View Full Version : Elon Musk, ultimatum ai dipendenti Tesla: "basta smart working, o in ufficio o licenziati"
Redazione di Hardware Upg
01-06-2022, 15:35
Link alla notizia: https://auto.hwupgrade.it/news/mercato-green/elon-musk-ultimatum-ai-dipendenti-tesla-basta-smart-working-o-in-ufficio-o-licenziati_107662.html
Il patron di Tesla non vuole più accettare lo smart working, e con due lettere ai dipendenti lancia un ultimatum: o si torna in ufficio o ci si trova un altro lavoro. Chi vuole stare a casa deve praticamente vivere per alcuni giorni in fabbrica
Click sul link per visualizzare la notizia.
Min****, mi sono calate di nuovo le Tesla...:doh:
Ah elon te devi sta zitto! Mannaja a te! :D
https://serving.photos.photobox.com/59573912a416b462bdd94426101369037bb415e2738ccb43e3c6e5c59c12f5da46951f6d.jpg
Min****, mi sono calate di nuovo le Tesla...:doh:
Ah elon te devi sta zitto! Mannaja a te! :D
https://serving.photos.photobox.com/59573912a416b462bdd94426101369037bb415e2738ccb43e3c6e5c59c12f5da46951f6d.jpg
Probabilmente vuole comprare un po’ di azioni
:Prrr: :Prrr: :Prrr: :Prrr: :Prrr: :Prrr: :Prrr:
Che paura che metti caro Muschiettino !!! Brrrr....ma allora sei un duro ! Vai, tratta a pesci in faccia la tua forza lavoro, che ti si possano licenziare tutti nel momento in cui ne avrai più bisogno !!! Una mentalità proprio aperta per uno che costruisce "il futuro" eh ! :asd:
Quella lettera l'avrà scritta con un cannone in mano (mezzo finito), in un momento di "delirio di onnipotenza"...:D
Ne riparleremo questo autunno-inverno...covid docet.
DISCLAIMER: Muschiettino è un personaggio di fantasia. Nessun riferimento con fatti o persone reali è da intendersi come intenzionale o voluto !
Tiè !
Sul fatto che lo smart working sia il rammollimento dei cervelli ha ragione da vendere.
Molti usano la semplicistica analogia che un computer usato in ufficio si può usare anche da casa, il che ha di fatto portato ai risultati disastrosi di cui ogni giorno possiamo essere testimoni. Provate ad usare uno qualsiasi dei "servizi al cittadino" telefonici, dove le poche volte che riesci effettivamente a parlare con chi ti serve combatti con impiegati svogliati e sottofondi di schiamazzi casalinghi.
La balla dell'aumento di produttività lavorando da casa non è più credibile, ed in ogni modo se ne vedranno ulteriori danni quando e se il mondo tornerà a regime.
@saturn
se attualmente è l'uomo più ricco del mondo probabilmente non è così drogato come pensi.
@saturn
se attualmente è l'uomo più ricco del mondo probabilmente non è così drogato come pensi.
Le due cose non sono ASSOLUTAMENTE in contrasto....ANZI ! :D
tallines
01-06-2022, 16:41
Link alla notizia: https://auto.hwupgrade.it/news/mercato-green/elon-musk-ultimatum-ai-dipendenti-tesla-basta-smart-working-o-in-ufficio-o-licenziati_107662.html
Il patron di Tesla non vuole più accettare lo smart working, e con due lettere ai dipendenti lancia un ultimatum: o si torna in ufficio o ci si trova un altro lavoro. Chi vuole stare a casa deve praticamente vivere per alcuni giorni in fabbrica
Elon Musk, ultimatum ai dipendenti Tesla: "basta smart working, o in ufficio o licenziati"
Concordo, bravo Elon, sono degli scansafatiche !!! :sofico: :sofico: :asd: :asd:
There's only one path, we'll fire 'em all :sofico: :sofico:
randorama
01-06-2022, 16:57
ho letto l'articolo altrove dove veniva citata una precedente intervista di questo signore dove si lagna del fatto che lavora 16 ore al giorno 7 su 7, 365 su 365.
oh... mica te l'ha ordinato il medico sai?
Cromwell
01-06-2022, 17:03
"Chiunque desideri svolgere un lavoro a distanza deve essere in ufficio per un minimo (e intendo *minimo*) di 40 ore settimanali o lasciare Tesla. Questo è meno di quanto chiediamo agli operai."
Dove stà il problema? Si torna in ufficio e gli si dà solo sempre le ore minime garantite :O
E poi: "Questo è meno di quanto chiediamo agli operai."
Che vuol dire?!? :confused: (non rispondete... so leggere tra le righe)
Fra un po' Musk inventerà il giorno di 36ore, state tranquilli: lui può :O:O
Sul fatto che lo smart working sia il rammollimento dei cervelli ha ragione da vendere.
Molti usano la semplicistica analogia che un computer usato in ufficio si può usare anche da casa, il che ha di fatto portato ai risultati disastrosi di cui ogni giorno possiamo essere testimoni. Provate ad usare uno qualsiasi dei "servizi al cittadino" telefonici, dove le poche volte che riesci effettivamente a parlare con chi ti serve combatti con impiegati svogliati e sottofondi di schiamazzi casalinghi.
La balla dell'aumento di produttività lavorando da casa non è più credibile, ed in ogni modo se ne vedranno ulteriori danni quando e se il mondo tornerà a regime.
@saturn
se attualmente è l'uomo più ricco del mondo probabilmente non è così drogato come pensi.
Sono due cose diverse.
Se devi dare un servizio al pubblico tramite telefono capisco che occorra essere in ufficio e non puoi avere il cane che abbaia affianco o il bambino che urla.
Ma se non ho alcuna interazione con esterni e il mio lavoro è stare davanti a email per il 90% del tempo, ho la possibilità di parlare con un collega premendo un tasto... perchè diavolo dovrei spararmi 1 ora di strada, km, stress, costi, inquinamento etc...?
Le aziende che dopo 2 anni di pandemia non hanno capito questo sono destinate a fallire col tempo.
La pandemia qualcosa di buono l'ha portato, i dipendenti hanno capito che esiste una vita oltre a stare nel traffico e passare 9 ore al giorno chiusi in una stanza con gente che magari ti sta pure sulle palle.
Interazione con i colleghi? Lavoro di gruppo? Tutte cazzate che le aziende propinano per tenerti in ufficio e controllarti, classica mentalità anni 60 italiana.
Il dipendente soddisfatto è quello che ha una vita oltre al lavoro, che lavora per obbiettivi, che sente la FIDUCIA del responsabile... tutto questo viene anche prima dei soldi.
;47854919']Sono due cose diverse.
Se devi dare un servizio al pubblico tramite telefono capisco che occorra essere in ufficio e non puoi avere il cane che abbaia affianco o il bambino che urla.
Ma se non ho alcuna interazione con esterni e il mio lavoro è stare davanti a email per il 90% del tempo, ho la possibilità di parlare con un collega premendo un tasto... perchè diavolo dovrei spararmi 1 ora di strada, km, stress, costi, inquinamento etc...?
Le aziende che dopo 2 anni di pandemia non hanno capito questo sono destinate a fallire col tempo.
La pandemia qualcosa di buono l'ha portato, i dipendenti hanno capito che esiste una vita oltre a stare nel traffico e passare 9 ore al giorno chiusi in una stanza con gente che magari ti sta pure sulle palle.
Interazione con i colleghi? Lavoro di gruppo? Tutte cazzate che le aziende propinano per tenerti in ufficio e controllarti, classica mentalità anni 60 italiana.
Il dipendente soddisfatto è quello che ha una vita oltre al lavoro, che lavora per obbiettivi, che sente la FIDUCIA del responsabile... tutto questo viene anche prima dei soldi.
*
Cromwell
01-06-2022, 17:12
Un fagnano rimane sempre un fagnano: sia a casa, sia a lavoro
;47854919']Sono due cose diverse.
Se devi dare un servizio al pubblico tramite telefono capisco che occorra essere in ufficio e non puoi avere il cane che abbaia affianco o il bambino che urla.
Ma se non ho alcuna interazione con esterni e il mio lavoro è stare davanti a email per il 90% del tempo, ho la possibilità di parlare con un collega premendo un tasto... perchè diavolo dovrei spararmi 1 ora di strada, km, stress, costi, inquinamento etc...?
Le aziende che dopo 2 anni di pandemia non hanno capito questo sono destinate a fallire col tempo.
La pandemia qualcosa di buono l'ha portato, i dipendenti hanno capito che esiste una vita oltre a stare nel traffico e passare 9 ore al giorno chiusi in una stanza con gente che magari ti sta pure sulle palle.
Interazione con i colleghi? Lavoro di gruppo? Tutte cazzate che le aziende propinano per tenerti in ufficio e controllarti, classica mentalità anni 60 italiana.
Il dipendente soddisfatto è quello che ha una vita oltre al lavoro, che lavora per obbiettivi, che sente la FIDUCIA del responsabile... tutto questo viene anche prima dei soldi.
Concordo anche se francamente certe cose in persona vengono semplciemente meglio. Ad esempio sessioni di whiteboarding per brainstorming di progetti tecnici o onboarding di nuovi assunti.
Ci ho provato 2 anni a far funzionare la tecnologia per queste cose, ma semplicemente non c e' storia. Fare il diagramma di una architettura su una lavagna e discuterne in gruppo e' molto, molto diverso che farlo online.
Detto questo chi e' assolutista in entrambe le direzioni e' in errore, e mi pare che elon sia un po' tanto fuori di testa con un messaggio del genere
quello che non comprendete è che lo smart working rimuove dell'equazione il contatto con i colleghi, e lo stato mentale di essere in un ambiente lavorativo con tutto quello che ne consegue.
È una questione di percezione, rimanendo a casa si ha una naturale tendenza al relax e all'isolamento, il che inevitabilmente influisce sulla qualità del lavoro e il rendimento.
Di certo uscirà fuori quello che "no a me è cambiato tutto lavoro meglio" ma i risultati sono impietosi. Lo smartworking si poteva fare anche 10 anni fa eppure è stato usato come manovra di contingenza solo per via del covid. Chiaro che ora i culi flaccidi e appesantiti dal lungo immobilismo non voglio tornare a muoversi.
Therinai
01-06-2022, 18:49
Concordo anche se francamente certe cose in persona vengono semplciemente meglio. Ad esempio sessioni di whiteboarding per brainstorming di progetti tecnici o onboarding di nuovi assunti.
Ci ho provato 2 anni a far funzionare la tecnologia per queste cose, ma semplicemente non c e' storia. Fare il diagramma di una architettura su una lavagna e discuterne in gruppo e' molto, molto diverso che farlo online.
Detto questo chi e' assolutista in entrambe le direzioni e' in errore, e mi pare che elon sia un po' tanto fuori di testa con un messaggio del genere
Impara a usare diagram e simili e vivi felice.
Le lavagne e i pennarelli sono giocattoli utili a generare empatia, ma dal punti di vista funzionale fanno pena.
Io quando faccio (facevo) presentazioni e brainstorming dal vivo comunque uso uno strumento digitale tipo diagram o visio per disegnare e mostravo su schermo ai colleghi.
Anche le blasonate lavagne digitali sono solo fumo negli occhi
Perfettamente d'accordo con Mask , chi non vuole tornare in ufficio, stà a casa ma per sempre.
Gundam.75
01-06-2022, 19:04
sono del parere che una via di mezzo sia la soluzione ideale. 3 giorni in ufficio e 2 a casa ti danno la possibilità di avere una buona qualità del lavoro e della vita privata. Poi se è necessario si può sempre rientrare in ufficio se serve.
Ma se il 90% delle assistenze che faccio sono da colleghi fuori sede, cosa cambia se li assisto da casa o dall'ufficio? ANche i fornitori oggi se possono preferiscono collegarsi con la VPN piuttosto che sobbarcarsi km (che pago io) e tempo in macchina (che pago sempre io).
abbatheking
01-06-2022, 19:12
Fuorché i lavori che richiedono la presenza, lo smart working ormai non è più un optional. Chi non lo accetta non ha capito quale sia la differenza tra vita e lavoro.
Ormai la società sta cambiando, più siamo benestanti (e lo siamo) e più i lavori manuali sono sempre meno graditi e più il tempo perso per i trasferimenti casa-lavoro è visto come qualità di vita ridotta.
Ovviamente c'è chi se ne approfitta ma è solo questione di tempo; il tempo della società di adeguare gli obiettivi e le "punizioni" per gli inoperativi, dopodiché non ci saranno più scuse e tutti quelli che non si adegueranno resteranno senza dipendenti (Musk incluso).
Non è un futuro lontano in una galassia lontana, in Italia e non solo è già realtà: non si trovano più lavoratori ben pagati per mansioni "dure", si preferisce fare la coda per entrare nelle amministrazioni e nelle segreterie a 1200€ quando ci sono lavori come saldatori, fabbri ecc che, anche sotto cooperativa, potrebbero pagare molto meglio.
MikkiClock
01-06-2022, 19:50
Pensa di essere ai tempi della "Rivoluzione Industriale", arrogante...
randorama
01-06-2022, 19:58
E poi: "Questo è meno di quanto chiediamo agli operai."
Che vuol dire?!? :confused: (non rispondete... so leggere tra le righe)
sembrerebbe (condizionale d'obbligo) che il pippone non fosse rivolto a tutti gli impiegati ma ai soli manager.
comunque non so voi, ma io dopo due anni lo smart lo riduco davvero al minimo sindacale.
quello che non comprendete è che lo smart working rimuove dell'equazione il contatto con i colleghi, e lo stato mentale di essere in un ambiente lavorativo con tutto quello che ne consegue.
È una questione di percezione, rimanendo a casa si ha una naturale tendenza al relax e all'isolamento, il che inevitabilmente influisce sulla qualità del lavoro e il rendimento.
Di certo uscirà fuori quello che "no a me è cambiato tutto lavoro meglio" ma i risultati sono impietosi. Lo smartworking si poteva fare anche 10 anni fa eppure è stato usato come manovra di contingenza solo per via del covid. Chiaro che ora i culi flaccidi e appesantiti dal lungo immobilismo non voglio tornare a muoversi.
Avrei voluto quotare solo una frase, ma in realtà va citato tutto il testo. Tu forse parli per sentito dire o per sensazioni.
Se l'ambiente lavorativo è organizzato bene, il contatto coi colleghi è continuo, e il tempo per isolarti non ce l'hai.
Te lo dice uno che ha lavorato da casa per contratto (altro che manova di contingenza) anni prima dell'emergenza pandemia. ;)
Cambiando mansione sono tornato in ufficio per alcuni mesi, e nel momento in cui siamo passati tutti in smart working nel 2020 i risultati del team sono anche migliorati e rimangono ad oggi migliori. E lavoro per una grande multinazionale che ai risultati c'è molto attenta.
Un'eccezione? Forse, ma niente di impossibile.
Poi non so: il culo ti si inflaccidisce di meno stando seduto 8 ore in ufficio, rispetto a 8 ore a casa? Immagino dipenda anche dal numero di viaggi verso la macchinetta del caffè.
Anderaz, fai parte probabilmente di una cerchia ristretta e buon per te sicuramente, lo dimostra il fatto che la tua azienda si è preparata largamente in anticipo per lo SW testando tutta una serie di modalità e strumenti con le dovute tempistiche. Ma, molti che mi circondano sono finiti nel calderone dei decerebrati per i motivi di cui sopra, e probabilmente è proprio la fretta di aver trasferito gente a casa in modo così subitaneo senza una fase di test preliminare che ha reso il tutto così inefficiente.
Bisogna distinguere tra le varie realtà, c'è chi può fare smart Working e chi no
Lavoro come operaio in una ditta dove ci sono anche diversi impiegati
molto del lavoro in ufficio è rimasto cartaceo, schede prelievo e rientro magazzino, gestione automezzi (percorrenze, rimborsi, lavori in officina, ...), bolle di acquisto materiale nei negozi, bolle di noleggio mezzi speciali, note spese e rimborsi del personale, posta cartacea per le altre sedi, moduli e documenti vari, etc. etc., montagne di scartoffie
Non c'è più nessuno che si occupa di queste cose se non qualche impiegato un paio di volte al mese
lavorare in questo modo è una schifezza, altro che migliorare il rendimento ... :muro:
l'unica cosa che non capisco dell'articolo è "anche"
pistillo
01-06-2022, 21:58
smarti working tutta la vita poche palle
Tutti a discutere di massimi sistemi, ontologia dello smart working, valori immateriali delle relazioni interpersonali... Tesla vende auto, non computer.
Smart working = meno commuters = meno auto vendute
Concordo in pieno. :)
Se anche i dipendenti di tesla odiano fare commute e passare ore in auto, mi dite perché uno dovrebbe comprare una tesla o un'auto elettrica in generale?
Già un auto (qualsiasi sia il motore) è un pessimo investimento, se poi la si usa solo i fine settimana per farsi la passeggiata fuori città, allora diventa solo un costo (assicurazione, manutenzione, etc).
Inoltre Mr M. si sarà reso conto che è l'unico che vuole dormire in ufficio, mentre i suoi impiegati hanno una vita, una famiglia e dei figli con cui voler passare il tempo oltre a dargli un nome.
Inoltre, per piacere, non chiamatelo "smart working". Vorrei capire quale mente eccelsa ha partorito questo inglesismo invece di chiamarlo "remote working" come fa il resto del mondo.
Impara a usare diagram e simili e vivi felice.
Le lavagne e i pennarelli sono giocattoli utili a generare empatia, ma dal punti di vista funzionale fanno pena.
Io quando faccio (facevo) presentazioni e brainstorming dal vivo comunque uso uno strumento digitale tipo diagram o visio per disegnare e mostravo su schermo ai colleghi.
Anche le blasonate lavagne digitali sono solo fumo negli occhi
Ci ho provato. Non é la stessa cosa, e con me tutti gli altri ingegneri nel team la pensano allo stesso modo, manca la comunicazione non verbale, quello che ti prende il pennarello di mano e ti disegna sopra interrompendo i tuoi pensieri e costringendoti a vedere le cose diversamente, manca la lavagna di 4 metri dove puoi vedere tante cose insieme mentre sullo schermo o ti accechi o devi zoomare perdendo la vista d insieme.
Oh poi sono gusti eh, se ti trovi bene massimo rispetto!
Detto questo nessuno di noi vuole tornare full time in ufficio, é solo per dire che per certe cose preferiamo meeting in persona, tutto qui
Concordo in pieno. :)
Se anche i dipendenti di tesla odiano fare commute e passare ore in auto, mi dite perché uno dovrebbe comprare una tesla o un'auto elettrica in generale?
Già un auto (qualsiasi sia il motore) è un pessimo investimento, se poi la si usa solo i fine settimana per farsi la passeggiata fuori città, allora diventa solo un costo (assicurazione, manutenzione, etc).
Inoltre Mr M. si sarà reso conto che è l'unico che vuole dormire in ufficio, mentre i suoi impiegati hanno una vita, una famiglia e dei figli con cui voler passare il tempo oltre a dargli un nome.
Inoltre, per piacere, non chiamatelo "smart working". Vorrei capire quale mente eccelsa ha partorito questo inglesismo invece di chiamarlo "remote working" come fa il resto del mondo.
:D :D :D :D :D :D :D :D :D :D
Ci ho provato. Non é la stessa cosa, e con me tutti gli altri ingegneri nel team la pensano allo stesso modo, manca la comunicazione non verbale, quello che ti prende il pennarello di mano e ti disegna sopra interrompendo i tuoi pensieri e costringendoti a vedere le cose diversamente, manca la lavagna di 4 metri dove puoi vedere tante cose insieme mentre sullo schermo o ti accechi o devi zoomare perdendo la vista d insieme.
Oh poi sono gusti eh, se ti trovi bene massimo rispetto!
Detto questo nessuno di noi vuole tornare full time in ufficio, é solo per dire che per certe cose preferiamo meeting in persona, tutto qui
Semplicemente non lavorate in asincrono, ma avete solo spostato le scrivanie dell'ufficio in casa.
Il remote working presuppone un cambio della cultura del lavoro, con passaggio alla comunicazione asincrona (niente decine di meeting giornalieri, niente ore passate a scriversi in chat, tanta documentazione scritta, KPI settati e planning fatto bene dai manager).
Se il remote working non funziona è perché in azienda ci sono manager e/o un leadership team incapace.
Ci sono 3 tipi di lavoratori al mondo:
1. Quelli che vita > lavoro;
2. Quelli che lavoro > vita;
3. I furbi (in senso negativo).
Solitamente i n.1 tendono a fare il loro dovere e minimizzare sprechi e tempi morti nel lavoro per avere più tempo per la propria vita (hobby, famiglia etc...).
I n.2 di solito cercano ogni scusa e motivo possibile per stare a lavoro, creando quindi inefficienza, tempi morti, perdite di tempo, stress etc etc...
I n.3 sono da eliminare dalla faccia della terra e magari da mandare in qualche cava a picconare la roccia.
Chi ha un capo n.1 è un fortunato, chi ha un capo n.2 è destinato alla frustrazione e alla demotivazione, chi ha un capo n.3 è molto sfortunato.
Inutile dire che un numero 2 (molto frequente) non concepirà il lavoro da remoto proprio per le motivazioni suddette. Come in ogni cosa il giusto equilibrio porta alla soluzione, qualunque estremismo invece porta alla rovina.
Per raccontarvi un aneddoto, senza voler scadere nel trito, mio padre (che ha il cancro e ha pochi mesi di vita con solo 2 anni di pensione goduti) mi disse, quando ancora riusciva a parlare, che durante una seduta di chemio sentì dire ad uno che era lì con lui "ho corso tutta la vita per arrivare qui!". Non che io voglia insinuare che la vita vada dissipata in divertimenti (interpretazione errata di carpe diem) ma di sicuro non va sprecata e buttata perché, come ho sentito dire tante volte, "quando sarò a fine carriera mi potrò riposare e sarò soddisfatto!".
Di nuovo il giusto equilibrio porta a risultati ottimi, il resto è solo inutile fuffa.
Elon non ha torto ma ha torto.
Un meeting fatto di persone ha una valenza maggiore di quello fatto per telefono.
Ma forzare i manager a stare in ufficio 40-50-60 ore a settimana non serve a niente. Non è che più passi tempo in ufficio e più lavori.
Come è stato detto, un dipendente contento, ben pagato, dotato di intelligenza e che si sente apprezzato produrrà a prescindere che stia in ufficio 2 o 200 ore. Anzi, con 200 ore probabilmente si stancherà di non avere una vita privata e a farne le spese saranno la sua felicità è produttività.
Se il dipendente è un cialtrone, puoi farlo lavorare 24/7/365, rimarrà tale 🙂
Elon è chiaramente appassionato a quello che fa. Non tutti lo sono. Forzare gli altri a vivere in azienda non li renderà appassionati, anzi.
Bella uscita, mi ricorda un certo "personaggetto politico"; ovvio che se le persone non si recano in ufficio non usano le vetture e per uno che vende vetture... e pensare che mi era quasi simpatico.
In merito allo smart working, nell'azienda in cui lavoro, il reparto contabilità ha raddoppiato la produttività, chiaro che se fai altro...
l'unica cosa che non capisco dell'articolo è "anche"
c'era scritto almeno anche prima lol?
oddio cambia poco :rolleyes:
Tutti a discutere di massimi sistemi, ontologia dello smart working, valori immateriali delle relazioni interpersonali... Tesla vende auto, non computer.
Smart working = meno commuters = meno auto vendute
si che lui campa di auto vendute ai dipendenti....:rolleyes:
Ci sono 3 tipi di lavoratori al mondo:
1. Quelli che vita > lavoro;
2. Quelli che lavoro > vita;
3. I furbi (in senso negativo).
Solitamente i n.1 tendono a fare il loro dovere e minimizzare sprechi e tempi morti nel lavoro per avere più tempo per la propria vita (hobby, famiglia etc...).
I n.2 di solito cercano ogni scusa e motivo possibile per stare a lavoro, creando quindi inefficienza, tempi morti, perdite di tempo, stress etc etc...
I n.3 sono da eliminare dalla faccia della terra e magari da mandare in qualche cava a picconare la roccia.
Chi ha un capo n.1 è un fortunato, chi ha un capo n.2 è destinato alla frustrazione e alla demotivazione, chi ha un capo n.3 è molto sfortunato.
Inutile dire che un numero 2 (molto frequente) non concepirà il lavoro da remoto proprio per le motivazioni suddette. Come in ogni cosa il giusto equilibrio porta alla soluzione, qualunque estremismo invece porta alla rovina.
Per raccontarvi un aneddoto, senza voler scadere nel trito, mio padre (che ha il cancro e ha pochi mesi di vita con solo 2 anni di pensione goduti) mi disse, quando ancora riusciva a parlare, che durante una seduta di chemio sentì dire ad uno che era lì con lui "ho corso tutta la vita per arrivare qui!". Non che io voglia insinuare che la vita vada dissipata in divertimenti (interpretazione errata di carpe diem) ma di sicuro non va sprecata e buttata perché, come ho sentito dire tante volte, "quando sarò a fine carriera mi potrò riposare e sarò soddisfatto!".
Di nuovo il giusto equilibrio porta a risultati ottimi, il resto è solo inutile fuffa.
Concordo con te, ma la riflessione essenziale che dovrebbe essere fatta è sul ridurre il numero di ore lavorative, a prescindere da dove si lavori, in ufficio o a casa.
È fuori di ogni dubbio che ad esempio lavorare da casa sia una grande comodità, ma avere rapporti sociali lavorativi (e non) solo attraverso un monitor è non solo deprimente ma secondo me decisamente contro-producente.
È stato dimostrato ad esempio che nei meeting online si subisce un maggiore stress rispetto ad un meeting dal vivo.
In ogni caso la riflessione dovrebbe coinvolgere l'intero modello sociale, visto che la tendenza a separare ed isolare gli individui, sempre più "atomi" in una società dissociata e asociale, provocherà e sta già provocando effetti molto gravi sulle persone.
Semplicemente non lavorate in asincrono, ma avete solo spostato le scrivanie dell'ufficio in casa.
Il remote working presuppone un cambio della cultura del lavoro, con passaggio alla comunicazione asincrona (niente decine di meeting giornalieri, niente ore passate a scriversi in chat, tanta documentazione scritta, KPI settati e planning fatto bene dai manager).
Se il remote working non funziona è perché in azienda ci sono manager e/o un leadership team incapace.
Ridurre l'uomo ad un atomo di calcolo nel panorama del lavoro distribuito e asincrono è desolante per l'intera umanità.
Lavorare da soli, anche per i più individualisti, è un problema, sociale prima che di mera "efficienza".
Quindi si, preferisco lavorare in ufficio, rapportarmi con le persone, e prendermi anche delle pause di cazzeggio con i colleghi, quando possibile.
Considerato che la maggior parte del tempo della nostra vita la si passa proprio a lavorare, trovo assurdo pensare di poterlo fare in isolamento, è la fine dell'uomo.
Io mi trovo molto bene andando in ufficio 2/3 volte a settimana.
Per le sessioni di brainstorming e/o meeting raramente non mi presento in ufficio, perché trovo più stressante la partecipazione da remoto.
Se mi chiedessero di andare tutti i giorni in ufficio (nonostante abbia l'auto aziendale, quindi il costo di viaggio non è un problema) probabilmente non reggerei più di un mese o 2 però bisogna considerare che devo fare 1h di auto per raggiungere l'ufficio, e non parlo di traffico, parto da un paesino e arrivo in un paesone usando un po' di autostrada e strade secondarie.
Sono 5 anni che lavoro in questo modo, quindi la pandemia non ha cambiato quasi nulla per me.
Quindi, ancora una volta, credo che la verità stia nel mezzo, e comunque Musk sta sicuramente cercando di far abbassare il prezzo delle azioni per rastrellarne un po' :)
Concordo con te, ma la riflessione essenziale che dovrebbe essere fatta è sul ridurre il numero di ore lavorative, a prescindere da dove si lavori, in ufficio o a casa.
È fuori di ogni dubbio che ad esempio lavorare da casa sia una grande comodità, ma avere rapporti sociali lavorativi (e non) solo attraverso un monitor è non solo deprimente ma secondo me decisamente contro-producente.
È stato dimostrato ad esempio che nei meeting online si subisce un maggiore stress rispetto ad un meeting dal vivo.
In ogni caso la riflessione dovrebbe coinvolgere l'intero modello sociale, visto che la tendenza a separare ed isolare gli individui, sempre più "atomi" in una società dissociata e asociale, provocherà e sta già provocando effetti molto gravi sulle persone.
D'accordissimo sul ridurre le ore di lavoro, sarebbe sicuramente più produttivo.
Credo che il lavoro da remoto sia utile e producente ma che debba essere affiancato da un equivalente lavoro in presenza così da non perdere tutti quei vantaggi che la presenza comporta. Purtroppo io ho vissuto diverse esperienze negative dove la presenza viene usata come scusa per giustificare una totale inefficienza lavorativa e gestionale.
Bisogna distinguere tra le varie realtà, c'è chi può fare smart Working e chi no
Lavoro come operaio in una ditta dove ci sono anche diversi impiegati
molto del lavoro in ufficio è rimasto cartaceo, schede prelievo e rientro magazzino, gestione automezzi (percorrenze, rimborsi, lavori in officina, ...), bolle di acquisto materiale nei negozi, bolle di noleggio mezzi speciali, note spese e rimborsi del personale, posta cartacea per le altre sedi, moduli e documenti vari, etc. etc., montagne di scartoffie
Non c'è più nessuno che si occupa di queste cose se non qualche impiegato un paio di volte al mese
lavorare in questo modo è una schifezza, altro che migliorare il rendimento ... :muro:
Concordo, poi ovvio che gli impiegati preferiscano lavorare da casa in infradito con la birra in mano e tutto libero...
Ckdhsgshsvshsgxyxhskasmsn
Tasslehoff
02-06-2022, 21:29
Sul fatto che lo smart working sia il rammollimento dei cervelli ha ragione da vendere.
Molti usano la semplicistica analogia che un computer usato in ufficio si può usare anche da casa, il che ha di fatto portato ai risultati disastrosi di cui ogni giorno possiamo essere testimoni. Provate ad usare uno qualsiasi dei "servizi al cittadino" telefonici, dove le poche volte che riesci effettivamente a parlare con chi ti serve combatti con impiegati svogliati e sottofondi di schiamazzi casalinghi.
La balla dell'aumento di produttività lavorando da casa non è più credibile, ed in ogni modo se ne vedranno ulteriori danni quando e se il mondo tornerà a regime.Di rientro ora da un meeting di 3gg con i colleghi della nuova azienda per la quale inizierò a lavorare.
Penserai "ecco, appunto meeting in presenza", peccato che la presenza fosse voluta solo per quei 3gg, perchè TUTTI lavorano da casa da quando l'azienda esiste (10 anni) e si trovano ogni 6 mesi o una volta l'anno per questo genere di eventi.
La società è superproduttiva, sprizza idee e passione da tutti i pori, fanno un sacco di formazione (sia interna, mediante meeting settimanali via Zoom, che esterna) e tutti sono super appassionati (di IT, che è il core business dell'azienda), tutto l'esatto contrario dei "cervelli rammolliti" di cui parli.
Anzi, la possibilità di lavorare in telelavoro ha aumentato di molto le possibilità dell'azienda di assumere personale qualificato (che oggi è veramente difficile da trovare, almeno nel settore IT) senza porsi stupide limitazioni basate sulla geografia, non a caso i dipendenti vanno dal Piemonte alla Sicilia, dalla Puglia al Veneto e alcuni anche dall'estero.
E attenzione, non sto parlando di una multinazionale, parlo di una srl fondata 10 anni fa da due ragazzi di 34 anni, che ora ha 20 dipendenti e nei prossimi mesi punta almeno a raddoppiarli.
Meno luoghi comuni e più fatti plz.
Tasslehoff
02-06-2022, 21:52
Un meeting fatto di persone ha una valenza maggiore di quello fatto per telefono. Se confrontiamo una riunione fatta di persona a una telefonica, dalla mia esperienza la differenza è trascurabile, nel senso che sono sostanzialmente inutili entrambi perchè potrebbero benissimo essere sostituite da uno scambio di mail (con il non trascurabile vantaggio di avere già tutto per iscritto).
Se confrontiamo una riunione in presenza/telefonica con una riunione fatta con Meet/Zoom/Teams o qualsiasi altro servizio simile la differenza c'è ed è evidente a vantaggio di questi ultimi.
Poter condividere qualsiasi cosa in tempo reale, senza inutili orpelli, e in modo infinitamente più usabile fa una differenza ABISSALE.
Non parliamo poi della possibilità di cedere il controllo su ciò che si sta condividendo.
Ma signori, ma vi ricordate com'era prima?
gozziliardi di giornate perse per spostarsi da A a B (ricordo gente che si faceva NA-MI, MI-RO, TO-BO per una riunione di 2h, semplicemente FOLLIA!)
sale riunioni da prenotare
proiettori che mancavano o che avevano problemi
mega display da cui non si vedeva nulla a meno di essere a 2m di distanza
cavi che mancavano sempre, prese di corrente che mancavano sempre, problemi di connettività 9 volte su 10
Dai ragazzi, ok che ci siano i bastian contrari che danno retta a quello squinternato di Musk, ok che qualcuno dia addosso allo smart working o al telelavoro per nostalgia o perchè "si stava meglio quando si stava peggio", però ricordiamoci di quanto il lavoro remoto abbia semplificato la vita e reso efficiente il tempo speso a lavorare.
abbatheking
02-06-2022, 21:59
Se confrontiamo una riunione fatta di persona a una telefonica, dalla mia esperienza la differenza è trascurabile, nel senso che sono sostanzialmente inutili entrambi perchè potrebbero benissimo essere sostituite da uno scambio di mail (con il non trascurabile vantaggio di avere già tutto per iscritto).
Se confrontiamo una riunione in presenza/telefonica con una riunione fatta con Meet/Zoom/Teams o qualsiasi altro servizio simile la differenza c'è ed è evidente a vantaggio di questi ultimi.
Poter condividere qualsiasi cosa in tempo reale, senza inutili orpelli, e in modo infinitamente più usabile fa una differenza ABISSALE.
Non parliamo poi della possibilità di cedere il controllo su ciò che si sta condividendo.
Ma signori, ma vi ricordate com'era prima?
gozziliardi di giornate perse per spostarsi da A a B (ricordo gente che si faceva NA-MI, MI-RO, TO-BO per una riunione di 2h, semplicemente FOLLIA!)
sale riunioni da prenotare
proiettori che mancavano o che avevano problemi
mega display da cui non si vedeva nulla a meno di essere a 2m di distanza
cavi che mancavano sempre, prese di corrente che mancavano sempre, problemi di connettività 9 volte su 10
Dai ragazzi, ok che ci siano i bastian contrari che danno retta a quello squinternato di Musk, ok che qualcuno dia addosso allo smart working o al telelavoro per nostalgia o perchè "si stava meglio quando si stava peggio", però ricordiamoci di quanto il lavoro remoto abbia semplificato la vita e reso efficiente il tempo speso a lavorare.
Trovandomi in una situazione molto simile alla tua, non posso che sottolineare ogni singola parola (e per farlo non ho bisogno di riunirvi in una stanza da prenotare per dirvelo di persona :D )
Meno luoghi comuni e più fatti plz.
Lascia perdere, è una battaglia persa.
Molti lavorano ancora in aziende ferme agli anni 80 dove il "manager" sa solo fare micromanagement e pensa che le persone siano produttive solo perché dietro una scrivania in ufficio. Poveretti.
Nei prossimi anni assisteremo ad aziende che andranno fully remote ed assumeranno i migliori talenti ed altre che andranno out of business. Ci sarà un cambio radicale di paradigma. Che i vari brunetta, musk & co se ne facessero una ragione :)
PS: OVVIAMENTE io parlo solo di desk workers, che sono quelli che possono lavorare da remoto. Un operaio non può fare remote working per ovvie ragioni.
;47854919']Sono due cose diverse.
Se devi dare un servizio al pubblico tramite telefono capisco che occorra essere in ufficio e non puoi avere il cane che abbaia affianco o il bambino che urla.
Ma se non ho alcuna interazione con esterni e il mio lavoro è stare davanti a email per il 90% del tempo, ho la possibilità di parlare con un collega premendo un tasto... perchè diavolo dovrei spararmi 1 ora di strada, km, stress, costi, inquinamento etc...?
Le aziende che dopo 2 anni di pandemia non hanno capito questo sono destinate a fallire col tempo.
La pandemia qualcosa di buono l'ha portato, i dipendenti hanno capito che esiste una vita oltre a stare nel traffico e passare 9 ore al giorno chiusi in una stanza con gente che magari ti sta pure sulle palle.
Interazione con i colleghi? Lavoro di gruppo? Tutte cazzate che le aziende propinano per tenerti in ufficio e controllarti, classica mentalità anni 60 italiana.
Il dipendente soddisfatto è quello che ha una vita oltre al lavoro, che lavora per obbiettivi, che sente la FIDUCIA del responsabile... tutto questo viene anche prima dei soldi.
Il settore amministrativo può anche stare a casa.
Gli operai, ovviamente no.
Ingegneri, designer, sviluppo, devono convivere per dare il meglio.
Di rientro ora da un meeting di 3gg con i colleghi della nuova azienda per la quale inizierò a lavorare.
Penserai "ecco, appunto meeting in presenza", peccato che la presenza fosse voluta solo per quei 3gg, perchè TUTTI lavorano da casa da quando l'azienda esiste (10 anni) e si trovano ogni 6 mesi o una volta l'anno per questo genere di eventi.
La società è superproduttiva, sprizza idee e passione da tutti i pori, fanno un sacco di formazione (sia interna, mediante meeting settimanali via Zoom, che esterna) e tutti sono super appassionati (di IT, che è il core business dell'azienda), tutto l'esatto contrario dei "cervelli rammolliti" di cui parli.
Anzi, la possibilità di lavorare in telelavoro ha aumentato di molto le possibilità dell'azienda di assumere personale qualificato (che oggi è veramente difficile da trovare, almeno nel settore IT) senza porsi stupide limitazioni basate sulla geografia, non a caso i dipendenti vanno dal Piemonte alla Sicilia, dalla Puglia al Veneto e alcuni anche dall'estero.
E attenzione, non sto parlando di una multinazionale, parlo di una srl fondata 10 anni fa da due ragazzi di 34 anni, che ora ha 20 dipendenti e nei prossimi mesi punta almeno a raddoppiarli.
Meno luoghi comuni e più fatti plz.
Le eccezioni ci sono sempre state è sempre ci saranno.
Complimenti a loro
Come dicevano i latini, in medio stat virtus.
Per esperienza personale, ci sono delle cose che vengono meglio quando si lavora da casa, risparmiando tempo con inutili meeting dei manager, e altre cose cose dove bisogna essere tutti insieme nella stessa stanza.
Tutto dipende dal contesto, non esiste una regola fissa, ad esempio, un operaio che monta le auto non può fare smartworking, mentre un sistemista lo può fare. Quindi questa intransigenza di Musk è solo un capriccio.
Sul fatto che lo smart working sia il rammollimento dei cervelli ha ragione da vendere.
Molti usano la semplicistica analogia che un computer usato in ufficio si può usare anche da casa, il che ha di fatto portato ai risultati disastrosi di cui ogni giorno possiamo essere testimoni. Provate ad usare uno qualsiasi dei "servizi al cittadino" telefonici, dove le poche volte che riesci effettivamente a parlare con chi ti serve combatti con impiegati svogliati e sottofondi di schiamazzi casalinghi.
La balla dell'aumento di produttività lavorando da casa non è più credibile, ed in ogni modo se ne vedranno ulteriori danni quando e se il mondo tornerà a regime.
@saturn
se attualmente è l'uomo più ricco del mondo probabilmente non è così drogato come pensi.
Ma parla per te e finiscila di dire cazzate.
Da titolare di una piccola azienda lascio i miei dipendenti liberi di organizzarsi il lavoro come vogliono. Siamo strutturati su un modello ibrido in cui si sta da casa da 1 a 3 giorni a settimana, dipende dal tipo di lavoro. Io faccio smartworking (non telelavoro) tutti i giorni, ma ho vita facile essendo uno dei due soci; i dipendenti fanno in gran parte smartworking, nel senso che sono liberi di fare un poco quello che vogliono, tuttavia abbiamo dei giorni settimanali in cui le persone che hanno bisogno stare insieme si incontrano in ufficio. Tipicamente abbiamo almeno 2 giorni a settimana in presenza, poi capitano settimane in cui magari l'ufficio è vuoto ed altre in cui si va più spesso.
Credo che la cosa fondamentale sia organizzare l'azienda affinché il modello ibrido non sia svilente per i dipendenti, dando loro tutti gli strumenti necessari e soprattutto organizzando la gestione aziendale intorno a questo modello. Secondo me è molto importante che tutta la struttura di management si adatti a questo modo di lavorare e che siano i primi a dare l'esempio.
PS: OVVIAMENTE io parlo solo di desk workers, che sono quelli che possono lavorare da remoto. Un operaio non può fare remote working per ovvie ragioni.
Ho lavorato per qualche tempo in una famosa "cooperativa" basca che è finita anche su "report" come modello di azienda. A parte la quantità di caxxate che diceva appunto report, la ragione per la quale non avevamo nessun tipo di lavoro da remoto è che "i soci sono tutti uguali", e se alcuni soci non possono lavorare da remoto, allora nessuno può. :muro: :muro: :muro:
Queste rimostranze furono fatte proprio dai lavoratori che non potevano lavorare da remoto e si lamentavano che fosse una ingiustizia, perché ovviamente se sei tecnico manutentore dell'edificio non lo puoi fare da remoto (così come io che avevo bisogno delle strumentazioni di laboratorio non avrei potuto farlo).
Per dire che queste distinzioni che a noi sembrano tanto ovvie in altri ambienti non lo sono affatto.
giovanni69
03-06-2022, 09:30
Musk fa questa mossa per attirare talento e dedizione (chiametelo new blood in the firm). Certo, potrebbe rischiare anche di dover concedere aumenti anche se dai toni usati non parebbe così.
In un periodo di probabile recessione, assumere nuovi talenti al posto di chi preferisce altro al ritorno in fabbrica, è una buona mossa. Inoltre previene il fatto che da remoto ci possa essere maggiori distrazioni verso altri lidi.
40 ore settimanali in ufficio per alcuni di loro potrebbero essere svolte già nei primi 4 giorni della settimana, visto l'azienda di cui si parla, lasciando il venerdì in remoto.
sono del parere che una via di mezzo sia la soluzione ideale. 3 giorni in ufficio e 2 a casa ti danno la possibilità di avere una buona qualità del lavoro e della vita privata. Poi se è necessario si può sempre rientrare in ufficio se serve.
su questo concordo, però il modello ibrido come contro ha il fatto che chi viene a lavorare per te deve essere a una distanza ragionevole dall'ufficio
va comunque molto meglio, però tagli fuori tutti quelli che non possono venire ogni settimana perché ci metterebbero 1 giornata solo di viaggio
io comunque ho provato a cercare full remote ma ora ho trovato un ibrido, non ho ancora iniziato quindi non so bene come sarà ma da quanto ho capito sarà più remoto che presenza in sede
tra l'altro avendo un team internazionale i vari meeting avranno quasi sempre qualcuno in remoto per ovvi motivi, per cui avere gente in sede che poi fai un Meet per parlare con un altro che senso ha?
da vedere come la prenderanno in Tesla
Apple è da un pezzo che chiede il ritorno in sede ma è slittato più volte e il rischio di perdere gente è concreto, un conto il ricambio fisiologico ma se poi ti va via una buona parte di vari team devi mettere in conto un bel costo e allora meglio venire incontro ai dipendenti che dare retta ai fanatici del lavoro in sede
nella mia (ormai ex) società lo hanno proprio detto: sappiamo che perderemo gente ma vogliamo in presenza, e allora tanti saluti da parte mia e di altri e ora so cazzi loro dato che non hanno ancora trovato i rimpiazzi :)
GuardaKeTipo
03-06-2022, 13:19
condivido il pensiero di ombra77 al commento #15 : è una questione di percezione mentale... essere "immersi" nell'ambiente lavorativo è totalmente diverso dallo stare a casa, pur facendo le stesse cose.
Non capisco tutti i messaggi del tipo "è pazzo" "è drogato" "non gliel'ha mica detto il medico di ammazzarsi di lavoro"... il capo è lui? Non vuole smartworking? Discorso chiuso: lui comanda, lui fa come meglio crede, giusto o sbagliato che sia.
Infatti il mercato in America sta cambiando
https://en.wikipedia.org/wiki/Great_Resignation
Lui comanda, i dipendenti sono liberi di mandarlo a quel paese
Infatti il mercato il America sta cambiando
https://en.wikipedia.org/wiki/Great_Resignation
Lui comanda, i dipendenti sono liberi di mandarlo a quel paese
Esattamente quello che succederà anche in Europa, che è sempre indietro 10 anni rispetto agli US.
Una volta che hai assaggiato la libertà ed il poter lavorare da dove ti pare, è difficile tornare indietro ed avere una catena che ti tiene in una città che non ti piace (e magari super costosa) perché devi andare anche solo 2 volte alla settimana in ufficio.
A molti manca l'ufficio semplicemente perché non hanno amicizie al di fuori della sfera lavorativa e si sentono soli a casa. Questa cosa ha portato molti in analisi quando il covid ha azzerato le relazioni lavorative in presenza.
A tutti quelli che dicono di essere meno produttivi a casa:
1. dovete avere una stanza adibita al lavoro, non lavorare dalla camera da letto o dalla cucina.
2. se proprio non riuscite, andate in un coworking vicino casa.
randorama
03-06-2022, 17:10
Esattamente quello che succederà anche in Europa, che è sempre indietro 10 anni rispetto agli US.
Una volta che hai assaggiato la libertà ed il poter lavorare da dove ti pare, è difficile tornare indietro ed avere una catena che ti tiene in una città che non ti piace (e magari super costosa) perché devi andare anche solo 2 volte alla settimana in ufficio.
A molti manca l'ufficio semplicemente perché non hanno amicizie al di fuori della sfera lavorativa e si sentono soli a casa. Questa cosa ha portato molti in analisi quando il covid ha azzerato le relazioni lavorative in presenza.
A tutti quelli che dicono di essere meno produttivi a casa:
1. dovete avere una stanza adibita al lavoro, non lavorare dalla camera da letto o dalla cucina.
2. se proprio non riuscite, andate in un coworking vicino casa.
au contraire.
io a casa mia ci sto benissimo; lo studio (che di certo non era stato pensato per lo smart working ma questo poco conta) è separato dal resto della casa.
ma mi girano mostruosamente le palle all'idea che il lavoro debba entrarmi in casa.
mi andava bene quando, in alternativa a casa dovevo farti 65x2 km tutti i giorni.
ma ora, che di km da fare ne ho 5x2, lo smart lo limito al minimo indispensabile.
anche perchè "da casa" non c'è mai un limite.
anche perchè "da casa" non c'è mai un limite.
Questo perché lavorare da remoto richiede disciplina. Vanno cambiate le abitudini ed imposte regole:
1. niente chat interminabili su slack o team o finisci per essere meno produttivo
2. niente meeting all day o finisci per essere meno produttivo.
3. avere una routine giornaliera (i.e. mai lavorare in pigiama dal letto) con orario di inizio, fine, spuntini & co che ti setti.
4. la stanza adibita ad ufficio è un ufficio, non si cazzeggia e non si usa per fare altro e non si aggiungono distrazioni.
5. settarti degli impegni post lavoro: andare in palestra, fare un giro in montagna, aperitivo con amici & co.
Vedrai che in questo modo aumenterà la produttività e scoprirai di avere il tempo per andare in palestra o fare altre cose che non riuscivi a fare prima :)
randorama
03-06-2022, 17:52
Questo perché lavorare da remoto richiede disciplina. Vanno cambiate le abitudini ed imposte regole:
1. niente chat interminabili su slack o team o finisci per essere meno produttivo
2. niente meeting all day o finisci per essere meno produttivo.
3. avere una routine giornaliera (i.e. mai lavorare in pigiama dal letto) con orario di inizio, fine, spuntini & co che ti setti.
4. la stanza adibita ad ufficio è un ufficio, non si cazzeggia e non si usa per fare altro e non si aggiungono distrazioni.
5. settarti degli impegni post lavoro: andare in palestra, fare un giro in montagna, aperitivo con amici & co.
Vedrai che in questo modo aumenterà la produttività e scoprirai di avere il tempo per andare in palestra o fare altre cose che non riuscivi a fare prima :)
'scolta, queste sono le cazzate che ti scrivono i 4 pirla del next way of working, (scopiazzate da qualche instant book).
il fatto è che, mole di lavoro a parte (e qui sono il pirla io che non so dire di no), io NON voglio portarmi il lavoro a casa.
lavoro, LA;
casa, QUA.
ah, dimenticavo;
il mio ufficio, 30 persone, è sparso su 6 sedi e anche prima di sto casino qualcuno lo vedevo, 1, massimo 2 volte all'anno; non abbiamo mai avuto problemi e, penso di poter dire, siamo abbastanza professionisti da non aver bisogno di un think thank che ci venga a spiegare come gestire i tempi e le call (impiegandoci loro 3 ore per farlo.... ma transeat)
rimane il fatto che per ma il "da casa" è un prezzo da pagare per evitare di farmi 2 ore e mezza di viaggio tutti i giorni; altrimenti col cavolo.
'scolta, queste sono le cazzate che ti scrivono i 4 pirla del next way of working, (scopiazzate da qualche instant book).
il fatto è che, mole di lavoro a parte (e qui sono il pirla io che non so dire di no), io NON voglio portarmi il lavoro a casa.
lavoro, LA;
casa, QUA.
ah, dimenticavo;
il mio ufficio, 30 persone, è sparto su 6 sedi; anche prima di sto casino qualcuno lo vedevo, 1, massimo 2 volte all'anno; non abbiamo mai avuto problemi.
rimane il fatto che per ma il "da casa" è un prezzo da pagare per evitare di farmi 2 ore e mezza di viaggio tutti i giorni; altrimenti col cavolo.
Hai ragione tu, sono cazzate. Divertiti in ufficio :)
randorama
03-06-2022, 18:47
Hai ragione tu, sono cazzate.
si lo sono.
e, davvero, trovo deprimente che qualche sedicente guru (parlo dei miei), debba spiegarmi come devo lavorare.
Divertiti in ufficio :)
non hai idea quanto. soprattutto quando esco e so che poi non c'è un ca*ac*zzo che "scusa lo so che sono le otto si sera, ma ti ho visto "verde"...
Credo che il problema del "saper dire di no" riguardi il lavoro sia da remoto che in presenza.
Sappiamo tutti che se ti fai il tuo orario e dopo quello scompari nel nulla dell'irreperibilità (sacrosanto) ci sarà sempre qualcuno che ti tirerà le frecciatine, tenterà di farti venire i sensi di colpa e magari ti tirerà anche qualche minaccina sulla tua carriera. Perchè per la mentalità dirigenziale demente di questo secolo si fa carriera solo se si vende la vita per stare lì (a fare cosa poi). Mi è stato proprio detto in faccia senza tanti peli sulla lingua.
Ho visto perdite di tempo enormi da quelli che dovrebbero dare l'esempio, perché chiaramente volevano far di tutto per stare in ufficio. Solo che non vige il "vivi e lascia vivere" ma ti impongono quel modo di lavorare come unica scelta per fare carriera (ribadisco, non parlo per sentito dire ma per esperienza personale).
Di fatto è una scelta o fai carriera e poi alla fine vedi se sei contento (vedi qualche mio post fa del quale è stata ignorata una parte importante) o scegli la vita al costo della carriera. Ci sono anche vie di mezzo ovviamente ma estremizzo solo per essere più chiaro.
Personalmente se dico che non ci sono e che ho finito mi può chiamare anche il papa, se non voglio rispondere non lo faccio. Basta "addestrare" quelli del "eh ma ti ho visto verde" a non romperti i coglioni e qualche risultato si ottiene, al giusto prezzo ovviamente.
Vorrei infine specificare che ognuno ha sensibilità diverse e che fintanto che non cozzano le opinioni sono sacrosante. Io posso tranquillamente lavorare da casa e quando il mio orario è finito chiudo baracca e burattini, chiudo TUTTO e tutti sanno qual'è il mio orario. Se vuoi il mio lavoro extra mi paghi e scelgo io se farlo.
Chiaro che se mi chiama il collega che so essere una persona in gamba rispondo volentieri, semplicemente pongo dei paletti e dei limiti che nessuno si deve permettere di valicare. Questo solo ogni singolo lavoratore può deciderlo, se si aspetta che venga dall'azienda si può morire di vecchiaia.
My 2 cents.
Cromwell
04-06-2022, 10:37
Credo che il problema del "saper dire di no" riguardi il lavoro sia da remoto che in presenza.
Sappiamo tutti che se ti fai il tuo orario e dopo quello scompari nel nulla dell'irreperibilità (sacrosanto) ci sarà sempre qualcuno che ti tirerà le frecciatine, tenterà di farti venire i sensi di colpa e magari ti tirerà anche qualche minaccina sulla tua carriera. Perchè per la mentalità dirigenziale demente di questo secolo si fa carriera solo se si vende la vita per stare lì (a fare cosa poi). Mi è stato proprio detto in faccia senza tanti peli sulla lingua.
Ho visto perdite di tempo enormi da quelli che dovrebbero dare l'esempio, perché chiaramente volevano far di tutto per stare in ufficio. Solo che non vige il "vivi e lascia vivere" ma ti impongono quel modo di lavorare come unica scelta per fare carriera (ribadisco, non parlo per sentito dire ma per esperienza personale).
Di fatto è una scelta o fai carriera e poi alla fine vedi se sei contento (vedi qualche mio post fa del quale è stata ignorata una parte importante) o scegli la vita al costo della carriera. Ci sono anche vie di mezzo ovviamente ma estremizzo solo per essere più chiaro.
Personalmente se dico che non ci sono e che ho finito mi può chiamare anche il papa, se non voglio rispondere non lo faccio. Basta "addestrare" quelli del "eh ma ti ho visto verde" a non romperti i coglioni e qualche risultato si ottiene, al giusto prezzo ovviamente.
Vorrei infine specificare che ognuno ha sensibilità diverse e che fintanto che non cozzano le opinioni sono sacrosante. Io posso tranquillamente lavorare da casa e quando il mio orario è finito chiudo baracca e burattini, chiudo TUTTO e tutti sanno qual'è il mio orario. Se vuoi il mio lavoro extra mi paghi e scelgo io se farlo.
Chiaro che se mi chiama il collega che so essere una persona in gamba rispondo volentieri, semplicemente pongo dei paletti e dei limiti che nessuno si deve permettere di valicare. Questo solo ogni singolo lavoratore può deciderlo, se si aspetta che venga dall'azienda si può morire di vecchiaia.
My 2 cents.
Esatto. Io ho sempre fatto le mie 8 ore, PIENE, LAVORATE, prendendo sempre e solo pause "pipì" e non 20 pause caffè come facevano in molti. Mai dato nulla di più delle mie 8 ore, anche gli straordinari in 20 anni di lavoro credo che si contino sulle dita di una mano.
Agli inizi c'erano le frecciatine, le "velate minacce sarcastiche con il sorrisino"... sempre sbattuto altamente! Hanno poi imparato che non c'era verso; d'altronde le mie 8 ore di lavoro le davo realmente e non per finta; poi vorrei fare anche altro nel resto di quel poco che avanza della giornata.
Un paio di miei amici che hanno fatto smart working si lamentavano sempre degli orari non rispettati, chiamate a qualsiasi ora. Gli ho sempre detto di lavorare le ore di ufficio che fate di solito, poi IRREPERIBILITA' più assoluta.
"Eh... ma... sai..." rispondono. E allora che ti lamenti a fare se sei il primo tu che dai corda a certi "sistemi"?
Ma in quale mondo 40 a settimana (40/6 = 6,6) corrispondo al "lavorare in fabbrica"? E la gente che gli dà pure contro solo perchè SEMBRA uno scandalo... ma avete mai lavorato in Italia? Misà di no hahahahaha
non hai idea quanto. soprattutto quando esco e so che poi non c'è un ca*ac*zzo che "scusa lo so che sono le otto si sera, ma ti ho visto "verde"...
in ufficio non ti è mai capitato di uscire e sentirti dire "ah vai già via?" e finisce che rimani lì fino a tardi?
così è pure peggio, perché poi hai anche il trasferimento a casa e non ti passa più
io ho cercato di avere il meglio di entrambe le cose: lavoro nella camera da letto che era di mia moglie a casa dei suoceri, per cui quando esco anche io posso dire "sono uscito" poi faccio 5 minuti a piedi e sono a casa mia, mantenendo la distinzione lavoro/casa
ma anche a casa propria, se si ha una stanza dedicata va già bene, a un certo punto spegni, chiudi la porta e stacchi mentalmente
il problema grosso, ma c'era anche prima del lavoro remoto, sono le mail che arrivano a tutte le ore
io l'extra time lo facevo anche prima purtroppo...
in ufficio non ti è mai capitato di uscire e sentirti dire "ah vai già via?" e finisce che rimani lì fino a tardi?
così è pure peggio, perché poi hai anche il trasferimento a casa e non ti passa più
io ho cercato di avere il meglio di entrambe le cose: lavoro nella camera da letto che era di mia moglie a casa dei suoceri, per cui quando esco anche io posso dire "sono uscito" poi faccio 5 minuti a piedi e sono a casa mia, mantenendo la distinzione lavoro/casa
ma anche a casa propria, se si ha una stanza dedicata va già bene, a un certo punto spegni, chiudi la porta e stacchi mentalmente
il problema grosso, ma c'era anche prima del lavoro remoto, sono le mail che arrivano a tutte le ore
io l'extra time lo facevo anche prima purtroppo...
Si oppure "oggi esci prima?" e tu che hai già fatto un'ora e mezzo di straordinario.
Le mail si ignorano, io faccio un bello swipe e nella mia testa si configura automaticamente la frase "la leggerò domani".
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