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View Full Version : Poliziotti usano il dito di un morto per sbloccare lo smartphone. Etico averlo fatto?


Redazione di Hardware Upg
26-04-2018, 09:01
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/telefonia/poliziotti-usano-il-dito-di-un-morto-per-sbloccare-lo-smartphone-etico-averlo-fatto_75544.html

In USA alcuni poliziotti si sono presentati nei locali delle Pompe Funebri per ottenere un dito del defunto e permettere così la scansione e lo sblocco dello smartphone. Secondo voi hanno fatto bene? Hanno oltrepassato il limite alla decenza?

Click sul link per visualizzare la notizia.

IlCosta
26-04-2018, 09:09
Beh se lo hanno fatto senza permesso dalla famiglia o da un giudice allora direi che non va bene.
Se invece avevano un'autorizzazione valida allora non ci vedo problemi.

Neverlost
26-04-2018, 09:12
etico o meno tanto quanto lo sarebbe aprire i cassetti,i diari,documenti,le foto ricordo o gli armadi di casa di un morto.

al135
26-04-2018, 09:16
ma dove sta la notizia? si fa da secoli, anche di "peggio" per indagare. tutto è lecito -cit-

dwfgerw
26-04-2018, 09:27
ovviamente non è etico.. Tornando al punto tecnologico della notizia, in iphone, come giustamente scritto, la corona in acciaio intorno al vetrino in zaffiro del sensore, ha una funzione di massa, che consente al ssitema di attivarsi e fuznionare. Quindi molto probabilmente si tratterà di un android di vario genere, che ha la solita funzionalità da cartellino..

domthewizard
26-04-2018, 09:33
"Forse si dovrebbe pensare ad una maggiore dignità soprattutto nei confronti di chi ha perso la vita?"


dignità per un delinquente? anche no, grazie. dov'era la dignità di questo tizio quando ha deciso di intraprendere uno scontro armato con le forze di polizia? è dignitoso invece spacciare droga che nuoce alla vita di migliaia di persone? certa feccia non meriterebbe neanche il funerale, in una fossa comune e via avanti il prossimo

J.C.
26-04-2018, 09:34
Come inventarsi dei problemi dove non ci sono. La ragazza è morta e servivano le sue impronte a fini investigativi. I morti non hanno bisogno di 'difendersi', nè di proteggere la loro dignità. Sono corpi in decomposizione, ma noi amiamo porci problemi inutili.

turcone
26-04-2018, 09:39
si capisce che tutta l'azione della famiglia è dettata dal fatto di avere un risarcimento economico dalla polizia
poi se uno è morto perde il proprio diritto alla privacy quindi mi sembra tutto campato per aria

domthewizard
26-04-2018, 09:39
io comunque non ho ancora capito questa Victoria Armstrong di 28 anni cosa c'entra con la notizia: era viva? era morta? si trovava lì a piangere il moroso? :confused:

Mparlav
26-04-2018, 09:39
E' eticamente sbagliato farlo nel corso del funerale.

Ma dal punto di vista legale, il Quinto Emendamento USA copre solamente la possibilità di non rivelare il PIN/passcode da parte dell'indiziato.
Per avere "accesso" ad un cadavere, serve solo l'autorizzazione del giudice.

Altrimenti l'indiziato (vivo) può essere obbligato a poggiare il dito sul sensore impronte di qualsiasi marca (ci sono sentenze in tal senso) o "prestare" la sua faccia, per un riconoscimento facciale.

teknobrain
26-04-2018, 09:41
notiziona nuovissima, se ne parla da almeno un mese...

Nuke987
26-04-2018, 09:48
Devo togliermi il vizio di leggere le news di HWUpgrade.

Ci stiamo davvero chiedendo se è etico sbloccare il telefono di una persona coinvolta in un caso di omicidio e droga? Allora rispondo io. No, non è etico. Bisognerebbe finirla anche con le autopsie e la scienza forense. Se uno è morto è morto. Basta! La polizia si deve concentrare su chi è ancora vivo. Pure nel caso Schettino che cavolo fanno a fare le indagini se tanto le vittime sono morte?

Ovviamente sto trollando ma mi sento in diritto di farlo perchè questa notizia è una trollata.

capellone24
26-04-2018, 10:18
visto che c'erano potevano chiedere alla fidanzata il permesso di staccargli un dito così da non dover riesumare il cadavere qualora si fosse ripresentato il problema.....


Ma dico ci vuole un genio a presentarsi ad un funerale con una pretesa del genere, magari se l'avessero chiesto prima o dopo non se ne sarebbe nemmeno parlato.

domthewizard
26-04-2018, 10:22
visto che c'erano potevano chiedere alla fidanzata il permesso di staccargli un dito così da non dover riesumare il cadavere qualora si fosse ripresentato il problema.....


Ma dico ci vuole un genio a presentarsi ad un funerale con una pretesa del genere, magari se l'avessero chiesto prima o dopo non se ne sarebbe nemmeno parlato.

purtroppo le indagini quelle vere, e non quelle di C.S.I, durano una vita. considerati il delineamento della scena del crimine, l'autopsia e la ricostruzione del cadavere saranno trascorsi non più di 5-6 giorni, una settimana al massimo, e non credo che siano stati fermi a rigirarsi i pollici (:sofico:) in attesa del funerale per dire "toh abbiamo il cellulare, facciamolo sbloccare" :stordita:


se non lo avessero fatto in tempo poi avrebbero dovuto chiedere la riesumazione, altri permessi e scartoffie, diciamo che se la sono cavata per il rotto delle cuffia

demon77
26-04-2018, 10:25
Mi pare una cretinata.. non vedo il problema etico neanche da lontano. :mbe:

Se poi si parla di indagini in corso cosa mai dovemmo dire di autopsie e riesumazioni?

AlPaBo
26-04-2018, 10:35
Per una volta faccio il cinico, dovrebbe già ringraziare che gli fanno il funerale perchè fino a qualche decennio fa gente del genere aveva un buco per terra e qualche palata di terra e doveva ringraziare se il buco era tutto per lui.
Qualche secolo fa invece marcivano appesi a un palo per funzioni educative.

Non sei un cinico, sei una persona nella quale il livello di civiltà è rimasto indietro di parecchi secoli.

Nicodemo Timoteo Taddeo
26-04-2018, 10:37
Le impronte digitali le hanno sempre prese dai cadaveri, non so, quale è la differenza?

domthewizard
26-04-2018, 10:50
Non sei un cinico, sei una persona nella quale il livello di civiltà è rimasto indietro di parecchi secoli.

ed è probabilmente per un livello troppo alto di civiltà (o meglio, di tolleranza) che ci troviamo, tra le altre cose, con le babygang che ormai infestano quasi tutto il mondo o gli albanesi a seviziare i poveri malcapitati durante le rapine



oppure, tanto per fare un esempio scemo, i pixel sui volti dei truffatori nei telegiornali o programmi di inchiesta (tipo le iene o striscia la notizia) dovrebbero sparire, se non mi si dà la possibilità di vederlo in faccia io onesto cittadino posso imbattermi in questo tizio e non saperlo

thresher3253
26-04-2018, 10:51
oppure, tanto per fare un esempio scemo, i pixel sui volti dei truffatori nei telegiornali o programmi di inchiesta (tipo le iene o striscia la notizia) dovrebbero sparire, se non mi si dà la possibilità di vederlo in faccia io onesto cittadino posso imbattermi in questo tizio e non saperlo

...oppure far partire una crociata contro un tizio che per quanto ne sappiamo potrebbe essere dichiarato innocente.

domthewizard
26-04-2018, 10:55
...oppure far partire una crociata contro un tizio che per quanto ne sappiamo potrebbe essere dichiarato innocente.

come può essere dichiarato innocente uno che ha partecipato ad un scontro a fuoco con la polizia? :mbe:

thresher3253
26-04-2018, 10:57
Tu hai parlato dei volti pixelati. Se c'è un arresto preventivo l'imputato può essere comunque rilasciato dopo aver chiarito la propria posizione, ma buona fortuna a tornare in paese (specialmente nei paesini dove si conoscono tutti) dopo che vieni anche solo sospettato di un reato qualunque.

domthewizard
26-04-2018, 10:59
Tu hai parlato dei volti pixelati. Se c'è un arresto preventivo l'imputato può essere comunque rilasciato dopo aver chiarito la propria posizione, ma buona fortuna a tornare in paese (specialmente nei paesini dove si conoscono tutti) dopo che vieni anche solo sospettato di un reato qualunque.
ah ok, errore mio. beh ci sono tantissimi casi documentati dove si ha la certezza della frode, tipo quei venditori di auto che scalano i km. alcuni di questi arrivano anche a mettere le mani addosso al giornalista, quindi proprio persone esemplari non sono, e io prima di acquistare un'auto da questo signore vorrei essere informato :)

thresher3253
26-04-2018, 11:01
Ma si, sicuramente. Solo che per queste cose si procede per il "o tutti o nessuno". Meglio tutti (e comunque oggigiorno basta una ricerca su google e vengono fuori gli scheletri dall'armadio :asd:)

nickname88
26-04-2018, 11:13
Ancora co sti moralismi ..... :rolleyes:
Esistono le leggi, il resto è aria fritta.
Non è diverso da una qualunque perquisizione.

massi47911
26-04-2018, 11:45
Che problema c'è? Esistono da sempre le autopsie, perquisizioni, ecc. di conseguenza questa è una non-notizia.
Non ho mai capito questo accanimento insensato sui dati elettronici: sotto mandato del giudice ti possono letteralmente aprire (autopsia), ti possono perquisire la casa cercando ogni tuo oggetto è scritto intimo, ti possono (se eri vivo) intercettare...ma no, non si può guardare uno smartphone.
Come qualche tempo fa la resistenza insensata della Apple ad aprire alla giustizia un suo dispositivo: un conto è fornire backdoor "a prescindere", un conto durante precise e limitate indagini aprire il dispositivo di tua produzione (senza fornire il metodo al governo).
Vabbè dai, domani vado a protestare nel dipartimento di medicina legale per violazione dei diritti umani

danieleg.dg
26-04-2018, 12:08
Ancora co sti moralismi ..... :rolleyes:
Esistono le leggi, il resto è aria fritta.
Non è diverso da una qualunque perquisizione.

Mi pare una cretinata.. non vedo il problema etico neanche da lontano. :mbe:

Se poi si parla di indagini in corso cosa mai dovemmo dire di autopsie e riesumazioni?

Il punto è che questi l'hanno fatto senza la benché minima autorizzazione. Per un'autopsia o per una perquisizione serve comunque un giudice che le autorizzi.

nickname88
26-04-2018, 12:15
Il punto è che questi l'hanno fatto senza la benché minima autorizzazione. Per un'autopsia o per una perquisizione serve comunque un giudice che le autorizzi.
Davanti ad un qualunque cadavere la polizia preleva oggetti e documenti se presenti nel luogo del crimine e li visiona.
Suppongo quindi che secondo te se avessero trovato un diario con lucchetto, avrebbero dovuto chiedere il permesso per aprirlo ? :asd:

E se il tizio è un criminale non c'è bisogno di alcun permesso, nel cellulare ci potrebbero essere contatti o conversazioni con complici o altre prove di attività criminali. Così come visionano i documenti e gli altri oggetti, ti visionano pure il cellulare.

E il permesso del giudice in teoria c'era.

Mparlav
26-04-2018, 12:32
Nel momento in cui è già stata effettuata l'autopsia ed il corpo è stato restituito ai familiari per il funerale/sepoltura, è necessario il permesso di un giudice affinchè gli inquirenti possano accedere nuovamente al corpo, per impronte o DNA.
Si parte dal presupposto che certi esami siano stati già compiuti in sede d'indagine, ma non è sempre così.
Tant'è che ci sono anche le riesumazioni a distanza di anni.

Quei poliziotti avevano il mandato del giudice per fare ciò che hanno fatto, ma la tempistica è stata "opinabile" (poco prima del funerale o poco dopo sarebbe stato molto meglio)

AlPaBo
26-04-2018, 12:44
ed è probabilmente per un livello troppo alto di civiltà (o meglio, di tolleranza) che ci troviamo, tra le altre cose, con le babygang che ormai infestano quasi tutto il mondo o gli albanesi a seviziare i poveri malcapitati durante le rapine



oppure, tanto per fare un esempio scemo, i pixel sui volti dei truffatori nei telegiornali o programmi di inchiesta (tipo le iene o striscia la notizia) dovrebbero sparire, se non mi si dà la possibilità di vederlo in faccia io onesto cittadino posso imbattermi in questo tizio e non saperlo

Vedo che tu non hai la minima idea di quello che succedeva nel passato. Solo nell'Italia del 1900 i tassi di omicidi erano tra 10 e 50 volte quelli attuali.
Nello Stato pontificio la diligenza Bologna Roma veniva assalita dai briganti almeno una volta alla settimana.

Lascia perdere la propaganda e informati.

tallines
26-04-2018, 12:53
In America è legale quello che è stato fatto e non ci vuole nessun mandato per sbloccare il telefono o meglio lo smartphone, dal punto di vista etico magari anche no, però se la legge dice che si può...... i poliziotti non hanno fatto nulla di non etico >

1 - Due detective si sono presentati all’interno delle onoranze funebri, senza mandato, per essere condotti nella stanza dove era conservato il cadavere. (https://www.agi.it/estero/dito_morto_sblocco_smartphone_florida-3802833/news/2018-04-23/)

A quel punto hanno provato a sbloccare il telefono della vittima usando le sue dita. Un tentativo che non ha dato i frutti sperati, come confermato dal tenente Randall Chaney e che ha scioccato i familiari.

Nessun mandato. È morto

Un defunto non ha diritto alla proprietà privata. E non occorre nessun mandato, secondo Chaney, per portare avanti un’azione come quella.

Il quarto emendamento della Costituzione americana, infatti, difende l’individuo da qualunque tipo di perquisizione invasiva o confisca irragionevole.

Ma come ha ricordato il Guardian, riprendendo le parole di Charles Rose, professore alla Stetson University College of Law, i morti non possono far valere le protezioni del quarto emendamento perché “quando non ci sei più non possiedi più nulla”.

Secondo Chaney, però, c’è una finestra precisa per poter accedere a quel tipo di informazioni usando il sensore di impronte digitali. Dalle 48 alle 72 ore.


2 - Per legge è possibile, ma sono tutti dʼaccordo che gli agenti dovevano agire con più rispetto (http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/florida-poliziotti-in-una-camera-ardente-servivano-le-dita-del-defunto-per-sbloccare-il-cellulare_3135893-201802a.shtml)

Legale, ma non eticamente corretto

Il quarto emendamento della Costituzione americana, che difende da perquisizioni e confische irragionevoli, non può essere applicato per una persona già morta.

Un defunto infatti non ha diritto alla proprietà privata.

Per questa ragione, quello che è stato fatto è corretto dal punto di vista legale, ma non da quello etico. "Dovrebbe essere preservata una certa dignità per chi muore", ha commentato Remigius Nwabueze, professore associato alla facoltà di giurisprudenza di Southampton.

"La polizia dovrebbe richiedere l'autorizzazione del giudice prima di usare le dita di un cadavere e dovrebbe sicuramente avvertire la famiglia, ma per la legge non è così".

AlPaBo
26-04-2018, 13:02
dobbiamo veramente proccuparci si è etico sbloccargli il telefono con il dito dopo che è morto?

Sì. Lo scopo dell'etica è quello di evitare le sopraffazioni da parte del più forte. Quindi la domanda ha senso.

In quanto alla risposta, in un paese civile queste attività possono essere fatte solo su autorizzazione della magistratura sulla base di una precisa normativa che ne stabilisca i limiti: la differenza è che la magistratura è (dovrebbe essere) indipendente e le sue attività sono basate su un contraddittorio, mentre la polizia dipende direttamente dai vari poteri esecutivi e non ha contraddittorio. Secondo l'articolo, i due poliziotti hanno agito senza autorizzazione. Giusto per precisare, la polizia può fare direttamente certe attività in flagranza di reato (ma anche in quel caso, non può obbligare una persona ad attivare il proprio telefonino). Faccio fatica a pensare che andare nella camera mortuaria di una persona rientri in questa casistica.

icoborg
26-04-2018, 13:19
lel

nickname88
26-04-2018, 14:03
Sì. Lo scopo dell'etica è quello di evitare le sopraffazioni da parte del più forte. Quindi la domanda ha senso.

Non è questione fra forte e debole, quì al posto del forte c'è la legge.
Senza contare che quello che tu chiami debole è un criminale che sparava alla polizia, che è già tanto che abbia ancora dei diritti, manco lo avessero gettato in discarica .... ha solo sbloccato un cellulare.

Nuke987
26-04-2018, 14:03
ah ok, errore mio. beh ci sono tantissimi casi documentati dove si ha la certezza della frode, tipo quei venditori di auto che scalano i km. alcuni di questi arrivano anche a mettere le mani addosso al giornalista, quindi proprio persone esemplari non sono, e io prima di acquistare un'auto da questo signore vorrei essere informato :)
Aggiungo una riflessione ulteriore a quanto dicevi.

Ricordi il recente caso dell'alunno che aggredisce il professore? Il primo giorno su TUTTI i giornali e TUTTE le emittenti televisive veniva trasmesso il video con il volto del rincoglionito minorenne pixellato mentre quello del professore aggredito (la vittima) era in chiaro. Con grave ritardo si è provveduto a pixellare il volto del professore ma ormai ovunque in rete è possibile trovare sia l'una che l'altra versione agevolmente.

Prima ancora di pensare all'idiozia di quello studente imbecille (ringraziamo Le Iene per averlo fatto diventare una povera vittima), mi sono incazzato nel vedere che la privacy della vittima dell'aggressione non fosse stato pixellato. Ma che ca**o di giornalisti abbiamo? Nel pixellare i carnefici non ne sbagliano una! Liberatorie, avvocati, leggi. Quando si tratta di tutelare la privacy delle vittime sti cazzi. Correggiamo dopo. Per me quel professore è stato aggredito 2 volte. La prima dallo studente e la seconda dai media che ancora oggi sbandierano all'Italia intera lo stato di salute del professore. Pazzia totale. Aggredito, umiliato davanti all'Italia intera con tanto di volto e cartella clinica.

AlPaBo
26-04-2018, 14:25
Beh sai, questo è il tuo parare non al verità assoluta.
Il mio è diverso per esempio e vale tanto quanto il tuo.

E quindi? quale sarebbe il tuo parere sull'etica?

AlPaBo
26-04-2018, 14:31
Aggiungo una riflessione ulteriore a quanto dicevi.

Ricordi il recente caso dell'alunno che aggredisce il professore? Il primo giorno su TUTTI i giornali e TUTTE le emittenti televisive veniva trasmesso il video con il volto del rincoglionito minorenne pixellato mentre quello del professore aggredito (la vittima) era in chiaro. Con grave ritardo si è provveduto a pixellare il volto del professore ma ormai ovunque in rete è possibile trovare sia l'una che l'altra versione agevolmente.

Prima ancora di pensare all'idiozia di quello studente imbecille (ringraziamo Le Iene per averlo fatto diventare una povera vittima), mi sono incazzato nel vedere che la privacy della vittima dell'aggressione non fosse stato pixellato. Ma che ca**o di giornalisti abbiamo? Nel pixellare i carnefici non ne sbagliano una! Liberatorie, avvocati, leggi. Quando si tratta di tutelare la privacy delle vittime sti cazzi. Correggiamo dopo. Per me quel professore è stato aggredito 2 volte. La prima dallo studente e la seconda dai media che ancora oggi sbandierano all'Italia intera lo stato di salute del professore. Pazzia totale. Aggredito, umiliato davanti all'Italia intera con tanto di volto e cartella clinica.

Guarda, ti do ragione, ma la situazione iniziale è dovuto a una differenza normativa. In Italia i minori non possono essere riprodotti in chiaro (capita anche per minori figli di persone famose). Quindi nascondere il volto del minore era un obbligo per i giornalisti. L'errore è stato quello di non nascondere il volto del docente. Di fatto la normativa è stata applicata in maniera formalmente corretta ma stupida in quanto non si è tenuto conto delle peculiarità del caso.

AlPaBo
26-04-2018, 14:44
Non è questione fra forte e debole, quì al posto del forte c'è la legge.
Senza contare che quello che tu chiami debole è un criminale che sparava alla polizia, che è già tanto che abbia ancora dei diritti, manco lo avessero gettato in discarica .... ha solo sbloccato un cellulare.

Guarda che la legge non può essere al di sopra dei diritti. Altrimenti si potrebbe fare una legge (è stato fatto nell'Italia e nella Germania prebelliche) che discrimina una parte della popolazione per costringerla a emigrare con la minaccia di morte, poi pienamente realizzata.
La protezione del debole è assolutamente necessaria, anche nei confronti dei colpevoli. Tra l'altro, in questo caso, da cosa deduci che il morto sia un colpevole?

Un aspetto fondamentale è il contraddittorio, in cui si confrontano opinioni diverse davanti a un giudice. Il contraddittorio può essere evitato in caso di flagranza e di necessità immediate di indagine. Il contraddittorio non è stato fatto e non vedo l'urgenza visto che la persona era morta.

Vorrei infine farti notare che ognuno di noi è il debole in qualche circostanza della vita. L'etica cerca di capire cosa è giusto e cosa no, e la legge cambia e si adegua all'evoluzione dell'etica. La mancanza di contraddittorio ormai è rimasta solo dove ci sono governi dittatoriali. Quindi, permettere al forte di esercitare il suo potere senza limiti prima o poi colpisce anche te.

Credi davvero che sarai sempre dalla parte del più forte? Che non cercheranno di far diventare reati i tuoi comportamenti con la scusa della maggioranza? Buona fortuna. Nel frattempo, pensa che io mi do da fare per proteggere anche te.

demon77
26-04-2018, 14:47
Il punto è che questi l'hanno fatto senza la benché minima autorizzazione. Per un'autopsia o per una perquisizione serve comunque un giudice che le autorizzi.

Va beh, anche fosse, è una sciocchezza.
Hanno solo usato il dito del defunto per sbloccare il cellulare, non mi pare chissà che profanazione, soprattutto se consideriamo che si tratta della polizia.

nickname88
26-04-2018, 14:49
Tra l'altro, in questo caso, da cosa deduci che il morto sia un colpevole?Dal fatto che è stato colpito durante un conflitto a fuoco contro la polizia ?

Piedone1113
26-04-2018, 18:15
Guarda che la legge non può essere al di sopra dei diritti.

E ti do perfettamente ragione:
la legge non può essere al di sopra del diritto di un onesto cittadino di vivere sicuro.
La legge tutela i criminali ( almeno in Italia ) e basta con la balla dei diritti del più debole.
Un morto è morto, e gia in fase di autopsia gli erano state prese le impronte digitali.
Quello che hanno fatto i poliziotti è stato semplicemente accorciare i tempi.
1: se il telefono era in loro possesso lo era perchè sotto sequestro a disposizione degli organi inquirenti che ne faranno l'uso più opportuno per le indagini.
2: dalle impronte digitali si possono stampare impronte sintetiche che avrebbero sbloccato comunque il dispositivo.
3: è moralmente etico far risparmiare soldi agli onesti cittadini evitando di rivolgersi ad aziende esterne per la ricostruzione delle impronte e lo sblocco dello smartphone.
Quindi di cosa stiamo parlando?

AlPaBo
26-04-2018, 20:30
Dal fatto che è stato colpito durante un conflitto a fuoco contro la polizia ?

Guarda che il contraddittorio in tribunale serve ad appurare i fatti. Fino a che non sono stati verificati, ti basi solo su affermazioni di parte. Ti consiglio di aspettare il giudizio del giudice prima di fare certe affermazioni, altrimenti finiresti per prendertela con gli innocenti.

AlPaBo
26-04-2018, 20:36
E ti do perfettamente ragione:
Quello che hanno fatto i poliziotti è stato semplicemente accorciare i tempi.
1: se il telefono era in loro possesso lo era perchè sotto sequestro a disposizione degli organi inquirenti che ne faranno l'uso più opportuno per le indagini.
2: dalle impronte digitali si possono stampare impronte sintetiche che avrebbero sbloccato comunque il dispositivo.
3: è moralmente etico far risparmiare soldi agli onesti cittadini evitando di rivolgersi ad aziende esterne per la ricostruzione delle impronte e lo sblocco dello smartphone.
Quindi di cosa stiamo parlando?

1: se era regolarmente a disposizione degli organi inquirenti, come mai non si sono rivolti a un giudice?
2: su richiesta del giudice, non di propria iniziativa.
3: vedo che per te l'etica si riduce a risparmiare soldi.

Date queste premesse, non stiamo parlando di qualcosa che tu possa comprendere.

Notturnia
26-04-2018, 23:12
Dovevano aspettare che il criminale venisse cremato prima di usare il dito del criminale ?...
Cioè siamo così benestanti e benpensanti che riteniamo etico proteggere uno spacciatore di morte che sparava ai poliziotti ?... ma chi è così folle da pensare che un criminale simile meriti una difesa ?.. non dovremmo difendere le vittime di questo spacciatore ed evitare che questi criminali esistano per poter tutelare i nostri figli ?..
è etico difendere il cadavere di un criminale che ha tentato di uccidere dei poliziotti e ha venditore veleno con una discreta possibilità di uccidere altra gente ?..
Ritengo etico che i poliziotti non abbiano sprecato tempo e soldi dei contribuenti provando a sbloccare il cellulare del criminale con un dito del cadavere..
Resto basito che ci sia chi difende il criminale ritenendo che esso abbia pigli stessi diritti delle persone oneste.. sarebbe ora che la legge tuteli gli onesti e punisca i criminali e non viceversa come pare di notare in fin troppi commenti oggigiorno..

Piedone1113
27-04-2018, 08:05
1: se era regolarmente a disposizione degli organi inquirenti, come mai non si sono rivolti a un giudice?
2: su richiesta del giudice, non di propria iniziativa.
3: vedo che per te l'etica si riduce a risparmiare soldi.

Date queste premesse, non stiamo parlando di qualcosa che tu possa comprendere.

1 avevano l'autorizzazione legale ad estrarre informazioni dal dispositivo, altrimenti le prove non avrebbero valore legale in giudizio anche verso terzi.
2 un giudice che avrebbe dovuto ascoltare la parte in causa per eventuali rimostranze?
3 sperperare soldi è amorale, soldi dei cittadini che dovrebbero essere spesi per il bene collettivo e non per difendere i presunti diritti civili di un defunto.

mrk-cj94
28-04-2018, 13:29
Beh se lo hanno fatto senza permesso dalla famiglia o da un giudice allora direi che non va bene.
Se invece avevano un'autorizzazione valida allora non ci vedo problemi.

quoto

tallines
28-04-2018, 15:07
quoto
Per la legge americana, non serve nessuna autorizzazione, come da penultimo mio post .

CYRANO
28-04-2018, 18:45
Ovvio che è etico , morto e pure delinquente ...



Cosnsosndbsocncjfodk

AlPaBo
28-04-2018, 20:03
Per la legge americana, non serve nessuna autorizzazione, come da penultimo mio post .

Guarda, mi dispiace non aver risposto al tuo post originale (il n. 33 per chi volesse recuperarlo), ma le persone che citi fanno un ragionamento non corretto. Non mi stupisce per il capitano di polizia, ovviamente di parte in quanto deve difendere i suoi sottoposti, ma mi chiedo come possa aver fatto quelle osservazioni un docente universitario di una Università di buon livello.

Almeno da Aristotele è noto che se A implica il divieto di B, non si può dedurre che da non A allora B è permesso (esempio stupido: se sei in treno è vietato gettare oggetti dal finestrino; da questo non puoi dedurre che se non sei in treno, ma per esempio a casa tua, allora è permesso lanciare oggetti dalla finestra). Nel caso in questione affermano che se una persona è viva quell'attività è vietata. Ebbene, non si può da ciò dedurre che se la persona è morta l'attività è permessa (altro esempio stupido: è vietato tagliare la testa a una persona viva; ma è vietato tagliare la testa anche a un morto, perlomeno in assenza di un'autorizzazione all'autopsia, in quanto si tratterebbe di vilipendio di cadavere).

Aggiungo che l'unica opinione che conta è quella del giudice dopo dibattimento. Ti faccio presente che il dibattimento può durare giorni e deve (dovrebbe) garantire la possibilità di intervenire a tutte le parti interessate. Qui vedo dare giudizi dopo la lettura di un articolo di pochi minuti; ma almeno nell'articolo si è cercato di riportare diverse opinioni, tu invece riporti solo opinioni di parte e le consideri assodate.

Alcune delle affermazioni che ho visto qui, non da te, sembrano andare nella direzione di reintrodurre i processi sommari dove si da spazio solo all'accusatore (tra l'altro, qualcuno avanza l'incredibile motivazione che così si risparmierebbe denaro!). Questo atteggiamento irrispettoso nella ricerca della verità mi preoccupa molto di più del caso in questione.

tallines
29-04-2018, 11:44
Guarda, mi dispiace non aver risposto al tuo post originale (il n. 33 per chi volesse recuperarlo), ma le persone che citi fanno un ragionamento non corretto. Non mi stupisce per il capitano di polizia, ovviamente di parte in quanto deve difendere i suoi sottoposti, ma mi chiedo come possa aver fatto quelle osservazioni un docente universitario di una Università di buon livello.
Gli articoli riportati al post n.33, dicono che per legge non occorre avere nessun mandato per.......sarebbe da vedere cosa dice in effetti la legge sul fatto di sbloccare uno smartphone.....perchè la legge non è stata riportata dagli articoli, che ho riportato .

Ma se i poliziotti hanno fatto quello che hanno fatto, l' avranno fatto sapendo che potevano farlo, almeno....> Punto 1 del post n.48 di Piedone113

Il primo link-articolo riportato al post n.33, dice, sul tenente Randall Chaney >

Secondo Chaney, però, c’è una finestra precisa per poter accedere a quel tipo di informazioni usando il sensore di impronte digitali. Dalle 48 alle 72 ore.

Penso che quel secondo corrisponda a verità, ossia che Chaney abbia detto quello che ha detto (Dalle 48 alle 72 ore) perchè c'è una legge, un articolo......americano che dice quello che ha affermato Chaney .

Non penso che Chaney abbia detto una cosa che non corrisponda a verità .
Aggiungo che l'unica opinione che conta è quella del giudice dopo dibattimento. Ti faccio presente che il dibattimento può durare giorni e deve (dovrebbe) garantire la possibilità di intervenire a tutte le parti interessate.
Anche qui, riporto, quello detto da Piedonone113 > Punto 1 del post n.48 di Piedone113

Nel senso, che i poliziotti hanno fatto quello che hanno fatto, perchè sapevano che potevano farlo, almeno.....
....... tu invece riporti solo opinioni di parte e le consideri assodate.
Se gli articoli, dicono che c'è la legge.........

Che poi cosa è successo di cosi tanto eclatante, è stato usato un dito per sbloccare uno smartphone.....che tra l' altro non è neanche servito, perchè non sono stati trovati dati importanti al fine delle ricerche della polizia.....primo link-articolo:

"Due detective si sono presentati all’interno delle onoranze funebri, senza mandato, per essere condotti nella stanza dove era conservato il cadavere. A quel punto hanno provato a sbloccare il telefono della vittima usando le sue dita. Un tentativo che non ha dato i frutti sperati, come confermato dal tenente Randall Chaney e che ha scioccato i familiari."


Opinioni di parte......:)

Il secondo link-articolo, dice e che ho già riportato al post n.33 :

"Legale, ma non eticamente corretto

Per questa ragione, quello che è stato fatto è corretto dal punto di vista legale, ma non da quello etico. "Dovrebbe essere preservata una certa dignità per chi muore", ha commentato Remigius Nwabueze, professore associato alla facoltà di giurisprudenza di Southampton.

"La polizia dovrebbe richiedere l'autorizzazione del giudice prima di usare le dita di un cadavere e dovrebbe sicuramente avvertire la famiglia, ma per la legge non è così"."


In più............:) il primo link-articolo, che ho postato, ma non ho riportato nel post n.33, dice anche >

"La macchina che aveva preso a noleggio, scrive FOX13, aveva i vetri oscurati.

Un particolare che avrebbe spinto due poliziotti ad avvicinarsi alla vettura per un controllo.

Gli agenti avrebbero riferito di aver sentito un forte odore di marijuana intimando al ventottenne di scendere dalla macchina.

In quel momento Philip avrebbe cercato di scappare rischiando, con una manovra pericolosa, di trascinare uno dei due agenti contro la pompa di benzina. Poi gli spari, quattro, e la morte.

Una ricostruzione che non ha mai convinto del tutto la famiglia e l’avvocato che la rappresenta, John Trevena.

In passato Philip era già finito due volte in prigione ed era stato condannato, scrive sempre FOX13, per 22 reati."

Non mi sembra che sia uno stinco di santo, poi......

Se la polizia o altro pubblico ufficiale in America o in Italia, intima a un automobilista di fermarsi e poi anche di scendere dalla macchina ........obiettivamente questo scappa ?


La domanda è, a parte se è stato etico o meno il fatto di usare il dito......si evince che se è stato fatto, poteva essere fatto, poi.......

occorreva scappare, quando i poliziotti hanno chiesto al tipo di scendere dalla macchina ?

Perchè è scappato ?

Perchè forse c' era qualcosa che non quadrava...........o anche più di qualcosa .

AlPaBo
29-04-2018, 19:45
Gli articoli riportati al post n.33, dicono che per legge non occorre avere nessun mandato per.......sarebbe da vedere cosa dice in effetti la legge sul fatto di sbloccare uno smartphone.....perchè la legge non è stata riportata dagli articoli, che ho riportato .

Ma se i poliziotti hanno fatto quello che hanno fatto, l' avranno fatto sapendo che potevano farlo, almeno....> Punto 1 del post n.48 di Piedone113

Il primo link-articolo riportato al post n.33, dice, sul tenente Randall Chaney >

Secondo Chaney, però, c’è una finestra precisa per poter accedere a quel tipo di informazioni usando il sensore di impronte digitali. Dalle 48 alle 72 ore.

Penso che quel secondo corrisponda a verità, ossia che Chaney abbia detto quello che ha detto (Dalle 48 alle 72 ore) perchè c'è una legge, un articolo......americano che dice quello che ha affermato Chaney .

Non penso che Chaney abbia detto una cosa che non corrisponda a verità .

Anche qui, riporto, quello detto da Piedonone113 > Punto 1 del post n.48 di Piedone113

Nel senso, che i poliziotti hanno fatto quello che hanno fatto, perchè sapevano che potevano farlo, almeno.....

Se gli articoli, dicono che c'è la legge.........

Che poi cosa è successo di cosi tanto eclatante, è stato usato un dito per sbloccare uno smartphone.....che tra l' altro non è neanche servito, perchè non sono stati trovati dati importanti al fine delle ricerche della polizia.....primo link-articolo:

"Due detective si sono presentati all’interno delle onoranze funebri, senza mandato, per essere condotti nella stanza dove era conservato il cadavere. A quel punto hanno provato a sbloccare il telefono della vittima usando le sue dita. Un tentativo che non ha dato i frutti sperati, come confermato dal tenente Randall Chaney e che ha scioccato i familiari."


Opinioni di parte......:)

Il secondo link-articolo, dice e che ho già riportato al post n.33 :

"Legale, ma non eticamente corretto

Per questa ragione, quello che è stato fatto è corretto dal punto di vista legale, ma non da quello etico. "Dovrebbe essere preservata una certa dignità per chi muore", ha commentato Remigius Nwabueze, professore associato alla facoltà di giurisprudenza di Southampton.

"La polizia dovrebbe richiedere l'autorizzazione del giudice prima di usare le dita di un cadavere e dovrebbe sicuramente avvertire la famiglia, ma per la legge non è così"."


In più............:) il primo link-articolo, che ho postato, ma non ho riportato nel post n.33, dice anche >

"La macchina che aveva preso a noleggio, scrive FOX13, aveva i vetri oscurati.

Un particolare che avrebbe spinto due poliziotti ad avvicinarsi alla vettura per un controllo.

Gli agenti avrebbero riferito di aver sentito un forte odore di marijuana intimando al ventottenne di scendere dalla macchina.

In quel momento Philip avrebbe cercato di scappare rischiando, con una manovra pericolosa, di trascinare uno dei due agenti contro la pompa di benzina. Poi gli spari, quattro, e la morte.

Una ricostruzione che non ha mai convinto del tutto la famiglia e l’avvocato che la rappresenta, John Trevena.

In passato Philip era già finito due volte in prigione ed era stato condannato, scrive sempre FOX13, per 22 reati."

Non mi sembra che sia uno stinco di santo, poi......

Se la polizia o altro pubblico ufficiale in America o in Italia, intima a un automobilista di fermarsi e poi anche di scendere dalla macchina ........obiettivamente questo scappa ?


La domanda è, a parte se è stato etico o meno il fatto di usare il dito......si evince che se è stato fatto, poteva essere fatto, poi.......

occorreva scappare, quando i poliziotti hanno chiesto al tipo di scendere dalla macchina ?

Perchè è scappato ?

Perchè forse c' era qualcosa che non quadrava...........o anche più di qualcosa .

Nel mio post ho cercato di spiegare per qual motivo le argomentazioni avanzate dal capitano di polizia non siano corrette. A questo non hai risposto e ti sei messo a parlare di altro. Ti ho già fatto notare che citare una legge che non si applica al caso non dimostra che il comportamento dei poliziotti sia regolare. Di leggi ce ne sono anche altre: per verificarle tutte è necessario il dibattimento in tribunale (come sto ripetendo dall'inizio, ma sembra che questo non entri in testa a parecchi di voi).

Incidentalmente la ricostruzione che riporti (di cui mi piacerebbe avere la fonte e non solo la traduzione in italiano, in quanto nei due post usi parole diverse) mi convince semmai che la storia è ben più ambigua. Infatti dalla ricostruzione appare che quello che tu chiami "non uno stinco di santo" stesse fumando marijuana ed è scappato per non essere preso. Quindi: l'uso di termini come "conflitto a fuoco" fatto da altri commentatori è improprio (l'uomo stava solo fuggendo e gli hanno sparato); aggiungo, in nessuna delle tue citazioni viene indicato quali prove cercassero i poliziotti, immagino non quelle della fuga, su cui c'erano abbondanti testimonianze; inoltre davvero pensi che si debba sparare a qualcuno perché sta fumando marijuana?

In realtà dalla ricostruzione sembra più di poter dedurre che i poliziotti pensassero che nel cellulare ci fossero le prove di un intervento eccessivo della polizia, e che potenzialmente il loro scopo fosse semmai quello di cancellarle.

Anche l'affermazione del capitano di polizia «c’è una finestra precisa per poter accedere a quel tipo di informazioni usando il sensore di impronte digitali. Dalle 48 alle 72 ore» è assurda. Questo è un sito di tecnologia. Spiegami perché ci sarebbe questa finestra. Perché il minimo è 48 ore e il massimo è 72? Se fa riferimento a un possibile deterioramento delle impronte digitali il minimo non ha senso. Per il massimo, oltre a spiegarmi la motivazione, come mai non era possibile contattare un giudice per avere l'autorizzazione entro tre giorni dal fatto?

Insomma, più riferimenti riporti, più il caso sembra ambiguo.