+Benito+
28-05-2013, 10:16
Periodicamente mi giungono documenti da parte di aziende che propongono sistemi di trattamento dell'acqua sia potabile che di processo in grado, stando alle dichiarazioni, di migliorare sensibilmente la qualità dell'acqua in termini di limitazione se non riduzione delle incrostazioni, limitazione dei fenomeni corrosivi, limitazione della crescita batterica.
La pratica attualmente utilizzata per il trattamento dell'acqua prevede azioni meccaniche di filtrazione, addolcimento per l'acqua che deve subire trattamenti di tipo termico, additivazione con biossido di cloro per il controllo della proliferazione batteriche (soprattutto legionella pneumophila), shock termico per le azioni di disinfezione d'urto, aggiunta di condizionanti di tipo polifosfati nelle linee ad uso umano ed inibitori chimici ed antialghe per gli mipianti tecnologici.
Adesso mi è arrivata la documentazione di un sistema che abbina due macchine: una è un cilindro contenente sfere ceramiche che con il flusso d'acqua urtano l'una con l'altra "attivando" l'acqua grazie a microscariche elettriche che si generano per effetto piezo elettrico, l'altra è fondamentalmente una cella elettrolitica che produce due flussi d'acqua che vengono miscelati con la linea di acqua da trattare.
Ne sapete qualcosa? Ho in mano un test che sembra comprovare li funzionamento della metodica, ma mi chiedo: ni fin dei conti si tratta di creare un sistema elettrolitico che libera ossigeno ed idrogeno nell'acqua per uccidere i batteri? Il principio secondo cui l'acqua così trattata dissolve le incrostazioni calcaree quale sarebbe?
La pratica attualmente utilizzata per il trattamento dell'acqua prevede azioni meccaniche di filtrazione, addolcimento per l'acqua che deve subire trattamenti di tipo termico, additivazione con biossido di cloro per il controllo della proliferazione batteriche (soprattutto legionella pneumophila), shock termico per le azioni di disinfezione d'urto, aggiunta di condizionanti di tipo polifosfati nelle linee ad uso umano ed inibitori chimici ed antialghe per gli mipianti tecnologici.
Adesso mi è arrivata la documentazione di un sistema che abbina due macchine: una è un cilindro contenente sfere ceramiche che con il flusso d'acqua urtano l'una con l'altra "attivando" l'acqua grazie a microscariche elettriche che si generano per effetto piezo elettrico, l'altra è fondamentalmente una cella elettrolitica che produce due flussi d'acqua che vengono miscelati con la linea di acqua da trattare.
Ne sapete qualcosa? Ho in mano un test che sembra comprovare li funzionamento della metodica, ma mi chiedo: ni fin dei conti si tratta di creare un sistema elettrolitico che libera ossigeno ed idrogeno nell'acqua per uccidere i batteri? Il principio secondo cui l'acqua così trattata dissolve le incrostazioni calcaree quale sarebbe?