c.m.g
22-02-2011, 10:32
lunedì 21 febbraio 2011
Presentata una proposta bipartisan per colpire i gestori dei cosiddetti siti pro-ana. Chi inneggerà ai disturbi alimentari verrà punito con il carcere. Pene triplicate in caso di decesso di un minore
Roma - Un'offensiva bipartisan, condotta (http://www.key4biz.it/Vincitori/2011/02/Parlamento_Italiano_Siti_Web_Pro_Anoressia_Pro_Ana_Carcere_Multa_Proposta_Legge.html) in Parlamento dai rappresentanti delle principali fazioni politiche del Belpaese. Una proposta di legge volta ad introdurre un nuovo articolo - il 580 bis - nel codice penale, a prevedere il reato di "istigazione a pratiche alimentari che possono condurre all'anoressia o alla bulimia".
Al centro della proposta (http://www.adnkronos.com/IGN/News/CyberNews/Internet-offensiva-bipartisan-contro-siti-pro-anoressia-carcere-e-multe-salate_311709235647.html) sono finiti quei siti noti come pro-ana, gestiti online per la celebrazione di corpi eccessivamente filiformi e in generale di uno stile di vita alimentare a bassissimo contenuto calorico. Un fenomeno cresciuto in maniera esponenziale, fino a 300mila spazi web aperti solo in Italia.
Stando alla proposta presentata in Parlamento, l'articolo 580 bis introdurrebbe un reato punibile con un anno di carcere e una sanzione fino a 50mila euro. Qualora venisse coinvolto un minore di 14 anni, sia la pena detentiva che quella pecuniaria verrebbero raddoppiate.
Se poi l'istigazione all'anoressia o alla bulimia dovesse portare alla morte di un minore, il reato prevederebbe fino a 3 anni di carcere e 150mila euro di multa. Nessun dettaglio relativo alle modalità con cui si dimostrerà che un minore sia giunto al decesso per colpa di un sito pro-ana.
Mauro Vecchiolunedì 21 febbraio 2011
di Mauro Vecchio
Commenti (29)
Anoressia, giro di vite in Parlamento?
Presentata una proposta bipartisan per colpire i gestori dei cosiddetti siti pro-ana. Chi inneggerà ai disturbi alimentari verrà punito con il carcere. Pene triplicate in caso di decesso di un minore
Roma - Un'offensiva bipartisan, condotta in Parlamento dai rappresentanti delle principali fazioni politiche del Belpaese. Una proposta di legge volta ad introdurre un nuovo articolo - il 580 bis - nel codice penale, a prevedere il reato di "istigazione a pratiche alimentari che possono condurre all'anoressia o alla bulimia".
Al centro della proposta sono finiti quei siti noti come pro-ana, gestiti online per la celebrazione di corpi eccessivamente filiformi e in generale di uno stile di vita alimentare a bassissimo contenuto calorico. Un fenomeno cresciuto in maniera esponenziale, fino a 300mila spazi web aperti solo in Italia.
Stando alla proposta presentata in Parlamento, l'articolo 580 bis introdurrebbe un reato punibile con un anno di carcere e una sanzione fino a 50mila euro. Qualora venisse coinvolto un minore di 14 anni, sia la pena detentiva che quella pecuniaria verrebbero raddoppiate.
Se poi l'istigazione all'anoressia o alla bulimia dovesse portare alla morte di un minore, il reato prevederebbe fino a 3 anni di carcere e 150mila euro di multa. Nessun dettaglio relativo alle modalità con cui si dimostrerà che un minore sia giunto al decesso per colpa di un sito pro-ana.
Mauro Vecchio
onte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/3093877/PI/News/anoressia-giro-vite-parlamento.aspx)
Presentata una proposta bipartisan per colpire i gestori dei cosiddetti siti pro-ana. Chi inneggerà ai disturbi alimentari verrà punito con il carcere. Pene triplicate in caso di decesso di un minore
Roma - Un'offensiva bipartisan, condotta (http://www.key4biz.it/Vincitori/2011/02/Parlamento_Italiano_Siti_Web_Pro_Anoressia_Pro_Ana_Carcere_Multa_Proposta_Legge.html) in Parlamento dai rappresentanti delle principali fazioni politiche del Belpaese. Una proposta di legge volta ad introdurre un nuovo articolo - il 580 bis - nel codice penale, a prevedere il reato di "istigazione a pratiche alimentari che possono condurre all'anoressia o alla bulimia".
Al centro della proposta (http://www.adnkronos.com/IGN/News/CyberNews/Internet-offensiva-bipartisan-contro-siti-pro-anoressia-carcere-e-multe-salate_311709235647.html) sono finiti quei siti noti come pro-ana, gestiti online per la celebrazione di corpi eccessivamente filiformi e in generale di uno stile di vita alimentare a bassissimo contenuto calorico. Un fenomeno cresciuto in maniera esponenziale, fino a 300mila spazi web aperti solo in Italia.
Stando alla proposta presentata in Parlamento, l'articolo 580 bis introdurrebbe un reato punibile con un anno di carcere e una sanzione fino a 50mila euro. Qualora venisse coinvolto un minore di 14 anni, sia la pena detentiva che quella pecuniaria verrebbero raddoppiate.
Se poi l'istigazione all'anoressia o alla bulimia dovesse portare alla morte di un minore, il reato prevederebbe fino a 3 anni di carcere e 150mila euro di multa. Nessun dettaglio relativo alle modalità con cui si dimostrerà che un minore sia giunto al decesso per colpa di un sito pro-ana.
Mauro Vecchiolunedì 21 febbraio 2011
di Mauro Vecchio
Commenti (29)
Anoressia, giro di vite in Parlamento?
Presentata una proposta bipartisan per colpire i gestori dei cosiddetti siti pro-ana. Chi inneggerà ai disturbi alimentari verrà punito con il carcere. Pene triplicate in caso di decesso di un minore
Roma - Un'offensiva bipartisan, condotta in Parlamento dai rappresentanti delle principali fazioni politiche del Belpaese. Una proposta di legge volta ad introdurre un nuovo articolo - il 580 bis - nel codice penale, a prevedere il reato di "istigazione a pratiche alimentari che possono condurre all'anoressia o alla bulimia".
Al centro della proposta sono finiti quei siti noti come pro-ana, gestiti online per la celebrazione di corpi eccessivamente filiformi e in generale di uno stile di vita alimentare a bassissimo contenuto calorico. Un fenomeno cresciuto in maniera esponenziale, fino a 300mila spazi web aperti solo in Italia.
Stando alla proposta presentata in Parlamento, l'articolo 580 bis introdurrebbe un reato punibile con un anno di carcere e una sanzione fino a 50mila euro. Qualora venisse coinvolto un minore di 14 anni, sia la pena detentiva che quella pecuniaria verrebbero raddoppiate.
Se poi l'istigazione all'anoressia o alla bulimia dovesse portare alla morte di un minore, il reato prevederebbe fino a 3 anni di carcere e 150mila euro di multa. Nessun dettaglio relativo alle modalità con cui si dimostrerà che un minore sia giunto al decesso per colpa di un sito pro-ana.
Mauro Vecchio
onte: Punto Informatico (http://punto-informatico.it/3093877/PI/News/anoressia-giro-vite-parlamento.aspx)