mickes2
04-05-2011, 08:55
I'm a Cyborg, but that's OK (2006) di Park Chan-wook
http://img.listal.com/image/616619/600full-i%27m-a-cyborg,-but-that%27s-ok-screenshot.jpghttp://www.asianmoviepulse.com/wp-content/uploads/cyborg22.png
Pellicola surreale e dal tono allucinato, come il viso della protagonista: bravissima ad immedesimarsi in questa ragazza che rifiuta di mangiare credendosi un cyborg. Chiusa in un manicomio, nel suo tragitto verrà aiutata da un altro paziente: un ladro di "sogni" :D che cercherà di salvarla grazie ad un apparecchio che trasforma il riso in energia elettrica.
Coloratissimo, esteticamente luccica con questi colori vivaci, brillanti e pastellosi. Chan-wook in un certo senso propone ancora il tema della vendetta e lo rappresenta in maniera stupenda :D con in aggiunta l'idea dei sette peccati capitali per un Cyborg! Il maggior pregio del film è il rapporto creatosi tra la ragazza Cyborg ed il suo compagno di (dis)avventura...si avverte spesso quella spiccata magia che oramai solo gli autori del sol levante sanno imprimere alle loro opere.
Tuttavia il film appare meno riuscito quando cerca di raccontare le storie di tutti i personaggi, lì si sfliaccia un po', e segna qualche lentezza nello svolgersi della trama...nella parte centrale in special modo: narrativamente il film fatica un po' ad ingranare e la sceneggiatura pecca un po' nel mordente.
I personaggi di contorno sono deliziosi, chi più chi meno...in tal senso la memoria va immediatamente a Qualcuno volò sul nido del cuculo.
I titoli di testa sono molto curati, così come l'incipit...per non parlare del finale: poetico ed emozionante.
Dopo la splendida trilogia, secondo me questo film è un piccolo passo indietro. Detto ciò, la pellicola rimane godibile ed originale.
7+
http://img.listal.com/image/616619/600full-i%27m-a-cyborg,-but-that%27s-ok-screenshot.jpghttp://www.asianmoviepulse.com/wp-content/uploads/cyborg22.png
Pellicola surreale e dal tono allucinato, come il viso della protagonista: bravissima ad immedesimarsi in questa ragazza che rifiuta di mangiare credendosi un cyborg. Chiusa in un manicomio, nel suo tragitto verrà aiutata da un altro paziente: un ladro di "sogni" :D che cercherà di salvarla grazie ad un apparecchio che trasforma il riso in energia elettrica.
Coloratissimo, esteticamente luccica con questi colori vivaci, brillanti e pastellosi. Chan-wook in un certo senso propone ancora il tema della vendetta e lo rappresenta in maniera stupenda :D con in aggiunta l'idea dei sette peccati capitali per un Cyborg! Il maggior pregio del film è il rapporto creatosi tra la ragazza Cyborg ed il suo compagno di (dis)avventura...si avverte spesso quella spiccata magia che oramai solo gli autori del sol levante sanno imprimere alle loro opere.
Tuttavia il film appare meno riuscito quando cerca di raccontare le storie di tutti i personaggi, lì si sfliaccia un po', e segna qualche lentezza nello svolgersi della trama...nella parte centrale in special modo: narrativamente il film fatica un po' ad ingranare e la sceneggiatura pecca un po' nel mordente.
I personaggi di contorno sono deliziosi, chi più chi meno...in tal senso la memoria va immediatamente a Qualcuno volò sul nido del cuculo.
I titoli di testa sono molto curati, così come l'incipit...per non parlare del finale: poetico ed emozionante.
Dopo la splendida trilogia, secondo me questo film è un piccolo passo indietro. Detto ciò, la pellicola rimane godibile ed originale.
7+