PDA

View Full Version : Pulsante controllo profondità di campo


susumu
27-04-2011, 19:34
Qualcuno sa spiegarmi in cosa consiste l'utilizzo di questo tasto?Grazie.

Amuru
27-04-2011, 19:52
Ti permette di vedere attraverso il mirino con la reale apertura del diaframma che hai impostato da ghiera (normalmente nel mirino si vede a diaframma completamente aperto): il quadro dunque può diventare meno luminoso ma ti permette di vedere realmente come l'immagine comparirà sul sensore: con diaframma più chiuso c'è più profondità di campo. Serve per verificare ad esempio se in un paesaggio primo piano e sfondo sono sufficientemente a fuoco...

susumu
27-04-2011, 20:56
Grazie. Ma si deve mantenere premuto oppure agisce come una sorta di modalità on/off?

giofal
27-04-2011, 21:16
È un retaggio del passato remoto della fotografia, ormai non serve più a niente.

Non serve più a niente riferito alle esigenze di nitidezza attuali che sono ben diverse da quelle di 20 anni fa.

MacNeo
27-04-2011, 23:36
Va mantenuto premuto, quando lo lasci torna all'apertura massima.
Sinceramente non lo uso mai, anche perché ovviamente per darti l'anteprima deve chiudere il diaframma… e quindi l'immagine diventa spesso talmente buia (se stai usando ƒ alti) da essere difficilmente d'aiuto.

susumu
28-04-2011, 04:46
Va mantenuto premuto, quando lo lasci torna all'apertura massima.
Sinceramente non lo uso mai, anche perché ovviamente per darti l'anteprima deve chiudere il diaframma… e quindi l'immagine diventa spesso talmente buia (se stai usando ƒ alti) da essere difficilmente d'aiuto.

Appena metto le mani alla reflex faccio qualche prova.

Fides Brasier
28-04-2011, 07:23
Appena metto le mani alla reflex faccio qualche prova.
qualunque sia l'apertura che hai impostato per lo scatto, quando guardi nel mirino vedi sempre ad apertura massima: di fatto gestisci solo la composizione, senza avere idea di quali siano i piani a fuoco e quelli no. se per te questo parametro e' importante, il tasto ti permette di controllarlo.

xanakinx
28-04-2011, 10:25
è anche bypassabile dal fatto che con le reflex attuali puoi sempre verificare che lo scatto sia buono semplicemente guardando la foto sullo schermo della reflex, e quindi accorgerti da li (e con migliori risultati) se hai ottenuto il risultato che avevi in mente

nelle reflex "precedenti" non c'era lo schermo e quindi la cosa poteva essere verificata con il pulsante della profondità di campo

Amuru
28-04-2011, 15:56
Personalmente lo trovo utile, nella fotografia paesaggistica è importante esser sicuri di aver azzeccato la distanza iperfocale e non amo scattare foto finché non viene quella corretta: cerco di ottenere quello che serve alla prima e in questo senso l'anteprima della profondità di campo ha un senso :)

ziozetti
29-04-2011, 09:20
È un retaggio del passato remoto della fotografia, ormai non serve più a niente.

Non serve più a niente riferito alle esigenze di nitidezza attuali che sono ben diverse da quelle di 20 anni fa.
Non vedo il nesso fra nitidezza e pdc. :boh:

roccia1234
29-04-2011, 09:42
Personalmente lo trovo utile, nella fotografia paesaggistica è importante esser sicuri di aver azzeccato la distanza iperfocale e non amo scattare foto finché non viene quella corretta: cerco di ottenere quello che serve alla prima e in questo senso l'anteprima della profondità di campo ha un senso :)

pure io uso parecchio l'anteprima PDC, soprattutto in macro, per capire quanto è necessario chiudere...

giofal
30-04-2011, 13:22
Non vedo il nesso fra nitidezza e pdc. :boh:

Davvero??
Proprio non c'entrano nulla l'una con l'altra??
Spero che scherzi... :)

ziozetti
30-04-2011, 14:00
Davvero??
Proprio non c'entrano nulla l'una con l'altra??
Spero che scherzi... :)
No, non c'entrano nulla.
Pdc e sfocato si, nitidezza no.

EDIT: se per nitidezza intendi a fuoco allora sì, c'entrano.

Emopunk
30-04-2011, 14:31
È un retaggio del passato remoto della fotografia, ormai non serve più a niente.

Non serve più a niente riferito alle esigenze di nitidezza attuali che sono ben diverse da quelle di 20 anni fa.

Non direi proprio.

Personalmente lo trovo utile, nella fotografia paesaggistica è importante esser sicuri di aver azzeccato la distanza iperfocale e non amo scattare foto finché non viene quella corretta: cerco di ottenere quello che serve alla prima e in questo senso l'anteprima della profondità di campo ha un senso :)

Perfettamente d'accordo.

pure io uso parecchio l'anteprima PDC, soprattutto in macro, per capire quanto è necessario chiudere...

Altro uso utilissimo. Sono d'accordo.

giofal
30-04-2011, 14:47
Non direi proprio.



Se stampi al massimo 10x15 cm forse potrebbe avere senso.

Su stampe più grandi bisognerebbe avere un occhio bionico per giudicare la profondità di campo dal mirino ...:)

p.s.
La profondità di campo non è un valore assoluto ma è strettamente correlato alla dimensione di stampa!

Emopunk
30-04-2011, 15:00
Se stampi al massimo 10x15 cm forse potrebbe avere senso.

Su stampe più grandi bisognerebbe avere un occhio bionico per giudicare la profondità di campo dal mirino ...:)

p.s.
La profondità di campo non è un valore assoluto ma è strettamente correlato alla dimensione di stampa!

Qualsiasi precisazione tu possa fare adesso, migliora la tua affermazione precedente dove la spacciavi per inutile (l'anteprima della profondità di campo). :sofico:

giofal
30-04-2011, 15:15
Qualsiasi precisazione tu possa fare adesso, migliora la tua affermazione precedente dove la spacciavi per inutile (l'anteprima della profondità di campo). :sofico:

Forse perché davo per scontato che ormai nessuno stampa più 10x15.

Ormai le foto si "godono" per la maggior parte su grandi schermi oppure su stampe tipo poster.

fare piccole stampe ormai ha poco senso.

È per questo che le tolleranze di nitidezza per la profondità di campo oggi sono ben diverse da quelle di 15-20 anni fa.

E se era già molto difficile giudicarla dal mirino all'epoca figuriamoci con gli standard attuali.

Quindi ripeto il mio concetto di inutilità del pulsante di pdc...:)

Emopunk
30-04-2011, 15:23
Forse perché davo per scontato che ormai nessuno stampa più 10x15.

Ormai le foto si "godono" per la maggior parte su grandi schermi oppure su stampe tipo poster.

fare piccole stampe ormai ha poco senso.

È per questo che le tolleranze di nitidezza per la profondità di campo oggi sono ben diverse da quelle di 15-20 anni fa.

E se era già molto difficile giudicarla dal mirino all'epoca figuriamoci con gli standard attuali.

Quindi ripeto il mio concetto di inutilità del pulsante di pdc...:)

De gustibus non est disputandum. Speriamo però che questo pulsante sia sempre presente sulle fotocamere di un certo livello, dato che la maggior parte dei fotografi di un certo livello ne fa uso (soprattutto paesaggi e macro direi, per ribadire il concetto degli altri utenti di prima). Anche perché indipendentemente dalla stampa che fai, la foto deve essere fatta bene, idealmente con la profondità di campo che serve e lo sfuocato che inizia proprio da dove serve.

susumu
01-05-2011, 08:34
Vediamo se ho capito.Nel momento in cui metto a fuoco un soggetto dal mirino, la reflex normalmente mi mostra l'immagine del soggetto messo a fuoco con l'apertura massima dell'obiettivo(distanza minima di messa a fuoco tra il soggetto principale e gli altri che lo circondano).Mentre se utilizzo questo pulsante mi mostra l'immagine del soggetto messo a fuoco con l'apertura che ho selezionato(distanza di messa a fuoco, tra il soggetto principale e gli altri che lo circondano, maggiore rispetto alla precedente che aumenta in base alla chiusura del diaframma).Si vede più scuro perchè questa modalità gestisce solo il diaframma e non i tempi, quindi se chiudo il diaframma entra meno luce e quindi le immagini risultano più scure.

Correggetemi pure se non ho capito bene il funzionamento.Grazie :)

roccia1234
01-05-2011, 08:45
Se stampi al massimo 10x15 cm forse potrebbe avere senso.

Su stampe più grandi bisognerebbe avere un occhio bionico per giudicare la profondità di campo dal mirino ...:)

p.s.
La profondità di campo non è un valore assoluto ma è strettamente correlato alla dimensione di stampa!

Eh? :mbe: . La PDC di una foto è quella e quella rimane, sia che la stampi dimensione francobollo sia che la stampi versione 20x30m. Se una parte di soggetto è sfocata non è che cambiando dimensioni di stampa magicamente torna a fuoco... puoi dire che la sfocatura si nota di meno, ma comunque c'è.

Vediamo se ho capito.Nel momento in cui metto a fuoco un soggetto dal mirino, la reflex normalmente mi mostra l'immagine del soggetto messo a fuoco con l'apertura massima dell'obiettivo (distanza minima di messa a fuoco tra il soggetto principale e gli altri che lo circondano).


Esatto, quindi la profondità di campo che vedi in quel momento è la minima che puoi ottenere con quell'ottica in quelle condizioni. La frase tra parentesi non mi è molto chiara, comunque la distanza minima di messa a fuoco è un'altra cosa.

Mentre se utilizzo questo pulsante mi mostra l'immagine del soggetto messo a fuoco con l'apertura che ho selezionato(distanza di messa a fuoco, tra il soggetto principale e gli altri che lo circondano, maggiore rispetto alla precedente che aumenta in base alla chiusura del diaframma).Si vede più scuro perchè questa modalità gestisce solo il diaframma e non i tempi, quindi se chiudo il diaframma entra meno luce e quindi le immagini risultano più scure.
Correggetemi pure se non ho capito bene il funzionamento.Grazie :)

Premendo quel pulsante, la macchina non fa altro che chiudere il diaframma all'apertura che hai selezionato. Ovviamente chiudendo passa meno luce, quindi l'immagine nel mirino diventa più scura. I tempi di scatto non c'entrano nulla con l'anteprima pdc...

susumu
01-05-2011, 08:57
Eh? :mbe: . La PDC di una foto è quella e quella rimane, sia che la stampi dimensione francobollo sia che la stampi versione 20x30m. Se una parte di soggetto è sfocata non è che cambiando dimensioni di stampa magicamente torna a fuoco... puoi dire che la sfocatura si nota di meno, ma comunque c'è.



Esatto, quindi la profondità di campo che vedi in quel momento è la minima che puoi ottenere con quell'ottica in quelle condizioni. La frase tra parentesi non mi è molto chiara, comunque la distanza minima di messa a fuoco è un'altra cosa.



Premendo quel pulsante, la macchina non fa altro che chiudere il diaframma all'apertura che hai selezionato. Ovviamente chiudendo passa meno luce, quindi l'immagine nel mirino diventa più scura. I tempi di scatto non c'entrano nulla con l'anteprima pdc...

Si è vero l'ho usato impropriamente.Volevo intendere la distanza di messa a fuoco più corta tra il soggetto principale e gli altri che lo circondano che si ottiene aprendo al massimo il diaframma dell'obiettivo.

Emopunk
01-05-2011, 09:53
Si è vero l'ho usato impropriamente.Volevo intendere la distanza di messa a fuoco più corta tra il soggetto principale e gli altri che lo circondano che si ottiene aprendo al massimo il diaframma dell'obiettivo.

Appunto, la profondità di campo. E' quello il termine che indica il concetto cui ti stai riferendo.

susumu
01-05-2011, 10:17
Appunto, la profondità di campo. E' quello il termine che indica il concetto cui ti stai riferendo.

Si è vero.Non sono molto ferrato sulla teoria. grazie :)

onesky
01-05-2011, 10:30
ho scoperto a cosa serviva quel tasto misterioso solo dopo 3 anni, quando mi è servito per impostare il diaframma sui macro-tubi senza contatti :D

Emopunk
01-05-2011, 10:34
Si è vero.Non sono molto ferrato sulla teoria. grazie :)

Non preoccuparti, è normale partire da qualche punto per imparare. Il dramma è quando si crede di sapere e invece.. :D

susumu
01-05-2011, 14:37
Non preoccuparti, è normale partire da qualche punto per imparare. Il dramma è quando si crede di sapere e invece.. :D

;)

SuperMariano81
01-05-2011, 22:47
ho scoperto a cosa serviva quel tasto misterioso solo dopo 3 anni, quando mi è servito per impostare il diaframma sui macro-tubi senza contatti :D

per le macro è comodo anche se ora che ho il live view è ancora meglio :cool: :D

ARARARARARARA
01-05-2011, 23:01
in realtà è utile per avere una mezza idea di quanto è estesa la PDC, io lo uso specialmente se sono a distanza ravvicinata perchè a distanze normali i diaframmi li imposto senza manco pensarci, da vicino sono meno pratico e quindi controllo, in analogico l'avrò usato si e no 2 volte anche perchè spesso e volentieri il diaframma è quasi obbligato visto che non puoi cambiare l'iso molte volte capita di essere proprio impiccati...

susumu
02-05-2011, 21:23
in realtà è utile per avere una mezza idea di quanto è estesa la PDC, io lo uso specialmente se sono a distanza ravvicinata perchè a distanze normali i diaframmi li imposto senza manco pensarci, da vicino sono meno pratico e quindi controllo, in analogico l'avrò usato si e no 2 volte anche perchè spesso e volentieri il diaframma è quasi obbligato visto che non puoi cambiare l'iso molte volte capita di essere proprio impiccati...

Anche io lo sto utilizzando x foto ravvicinate, purtroppo dal mirino non si capisce granchè...x la 450d ho provato a cercare un mirino con una visibilità maggiore ma mi sa che non ce ne sono altri oltre a quello standard.

ARARARARARARA
02-05-2011, 21:48
Anche io lo sto utilizzando x foto ravvicinate, purtroppo dal mirino non si capisce granchè...x la 450d ho provato a cercare un mirino con una visibilità maggiore ma mi sa che non ce ne sono altri oltre a quello standard.

he he... bhè la D700 ha un mirino maledettamente più grande

uncletoma
03-05-2011, 20:18
Personalmente lo trovo utile soprattutto con ottiche luminose (fisse o no poco importa) quando voglio giocare con la PdC ed uso diaframmi molto aperti.
A diaframmi chiusi lo trovo discretamente inutile perche' il mirino diventa troppo buio per dare informazioni intellegibili.