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View Full Version : Ubuntu software center e gli app a pagamento


Barra
17-09-2010, 20:28
che ne pensate? ho controllato ma non ho trovato nulla in merito, almeno non da queste parti.....
IMHO è una grande possibilità per 2 motivi:

- Da una parte la posibilità di avere applicativi commerciali/enterprise. Lotus Symphony, CAD e altri strumenti gratuiti o a pagamento ma cmq che supportano ufficialmente la distro installata.

- Dall'altra la possibilità di creare applicativi "del cazzo" (passatemi il termine). giochini, software che calcolano il ciclo delle nostre donne, demo e versioni commerciali di giochi come "Amnesia - The Dark Descent" (Bel titolo ma IMHO riuscito per metà, un titolo del genere doveva avere meccaniche di gioco più semplici).

Io ad esempio valuterei seriamente la possibilità di impacchettare un software che uso quotidianamente per il mio lavoro su ubuntu e sfruttando USC renderei disponibili i moduli commerciali che io ed altri abbiamo sviluppato per questo software (moduli open ma a pagamento).

Fil9998
17-09-2010, 20:50
credo che quando di mezzo ci vanno i soldi
prima o poi la pulizia di intenti si perde.

posso arrivare a compromessi, ma non vedermi gli ideali.
credo che la maggior parte degli utenti linux lo sarebbero pure se fosse un sitema di medda, purchè libero;

questo è quello ceh lo ha tenuto in piedi fino ad ora.


introdurre il vitello d'oro credo sarebbe l'inizio della fine.

Barra
17-09-2010, 21:56
questo è quello ceh lo ha tenuto in piedi fino ad ora.

Mi soffermo solo su questa frase...
Nulla di più sbagliato visto che il 70% dei CONTRIBUTORI non lavorano aggratis (sono stipendiati CON DENARO per contribuire) e visto che RH, Intel, Google sono i principali contributori di linux e lo fanno perchè investire in linux porta soldi....

Senza i soldi di queste aziende non ci sarebbero Gnome, KDE, X e robbbbbe del genere.

Fil9998
17-09-2010, 23:47
non pagherei un cent per installare linux,
a quel punto passerei a OSX.

amen.


che poi le industri etrovino il modo di contribuire allo sviluppo di linux anche in maniera determinante MEGLIO, solo finchè resta aperto, libero, gratuito imho.

poi onestamente non ce le vedo grosse aziende di software ceh fanno la versione per ubuntu, per suse, per mandriva etc etc
e ce a ogni relase di sistema (almeno annuale, spesso semestrale) ci corron dietro ancora.

Dcromato
18-09-2010, 00:09
Io non pagherei l'installazione di Linux, ma se ci fosse AutoCad a pagamento in USC lo comprerei...e comunque vedo che c'è ancora gente che confonde opensource con free...liberissimi di andarsene perchè sono la rovina dell'ambiente...

zephyr83
18-09-2010, 01:43
Quoto Dcromato! Neanche io pagherei per installare linux però il software si! Trovo ottima l'idea di un software center (ma chiamiamolo pure appstore :D ) e nn capisco perché nn ci abbiano pensato prima! Sarei favorevole anche a pacchetti universali con dentro tutto così è sicuro che il software funziona sempre su qualsiasi macchina (bene o male) e nn ci sn problemi di librerie! ovviamente sto discorso vale solo per software a pagamento dove nn voglio il minimo sbattimento e complicazione visto che ho pagato! e sicuramente le varie software house nn possono stare dietro a ogni cambio di libreria del sistema operativo!!!
Mi auguro però nn ci sarà un proliferare di software scritto in mono! dite quello che volete ma io preferisco evitare :sofico:
Speriamo che questa mossa di ubuntu venga premiata però dovevano muoversi prima, ora sempre più che altro una risposta ai vari apple store e windows market!!!

omerook
18-09-2010, 17:49
...e comunque vedo che c'è ancora gente che confonde opensource con free...liberissimi di andarsene perchè sono la rovina dell'ambiente...

invece io vedo molti che confondono open source con gpl
sai che me ne frega se posso sbirciare nel codice di un software se poi non lo posso utilizzare!

zephyr83
18-09-2010, 18:16
invece io vedo molti che confondono open source con gpl
sai che me ne frega se posso sbirciare nel codice di un software se poi non lo posso utilizzare!
purtroppo sono in pochi a sapere la differenza fra software libero e open source.
La trovata di chiamare un certo tipo di software open source è stata sicuramente geniale :sofico: ha accontentato un po' tutti e nessuno :sofico:

killercode
18-09-2010, 18:57
credo che quando di mezzo ci vanno i soldi
prima o poi la pulizia di intenti si perde.

posso arrivare a compromessi, ma non vedermi gli ideali.
credo che la maggior parte degli utenti linux lo sarebbero pure se fosse un sitema di medda, purchè libero;

questo è quello ceh lo ha tenuto in piedi fino ad ora.


introdurre il vitello d'oro credo sarebbe l'inizio della fine.

ubuntu non è mai stata una distro idealista, ha sempre inserito ben volentieri software closed nei suoi repository.

Detto questo, è una gran cosa, sono anni che stiamo aspettando ansiosamente steam, altri "repository" contenenti software (non solo giochi) a pagamento sono graditi alla stessa maniera

Barra
19-09-2010, 10:06
@killercode
Beh non direi che non è una "distro idealista". Piuttosto in Canonical preferiscono avere una cosa closed piuttosto che non avere nulla....

Non esisteranno mai applicativi come CAD e C. open e di qualità paragonabile ai prodotti autodesk. Anche open - commerciali....
Il rischio è che qualcuno prenda i sorgenti li forki e ci campi su (backportando patch sviluppate per il progetto commerciale). Se questo è "accettabile" quando il mercato è così ampio da assorbire entrambi ci può stare (e addirittura arrivano vantaggi anche per il prodotto commerciale) ma in mercati così piccoli sarebbe il fallimento!

A parte questo vedo cmq che la possibiltià di PAGARE per avere un software (naturalmente una cifra proporzionata alla qualità dello stesso) non spaventa poi più di tanto...
Ho avuto tra le mani un Ipad nei giorni scorsi e presto me ne arriveranno altri (stiamo sviluppando un progetto dove faremo uso degli irobi come interfaccia "mobile" di un CRM).
L'irobo mi ha gasato per i primi 10 minuti (bello, bello, bello) poi però è andato scemando (troppi limiti, vincoli ecc). L'app store però è una carta SPETTACOLARE... nonostante sapessi che l'irobo se ne sarebbe andato in fretta (dopo 2gg) ho comprato 2 applicativi: totale della spesa 4€, mi sono divertito a "giochicchiarci" per due giorni e fine li.
Un app-store simile che dia la possibilità di "incassare" 1, 2, 5€ per la propria creatura penso che invoglierebbe gli svliuppatori linux a "spremere le meningi" :D

AleLinuxBSD
22-09-2010, 07:23
Io credo che la faccenda è un po' complessa.
Finché non ci saranno forzature in una certa direzione, mantenendo la libertà di configurazione e d'uso del sistema, bene, in caso contrario potrebbe finire male.

I problemi che vedo all'orizzonte sono i seguenti:
1) per il momento mancanza (almeno in molti casi) di software nativi per linux da parte dei software a pagamento più diffusi (fare il porting richiede anni, dato la complessità di questi prodotti ed ingenti risorse, il tutto per un segmento di mercato minoritario)
2) mancanza di driver completi per certe periferiche, per dire è abbastanza inutile potere usare certe soluzioni se poi non è possibile usare appieno certe periferiche che permettono una gestione dei progetti più veloce.
Es. tavolette grafiche per software di fotoritocco, ecc (premesso che non ho idea del loro grado di supporto esistente attualmente in linux presumo che al massimo siano supportate per le funzioni di base e non a pieno)

Riguardo ai progetti nati e cresciuti in ambito linux penso potrebbero avere un loro residuale spazio a lungo termine semplicemente perché per creare software davvero interessanti e completi occorre moltissimo tempo oltre che inventare soluzioni per cui la gente è disposta a pagare, non basta investarsi un programmino privo di senso per incassare soldi. Senza considerare l'aspetto che trattandosi di nuovi prodotti devono farsi conoscere (probabilmente la pubblicità sarebbe confinata in ambito web per costare meno).

Inoltre è vero il discorso che open non significa necessariamente gratis, ma alla fine simili progetti non possono ricevere contributi da parte di altri sviluppatori esterni perché risulta impossibile stabilire la quota di eventuali ricavi da dare in funzione al loro contributo.

Barra
22-09-2010, 07:45
Però esistono siti che vendono applicativi e giochi per linux e spesso di questi è disponibile una versione demo/trial.
Il problema di questi siti (http://lin-app.com/ ad esempio) è che sono troppo "windows style" e i successo di applicativi come Steam (dove si trovano gli stessi giochi acquistabili in 1000 altri siti e negozi fisici) dipende dal fatto che è uno strumento unico e semplice per gestire l'acquisto, il download e gli aggiornamenti....

Su lin-app.com ci sono ora 184 prodotti commerciali, non so i livelli di fatturato ma se questi fossero integrati in ubuntu software center sono certo che venderebbero di più. Tra di essi ci sono Bible5 (un mostro sacro per il formato raw), Houdini (software discretamente professionale) e molti altri.

Per quanto riguarda i contributori negli applicativi open commerciali si può tranquillamente seguire la strada già aperta da altri: vuoi che io faccia per te questa modifica? te la preventivo X, tu l'acquisti e dopo ne fai quello che voi. Vale tanto per un cliente del software X quando per il produttore che vuole integrare patch sviluppate da altri!

goldorak
22-09-2010, 07:58
Sono in gran parte d'accordo con quanto scritto da AleLinuxBSD.

I software commerciali a pagamento se ci sono gia' su linux non hanno certo bisogno di un software center. Sara' l'utente casalingo a spendere migliaia di € per comprare una licenza di Mathematica o Matlab ? Entrambi questi software girano nativamente su linux. Sara' l'utenza casalinga a spendere centinaia di € per comprare il compilatore della Intel ? E ci sono molti ma molti software professionali sotto linux. Non abbiate una visione ristretta del software professionali limitato a Adobe e Autodesk.

Anche per i giochi, ma che bisogno ce di un software center ?
La gente che non comprava giochi fatti bene, come i porting della Loki anni fa continuera' a non comprare neanche oggi.

Infine cosa rimane ? I progetti amatoriali ? Qui ce' la possibilita' di vedere una regressione tremenda. Gente che si fa l'idea del software center come di un app store. Non e' la stessa cosa. Non puoi vendere apps (quanto odio questo termine), diciamo non ha senso vendere applicazioni ultracastrate per il desktop a 2-3-4 € quando ci sono gia' alternative libere e gratuite. Cosa ti metti a vendere, un front end grafico per qualche applicazione GPL a riga di comando ? :rolleyes:
Ti metti a vendere uno sfondo a 1 € o delle icone a 5 € ? :sbonk:

I progetti open source che contano, Inkscape, Scribus, Openoffice, Blender etc... sono tutti di livello professionale e vengono in parte finanziati collettivamente. Rendendo il costo per l'utente finale uguale a 0. Che modello vorreste si sostituise a questo, il modello proprietario dove e' ciascun utente a farsi carico del costo ?
E se cosi', allora come la mettiamo con la licenza open source ? Avremo licenze che dicono guarda il codice ma non toccare ? Avremo software infarcito di DRM ?

Secondo me l'idea di base e' sbagliata. Non si puo' portare un store per applicazioni ultra castrate in un ambiente dove ce' una scelta sterminata di software di qualita' (e solo i ciechi non se ne rendono conto). Perche' alla fine ti ritrovi a cercar di vendere roba inutile e paradossalmente dal costo esortbitante per quello che farebbe.

Concludo dicendo che il software center di Ubuntu non e' come molti credono una soluzione al problema del porting delle solite quattro-cinque applicazioni professionale della Adobe o Autocad. Ubuntu sta cercando di risolvere un problema che non ce'. Adobe o Autocad farebbero i porting indipendentemente dalla presenza o meno del software center.

goldorak
22-09-2010, 09:03
Io non pagherei l'installazione di Linux, ma se ci fosse AutoCad a pagamento in USC lo comprerei...e comunque vedo che c'è ancora gente che confonde opensource con free...liberissimi di andarsene perchè sono la rovina dell'ambiente...


Autocad non e' ne' libero ne' gratuito quindi perche' lo citi quando parli di open source e free ? :fagiano:

Barra
22-09-2010, 09:16
Beh le 2 frasi non sono collegate tra di loro....
Prima dice che comprerebbe Autocad.
Poi afferma che tanti confondono il significato di free con open!

A parte questo: Se vedi il sito che ho linkato è pieno di robe da pochi $ e USC nasce più per questi applicativi che non per i mattoni da svariate miglaia di €, visto che chi li cerca già ne conosce l'esistenza.

Il mio appunto al tuo discorso è proprio questo: chi cerca Matlab SA GIÀ cos'è e dove cercarlo, in ogni caso non è un acquisto che viene prima ponderato ben bene....
Io però potrei essere alla ricerca di un gioco per passarmi un pò il tempo, sbattermi a cercare su vari siti giochi commerciali per linux, capire se vale quello che chiedono, come acquistarlo, sperare che vada sulla mia distro ecc mi fa passare la voglia.
Poter fare tutto da USC rende più "standard": un unico sistema per la ricerca degli applicativi, un unico sistema di pagamento (cosa da non sottovalutare, chi mi dice che il sito di quella microazienda russa che fa giochi è davvero sicuro? Canonical mi dà un pò più di garanzie), patch e aggiornamenti e la garanzia che il titolo in questione vada out of box sulla mia distro sono cose di non poco conto

pabloski
22-09-2010, 10:39
ragazzi, state sottovalutando alla grande l'impulse buying :D

tutta internet vive di acquisti impulsivi dettati dalla smania del momento e gli appstore sono un modo facile facile per mettere roba sotto il naso del potenziale acquirente

goldorak, hai fatto l'esempio degli sfondi....cavolo c'è gente che si abbona per scaricare suonerie cretine per i cellulari :D

il successo del software commerciale su linux non ci sarà finchè non faremo salire a bordo quella masnada di truzzi e perdigiorno che oggi sta su windows.....fai arrivare i bimbominchia e vedrai come sborseranno dindini con le loro postepay per comprare uno stupido effettino per compiz

goldorak
22-09-2010, 10:51
ragazzi, state sottovalutando alla grande l'impulse buying :D

tutta internet vive di acquisti impulsivi dettati dalla smania del momento e gli appstore sono un modo facile facile per mettere roba sotto il naso del potenziale acquirente

goldorak, hai fatto l'esempio degli sfondi....cavolo c'è gente che si abbona per scaricare suonerie cretine per i cellulari :D

il successo del software commerciale su linux non ci sarà finchè non faremo salire a bordo quella masnada di truzzi e perdigiorno che oggi sta su windows.....fai arrivare i bimbominchia e vedrai come sborseranno dindini con le loro postepay per comprare uno stupido effettino per compiz

Se questo e' il prezzo da pagare, che la masnada di truzzi e perdigiorno che stanno su windows restino su windows (o su mac os x). :asd:
Ubuntu e' uno schifo di distribuzione, sputa su tutto quello che e' linux.
E allucinante, neanche OpenSuse o Mandriva (ora Mageia) hanno mai osato tanto e sono distribuzioni commerciali anche loro.
Ubuntu come Apple, ma :Puke:

pabloski
22-09-2010, 11:03
vabbè ma in ogni caso per noi altri non vedo quale sia il problema....io uso archlinux da una vita e ubuntu la conosco di nome e per averla usata per un paio di mesi 3 anni fa

però da linaro quello che mi interessa è attirare più utenti, cosa che renderebbe linux uno standard de facto, trascinerebbe alla luce del sole tutti gli altri programmi tipo openoffice e farebbe diventare i loro formati dati ( che sono open ) degli standard de facto....

pensa ad un mondo in cui non devi più sorbirti le angherie del winaro di turno che ti dice: "si però i documenti di word 2030 con milioni di macro in vb non li importa correttamente"

il successo di linux è il successo di tutto l'ecosistema open....pensavo ad haiku giorni fa e al fatto che negli ultimi 2-3 anni ha fatto quello che nei precedenti 10 non era riuscito a fare :D

riflettendoci bene ho notato che molto del merito va alla disponibilità di informazioni che prima erano inaccessibili....ricordo che qualche anno fa è stato un terremoto quello causato da AMD che ha reso pubbliche le specifiche delle radeon....qualcosa che era impensibile è accaduto ed è stato merito della diffusione di linux

lo stesso dicasi per i vari ralink, atheros e recentemente broadcom che addirittura hanno reso opensource i loro driver

è una rivoluzione open che usa come ariete linux e personalmente non ritengo che linux vada considerato il traguardo del mondo open ma solo il punto di partenza.....il futuro è oggettivamente di sistemi operativi un tantino più moderni, magari con un bel microkernel alla base e un bel pò di robustezza in più

non che linux sia sbagliato a priori ma certamente xorg che fa freezare l'intero sistema non è un bel biglietto da visita :D

però linux è servito ad aprire la strada...se aspettavamo Stallman e hurd a quest'ora staremmo ancora litigando su come implementare un boot loader :D

goldorak
22-09-2010, 12:12
vabbè ma in ogni caso per noi altri non vedo quale sia il problema....io uso archlinux da una vita e ubuntu la conosco di nome e per averla usata per un paio di mesi 3 anni fa


Ubuntu e' male perche' cerca di distanziarsi da tutto quello che e' linux.
In una prossima versione adirittura parlano di eliminare synapse e lasciare solo il software center.
E sai perche', perche' vogliano confondere le acque, tra le vere applicazioni open source e quelle invece che non lo sono.



però da linaro quello che mi interessa è attirare più utenti, cosa che renderebbe linux uno standard de facto, trascinerebbe alla luce del sole tutti gli altri programmi tipo openoffice e farebbe diventare i loro formati dati ( che sono open ) degli standard de facto....


A me invece interessa che l'ecosistema regga, e questo si puo' fare anche con pochi utenti.
L'importante in linux sono gli sviluppatori, sono loro la linfa vitale.
In windows e' il contrario, siamo tutti consumatori passivi del software.
Ecco perche' in windows e os x e' fondamentale che il numero di utenti sia alto. In linux non e' cosi'.
Quindi attirare utenti secondo me non e' il fine ultimo ne' di linux ne' del movimento open source.


pensa ad un mondo in cui non devi più sorbirti le angherie del winaro di turno che ti dice: "si però i documenti di word 2030 con milioni di macro in vb non li importa correttamente"


Ma scherzi, questa e' gente che si arrampicherebbe su uno specchio pur di non usare software open source.
Se anche open office fosse 100% compatibile in tutto e per tutto con office, questi ti direbbero "eh ma non uso open office perche' le icone sono diverse da quelle di office".
Credo di averlo gia' detto in passato, gente cosi' e' meglio lasciarla perdere.


il successo di linux è il successo di tutto l'ecosistema open....pensavo ad haiku giorni fa e al fatto che negli ultimi 2-3 anni ha fatto quello che nei precedenti 10 non era riuscito a fare :D


Il successo del open source sta nella crescita collaborativa aperta.
E infatti hai citato il caso di Haiku che ha preso a piene mani dai software open source.
Questa crescita collaborativa dipende dal numero di sviluppatori, non dal numero di utenti passivi.
Un modello "economico" analogo a quello del software closed source e' contradittorio con le esigenze del software open source.


riflettendoci bene ho notato che molto del merito va alla disponibilità di informazioni che prima erano inaccessibili....ricordo che qualche anno fa è stato un terremoto quello causato da AMD che ha reso pubbliche le specifiche delle radeon....qualcosa che era impensibile è accaduto ed è stato merito della diffusione di linux


Si e no. Le informazioni da sole non sono sufficienti.
Ci vogliono anche gli sviluppatori.
Senza sviluppatori anche se hai decine di milioni di utenti passivi non vai da nessuna parte.
E uno dei motivi percui i lavori che riguardano X.Org e lo stack video di linux procede cosi' a rilento.
Perche' sono pochi gli sviluppatori che ci lavorano.


lo stesso dicasi per i vari ralink, atheros e recentemente broadcom che addirittura hanno reso opensource i loro driver


Si hanno reso il driver aperto ma il firmware ? :stordita:



è una rivoluzione open che usa come ariete linux e personalmente non ritengo che linux vada considerato il traguardo del mondo open ma solo il punto di partenza.....il futuro è oggettivamente di sistemi operativi un tantino più moderni, magari con un bel microkernel alla base e un bel pò di robustezza in più


Il microkernel e' roba passata, cosi' come le architetture RISC e le bubble memories. :D




non che linux sia sbagliato a priori ma certamente xorg che fa freezare l'intero sistema non è un bel biglietto da visita :D


X.Org non e' perfetto, e la mancanza cronica di sviluppatori non aiuta di certo questo componente fondamentale di linux.


però linux è servito ad aprire la strada...se aspettavamo Stallman e hurd a quest'ora staremmo ancora litigando su come implementare un boot loader :D

Linux senza i software Gnu sarebbe stato ne' piu' ne' meno che un Minix rilegato alle aule universitarie.

Barra
22-09-2010, 13:05
@goldorak
Hai presente quanti sono gli sviluppatori che lavorano "aggratis" sul kernel? il 20/25% circa. Quanti sono i contributori di xorg che non hanno interessi economici nel fare quello che fanno? 0 (o quasi).

Tu dai la possibilità alle aziende di FARE SOLDI con linux e ti troverai driver open, contributi su kernel e server grafico ecc. Se per lavoro sono pagato da AMD per sviluppare driver x windows non contribuirò mai al kernel linux, se invece faccio i driver closed linux magari possono trovare un bug in kernel o Xorg e segnalarlo o ancora meglio patcharlo direttamente.

Il numero degli sviluppatori poi cresce (quasi) proporzionalmente al numero degli utenti "passivi". Seif Lotfy ad esempio si è avvicinato a linux grazie a ubuntu, è stato un semplice utente e 2 anni fa ha iniziato a studiare python per poter contribuire alla causa. Oggi è il leader di uno dei progetti più "pruriginosi" del mondo linux!

Io stesso oggi uso linux grazie ad ubuntu e vendo applicativi che si basano su linux (debian stable, ubuntu lts o centos a seconda delle situazioni). Grazie a ubuntu mi sono avvicinato all'open e oggi i miei clienti mi pagano per fornir loro soluzioni basate su software open. In precedenza avevo provato più volte con Mandrake/mandriva, SUSE e le varie fedora. Nessuna era riuscita a farmi scattare quella molla che mi ha portato a "litigare" con il sistema operativo per risolvere quelle rogne che si presentavano ad ogni installazione.

Oggi contribuisco (per quel che posso) ai progetti open che supporto e "vendo" ai miei clienti.
Senza Ubuntu magari ero ancora a Windows SBE (:muro: ) e CRM closed.

pabloski
22-09-2010, 13:46
Ubuntu e' male perche' cerca di distanziarsi da tutto quello che e' linux.
In una prossima versione adirittura parlano di eliminare synapse e lasciare solo il software center.
E sai perche', perche' vogliano confondere le acque, tra le vere applicazioni open source e quelle invece che non lo sono.


certamente mirano a questo, ma è il frutto della libertà che noi tutti dovremmo sostenere....

ricordo quando Stallman tuonava contro Ewing perchè faceva soldi vendendo i cd di redhat....poi ha cambiato idea




A me invece interessa che l'ecosistema regga, e questo si puo' fare anche con pochi utenti.
L'importante in linux sono gli sviluppatori, sono loro la linfa vitale.


bisogna vedere se l'apertura al business danneggia o favorisce l'ingresso di nuovi sviluppatori

sviluppare nel tempo libero non è facile, farlo riuscendo a tirarci su uno stipendio è decisamente più semplice


Quindi attirare utenti secondo me non e' il fine ultimo ne' di linux ne' del movimento open source.


in sostanza linux come sistema fatto da programmatori per programmatori? però l'aumento della userbase permette a linux di acquistare potere e quindi di poter dettare le regole

la politica c'insegna che dittatori, re, imperatori, presidenti di repubbliche e governi più seguito hanno più sono potenti

linux è stato bistrattato in passato proprio perchè ritenuto un covo di smanettoni cantinari che lavorano aggratis

oggi i produttori di hardware corrono alla corte di linux, testano il loro hardware su linux, usano linux per sviluppare il loro hardware e rendono pubbliche le specifiche e a volte pure il codice dei loro driver...questo miracolo è dovuto alla diffusione di linux nell'ambiente enterprise


Ma scherzi, questa e' gente che si arrampicherebbe su uno specchio pur di non usare software open source.
Se anche open office fosse 100% compatibile in tutto e per tutto con office, questi ti direbbero "eh ma non uso open office perche' le icone sono diverse da quelle di office".
Credo di averlo gia' detto in passato, gente cosi' e' meglio lasciarla perdere.


ovviamente il mio scopo non è attirare l'interesse di Dovella :D

però l'utente comune ( quello non "politicizzato" ) si accorgerebbe che il Dovella di turno sta sparando un mucchio di vaccate.....allo stato attuale, invece, i Dovella hanno vita facile perchè possono prendere un certo file e far vedere all'amico che linux non lo legge o comprare una webcam nuova e mostrare che non funge con linux

se togliamo ai Dovella quest'arma, il loro FUD si scioglierà come un ghiacciolo a ferragosto :D



Il successo del open source sta nella crescita collaborativa aperta.
E infatti hai citato il caso di Haiku che ha preso a piene mani dai software open source.
Questa crescita collaborativa dipende dal numero di sviluppatori, non dal numero di utenti passivi.
Un modello "economico" analogo a quello del software closed source e' contradittorio con le esigenze del software open source.


è vero, l'open cresce grazie agli sviluppatori ma gli sviluppatori hanno bisogno di un esercito di utonti quando siedono al tavolo delle trattative con i nemici del closed

le aziende closed hanno abbracciato l'open ma l'open sarà in grado di abbracciare il closed?

non intendo dire che bisogna arrendersi al closed, ma che accettare software closed source e/o a pagamento non sminuisce le qualità dell'opensource.....se ci fai caso gli utenti windows, che in teoria dovrebbero usare solo software closed, sono i primi ad usare software opensource come notepad++, zipgenius, i vari codec pack basati su ffmpeg, videolan, firefox, openoffice, pain.net, ecc...

l'utente tra un software craccato e uno open preferisce il secondo, a meno che il secondo non sia proprio scadente


Si e no. Le informazioni da sole non sono sufficienti.
Ci vogliono anche gli sviluppatori.
Senza sviluppatori anche se hai decine di milioni di utenti passivi non vai da nessuna parte.


sono d'accordo ma non vedo come l'aggiunta di software closed a linux possa allontanare gli sviluppatori

windows gode di milioni di programmatori open e closed e vanno d'amore e d'accordo...perchè lo sviluppatore linux fissato dell'opensource dovrebbe concepire l'ingresso del closed come un tradimento degli ideali di FSF?


E uno dei motivi percui i lavori che riguardano X.Org e lo stack video di linux procede cosi' a rilento.
Perche' sono pochi gli sviluppatori che ci lavorano.


piuttosto è che passano il 90% del tempo a fare stupide riunione con Kate Packard che sostiene la necessità di reincorporare i driver nel main branch


Si hanno reso il driver aperto ma il firmware ? :stordita:


tempo al tempo.....un giorno capiranno che nel firmware non ci sono questi incredibili e preziosi segreti da custodire



Il microkernel e' roba passata, cosi' come le architetture RISC e le bubble memories. :D


non saprei, tutti gli esperti di sistemi operativi dicono che i microkernel sono il futuro :D




X.Org non e' perfetto, e la mancanza cronica di sviluppatori non aiuta di certo questo componente fondamentale di linux.


mancanza di un'architettura adeguata direi....xorg ha più sviluppatori di tutto il progetto haiku eppure fanno cazzate a raffica

il codice è qualcosa di allucinante, xorg è troppo integrato col sistema operativo, ha troppi privilegi ed è poco modulare ( xfree86 era peggio ovviamente )



Linux senza i software Gnu sarebbe stato ne' piu' ne' meno che un Minix rilegato alle aule universitarie.

minix è pure lui basato su software gnu, non penso che la poca diffusione di minix sia legata a questo....se vai a vedere minix non ha nemmeno le feature basilari per poter competere con linux....così che in linux diamo per scontate, in minix stanno nella lista dei TODO da 10 anni

minix ha sofferto molto della cattiva pubblicità fatta a suo tempo da Torvalds ai microkernel.....oggi però Torvalds si mostra molto più accomodante....evidentemente ha capito che linux sarebbe meno ciccione se fosse microkernel e così ci saremmo risparmiati pure la sua filippica sul fatto che linux sta diventando bloated

Barra
22-09-2010, 14:11
il codice è qualcosa di allucinante, xorg è troppo integrato col sistema operativo, ha troppi privilegi ed è poco modulare ( xfree86 era peggio ovviamente )

Wayland può essere la soluzione?
Android cosa usa?
ChromeOS?


minix ha sofferto molto della cattiva pubblicità fatta a suo tempo da Torvalds ai microkernel.....oggi però Torvalds si mostra molto più accomodante....evidentemente ha capito che linux sarebbe meno ciccione se fosse microkernel e così ci saremmo risparmiati pure la sua filippica sul fatto che linux sta diventando bloated
La tecnologia cambia e se ai tempi era difficile (forse impossibile) gestire correttamente un microkernel (almeno all'interno di un sistema operativo COMPLETO e funzionale) oggi è forse la scelta migliore.

pabloski
22-09-2010, 14:25
Wayland può essere la soluzione?
Android cosa usa?
ChromeOS?


wayland è una delle possibili soluzioni

android e chromeos usano il direct framebuffer con sopra un sistema di windowing proprietario



La tecnologia cambia e se ai tempi era difficile (forse impossibile) gestire correttamente un microkernel (almeno all'interno di un sistema operativo COMPLETO e funzionale) oggi è forse la scelta migliore.

all'epoca c'erano problemi di performance....

fu l'epoca dei primi processori pentium che non avevano un straccio di meccanismo per le fastcall al sistema operativo ( si usavano ancora gli interrupt ) e facevano acqua sul fronte della gestione dei tlb ( sarebbero le tabelle delle pagine che servono ad implementare la memoria condivisa )

a ciò aggiungiamo che in Mach ( che è poi il microkernel contro cui sono stati valutati i sistemi monolitici ) tutto era gestito tramite IPC e l'IPC era poco ottimizzato

se prendi L4, ad esempio, puoi notare che l'IPC è stato implementato tramite mappatura di pagine di memoria, per cui trasmettere un messaggio da un processo all'altro equivale a mappare una pagina di memoria del processo mittente nello spazio d'indirizzamento del processo destinatario

il risultato è che wombat ( un'implementazione di linux su microkernel l4 ) ha una velocità nel context switch di 30 volte superiore a linux

zephyr83
27-09-2010, 16:17
effettivamente nn è facile prevedere come andrà, leggendo il topic sn plausibili entambe le parti (pro e contro). Effettivamente software professionale che costa centinai a (o migliaia) di euro nn ha bisogno di un Software Center! inoltre l'utente "medio" nn spende soldi per software su windows, figuriamoci se lo facesse su linux dove si trovano spesso soluzioni analoghe (o migliori) free. Ad esempio chi se lo comprerebbe nero? però questo visto nell'ottica "windows"! Se nero su linux funzionasse davvero bene (magari cn qualche funzione particolare che altri anni) e costasse poco, tipo un 10-15 euro io lo comprerei! E scommetto che lo farebbero in tanti! discorso simile per un programma mediacenter. Però qual è la software che si mette a investire per linux e poi ti vende software del genere a così poco? o si usano strumenti di sviluppo cross-platform e si usa anche lo stesso sistema di distribuzione pure su windows oppure nn serve a niente!! Su windows si può contare su grandi (enormi) numeri, su linux decisamente no!! Un nero burning suite sicuramente portato su linux sarebbe inferiore della versione per windows e nessuno lo comprerebbe a 70 euro........nn avrebbe successo e tutti subito direbbero che sviluppare su linux nn paga e che gli amanti del pinguino vogliono tutto gratis!! Sarebbe un altro fallimento come lo è stato linux castrato sui netbook!!! Su windows, anche se moltissimi lo piratano, diversi lo comprano lo stesso oppure se lo ritrovano nel computer (e in questi casi ci sn accordi fra la software house e le case costruttrici).....i numeri alla fine tornano lo stesso!!
o avviene un cambiamento generale nello sviluppo e nella distribuzione oppure su linux difficilmente un software center avrà successo (e soprattutto utilità). Il cambiamento nella distribuzione sta già avvenendo, tutti stanno aprendo un "app store".........ora aspettiamo anche applicazioni crossplatform!! Nessuno può permettersi di spendere ulteriori soldi in sviluppo per un sistema operativo poco diffuso come linux!!! Da questo punto di vista vedo bene nokia e soprattutto intel nel cui "app store" ci saranno applicazioni sia per windows che per meego (quindi sia per x86 che per arm).

zephyr83
27-09-2010, 16:21
Inoltre ci potrei vedere una possibilità anche per i programmi open source rendendo più facile e immediata la donazione!

goldorak
27-09-2010, 16:25
Il tuo esempio di Nero per linux e' fuori luogo.
Ce' una versione di Nero per linux che costa 20 € e che non solo e' il miglior programma di masterizzazione sotto linux (brasero e l'equivalente kde sono largamente inferiori a Nero) ma l'unico che puoi fargli concorrenza come completezza e' ImgBurn (ma usando Wine).
Paradossalmente la versione per windows di Nero e' una cagata tremenda oltre che costosa. Quella per linux invece e' nativa, funziona su Debian, Ubuntu, etc... e non e' bloatware.
:p

pabloski
27-09-2010, 16:34
Effettivamente software professionale che costa centinai a (o migliaia) di euro nn ha bisogno di un Software Center! inoltre l'utente "medio" nn spende soldi per software su windows, figuriamoci se lo facesse su linux dove si trovano spesso soluzioni analoghe (o migliori) free. Ad esempio chi se lo comprerebbe nero? però questo visto nell'ottica "windows"! Se nero su linux funzionasse davvero bene (magari cn qualche funzione particolare che altri anni) e costasse poco, tipo un 10-15 euro io lo comprerei! E scommetto che lo farebbero in tanti! discorso simile per un


penso che il discorso valga solo per il software professionale....l'utente domestico è stato abituato per decidere ad avere tutto gratis e non c'è verso di rimediare....i soldi si fanno nel settore enterprise e quello professionale

il primo perchè ha bisogno soprattutto di consulenza e assistenza, il secondo perchè la guardia di finanza li manda al gabbio :D

l'utenza domestica non ha necessità particolari e per questo va lasciata libera di sguazzare nel free....nero dovrebber avere il teletrasporto incorporato per riuscire a convincere l'utente a pagare :D


Però qual è la software che si mette a investire per linux e poi ti vende software del genere a così poco? o si usano strumenti di sviluppo cross-platform e si usa anche lo stesso sistema di distribuzione pure su windows oppure nn serve a niente!! Su windows si può contare su grandi (enormi)


infatti succederà solo quando il cross-platform avrà fatto strada nel mondo della programmazione....

non è una cosa che accadrà tra 50 anni comunque perchè sta già accadendo....Adobe e Autodesk sono le ultime due ad essere saltate sul carro di QT....Autodesk infatti ha rilasciato dopo decenni una versione di Autocad per Mac, è probabile che entro un paio d'anni arrivi pure su linux


Un nero burning suite sicuramente portato su linux sarebbe inferiore della versione per windows e nessuno lo comprerebbe a 70 euro........nn avrebbe successo e tutti subito direbbero che sviluppare su linux nn paga e che gli amanti del pinguino vogliono tutto gratis!! Sarebbe un altro fallimento come lo


stranamente nero per linux è migliore di nero per windows ma nessuno lo usa perchè la gente vuole masterizzare mica fare tutte quelle cose assurde che fa nero

e non è un problema di linux, perchè su windows la metà del software è craccato, quindi non è un problema di sviluppare su linux ma un problema di sviluppare software per l'home computing


Su windows, anche se moltissimi lo piratano, diversi lo comprano lo stesso oppure se lo ritrovano nel computer (e in questi casi ci sn accordi fra la software house e le case costruttrici).....i numeri alla fine tornano lo stesso!!


su windows il canale oem è quello che fa la parte del leone....chiaramente la gente un antivirus lo compra ma un software come nero è difficile che venga acquistato

gli acquisti riguardano esclusivamente le aziende e gli uffici


o avviene un cambiamento generale nello sviluppo e nella distribuzione oppure su linux difficilmente un software center avrà successo (e soprattutto utilità).


questo dipende dai costi.....apple ha dimostrato che si può vendere software per smartphone, cosa che sembrava impossibile e invece Steve c'è riuscito vendendoli a prezzi da "acquisto compulsivo"

Barra
28-09-2010, 05:00
perchè tutti siete così sicuri che non ci sia mercato per gli app desktop home?

Apple store insegna che se dai cagate acquistabili (1€ o poco più) su uno store facile e sicuro, con un unico metodo di acquisto di "polli da spennare" (passatemi il termine) se ne trovano a migliaia!
Personalmente ho fatto vendere un paio di ipod touch e 1 iphone SOLO per un'app da 5€ dedicato ai funghi.
La maggior parte degli utenti "smanettoni" se possono risparmiare, anche litigando con il sistema per una mezza giornata lo fa. Ma il 90% degli utenti preferisce la strada semplice e i 5€ li spenderebbe senza problemi.

Non dimenticatevi che spesso (quasi sempre) il risparmio economico causato dalla pirateria viene "pubblicizzato" dagli amici esperti (o negozianti disonesti) ma questi non lavorano gratis! Ho visto chiedere 30€ da un negoziante per installare nero, e qualcosa in più per installare office (pirata).

zephyr83
28-09-2010, 15:00
perchè tutti siete così sicuri che non ci sia mercato per gli app desktop home?

Apple store insegna che se dai cagate acquistabili (1€ o poco più) su uno store facile e sicuro, con un unico metodo di acquisto di "polli da spennare" (passatemi il termine) se ne trovano a migliaia!
Personalmente ho fatto vendere un paio di ipod touch e 1 iphone SOLO per un'app da 5€ dedicato ai funghi.
La maggior parte degli utenti "smanettoni" se possono risparmiare, anche litigando con il sistema per una mezza giornata lo fa. Ma il 90% degli utenti preferisce la strada semplice e i 5€ li spenderebbe senza problemi.

Non dimenticatevi che spesso (quasi sempre) il risparmio economico causato dalla pirateria viene "pubblicizzato" dagli amici esperti (o negozianti disonesti) ma questi non lavorano gratis! Ho visto chiedere 30€ da un negoziante per installare nero, e qualcosa in più per installare office (pirata).
la differenza è che su iphone o gli altri smartphone NON hai alternative!!!!!! per forza li compri! su un computer, soprattutto su linux, è ben diverso!!!

pabloski
28-09-2010, 15:06
Ovviamente la presenza di alternative free induce l'utente ad usare quelle.

L'unico modo in cui un'applicazione a pagamento può vendere è offrire qualcosa
di più rispetto alla massa.

E' come i siti porno. Quando capirono che il p2p stava distruggendo l'industria delle foto e dei video, si buttarono sulle videochat.

Bisogna far leva su un bisogno dell'utente, un bisogno impulsivo in particolare perchè è difficile da controllare. Il problema è che così facendo, i programmatori dovranno prendere pure una laurea in marketing :D

Barra
29-09-2010, 04:14
la differenza è che su iphone o gli altri smartphone NON hai alternative!!!!!! per forza li compri! su un computer, soprattutto su linux, è ben diverso!!!

Non è così....
Conosco 4/5 persone che hanno acquistato un applicativo da cercatori di funghi (addirittura 2 persone hanno comprato un iphone appositamente per quello, dopo avere visto il programma all'opera).
Questo nonostante sull'app store siano presenti 2 software dedicati ai cercatori di funghi completamente free.

Il mondo è grande, non tutti hanno tempo e voglia di smanettare, cercare, passare giornate accontentandosi di quanto è disponibile free, soprattutto se il costo è basso.
Giusto ieri pomeriggio ero da un amico, utente windows (geometra, usa cad e software per rilievi vari). Ha comprato (per 49€) pinnacle studio. Gli ho detto che potevano trovarsi app a meno, anche free. Mi ha fermato chiedendomi se quel programma VALE quella cifra, a risposta positiva si è proceduto con l'acquisto. La stessa persona, stanca delle limitazioni della versione free di Nero si è acquistato la licenza, per quanto probabilmente userà 2 volte in tutto il supporto mp3 e non userà mai tutto il resto.

Non guardate poi solo al mercato italiano, il mondo è grande e nella maggio parte di esso si capisce la differenza tra aggggratis(=pirata) e gratuito.

zephyr83
29-09-2010, 16:18
Non è così....
Conosco 4/5 persone che hanno acquistato un applicativo da cercatori di funghi (addirittura 2 persone hanno comprato un iphone appositamente per quello, dopo avere visto il programma all'opera).
Questo nonostante sull'app store siano presenti 2 software dedicati ai cercatori di funghi completamente free.

Il mondo è grande, non tutti hanno tempo e voglia di smanettare, cercare, passare giornate accontentandosi di quanto è disponibile free, soprattutto se il costo è basso.
Giusto ieri pomeriggio ero da un amico, utente windows (geometra, usa cad e software per rilievi vari). Ha comprato (per 49€) pinnacle studio. Gli ho detto che potevano trovarsi app a meno, anche free. Mi ha fermato chiedendomi se quel programma VALE quella cifra, a risposta positiva si è proceduto con l'acquisto. La stessa persona, stanca delle limitazioni della versione free di Nero si è acquistato la licenza, per quanto probabilmente userà 2 volte in tutto il supporto mp3 e non userà mai tutto il resto.

Non guardate poi solo al mercato italiano, il mondo è grande e nella maggio parte di esso si capisce la differenza tra aggggratis(=pirata) e gratuito.
si è quello che dico anche io ma su linux l'utente medio è di un altro livello e così come si è deciso a provare linux si decide a provare altri software prima!!