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View Full Version : Impronta CO2 delle batterie, l'UE vuole cambiare il calcolo e l'industria tedesca insorge


Redazione di Hardware Upg
09-08-2024, 15:59
Link alla notizia: https://greenmove.hwupgrade.it/news/batterie/impronta-co2-delle-batterie-l-ue-vuole-cambiare-il-calcolo-e-l-industria-tedesca-insorge_129721.html

La Commissione Europea vorrebbe utilizzare il mix nazionale di produzione di energia elettrica per calcolare l'impronta di CO2 delle batterie, e ciò penalizza chi ha fatto investimenti in fabbriche sostenibili

Click sul link per visualizzare la notizia.

io78bis
09-08-2024, 16:30
Mi sembra una protesta giusta

Ginopilot
09-08-2024, 16:46
Così magari i paesi per difendere le proprie industrie cominciano a dare davvero politiche serie per la produzione rinnovabile

Opteranium
09-08-2024, 17:02
non potrà che peggiorare, ursula bis è tornata grazie al supporto dei verdi, in barba alle elezioni, per cui dovrà tenerseli buoni prostrandosi ad ogni loro allucinazione ambientalista

Tigre.
09-08-2024, 17:18
non potrà che peggiorare, ursula bis è tornata grazie al supporto dei verdi, in barba alle elezioni, per cui dovrà tenerseli buoni prostrandosi ad ogni loro allucinazione ambientalista

Esattamente, come si diceva un tempo "lo tengono per i gioielli di famiglia" che tradotto significa proprio quello che dici tu, per tenerseli buoni accetterà ogni follia che queste menti malate partoriranno per affossare sempre più l'economa e l'industria europea, ci aspetta un disastro insomma che tra l'altro pagheremo noi......:doh:

Lasciamo perdere per amor di patria la farsa delle elezioni europee, praticamente è tutto come prima poltrone comprese ovviamente senza contare il livello di alcuni personaggi, e poi c'è gente che si chiede perché il popolo non va più a votare......mah.....:rolleyes:

sbaffo
09-08-2024, 18:22
non ho tempo di leggere la news altrove, si può sapere qual'è il motivo/criterio di questo cambio di paradigma? senza saperlo non si può sapere se ha valide ragioni o meno...
in ogni caso non si devono cambiare le regole in corsa, crea danni notevoli, ma bisognerebbe almeno sapere se il gioco vale la candela...

D'accordissimo sull'ursula bis, un inciucio che sembra di essere in italia nella prima repubblica, col pentapartito e i deputati attaccati con la colla alla cadrega. :rolleyes:
Tra l'altro ho visto in un servizio di Report che Ursula era già stata indagata per malefatte in germania ma se l'era cavata cancellando le chat dal il suo telefonino, stessa cosa successa col covid e i vaccini strapagati ha svuotato il suo cell. Come fanno gli "integerrimi" paesi nordici a supportarla?
Viene il dubbio che l'abbiano "esiliata" a bruxelles per non tenersela in casa...

Ginopilot
09-08-2024, 20:08
Secondo me qualcuno si e' accorto che con qualche magheggio era possibile spacciare per green roba che green non era. Comprare energia rinnovabile significa sottrarla al mercato, non produrre "green".

giuvahhh
10-08-2024, 03:56
nonostante quello che dicono i sinistroidi ecopazzi la meloni aveva ragione a non volere la ursula. si potrebbe definire la ue come una sorta di raich dato che comanda sempre la germania con i suoi amicici

ilariovs
10-08-2024, 07:52
Mi sembra una sonora sciocchezza.
Il mix nazionale poco ha a che fare con le singole realtà.
In Italia quest'anno dovremmo stare su un 43/45% di rinnovabili, molto sotto a relata come Spagna, Portogallo, Germania ecc ma a casa mia giro a 70% rinnovabili... quindi perché io dovrei essere considerato come il mix nazionale se ho fatto scelte che mi hanno portato ad un mix diverso.

Se una realtà produttiva produce da sé una parte dell'energia che produce e ribalta il mix è da fargli un applauso non da rompergli i ...
IMHO

Mparlav
10-08-2024, 08:16
Trattandosi di 2 proposte regolamentari sottoposte a consultazione pubblica, è inevitabile che ci sia una discussione, lo scopo è esattamente quello.

sbaffo
10-08-2024, 08:46
Secondo me qualcuno si e' accorto che con qualche magheggio era possibile spacciare per green roba che green non era. Comprare energia rinnovabile significa sottrarla al mercato, non produrre "green".
Mi sembra una sonora sciocchezza.
Il mix nazionale poco ha a che fare con le singole realtà.
In Italia quest'anno dovremmo stare su un 43/45% di rinnovabili, molto sotto a relata come Spagna, Portogallo, Germania ecc ma a casa mia giro a 70% rinnovabili... quindi perché io dovrei essere considerato come il mix nazionale se ho fatto scelte che mi hanno portato ad un mix diverso.

Se una realtà produttiva produce da sé una parte dell'energia che produce e ribalta il mix è da fargli un applauso non da rompergli i ...
IMHO Io sospetto che abbia a che fare coi certificati green, quelli che si vendono tra aziende per "compensare" la CO2.
Se un'azienda dichiara di essere 100% green perchè compra crediti carbonici (invece di avere una produzione endogena green) è solo greenwashing. Mi pare che la UE lo aveva vietato nelle pubblicità infatti.

Non so come faccia a continuare la pubblicità dell'acqua eco-green (finto eco perchè coi crediti) di brumotti... è proprio la definizione di greenwashing :D

Massimiliano Zocchi
10-08-2024, 09:10
Io sospetto che abbia a che fare coi certificati green, quelli che si vendono tra aziende per "compensare" la CO2.
Se un'azienda dichiara di essere 100% green perchè compra crediti carbonici (invece di avere una produzione endogena green) è solo greenwashing. Mi pare che la UE lo aveva vietato nelle pubblicità infatti.

Non so come faccia a continuare la pubblicità dell'acqua eco-green (finto eco perchè coi crediti) di brumotti... è proprio la definizione di greenwashing :D

L’azienda che sfrutta i crediti sicuramente fa greenwashing, ma il meccanismo di vendita dei crediti ha comunque un suo senso logico. Se io produco crediti significa che ho avuto un comportamento virtuoso oltre ciò che era strettamente necessario per coprire i miei bisogni. Se ricevo denaro per questo, sarò incentivato a fare sempre di più. In sostanza per la collettività c’è comunque un ritorno, non importa quale azienda faccia Green reale, l’importante è che il totale aumenti.
Giusto però vietare pubblicità a chi non ha davvero una fabbrica più sostenibile.

Massimiliano Zocchi
10-08-2024, 09:12
Così magari i paesi per difendere le proprie industrie cominciano a dare davvero politiche serie per la produzione rinnovabile

In effetti lo ho pensato cercando di darmi una spiegazione, potrebbe avere senso, nell’ottica generale di migliorare i mix di tutte le nazioni.

sbaffo
10-08-2024, 09:27
L’azienda che sfrutta i crediti sicuramente fa greenwashing, ma il meccanismo di vendita dei crediti ha comunque un suo senso logico. Se io produco crediti significa che ho avuto un comportamento virtuoso oltre ciò che era strettamente necessario per coprire i miei bisogni. Se ricevo denaro per questo, sarò incentivato a fare sempre di più. In sostanza per la collettività c’è comunque un ritorno, non importa quale azienda faccia Green reale, l’importante è che il totale aumenti.
Giusto però vietare pubblicità a chi non ha davvero una fabbrica più sostenibile. Certo, concordo sul sistema dei crediti.
Probabilmente per le batterie hanno fatto un ragionamento simile a quello per la pubblicità, il sistema dei carbon credit funziona a livello collettivo, ma il singolo non può vantarsi (pubblicità) o certificare (batterie) di essere green perchè paga i crediti.
E' come se io pagassi le multe stradali e poi dico che sono un santo alla guida perchè le ho pagate tutte. :D

Ginopilot
10-08-2024, 13:03
Il sistema dei certificati e' sbagliato, non dovrebbe essere consentito venderli. Gia' ti pagano per produrre energia. Basta cosi'. Fine. La vendita altera sulla carta la presunta origine dell'energia e fa crescere i costi dell'energia. Se non consumi cio' che produci, finisce nel calderone a disposizione di chiunque consumi.

Ginopilot
10-08-2024, 13:04
nonostante quello che dicono i sinistroidi ecopazzi la meloni aveva ragione a non volere la ursula. si potrebbe definire la ue come una sorta di raich dato che comanda sempre la germania con i suoi amicici

un delirio

ZeroSievert
10-08-2024, 18:53
Secondo me qualcuno si e' accorto che con qualche magheggio era possibile spacciare per green roba che green non era. Comprare energia rinnovabile significa sottrarla al mercato, non produrre "green".

Quoto. E sorge la domanda: a chi va "l'energia non green?", viene penalizzato in maniera equivalente? Perchè se le quote di CO2 servono solo a fare belli alcuni prodotti d'esportazione mentre il resto va a lignite di green c'é poco in tutta la faccenda.

EDIT: tra le altre cose, dare certificazioni "100% green" in un paese che talvolta si ritrova a produrre quasi al 100% fossile e ha forse il mix piú sporco d'Europa dopo la Polonia fa abbastanza ridere.

EDIT 2: si capisce il nervosismo dell'industria tedesca anche dal fatto che le centrali a carbone potrebbero essere spente solo nel 2038. E questo supponendo che i fantomatici storage e reti a idrogeno funzionino..

https://montelnews.com/news/b22ab343-d5fe-4994-bbc0-ee39ca15cf12/some-german-coal-to-linger-to-2038-as-h2-ramps-up-ministry

idroCammello
11-08-2024, 11:44
Il sistema dei certificati e' sbagliato, non dovrebbe essere consentito venderli. Gia' ti pagano per produrre energia. Basta cosi'. Fine. La vendita altera sulla carta la presunta origine dell'energia e fa crescere i costi dell'energia. Se non consumi cio' che produci, finisce nel calderone a disposizione di chiunque consumi.

Non capisco perchè ritieni il sistema dei certificati sbagliato.

dato che conta il risultato ambientale complessivo, se qualcuno che non è virtuoso si trova costretto a "sovvenzionare" chi lo è di per se non è negativo.

Anche perchè in certi comparti è difficile essere virtuosi, in altri le condizioni consentono di fare di più del minimo sindacale.

Alla fin fine è un mercato della virtuosità, il giusto/sbagliato diventa quasi solo una questione di prezzi : se si rendono le esternalità negative decisamente care qualche risultato lo si dovrebbe ottenere

sbaffo
11-08-2024, 15:33
Non capisco perchè ritieni il sistema dei certificati sbagliato.

dato che conta il risultato ambientale complessivo, se qualcuno che non è virtuoso si trova costretto a "sovvenzionare" chi lo è di per se non è negativo.

Anche perchè in certi comparti è difficile essere virtuosi, in altri le condizioni consentono di fare di più del minimo sindacale.

Alla fin fine è un mercato della virtuosità, il giusto/sbagliato diventa quasi solo una questione di prezzi : se si rendono le esternalità negative decisamente care qualche risultato lo si dovrebbe ottenere E' proprio questo il punto, se il prezzo del carbon credit è inferiore al costo di trasformare la produzione verso la sostenibilità conviene lasciare le cose come stanno e continuare a inquinare pagando "il pizzo". Non si arriverà mai alla neutralità carbonica perchè qualcuno non farà mai la transizione.
Il sistema in sè è giusto, è un incentivo alla transizione ecologica, ma non basta/non funziona in tutti i casi.

Quoto. E sorge la domanda: a chi va "l'energia non green?", viene penalizzato in maniera equivalente? Perchè se le quote di CO2 servono solo a fare belli alcuni prodotti d'esportazione mentre il resto va a lignite di green c'é poco in tutta la faccenda.

EDIT: tra le altre cose, dare certificazioni "100% green" in un paese che talvolta si ritrova a produrre quasi al 100% fossile e ha forse il mix piú sporco d'Europa dopo la Polonia fa abbastanza ridere. infatti, come l'acqua di brumotti che si definisce eco-green perchè "compensa 100%" pagando, ma non è green, le bottiglie sono di plastica, ecc., pubblicità nauseante da quanto è falsa.
Anche la Fiat compra crediti carbonici da Tesla, ma non è certo altrettanto green. Te l'immagini la pubblicità del Doblò diesel con la scritta "eco-green" e in piccolo "crediti compensati" :D, si urlerebbe al greenwashing giustamente, infatti fiat si guarda bene dal farlo. (Apple invece ci ha provato ed è stata redarguita dalla UE) :D

EDIT 2: si capisce il nervosismo dell'industria tedesca anche dal fatto che le centrali a carbone potrebbero essere spente solo nel 2038. 2038!!! :eek: scelta scellerata di chiudere il nucleare per riaprire il carbone, alla faccia dell'ecologia!
Il bello è che lo hanno voluto i verdi tedeschi.:muro:

Il sistema dei certificati e' sbagliato, non dovrebbe essere consentito venderli. Gia' ti pagano per produrre energia. Basta cosi'. Fine. La vendita altera sulla carta la presunta origine dell'energia e fa crescere i costi dell'energia. Se non consumi cio' che produci, finisce nel calderone a disposizione di chiunque consumi. No, il sistema dei certificati non è sbagliato in sè, l'uso distorto che se ne può fare è sbagliato. Gli esempi li ho fatti sopra.
In più c'è il discorso "calderone" che dici tu, che fa parte sempre delle storture: se io produco la mia energia green e la uso ok, ma se la compro dalla rete, che l'Eni di turno mi faccia il contratto 100% rinnovabile è una bazza perchè vuol dire che a qualcun altro andrà più "sporca" perchè la somma sempre è quella. Se prelevo acqua da una piscina comune il livello è quello per tutti e anche l'acqua è la stessa per tutti, si mischia, la rete elettrica nazionale è la stessa cosa, perciò dire che a me arriva solo acqua/elettricità pulita e a te no è solo una bazza commerciale, ma anche fosse vero la sto togliendo a qualcun altro perchè il mix totale della rete resta uguale.
In questo senso forse si parla di mix energetico nazionale invece che certificati finti-green, probabilmente con la batterie volevano fare i furbetti come brumotti con l'acqua. :D

ZeroSievert
11-08-2024, 15:48
2038!!! :eek: scelta scellerata di chiudere il nucleare per riaprire il carbone, alla faccia dell'ecologia!
Il bello è che lo hanno voluto i verdi tedeschi.:muro:


Guarda.. piu' si va avanti piu' mi convinco che alla fine non c'e' niente di green nella strategia tedesca ma solo interessi commerciali. Loro volevano il predominio tecnologico del settore energia con pale eoliche Siemens Gamesa e centrali "hydrogen ready" (ma che sarebbero andate a gas metano russo fino a chissa' quando) sempre prodotte da Siemens.

Il tutto corredato da pressioni politiche sugli altri paesi UE per accettare come "green" solo le tecnologie su cui l'industria tedesca aveva investito.

Peccato che limiti tecnici da una parte e crisi del gas russo dall'altra, questa strategia stia andando (fortunatamente.. perche' **decarbonizzare** con il metano e' un vicolo cieco) in frantumi.

sbaffo
11-08-2024, 15:55
Guarda.. piu' si va avanti piu' mi convinco che alla fine non c'e' niente di green nella strategia tedesca ma solo interessi commerciali. Loro volevano il predominio tecnologico del settore energia con pale eoliche Siemens Gamesa e centrali "idrogen ready" (ma che sarebbero andate a gas metano russo fino a chissa' quando) sempre prodotte da Siemens.

Il tutto corredato da pressioni politiche sugli altri paesi UE per accettare come "green" solo le tecnologie su cui l'industria tedesca aveva investito.

Peccato che limiti tecnici da una parte e crisi del gas russo dall'altra, questa strategia stia andando (fortunatamente.. perche' **decarbonizzare** con il metano e' un vicolo cieco) in frantumi. E forse i verdi erano le pedine inconsapevoli (o pagate...) di questi giochetti.

"i peggiori nemici dell'ambiente sono proprio gli ambientalisti (tedeschi)" :D fixed

Mendelevio
11-08-2024, 16:07
nonostante quello che dicono i sinistroidi ecopazzi la meloni aveva ragione a non volere la ursula. si potrebbe definire la ue come una sorta di raich dato che comanda sempre la germania con i suoi amicici

La Meloni è bravissima, basta dire il cotrario di tutto e fare promesse che non mantiene. Poi però bisogna passare ai fatti, e i fatti dicono che è una ciarlatana (nel senso che ciarla e basta).