View Full Version : IPv6: il passaggio completo non avverrà prima di 5-10 anni
Redazione di Hardware Upg
09-06-2020, 15:01
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/sistemi/ipv6-il-passaggio-completo-non-avverra-prima-di-5-10-anni_89965.html
Il debutto ufficiale risale a 8 anni fa, ma perché la transizione possa essere completa e universale saranno necessari ancora diversi anni: attualmente non c'è un incentivo concreto ad abbandonare il vecchio sistema
Click sul link per visualizzare la notizia.
Sono 10 anni che "si dice " che IPv6 arriverà tra 10 anni.
By(t)e
..che obblighi tutti gli ISP a fornirlo , non parlo di reti native o dual stack ma almeno di host 6rd obbligatori per tutti i gestori in particolare quelli di telefonia mobile.
Sono 10 anni che "si dice " che IPv6 arriverà tra 10 anni.
By(t)e
Stavo per scriverlo anch'io :asd:
Il problema sono quei 280 gazzillioni di ip per mq.. per evitare un ipotetico futuro "millennium bug" hanno inutilmente complicato un sistema che di suo era snello e a portata di essere umano.. gia estenderlo a 2^64 sarebbe stato ampiamente sufficente a coprire qualsiasi necessita per i secoli a venire
Sono 10 anni che "si dice " che IPv6 arriverà tra 10 anni.
By(t)e
Solo 10? :D
Nicodemo Timoteo Taddeo
10-06-2020, 09:21
Solo 10? :D
Prima si diceva entro cinque anni... :)
Il problema sono quei 280 gazzillioni di ip per mq.. per evitare un ipotetico futuro "millennium bug" hanno inutilmente complicato un sistema che di suo era snello e a portata di essere umano.. gia estenderlo a 2^64 sarebbe stato ampiamente sufficente a coprire qualsiasi necessita per i secoli a venire
Boh, io sono dell'idea che già che c'è da fare un lavoro, facciamo bene.
Sennò poi ci ritroviamo come con i 640KB di memoria che bastavano a chiunque... :cry:
By(t)e
@andbad
Concordo, anche quando hanno pensato ad indirizzi a 32 bit l'hanno fatto pensando che sarebbero bastati per i secoli futuri, ma i problemi di scarsità e oggi di esaurimento sono evidenti.
Meglio abbondare in questo caso, il costo in termini di hardware e overhead è perfettamente sostenibile, non ha senso voler ridimensionare per essere più a portata di uomo, con i 64 bit sarebbe stato comunque troppo complesso per una buona gestione manuale.
Speriamo facciano il passaggio il prima possibile, forse smetteremo di pagare di più per avere IP fissi.
massi47911
10-06-2020, 18:18
..che obblighi tutti gli ISP a fornirlo , non parlo di reti native o dual stack ma almeno di host 6rd obbligatori per tutti i gestori in particolare quelli di telefonia mobile.
perché una legge? obbligare società private ad adottare un protocollo che non porta nessun beneficio pratico? Non fraintendere, non sono contro l'IPv6 (anzi), ma lo Stato deve intromettersi su affari ben più importanti, come salute, ambiente, economia...
Se proprio deve intromettersi nel mondo tecnologico, ci sono cose ben più importanti, ma il consumatore di certo non è affatto danneggiato dall'uso dell'Ipv4...
edit: Ah, dimenticavo, non basterebbe una legge, ci vorrebbe per lo meno una norma da parte di Stati Uniti, Cina ed Ue...
cdimauro
11-06-2020, 03:24
Il problema sono quei 280 gazzillioni di ip per mq.. per evitare un ipotetico futuro "millennium bug" hanno inutilmente complicato un sistema che di suo era snello e a portata di essere umano.. gia estenderlo a 2^64 sarebbe stato ampiamente sufficente a coprire qualsiasi necessita per i secoli a venire
This
Boh, io sono dell'idea che già che c'è da fare un lavoro, facciamo bene.
Sennò poi ci ritroviamo come con i 640KB di memoria che bastavano a chiunque... :cry:
By(t)e
@andbad
Concordo, anche quando hanno pensato ad indirizzi a 32 bit l'hanno fatto pensando che sarebbero bastati per i secoli futuri, ma i problemi di scarsità e oggi di esaurimento sono evidenti.
Meglio abbondare in questo caso, il costo in termini di hardware e overhead è perfettamente sostenibile, non ha senso voler ridimensionare per essere più a portata di uomo, con i 64 bit sarebbe stato comunque troppo complesso per una buona gestione manuale.
Invece sono pienamente d'accordo ziocan: quello di IPv6 è un chiaro esempio di sovraingegnerizzazione che dimostra la distanza fra la realtà e la teoria prettamente accademica di chi l'ha progettato.
Usare 64 bit per gli indirizzi IP sarebbe stato ben più che sufficiente per tirare avanti fino all'estensione della nostra razza (e oltre).
Basti fare un rapido calcolo della serva. Supponendo di essere 30 miliardi di persone, con 64 bit potremmo assegnare rozzamente un IP unico a mezzo miliardo di dispositivi per ogni singola persona. Dovrebbe essere abbastanza, no?
E non sto nemmeno tenendo conto del fatto che le reti aziendali abbiano IP locali (non globali) e che si possa sfruttare il NATing: sono entrambi i motivi per cui stiamo ancora usando IPv4 nonostante i suoi "miseri" 4 miliardi indirizzi IP unici.
Purtroppo con IPv6 dobbiamo per forza tirarci dietro ben 128 bit per ogni indirizzo IP, con un enorme nonché totalmente inutile overhead. Non fermiamoci a pensare che esistano soltanto casi d'uso in cui ci sia ampia banda nonché hardware disponibile: ci sono ambiti in cui si possono trasferire pochi byte al secondo, e per cui 8 byte in più per ogni pacchetto pesano tantissimo.
Tra l'altro indirizzi IP da 64 bit sarebbero potuti essere gestiti agevolmente da processori a 64 bit (ormai la stragrande maggioranza in ambito consumer), mentre coi 128 bit diventano più complicati da gestire. E non parliamo nemmeno del parsing & codifica: altro overhead.
In estrema sintesi: gli indirizzi IP a 128 bit sono una colossale sciocchezza.
This
Invece sono pienamente d'accordo ziocan: quello di IPv6 è un chiaro esempio di sovraingegnerizzazione che dimostra la distanza fra la realtà e la teoria prettamente accademica di chi l'ha progettato.
Usare 64 bit per gli indirizzi IP sarebbe stato ben più che sufficiente per tirare avanti fino all'estensione della nostra razza (e oltre).
Basti fare un rapido calcolo della serva. Supponendo di essere 30 miliardi di persone, con 64 bit potremmo assegnare rozzamente un IP unico a mezzo miliardo di dispositivi per ogni singola persona. Dovrebbe essere abbastanza, no?
E non sto nemmeno tenendo conto del fatto che le reti aziendali abbiano IP locali (non globali) e che si possa sfruttare il NATing: sono entrambi i motivi per cui stiamo ancora usando IPv4 nonostante i suoi "miseri" 4 miliardi indirizzi IP unici.
Purtroppo con IPv6 dobbiamo per forza tirarci dietro ben 128 bit per ogni indirizzo IP, con un enorme nonché totalmente inutile overhead. Non fermiamoci a pensare che esistano soltanto casi d'uso in cui ci sia ampia banda nonché hardware disponibile: ci sono ambiti in cui si possono trasferire pochi byte al secondo, e per cui 8 byte in più per ogni pacchetto pesano tantissimo.
Tra l'altro indirizzi IP da 64 bit sarebbero potuti essere gestiti agevolmente da processori a 64 bit (ormai la stragrande maggioranza in ambito consumer), mentre coi 128 bit diventano più complicati da gestire. E non parliamo nemmeno del parsing & codifica: altro overhead.
In estrema sintesi: gli indirizzi IP a 128 bit sono una colossale sciocchezza.
Per la tecnologia attuale è vero, tant'è che quasi nessuno attualmente lo implementa.
Ma metti che tra 10 anni inventano reti neurali, chip a memristori, grafene, qbit o quel che ti pare... ed ad ogni nodo devono assegnare un IP. Ecco fatto che ci ritroveremmo di nuovo al punto di partenza.
Si, lo so che sto parlando di fantascienza, ma il passato ha dimostrato quanto possa essere veloce l'evoluzione tecnologica in questo ambito (Facebook non è nemmeno maggiorenne, vi ricordo...).
Comprendo le complessità tecnologiche, ma non è nulla che non si possa risolvere con le tecnologie attuali ed un po' di pazienza. Ed in ogni caso un adattamento sarebbe dovuto essere fatto lo stesso.
By(t)e
cdimauro
11-06-2020, 09:40
Purtroppo si tratta di numeri che rimangono soltanto sulla carta.
Nella realtà, come ho già detto prima, anche se fossimo 30 miliardi di abitanti, ci "toccherebbe" una media di mezzo miliardo di IP (pubblici) a testa. E senza considerare reti locali e NAT, per l'appunto.
Per me chi ha progettato l'IPv6 ha completamente sbagliato valutazioni.
amd-novello
11-06-2020, 09:53
Il problema sono quei 280 gazzillioni di ip per mq..
mq metro quadro?
Purtroppo si tratta di numeri che rimangono soltanto sulla carta.
Nella realtà, come ho già detto prima, anche se fossimo 30 miliardi di abitanti, ci "toccherebbe" una media di mezzo miliardo di IP (pubblici) a testa. E senza considerare reti locali e NAT, per l'appunto.
Per me chi ha progettato l'IPv6 ha completamente sbagliato valutazioni.
Comprendo la tua posizione, ma non sai cosa ci riserve il futuro.
Magari tra 10 anni non useremo nemmeno più gli IP. :sofico:
By(t)e
kreijack
11-06-2020, 15:12
Il problema sono quei 280 gazzillioni di ip per mq.. per evitare un ipotetico futuro "millennium bug" hanno inutilmente complicato un sistema che di suo era snello e a portata di essere umano.. gia estenderlo a 2^64 sarebbe stato ampiamente sufficente a coprire qualsiasi necessita per i secoli a venire
Parte dell'indirizzo IPv6 (ma lo stesso vale per l'IPv4) è usato per il routing. Ovvero non tutti quei bit sono usabili liberamente.
Giá oggi non sono allocati tutti i 4 miliardi di ip disponibili, perché una fetta importante sono usati per il routing.
Il problema è che mano a mano che gli ip si andavano consumando, per evitarne l'esaurimento, le tavole di routing sono diventate sempre più complesse e costose da manutenere.
È questo che l'IPv6 andrà semplificare.
Da wikipedia:
L'indirizzamento in IPv6
Il cambiamento più rilevante nel passaggio dall'IPv4 all'IPv6 è la lunghezza dell'indirizzo di rete. L'indirizzo IPv6, come definito nel RFC 2373 e nel RFC 2374 è lungo 128 bit, cioè 32 cifre esadecimali, che sono normalmente utilizzate nella scrittura dell'indirizzo come descritto più avanti.
Questo cambiamento porta il numero di indirizzi esprimibili dall'IPv6 a 2128 = 1632 ≈ 3,4 × 1038.
Una delle critiche allo spazio di indirizzamento di 128 bit è che potrebbe essere ampiamente sovradimensionato. Bisogna considerare che la ragione di un indirizzamento così ampio non è da associare alla volontà di assicurare un numero sufficiente di indirizzi, quanto al tentativo di porre rimedio alla frammentazione dello spazio di indirizzamento IPv4, conseguenza, tra le altre cose, della limitazione dello spazio di indirizzamento e della poca possibilità di prevedere a medio-lungo termine la richiesta di indirizzi. È infatti possibile che un singolo operatore di telecomunicazione abbia assegnati numerosi blocchi di indirizzi non contigui.
Come per IPv4 anche IPv6 prevede che l'instradamento sia realizzato sulla base di prefissi (oggetto delle rotte) di lunghezza variabile. Normalmente tali prefissi sono non più lunghi di 64 bit, in modo da consentire l'impiego dei 64 bit meno significativi con il solo ruolo di identificare un terminale. Questo vale anche per l'accesso ad Internet di una normale abitazione, a cui verrebbero assegnati almeno 264 (1,8×1019) indirizzi pubblici, mentre per realtà che dispongono di una struttura di rete articolata in più segmenti di LAN occorre assegnare un arco di indirizzi ancora più grande (ad es. un prefisso di 56 bit, vedi RFC 6177). I primi 10 bit dell'indirizzo IPv6 descrivono genericamente il tipo di computer e l'uso che questo fa della connessione (telefono VoIP, PDA, data server, telefonia mobile ecc.)
cdimauro
11-06-2020, 15:22
Fattibile anche con IP da 64 bit. E non dimentichiamoci che oggi usiamo ancora i Mac address, che sono a 48 bit...
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