Redazione di Hardware Upg
20-09-2021, 14:31
Link alla notizia: https://edge9.hwupgrade.it/news/security/per-juniper-research-il-5g-e-un-elemento-di-rischio-per-le-reti-ot_100822.html
Juniper Research ha stimato che saranno ben 83 miliardi le connessioni IoT esistenti entro i prossimi tre anni, con il settore industriale a rappresentarne oltre il 70%. Aumenteranno anche i rischi connessi
Click sul link per visualizzare la notizia.
Per esempio, l’adozione di sensori IoT in diversi punti del processo di produzione assicura una maggior controllo sulle prestazioni delle macchine, grazie al maggior volume e precisione dei dati impiegati per l’analisi predittiva
Mi chiedo che vantaggio ci sia, in una fabbrica, ad usare sensori IoT al posto di sensori, cablati o wireless, connessi in locale. Cioè, che senso ha che per sapere p.es. la temperatura e vibrazioni di un motore elettrico il dato deve viaggiare per "mezzo mondo" per poi tornare a pochi metri da dove è posizionato il sensore?
s0nnyd3marco
21-09-2021, 07:37
Credo che per il monitoraggio di impianti industriali relegati in un area geografica limitata (tipo il capannone di una fabbrica) si usi una micro-cella dedicata.
Ovviamente questa tecnologia non puo' sostituire un impianto SCADA cablato e serve solo per il monitoraggio.
Credo che per il monitoraggio di impianti industriali relegati in un area geografica limitata (tipo il capannone di una fabbrica) si usi una micro-cella dedicata.
Ovviamente questa tecnologia non puo' sostituire un impianto SCADA cablato e serve solo per il monitoraggio.
Credo che tu ti riferisca al 5G, che IMHO nel caso che descrivi potrebbe essere paragonato, come utilizzo, al WiFi. Ma nell'articolo si fa menzione dei sensori IoT (che ad essere pignoli in realtà sarebbero IIoT, dove la prima "I" sta per Industrial), che per definizione si collegano ad internet, e non per forza in modalità wireless.
s0nnyd3marco
21-09-2021, 14:45
Credo che tu ti riferisca al 5G, che IMHO nel caso che descrivi potrebbe essere paragonato, come utilizzo, al WiFi. Ma nell'articolo si fa menzione dei sensori IoT (che ad essere pignoli in realtà sarebbero IIoT, dove la prima "I" sta per Industrial), che per definizione si collegano ad internet, e non per forza in modalità wireless.
Dalla pagina su Wikipedia su IIoT (https://en.wikipedia.org/wiki/Industrial_internet_of_things), non si parla solo di cloud computing, ma anche di edge computing.
Immagino che molto dipenda dal tipo di dati di cui stiamo parlando. Se parliamo di temperature e vibrazioni di un motore elettrico, potrebbero anche essere raccolti e mantenuti in locale, per poi venir elaborati e immagazzinati chissa' dove per poi essere analizzati in seguito (tipo per analizzare lo stato di esercizio del motore elettrico da parte di un esperto).
Altri dati, come prodotti a magazzino e tracciamento delle distribuzione, invece possono tranquillamente finire in un cloud per poter essere analizzati da diversi punti di distribuzione / vendita, ma anche dal management per capire lo stato della produzione e delle scorte.
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