View Full Version : Epic Games, l'affronto ad Apple viene da lontano: Project Liberty è una sfida al sistema
Redazione di Hardware Upg
11-02-2021, 16:41
Link alla notizia: https://gaming.hwupgrade.it/news/videogames/epic-games-l-affronto-ad-apple-viene-da-lontano-project-liberty-e-una-sfida-al-sistema_95474.html
Si torna a discutere del "Caso Fortnite", ovvero della battaglia legale che coinvolge Epic Games e Apple. Come dichiarato da Tim Sweeney, CEO di Epic, lo sviluppatore è pronto ad affrontare il colosso informatico per ottenere la "libertà" delle piattaforme software.
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Axios2006
11-02-2021, 16:51
incoraggiare gli altri sviluppatori a ribellarsi contro le severe politiche di società come Apple e Google.
Di fatto, Epic si è resa promotrice di un vero movimento atto a "liberare" i developer, in particolare quelli più piccoli, dalle misure restrittive legate alle piattaforme di distribuzione (App Store e Google Play Store). Lo stesso Tim Sweeney, del resto, è dell'idea che le piattaforme aperte siano "la chiave per il libero mercato e il futuro dell'informatica"
Stiamo parlando di Epic Games? La marionetta del colosso cinese Tencent che sta comprando quote anche rilevanti di societa' sviluppatori di giochi in tutto il mondo?
La liberta' di essere schiavi di una nazione dittatoriale dove puo' essere pubblicato solo quello che il Partito al potere considera buono e giusto?
Ah, be', certo se il pubblico si fa convincere della bonta' cinese dal fumo negli occhi di qualche videogioco gratis... occhio alla supposta.
Ecco l'elenco delle varie aziende accompagnate da alcuni dei progetti più conosciuti che hanno realizzato e dalla quota azionaria:
Riot Games (League of Legends, Legends of Runeterra, Teamfight Tactics): 100%
Sharkmob (studio di ex sviluppatori The Division e Hitman): 100%
Supercell (Clash of Clans, Clash Royale, Brawl Stars): 84,3%
Grinding Gear Games (Path of Exile): 80%
Mini Clip (sito gratuito di giochi online): maggioranza non rivelata
Epic Games (Fortnite, Unreal Engine): 40%
SEA Garena (compagnia specializzata in servizi digitali per gaming, eSport e eCommerce): 39,7%
Pocket Gems (software house mobile): 38%
Fatshark (Warhammer - Vermintide, : 36%
Funcom (Conan Exiles, The Secret World, Age of Conan): 29%
CJ Games (compagnia Sudcoreana): 28%
Glu Mobile (sviluppatore e publisher mobile americano): 21,5%
Pati Games (software house mobile sudcoreana): 20%
Kakao Games (Black Desert Online): 13,5%
Frontier Developments (Elite Dangerous, Planet Zoo): 9%
Activision Blizzard (Call of Duty, Diablo, World of Warcraft, Hearthstone): 5%
Paradox Interactive (Vampire: The Masquerade, Pillars of Eternity, Stellaris): 5%
Ubisoft (Assassin's Creed, The Division, Rainbow Six): 5%
Bluehole (PUBG): minoranza non rivelata
Milky Tea (Hyperbrawl Tournament): minoranza non rivelata
Robot Entertainment (Orcs Must Die!, Age of Empires Online): minoranza non rivelata
Klei Enterteinnement: quota di maggioranza, non rivelata
@Axios2006 sembra che tu non sappia come funzionano le partizioni societarie... Avere una quota di minoranza non permette di avere delle scelte a livello di gestione in una società.
Avere il 40% o 5% è come avere 0.1% può chiedere votazioni e proporre azioni nella società ma se la quota di maggioranza (51%) non si esprime a favore diventa inutile, attualmente Epic Games è gestita al 51% Tim Sweeney/ 1.50% Sony Corp /40% Tencent /7.50% Azioni bloccate non acquistabili gestite dai dirigenti Epic (in casa epic, suolo Americano, rimangono in tutto il 58.50% della società)
Nel 2021 è da stupidi tirare in ballo il "controllo totale della Cina" su qualunque cosa facciano le società provenienti da tale paese...
Stavolta Apple ha ragione.
E' un po' come le tasse. Tu paghi una percentuale dei tuoi guadagni per avere dei "servizi". Almeno in Italia (almeno in teoria).
Con quel 30% che paghi ad Apple ti assicuri tanti servizi. Una presenza su 1.5 miliardi di telefonini, una gestione dell'in-App Purchase praticamente perfetta, la presenza di uno store in cui per pubblicare un'app devi davvero rispettare le guidelines (e non a parole come sul Play Store), anche se sei Epic Games. E tante altre cose.
Se poi, uno su un milione, sei scelto da Apple per essere messo in evidenza, la potenza della loro spinta ti garantisce milioni di download, decine di milioni di microtransazioni, ecc. ecc.
Per tutto questo si paga il 30%. Immaginiamo che tu sia uno sviluppatore medio/piccolo. E' tanta roba. Certo invece se sei Epic Games un poco ti brucia.
Ma se sei Epic Games potresti sapere che puoi anche fare a meno di uno store Apple Ufficiale. Ti fai il tuo pseudo-store, la tua pseudo app e la pubblichi. Si installa un certificatino e tutti giocano.
E non rompi le balle a noi con sta scusa del "Project Liberty". La liberta' di pagare le skin ? Ma va va... prendi in giro qualcun altro.
TheMac
jepessen
11-02-2021, 23:08
Apple NON ha ragione... Tu il servizio di mantenimento del sistema operativo, patch e quant altro lo compri con lo smartphone, esattamente come il sistema operativo delle smartTV, del computer (quando OEM) e cosi' via. Non c'entrano con lo store.
Lo store puoi utilizzarlo quando e come vuoi, ed e' una cosa santa e giusta, esattamente come il servizio Google di Android. Il problema sorge perche' NON ci sono metodi alternativi per installare software su dispositivi iOS. Non e' che si vuole togliere l'apple store, ma se io voglio installarmi un'applicazione che sull'apple store non c'e, ad esempio perche' viola le sue condizioni, perche' non devo poterlo fare? Se voglio giocare ad un videopoker stile sala giochi anni 90 dove le donne si spogliano man mano che vinco non lo posso fare, perche' l'applicazione non e' malevola, ma non rispetta le regole dell'Apple Store. Mi sta benissimo, vorra' dire che lo scarichero' da un'altra parte.
Ormai gli iPhone sono talmente tanti e diffusi che non dare adito a store terzi e' posizione predominante, perche' non puoi usufruire dei servizi della concorrenza. Cosa succederebbe se ad un certo punto sui telefoni android Google decidesse di disabilitare tutti i motori di ricerca tranne che il suo? Scoppierebbe il finimondo, anche se col telefono si puo' fare lo stesso la ricerca, semplicemente non puoi usare altre aziende oltre a quella che decide lei? Ti pare corretto? Chissa' perche' quando si tratta di Store Apple magicamente la posizione predominante svanisce.
Ripeto, non si sta criticando lo store in se. Apple e' liberissima di mettere il balzello che vuole, e fa anche bene. Ma non puo' essere l'unico store, perche' significa avere il monopolio e fare i prezzi che vuole, e nessuno le impedirebbe di alzarli, che so, del 10%, e perche' impedisce l'ingresso nel mercato a store terzi, e soprattutto perche' mi limita la liberta' di installare in un MIO dispositivo quello che voglio, anche quello non approvato da Apple, che ripeto non significa per forza roba craccata e warez, ma applicazioni che non rientrano negli standard del suo store. Taglia le gambe alla concorrenza e non e' corretto.
MorgaNet
12-02-2021, 07:45
Stavolta Apple ha ragione.
E' un po' come le tasse. Tu paghi una percentuale dei tuoi guadagni per avere dei "servizi". Almeno in Italia (almeno in teoria).
Con quel 30% che paghi ad Apple ti assicuri tanti servizi. Una presenza su 1.5 miliardi di telefonini, una gestione dell'in-App Purchase praticamente perfetta, la presenza di uno store in cui per pubblicare un'app devi davvero rispettare le guidelines (e non a parole come sul Play Store), anche se sei Epic Games. E tante altre cose.
Se poi, uno su un milione, sei scelto da Apple per essere messo in evidenza, la potenza della loro spinta ti garantisce milioni di download, decine di milioni di microtransazioni, ecc. ecc.
Per tutto questo si paga il 30%. Immaginiamo che tu sia uno sviluppatore medio/piccolo. E' tanta roba. Certo invece se sei Epic Games un poco ti brucia.
Ma se sei Epic Games potresti sapere che puoi anche fare a meno di uno store Apple Ufficiale. Ti fai il tuo pseudo-store, la tua pseudo app e la pubblichi. Si installa un certificatino e tutti giocano.
E non rompi le balle a noi con sta scusa del "Project Liberty". La liberta' di pagare le skin ? Ma va va... prendi in giro qualcun altro.
TheMac
Il tuo nick la dice lunga su ciò che scrivi (che è sbagliato in quasi tutti i suoi punti).
Apple NON ha ragione... Tu il servizio di mantenimento del sistema operativo, patch e quant altro lo compri con lo smartphone, esattamente come il sistema operativo delle smartTV, del computer (quando OEM) e cosi' via. Non c'entrano con lo store.
Lo store puoi utilizzarlo quando e come vuoi, ed e' una cosa santa e giusta, esattamente come il servizio Google di Android. Il problema sorge perche' NON ci sono metodi alternativi per installare software su dispositivi iOS. Non e' che si vuole togliere l'apple store, ma se io voglio installarmi un'applicazione che sull'apple store non c'e, ad esempio perche' viola le sue condizioni, perche' non devo poterlo fare? Se voglio giocare ad un videopoker stile sala giochi anni 90 dove le donne si spogliano man mano che vinco non lo posso fare, perche' l'applicazione non e' malevola, ma non rispetta le regole dell'Apple Store. Mi sta benissimo, vorra' dire che lo scarichero' da un'altra parte.
Ormai gli iPhone sono talmente tanti e diffusi che non dare adito a store terzi e' posizione predominante, perche' non puoi usufruire dei servizi della concorrenza. Cosa succederebbe se ad un certo punto sui telefoni android Google decidesse di disabilitare tutti i motori di ricerca tranne che il suo? Scoppierebbe il finimondo, anche se col telefono si puo' fare lo stesso la ricerca, semplicemente non puoi usare altre aziende oltre a quella che decide lei? Ti pare corretto? Chissa' perche' quando si tratta di Store Apple magicamente la posizione predominante svanisce.
Ripeto, non si sta criticando lo store in se. Apple e' liberissima di mettere il balzello che vuole, e fa anche bene. Ma non puo' essere l'unico store, perche' significa avere il monopolio e fare i prezzi che vuole, e nessuno le impedirebbe di alzarli, che so, del 10%, e perche' impedisce l'ingresso nel mercato a store terzi, e soprattutto perche' mi limita la liberta' di installare in un MIO dispositivo quello che voglio, anche quello non approvato da Apple, che ripeto non significa per forza roba craccata e warez, ma applicazioni che non rientrano negli standard del suo store. Taglia le gambe alla concorrenza e non e' corretto.
THIS!
cronos1990
12-02-2021, 07:50
Non torno a commentare una vicenda che ho già commentato pure troppo. Però:
Lo stesso Tim Sweeney, del resto, è dell'idea che le piattaforme aperte siano "la chiave per il libero mercato e il futuro dell'informatica"; un'idea che tuttavia potrebbe costargli caro, al punto che CNN Business parla della "scommessa più rischiosa della sua carriera".Passi il tempo a rendere i videogiochi esclusivi sulla tua piattaforma a suon di milioni e a creare problemi di qualunque natura a chi non accetta i tuoi denari, e poi mi parli di "piattaforme libere"?
Perchè ho quel vago sentore di presa per il culo? :asd:
cronos1990
12-02-2021, 07:59
Stavolta Apple ha ragione.
E' un po' come le tasse. Tu paghi una percentuale dei tuoi guadagni per avere dei "servizi". Almeno in Italia (almeno in teoria).
Con quel 30% che paghi ad Apple ti assicuri tanti servizi. Una presenza su 1.5 miliardi di telefonini, una gestione dell'in-App Purchase praticamente perfetta, la presenza di uno store in cui per pubblicare un'app devi davvero rispettare le guidelines (e non a parole come sul Play Store), anche se sei Epic Games. E tante altre cose.Come non detto, torno a commentare :asd:
Dipende fino a quando Apple non verrà considerata in posizione dominante (e negli USA può esserlo, tutto dipende dalla quota di mercato che possiede).
Se non è considerata tale, sul suo dispositivo può fare bene o male quel che vuole. Ma nel momento che le cose cambino, e come detto negli USA hanno una posizione dominante, tu non puoi ostacolare la concorrenza in questo modo.
Ora per avere la tua App su iPhone sei costretto a passare per l'Apple Store, quindi sei comunque obbligato a pagare il 30% ad Apple. E non è come su Android: in quel caso nessuno ti obbliga a passare per lo store di Google, i produttori hanno tutta la libertà di offrire i loro servizi di App Store (come fanno Huawei e Samsung, per fare esempi), ma in generale si possono installare App semplicemente scaricandole. E non mi venite a dire che è il motivo per cui Android è meno sicuro, cosa che non centra nulla col discorso in essere.
Se Apple venisse riconosciuta in posizione dominante di mercato (lo ripeto ancora: in USA lo è. In altri stati la cosa è ancora opinabile, ma secondo me lo sono), allora questo ne sarebbe un abuso, per cui perseguibile.
Certo, questo in linea di massima. Poi comunque deve decidere un giudice, e la legge per sua natura è interpretabile.
Ma ci credete davvero, che l'obiettivo di Sweeney sia "la libertà"?? E non quel 30%?
Ma siete seri quando lo dite? E pensate davvero che gli APP store che fanno pagare le app siano il male mentre "molto meglio scaricarle e basta"?
Qualcuno qui ricorda il mondo Symbian? Il mondo PalmOS?
E in quanto ad affidabilità e sicurezza, l'esperienza PlayStore e Cydia non vi sono sembrati abbastanza chiari nell'evidenziare che NON LO SONO?
Questo è un bel "Liberty washing" da ridere, su
Come non detto, torno a commentare :asd:
Dipende fino a quando Apple non verrà considerata in posizione dominante (e negli USA può esserlo, tutto dipende dalla quota di mercato che possiede).
Se non è considerata tale, sul suo dispositivo può fare bene o male quel che vuole. Ma nel momento che le cose cambino, e come detto negli USA hanno una posizione dominante, tu non puoi ostacolare la concorrenza in questo modo.
Ora per avere la tua App su iPhone sei costretto a passare per l'Apple Store, quindi sei comunque obbligato a pagare il 30% ad Apple. E non è come su Android: in quel caso nessuno ti obbliga a passare per lo store di Google, i produttori hanno tutta la libertà di offrire i loro servizi di App Store (come fanno Huawei e Samsung, per fare esempi), ma in generale si possono installare App semplicemente scaricandole. E non mi venite a dire che è il motivo per cui Android è meno sicuro, cosa che non centra nulla col discorso in essere.
Se Apple venisse riconosciuta in posizione dominante di mercato (lo ripeto ancora: in USA lo è. In altri stati la cosa è ancora opinabile, ma secondo me lo sono), allora questo ne sarebbe un abuso, per cui perseguibile.
Certo, questo in linea di massima. Poi comunque deve decidere un giudice, e la legge per sua natura è interpretabile.Il discorso è proprio legato alla sicurezza, con Apple Store il controllo delle app è garantito, tra l'altro per app gratuite non vedo perché debba esserci tutta questa necessità di store alternativi, su Android invece chi te lo garantisce un controllo sulle app offerte sugli altri store? Già fa fatica Google che di tanto in tanto elimina decine di app in blocco per averne scoperto dei malware all'interno.
Ma ci credete davvero, che l'obiettivo di Sweeney sia "la libertà"?? E non quel 30%?
Ma siete seri quando lo dite? E pensate davvero che gli APP store che fanno pagare le app siano il male mentre "molto meglio scaricarle e basta"?
Qualcuno qui ricorda il mondo Symbian? Il mondo PalmOS?
E in quanto ad affidabilità e sicurezza, l'esperienza PlayStore e Cydia non vi sono sembrati abbastanza chiari nell'evidenziare che NON LO SONO?
Questo è un bel "Liberty washing" da ridere, suEsattamente, altro che discorsi sulla libertà, tutta questa manfrina la stanno facendo perché gli rode che quel 30% non entri direttamente nelle loro tasche e oltretutto li frena nell'aumentare il prezzo dell'in-app purchase per paura di ridurre il numero di acquisti.
Comunque su questa cosa continuate a dire inesattezze, Apple prende il 30% solo se paghi all'interno dell'app se fai fare un'abbonamento esternamente come puoi fare con i servizi tipo Spotify puoi comunque tenerti tutto.
E l'altra cosa non è vero che perchè compri il telefono compri anche lo store e tutto il resto perchè i servizi si pagano (e infatti anche Google, Steam, ecc fanno prezzi simili).
Per quanto riguarda la chiusura le politiche di Apple sono chiare è un sistema chiuso ed è così anche perchè la clientela si aspetta questo tipo di approccio (che porta anche maggiore sicurezza) chi non è d'accordo può tranquillamente affidarsi ad Android, non è che Apple ha cambiato le condizioni in corsa
Silent Bob
12-02-2021, 10:11
E' sempre una battaglia APPLE VS QUALCOSA , quando c'è la APPLE di mezzo.
Tralascio tante cose che potrei scrivere, ma non mi parlate di discorsi "dittatoriale", perché la Cina è quella che è , ma ricordate che gli USA è cmq la colonna portante (e lo è stato a lungo su parecchie cose) di tante Corporation , ce ne sono alcune che controllano tanti settori e mettono ma su ogni cosa che posson fare.
Per fortuna che il grosso delle corporation multinazionali americane, hanno maggior controllo in patria.
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E cmq è facile parlare di "App" sicure in un circuito chiuso, forse l'errore più grosso di Android (e non di questo o quel produttore di telefoni) è la mancanza di controlli accurati di app di terzi, cosa che non fa egregiamente anche nel suo store (vedi discorso recente Barcode Scanner).
cronos1990
12-02-2021, 10:12
Il discorso è proprio legato alla sicurezza, con Apple Store il controllo delle app è garantito, tra l'altro per app gratuite non vedo perché debba esserci tutta questa necessità di store alternativi, su Android invece chi te lo garantisce un controllo sulle app offerte sugli altri store? Già fa fatica Google che di tanto in tanto elimina decine di app in blocco per averne scoperto dei malware all'interno.Mentre il saggio indica la Luna, lo stolto guarda il dito.
Il discorso NON è di sicurezza. E tralascio il fatto che ad Apple non interessa un fico secco della sicurezza sulla questione, sebbene la sbandieri come giustificazione... perchè ad Apple interessa avere quel 30% di introiti, altro che la sicurezza.
Il discorso è che partecipando al mercato, io produttore software di App per smartphone devo poter avere la libertà di poter vendere i miei prodotti, ovviamente nel rispetto delle leggi vigenti negli stati in cui opero.
Apple a me IMPEDISCE di far installare le mie App sugli iPhone se non passo dal suo store, quindi limitando tale libertà.
E se questo determina il non poter compenetrare fino alla metà del potenziale mercato (in USA circa la metà di smartphone sono iPhone, in altre zone del mondo mediamente il 25-30%) allora è un abuso di posizione dominante.
Ricordo che per un caso dissimile ma molto meno grave la Microsoft si è beccata una multa salatissima dalla Commissione Europea... e in quel caso si trattava semplicemente di un browser installato di default senza alcun impedimento da parte dell'utente di installarne un altro o di un'azienda di commercializzarlo su Windows come meglio credeva.
Era solo installato di default e non diceva: ehi, guarda che ce ne sono altri.
In caso di posizione dominante tu la possibilità di fare come voglio me la devi dare. Poi sarà scelta del produttore software se inserire la sua App sullo store Apple (cosa che avrebbe comunque i suoi vantaggi, primo di tutti la compenetrazione nel mercato), su quello di qualcun'altro o su nessuno di essi. Così come è una scelta del possessore dell'iPhone scegliere da dove ottenere le App che vuole, con tutti gli eventuali rischi del caso.
E di sicuro, lato utente, voglio essere IO a scegliere cosa fare, non Apple in mia vece.
Tra l'altro: come Google, anche Apple elimina e/o impedisce l'accesso alle App che possono avere problemi (di qualunque tipo); che poi Apple sia più furba e rimanga abbottonata sulla questione è un altro paio di maniche. Riguardo alla necessità di dove inserire le App gratuite (e non capisco perchè ti sei messo a parlare solo di quelle) fai di tutta un'erba un fascio che non ha senso, ogni produttore di App ha le sue esigenze e obiettivi (oltre che spese da sostenere). Il fatto che store alternativi possono non essere sicuri non centra (lo ripeto, forse questa volta guarderemo alla Luna) NULLA col discorso in essere.
E tutto questo è a prescindere da Epic, che per quanto mi riguarda può sprofondare.
cronos1990
12-02-2021, 10:21
Comunque su questa cosa continuate a dire inesattezze, Apple prende il 30% solo se paghi all'interno dell'app se fai fare un'abbonamento esternamente come puoi fare con i servizi tipo Spotify puoi comunque tenerti tutto.
E l'altra cosa non è vero che perchè compri il telefono compri anche lo store e tutto il resto perchè i servizi si pagano (e infatti anche Google, Steam, ecc fanno prezzi simili).
Per quanto riguarda la chiusura le politiche di Apple sono chiare è un sistema chiuso ed è così anche perchè la clientela si aspetta questo tipo di approccio (che porta anche maggiore sicurezza) chi non è d'accordo può tranquillamente affidarsi ad Android, non è che Apple ha cambiato le condizioni in corsaCerto, se fai un abbonamento tramite un servizio web è ovvio che non dai il 30% ad Apple. Ma in quel caso non installi alcuna App... per cui di cosa stiamo parlando? Tra l'altro il blocco ad Epic nasce proprio dal fatto che le transazioni che richiedeva passavano per i propri sistemi bypassando l'Apple Store... due pesi e due misure a seconda di quanto fa comodo?
Quando compri il telefono i servizi li paghi al momento dell'acquisto; non mi risulta che a seconda delle App proprietarie di Apple che vuoi nel dispositivo puoi scegliere il "pacchetto" che vuoi e spendere cifre diverse di volta in volta. E comunque parli di inesattezze quando sei il primo a propinarle: il 30% di Apple non è a carico di chi compra l'iPhone, ma dell'azienda che mette sullo store l'App. Così alla stessa maniera del Play Store.
Poi se vogliamo, l'azienda che vende la App potrebbe rincarare il prezzo che aveva in mente per "azzerare" il minor introito dovendo dare il 30% ad Apple, ma in quel caso IO UTENTE darei la colpa ad Apple... alla stessa maniera, per fare un esempio, dell'equo compenso della SIAE.
Ma immagino che la Apple sia brava e buona, mentre per la SIAE vi scagliate con forza.
Quanto al sistema chiuso, continuate a girare intorno al problema: puoi farlo chiuso quanto vuoi, ma nel momento in cui assumi POSIZIONE DOMINANTE nel mercato (e ripeto: sarà il giudice a stabilirlo) tu NON PUOI attuare pratiche di un certo tipo, perchè devi poter dare EQUE E PARI OPPORTUNITA' a chiunque agisca nello specifico mercato.
Che invece è esattamente quello che Apple non fa costringendoti a passare per il suo Store.
cronos1990
12-02-2021, 10:25
E cmq è facile parlare di "App" sicure in un circuito chiuso, forse l'errore più grosso di Android (e non di questo o quel produttore di telefoni) è la mancanza di controlli accurati di app di terzi, cosa che non fa egregiamente anche nel suo store (vedi discorso recente Barcode Scanner).Il problema di Android è che potendo installare app da fonti terze puoi trovare di tutto. E in quel caso Google può far ben poco, non è che può mettersi a controllare qualunque cosa passi di cui non ha alcun diritto o potere.
Sarebbe come ci si lamentasse di Windows che funziona male perchè abbiamo scaricato un videogioco crakkato che conteneva dei malware. La colpa è di Microsoft, dell'utente o di chi fa circolare software malevolo?
Qui però, e inizio a stufarmi a ripeterlo, non è la sicurezza. E chi la tira fuori non fa altro che giustificarsi a vuoto per dare ragione ad Apple. La sicurezza è sicuramente un problema, ma non ha nulla a che fare con il contendere della questione.
jepessen
12-02-2021, 10:41
Il discorso è proprio legato alla sicurezza, con Apple Store il controllo delle app è garantito, tra l'altro per app gratuite non vedo perché debba esserci tutta questa necessità di store alternativi, su Android invece chi te lo garantisce un controllo sulle app offerte sugli altri store? Già fa fatica Google che di tanto in tanto elimina decine di app in blocco per averne scoperto dei malware all'interno..
Nessuno, ed e' il motivo per cui e' l'utente a scegliere ed a prendersi la responsabiltita', esattamente come per windows dove compri il software o fai il furbetto e te scarichi da torrent. Ma non sei obbligato ad acquistare dallo store windows o nulla, puoi utilizzare anche store di terze parti (Steam, Epic Games). oppure dal produttore. Su android si puo' fare, spiegami perche' non si dovrebbe poter fare su iPhone. Ripeto, non dico che bisogna togliere lo store, siamo tutti d'accordo che e' una buona cosa, ma se io voglio un'applicazione che sullo store non c'e' allora non posso averla, e questa e' limitazione della scelta da parte dell'utente, e' anticoncorrenziale e via dicendo. E non regge il fatto che iOS e' di Apple e fa quello che vuole, perche' se ad un certo punto Windows permettesse di scaricare solamente dal Windows Store succederebbe un putiferio. E col cavolo che accetterebbero l'"Allora usate Linux"...
jepessen
12-02-2021, 10:55
Comunque su questa cosa continuate a dire inesattezze, Apple prende il 30% solo se paghi all'interno dell'app se fai fare un'abbonamento esternamente come puoi fare con i servizi tipo Spotify puoi comunque tenerti tutto.
E l'altra cosa non è vero che perchè compri il telefono compri anche lo store e tutto il resto perchè i servizi si pagano (e infatti anche Google, Steam, ecc fanno prezzi simili).
Per quanto riguarda la chiusura le politiche di Apple sono chiare è un sistema chiuso ed è così anche perchè la clientela si aspetta questo tipo di approccio (che porta anche maggiore sicurezza) chi non è d'accordo può tranquillamente affidarsi ad Android, non è che Apple ha cambiato le condizioni in corsa
Se sei uno sviluppatore individuale pubblicare sull'App Store ti costa 99$ all'anno.
Se devi pagare per avere una funzionalita' in piu' (es. sbloccare livelli in un gioco o filtri in una fotocamera) DEVI passare dall'app store e quindi devi pagare il 30%, non puoi farlo esternamente.
Esternamente puoi solamente pagare l'abbonamento al servizio, come fa Netflix che ti reindirizza al loro sito, mentre se lo fai in-app DEVI ancora una volta pagare il 30$.
E nessuno sta criticando i prezzi per pubblicare sull'App store, si sta criticando il fatto che NON esiste un modo alternativo di installare le app come succede negli altri sistemi, anche a rischio dell'utente, ed e' questo anticoncorrenziale.
Silent Bob
12-02-2021, 11:28
Il problema di Android è che potendo installare app da fonti terze puoi trovare di tutto. E in quel caso Google può far ben poco, non è che può mettersi a controllare qualunque cosa passi di cui non ha alcun diritto o potere.
beh sì, ma dico, hai la possibilità di installarla, magari Android ha un suo programma che, prima di installarlo, ti controlla se almeno è esente da Malware, etc...
Sarebbe quel pizzico di controllo in più che servirebbe (oltre gli eventuali avvisi)
Sarebbe come ci si lamentasse di Windows che funziona male perchè abbiamo scaricato un videogioco crakkato che conteneva dei malware. La colpa è di Microsoft, dell'utente o di chi fa circolare software malevolo?
Un momento, lasciamo il discorso mobile per il mobile, io ad esempio son anni (decenni almeno) che ho abolito l'idea di crack e prodotti nocivi, proprio perché SO che si può incorrere in un problema.
Con certe tipo di APP è palese che vai incontro a programmi non proprio "puliti" (tipo quelle "crackate" per il gioco dei Simpson, per citare qualcosa a cui gioco) puoi avere ripercussioni. Il fatto che un utente, anche inesperto, può cadere in inganno magari anche solo per un app, magari, che ne so, di disegno, che contiene malware, è possibilissimo.
Qui però, e inizio a stufarmi a ripeterlo, non è la sicurezza. E chi la tira fuori non fa altro che giustificarsi a vuoto per dare ragione ad Apple. La sicurezza è sicuramente un problema, ma non ha nulla a che fare con il contendere della questione.
Forse qua non hai afferrato ciò che intendevo, o forse mi son espresso male, il discorso sicurezza (sia chiaro di Apple non ho nulla), per me, chi lo tira fuori, merita un GAC (un Grazie Al Ca...) , entri in un circolo privato dove tutto viene controllato, ed è ovvio che sia difficile che entri altro.
Lo so che non ha nulla a che fare con la questione, ma in questi casi è meglio sottolineare un'ovvieta, che farla ripetere a iosa.
A me proprio per le tante cose che non si posson fare con un iphone che me ne tengo alla larga, già di mio non ho smartphone (in generale), se poi devo spendere ToT soldi ma non ho store alternativi, a sto punto mi accontento della mia situazione attuale, solo "Chiamate e Voce" per tutto il resto, come in questo momento, preferisco passare da Desktop.
Nessuno, ed e' il motivo per cui e' l'utente a scegliere ed a prendersi la responsabiltita', esattamente come per windows dove compri il software o fai il furbetto e te scarichi da torrent. Ma non sei obbligato ad acquistare dallo store windows o nulla, puoi utilizzare anche store di terze parti (Steam, Epic Games). oppure dal produttore. Su android si puo' fare, spiegami perche' non si dovrebbe poter fare su iPhone. Ripeto, non dico che bisogna togliere lo store, siamo tutti d'accordo che e' una buona cosa, ma se io voglio un'applicazione che sullo store non c'e' allora non posso averla, e questa e' limitazione della scelta da parte dell'utente, e' anticoncorrenziale e via dicendo. E non regge il fatto che iOS e' di Apple e fa quello che vuole, perche' se ad un certo punto Windows permettesse di scaricare solamente dal Windows Store succederebbe un putiferio. E col cavolo che accetterebbero l'"Allora usate Linux"...Windows è nato in altri tempi, gli store di app non erano nemmeno concepiti all'epoca, oltretutto è un sistema operativo per cui paghi una licenza ed è slegato dal prodotto hardware, Apple invece ti vende l'iPhone con iOS ma tutto ciò che potrebbe accadere nell'utilizzo del sistema si riflette automaticamente sul prodotto che vende. Inoltre nessuno vieta agli sviluppatori di questi fantomatici software reperibili su android al di fuori del play store, di pagare l'account sviluppatore su iOS e mettere l'app in vendita lì, se c'è da fare i conti con il 30% di commissioni (che poi per sviluppatori piccoli ora sono state abbassate al 15%) possono sempre aumentare il prezzo, di certo se sono app per settori di nicchia, non credo che l'utente si faccia il problema per qualche euro in più, ma tanto lo sappiamo tutti quale è il reale motivo di questa necessità di store alternativi...
Il tuo nick la dice lunga su ciò che scrivi (che è sbagliato in quasi tutti i suoi punti).
THIS!
Il fatto che tu abbia visto il mio nick (che viene solo dal mio cognome) e abbia presunto (perche' sei un presuntuoso...leggi la definizione) che io sono Pro Mac ti identifica e identifica anche il tuo parziale (e misero, direi...) punto di vista. Quello di una persona, cioe', alla quale basta leggere di un nick per identificare (sbagliando) la persona che scrive il post.
Io al posto tuo guardandomi allo specchio mi farei due domande. Aiutano a crescere ;-)
TheMac
Come non detto, torno a commentare :asd:
Ora per avere la tua App su iPhone sei costretto a passare per l'Apple Store, quindi sei comunque obbligato a pagare il 30% ad Apple.
Certo, questo in linea di massima. Poi comunque deve decidere un giudice, e la legge per sua natura è interpretabile.
Ho spiegato come NON passare dallo store nel mio Post.
Forse te lo sei perso. Avevo analizzato anche questo punto eh,
TheMac
Certo, se fai un abbonamento tramite un servizio web è ovvio che non dai il 30% ad Apple. Ma in quel caso non installi alcuna App... per cui di cosa stiamo parlando? Tra l'altro il blocco ad Epic nasce proprio dal fatto che le transazioni che richiedeva passavano per i propri sistemi bypassando l'Apple Store... due pesi e due misure a seconda di quanto fa comodo?
Quando compri il telefono i servizi li paghi al momento dell'acquisto; non mi risulta che a seconda delle App proprietarie di Apple che vuoi nel dispositivo puoi scegliere il "pacchetto" che vuoi e spendere cifre diverse di volta in volta. E comunque parli di inesattezze quando sei il primo a propinarle: il 30% di Apple non è a carico di chi compra l'iPhone, ma dell'azienda che mette sullo store l'App. Così alla stessa maniera del Play Store.
Poi se vogliamo, l'azienda che vende la App potrebbe rincarare il prezzo che aveva in mente per "azzerare" il minor introito dovendo dare il 30% ad Apple, ma in quel caso IO UTENTE darei la colpa ad Apple... alla stessa maniera, per fare un esempio, dell'equo compenso della SIAE.
Ma immagino che la Apple sia brava e buona, mentre per la SIAE vi scagliate con forza.
Quanto al sistema chiuso, continuate a girare intorno al problema: puoi farlo chiuso quanto vuoi, ma nel momento in cui assumi POSIZIONE DOMINANTE nel mercato (e ripeto: sarà il giudice a stabilirlo) tu NON PUOI attuare pratiche di un certo tipo, perchè devi poter dare EQUE E PARI OPPORTUNITA' a chiunque agisca nello specifico mercato.
Che invece è esattamente quello che Apple non fa costringendoti a passare per il suo Store.
Ma come non installi nessuna app, spotify, netflix non hanno le loro app come gli altri?
No non è un'inesattezza Apple prende il 30% dell'importo pagato poi sta allo sviluppatore decidere se compensare aumentando il prezzo (e quindi ricadere sull'utente) o meno.
In caso di posizione dominante sicuramente l'antitrust potrebbe prendere dei provvedimenti, ma Apple non è assolutamente in posizione dominante (Windows aveva più del 90% dei sistemi desktop, Apple non arriva al 30%) seconda cosa non puoi sapere cosa farebbe l'antitrust, magari consentirebbe a player alternativi tipo Google di aprire uno store parallelo, non è detto che farebbe installare le app liberamente.
L'antitrust è a favore della concorrenza non della libertà
Se sei uno sviluppatore individuale pubblicare sull'App Store ti costa 99$ all'anno.
Se devi pagare per avere una funzionalita' in piu' (es. sbloccare livelli in un gioco o filtri in una fotocamera) DEVI passare dall'app store e quindi devi pagare il 30%, non puoi farlo esternamente.
Esternamente puoi solamente pagare l'abbonamento al servizio, come fa Netflix che ti reindirizza al loro sito, mentre se lo fai in-app DEVI ancora una volta pagare il 30$.
E nessuno sta criticando i prezzi per pubblicare sull'App store, si sta criticando il fatto che NON esiste un modo alternativo di installare le app come succede negli altri sistemi, anche a rischio dell'utente, ed e' questo anticoncorrenziale.
Sì i costi li conosco, in generale dicevo che per aggirare il problema si può cambiare modello di business.
La questione però è sulla parola "anticoncorrenziale" verso chi Apple si comporterebbe in maniera anticoncorrenziale?
Verso Google sicuramente no perchè è Android in posizione dominante tipo 71% a 27% (in teoria è Google che se abbassasse le sue percentuali rischierebbe di essere accusata di essere anticoncorrenziale).
Verso gli sviluppatori neanche, può essere considerata una politica ingiusta, ma non limita la concorrenza sia tu che il tuo concorrente avete le stesse condizioni.
Secondo il vostro parere Anche il Playstore, Xbox store e Nintendo store dovrebbero essere bypassabili e farti installare quello che vuoi perchè limitano la concorrenza? Cosa cambia, che lo fanno tutti?
Non dovrebbero poterlo fare neanche lì visto che sul PC c'è libertà
Eclipse_Tuning
12-02-2021, 20:57
Sul pc tutti a cliccare sui banner "hai vinto un iPhone" e poi su iPhone tutti a lodare il fatto che le app sono controllate.
Certo, non avere virus è bello, ma a che prezzo? E non è solo una questione di virus perché nei termini non c'è solo quello. È una limitazione delle libertà e basta, se non voglio virus installo un antivirus come abbiamo sempre fatto da 30 anni a questa parte.
Mi sembra una scusa un po' poco valida per limitare la libertà delle persone fino a quel punto. E ripeto, la questione dei virus è marginale, i termini di servizio sono molto lunghi.
E comunque il fatto che su quella piattaforma non ci sia altro modo di installare le app rende il pagamento della percentuale obbligatorio, quindi è anti concorrenziale
cdimauro
14-02-2021, 08:23
E comunque il fatto che su quella piattaforma non ci sia altro modo di installare le app rende il pagamento della percentuale obbligatorio, quindi è anti concorrenziale
Falso.
In primis bisognerebbe vedere le quote di mercato, e quindi se Apple sia o meno in posizione dominante.
Secondo, e non meno importante, bisognerebbe vedere se, a fronte di uno status di posizione dominante, sia dimostrabile un ABUSO (di tale posizione).
E qui casca l'asino: Apple ha la STESSA politica (anzi, di recente l'ha pure ammorbidita) politica fin da quando il suo store è nato e, quindi, aveva zero applicazioni all'attivo e quote di mercato a dir poco ridicole (visto che aveva iniziato da poco).
Dunque NON è configurabile alcun abuso. Con buona pace di Epic e chi vorrebbe limitare la libertà di impresa ad Apple soltanto ADESSO che è riuscita a conquistare notevoli quote di mercato "semplicemente" perché ha saputo fare molto bene...
cronos1990
15-02-2021, 08:40
https://www.ilpost.it/2021/02/14/controllo-apple-internet/
Il sistema “chiuso”
Uno dei principali punti di forza del business di Apple è sempre stato quello di integrare nei suoi prodotti quelle che ritiene essere le scelte migliori sia sul piano dell’hardware che del software, in base a valutazioni che in parte evita all’utente finale. È in qualche modo legato, secondo Ball, alla pretesa di Apple di saperla più lunga dei clienti, della comunità di sviluppatori e del mercato in generale sia in ambito di tecnologie da usare che in materia di sicurezza, privacy e protezione dei dati.
Questo ha portato a una rigida restrizione del mercato disponibile sui suoi dispositivi, declinata secondo limitazioni di tre tipi. C’è una limitazione nella distribuzione delle applicazioni: non possono essere scaricate al di fuori dello store di Apple (App Store). C’è poi una limitazione nell’approvazione delle applicazioni, subordinata alla conformità rispetto a un lungo elenco di requisiti stabiliti dall’azienda. E c’è infine una limitazione nelle possibilità di guadagno economico, che devono rientrare nel sistema di fatturazione interno all’App Store: e per ogni acquisto o abbonamento fatto sull’app, Apple trattiene una commissione fino al 30 per cento.
Non c’è una ragione «tecnica» che renda inscindibili queste tre limitazioni, spiega Ball. La possibilità per uno sviluppatore di utilizzare un certo driver di un sistema operativo (iOS è quello di Apple per i dispositivi mobili) non c’entra con la sua possibilità di poter poi distribuire un’applicazione né con quella di poter addebitare dei costi. Nel caso di Apple non c’è alternativa: ciascuna condizione implica le altre due. Questa integrazione è anche una delle ragioni del successo dell’azienda, perché ha permesso tra le altre cose di offrire un’esperienza d’uso dei dispositivi mobili omogenea, migliore e più coinvolgente anche per i meno esperti. Ma è un successo economico senza precedenti e, per le sue stesse dimensioni, problematico: iPhone occupa una quota di mercato del 66 per cento negli Stati Uniti e del 25 per cento circa in tutto il mondo.Esce un poco dal discorso specifico, ma il concetto di fondo è quello.
Potrei postare questo messaggio in metà dei topic dove si parla di iPhone :asd:
Ma come non installi nessuna app, spotify, netflix non hanno le loro app come gli altri?
No non è un'inesattezza Apple prende il 30% dell'importo pagato poi sta allo sviluppatore decidere se compensare aumentando il prezzo (e quindi ricadere sull'utente) o meno.
In caso di posizione dominante sicuramente l'antitrust potrebbe prendere dei provvedimenti, ma Apple non è assolutamente in posizione dominante (Windows aveva più del 90% dei sistemi desktop, Apple non arriva al 30%) seconda cosa non puoi sapere cosa farebbe l'antitrust, magari consentirebbe a player alternativi tipo Google di aprire uno store parallelo, non è detto che farebbe installare le app liberamente.
L'antitrust è a favore della concorrenza non della libertàParole in libertà?
Per "posizione dominante" non si intende che debba per forza avere il 50%+1 del mercato, ma tale da influenzarlo in maniera piuttosto estesa. Tant'è che si profila come tale anche avendo quote intorno al 40%.
Citi Android, ma "guarda caso" su Android non ho la limitazione di installazione di App che ho su iPhone. Ora su, facciamo il solito discorso circolare che su Apple il sistema è sicuro e non ti becchi malware, e così via in un circolo vizioso infinito.
cronos1990
15-02-2021, 08:53
Falso.
In primis bisognerebbe vedere le quote di mercato, e quindi se Apple sia o meno in posizione dominante.
Secondo, e non meno importante, bisognerebbe vedere se, a fronte di uno status di posizione dominante, sia dimostrabile un ABUSO (di tale posizione).
E qui casca l'asino: Apple ha la STESSA politica (anzi, di recente l'ha pure ammorbidita) politica fin da quando il suo store è nato e, quindi, aveva zero applicazioni all'attivo e quote di mercato a dir poco ridicole (visto che aveva iniziato da poco).
Dunque NON è configurabile alcun abuso. Con buona pace di Epic e chi vorrebbe limitare la libertà di impresa ad Apple soltanto ADESSO che è riuscita a conquistare notevoli quote di mercato "semplicemente" perché ha saputo fare molto bene...Però scusa, così qualunque scelta fatta quando sono "piccolo e nero" avrà sempre valore a tempo indefinito.
Le "limitazioni imposte" (chiamiamole così) a chi ha posizione dominante valgono quando la ottieni tale posizione. Le limitazioni all'installazione di App su un iPhone sono possibili fintanto possiedi quote marginali di mercato, altrimenti non avrebbe neanche senso parlare di abuso di posizione dominante.
Semmai si dovrebbero porre dei paletti più evidenti tali per cui quando raggiungi tale situazione devi avere la possibilità temporale di modificare i tuoi servizi al fine di non incorrere in sanzioni.
Ma resta il fatto che le scelte fatte 10 anni fa erano lecite con la situazione di allora. Adesso la situazione è del tutto diversa, non si possono applicare gli stessi criteri di un tempo... o per lo meno non avrebbe alcun senso (alla fine decide il giudice).
Altrimenti potrei dirti che quando Windows è uscito sul mercato aveva una quota minima sul mercato, ma comunque ti proponeva già allora il suo browser di default senza suggerirti di usarne un altro. Eppure dopo alcuni anni Microsoft venne multata dalla Commissione Europea (per una situazione molto più border line).
Per le percentuali ripeto: è negli USA che sicuramente Apple ha posizione dominante, nel resto del mondo la cosa è discutibile al momento.
Mentre il saggio indica la Luna, lo stolto guarda il dito.
Il discorso NON è di sicurezza. E tralascio il fatto che ad Apple non interessa un fico secco della sicurezza sulla questione, sebbene la sbandieri come giustificazione... perchè ad Apple interessa avere quel 30% di introiti, altro che la sicurezza.
Il discorso è che partecipando al mercato, io produttore software di App per smartphone devo poter avere la libertà di poter vendere i miei prodotti, ovviamente nel rispetto delle leggi vigenti negli stati in cui opero.
Apple a me IMPEDISCE di far installare le mie App sugli iPhone se non passo dal suo store, quindi limitando tale libertà.
E se questo determina il non poter compenetrare fino alla metà del potenziale mercato (in USA circa la metà di smartphone sono iPhone, in altre zone del mondo mediamente il 25-30%) allora è un abuso di posizione dominante.
Ricordo che per un caso dissimile ma molto meno grave la Microsoft si è beccata una multa salatissima dalla Commissione Europea... e in quel caso si trattava semplicemente di un browser installato di default senza alcun impedimento da parte dell'utente di installarne un altro o di un'azienda di commercializzarlo su Windows come meglio credeva.
Era solo installato di default e non diceva: ehi, guarda che ce ne sono altri.
In caso di posizione dominante tu la possibilità di fare come voglio me la devi dare. Poi sarà scelta del produttore software se inserire la sua App sullo store Apple (cosa che avrebbe comunque i suoi vantaggi, primo di tutti la compenetrazione nel mercato), su quello di qualcun'altro o su nessuno di essi. Così come è una scelta del possessore dell'iPhone scegliere da dove ottenere le App che vuole, con tutti gli eventuali rischi del caso.
E di sicuro, lato utente, voglio essere IO a scegliere cosa fare, non Apple in mia vece.
Tra l'altro: come Google, anche Apple elimina e/o impedisce l'accesso alle App che possono avere problemi (di qualunque tipo); che poi Apple sia più furba e rimanga abbottonata sulla questione è un altro paio di maniche. Riguardo alla necessità di dove inserire le App gratuite (e non capisco perchè ti sei messo a parlare solo di quelle) fai di tutta un'erba un fascio che non ha senso, ogni produttore di App ha le sue esigenze e obiettivi (oltre che spese da sostenere). Il fatto che store alternativi possono non essere sicuri non centra (lo ripeto, forse questa volta guarderemo alla Luna) NULLA col discorso in essere.
E tutto questo è a prescindere da Epic, che per quanto mi riguarda può sprofondare.Mi ero perso la tua risposta, ti rispondo ora.
Prima di tutto perché ad Apple non dovrebbe importare della sicurezza? Se per caso permettessero la pubblicazione di app con scopi malevoli verso l'utente finale, chi pensi che ne risentirebbe? Sicuramente Apple, che verrà vista con un altro occhio, per cui ne risentirebbero anche le vendite dei loro prodotti a cui è direttamente collegato il sistema operativo.Molte persone acquistano l'iPhone considerando parecchio questo aspetto, specie se di tanto in tanto escono notizie dove addirittura Apple nega l'accesso ai dispositivi in mano a FBI e simili (che poi ci siano altre aziende che riescono ad accedervi tramite tool particolari è un altro conto), quindi c'è la percezione che i propri dati siano al sicuro più che su altri sistemi operativi e di certo se permettessero l'apertura di nuovi store dove non ci sarebbe più un controllo diretto di Apple, tutto ciò si svaluterebbe.
Capisco la questione etica della libertà lato utente, ma non capisco perché tutta questa voglia matta di uno store alternativo, per fare cosa? per trovare le app di quelli che non vogliono pagare le tasse ad Apple che gli sta mettendo a disposizione un sistema operativo e un pubblico enorme di persone? Le uniche app che non possono essere pubblicate sullo store sono quelle che non rispettano determinati contenuti (es: app di emulatori, app di file sharing p2p, pornografia, ecc), tutte le altre, per scopi leciti possono essere tranquillamente pubblicate, nessuno lo vieta, inoltre alla maggior parte degli utenti interessa trovare le app che cercano, non come trovarle.Discorso diverso per i furbetti che vogliono tutto gratis.
cdimauro
16-02-2021, 06:05
Però scusa, così qualunque scelta fatta quando sono "piccolo e nero" avrà sempre valore a tempo indefinito.
Sì, esatto. A meno che non porti a una situazione di monopolio.
Le "limitazioni imposte" (chiamiamole così) a chi ha posizione dominante valgono quando la ottieni tale posizione. Le limitazioni all'installazione di App su un iPhone sono possibili fintanto possiedi quote marginali di mercato, altrimenti non avrebbe neanche senso parlare di abuso di posizione dominante.
Semmai si dovrebbero porre dei paletti più evidenti tali per cui quando raggiungi tale situazione devi avere la possibilità temporale di modificare i tuoi servizi al fine di non incorrere in sanzioni.
Il nocciolo della questione è proprio questo: perché si dovrebbero modificare i servizi che hanno funzionato bene e ti hanno portato in quella posizione, soltanto perché è scattato un numerino?
Sei partito da zero, hai investito capitali enormi, hai fatto tutto bene, hai acquisito una notevole posizione frutto del tuo lavoro (che nessuno fino ad allora aveva contestato), a un certo momento arriva UN utente che compra il tuo prodotto, fa scattare un numerino e.. ti ritrovi automaticamente a essere identificato come un criminale?
Io questa "logica" non la riesco ad accettare, mi spiace. Non si può essere in regola o criminali in base a una quantità, che peraltro viene determinata esternamente in modo aleatorio (dai consumatori che comprano o meno qualcosa).
Ma resta il fatto che le scelte fatte 10 anni fa erano lecite con la situazione di allora. Adesso la situazione è del tutto diversa, non si possono applicare gli stessi criteri di un tempo... o per lo meno non avrebbe alcun senso (alla fine decide il giudice).
Veramente la situazione non è affatto cambiata, se non in positivo: Apple ha pure allentato le restrizioni del suo store (prima non era possibile usare linguaggi "di scripting" per le app), e ridotto le richieste per milioni di piccoli sviluppatori.
Poi è chiaro che debba decidere un giudice, ma per me è una questione di principio (sono contro leggi che funzioni in quel modo, come ho chiarito prima).
Altrimenti potrei dirti che quando Windows è uscito sul mercato aveva una quota minima sul mercato, ma comunque ti proponeva già allora il suo browser di default senza suggerirti di usarne un altro.
No, Windows ha avuto un enorme successo nel 1990, con Windows 3, e non esisteva alcun browser su quella piattaforma.
IE è stato integrato in una successiva versione di Windows '95, se non erro.
Eppure dopo alcuni anni Microsoft venne multata dalla Commissione Europea (per una situazione molto più border line).
Diciamo che la Commissione Europea ha dimostrato di essere costituita da burocrati che vivono distaccati dalla realtà.
IE è stato integrato in Windows quando internet era già esploso da un pezzo, e gli utenti avevano l'esigenza di navigare sui siti web, per l'appunto.
Ed è il motivo per cui Microsoft l'ha integrato: installi Windows, hai già il browser a disposizione, e e puoi navigare immediatamente.
Cosa che peraltro hanno fatto anche altri produttori di s.o., ed esattamente per le stesse ragioni.
L'unica discriminante che ha portato alla multa a Microsoft è stata la sua posizione dominante nel mercato dei s.o.. Il che è semplicemente ridicolo, proprio perché Microsoft ha soltanto risposto a una comune esigenza dei propri clienti, esattamente come hanno fatto gli altri.
Se la commissione avesse voluto dare la possibilità a tutti gli sviluppatori di browser di poter competere nel mercato, allora avrebbe dovuto imporre a tutti i produttori di s.o.. di non fornire un browser in bundle. Questo sarebbe stato un principio più giusto (ma che continuo a non condividere per quanto detto sopra: le esigenze dei clienti/consumatori dovrebbero essere di primaria importanza quando si sviluppa un prodotto).
Per le percentuali ripeto: è negli USA che sicuramente Apple ha posizione dominante, nel resto del mondo la cosa è discutibile al momento.
Per me rimane indifferente, per quanto detto sopra.
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