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View Full Version : Programmare: questione di attitudine?


yakumat
03-11-2016, 19:51
Dopo poche settimane dall'inizio di uno stage in una piccola startup, comincia a ronzarmi nella testa questa domanda.
Premetto che ho esperienze esclusivamente scolastiche e da autodidatta nel campo della programmazione. Ci si rende conto ben presto che non costituiscono altro che un infarinatura e che il grosso lo si dovrà apprendere sul campo.
Sto venendo indottrinato su javascript (mai utilizzato) e node.js + hapi.
Alcuni concetti in node.js, tipo l'asincronicità e le relative funzioni di callback sono concetti che ho trovato abbastanza ostici ma che tuttavia sono riuscito a capire. Il problema è che nonostante ciò faccio una fatica immensa quando si tratta di scrivere codice mio. Features che devo integrare in un applicazione già produzione.
Non so se questa curva di apprendimento lenta è normale e necessaria o sono semplicemente io a nom esserci portato.
Se la programmazione deve essere un po' innata o è una questione di allenamento.
Ci sono momenti in cui mi sento stupido e inutile e mi sembra di far sprecare un sacco di tempo a tutti.


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yakumat
03-11-2016, 22:40
Che tipo di infarinatura scolastica hai? a che livello di studi?

Comunque è normale che la tecnica e il problem solving si affinano col tempo...serve molto impegno e molta dedizione per diventare bravo....io comincio ad entrare nella fase di transizione da junior a senior adesso, e sono 3 anni che sono del mestiere....poi ovvio che ognuno può essere portato come no, ma il lavoro sul campo, condito necessariamente da un'ottima preparazione universitaria può sicuramente far impennare la curva di apprendimento...ci sono concetti universitari che uno pensa siano solo teorici ma che tornano molto molto utili durante le analisi sul lavoro.
Mi manca qualche esame per la triennale di informatica. Quindi Java per i corsi di programmazione. Prima c++ e php all'itis. Senza nulla togliere all'uni ma avrei preferito un approccio più pragmatico...

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ingframin
04-11-2016, 07:04
Mi manca qualche esame per la triennale di informatica. Quindi Java per i corsi di programmazione. Prima c++ e php all'itis. Senza nulla togliere all'uni ma avrei preferito un approccio più pragmatico...

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Vai tranquillo allora, è più che normale. Mano mano che lavori e acquisti esperienza, programmare ti verrà naturale come scrivere. Ci vuole tempo e impegno e ancora sei molto giovane! 😊 se ti senti così vuole solo dire che hai preso la strada giusta.


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devil_mcry
13-11-2016, 16:31
C'è il talento innato e c'è la propensione ad imparare. Conta tantissimo anche quando si inizia (chi inizia a 10-13 anni è sicuramente avvantaggiato).

L'università può dare degli strumenti per aumentare l'efficienza, la chiave di volta però la fa la personale propensione a imparare ed adattarsi.

I concetti che stai vedendo sono piuttosto semplici ma non vuol dire che sono banali per tutti, io avendo visto passare tanti ragazzi stagisti e tirocinanti ho visto persone molto brillanti e altre che in futuro non saranno mai programmatori. Detto questo però non ti abbattere, lo capirai da solo se non sarai portato o meno, per ora direi che poche settimane sono poche per dirlo soprattutto se non hai mai fatto nulla prima.