Redazione di Hardware Upg
25-02-2015, 14:31
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/cpu/processo-finfet-a-10nm-anche-samsung-al-lavoro_56184.html
L'azienda koreana annuncia di essere al lavoro sul processo FinFET a 10 nanometri, ma avverte che per proseguire verso i 7nm e i 5nm saranno necessari materiali come InGaAs e nuove strutture come GAA-FET
Click sul link per visualizzare la notizia.
Kinam Kim si è mostrato abbastanza ottimista per i processi produttivi successivi ai 10nm, affermando:"there are no fundamental difficulties until 5nm."
http://www.sammobile.com/2015/02/25/samsung-claims-that-it-can-create-5nm-chipsets-without-much-fundamental-difficulties/
una cosa è certo, ad oggi potrei scommettere su Intel, Samsung e TSMC in grado di poter investire adeguatamente per andare sotto i 5-7 nm.
Per gli altri produttori sarà sempre più difficile.
rockroll
25-02-2015, 22:58
Kinam Kim si è mostrato abbastanza ottimista per i processi produttivi successivi ai 10nm, affermando:"there are no fundamental difficulties until 5nm."
http://www.sammobile.com/2015/02/25/samsung-claims-that-it-can-create-5nm-chipsets-without-much-fundamental-difficulties/
una cosa è certo, ad oggi potrei scommettere su Intel, Samsung e TSMC in grado di poter investire adeguatamente per andare sotto i 5-7 nm.
Per gli altri produttori sarà sempre più difficile.
Per ora si tratta di fare fior di sperimentazioni per non dire tentativi su nuovi materiali più o meno promettenti in linea teorica, e questo comporta impegno dei ricercatori più che particolari investimenti, che sicuramente saranno necessari quando, individuata la strada realisticamente più percorribile, non necessariamente la stessa per ogni produttore, si passerà alla realizazione di prototipi e magari piccole serie, quindi se tutto andrà bene si comincerà a pensare a catene produttive ed a relativa industrializzazione... campa cavallo ...
Al momento, ammesso e non concesso che i 10 nm siano alla portata dei due o tre grandi nomi del settore (sarò pessimista ma mi aspetto della nasate feroci), per scendere al di sotto non c'è niente di sicuro allo stato dell'arte, e sopratutto sorprese in negativo, ma anche in positivo, non lo escludo, sono dietro l'angolo.
Ipotizzare scenari futuri è assai azzardato: potrebbero esserci ostacoli e sopratutto costi non previsti a frenare la corsa anche delle realtà maggiori, come potrebbero saltar fuori degli insperati aspetti positivi, sopratutto dal punto di vista dei costi di produzione, tali da mettere in grado di concorrere anche realtà minori.
In ogni caso questo riguarda i grandi produttori di chip del futuro, che sicuramente, sopratutto per rientrare delle pese di investimento, metteranno a disposizione di terzi, altrettanto sicuramente a caro prezzo, le tecnologie di produzione che saranno stati capaci di realizzare.
Per ora si tratta di fare fior di sperimentazioni per non dire tentativi su nuovi materiali più o meno promettenti in linea teorica, e questo comporta impegno dei ricercatori più che particolari investimenti, che sicuramente saranno necessari quando, individuata la strada realisticamente più percorribile, non necessariamente la stessa per ogni produttore, si passerà alla realizazione di prototipi e magari piccole serie, quindi se tutto andrà bene si comincerà a pensare a catene produttive ed a relativa industrializzazione... campa cavallo ...
Al momento, ammesso e non concesso che i 10 nm siano alla portata dei due o tre grandi nomi del settore (sarò pessimista ma mi aspetto della nasate feroci), per scendere al di sotto non c'è niente di sicuro allo stato dell'arte, e sopratutto sorprese in negativo, ma anche in positivo, non lo escludo, sono dietro l'angolo.
Ipotizzare scenari futuri è assai azzardato: potrebbero esserci ostacoli e sopratutto costi non previsti a frenare la corsa anche delle realtà maggiori, come potrebbero saltar fuori degli insperati aspetti positivi, sopratutto dal punto di vista dei costi di produzione, tali da mettere in grado di concorrere anche realtà minori.
In ogni caso questo riguarda i grandi produttori di chip del futuro, che sicuramente, sopratutto per rientrare delle pese di investimento, metteranno a disposizione di terzi, altrettanto sicuramente a caro prezzo, le tecnologie di produzione che saranno stati capaci di realizzare.
Fondamentalmente, oltre ad un ovvio problema di costi, c'è da considerare che si sta giungendo ad un limite fisico. Inoltre, ridurre troppo l'area dei gate significa dover tenere in considerazione effetti quantistici che sono trascurabili/assenti nei transistori attualmente prodotti.
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