi andava bene... :rolleyes:
ricordo uno scontro sul forum proprio sul fatto del biden Jr, tra me e non ricordo chi, avvenuto dopo che Zukkino aveva già ammesso tutto e se ne era pentito pubblicamente (ben prima della vittoria di trump con relativo appecoronamento per salvarsi le chiappe). :doh:
certa gente ha le fette di prosciutto sugli occhi, ma sono sempre gli altri ad essere complottisti/terrapiattisti/boomer/ecc... loro invece hanno in mano la Verità Rivelata (tm). :rolleyes:

ilariovs
01-03-2025, 10:43
Le "democrazie" sono incompatibili con i social perchè si è scambiata la libertà con l'anarchia.

Basta rendere i social responsabili civilmente e penalmente di quello che gira sulle piattaforme.
12h dopo non esisterebbe ne la disinformazione ne niente.

C'è una bufala che gira sei TU che hai il social che devi riuscire a fermarla oppure pagare lo scotto di essere il mezzo di propagazione di fakenews.

Non può esistere Democrazia SENZA RESPONSABILITÀ, troppo facile cosí.
Ognuno deve essere libero e responsabile di quello che dice. Nel bene e nel male ovviamente.

Douglas Mortimer
01-03-2025, 10:53
I regimi comunisti in Europa si definivano "democratici", controllavano l'informazione.
Anche per loro la libertà era incompatibile con la democrazia.

s0nnyd3marco
01-03-2025, 10:57
Le "democrazie" sono incompatibili con i social perchè si è scambiata la libertà con l'anarchia.

Basta rendere i social responsabili civilmente e penalmente di quello che gira sulle piattaforme.
12h dopo non esisterebbe ne la disinformazione ne niente.

C'è una bufala che gira sei TU che hai il social che devi riuscire a fermarla oppure pagare lo scotto di essere il mezzo di propagazione di fakenews.

Non può esistere Democrazia SENZA RESPONSABILITÀ, troppo facile cosí.
Ognuno deve essere libero e responsabile di quello che dice. Nel bene e nel male ovviamente.

E a chi diamo le chiavi della verita'? Chi decide cosa e' vero e cosa no? Il governo? Il social stesso? Qualche comitato di "saggi"?

sbaffo
01-03-2025, 11:02
E a chi diamo le chiavi della verita'? Chi decide cosa e' vero e cosa no? Il governo? Il social stesso? Qualche comitato di "saggi"? infatti...
in Usa decide Trump coi suoi folli decreti esecutivi :D

visto quanto poco ci vuole a passare da una parte all'altra?

in europa ci sarebbe il DSA, ma...

ilariovs, resta a sparere c..ate sulle ev, che è già abbastanza. :rolleyes:

ilariovs
01-03-2025, 11:19
E a chi diamo le chiavi della verita'? Chi decide cosa e' vero e cosa no? Il governo? Il social stesso? Qualche comitato di "saggi"?

Esattamente a chi la ha oggi, ossia A TUTTI.

Solo che NON è a gratis come oggi, tu vuoi affermare una cosa? Devi essere in grado di dimostrarlo.
Se invece non lo puoi dimostrare devi essere pronto a pagarne lo scotto.

ilariovs
01-03-2025, 11:21
infatti...
in Usa decide Trump coi suoi folli decreti esecutivi :D

visto quanto poco ci vuole a passare da una parte all'altra?

in europa ci sarebbe il DSA, ma...

ilariovs, resta a sparere c..ate sulle ev, che è già abbastanza. :rolleyes:

Hai paura che ti rubo il primato?

Stai tranquillo anche con un bottiglia di techila non potrei.

La classe è classe.

medicina
01-03-2025, 11:33
I social network, in teoria, potrebbero funzionare bene nel trovare e mettere i contatto fra di loro le persone, il problema nasce quando i loro algoritmi scelgono a cosa dare visibilità e a cosa non darla.

È qui che sorgono i problemi, perché il loro sistema è rudimentale e rileva l'interesse che c'è attorno al contenuto solo in base ad alcune reazioni dell'utente, senza interpretarle se positive o negative.

Qualcuno s'inventa una balla, scegliete voi l'argomento, una delle solite cose provocatorie, fa il suo post con tanto d'immagine e dei titoli messi ben in evidenza. Cosa succede? Inizia a girare, la balla occuperà buona parte dello schermo del cellulare, riceverà delle reazioni come "mi piace" o "risate", commenti di approvazione, commenti di gente arrabbiata per la castroneria scritta, e gente che commenta rettificando la notizia.

Ogni singola reazione al post, anche beffardamente quel commento che perfettamente rettifica la balla, è capace d'aumentarne la sua visibilità. Per esempio, chi ha commentato, la manderà nei feed di una parte della gente che lo segue (e può essere chiunque, sia preparati sia impreparati ad affrontare quell'argomento), contribuendo anche a darne, secondo il loro disinteressato algoritmo, più importanza in generale.

Quindi ci sarà una reazione a catena, la balla avrà massima visibilità perché molto appariscente, i commenti avranno molta meno visibilità, possono venire nascosti perché "non pertinenti" e il social network sceglie - ovviamente arbitrariamente e male - anche l'ordine in cui vengono visualizzati.

Grazie a questi e altri difetti di siti come Facebook le estreme destre nel mondo si stanno scatenando.

WarDuck
01-03-2025, 11:47
Quindi ha ragione il vice-presidente USA Vance: se basta un manipolo di influencer per alterare la democrazia vuol dire che le nostre democrazie non sono così forti.

Questo è dovuto a diverse cause: in primis l'*enorme* responsabilità degli altri media, tradizionali e non, che non solo hanno perso qualità rincorrendo fondamentalmente gossip della durata di un gatto in tangenziale, ma sono fondamentalmente *collusi* con il potere.

L'abbiamo visto durante il COVID come "l'informazione seria e affidabile" ha trattato il tema, ovvero con la paura e il terrorismo psicologico.

La seconda causa è colpa di uno Stato che, attraverso la scuola pubblica, non sa educare i propri cittadini. Se penso all'Italia, è grasso che cola se si fa rispettare qualche regola che fosse una.

I social per me andrebbero chiusi più che altro perché sottraggono tempo ed energie agli esseri umani, di tutte le età.

rattopazzo
01-03-2025, 11:49
Si vede che si sono accorti che con i social gli sfuggono di mano i candidati politici, visto che prima con solo l'ausilio delle TV o dei giornali controllati dal potere stesso di fatto potevano far vincere chiunque volevano o perlomeno offrire una apparente scelta di facciata che alla fin fine si rivelava praticamente la stessa cosa.
Quindi altro che i social non sono compatibili con la democrazia, lo sono sin troppo, per questo danno fastidio.

Larsen
01-03-2025, 11:50
mentre invece articoli su "autorevoli testate" non sono pericolosi quanto i social giusto?
i social al momento sono l'unico strumento che fa da contraltare alla narrativa imposta sui media "ufficiali", e' ovvio che non piacciano, perche' notizie che girano liberamente, direttamente dalle fonti, a parte rendere inutile il lavoro di certi scribacchini, mette in crisi la narrativa ufficiale.
ma non ha nulla a che fare con un "pericolo democratico", piuttosto con un "non possiamo controllarli", ed ecco la crisi isterica a bruxelles.

Doraneko
01-03-2025, 11:53
La democrazia funziona solo fino a quando il tizio che non ci piace vince.

Inoltre: La democrazia funziona solo fino a quando non spunta un politico manipolatore e bugiardo, che imbroglia la gente... a differenza dei 'Nostri' politici che sono dei santi che non mentono né manipolano MAI.

Infine:La democrazia funziona solo fino a quando un politico viene appoggiato da una nazione che "Qualcuno" ha deciso che non va bene (es. La Russia) mentre se un politico viene appoggiato anche economicamente da un paese 'Approvato' (Tipo la Germania) allora va tutto bene, quello è ok.

Concordo su tutto.
Anche il sistema elettorale americano era da cambiare dopo il risultato del 2016, dopo quello del 2020 invece è tornato ad andare bene :asd:

Doraneko
01-03-2025, 11:54
mentre invece articoli su "autorevoli testate" non sono pericolosi quanto i social giusto?
i social al momento sono l'unico strumento che fa da contraltare alla narrativa imposta sui media "ufficiali", e' ovvio che non piacciano, perche' notizie che girano liberamente, direttamente dalle fonti, a parte rendere inutile il lavoro di certi scribacchini, mette in crisi la narrativa ufficiale.
ma non ha nulla a che fare con un "pericolo democratico", piuttosto con un "non possiamo controllarli", ed ecco la crisi isterica a bruxelles.

Giusto. È vero che sui social gira un sacco di disinformazione ma è il prezzo da pagare per la libertà.

Doraneko
01-03-2025, 11:56
I social non sono compatibili con la democrazia ma nulla sa di democrazia come delle elezioni annullate

Kyo72
01-03-2025, 12:19
Ma guarda un po' che coincidenza: ora che Facebook ha tolto il fact checking adesso e' un pericolo della democrazia...e' davvero una strana coincidenza, ma forse mi sbaglio io???

tommy781
01-03-2025, 12:46
È triste notare come certe domande sorgono quando il sistema si accorge che a vincere sono gli altri. Non è un caso se ci si poe certe domande qua do a vincere sono le destre mentre quando vincevano le sinistre i social non erano accusati di manipolare l' opinione pubblica. Anche se la cosa può dare fastidio a qualcuno democrazia vuole dire accettazione del volere popolare, qualsiasi colore esso abbia.

Hiei3600
01-03-2025, 12:47
Ho avuto un'idea geniale

La prossima volta che c'è un candidato che io (Facciamo finta che sono la Russia), non voglio che vinca, lo supporterò con tanta propaganda sui social network, e farò in modo di dire un sacco di falsità in suo supporto -- così se questo candidato che ricordo ancora - non voglio che vinca - dovesse vincere, dovranno cancellare e ripetere le elezioni, fino a quando non vince quello che volevo che vincesse o chiudono i social media del loro paese in nome della democrazia...

Vado subito a dirlo a Putin ora </s> :mc:

medicina
01-03-2025, 12:57
Ma guarda un po' che coincidenza: ora che Facebook ha tolto il fact checking adesso e' un pericolo della democrazia...e' davvero una strana coincidenza, ma forse mi sbaglio io???

Se ne parla da anni. Il fact checking era solo una pezza tardiva e inefficace di fronte a un oceano di disinformazione praticamente mai realmente contrastato.

Come anche il sistema che hanno di moderazione, praticamente di facciata e inesistente, o addirittura capace di prendersela con la parte sbagliata, solo perché segnalata in maniera organizzata.

Siamo abituati ad accogliere a braccia aperte le innovazioni informatiche, ma qui di sofisticato c'è davvero poco: sono meccanismi rudimentali che fanno danni.

blackshard
01-03-2025, 13:12
mentre invece articoli su "autorevoli testate" non sono pericolosi quanto i social giusto?
i social al momento sono l'unico strumento che fa da contraltare alla narrativa imposta sui media "ufficiali", e' ovvio che non piacciano, perche' notizie che girano liberamente, direttamente dalle fonti, a parte rendere inutile il lavoro di certi scribacchini, mette in crisi la narrativa ufficiale.
ma non ha nulla a che fare con un "pericolo democratico", piuttosto con un "non possiamo controllarli", ed ecco la crisi isterica a bruxelles.

Non sono notizie, sono menzogne che girano liberamente. Ed è per questo che sono un pericolo.

La testata diventa autorevole se quello che dice è corrispondente a verità ed è verificabile. Nella sostanza: un fatto. Sui social, qualsiasi minchione può dire quello che vuole, e la cosa importante è quanto sia convincente, non quanto sia corrispondente al vero.

In un mondo ideale, ogni cittadino sarebbe in grado di discernere fra finzione e realtà grazie alla sua opinione critica; tuttavia nel mondo degli uomini ciò che ognuno vuole sentir dire è quello che gli è più gradito e che, fondamentalmente, lo deresponsabilizza.

Unknown84
01-03-2025, 13:14
i social al momento sono l'unico strumento che fa da contraltare alla narrativa imposta sui media "ufficiali"

E questo è un problema di una gravità inaudita.

L'architettura dei social media non permette alcuna contro-narrazione ed il corto circuito attuale non è risolvibile all'interno dei social media attualmente esistenti.

Come già detto da altri, il problema c'era anche prima, adesso è solo più visibile.

Il mondo è cambiato ed indietro non si tornerà.

Unax
01-03-2025, 13:17
la realtà è che sono gli essere umani ad essere non compatibili con la democrazia :D

blackshard
01-03-2025, 13:17
Ho avuto un'idea geniale

La prossima volta che c'è un candidato che io (Facciamo finta che sono la Russia), non voglio che vinca, lo supporterò con tanta propaganda sui social network, e farò in modo di dire un sacco di falsità in suo supporto -- così se questo candidato che ricordo ancora - non voglio che vinca - dovesse vincere, dovranno cancellare e ripetere le elezioni, fino a quando non vince quello che volevo che vincesse o chiudono i social media del loro paese in nome della democrazia...

Vado subito a dirlo a Putin ora </s> :mc:

Questa sega mentale non ha alcuna utilità per il manipolatore: ammesso che accadesse una roba del genere, ed otterresti di annullare elezioni, chiudere social network, e ripeterle, in base a cosa ne gioveresti? Nella successiva tornata elettorale avresti uno strumento di propaganda in meno per i tuoi scopi.

Informative
01-03-2025, 13:29
Perle censorie.

Unknown84
01-03-2025, 13:33
Non sono notizie, sono menzogne che girano liberamente. Ed è per questo che sono un pericolo.

La testata diventa autorevole se quello che dice è corrispondente a verità ed è verificabile. Nella sostanza: un fatto. Sui social, qualsiasi minchione può dire quello che vuole, e la cosa importante è quanto sia convincente, non quanto sia corrispondente al vero.

Il punto fondamentale è capire come rapportarsi ai social media.

Chi resta sui social media dà per scontato che esista la possibilità di portare avanti un pensiero critico all'interno di quelle stesse piattaforme, quando la possibilità di creare una sorta di "opposizione" su quel terreno è, a mio avviso, inesistente.

Hiei3600
01-03-2025, 13:56
Questa sega mentale non ha alcuna utilità per il manipolatore: ammesso che accadesse una roba del genere, ed otterresti di annullare elezioni, chiudere social network, e ripeterle, in base a cosa ne gioveresti? Nella successiva tornata elettorale avresti uno strumento di propaganda in meno per i tuoi scopi.

Se non riuscissi a far vincere chi vorrei con questa "roba del genere" sono sicuro che causerei un bel pò di de-stabilizzazione in quel paese, che tornerebbe a mio vantaggio in successivi "Infiltraggi" più espliciti nella loro politica.

blackshard
01-03-2025, 13:56
Il punto fondamentale è capire come rapportarsi ai social media.

Chi resta sui social media dà per scontato che esista la possibilità di portare avanti un pensiero critico all'interno di quelle stesse piattaforme, quando la possibilità di creare una sorta di "opposizione" su quel terreno è, a mio avviso, inesistente.

Chiaramente l'assenza di moderazione è un tema, ma il punto è che i social network non hanno lo scopo di informare, hanno lo scopo di massimizzare i profitti per i soci del consiglio di amministrazione.

Gli algoritmi hanno lo scopo di massimizzare i profitti e non fanno distinzione fra informazione e disinformazione; perdipiù puoi pagare e immettere tutta la disinformazione che vuoi, gli algoritmi faranno il resto e le menzogne circoleranno libere.

Non è un caso che Trump si è fondato il suo social network per veicolare tutte le menzogne che vuole e Musk si è comprato Twitter per fare altrettanto: sono investimenti volti a far trarre, in ultimo, profitto ai loro soci.

In una democrazia idealmente sana e compiuta non c'è spazio per i social per veicolare le informazioni e le "versioni alternative": il ruolo dell'informazione è demandato ai giornali e al giornalismo e i tre poteri civili a parlamento, magistratura e forze dell'ordine. Nelle democrazie concrete questi poteri si intersecano, e più si intersecano e peggio è, ma volenti o nolenti la democrazia è lo stato dell'arte delle forme di governo che abbiamo oggi sulla faccia della terra, ce l'abbiamo noi e pochi altri, e ce la stiamo giocando a carte con il diavolo.

blackshard
01-03-2025, 13:57
Se non riuscissi a far vincere chi vorrei con questa "roba del genere" sono sicuro che causerei un bel pò di de-stabilizzazione in quel paese, che tornerebbe a mio vantaggio in successivi "Infiltraggi" più espliciti nella loro politica.

Sisi, come no; scrivici un libro, forse diventi famoso come Orwell

Hiei3600
01-03-2025, 14:03
Sisi, come no; scrivici un libro, forse diventi famoso come Orwell

Classica risposta di chi non sa contro ribattere ma è troppo egocentrico per concedere una virgola di riconoscimento all'altra persona.

Unknown84
01-03-2025, 14:12
Chiaramente l'assenza di moderazione è un tema, ma il punto è che i social network non hanno lo scopo di informare, hanno lo scopo di massimizzare i profitti per i soci del consiglio di amministrazione.

Gli algoritmi hanno lo scopo di massimizzare i profitti e non fanno distinzione fra informazione e disinformazione; perdipiù puoi pagare e immettere tutta la disinformazione che vuoi, gli algoritmi faranno il resto e le menzogne circoleranno libere.

Non è un caso che Trump si è fondato il suo social network per veicolare tutte le menzogne che vuole e Musk si è comprato Twitter per fare altrettanto: sono investimenti volti a far trarre, in ultimo, profitto ai loro soci.

In una democrazia idealmente sana e compiuta non c'è spazio per i social per veicolare le informazioni e le "versioni alternative": il ruolo dell'informazione è demandato ai giornali e al giornalismo e i tre poteri civili a parlamento, magistratura e forze dell'ordine. Nelle democrazie concrete questi poteri si intersecano, e più si intersecano e peggio è, ma volenti o nolenti la democrazia è lo stato dell'arte delle forme di governo che abbiamo oggi sulla faccia della terra, ce l'abbiamo noi e pochi altri, e ce la stiamo giocando a carte con il diavolo.

Però non scordiamoci di quello che una volta era internet, non dico che fosse uno strumento che portasse a chissà quali possibilità, ma di certo non c'era l'appiattimento che c'è oggi a causa dei social media.

Quindi mi chiedo, visto che la situazione è mutata, come si può risolvere questo problema dall'interno?

Non si può continuare ad agire come se nulla fosse cambiato, accettando i social come strumento per veicolare una potenziale contro-narrazione.

La battaglia, su quel terreno, è persa in partenza.

azi_muth
01-03-2025, 14:17
La democrazia funziona solo fino a quando il tizio che non ci piace vince.

Inoltre: La democrazia funziona solo fino a quando non spunta un politico manipolatore e bugiardo, che imbroglia la gente... a differenza dei 'Nostri' politici che sono dei santi che non mentono né manipolano MAI.

Infine:La democrazia funziona solo fino a quando un politico viene appoggiato da una nazione che "Qualcuno" ha deciso che non va bene (es. La Russia) mentre se un politico viene appoggiato anche economicamente da un paese 'Approvato' (Tipo la Germania) allora va tutto bene, quello è ok.

In un sistema democratico, nessuna influenza esterna dovrebbe essere tollerata. Ma anche tra le influenze ci sono delle belle differenze: il commento o l'invito di un rappresentante di uno stato estero a votare per una certa parte può essere derubricato a uno sgarbo istituzionale.
Il finanziamento attivo di una campagna elettorale messa su con mezzi opachi, o con la volontà specifica di mettere in carica qualcuno che è comodo a un paese magari ostile, è un'altra cosa.

La democrazia richiede un minimo di cultura per funzionare efficacemente, poiché si basa sulla partecipazione informata dei cittadini e sulla loro capacità di prendere decisioni razionali e consapevoli.

Ma questa cultura minima non esiste, a cominciare dalla comprensione di molti "cittadini" di cosa sia una democrazia e perchè vada difesa.

azi_muth
01-03-2025, 14:27
mentre invece articoli su "autorevoli testate" non sono pericolosi quanto i social giusto?
i social al momento sono l'unico strumento che fa da contraltare alla narrativa imposta sui media "ufficiali", e' ovvio che non piacciano, perche' notizie che girano liberamente, direttamente dalle fonti, a parte rendere inutile il lavoro di certi scribacchini, mette in crisi la narrativa ufficiale.
ma non ha nulla a che fare con un "pericolo democratico", piuttosto con un "non possiamo controllarli", ed ecco la crisi isterica a bruxelles.

Questo discorso nasce da un presupposto errato, ovvero che le testate autorevoli dicano sempre bugie, mentre sui social si dica sempre la verità. Questo nasce dal bias di sentirsi un outsider rispetto alla società di cui fa parte.

In realtà le cose sono più complesse, anche perchè tra verità e falsità ci sono molte sfumature. Poi bisognarebbe distiguere tra fatti e opinioni. Si puo' essere fortemente orientati, ma riportare un fatto fedelmente.

A me sembra che il problema maggiore sia l'incapacità di far fronte al sovraccarico informativo a cui i social e i media tradizionali sottopongono i cittadini, che non hanno la preparazione culturale per distinguere cosa sia vero da ciò che è falso. La maggior parte della gente alla fine non si basa su una lettura della realtà, perchè non la conosce, ma va a sentimento.

Essere critici e verificare le informazioni è un lavoro estremamente faticoso.

Per qualsiasi ragione ti senti un reietto della società? Allora quello che pensi sia controcultura dice sempre la verità. E lo accetti in modo acritico, perchè è la TUA parte a dirlo.

Gnubbolo
01-03-2025, 14:32
boicottare i social media è anche una subdola forma di antisemitismo perchè gli owner sono tutti di famiglia ebraica.

google (youtube) è di larry page e sergey brin, ebrei. il presidente che li rappresenta è ruth porat, ebrea.
meta (fl, instagram etc ) è di zuckerberg.
discord è di jason citron, ebreo askenazita.
mastodon è di eugen rochko, nato a mosca in una famiglia ebraica.

poi ci sono bluesky del cattolico jack dorsey e X del protestante/positivista musk che rappresentano una devianza nel sistema.
il social di trump è più un sistema di chat interna al movimento maga che un vero social.

Gnubbolo
01-03-2025, 14:43
cittadini, che non hanno la preparazione culturale per distinguere cosa sia vero da ciò che è falso.
questo è vero, su un articolo di spalla sul corriere si chiudeva una tirata contro Vance dicendo che sta chiudendo le università. casomai fosse vero, e non lo è, sarebbe stato più corretto parlare di facoltà o corsi e non di università.
la cosa che fa scalpore è il fatto inesistente e l'alterazione del fatto reale che fu invece l'inclusione di alcuni parametri nelle università più prestigiose che portarono alla chiusura di corsi di filosofia e alla rimozione dalle biblioteche scolastiche di classici greci e latini.
https://odi.princeton.edu/
https://www.bbc.com/news/world-us-canada-57908808
questi sono link del 2018, la questione andò avanti fino allo stop causato dalle proteste antisemite dello scorso anno e la rimozione di alcuni rettori troppo ideologizzati.

quindi perchè si scrivono delle minchiate sui giornali mainstream ? non sono fake news che dirigono la narrazione sempre verso una strada tossica ?

pachainti
01-03-2025, 14:47
E a chi diamo le chiavi della verita'? Chi decide cosa e' vero e cosa no? Il governo? Il social stesso? Qualche comitato di "saggi"?

Tranquillo in UE c'è il DSA (https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9765212), una sorta di versione moderna del ministero della verità di 1984 di Orwell.

azi_muth
01-03-2025, 14:49
Detta così sembra abbastanza inquietante, sembra si auspichi il MinCulPop, il controllo dell'informazione da parte dei governi, tipico delle dittature.
Spero che il senso fosse l'altro, cioè che l'ordine dei giornalisti intervenga in caso di bufale evidenti, non che non ne passino anche in tv o sui giornali eh :ciapet: .
E non che non ci siano legioni di giornalisti schierati o lecchini... anzi la maggior parte.

Non ho seguito bene i fatti citati perciò non approfondisco, ma mi sembra che i commenti sotto siano abbastanza corretti parlando in generale.


Il problema è che le autocrazie possono prendere il potere democraticamente.
L'imbianchino con i baffetti fece un utilizzo molto pressante di fake per salire al potere.

D'altro canto Karl Popper aveva inquadrato la questione nel paradosso della tolleranza:"Non si può essere tolleranti con gli intolleranti".
Se una società tollerante estende la sua tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, senza difendersi contro di loro, allora la tolleranza stessa sarà distrutta. In altre parole, per preservare una società tollerante, è necessario essere intolleranti nei confronti dell'intolleranza.

Quando si parla di democrazia e dittatura forse bisognerebbe anche ricordarsi che è un errore appiattire la democrazia sono sull'espressione dei diritti in modo assoluto, perchò ricordo che anche in democrazie perfettamente funzionanti nessun diritto lo è.

Questa richiesta di diritti illimitati è un classico argomento di chi poi tanto democratico non è.

La democrazia si basa principalmente sulla limitazione e separazione dei poteri e i diritti possono essere limita se confliggono con altri diritti fondamentali o interessi generali.
Basta aprire un codice civile o anche la costituzione per capire che è così.


es. Art 42


La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati.

La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti [cfr. artt. 44, 47 c. 2].

La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale.

La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità.

Unknown84
01-03-2025, 14:51
Io penso che bisognerebbe sempre ricordarsi che qualsiasi tentativo di comprensione del mondo sarà sempre vano.

E questo credo che valga per ogni persona e per ogni cultura.

azi_muth
01-03-2025, 15:06
Si vede che si sono accorti che con i social gli sfuggono di mano i candidati politici, visto che prima con solo l'ausilio delle TV o dei giornali controllati dal potere stesso di fatto potevano far vincere chiunque volevano o perlomeno offrire una apparente scelta di facciata che alla fin fine si rivelava praticamente la stessa cosa.
Quindi altro che i social non sono compatibili con la democrazia, lo sono sin troppo, per questo danno fastidio.

Come se la politica non utilizzasse i social e non cavalchi o fabbrichi i trend :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

schwalbe
01-03-2025, 15:10
Grazie a questi e altri difetti di siti come Facebook le estreme destre nel mondo si stanno scatenando.
Uguale uguale alle sinistre!


Se ne parla da anni. Il fact checking era solo una pezza tardiva e inefficace di fronte a un oceano di disinformazione praticamente mai realmente contrastato.

FC introdotto per tappare la bocca a Trump e altri non allineati al LORO pensiero.
Siccome è andata male, adesso tolto per saltar sul carro del vincitore.

Non è un caso che Trump si è fondato il suo social network per veicolare tutte le menzogne che vuole e Musk si è comprato Twitter per fare altrettanto: sono investimenti volti a far trarre, in ultimo, profitto ai loro soci.

Mi risulta fosse stato bannato per far veicolare le menzogne di una parte sola, e per "autodifesa" si è fatto il social.

Il problema è che c'è una parte che vuol comandare con le proprie menzogne, e gli altri non hanno nessun diritto a esprimere altro parere in contrasto al loro, menzogne o verità che fossero.

azi_muth
01-03-2025, 15:18
quindi perchè si scrivono delle minchiate sui giornali mainstream ? non sono fake news che dirigono la narrazione sempre verso una strada tossica ?

Perchè vendono e perchè non c'è più un pubblico che è in grado di riconoscere le balle

La cosa abbastanza stupefacente è che non si riconosca che comunque sui giornali almeno esiste una attribuzione a chi scrive una scemenza. Sai dire chi è bugiardo patologico e chi no. Sai qual'è l'orientamento di una testata.

Non capisco invece da dove arrivi invece questa fiducia assoluta sui social su informazioni che non hanno un volto, una autore, una fonte. I giornali almeno li puoi evitare, mentre le informazioni spinte dagli algoritmi no, perchè ti saltano in bacheca anche se non vuoi e questo è un problema perchè sono in grado non solo di preferire certe lettura, ma anche di mettere nell'agenda pubblica, e quindi in quella politica alcune questioni ed altre no.
Francamente li trovo molto più tossici e pericolosi.

Doraneko
01-03-2025, 15:20
In un sistema democratico, nessuna influenza esterna dovrebbe essere tollerata. Ma anche tra le influenze ci sono delle belle differenze: il commento o l'invito di un rappresentante di uno stato estero a votare per una certa parte può essere derubricato a uno sgarbo istituzionale.
Il finanziamento attivo di una campagna elettorale messa su con mezzi opachi, o con la volontà specifica di mettere in carica qualcuno che è comodo a un paese magari ostile, è un'altra cosa.

La democrazia richiede un minimo di cultura per funzionare efficacemente, poiché si basa sulla partecipazione informata dei cittadini e sulla loro capacità di prendere decisioni razionali e consapevoli.

Ma questa cultura minima non esiste, a cominciare dalla comprensione di molti "cittadini" di cosa sia una democrazia e perchè vada difesa.

Come è già stato detto, dipende sempre da chi vince/perde/piace/non piace.
L'Unione Sovietica ha dato soldi per decenni al PCI e dava indicazioni su quali dovevano essere i programmi di storia che si insegnavano a scuola, vedi infatti che fino ad anni 90 inoltrati non si sapeva nulla di foibe, di gulag o di Holodomor. La Russia ha iniziato ad essere un problema quando le presunte ingerenze hanno iniziato a favorire la parte politica opposta...

azi_muth
01-03-2025, 15:27
Come è già stato detto, dipende sempre da chi vince/perde/piace/non piace.
L'Unione Sovietica ha dato soldi per decenni al PCI e dava indicazioni su quali dovevano essere i programmi di storia che si insegnavano a scuola, vedi infatti che fino ad anni 90 inoltrati non si sapeva nulla di foibe, di gulag o di Holodomor. La Russia ha iniziato ad essere un problema quando le presunte ingerenze hanno iniziato a favorire la parte politica opposta...

Non cambia il discorso.
Come ho detto in una democrazia queste ingerenze non devono esserci.

Non fa testo la situazione di un paese sconfitto, l'Italia, al centro tra manovre geopolitiche di grandi potenze.

La Russia è un problema perchè ti ha riportato la politica imperiale in casa.
Se uno non lo capisce dovrebbe aprire qualche libro di storia.

Doraneko
01-03-2025, 15:34
Uguale uguale alle sinistre!




FC introdotto per tappare la bocca a Trump e altri non allineati al LORO pensiero.
Siccome è andata male, adesso tolto per saltar sul carro del vincitore.



Mi risulta fosse stato bannato per far veicolare le menzogne di una parte sola, e per "autodifesa" si è fatto il social.

Il problema è che c'è una parte che vuol comandare con le proprie menzogne, e gli altri non hanno nessun diritto a esprimere altro parere in contrasto al loro, menzogne o verità che fossero.

Più che altro è saltato fuori che la stragrande maggioranza dei fact checkers erano collegati in qualche modo ai dem.

Doraneko
01-03-2025, 15:39
Non cambia il discorso.
Come ho detto in una democrazia queste ingerenze non devono esserci.

Non fa testo la situazione di un paese sconfitto, l'Italia, al centro tra manovre geopolitiche di grandi potenze.

Quando smetteremo di essere "paese sconfitto"? È una cosa che non sta in piedi comunque.


La Russia è un problema perchè ti ha riportato la politica imperiale in casa.
Se uno non lo capisce dovrebbe aprire qualche libro di storia.

I libri filo-sovietici che dicevo prima immagino :asd:

azi_muth
01-03-2025, 15:42
Quando smetteremo di essere "paese sconfitto"? È una cosa che non sta in piedi comunque.


Sta in piedi benissimo visto il contesto.
C'erano forze che spingevano in direzioni diverse.


I libri filo-sovietici che dicevo prima immagino :asd:

Ecco questo non c'entra un fava.
E' un po' come scrivere che la preistoria è nei libri filo-sovietici.

Unknown84
01-03-2025, 15:50
I mass media tradizionali subiscono anch'essi l'influenza dell'universo dei social media, è innegabile che ci sia stato un notevole peggioramento dell'offerta nell'ultimo decennio.

Dinnanzi alla situazione in cui ci troviamo però non resta altro da fare che difendere questi mezzi, perchè aldilà delle posizioni personali, giornali, radio e televisioni sono ancora anni luce avanti rispetto a qualsiasi contenuto proposto sui social media.

Televisioni, radio, riviste e quotidiani permettono di uscire dalla bolla in cui ogni utente vuole trincerarsi, garantendo la possibilità di avere accesso ad un'informazione che non arrivi solo e soltanto al singolo individuo, ma ad una platea ampia e composita... condizione primaria alla base di qualsiasi possibilità di interazione e condivisione.

Quanto al pensiero critico: questo necessità di tempo, sottrarsi al bombardamento incessante è forse l'unica possibilità di recuperare quella lentezza da cui può scaturire anche solo un qualcosa capace di arginare questa deriva.

Lustralis
01-03-2025, 16:32
Articolo FARNETICANTE di pura propaganda dem basata su una base di falsità assolute. Mi stupisco di Hardware Upgrade, caduto così in basso.
Attaccare la libertà di opinione, la libertà della comunicazione sui social che spesso sono i soli veicoli di vera informazione, come per i fatti di Gaza. Ma scherziamo?
Qui non si parla di opinioni che violano le leggi come il razzismo, ma di essere pro o contro la Russia, quello è l'unico problema che realmente si pone il propagandista autore dell'editoriale.
Putin è stato eletto democraticamente, i sondaggi un anno prima avevano predetto il gradimento all'80% del presidente dal Levada Center, istituto riconosciuto a livello internazionale. I seggi sono stati seguiti in streaming da varie città. Nessuno PUO' AFFERMARE CON PROVE che la Russia non sia una federazione democratica, è l'esatto contrario, non è una colonia degli oligarchi che finanziano genocidi, stermini e terroristi veri come Al-Jolani (che massacrava SOLO civili), altro che libici...
Annullare delle elezioni perché non piace il candidato E' GRAVISSIMO, questa non è democrazia, una vera Europa avrebbe buttato fuori la Romania dell'Unione, avremmo interrotto i rapporti commerciali, altro che attaccare i social.
Se le destre avanzano è perché i social-democratici sono MOLTO peggio, perché non lasciano scelta. Questa europa è arrivata a cacciare i russi, a togliere loro persino il diritto di parola, di partecipare negli sport, di suonare, VOI DEM AVETE SEQUESTRATO I CONTI CORRENTI di giornalisti non allineati, MA DI CHE PARLIAMO?
Se la gente non vota con percentuali russe, non è perché c'è democrazia, è perché non ci sentiamo rappresentati da voi guerrafondai, che per costituzione non dovrebbero MAI chiudere le porte al dialogo e ai negoziati, che possono anche fallire, ma i tentativi vanno sempre fatti, E NON SONO STATI FATTI.
Il candidato rumeno Georgescu è stato fatto fuori perché aveva posizioni filo-russe, non perché fosse estremista. L'estremismo viene tirato fuori ogni volta che viene definito qualcuno che non accetta i diktat dei social-dem, che sono criminali autocrati.

Nui_Mg
01-03-2025, 16:45
Il candidato rumeno Georgescu è stato fatto fuori perché aveva posizioni filo-russe, non perché fosse estremista. L'estremismo viene tirato fuori ogni volta che viene definito qualcuno che non accetta i diktat dei social-dem, che sono criminali autocrati.
Per quanto mi riguarda, sono d'accordo con quanto segue:

"Questo Georgescu, porca di quella miseria, vince le elezioni al primo turno e la Corte Costituzionale decide di invalidare il voto per presunte interferenze nei social media. E, come dice giustamente J.D. Vance, se la democrazia europea è così debole da rischiare di crollare per colpa di poche centinaia di migliaia di euro investite su TikTok, allora siamo messi davvero male. Poi ieri scopriamo che Georgescu è stato pure indagato e fermato mentre andava a presentare la sua candidatura. E tutta l’Europa zitta e muta? Ma voi capite che siamo matti?"


Comunque non bisogna prendersela, non vale farsi il sangue amaro, basta solo di tanto in tanto fare un pensierino augurante di morte "hard" per certi soggetti (io ne ho pure per il papa più politico che abbia mai visto :asd: ).

schwalbe
01-03-2025, 17:21
Più che altro è saltato fuori che la stragrande maggioranza dei fact checkers erano collegati in qualche modo ai dem.
Beh, li hanno voluti loro ed è chiaro che il controllo era loro.
Il FC era solo per azzittire chi non va a genio. Le balle loro potevano, e dovevano, circolare!

Però è interessante che da chi si professa anti nazi e fasci, siano poi loro stessi nazi e fasci nel non lasciar parlare chi non la pensa come loro!

sbaffo
01-03-2025, 17:48
Le "democrazie" sono incompatibili con i social perchè si è scambiata la libertà con l'anarchia.

Basta rendere i social responsabili civilmente e penalmente di quello che gira sulle piattaforme.
12h dopo non esisterebbe ne la disinformazione ne niente.

C'è una bufala che gira sei TU che hai il social che devi riuscire a fermarla oppure pagare lo scotto di essere il mezzo di propagazione di fakenews.

Non può esistere Democrazia SENZA RESPONSABILITÀ, troppo facile cosí.
Ognuno deve essere libero e responsabile di quello che dice. Nel bene e nel male ovviamente.

Esattamente a chi la ha oggi, ossia A TUTTI.

Solo che NON è a gratis come oggi, tu vuoi affermare una cosa? Devi essere in grado di dimostrarlo.
Se invece non lo puoi dimostrare devi essere pronto a pagarne lo scotto. Poche idee e ben confuse, prima erano i social responsabili, ora il singolo.
Quindi secondo la tua legge anche la teoria della relatività di Einstein, essendo una teoria appunto quindi non una legge dimostrata, andrebbe bandita e Einstein in galeraHHH !!111!!! :asd:

Hai paura che ti rubo il primato?

Stai tranquillo anche con un bottiglia di techila non potrei.

La classe è classe. La tua classe è imbattibile. Anche senza teQUila. :doh:
Posa il fiasco, almeno al mattino...:rolleyes:

I social network, in teoria, potrebbero funzionare bene nel trovare e mettere i contatto fra di loro le persone, il problema nasce quando i loro algoritmi scelgono a cosa dare visibilità e a cosa non darla.

È qui che sorgono i problemi, perché il loro sistema è rudimentale e rileva l'interesse che c'è attorno al contenuto solo in base ad alcune reazioni dell'utente, senza interpretarle se positive o negative.

.....CUT

Grazie a questi e altri difetti di siti come Facebook le estreme destre nel mondo si stanno scatenando. Avevi iniziato bene, con la disamina dei problemi tecnici degli algoritmi, che creano le bolle informative, ecc. ma poi hai sbracato: ti ricordi che un certo partito "popolare" (perchè populista è solo per le destre :D) italiano "stellato" ha fatto la sua fortuna su internet? eppure ha governato con le sinistre fino a non tanto tempo fa...

@ azimuth
l'hai presa un po troppo larga e non ho capito dove vuoi andare a parare. ;)


comunque tornando ai media "tradizionali" e "controllabili", nessuno si ricorda degli anni '90-2000 quando Berlusca aveva le 6 tv nazionali e buona parte della stampa? gli strilli alla dittatura incombente ecc... ora invece i mezzi "vecchi" ("per boomer" :D ecc.) sono il bene? come cambiano le cose eh?

gridare sempre al lupo dopo un po stanca, e la volta che arriva davvero nessuno interviene perchè ormai non ci si crede più, lo sanno anche i bambini:
https://it.wikipedia.org/wiki/Al_lupo!_Al_lupo!

Beh, li hanno voluti loro ed è chiaro che il controllo era loro.
Il FC era solo per azzittire chi non va a genio. Le balle loro potevano, e dovevano, circolare!

Però è interessante che da chi si professa anti nazi e fasci, siano poi loro stessi nazi e fasci nel non lasciar parlare chi non la pensa come loro! Infatti, questo è il rischio, oggi sono i fact checkers, domani ordini esecutivi, dopodomani cambiano nome ma il rischio è sempre lo stesso, da qualunque parte lo si veda.

medicina
01-03-2025, 18:09
Avevi iniziato bene, con la disamina dei problemi tecnici degli algoritmi, che creano le bolle informative, ecc. ma poi hai sbracato: ti ricordi che un certo partito "popolare" (perchè populista è solo per le destre :D) italiano "stellato" ha fatto la sua fortuna su internet? eppure ha governato con le sinistre fino a non tanto tempo fa...


Non volevo menzionare un partito in particolare, il discorso che ho fatto vale anche per tutte le formazioni populiste, sia se vengono percepite come di "sinistra" che di "destra". Anzi, per me, quella formazione a cui stai facendo riferimento è la dimostrazione più evidente di quanto pesino elettoralmente le dinamiche viziate che ci ritroviamo in questi social network.

noldo
01-03-2025, 18:12
Articolo ridicolo, ma estremamente ridicolo.
Cioè fatemi capire, HWUpgrade, finanziata pesantemente (quasi esclusivamente) da Bezos, viene a dirci che i social network non sono compatibili con le democrazie?
Un po' come dire che i monopoli sulla distribuzione non sono compatibili con un mercato competitivo, ossia da chi vi foraggia.
Ode alla coerenza.

azi_muth
01-03-2025, 18:25
@ azimuth
l'hai presa un po troppo larga e non ho capito dove vuoi andare a parare. ;)


Per capirci: pensi che la diffusione dell'intolleranza e delle idee autocratiche spesso dovute a fake sono qualcosa di cui le democrazie si devono preoccupare oppure no?



comunque tornando ai media "tradizionali" e "controllabili", nessuno si ricorda degli anni '90-2000 quando Berlusca aveva le 6 tv nazionali e buona parte della stampa? gli strilli alla dittatura incombente ecc... ora invece i mezzi "vecchi" ("per boomer" :D ecc.) sono il bene? come cambiano le cose eh?


Certo ed è uscito di peggio.

rattopazzo
01-03-2025, 18:55
Se si parla di social ache Obama ha vinto le elezioni sfruttandoli, quindi quando fanno vincere il candidato che ci piace va tutto bene, viceversa sono il male assoluto?

Per quanto io odio i social riconosco che ormai fanno parte da tempo della nostra vita, ed è solo naturale che vengano usati per discutere anche di politica e che di conseguenza possono influenzare le elezioni, ma si può dire di tutto tranne che siano antidemocratici a meno che non ci siano algoritmi o pressioni politiche che censurano candidati o notizie che non piacciono all'establishment.

Unknown84
01-03-2025, 19:41
Io non vedo alcuna possibilità di un esodo di massa dai social media, questa è la situazione e tale resterà, ma raccontare di questi strumenti come di un qualcosa di orizzontale, trasparente e lineare è una completa distorsione della realtà.

Fanno parte della vita di tutti? Sì, è un dato, ma come mai è così? Perchè sono diventati cosi centrali? Perchè nonostante si problematizzi la questione non si trova il modo di uscirne? O quantomeno di modificare ciò che non va?

Sono bravi a Menlo Park?

Oppure il problema prescinde da quello che loro sanno fare per tenere tutti incollati allo smartphone?

Sandro kensan
01-03-2025, 21:44
Ma HWupgrade ha cambiato proprietario?

blackshard
01-03-2025, 22:31
Classica risposta di chi non sa contro ribattere ma è troppo egocentrico per concedere una virgola di riconoscimento all'altra persona.

Puoi proporre la tua tesi a Christopher Nolan, lui è uno a cui piacciono le trame che si accartocciano su se stesse, spero sia sufficiente come suggerimento/riconoscimento.

azi_muth
01-03-2025, 22:35
Se si parla di social ache Obama ha vinto le elezioni sfruttandoli, quindi quando fanno vincere il candidato che ci piace va tutto bene, viceversa sono il male assoluto?


Il solito discorso da ratto pazzo ( nomen omen)
Vedi cose dove non ci sono, ma non le vedi dove ci sono.

E' dalla nascita dei social media che si parla dell'effetto che possono avere sulle democrazie tra chi studia queste cose e se questi possono favorire o pilotare svolte autocratiche.


Per quanto io odio i social riconosco che ormai fanno parte da tempo della nostra vita, ed è solo naturale che vengano usati per discutere anche di politica e che di conseguenza possono influenzare le elezioni, ma si può dire di tutto tranne che siano antidemocratici a meno che non ci siano algoritmi o pressioni politiche che censurano candidati o notizie che non piacciono all'establishment.

Quanti sono i social media principali?
Chi li possiede? Non sono una concentrazione eccessiva anche rispetto ai media tradizionali che invece sono in mano a una pluralità di attori?
Non si basano su forse su algoritmi che possono essere tarati secondo necessità e quindi dando priorità e visibilita a certe situazioni ed altre no?
Come fai a verificare una notizia, un fatto che viene diffuso in modo anonimo, senza poter essere verificato?

blobb
01-03-2025, 22:57
La democrazia funziona solo fino a quando il tizio che non ci piace vince.

Inoltre: La democrazia funziona solo fino a quando non spunta un politico manipolatore e bugiardo, che imbroglia la gente... a differenza dei 'Nostri' politici che sono dei santi che non mentono né manipolano MAI.

Infine:La democrazia funziona solo fino a quando un politico viene appoggiato da una nazione che "Qualcuno" ha deciso che non va bene (es. La Russia) mentre se un politico viene appoggiato anche economicamente da un paese 'Approvato' (Tipo la Germania) allora va tutto bene, quello è ok.

concordo ogni parola

elune
02-03-2025, 10:39
Si sono pentiti di aver lasciato i social al popolo, dove qualsiasi influencer ti può boicottare la campagna di deindustrializzazione green o la guerra.
Autoritari e guerrafondai vogliono censurare perchè non sopravvivono nel mercato libero delle idee.

sbaffo
02-03-2025, 11:04
(leggere fino in fondo prima di rispondere, altrimenti non è chiaro il mio discorso) Per capirci: pensi che la diffusione dell'intolleranza e delle idee autocratiche spesso dovute a fake sono qualcosa di cui le democrazie si devono preoccupare oppure no?

intolleranza è anche quella contro le opinioni altrui cercando di zittirle (ci sono parecchi casi finiti sui giornali, esempio a caso eh: https://www.fondazionehume.it/politica/sui-limiti-della-liberta-di-espressione-le-parole-sono-importanti/ ) e i problemi che dici esistevano ben prima delle fake news e di internet, tanto è vero che come dici tu il baffetto tedesco usava le fake ben prima di internet, ed è pure salito al potere senza l'aiuto dei social.

Internet e i social sono solo una parte del problema, prendersela con loro è come dire chiudiamo internet perchè c'è il porno. Che poi è proprio la scusa portata per promuovere chatcontrol...

La discussione nasce da una visione parziale, prima di editare avevi fatto una osservazione migliore, più generale, vado a memoria eh: "non credi che le democrazie debbano difendersi dalle tendenze autoritaristiche?"
ed ecco la mia risposta con una visione più ampia, che credevo fosse già chiara ma evidentemente non abbastanza, perciò scusate la lunghezza:

- il controllo dell'informazione è da sempre il sogno di tutte le dittature indipendentemente dall' ideologia (nazi-fasci, comuniste, religiose) o anche senza ideologia (militari), e tutte tranne la prima sono ancora vive e vegete in giro per il mondo e la applicano abbondantemente (cina, russia, iran, ecc.) sui mezzi di informazione "ufficiali" e "controllabili", e se riescono anche su quelli meno ufficiali (great firewall cinese).
- si è visto invece quanto siano necessari media o sistemi di comunicazione "incontrollabili", vedi il ruolo di Telegram nelle primavere arabe (finchè non lo hanno "bucato" facendo fallire la rivolta in turchia) e gli altri sistemi che usa la stampa libera/dissidente per fare uscire notizie (tien an men tanto per fare un esempio)
- tu dirai ma quelli sono stati dittatoriali, noi nel "mondo libero" siamo al sicuro... beh insomma, guarda le storie di Assange, Snowden, ora anche Durov... ok alcune sono controverse non voglio entrarci, ma Assange è chiaramente una persecuzione per wikileaks.

- Ora da noi si vuole "controllare/censurare" (dopo discuteremo sui dettagli casomai, ma per ora passami il termine) i social con atteggiamento paternalistico con la scusa/motivo delle fake, in realtà prepariamo un ulteriore strumento di controllo totale, che non previene una svolta autoritaria, ma se dovesse avvenire è già bello e pronto, il sogno di ogni dittatura fornito in nome della democrazia.
Mi ricorda star wars: "per una società più salda e più sicura ... così muore la democrazia, tra scroscianti applausi" https://youtu.be/sRplZ8-XXzY?feature=shared

"Eh ma non succederà mai"... ed eccoci agli esempi fatti da altri: i social sono incompatibili con la democrazia ora (che ha vinto un avversario) ? e 4 anni fa quando censuravano un politico eletto e in carica? quando nascondevano notizie sul figlio del suo avversario? ah ma lo facevano per difendere i saldi principi politically correct e i loro regolamenti... si è visto oggi col voltafaccia dei lecchini quanto saldi fossero i loro principi e i loro regolamenti interni, cambiati in un batter d'occhio. Poi i folli regolamenti esecutivi che impongono di cancellare informazioni ecc, validi solo per la pubbica amministrazione Usa per ora, ma quanto poco ci vorrebbe ad estenderli anche al privato dicendo che sono tutte falsità? basterebbe neanche un ordine esecutivo ma che i lecchini dei social mettessero dei "fact checkers" compiacenti...
e comunque tutto questo bel fact checking/dsa ha impedito la vittoria del biondo pazzo, il raddoppio di AFD e il crollo dei verdi in germania? non direi. Chi vince poi stabilisce le sue regole, vi andrebbe di essere tacciati voi per fakers e censurati?

Venendo a noi, l'esempio del Berlusca con tutte le tv e la stampa "controllata", aggiungiamoci anche il controllo su internet/social, chi lo vorrebbe?

Quello che dico è che ogni strumento può essere un boomerang, oggi sembra a favore ma può ritorcersi contro. E il controllo totale dell'informazione, soprattutto se non sono chiare le regole, è a favore delle autorità e delle derive autoritarie, non contro come (vi) sembra a prima vista.

Prima citavi la costituzione, ma dimentichi proprio l'art.21 che ne parla:
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria [cfr. art. 111 c.1] nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo d'ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica."
I limiti ci sono, ma sono molto stringenti, proprio per evitare abusi, "censure" o pressioni e ostacoli vari.

Tuttavia, da wiki https://it.wikipedia.org/wiki/Libert%C3%A0_di_parola# :
anche "la libertà di stampa non garantisce necessariamente la libertà di parola", "Ad esempio, se tutte le persone che controllano i vari mezzi di pubblicazione sopprimono l’informazione o soffocano la diversità di voci inerente alla libertà di parola. Questa limitazione è stata notoriamente riassunta con la frase "La libertà di stampa è garantita solo a chi ne possiede una"
....
La Electronic Frontier Foundation (EFF) ha sostenuto che "la censura non può essere l'unica risposta alla disinformazione online" e che le aziende tecnologiche "hanno una storia di correzioni eccessive e di censura di discorsi accurati e utili o, peggio ancora, rinforzano la disinformazione con le loro politiche"

Come diceva Doraneko sopra, le bugie sono il rovescio della medaglia/il prezzo della libertà di parola, ma non è che senza quella libertà le bugie non ci fossero, o l'odio ecc., anzi.

La soluzione? non lo so, sulle tv c'era la par condicio, ma sui social è impossibile, si potrebbero rivedere gli algoritmi in primis (come suggerisce la EFF), poi magari un fact checking "moderato", cioè non si cancellano i post ma si mette un bollino giallo (notizia dubbia/non confermata) o rosso (bazza totale :D ) meglio se col link alla smentita, così si evita la censura e si sputtana il bugiardo (che così ottiene l'effetto opposto a quello voluto, mentre se viene censurato troverà un altro mezzo e farà il martire dei poteri forti), e contemporaneamente si educa/istruisce la gente. Così le falsità si combattono con la verità (e la cultura, ma questa è utopia :D), non con la censura, che è una deriva pericolosa.

Non credo che la EFF che ha idee simili alla mie sia pro svolte autoritarie, o no?

E con questo vi saluto che oggi è domenica e c'è il sole :D
bye

dirac_sea
02-03-2025, 11:14
Riprendo il titolo e lo integro: i social non sono compatibili con le democrazie ma nemmeno con le dittature. Quindi, non sono compatibili con niente :D

medicina
02-03-2025, 11:25
Se si parla di social ache Obama ha vinto le elezioni sfruttandoli, quindi quando fanno vincere il candidato che ci piace va tutto bene, viceversa sono il male assoluto?

Per quanto io odio i social riconosco che ormai fanno parte da tempo della nostra vita, ed è solo naturale che vengano usati per discutere anche di politica e che di conseguenza possono influenzare le elezioni, ma si può dire di tutto tranne che siano antidemocratici a meno che non ci siano algoritmi o pressioni politiche che censurano candidati o notizie che non piacciono all'establishment.

Obama non aveva contro un populista, ma, in tutte le due elezioni, delle persone serie, corrette e dignitose, che certamente non hanno cercato scorciatoie o fatto carte false per vincere.

Anche quando vinse Biden, non ho mai smesso di criticare Facebook e gli altri, anzi, avevo pensato che sarebbero stati necessari altri 20 anni di Facebook per rovinare la democrazia negli USA.

Forse ero stato troppo ottimista.

Per capire che posto è Facebook, in che modo cambi le carte in tavola, si possono esaminare anche contenuti diversi da quelli politici.

Ad esempio, perché un giovane che tratta temi informatici dovrebbe fare milioni di visualizzazioni facendo video in cui sostiene che bisogna disabilitare l'"Avvio rapido" di Windows per spegnere il computer senza danneggiarlo, o in cui dice che non compra più batterie da anni perché usa la carta stagnola al posto di una seconda pila per fare un corto, lasciando tutto il lavoro a una singola pila stilo. L'algoritmo di Facebook continua a premiare i suoi contenuti e lui li ripropone a distanza di tempo, ovviamente ignorando qualsiasi cosa proveniente dai commenti.

R@nda
02-03-2025, 12:11
Riprendo il titolo e lo integro: i social non sono compatibili con le democrazie ma nemmeno con le dittature. Quindi, non sono compatibili con niente :D

;)

E mi vien da dire, scegliete i social (se li utilizzate) che censurano e intervengono il meno possibile sulla moderazione (e si ci sono casi in cui è doveroso e necessario).
Tanto se leggo qualcosa e mi interessa cerco di approfondire, sapere se è vero/non vero, consultando diverse fonti.
Non è semplice nemmeno così ma meglio che niente.

blackshard
02-03-2025, 15:16
Riprendo il titolo e lo integro: i social non sono compatibili con le democrazie ma nemmeno con le dittature. Quindi, non sono compatibili con niente :D

Infatti. Sono stati il fulcro delle primavere arabe, lì ad essere rovesciate sono stati più che altro dei regimi, con grandi danni sia per loro che per noi: il tema dell'immigrazione "senza controllo" è nato dal caos e dalle instabilità generate nel nord Africa.

Il punto è che i social sono il terreno su cui i "nuovi ordini" (principalmente gli imperialismi che possono controllarli, Russo in primis) cercano di guadagnare terreno a discapito degli ordini costituiti. Di cose buone che abbiano fatto i social non ne ho ancora viste, vedo tanti danni invece.

Unknown84
02-03-2025, 18:26
Di cose buone che abbiano fatto i social non ne ho ancora viste, vedo tanti danni invece.

Eppure la stragrande maggioranza della popolazione continua ad utilizzarli per una o due ore al giorno, evidentemente c'è un problema a monte, perchè io non credo ad una minoranza illuminata che riesce a staccarsi da questi strumenti e ad una maggioranza ignara di ciò che l'utilizzo di questi mezzi comporta.

Probabilmente l'utenza cerca nei social media ciò che è svanito all'interno della società.

I social media vanno ad inserirsi all'interno di un vuoto.

blackshard
02-03-2025, 21:42
Eppure la stragrande maggioranza della popolazione continua ad utilizzarli per una o due ore al giorno, evidentemente c'è un problema a monte, perchè io non credo ad una minoranza illuminata che riesce a staccarsi da questi strumenti e ad una maggioranza ignara di ciò che l'utilizzo di questi mezzi comporta.

Probabilmente l'utenza cerca nei social media ciò che è svanito all'interno della società.

I social media vanno ad inserirsi all'interno di un vuoto.

Alla fine sono strumenti; la maggior parte delle persone cerca sostanzialmente due cose: distrazioni e protagonismo, e i social network gli permettono un facile e veloce accesso a queste due sfere. Io penso che queste due cose non sono svanite dalla società, piuttosto sono i social che le hanno in parte fatte svanire. Essi ne hanno traslato l'essenza nel dominio digitale. Banalmente è più semplice creare e consumare contenuti di intrattenimento, visto che non te li devi neanche andare a cercare perché gli algoritmi fanno il lavoro al tuo posto.

A me, per esempio, facebook propone anche cose in qualche modo interessanti e curiosità scientifiche (poche in verità), ma quando rispondevo ad un cialtrone del mio paese su temi circa disinformazione e propaganda, aveva cominciato a proporre anche a me cose del genere. Uno dei problemi probabilmente è quello: quando finisci nel vortice del "ciò che voglio sentirmi dire", se hai spirito critico e mente aperta te ne esci più o meno facilmente, altrimenti il vortice del social finisce per stritolarti.

zappy
03-03-2025, 11:27
Alla fine sono strumenti; la maggior parte delle persone cerca sostanzialmente due cose: distrazioni e protagonismo, e i social network gli permettono un facile e veloce accesso a queste due sfere. Io penso che queste due cose non sono svanite dalla società, piuttosto sono i social che le hanno in parte fatte svanire. Essi ne hanno traslato l'essenza nel dominio digitale. Banalmente è più semplice creare e consumare contenuti di intrattenimento, visto che non te li devi neanche andare a cercare perché gli algoritmi fanno il lavoro al tuo posto.

A me, per esempio, facebook propone anche cose in qualche modo interessanti e curiosità scientifiche (poche in verità), ma quando rispondevo ad un cialtrone del mio paese su temi circa disinformazione e propaganda, aveva cominciato a proporre anche a me cose del genere. Uno dei problemi probabilmente è quello: quando finisci nel vortice del "ciò che voglio sentirmi dire", se hai spirito critico e mente aperta te ne esci più o meno facilmente, altrimenti il vortice del social finisce per stritolarti.

i social e gli algoritmi che li fanno funzionare sono esattamente progettati per chiuderti in camere dell'eco dove senti solo quel che vuoi sentirti dire: così sei nella tua "confort zone" e ci passi più tempo perchè di dà più soddisfazione.

AntisocialNTwo
03-03-2025, 12:59
Articolo FARNETICANTE di pura propaganda dem basata su una base di falsità assolute. Mi stupisco di Hardware Upgrade, caduto così in basso.
Attaccare la libertà di opinione, la libertà della comunicazione sui social che spesso sono i soli veicoli di vera informazione, come per i fatti di Gaza. Ma scherziamo?
Qui non si parla di opinioni che violano le leggi come il razzismo, ma di essere pro o contro la Russia, quello è l'unico problema che realmente si pone il propagandista autore dell'editoriale.
Putin è stato eletto democraticamente, i sondaggi un anno prima avevano predetto il gradimento all'80% del presidente dal Levada Center, istituto riconosciuto a livello internazionale. I seggi sono stati seguiti in streaming da varie città. Nessuno PUO' AFFERMARE CON PROVE che la Russia non sia una federazione democratica, è l'esatto contrario, non è una colonia degli oligarchi che finanziano genocidi, stermini e terroristi veri come Al-Jolani (che massacrava SOLO civili), altro che libici...
Annullare delle elezioni perché non piace il candidato E' GRAVISSIMO, questa non è democrazia, una vera Europa avrebbe buttato fuori la Romania dell'Unione, avremmo interrotto i rapporti commerciali, altro che attaccare i social.
Se le destre avanzano è perché i social-democratici sono MOLTO peggio, perché non lasciano scelta. Questa europa è arrivata a cacciare i russi, a togliere loro persino il diritto di parola, di partecipare negli sport, di suonare, VOI DEM AVETE SEQUESTRATO I CONTI CORRENTI di giornalisti non allineati, MA DI CHE PARLIAMO?
Se la gente non vota con percentuali russe, non è perché c'è democrazia, è perché non ci sentiamo rappresentati da voi guerrafondai, che per costituzione non dovrebbero MAI chiudere le porte al dialogo e ai negoziati, che possono anche fallire, ma i tentativi vanno sempre fatti, E NON SONO STATI FATTI.
Il candidato rumeno Georgescu è stato fatto fuori perché aveva posizioni filo-russe, non perché fosse estremista. L'estremismo viene tirato fuori ogni volta che viene definito qualcuno che non accetta i diktat dei social-dem, che sono criminali autocrati.


La tua parodia del populista "contro il sistema" e filo-russo mi ha fatto ammazzare dal ridere :asd:

blackshard
03-03-2025, 13:18
i social e gli algoritmi che li fanno funzionare sono esattamente progettati per chiuderti in camere dell'eco dove senti solo quel che vuoi sentirti dire: così sei nella tua "confort zone" e ci passi più tempo perchè di dà più soddisfazione.

Assolutamente vero, anche se non saprei dire se questa fosse una volontà esplicita, oppure un effetto collaterale previsto o imprevisto.

D'altro canto esiste la massima per cui se ripeti una cosa tante volte, poi diventà una "verità". Chi finisce dentro le echo chamber vede la realtà in modo alterato e, peggio ancora, perde mano a mano la capacità di distinguere il vero dal falso.

azi_muth
03-03-2025, 14:07
(leggere fino in fondo prima di rispondere, altrimenti non è chiaro il mio discorso)

[...]
E con questo vi saluto che oggi è domenica e c'è il sole :D
bye


Intanto ti ringrazio per aver perso tempo a scrivere una risposta ben articolata.

Ritengo la tua posizione è un po' troppo "idealista" e "assolutista".

Anche nell'art. 21 sono presenti dei casi in cui la libertà di espressione puo' essere limitata.
Nessun diritto è assoluto.

Una delle maggiori strumentalizzazioni che viene portata dalla retoriche antidemocratiche è proprio nel cercare di dimostrare l'ipocrisia degli ordinamenti liberali quando impongono dei limiti nei diritti. Ma questo non incompatibile con gli ordimanenti democratici nelle LIMITATE CONDIZIONI previste dagli ordinamenti. La differenza maggiore è proprio nei sistemi. Nelle democrazie esistono dei pesi e contrappesi, nelle autocrazie no.
La democrazia non è limitata a singoli aspetti che garantiscono la libertà dei cittadini, ma è una sistema che garantisce la liberta dei cittadini all'interno di un quadro istituzionale che bilancia una serie di diritti e di interessi collettivi.

Ritornando a quanto hai scritto: Si possono avere due posizioni quella di contenimento e contrasto delle fake, della disinformazione e dei discorsi d'odio nella considerazione che di fatto inquinano il dibattito democratico e possono spingere verso un cambio di regime oppure di apertura totale sperando che queste posizioni siano marginalizzate da una opinione pubblica colta, capace e con abbastanza senso critico in grado di distiguere le bugie dalla verità, ma questa è pura utopia.

Ricordiamoci anche che la prima posizione viene sfruttata anche dai nemici esterni delle democrazie, non bisogna dimenticare che viviamo in tempi in cui l'informazione tramite social è parte integrante della guerra ibrida portata avanti dai regimi autocratici contro le democrazie, che la contrastano perchè fanno largo uso di narrative per creare caos e discredito nei confronti delle istituzioni democratiche.

Inoltre anche le grandi aziende che gestiscono i social non vogliono controlli perchè diminuisce il loro potere. Gli algoritmi possono cambiare, cambiando la percezione della realtà a opinioni pubbliche diffuse come mai nella storia.
Il confronto con quello che aveva l'imbianchino con i baffetti non è nemmeno lontamente allo stesso livello di pervasività e capacità ma sono bastati per rovesciare una democrazia.
E quando avviene stai tranquillo che chi sale al potere calvalcando fandonie e odio poi non sarà così rispettoso nei confronti delle libertà di espressione.

Quando ho citato Per altro anche l'art. 21

Le soluzioni che proponi sono un po' irrealistiche. L'educazione non è un processo che puoi applicare in breve tempo, e il fact checking anche moderato puo' essere comunque rigettato come forma di censura del potere. Diamine c'è chi è arrivato a vedere la scienza come "mainstream" da rigettare.
Nel frattempo si possono creare forze antidemocratiche che usano la disonformazione e il discorso d'odio per prendere il potere e rovesciarlo.
E credo che in questo momento come non mai la tenuta sia rischio.

Si finisce nel paradosso della tolleranza evocato da Popper: estendere la tolleranza a coloro che sono intolleranti può portare alla scomparsa della tolleranza.

I libertari ( onesti) dovrebbero ragionare su questo.

Unknown84
04-03-2025, 10:20
Chi finisce dentro le echo chamber vede la realtà in modo alterato e, peggio ancora, perde mano a mano la capacità di distinguere il vero dal falso.

Io credo che tutti vivano all'interno delle echo chamber, non so se sia stato voluto sin dall'inizio, ma di certo adesso in Meta ne sono pienamente consapevoli.

È il motivo per cui l'esposizione a contenuti che non rientrano all'interno di quella che è la propria bolla diviene problematico, non c'è più una realtà condivisa.

sbaffo
04-03-2025, 12:20
@ azimuth

guarda che al 90% diciamo le stesse cose, ma con approcci diversi: tu vuoi prevenire l'avvento delle autocrazie con una strumento (controllo, censura, ...), io e la EFF diciamo che il fine è giusto ma lo strumento è sbagliato (e non credo che la EFF sia disonesta, come suggerisci).
Tu hai un approccio filosofico/moral/legale (tolleranza, popper, costituzione,...), io (e EFF) sul pratico e "tecnico", anche se poi ci sono interconnessioni ovviamente.
Io dico che tra il dire e il fare, o tra la filosofia e la pratica, c'è di mezzo il mare.

In estrema sintesi il mio discorso è: il controllo dell'informazione è sempre stato l'obiettivo di tutte la dittature, non lo è mai stato nelle democrazie (anzi, la libertà di stampa ne è un fondamento), siamo sicuri che metterlo in atto sia la cosa giusta?

Eh, ma noi siamo i buoni... si, però tutte la dittature (tranne quelle militari) lo fanno per il bene del popolo, infatti di solito si chiamano "repubbliche popolari" non "dittature impopolari" :D

per alleggeriere, ci sono film su casi di stampa come il "watergate" che ne sottolineano l'importanza, altri film "distopici" su dittature "soft" travestite da "buone società ordinate e civili", al momento mi viene in mente solo Divergent ma c'è sicuramente di meglio.

Poi è vero che i social hanno dei gravi problemi (e per quanto mi riguarda si potrebbero anche chiudere :D ) :

Assolutamente vero, anche se non saprei dire se questa fosse una volontà esplicita, oppure un effetto collaterale previsto o imprevisto.

D'altro canto esiste la massima per cui se ripeti una cosa tante volte, poi diventà una "verità". Chi finisce dentro le echo chamber vede la realtà in modo alterato e, peggio ancora, perde mano a mano la capacità di distinguere il vero dal falso. Il cosiddetto "rabbit hole", che esaspera le idee. Un po è lo stesso di chi legge solo i giornali di parte, c'era anche prima, ora è più forte.
Poi c'è l'abuso da parte di attori stranieri, il flooding di falsi account, con propaganda fake o meno, ecc., che vanno fermati con strumenti "tecnici" che si usano contro i criminali informatici, perchè quello sono, sono attori nemici.
Ecc.

Il limite è delicato, ma sdoganare il controllo totale dell'informazione (aka "censura") è pericoloso.
E con chatcontrol, sampre con la scusa (o motivaziona buona e legittima secondo chi la propone) della lotta al crimine, si chiude il cerchio anche sulle comunicazioni private.
In pratica come in cina, un repubblica democratica e popolare che lo fa per il bene dei suoi cittadini...

Ora basta, sono stanco, e altrimenti mi arriva la swat orientale in casa. :D
E poi stiamo iniziando a ripeterci.
bye

azi_muth
04-03-2025, 15:23
@ azimuth

guarda che al 90% diciamo le stesse cose, ma con approcci diversi: tu vuoi prevenire l'avvento delle autocrazie con una strumento (controllo, censura, ...), io e la EFF diciamo che il fine è giusto ma lo strumento è sbagliato (e non credo che la EFF sia disonesta, come suggerisci).
Tu hai un approccio filosofico/moral/legale (tolleranza, popper, costituzione,...), io (e EFF) sul pratico e "tecnico", anche se poi ci sono interconnessioni ovviamente.
Io dico che tra il dire e il fare, o tra la filosofia e la pratica, c'è di mezzo il mare.

In estrema sintesi il mio discorso è: il controllo dell'informazione è sempre stato l'obiettivo di tutte la dittature, non lo è mai stato nelle democrazie (anzi, la libertà di stampa ne è un fondamento), siamo sicuri che metterlo in atto sia la cosa giusta?

Eh, ma noi siamo i buoni... si, però tutte la dittature (tranne quelle militari) lo fanno per il bene del popolo, infatti di solito si chiamano "repubbliche popolari" non "dittature impopolari" :D

per alleggeriere, ci sono film su casi di stampa come il "watergate" che ne sottolineano l'importanza, altri film "distopici" su dittature "soft" travestite da "buone società ordinate e civili", al momento mi viene in mente solo Divergent ma c'è sicuramente di meglio.

Poi è vero che i social hanno dei gravi problemi (e per quanto mi riguarda si potrebbero anche chiudere :D ) :

Il cosiddetto "rabbit hole", che esaspera le idee. Un po è lo stesso di chi legge solo i giornali di parte, c'era anche prima, ora è più forte.
Poi c'è l'abuso da parte di attori stranieri, il flooding di falsi account, con propaganda fake o meno, ecc., che vanno fermati con strumenti "tecnici" che si usano contro i criminali informatici, perchè quello sono, sono attori nemici.
Ecc.

Il limite è delicato, ma sdoganare il controllo totale dell'informazione (aka "censura") è pericoloso.
E con chatcontrol, sampre con la scusa (o motivaziona buona e legittima secondo chi la propone) della lotta al crimine, si chiude il cerchio anche sulle comunicazioni private.
In pratica come in cina, un repubblica democratica e popolare che lo fa per il bene dei suoi cittadini...

Ora basta, sono stanco, e altrimenti mi arriva la swat orientale in casa. :D
E poi stiamo iniziando a ripeterci.
bye


La tecnologia è uno strumento, non un fine in sé. Non può decidere autonomamente come essere utilizzata in contesti sociali, poiché queste decisioni richiedono valutazioni etiche, morali e sociali.
I "tecnologi" possono e devono partecipare nel discorso intorno a questi temi ma entrano in un campo che non è il loro.

Riguardo alla EFF non sostengo nulla, visto che non l'ho nemmeno citata, dico che però le argomentazioni che fai possono, e sono, facilmente strumentalizzate dalle varie propagande dei paesi autoritari allo scopo di creare false equivalenze, che non ci sono, e per creare discredito verso le istituzioni democratiche.

Quando tu dici che: "il controllo dell'informazione è sempre stato l'obiettivo di tutte la dittature, non lo è mai stato nelle democrazie (anzi, la libertà di stampa ne è un fondamento) incorri come molti idealisti in un eccesso di semplificazione.

Sebbene tutte le democrazie dichiarino alcuni diritti come quello di espressione e informazione come pietre angolari, non è assolutamente vero che in casi specifici e di particolare necessità questi non vengano limitati per bilanciare interessi contrastanti, per proteggere la società nel suo complesso da danni sociali ancora maggiori.
Se si va a guardare la giurisprudenza costituzionale ci sono molteplici casi dove si sono operate delle limitazioni dei diritti fondamentali.
E' un percorso stretto, sdrucciolevole che si dovrebbe percorrere come estrema ratio? Assolutamente si.

E non dobbiamo credere che perchè noi siamo buoni che il limite non verrà varcato ma perchè comunque siamo all'interno di sistema democratico che istituzioni che circoscrivono il limite questi interventi quindi bisogna evitare di ricorrere a false equivalenze che non stanno in piedi.

Ma esattamente qual'è l'alternativa? La marea di fake e disinformazione tossica è essa stessa una forte limitazione del diritto diritto d'informazione oltre a distorcere il dibattito democratico, puo' determinare delle emergenze sociali gravi.
Siamo a livelli che impallidiscono quello che avrebbero potuto fare le autocrazie di inizio secolo.

Inoltre è assolutamente certo che dietro a molto di questa disinfomazione ci siano anche nazioni ostili. Non si tratta semplicemente di attacchi informatici, sono attacchi informativi volti alla destabilizzazione dei paesi democratici.

giuseppesole
06-03-2025, 13:56
Non è questione di approvare o meno un paese, un'inferenza di un qualsiasi paese straniero che alteri il risultato delle elezioni è, per regolamento e non a giudizio di qualcuno che politicamente ci piaccia o meno, reato accomunabile allo spionaggio ed invalida le elezioni. Poi se vogliamo parlare tanto per parlare senza conoscere le leggi che sono lì per tutelare da colpi di stato...
Su una cosa hai ragione invece: la democrazia non funziona purtroppo, quantomeno nel mondo di oggi e con questi strumenti nelle mani di chi fa marketing e disinformazione. Quantomeno vista la fragilità dell'elettore. Forse può essere irrobustita con regolamenti più strutturati, mediante magari una forma meno diretta e più mediata dai tecnici? Hai presente con i bambini? Poi tu mi dirai che non è più democrazia, e ti do anche ragione, ma quando una cosa evidentemente per tutti non funziona più che ci vuoi fare...

zappy
07-03-2025, 10:17
Assolutamente vero, anche se non saprei dire se questa fosse una volontà esplicita, oppure un effetto collaterale previsto o imprevisto.

D'altro canto esiste la massima per cui se ripeti una cosa tante volte, poi diventà una "verità". Chi finisce dentro le echo chamber vede la realtà in modo alterato e, peggio ancora, perde mano a mano la capacità di distinguere il vero dal falso.
Verissimo.
Se non era previsto, appena l'hanno capito hanno spinto a manetta...

Io credo che tutti vivano all'interno delle echo chamber, non so se sia stato voluto sin dall'inizio, ma di certo adesso in Meta ne sono pienamente consapevoli.

È il motivo per cui l'esposizione a contenuti che non rientrano all'interno di quella che è la propria bolla diviene problematico, non c'è più una realtà condivisa.
sintesi perfetta. :mano:

....
In estrema sintesi il mio discorso è: il controllo dell'informazione è sempre stato l'obiettivo di tutte la dittature, non lo è mai stato nelle democrazie (anzi, la libertà di stampa ne è un fondamento), siamo sicuri che metterlo in atto sia la cosa giusta?

Eh, ma noi siamo i buoni... si, però tutte la dittature (tranne quelle militari) lo fanno per il bene del popolo, infatti di solito si chiamano "repubbliche popolari" non "dittature impopolari" :D

...

Il limite è delicato, ma sdoganare il controllo totale dell'informazione (aka "censura") è pericoloso....
bye
ottime considerazioni.
E' vero, il limite è sottile e molto delicato. Del resto i social se ne sbattono di qualunque limite pur di ottenere obiettivi economici e/o politici, quindi hanno già sdoganato il controllo occulto e pervasivo delle masse.

Unknown84
07-03-2025, 17:25
Del resto i social se ne sbattono di qualunque limite pur di ottenere obiettivi economici e/o politici, quindi hanno già sdoganato il controllo occulto e pervasivo delle masse.

Sul controllo politico ho ancora dei dubbi.

O meglio, è chiaro che i social media diffondano un certo tipo di ideologia, ma all'interno delle democrazie rappresentative non c'è ancora stato un intervento diretto e plateale da parte delle aziende stesse.

O almeno, questo è quello che sappiamo.

Sino ad ora si è visto come certe azioni siano possibili, basta constatare come sia l'algoritmo a determinare il comportamento degli utenti sulla piattaforma, le persone inseguono ciò che l'algoritmo decide: può sembrare ridicolo parlarne e la cosa può apparire innocua, però quando ci sono miliardi di persone che utilizzano queste app quotidianamente, il tutto non è più molto rassicurante; anche se si parla di like, follower e contenuti effimeri.

Negli anni questi strumenti sono cambiati, anche semplicemente per ciò che riguarda il loro utilizzo base.

Le modifiche che ci sono state su questi circuiti sono sempre state direzionate dall'alto, non c'è mai stato nulla che sia partito dal basso, dagli utenti... ed è anche normale che sia così, visto che la sfida è impari, si tratta di interfacciarsi con un qualcosa di altamente studiato, l'utente è solo contro un qualcosa che invece viene progettato da squadre di esperti nel campo dell'informatica, della comunicazione, della psicologia e chissà cos'altro.

Però sino a che si resta nel campo del tornaconto economico di queste aziende, i danni potranno essere "circoscritti", ma se invece dovesse esserci la volontà politica di determinare questo o quel comportamento... beh, qui veramente avremo finito.

zappy
08-03-2025, 19:32
Sul controllo politico ho ancora dei dubbi.

O meglio, è chiaro che i social media diffondano un certo tipo di ideologia, ma all'interno delle democrazie rappresentative non c'è ancora stato un intervento diretto e plateale da parte delle aziende stesse.

O almeno, questo è quello che sappiamo.

Sino ad ora si è visto come certe azioni siano possibili, basta constatare come sia l'algoritmo a determinare il comportamento degli utenti sulla piattaforma, le persone inseguono ciò che l'algoritmo decide: può sembrare ridicolo parlarne e la cosa può apparire innocua, però quando ci sono miliardi di persone che utilizzano queste app quotidianamente, il tutto non è più molto rassicurante; anche se si parla di like, follower e contenuti effimeri.

Negli anni questi strumenti sono cambiati, anche semplicemente per ciò che riguarda il loro utilizzo base.

Le modifiche che ci sono state su questi circuiti sono sempre state direzionate dall'alto, non c'è mai stato nulla che sia partito dal basso, dagli utenti... ed è anche normale che sia così, visto che la sfida è impari, si tratta di interfacciarsi con un qualcosa di altamente studiato, l'utente è solo contro un qualcosa che invece viene progettato da squadre di esperti nel campo dell'informatica, della comunicazione, della psicologia e chissà cos'altro.

Però sino a che si resta nel campo del tornaconto economico di queste aziende, i danni potranno essere "circoscritti", ma se invece dovesse esserci la volontà politica di determinare questo o quel comportamento... beh, qui veramente avremo finito.
veramente sono state influenzate elezioni in molti paesi ormai da diversi anni...

Unknown84
09-03-2025, 08:44
veramente sono state influenzate elezioni in molti paesi ormai da diversi anni...

Certo, ma sono stati gli utenti a farlo, non sono mai state le aziende stesse... queste aziende hanno un potere di condizionamento molto maggiore, gli algoritmi li conoscono loro, dall'esterno si può solo inseguire.

Non sto dicendo che la situazione attuale non sia grave, tutt'altro, ma siamo ancora lontani da un effettivo controllo delle masse.

tmviet
09-03-2025, 08:52
Perchè oramai siamo zombie con gli smartphone in mano e manco guardiamo dove camminiamo, purtroppo.

Siamo leoni da tastiera, nessuno o quasi ragiona con la propria testa.

sbaffo
09-03-2025, 13:31
Perchè oramai siamo zombie con gli smartphone in mano e manco guardiamo dove camminiamo, purtroppo.

Siamo leoni da tastiera, nessuno o quasi ragiona con la propria testa.
Purtroppo è vero, se riescono a influenzare le elezioni con tiktok, che almeno qui è usato solo dai teenager, siamo messi male.

Io forse non me ne rendo conto perchè sono "vecio", non ho nessun social, guardo apposta diverse testate (Rai3, Corriere, 24 Ore, Post, ecc., e ovviamente google cioè quello che capita :D ) per sentire diverse campane (meglio non fidarsi di nessuno :D ), spesso leggo anche i commenti sotto gli articoli delle diverse testate sullo stesso argomento (anche se si parla di tecnologia) per vedere se ci sono idee interessanti e/o fuori dal coro, ecc. insomma seguo la curiosità più che altro.
Ma mi rendo conto che sono una mosca bianca, anche perchè oltre alla voglia ci vuole tempo che non tutti hanno.

Eress
09-03-2025, 14:33
Perchè oramai siamo zombie con gli smartphone in mano e manco guardiamo dove camminiamo, purtroppo.

Siamo leoni da tastiera, nessuno o quasi ragiona con la propria testa.
Purtroppo in generale è così. Non me la sento di attribuire tutte le colpe ai social, purtroppo ce lo insegna la storia, che tende sempre a ripetersi inesorabilmente attraverso epoche diverse, ma certamente ad oggi i social sono diventati un mezzo micidiale per la diffusione di disinformazione anti scientifica e di propaganda politica anche aberrante, a livello globale. Purtroppo qualcuno ne ha approfittato. Io ho qualche annetto, non frequento social a parte YT (che non è equiparabile ad un classico social network), non ho smartphone ma solo un vecchio Nokia, eppure devo ammettere che sfuggire alla confusione, disinformazione e propaganda martellante dei social non è semplice, specie per chiunque non abbia una solida base culturale, unita a capacità intellettive sufficienti. Ma ciò che si è perso oggi è soprattutto il pensiero critico e autonomo. La realtà stessa delle cose viene amplificata a dismisura, deformata, a volte rovesciata nell'era dei social, sempre indotta dai essi.
La faccio breve, qui sotto allego un link, un documento d'inchiesta audiovisivo sul campo, che vale più di mille parole. Qui c'è il punto esatto di dove siamo giunti dopo 20 anni di social network, ma anche dopo un secolo di storia dimenticata. Qui disinformazione, ignoranza e stupidità dilagano senza freni, con tanta, troppa colpevole superficialità. Le conseguenze sono devastanti oggi come ieri.

https://www.youtube.com/watch?v=TwLFOM3rgq8

david-1
09-03-2025, 15:14
Se si parla di social ache Obama ha vinto le elezioni sfruttandoli, quindi quando fanno vincere il candidato che ci piace va tutto bene, viceversa sono il male assoluto?

Per quanto io odio i social riconosco che ormai fanno parte da tempo della nostra vita, ed è solo naturale che vengano usati per discutere anche di politica e che di conseguenza possono influenzare le elezioni, ma si può dire di tutto tranne che siano antidemocratici a meno che non ci siano algoritmi o pressioni politiche che censurano candidati o notizie che non piacciono all'establishment.

Non ho letto tutto il thread, ma questo post mi ha colpito.
Usare i social non c'è nulla di male, anche per elezioni e simili, ma solo se li si usa correttamente. Usarli per fake news non va bene,

azi_muth
09-03-2025, 15:23
Non ho letto tutto il thread, ma questo post mi ha colpito.
Usare i social non c'è nulla di male, anche per elezioni e simili, ma solo se li si usa correttamente. Usarli per fake news non va bene,

Se non fosse che per qualcuno la percezione della realtà è talmente distorta da una posizione "controcorrente" per partito preso da ritenere da non essere più in grado distinguere fake news e disinformazione.

Lo vedi anche tra i novax: quello che dice "ammiocuggino" ha più valore di uno studio pubblicato su Nature sottoposto a peer review: Nature è "pacata" da Big Pharma, le balle di ammiocuggino sono aggratis quindi sono vere.
Poi vai a scavare è non sanno nemmeno come procede la scienza e come funziona il metodo scientifico.
Fraintendono il "pensar male", di cui il complottismo è la massima espressione, con lo scetticismo.

Non è che gli viene in mente che la montagna di balle messe in campo da "ammiocuggino" benchè blandiscano i propri bias sono messi in campo da qualcuno che li vuole manipolare...ma no certo...la rete è libbera e scienza ufficiale, storia, scienza economica, i professoroni dicono sempre puttanate perchè sono il mainstream.

david-1
09-03-2025, 15:27
Se non fosse che per qualcuno la percezione della realtà è talmente distorta da una posizione "controcorrente" per partito preso da ritenere da non essere più in grado distinguere fake news e disinformazione.

Lo vedi anche tra i novax: quello che dice "ammiocuggino" ha più valore di uno studio pubblicato su Nature sottoposto a peer review: Nature è "pacata" da Big Pharma, le balle di ammiocuggino sono aggratis quindi sono vere.

Eh si, il "mmmiocugggino" ha una presa davvero forte tra la gente...
Incredibile come un essere umano con QI sopra 75 non riesca a capire autonomamente che il "mmmiocugggino" non è una fonte attendibile, ripetibile, super partes, specializzata e, soprattutto, percentualmente significativa.

azi_muth
09-03-2025, 15:40
Eh si, il "mmmiocugggino" ha una presa davvero forte tra la gente...
Incredibile come un essere umano con QI sopra 75 non riesca a capire autonomamente che il "mmmiocugggino" non è una fonte attendibile, ripetibile, super partes, specializzata e, soprattutto, percentualmente significativa.

In certi ambiti come storia, sociologia, economia fa bene ascoltare anche argomenti di "parte" purchè si tratta di tesi ben argomentate, con riferimenti solidi.
Ma la maggior parte della gente ragiona da tifoso, argomentando in modo vergognoso con benaltrismi, attacchi personali, deviazioni varie su temi che non c'entrano nulla o hanno poca attinenza.
Sarà che la gente è abituata ai talk show e alla serie di mezzucci con i quali vengono affronati le questioni in TV.

WarDuck
09-03-2025, 16:35
Se non fosse che per qualcuno la percezione della realtà è talmente distorta da una posizione "controcorrente" per partito preso da ritenere da non essere più in grado distinguere fake news e disinformazione.

Lo vedi anche tra i novax: quello che dice "ammiocuggino" ha più valore di uno studio pubblicato su Nature sottoposto a peer review: Nature è "pacata" da Big Pharma, le balle di ammiocuggino sono aggratis quindi sono vere.
Poi vai a scavare è non sanno nemmeno come procede la scienza e come funziona il metodo scientifico.
Fraintendono il "pensar male", di cui il complottismo è la massima espressione, con lo scetticismo.

Non è che gli viene in mente che la montagna di balle messe in campo da "ammiocuggino" benchè blandiscano i propri bias sono messi in campo da qualcuno che li vuole manipolare...ma no certo...la rete è libbera e scienza ufficiale, storia, scienza economica, i professoroni dicono sempre puttanate perchè sono il mainstream.

La responsabilità è da attribuire unicamente a chi avrebbe il compito *morale* e *alto* di informare in maniera chiara e obiettiva sui *fatti*, senza esprimere opinioni, ed invece obbedisce ai suoi padroni, facendo del FUD ormai la propria bandiera. Mi riferisco proprio ai media tradizionali e ai giornalisti, incapaci di fare il loro lavoro in maniera eticamente accettabile.

Purtroppo viviamo in un epoca dove la guerra è ovunque, in primis dentro di noi. L'incazzatura è alimentata e spinta proprio da articoli e notizie che fanno leva su questo, e il risultato sarà una guerra civile, ed è una cosa *voluta*.

L'unica soluzione è tagliare completamente tutte le fonti di "disinformazione", che ad oggi significa tagliare fuori tutti i media che abbiano rilevanza superiore a quella della propria città.

Unknown84
09-03-2025, 17:45
Una soluzione probabilmente non c'è, per quanto il livello sui social media possa essere veramente basso, ad oggi tutto passa attraverso questi strumenti, non usandoli si è tagliati fuori dalle dinamiche che finiscono per influenzare oramai anche i media tradizionali.

Il problema è che l'utenza delle piattaforme online crede di poter fare un qualche tipo di contro-informazione tramite mezzi che sono prevalentemente visivi, non testuali.

Cosa rimane però al di fuori dei social? Tv, radio e giornali? E quale sarebbe il luogo in cui poter contro-bilanciare l'informazione che passa da questi canali?

Non c'è più alcun posto in cui poter fare quello che sino a qualche anno fa veniva fatto su Internet, il problema è che però permane l'insoddisfazione di fronte al mainstream... quest'insoddisfazione viene riversata sui social media, con tutte le già citate conseguenze del caso: isolamento, polarizzazione e disinformazione.

Si va più veloce, non c'è dubbio, ma a che prezzo?

Per chi parlava dei commenti agli articoli che appaiono sulle varie testate online: proprio di recente mi è capitato di leggere su "Il Post" la rassegnazione di alcuni utenti che facevano riferimento all'ormai prossima chiusura delle edicole... ed alla futura scomparsa della televisione.

Non so se quest'ultima sia una sparata priva di fondamento, però ecco... sulla potenziale inevitabilità di certi accadimenti io mi trovo d'accordo.

azi_muth
09-03-2025, 18:46
La responsabilità è da attribuire unicamente a chi avrebbe il compito *morale* e *alto* di informare in maniera chiara e obiettiva sui *fatti*, senza esprimere opinioni, ed invece obbedisce ai suoi padroni, facendo del FUD ormai la propria bandiera. Mi riferisco proprio ai media tradizionali e ai giornalisti, incapaci di fare il loro lavoro in maniera eticamente accettabile.


Scambi la causa con l'effetto.

La responsabilità è da attribuire in buona parte all'analfabetismo funzionale e mediatico che in Italia è dilangante.
Siamo d'altro canto uno dei paesi più ignoranti dell'Ocse.
Se ci fossero cittadini istruiti, capaci di un vero senso critico, inteso come capacità di distinguere l'affidabilità, la qualità e i potenziali bias delle informazioni ricevute, anche il mercato editoriale si dovrebbe adattare.

La democrazie e l'esercizio dei diritti richiede responsabilità soprattutto da parte dei cittadini e non si puo' nemmeno affibbiare ai giornalisti, categoria tra l'altro tra le più deboli e sfruttate, la responsabilità di educare i cittadini.

Se invece si continua ad utilizzare una strategia basata sul FUD è semplicemente è perchè funziona sulla maggior parte del pubblico. I media e i giornalisti, alla fine, sono imprese che forniscono un servizio tagliato sul pubblico che lo riceve. Del resto, il sensazionalismo non nasce nel 2025, ma esiste dagli albori del giornalismo, ma è sui social che vede la sua incarnazione più moderna. Molta disinformazione viaggia proprio grazie al FUD.

Inoltre sui social questo fenomeno è ancora più incontrollato, almeno sui media tradizionali c'è un un nome e cognome, una testata che si prende la responsabilità di quello che scrive nel bene o nel male. Sui social ci sono orde di signori nessuno, che dispensano "verità" che vengono credute da un pubblico ignorante in base ai propri bias e a una conoscenza delle questioni inesistente. Il risultato è esplosivo e destabilizzante. Almeno una volta le persone avevano il bon senso di ammettere la propria ignoranza sulle questioni, oggi, a causa della rete, l'effetto dunning kruger è una pestilenza perchè la gente non capisce la differenza tra informazione e conoscenza. Ma questo perchè di base è profondamnete ignorante.

D'altro canto persino i liberali dei XIX secolo pur essendo a favore del suffragio universale avevano già rappresentato il problema di masse ignoranti facilmente manipolabili. Il diritto di voto, prima di essere un diritto innato, è una funzione pubblica che richiede capacità e istruzione.
E' questione che ritorna con grande forza nei nostri tempi, nonostante il nostro ordinamento preveda una istruzione obbligatoria che non è evidentemente non è sufficiente per il contesto moderno.

Se cerchi delle respondabilità dovresti rivolgerti al sistema educativo che in Italia in particolare è fallimentare: non solo non è in grado di preparare ai contesti lavorativi attuali che sono particolarmente sfidanti, ma non è in grano nemmeno di formare dei buoni cittadini.

azi_muth
09-03-2025, 19:23
Una soluzione probabilmente non c'è, per quanto il livello sui social media possa essere veramente basso, ad oggi tutto passa attraverso questi strumenti, non usandoli si è tagliati fuori dalle dinamiche che finiscono per influenzare oramai anche i media tradizionali.

Il problema è che l'utenza delle piattaforme online crede di poter fare un qualche tipo di contro-informazione tramite mezzi che sono prevalentemente visivi, non testuali.

Cosa rimane però al di fuori dei social? Tv, radio e giornali? E quale sarebbe il luogo in cui poter contro-bilanciare l'informazione che passa da questi canali?

Non c'è più alcun posto in cui poter fare quello che sino a qualche anno fa veniva fatto su Internet, il problema è che però permane l'insoddisfazione di fronte al mainstream... quest'insoddisfazione viene riversata sui social media, con tutte le già citate conseguenze del caso: isolamento, polarizzazione e disinformazione.

Si va più veloce, non c'è dubbio, ma a che prezzo?

Per chi parlava dei commenti agli articoli che appaiono sulle varie testate online: proprio di recente mi è capitato di leggere su "Il Post" la rassegnazione di alcuni utenti che facevano riferimento all'ormai prossima chiusura delle edicole... ed alla futura scomparsa della televisione.

Non so se quest'ultima sia una sparata priva di fondamento, però ecco... sulla potenziale inevitabilità di certi accadimenti io mi trovo d'accordo.

Il problema non è l'informazione "mainstream" che ormai occupa uno spazio minimo, ma l'enorme ignoranza dei cittadini che è incompatibile con un mondo sempre più complesso e affetto da un sovraccarico informativo che pochi riescono a gestire. Il 28% degli Italiani è analfabeta funzionale ovvero non riesce a comprendere un testo complesso.
E' ovvio che poi questo si traduca in una enorme difficoltà quando si tratta di districarsi all'interno del mare informativo dei social.
Con tutta la buona volontà questa gente come fa a comprendere qualcosa di un mondo complesso come quello che viviamo e crearsi una opinione autonoma che non riesce a capire nemmeno quello che legge?
Come si fa a capire le ragioni di una guerra, questioni scientifiche complesse, studi clinici, questioni di diritto costituzionale o internazionale se fa fatica a leggere e comprendere qualche riga e si hanno scarsissime nozioni di base?
Questa gente, non essendo in grado di sviluppare un pensiero critico ben costruito, perchè non ne ha i mezzi, va a sentimento e questo spiega il dilagare di discorsi faziosi con scarso supporto di argomentazioni logiche e fattuali.
Si fidano di "ammiocuggino" che dice qualche frescaccia in rete semplicemente perchè parla una modalità che comprendono.

Il mainstream in realtà incarna la rabbia verso l'establishment che in qualche modo li ha traditi e dal quale si sentono esclusi.

sbaffo
09-03-2025, 19:52
La responsabilità è da attribuire unicamente a chi avrebbe il compito *morale* e *alto* di informare in maniera chiara e obiettiva sui *fatti*, senza esprimere opinioni, ed invece obbedisce ai suoi padroni, facendo del FUD ormai la propria bandiera. Mi riferisco proprio ai media tradizionali e ai giornalisti, incapaci di fare il loro lavoro in maniera eticamente accettabile. In effetti i media tredizionali ci hanno messo del loro per screditarsi. A parte la qualità scesa negli ultimi anni per questioni economiche, già prima la maggior parte dei giornali e tv era "schierata" quindi poco credibile almeno per una metà degli italiani, e scriveva o si beveva bufale "bipartisan" già ai tempi pre smartphone/social (ne ho viste alcune personalmente, roba da denuncia alla Consob, ma erano già talmente poco credibili che credo li abbiano neanche denunciati, e parlo del maggior quotidiano nazionale).
Per non parlare dei programmi di informazione/talk show nazional/popolari, di cui ricordo una definizione ironica: "chi striscia non inciampa" :D

Però almeno in italia il complottismo, un tempo detto dietrologia, ha un certo fondamento "storico" viste le tante vicende poco chiare effettivamente avvenute: https://www.ilpost.it/2024/02/08/sgobba-quando-il-complottismo-si-chiamava-dietrologia/

L'unica soluzione è tagliare completamente tutte le fonti di "disinformazione", che ad oggi significa tagliare fuori tutti i media che abbiano rilevanza superiore a quella della propria città. Mah, questo è impossibile, però ci sono già dei limiti come il divieto di diffondere i risultati dei sondaggi nell'ultima settimana prima del voto.
Si potrebbe estendere il divieto di parlare di politica a tutti i social (o gruppi con più di x follower, ecc...) nel mese precedente.
(Per me che non li uso i social si potrebbero anche chiudere :D , o tornare a diventare comunicazione tra amici e basta)

Se cerchi delle respondabilità dovresti rivolgerti al sistema educativo che in Italia in particolare è fallimentare: non solo non è in grado di preparare ai contesti lavorativi attuali che sono particolarmente sfidanti, ma non è in grano nemmeno di formare dei buoni cittadini. Vero in buona parte, ma la soluzione qual'è? togliere il voto agli ignoranti? visto che l'educazione ormai è quella che è par gli adulti, e per i giovani non credo ci siano miglioramenti in vista.
E non è solo un problema italiano, in america è anche peggio.

Il mainstream in realtà incarna la rabbia verso l'establishment che in qualche modo li ha traditi e dal quale si sentono esclusi. Però non hanno tutti i torti, coi politici che abbiamo avuto in italia nel dopoguerra la fiducia verso le istituzioni è minima. Tu non so se ricordi Tangentopoli, ma anche prima lo sapevano tutti cos'era la "prima repubblica", poi le cose sono migliorate un po almeno di facciata, ma molti dicono che sono solo diventati più attenti e le tangenti più care per il maggior rischio, insomma come la droga dopo le retate :D.

Unknown84
09-03-2025, 20:14
Come si fa a capire le ragioni di una guerra, questioni scientifiche complesse, studi clinici, questioni di diritto costituzionale o internazionale se fa fatica a leggere e comprendere qualche riga e si hanno scarsissime nozioni di base?

Però il problema è più ampio secondo me, non riguarda solo chi è affetto da analfabetismo funzionale.

C'è un'oggettiva difficoltà, non ci si riesce più ad orientare come prima perchè mancano dei punti di riferimento; prendiamo ad esempio le situazioni che citi, dove ci si dovrebbe informare per avere un'opinione un minimo articolata sui fatti che ci interessano?

Se il mondo è più complesso, se c'è un sovraccarico di informazioni... diviene chiaro che non si potrà più star dietro a tutto.

I social media hanno fatto sì che si sviluppasse una pericolosa tendenza al non saper più ascoltare, al non saper (poter?) più delegare a chi ne sa più di noi su un certo argomento.

Il mainstream in realtà incarna la rabbia verso l'establishment che in qualche modo li ha traditi e dal quale si sentono esclusi.

Esatto.

azi_muth
09-03-2025, 20:57
Vero in buona parte, ma la soluzione qual'è? togliere il voto agli ignoranti? visto che l'educazione ormai è quella che è par gli adulti, e per i giovani non credo ci siano miglioramenti in vista.
E non è solo un problema italiano, in america è anche peggio.


Non lo è.
Ma ammetto che riguardo a questo tema i miei principi sono spesso messi alla prova.

Ma con cittadini ignoranti si rischia parecchio: nel migliore dei casi si fanno sostenitori di scelte sbagliate, ma sventolate come "cure magiche" oppure si fanno guidare dalla paura( vedi nucleare), nel peggiore dei casi affidano a qualcuno che in cambio del riconoscimento del potere assoluto, li risolleva dalle loro miserie.

A mio avviso molto del degrado italiano deriva in primo luogo da un degrado culturale.

Negli USA il tasso di analfabetismo funzionale è più basso di quello italiano purtroppo.
Tra l'altro a livello 4 e 5 di comprensione hanno percentuali maggiore delle nostre.

https://i.ibb.co/wFWgg2L6/Senza-titolo-1.jpg (https://ibb.co/jPMffj54)

https://www.oecd.org/en/publications/do-adults-have-the-skills-they-need-to-thrive-in-a-changing-world_b263dc5d-en.html


Però non hanno tutti i torti, coi politici che abbiamo avuto in italia nel dopoguerra la fiducia verso le istituzioni è minima. Tu non so se ricordi Tangentopoli, ma anche prima lo sapevano tutti cos'era la "prima repubblica", poi le cose sono migliorate un po almeno di facciata, ma molti dicono che sono solo diventati più attenti e le tangenti più care per il maggior rischio, insomma come la droga dopo le retate :D.


Le istituzioni sono lo specchio del paese.
Ritorniamo al problema di prima: cittadini incompetenti generano classi politiche incompetenti.

sbaffo
09-03-2025, 22:04
Non lo è.
Ma ammetto che riguardo a questo tema i miei principi sono spesso messi alla prova.

Ma con cittadini ignoranti si rischia parecchio: nel migliore dei casi si fanno sostenitori di scelte sbagliate, ma sventolate come "cure magiche" oppure si fanno guidare dalla paura( vedi nucleare), nel peggiore dei casi affidano a qualcuno che in cambio del riconoscimento del potere assoluto, li risolleva dalle loro miserie. Verissimo, ma il referendum nucleare è stato fatto negli anni 80 senza internet nè tantomeno social.
Allora qualcuno ha fatto propagnada, cavalcando l'onda di chernobyl, anche senza social. (e direi che erano gli stessi verdioti di oggi...)
Solo in italia ci sono riusciti, tutta l'europa ha continuato col nucleare.
Poi recentemente in germania dopo fukushima i verdioti hanno ripreso il potere e fatto chiudere le ultime centrali.
Come vedi la situazione si ripete uguale con e senza social.

Negli USA il tasso di analfabetismo funzionale è più basso di quello italiano purtroppo.
Tra l'altro a livello 4 e 5 di comprensione hanno percentuali maggiore delle nostre.

https://i.ibb.co/wFWgg2L6/Senza-titolo-1.jpg (https://ibb.co/jPMffj54)

https://www.oecd.org/en/publications/do-adults-have-the-skills-they-need-to-thrive-in-a-changing-world_b263dc5d-en.html Vero, ma non sono tanto lontani da noi, buoni compagni in fondo alla classifica. :D
La germania che è nella parte alta ha comunque fatto le minchiate sul nucleare suddette.

Purtroppo, se il problema è il popolo bue, le soluzione qual'è? Io non la dico, lascio a te la scelta "democratica"... :D

azi_muth
09-03-2025, 23:27
Verissimo, ma il referendum nucleare è stato fatto negli anni 80 senza internet nè tantomeno social.
Allora qualcuno ha fatto propagnada, cavalcando l'onda di chernobyl, anche senza social. (e direi che erano gli stessi verdioti di oggi...)
Solo in italia ci sono riusciti, tutta l'europa ha continuato col nucleare.
Poi recentemente in germania dopo fukushima i verdioti hanno ripreso il potere e fatto chiudere le ultime centrali.
Come vedi la situazione si ripete uguale con e senza social.


Il contenuto è lo stesso, ma il mezzo è diverso e decisamente più efficace.
Le campagne contro il nucleare sono iniziate alla metà degli anni 60 ( finanziate dai petrolieri molti dei quali oggi hanno investito sulle rinnovabili e sul gas) e per attecchire con mezzi tradizionali ci hanno messo quasi 20 anni.

I social oggi con la loro pervasività, la totale mancanza di controllo, la fiducia incondizionata che riscuotono in certe fasce della popolazione, la tendenza a creare bolle informative, la polarizzazione e in particolare il volume di fuoco sono mezzi molto più efficaci e potenti in particolare quando si tratta di disinformare: la montagna di merda che producono è spesso impossibile da spalare.

In Europa mediamente sono stati più intelligenti di noi, che abbiamo fermato la costruzione di centrali praticamente finite e buttato al cesso alcune centrali perfettamente funzionati, ma alla fine la disinformazione nucleare basata sulla paura ha bloccato la costruzione delle nuove centrali e dopo Fukushima ha fatto partire lo smantellamento di molte centrali europee che si sono "salvate" solo per ritardi vari e per la rinnovata esigenza di energia dovuta alla Guerra in Ucraina.
E pure qui andrebbe indagato il ruolo della Russia nel movimento antinucleare europeo.
Ricordo che il gas è ancora considerato la principale energia fossile di transizione per la gioia dei vari petrolieri che la promuovono insieme alle rinnovabili.


Vero, ma non sono tanto lontani da noi, buoni compagni in fondo alla classifica. :D
La germania che è nella parte alta ha comunque fatto le minchiate sul nucleare suddette.

Purtroppo, se il problema è il popolo bue, le soluzione qual'è? Io non la dico, lascio a te la scelta "democratica"... :D


Non conosco il dibattito che c'è stato in Germania, ma su altre piattoforme incrocio spesso degli antinulcearisti tedeschi.
La qualità delle obiezioni è decisamente migliore di quella dei verdi italiani e sono molto più razionali.
Se porti le argomentazioni giuste, ben fondate non dico che li convinci ma hai almeno la sensazione che li fai riflettere.
Da noi invece è una setta: persone poco informte che quando sono alle strette incominciano a menare il cane per l'aia.

zappy
10-03-2025, 12:50
Certo, ma sono stati gli utenti a farlo, non sono mai state le aziende stesse... queste aziende hanno un potere di condizionamento molto maggiore, gli algoritmi li conoscono loro, dall'esterno si può solo inseguire.
Ma che dici?
Cambridge analytica dice nulla?
le aziende che gestiscono i social prendono soldi per orientare le masse: è precisamente il loro business.

Non ho letto tutto il thread, ma questo post mi ha colpito.
Usare i social non c'è nulla di male, anche per elezioni e simili, ma solo se li si usa correttamente. Usarli per fake news non va bene,
diffondere fake news è solo uno dei modi con cui sono usati i social.
bansta anche diffondere notizie vere, ma solo di un tipo/orientamento, e nasconderne altre, per deformare la percezione della realtà.

Metti ora che si parla di aumentare di 800 miliardi la spesa militare EU. Qualcuno dice che spendiamo già ora IL DOPPIO (o più) della Russia?
E che la popolazione europea è circa IL DOPPIO di quella russa?

In certi ambiti come storia, sociologia, economia fa bene ascoltare anche argomenti di "parte" purchè si tratta di tesi ben argomentate, con riferimenti solidi.
Ma la maggior parte della gente ragiona da tifoso, argomentando in modo vergognoso con benaltrismi, attacchi personali, deviazioni varie su temi che non c'entrano nulla o hanno poca attinenza.

La responsabilità è da attribuire in buona parte all'analfabetismo funzionale e mediatico che in Italia è dilangante.
....
La democrazie e l'esercizio dei diritti richiede responsabilità soprattutto da parte dei cittadini e non si puo' nemmeno affibbiare ai giornalisti, categoria tra l'altro tra le più deboli e sfruttate, la responsabilità di educare i cittadini.
...
:mano:

zappy
10-03-2025, 13:05
...Allora qualcuno ha fatto propagnada, cavalcando l'onda di chernobyl, anche senza social. (e direi che erano gli stessi verdioti di oggi...)
Solo in italia ci sono riusciti, tutta l'europa ha continuato col nucleare.
Poi recentemente in germania dopo fukushima i verdioti hanno ripreso il potere e fatto chiudere le ultime centrali.
Ecco, la tua pro-nucleare è proprio disinformazione da social fatta da analfabeti funzionali profondamente ignoranti.
E' falso che tutta l'europa abbia continuato, l'austria per es. aveva già chiuso ben prima di chernobyl una centrale perfettamente finita al 100%, anzi per meglio dire l'hanno finita e POI deciso di NON accenderla.

le centrali tedesche erano VECCHIE e da chiudere indipendentemente da versi rossi gialli o neri.
E hanno avuto disastri con il loro deposito di scorie, che trasuda radioattività nelle falde quando doveva essere "eterno".

Quindi, semplicemente, tu sei un tifoso, fanatico, ideologico e ignorante da social ;)

...In Europa mediamente sono stati più intelligenti di noi, che abbiamo fermato la costruzione di centrali praticamente finite e buttato al cesso alcune centrali perfettamente funzionati,
Purtroppo anche tu scadi al livello di tifoso, fanatico, ideologico e ignorante da social ;)
avevamo 4 centrali, una già chiusa definitivamente per guasti non riparabili già prima di chernobyl, altre due già a fine vita (nell'86 erano SPENTE) e una che pur essendo relativamente "giovane" aveva già presentato svariati problemi.
Quella in costruzione era UNA, e MOLTO molto molto lontana dall'essere finita.
Tutte nel complesso irrilevanti nella produzione elettrica (una % risibile) e qualcuna anche MOLTO insicura.

ma alla fine la disinformazione nucleare basata sulla paura ha bloccato la costruzione delle nuove centrali e dopo Fukushima ha fatto partire lo smantellamento di molte centrali europee che si sono "salvate" solo per ritardi vari e per la rinnovata esigenza di energia dovuta alla Guerra in Ucraina.
Cazzate (tifo? fanatismo ideologico?) anche qua. Le centrali stanno chiudendo perchè sono a fine vita utile. E tenerle aperte aumenta esponenzialmente i rischi di incidente.
FORTUNATAMENTE noi NON abbiamo costruito i 4 EPR che voleva propinare Berlusca, che si sono rivelati tanto in Finlandia che in Francia delle totali CATASTROFI tecniche e finanziarie.
Per tacere dei gravissimi problemi tecnici che hanno (denunciate dall'autorità di sicurezza nucleare francese, non dai verdi), poi bene o male insabbiati perchè lo stato francese ha mostruosi interessi a riproporsi sul mercato. Sono fatti documentati UFFICIALMENTE. :read:

Le vostre sono dimostrazioni di analfabetismo&ideologia da social, spiacente.

Unknown84
10-03-2025, 13:06
Ma che dici?
Cambridge analytica dice nulla?
le aziende che gestiscono i social prendono soldi per orientare le masse: è precisamente il loro business.

Mi riferivo a Meta, non a società esterne, le aziende che attuano quel tipo di comportamento agiscono lato utente, non dall'interno.

zappy
10-03-2025, 13:53
Mi riferivo a Meta, non a società esterne, le aziende che attuano quel tipo di comportamento agiscono lato utente, non dall'interno.
Cambridge Analytica e Meta erano d'accordo in quello che hanno fatto. Tant'è che è Meta ad aver pagato una mega-multa.

azi_muth
10-03-2025, 16:29
Purtroppo anche tu scadi al livello di tifoso, fanatico, ideologico e ignorante da social ;)
avevamo 4 centrali, una già chiusa definitivamente per guasti non riparabili già prima di chernobyl, altre due già a fine vita (nell'86 erano SPENTE) e una che pur essendo relativamente "giovane" aveva già presentato svariati problemi.
Quella in costruzione era UNA, e MOLTO molto molto lontana dall'essere finita.
Tutte nel complesso irrilevanti nella produzione elettrica (una % risibile) e qualcuna anche MOLTO insicura.


Cazzate (tifo? fanatismo ideologico?) anche qua. Le centrali stanno chiudendo perchè sono a fine vita utile. E tenerle aperte aumenta esponenzialmente i rischi di incidente.
FORTUNATAMENTE noi NON abbiamo costruito i 4 EPR che voleva propinare Berlusca, che si sono rivelati tanto in Finlandia che in Francia delle totali CATASTROFI tecniche e finanziarie.
Per tacere dei gravissimi problemi tecnici che hanno (denunciate dall'autorità di sicurezza nucleare francese, non dai verdi), poi bene o male insabbiati perchè lo stato francese ha mostruosi interessi a riproporsi sul mercato. Sono fatti documentati UFFICIALMENTE. :read:

Le vostre sono dimostrazioni di analfabetismo&ideologia da social, spiacente.



Le centrali italiane erano


Latina
Garigliano
Trino
Caorso


Di queste l'unica ad essere spenta prima del referendum era quella di Garigliano nel 1982.
Latina, Trino erano funzionanti ma in via di phase out ( che non vuol dire necessariamente buttarle via).

Ma furono Caorso e Montalto di Castro gli sprechi epici.

Caorso era una centrale da 840 MW che ha iniziato la produzione a dicembre 1981; la centrale è stata fermata nell’ottobre 1986 in occasione delle attività connesse alla quarta ricarica del combustibile e non è stata più riavviata in esito al referendum sul nucleare del 1987. Era una centrale praticamente nuova che è stata buttata alle ortiche.

Montalto di Castro invece era una centrale nucleare due reattori da 982 MW che era stata completata all'85% per una spesa di 5,7 miliardi di euro attuali a cui poi si sono aggiunti 7,7 miliardi euro per rincovertire la centrale a combustibili fossili.

Il referedum che non riguardava la messa al bando del nucleare ma chiedeva di esprimersi riguardo a tre quesiti:

1) Localizzazione delle centrali nucleari da parte del CIPE
2) L'abolizione dei compensi agli enti locali che ospitavano centrali nulceari e a carbone
3) Divieto partecipazione dell'Enel a centrali elettronucleari all'estero ( nella follia ignorante questa è anche la peggiore...)


Carso avrebbe potuto operare tranquillamente ancora per decenni e Montalto di Castro essere completata e iniziare la produzione.
Ma si è scelto di non farlo buttando a mare miliardi di soldi pubblici, condanndo l'Italia alla dipendenza energetica da fonti fossili e danneggiando l'ambiente e l'industria italia con decenni di costi energetici elevatissimi.

Lo stop del nucleare in Italia è stata la vittoria della lobby dei petrolieri non certo dell'ambiente e degli Italiani. L'Italia ha perso un settore industriale innovativo con migliaia di occupati di altissimo profilo, ha perso competitività per via dei costi energetici sempre più elevati, ha perso risorse su impianti mai partiti o usati poco, ha perso sotto il profilo ambientale perche continua ad emettere livelli elevati di co2, ha perso sotto il profilo dell' autonomia energetica che significa anche autonomia politica.

Una catastrofe giustificata dal nulla. L'energia nulceare resta in assoluto tra la meno pericolosa per morti per unità di energia prodotta.

In questo periodo in cui si parla di sovranità nazionale ed europea raccomando a tutti di leggere la storia di Felice Ippolito il padre del nucleare italiano un'altro che insieme a Mattei, anche lui finito male, stava cercando di lavorare per dare all'Italia l'autonomia energetica. Ippolito è finito in carcere con accuse pesantissime per poi essere graziato dalla stessa persona, diventata presidente della Repubblica che aveva per primo avanzato quelle accuse.

sbaffo
10-03-2025, 16:31
Ecco, la tua pro-nucleare è proprio disinformazione da social fatta da analfabeti funzionali profondamente ignoranti.
E' falso che tutta l'europa abbia continuato, l'austria per es. aveva già chiuso ben prima di chernobyl una centrale perfettamente finita al 100%, anzi per meglio dire l'hanno finita e POI deciso di NON accenderla.

le centrali tedesche erano VECCHIE e da chiudere indipendentemente da versi rossi gialli o neri.
E hanno avuto disastri con il loro deposito di scorie, che trasuda radioattività nelle falde quando doveva essere "eterno".

Quindi, semplicemente, tu sei un tifoso, fanatico, ideologico e ignorante da social ;) Sfilza di insulti diretti e plateali, segnalato.

mi pareva strano che Zappy si fosse ravveduto, basta toccargli il nucleare e torna fuori il verdiota che è in lui.
-Primo io non ho i social, sarai tu a informarti sui social.
-Secondo, prioprio ieri sera è andato in onda su la7 (mi pare) un documentario di Oliver Stone sul nucleare, guardatelo (spoiler parziale: ora anche i verdi lo vogliono).
- a parte l'austria che non so, tutto il resto d'europa le ha tenute, compresa la vicina svizzera che nonostante abbia un mare di idroelettrico ha un 30% di nucleare, la francia poi col nucleare ha le bollette una frazione delle nostre e quello che avanza ce lo regala (quasi).
guarda un po nella mappa dell'europa chi emette meno CO2/kwh: https://app.electricitymaps.com/map/12mo/monthly , guardacaso la Francia!
E guarda l'austria rispetto alla vicina svizzera, emette 4 volte tanto!
Comunque il referendum lo abbiamo fatto solo noi.
- tutti gli insulti che hai rivolto a me e ad altri sono perfetti per te, visto che ormai tutto il mondo, anche gli ambientalisti, sta perorando il nucleare, e quando hanno chiuso IN ANTICIPO le centrali tedesche (e qui si vede la tua disinformazione, fanatismo, ecc.) tutto il mondo era contrario, pure GRETA figurati, e l'allora idolatrato Musk, c'eri solo tu favorevole! (ne avevamo già discusso, infatti ti eri zittito, memoria corta?)
non continuo perchè con un fanatico ecc. come te è inutile, e non te lo meriti visti i tuoi modi.
Guardati il documentario, o resta nella tua ignoranza, ma non insultare. Le tue cazzate da frustrato no-nuke ormai isolato le dici a tua sorella.

Purtroppo anche tu scadi al livello di tifoso, fanatico, ideologico e ignorante da social ;) altri insulti ad altro utente, bene.

Le vostre sono dimostrazioni di analfabetismo&ideologia da social, spiacente. Ancora insulti a tutti.

Visto l'attacco furioso sembri proprio tu il fanatico da social.
EDIT: e viste le castronerie che scrivi, che non puoi aver letto su dei giornali veri, confermi che il "social victim" sei tu, cvd. :rolleyes:
EDIT 2: vedo solo ora, sospeso, finalmente.

E come al solito non ne azzecchi una, qui come su altri temi dove ti ho smetito più volte e hai dovuto abbozzare. Ma è come parlare al vento...

david-1
10-03-2025, 16:37
In certi ambiti come storia, sociologia, economia fa bene ascoltare anche argomenti di "parte" purchè si tratta di tesi ben argomentate, con riferimenti solidi.


Non sono del tutto d'accordo... molte diatribe tra popoli non si risolvono proprio perchè si da valore alla memoria e non alla storia, confondendone i concetti.
I popoli perpetuano la memoria, che è di parte, e tende a tralasciare il "cosa di brutto noi abbiamo fatto a loro" e mette in luce solo il "cosa di brutto loro hanno fatto a noi".
La Storia invece è super partes.

azi_muth
10-03-2025, 16:42
Sfilza di insulti diretti e plateali, segnalato.

mi pareva strano che Zappy si fosse ravveduto, basta toccargli il nucleare e torna fuori il verdiota che è in lui.


Si gli scatta scatta qualcosa per cui perde la testa...alla faccia dell'oggettività.

Anche i verdi stanno cambiando in giro per l'Europa. Sono sporatutto i giovani a capire che per i verdi della vecchia generazione il problema è di bandiera e non c'entra nulla con la scienza.



Julia Galosh, biologa di 22 anni, ha dichiarato: “Ho protestato con orrore di fronte a Greenpeace mentre facevano campagna per fermare i reattori nucleari della Germania – cosa che ha portato a una maggiore domanda di carbone. Ora vogliono impedire al mio Paese, la Polonia, di passare dal carbone al nucleare. Quando è troppo è troppo”.

Aanstoot ritiene che si tratti di una questione generazionale, con gli ambientalisti più giovani più propensi al nucleare rispetto a quelli delle generazioni più anziane.

Ha detto: “Mi sembra che molte delle argomentazioni [utilizzate] da Greenpeace e da altri ambientalisti più anziani… siano molto identitarie. Sembra quasi che essere antinucleari sia una questione di identità per questi ambientalisti più anziani. Queste vecchie questioni sono quelle che il nucleare ha per lo più superato, e anche la situazione globale è cambiata. Negli anni ’60 e ’70, durante le proteste antinucleari, la crisi climatica non era una preoccupazione come lo è oggi”.


https://euractiv.it/section/cambiamenti-climatici/news/i-giovani-ambientalisti-a-greenpeace-abbandoniamo-la-resistenza-ideologica-al-nucleare/

azi_muth
10-03-2025, 16:59
La Storia invece è super partes.

Gli storici hanno come obiettivo l'oggettività: cercano di basarsi su fonti verificabili e di adottare metodi scientifici per ridurre al minimo le distorsioni personali o ideologiche, ma il processo di selezione e interpretazione delle fonti è influenzato dalla cultura e dalle conoscenze del tempo in cui si scrive la storia.
Resta sempre è comunque una parte di soggettività anche nel migliore degli storici.

tmviet
11-03-2025, 09:42
Io sceglierei per quanto possano dare di puntare di più sull'energia solare gratuita.
Comunque ricordiamoci che Svizzera e soprattutto la Francia hanno centrali nucleari molto vicino all'Italia ...per cui ...

azi_muth
11-03-2025, 13:53
Io sceglierei per quanto possano dare di puntare di più sull'energia solare gratuita.


Non c'è nulla di "gratuito".
Le rinnovabili sono forme di energia intermittenti che devono essere localizzate dove c'è maggiore possibilità di captare queste risorse e quindi in modo sparso sul territori.
Questo provoca dei squilibri notevoli a livello di domanda e offerta e livello di rete che richiedono inteventi economicamente pesanti.
Nella maggior parte dei casi questi costi non sono considerati perchè sono costi che non sono sostenuti dai produttori di energia, ma finiscono nelle bollette dei contribuenti insieme agli incentivi.

E' una cosa che ritengo assurda visto che avere energia a basso costo è un bene comune e strategico e bisognerebbe considerare non tanto il costo per gli investitori privati, ma il costo complessivo di SISTEMA per la comunità.

david-1
11-03-2025, 17:05
Gli storici hanno come obiettivo l'oggettività: cercano di basarsi su fonti verificabili e di adottare metodi scientifici per ridurre al minimo le distorsioni personali o ideologiche, ma il processo di selezione e interpretazione delle fonti è influenzato dalla cultura e dalle conoscenze del tempo in cui si scrive la storia.
Resta sempre è comunque una parte di soggettività anche nel migliore degli storici.

Si, senza dubbio.

megamitch
16-03-2025, 15:28
Io direi che i social sono incompatibili con la realtà. Basta guardare i numeri, sono impressionanti

https://www.infodata.ilsole24ore.com/2024/12/03/chi-e-povero-e-piu-connesso-quanto-tempo-passiamo-sui-social-network/